Piccole buone notizie che preoccupano i laicisti.
Luigi C.
Il Timone, 7 Settembre 2024, Paola Belletti
«È tra i giovani tra i 18 e i 25 anni che l’incremento è più forte: il 36% dei battezzati ha tra i 18 e i 25 anni, un buon motivo per sperare contro ogni speranza. E prova che non esiste un’età per richiedere il battesimo, alcuni catecumeni hanno più di 80 anni!», riporta Boulevard Voltaire. Una tendenza confermata e in aumento: a Pasqua 2024 i battezzati sono stati 7135 adulti, con un incremento di più del 30 % rispetto al 2023. «Una notizia lieta, in un momento in cui la nostra società sembra essere divorata dall’islamismo dilagante, le nostre antiche radici cristiane non sono ancora morte e sepolte; meglio: stanno vivendo un risveglio e una vitalità che continua a stupirci». I battesimi tra gli adolescenti hanno registrato addirittura un aumento del 50%.
La rappresentante del catecumenato degli adulti e dei giovani di Grenoble, città ai piedi delle Alpi famosa per la vivacità culturale, le università e la pratica di sport invernali, non crede ai suoi occhi: “Una delle nostre cappellanie studentesche ha registrato 25 richieste in settembre, contro le tre o quattro abituali!» Chi ha chiesto di essere accolto nella Chiesa cattolica, riferisce il sito, spesso è stato colpito dalla bellezza della liturgia, dal silenzio di una chiesa o ancora dalla testimonianza di vita di un amico. C’è sete di verità, di senso e di appartenenza; soprattutto, anche quando non lo si sa, ricordava ai giovani San Giovanni Paolo II, è Cristo che il cuore dell’uomo va cercando. Tutte notizie incoraggianti, dunque.
Non per Liberation, giornale fondato tra gli altri da Sartre che forse ora confermerebbe: l’inferno sono gli altri (che si convertono alla fede cattolica). Una constatazione a cui pure, in redazione, non riescono ad arrendersi, persi nei soliti loop intellettualoidi secondo i quali non è possibile essere razionali e moderni e contemporaneamente credere in Dio, soprattutto se è il Dio della rivelazione e della tradizione cattolica. A questo si aggiunga che, per quelli di Libé, la montagna di scandali e di abusi sessuali nella Chiesa avrebbe dovuto scoraggiare anche i più temerari e ottusi tra i giovani; che invece il Battesimo lo chiedono e chiedono di conoscere gli insegnamenti di una fede che sempre più si mostra capace di rispondere alla loro sete.
Innanzitutto perché la riconosce e la prende sul serio e non li mortifica riducendola a “disagio giovanile”, quella sorta di acne, più o meno fastidiosa a seconda della genetica, prima o poi destinata a sparire. La fede non sparisce, la Chiesa non muore, il cuore dell’uomo resta fatto come Dio lo ha voluto: inquieto finché non riposi in Lui. Agli editorialisti di Liberation, dunque, conviene prendere fiato e rimettersi di buona lena a laicizzare ancora più radicalmente una società che aveva dato loro delle belle soddisfazioni: educazione religiosa ridotta al minimo storico, ignoranza delle proprie radici, assimilazione dei principali dogmi laicisti inculcati fin dalla scuola dell’infanzia, praterie aperte alla diffusione dell’islamismo.
Eppure la fame di trascendenza non si placa e non sarà la società laicista a riempire questo buco perché si ostina a rispondere solo con il materialismo e l’individualismo ad un’esigenza che li eccede, arrivando, nei giovani, a suscitare persino disgusto. Sono stanchi del politicamente corretto, non ne possono più: “Sempre più giovani non vogliono più questo mondo wokista e decostruttivo che i giornalisti di Libération stanno creando, hanno fiducia nel futuro, ma non in quello proposto dalla sinistra di Libé ”, aggiunge l’abate Matthieu Raffray, professore di filosofia e teologia. In fondo c’è da augurarsi e da pregare che gli stessi sostenitori del laicismo più estremo, così zelanti nel livore anti cattolico, arrivino a loro volta a provare una nausea finalmente salutare e benefica. Anche il cuore di quelli di Libé, che lo sappiano o meno, è fatto allo stesso modo di quello dei giovani che stanno chiedendo il Battesimo
E quei giovani non diventano cattolici per il clima o per i migranti.Per fortuna che la generazione dei post cv2 che ha fatto un disastro incalcolabile si sta naturalmente esaurendo .Sarà ricordata per lo scandalo della pedofilia e la distruzione della liturgia.
RispondiEliminaSarei felice di sapere se tra la moltitudine c'è una grossa fetta figlia della Chiesa tradizionale e non modernista.
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