Il peccato di sodomia che...sparisce: "Siamo arrivati al punto di censurare il testo biblico, solamente perché non va a nozze con la mentalità del mondo? Concludo, quindi, affermando che non ci troviamo davanti a un ‘errore’, come tanti pubblicati in questo spazio web, ma a vera e propria censura. E dove c’è censura, c’è dittatura, non libertà".
Siamo arrivati al punto di censurare il testo biblico, solamente perché non va a nozze con la mentalità del mondo?
Luigi C.
19-6-24, Investigatore Biblico
Ringrazio un nostro lettore lombardo, che ci ha inviato la segnalazione.
Per chi non fosse al corrente, il rito Ambrosiano è valido solo nella diocesi di Milano e alcuni comuni fuori Milano, pertanto differisce in alcuni aspetti dal rito romano.
Mi piacerebbe conoscere i liturgisti ambrosiani che hanno ideato la Prima Lettura della IV Domenica dopo Pentecoste (16 Giugno 2024). Vorrei consegnare loro personalmente una medaglia, e, magari, dare un pizzicotto sulla guancia.
Una lettura meravigliosa divenuta scempio, attraverso lo spezzettare, tagliare, cucire, al fine di evitare parti considerate, evidentemente, politicamente non corrette. Quindi, da censurare.
Il passo in esame è la Prima Lettura della IV Domenica dopo Pentecoste, Genesi 19 (La distruzione di Sodoma).
Genesi 18,17-21; 19,1.12-13.15.23-29 (tutto spezzettato…)
“In quei giorni. Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lostava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Losi alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandato a distruggerli». Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città». Il sole spuntava sulla terra e Loera arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato”.
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Chi ha un minimo di dimestichezza della Parola di Dio si rende conto subito della censura, applicata ad arte nella Lettura.
Trattasi, infatti, di volontario taglio di versetti che evidenziano il peccato di sodomia nell’omonima città (Sodoma), motivo per cui Dio invia i suoi angeli, e il resto è storia.
Quale sarà la parte tagliata? Naturalmente Genesi 19,2-11. Che copio di seguito:
“2E disse: «Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada». Quelli risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono. 4Non si erano ancora coricati, quand’ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. 5Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». 6Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, 7disse: «No, fratelli miei, non fate del male! 8Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all’ombra del mio tetto». 9Ma quelli risposero: «Tirati via! Quest’individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!». E spingendosi violentemente contro quell’uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. 10Allora dall’interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; 11quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta”.
Notare la perversione degli abitanti di Sodoma, che, addirittura, volevano abusare degli Angeli. Ci sono dei termini più volgari, con i quali potremmo descrivere questa scena. Ma li ometto.
I liturgisti quindi, hanno pensato bene di omettere dei versetti che, a nostro modesto parere, potrebbero “irritare” od “offendere” una certa porzione ideologica della nostra società contemporanea.
Al netto del dibattito che potrebbe aprirsi sull’argomento, e di cui non ho alcun interesse di portare nel mio blog (mi occupo di testo biblico), sorge spontanea una domanda.
Siamo arrivati al punto di censurare il testo biblico, solamente perché non va a nozze con la mentalità del mondo?
Concludo, quindi, affermando che non ci troviamo davanti a un ‘errore’, come tanti pubblicati in questo spazio web, ma a vera e propria censura.
E dove c’è censura, c’è dittatura, non libertà.
Investigatore Biblico