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domenica 31 dicembre 2023

Dichiarazione «Fiducia supplicans»: chi accetta i suoi insegnamenti? #fiduciasupplicans

Come già fatto nel mese di agosto per la lettera apostolica Traditionis custodes (QUI su MiL), il sito sententia.center/it ha creato ora una banca dati che intende offrire la panoramica delle posizioni dei Vescovi in merito alla dichiarazione «Fiducia supplicans» sul senso pastorale delle benedizioni, approvata da papa Francesco ex Audientia del giorno 18 dicembre, la quale prevede «la possibilità di benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso» (QUI; QUI su MiL; QUI l’elenco aggiornato dei Vescovi e delle Conferenze episcopali che hanno dichiarato che non intendono applicare la dichiarazione, rifiutano di impartire le benedizioni e le vietano ai loro sacerdoti; QUI la rassegna aggiornata di tutti i post su MiL).

Invitiamo i nostri lettori a seguire con attenzione il sito e ad aiutarlo a creare una banca dati accurata dell’applicazione della dichiarazione «Fiducia supplicans» nel mondo, inviando nuove informazioni su sententia.center/quotes/add.

L.V.

Dichiarazione «Fiducia supplicans»: chi accetta i suoi insegnamenti?


Seguiamo ora le reazioni alla dichiarazione «Fiducia supplicans» in

tutto il mondo.

Nel caso vi foste persi la notizia (ne dubito!) il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato la dichiarazione «Fiducia supplicans» che, in breve, prevede disposizioni per la benedizione delle «coppie» omosessuali.

Molti Vescovi hanno risposto immediatamente, rifiutando o accettando i nuovi insegnamenti.

Come abbiamo fatto durante la tempesta della lettera apostolica in forma di «motu proprio» «Traditionis custodes», ora stiamo monitorando i singoli Vescovi che accettano, rifiutano o hanno riserve sugli insegnamenti della dichiarazione «Fiducia supplicans».


Ecco cosa abbiamo raccolto finora: sententia.center/it/topics/fiducia.


Solo un esiguo 12 per cento accetta pienamente gli insegnamenti della dichiarazione, mentre la maggioranza la rifiuta completamente a causa della sua ambiguità, della malizia, della mancanza di supporto nella Tradizione e di altre ragioni.


Potete contribuire alla nostra lista in espansione scrivendo un post su sententia.center/quotes/add.

Se avete domande, suggerimenti o qualsiasi feedback, contattatemi nei commenti di questa pagina o su Telegram.


5 commenti:

  1. Mi chiedo cosa bisogna ancora aspettare per iniziare una causa di eresia nei confronti di Bergoglio e Fernandez. È così difficile?

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    1. Non è difficile, è semplicemente impossibile. Non esiste in terra autorità che possa giudicare il Papa.

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  2. considerazioni spicciole. 1) Si ha notizia che stanno arrivando in Vaticano richieste di coppie "irregolari" (eufemismo gesuitico) per ricevere la pergamena di benedizione papale per le coppie di sposi , ancora non so quali risposte verranno date; ma 2) ci potete scommettere che quella "cosca che comincia per Elle" (nb, la mia è una citazione da Dino Buzzati, con una lettera C in più), è già pronta per sguinzagliare i suoi sicari i quali a due a due, mano nella mano, andranno da tutti i parroci a chiedere , a pretendere, la benedizione, e immaginatevi il linciaggio morale e le aggressioni anche fisiche per chi rispondesse di no; e poi, 3) credete che si limiteranno a chieder la benedizione ? Ma la vorranno in Chiesa, con le candele accese, con gli addobbi floreali, con il fotografo e il video operatore, con la musica dell'organo, con i testimoni, e i parenti e amici, la vorranno più lussuosa e solenne dei "veri matrimoni" (definizione che fa pateticamente sorridere), e 4) tutto finirà in mano ai Wedding Manager e ai fornitori di beni e servizi di lusso, che non sopporteranno ostacoli e freni al loro business.
    E i due capintesta gesuiti che stanno lì a dire Ma no, Ma no, mica è un matrimonio !

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  3. Episcopato intero,deponete quei due eretici

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  4. Una persona omosessuale traduce il suo orientamento in pratica azione che riguarda la sua scelta,la coppia e' il volere avere un riconoscimento alla pari del matrimonio civile. La chiesa deve chiarire questo nella comunità ecclesiale

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