Riceviamo e pubblichiamo.
QUI i post di MiL sulla povera Indi, uccisa nel nome del "best interest".
Oremus per la vittima, ma anche per i suoi carnefici che si presenteranno al Giudizio di Dio.
"Dio ha messo Indi su questa terra con la missione di smascherare il male nel mondo".
QUI la lettera del padre alla figlia Indi.
QUI Riccardo Cascioli sulla Bussola
Luigi
“Siamo nati e non moriremo mai più” (Chiara Corbello Petrillo)
Ti scrivo mentre sono in viaggio di ritorno da Nottingham dove, assieme ad una delegazione di Pro Vita & Famiglia, ho partecipato al funerale della piccola Indi Gregory.
Ho incontrato suo papà Dean e sua mamma Claire. Li ho stretti in un forte abbraccio porgendo le tue condoglianze e quelle di più di 50.000 persone che hanno sottoscritto il nostro messaggio di cordoglio.
Dean ha reso un commovente tributo a sua figlia durante il suo funerale nella Cattedrale di Nottingham, celebrato questa mattina.
Te lo riporto qui sotto perché reputo importantissimo che tu possa leggerlo e condividerlo:
“La mia bellissima guerriera Indi Gregory.
"Onestamente e sinceramente sento, nel profondo del mio cuore, che Indi non era solo bella, forte e unica. Sapevo fin dall'inizio che era molto speciale. Tuttavia, non avrei mai potuto immaginare il tipo di viaggio che noi e Indi avremmo dovuto affrontare per lottare per la sua vita. Non ha dovuto lottare solo contro i suoi problemi di salute, ma anche contro un sistema che rende quasi impossibile vincere. Eppure, è stato proprio il suo punto più debole, i problemi di salute, a distinguere Indi come una vera guerriera.
[…] Dio ha messo Indi su questa terra con la missione di smascherare il male nel mondo.
L'ha scelta perché era forte, bella e speciale. Ma ora questo capitolo del destino di Indi è finito. La sua eredità, tuttavia, è appena iniziata. Volevo assicurarmi che Indi fosse ricordata per sempre e che continuasse a vivere nei nostri cuori e attraverso le nostre voci. Ma il mio più grande conforto in questo momento difficile è sapere dove si trova Indi e con chi è ora. Ho fatto battezzare Indi per proteggerla e per farla andare in cielo. Mi dà pace sapere che è in Paradiso e che Dio si sta prendendo cura di lei.
Ringrazio la Chiesa cattolica di Nottingham e il vescovo McKinney per aver celebrato il funerale di Indi e tutti coloro che mi hanno aiutato a preparare questo bellissimo addio.
Ti amerò sempre, Indi. Da papà”.
Ora, mentre ti scrivo queste sue righe, provo una fitta al cuore.
Ma poi penso a Dean, a Claire, al loro coraggio di genitori impavidi.
Indi, ora in Cielo, potrà intercedere per suo padre Dean, sua madre Claire e le sue due sorelline… ma anche per tutti noi.
S. E. Mons. McKinney ha ringraziato tutti i cittadini italiani e le organizzazioni che hanno supportato la famiglia di Indi.
La sua breve vita terrena è stata una potente testimonianza che ha smosso i cuori di tanti. Dean ha ragione, la vita di Indi ha mostrato le terribili conseguenze di un sistema utilitaristico mostruoso che ha voluto ingiustamente negarle fino alla fine il suo diritto più grande: il diritto alla vita.
Non mi sono dimenticato: ho consegnato il tuo messaggio di condoglianze, assieme a quello di più di 50.000 persone, direttamente nelle mani di Dean e di sua moglie.
Ecco il momento in cui, alla fine della celebrazione, ho consegnato alla famiglia di Indi le tue condoglianze e quelle di più di 50.000 cittadini italiani.
Sono rimasti profondamente commossi nel constatare la solidarietà delle famiglie e dei cittadini italiani.
La sera prima del funerale, ho avuto modo di cenare con Dean. Tra le lacrime, mi ha raccontato dettagli ancora più strazianti su come i giudici e i medici inglesi hanno ostacolato ogni tentativo di portare Indi a Roma, all'ospedale Bambino Gesù.
I dettagli che mi ha fornito mi hanno scosso profondamente, rivelando una realtà che va oltre ogni immaginazione.
Dean ha condiviso con me la sua recente conversione al cristianesimo e il battesimo di Indi, un gesto di fede che ha trovato nella disperazione. Questo atto di amore e speranza è stato un faro di luce in un mare di oscurità.
Oggi, in segno di lutto e solidarietà, abbiamo deciso di chiudere l'ufficio di Pro Vita & Famiglia. Questo gesto simbolico è il nostro modo di onorare la memoria di Indi e di stare al fianco della sua famiglia in questo momento di dolore incommensurabile.
La storia di Indi non è solo una tragedia personale; è un monito per tutti noi. L'eutanasia di bambini e malati, mascherata da compassione, sta guadagnando terreno nella mentalità occidentale (anche in Italia!).
È un percorso terribile e pericoloso che minaccia la dignità e il valore di ogni vita umana.
Ho promesso alla famiglia di Indi che, come membri di Pro Vita & Famiglia, ci impegneremo a combattere ogni giorno contro la cultura dello scarto, promuovendo una cultura della cura e della vita.
La nostra missione è chiara: difendere la dignità di ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale.
Ti invito a unirti a noi in preghiera per Indi e la sua famiglia. La loro storia è diventata il simbolo della nostra lotta per la vita. Insieme, e solo insieme, saremo in grado di fare la differenza.
Per Indi, per Alfie, per Charlie, per Isaia…
In alto i cuori, sempre.
Jacopo Coghe
Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus