Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo del corrispondente vaticano Michael Haynes, pubblicato il 20 maggio sul sito LifeSiteNewsLifeSiteNews, in cui si esamina come, nel rilasciare la dichiarazione Fiducia supplicans sul senso pastorale delle benedizioni, papa Francesco abbia intenzionalmente confuso i fedeli cercando di fare una distinzione tra la benedizione di un’unione omosessuale «ufficiale» e quella di una coppia omosessuale.
L.V.
La recente intervista di papa Francesco al programma 60 Minutes dell’emittente televisiva CBS [Columbia Broadcasting System: N.d.T.] si distingue per una serie di affermazioni fatte dal Pontefice, tra le quali spiccano quelle apparentemente contraddittorie e fuorvianti sulla dichiarazione Fiducia supplicans sul senso pastorale delle benedizioni.
In un’intervista della CBS 60 Minutes, condotta dalla giornalista Norah O’Donnell e ora pubblicata, papa Francesco è stato interrogato ancora una volta sul testo della dichiarazione Fiducia supplicans del dicembre 2023, pubblicata dal Dicastero per la Dottrina della fede, supervisionata dal Prefetto card. Víctor Manuel Fernández. Al paragrafo 31 del documento, papa Francesco ha autorizzato le «benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso».
La giornalista Norah O’Donnell ha chiesto a papa Francesco: «L’anno scorso ha imposto ai sacerdoti cattolici di benedire le coppie dello stesso sesso. Questo è un grande cambiamento. Perché?».
Rispondendo in spagnolo, papa Francesco non ha risposto alla domanda così come era stata posta, con la giornalista Norah O’Donnell che ha usato il termine «coppie» e papa Francesco che invece si è riferito alle «unioni» nella sua risposta, affermando:
No, quello che ho permesso non è stato benedire l’unione. Non si può fare perché non è un sacramento. Non posso. Il Signore ha fatto così. Ma benedico ogni persona. La benedizione è per tutti. Per tutti. Benedire un’unione di tipo omosessuale è contro la legge, la legge naturale, la legge della Chiesa. Ma benedire ogni persona, perché no? La benedizione è per tutti. Alcuni si sono scandalizzati per questo. Perché? Per tutti. Per tutti!
La giornalista Norah O’Donnell ha continuato: «Lei ha detto: “Chi sono io per giudicare? L’omosessualità non è un crimine”». Al che papa Francesco ha risposto: «No. È un fatto umano».
Le domande della giornalista Norah O’Donnell sono state poste in inglese, con un traduttore che le ha tradotte in spagnolo per papa Francesco usando una cuffia auricolare.
NEW: In another clip from upcoming @60Minutes intvw w #PopeFrancis, he commented on Fiducia Supplicans: “What I allowed was not to bless the union. That cannot be done because that is not the sacrament. But to bless each person, yes. The blessing is for everyone. For everyone..”… pic.twitter.com/liVxxLBNeC
— Michael Haynes 🇻🇦 (@MLJHaynes) May 17, 2024
Da quando è emerso il discusso testo della dichiarazione Fiducia supplicans, papa Francesco e il card. Víctor Manuel Fernández hanno cercato di difendere il documento in numerose occasioni, tra cui il 15 gennaio 2024, il 7 febbraio 2024 e il 15 marzo 2024. Parlando all’assemblea del Dicastero per la Dottrina per la fede a fine gennaio, papa Francesco ha affermato che la dichiarazione Fiducia supplicans benedice solo le persone, ma non l’unione:
Quando spontaneamente si avvicina una coppia a chiederle, non si benedice l’unione, ma semplicemente le persone che insieme ne hanno fatto richiesta. Non l’unione, ma le persone, naturalmente tenendo conto del contesto, delle sensibilità, dei luoghi in cui si vive e delle modalità più consone per farlo.
Questa linea è coerente con quanto il card. Víctor Manuel Fernández aveva detto a questo corrispondente lo scorso settembre, quando aveva cercato di distinguere tra la benedizione delle unioni omosessuali e la benedizione delle coppie omosessuali:
Quello che la Chiesa ha detto è che l’unione omosessuale non è benedetta, perché essa [la Chiesa] ha la chiara definizione di matrimonio che è un’unione tra un maschio e una femmina aperta a una nuova vita…
Ma forse anche [loro] hanno bisogno di benedizioni, non solo una persona isolata, ma due persone che chiedono una benedizione perché vogliono essere fedeli a Dio, vogliono essere migliori, vogliono crescere nella loro vita cristiana.
Emanando la dichiarazione Fiducia supplicans, il card. Víctor Manuel Fernández ha dichiarato che il documento presenta «la possibilità di benedire […] le coppie dello stesso sesso, senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l’insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio», nonostante il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede abbia notato che la «riflessione teologica del testo, basata sulla visione pastorale di papa Francesco, implica un reale sviluppo rispetto a ciò che è stato detto sulle benedizioni nel Magistero e nei testi ufficiali della Chiesa».
Nel pubblicare il testo, papa Francesco e il card. Víctor Manuel Fernández hanno cercato di fare una distinzione tra un’unione omosessuale ufficiale e una coppia omosessuale. «Non benedico un “matrimonio omosessuale”, benedico due persone che si amano e chiedo loro di pregare per me», ha detto papa Francesco a febbraio.
Sulla carta, i due sembrano essere contrari a dare la benedizione a un’unione omosessuale legalmente riconosciuta se ciò venisse percepito come un’approvazione dell’unione stessa, ma non vedono alcun problema nel dare la benedizione a due persone che vivono insieme come coppia in uno stile di vita omosessuale.
Le unioni omosessuali non possono essere benedette di per sé, hanno dichiarato i due: ma al contrario, due persone, eventualmente anche in un’unione omosessuale, possono presentarsi insieme come coppia e chiedere una benedizione come coppia. Questo, affermano papa Francesco e il card. Víctor Manuel Fernández, è perfettamente accettabile – purché tale benedizione non imiti il matrimonio sacramentale.
È di fronte a questo palese doppio senso che l’opposizione globale alla dichiarazione Fiducia supplicans è emersa da tutto il mondo.
La Chiesa non ha e non può benedire o approvare le unioni tra persone dello stesso sesso. Questo aspetto è stato evidenziato anche dal card. Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti, nella sua critica alla dichiarazione Fiducia supplicans: «Alcuni media affermano che la Chiesa cattolica incoraggia la benedizione delle unioni omosessuali. Mentono».
Papa Francesco e il card. Víctor Manuel Fernández hanno affermato che la dichiarazione Fiducia supplicans è in linea con la nota dell’allora Congregazione per la Dottrina della fede del 2021 che proibiva la benedizione delle unioni omosessuali. All’epoca, la Congregazione per la Dottrina della fede affermò chiaramente che «la Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso».
Ma la Congregazione per la Dottrina della fede è andata oltre il semplice divieto di benedire le unioni legali, e ha affermato che «non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso».
Rifiutando la dichiarazione Fiducia supplicans, il card. Robert Sarah ha unito la sua voce a quella dei Vescovi del Camerun, che hanno rilasciato una dichiarazione particolarmente forte vietando «ogni benedizione di “coppie omosessuali”» e descrivendo l’omosessualità come «un vizio che è diventato oggetto di una pretesa di riconoscimento legale e, oggi, oggetto di una benedizione».
La confusione diffusa dalla dichiarazione Fiducia supplicans è così grande, ha dichiarato il card. Robert Sarah, che egli ha escluso di entrare «in discussione» con il documento, citando invece «la Parola di Dio e il Magistero e l’insegnamento tradizionale della Chiesa».
In effetti, il card. Robert Sarah isola una delle questioni principali: la Chiesa non ha approvato la benedizione di un’unione omosessuale in sé, ma offrendo la benedizione a coppie omosessuali che possono o meno essere in un’unione legale, la società capirà solo che la Chiesa cattolica approva le unioni omosessuali.
Ma inoltre, affermando costantemente di non aver approvato le unioni omosessuali, papa Francesco si rifiuta di rispondere alla questione in oggetto. In effetti, nell’intervista all’emittente televisiva CBS si è rifiutato di rispondere proprio alla domanda che gli era stata posta: «Lei ha imposto che i sacerdoti cattolici possano benedire le coppie dello stesso sesso. È un grande cambiamento. Perché?».
Non c’è modo in cui papa Francesco possa negare una simile affermazione, dal momento che la dichiarazione Fiducia supplicans afferma espressamente che tali benedizioni per le coppie omosessuali sono permesse. Invece, egli ricorre a rispondere a una domanda che non gli è stata posta, respingendo l’idea che egli abbia approvato le unioni omosessuali in sé.
«Dobbiamo leggere ciò che il documento dice effettivamente», ha scritto il mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo emerito di Tyler, sottolineando l’approvazione della dichiarazione Fiducia supplicans per le benedizioni alle coppie omosessuali, in risposta ai commenti fatti da papa Francesco alla testata CBS News.
Questo stile di argomentazione è evidente anche nell’attuale spinta per le donne diacono. Papa Francesco sembra consapevole dell’impossibilità di ammettere le donne al diaconato, poiché violerebbe l’insegnamento immutabile della Chiesa. Ma i sostenitori delle donne diacono stanno spingendo per una comprensione alternativa del diaconato: un ruolo che potrebbe non comportare l’ingresso nello stato clericale, ma essere comunque chiamato diaconato. Si sentono sicuri nel sostenere questa tesi, sapendo che, tecnicamente, lascerebbero il diaconato sacramentale da solo, pur raggiungendo il loro obiettivo.
Allo stesso modo, la spinta per l’approvazione del comportamento omosessuale sta dominando la Chiesa. Finora papa Francesco e il card. Víctor Manuel Fernández non hanno tentato di approvare apertamente le unioni omosessuali in sé. Ma offrendo benedizioni a persone che vivono in tali unioni e a coppie omosessuali che potrebbero non essersi preoccupate di contrarre legalmente tale unione, in pratica sembrano approvare il comportamento, lo stile di vita e l’unione stessa.
Purtroppo è da tempo che dottrina e prassi sono state volutamente separate... stiamo andando verso una relativizzazione delle consegne di Cristo alla Chiesa.
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