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lunedì 6 novembre 2023

Verità Dimenticate – Papa Giovanni XXIII: “Si tratta di dire NO al male, in tutte le sue forme”


Riceviamo e pubblichiamo.
"Si tratta di dire NO al male, in tutte le sue forme" / "Nella vita quotidiana si sente spesso ripetere: la Chiesa potrebbe essere più indulgente, potrebbe accedere a qualche piccolo compromesso... Questo giammai. La menzogna non deve trovar mai posto nella vita di un cristiano".
Nota curiosa: ho cercato su internet il testo di quest'allocuzione del "Papa buono", però niente, proprio niente. Neanche sul sito del Vaticano, nell'A.A.S... 
Sembrano delle verità più che "dimenticate".
Luigi


L’udienza generale del 29 agosto [1959, a Castel Gandolfo, nella festa della Decollazione di S. Giovanni Battista]

Il Santo Padre illustra la necessaria fermezza nel servire giustizia e verità

(…) La vita cristiana non consiste semplicemente nel lodare il Signore e nell’onorarlo con manifestazioni esterne; ma nel compiere totalmente quanto prescrivono i dieci Comandamenti, i quali ripetono – e con quale chiarezza ed efficacia! – la legge naturale impressa nel cuore di ogni uomo. Si tratta di dire NO al male, in tutte le sue forme; e proprio per aver proclamato uno di questi NON LICET, la testa di Giovanni venne recisa e portata sul piatto; ma in ogni secolo essa risplende, anche qui in terra, nella gloria di innumerevoli cattedrali, chiese e monumenti.
Nella vita quotidiana si sente spesso ripetere: la Chiesa potrebbe essere più indulgente, potrebbe accedere a qualche piccolo compromesso… Questo giammai. Il Papa può essere buono, longanime quanto si vuole, ma dinnanzi a tristi realtà, a miserevoli inadempienze, il suo atteggiamento, a qualunque costo, sarà fermo, limpido, irremovibile, in ottemperanza ed ossequio alla verità.

Allorché il Vescovo si accosta all’altare e dimette le insegne usuali per rivestire i paramenti sacri, dice una preghiera che è un sostanzioso programma: “Exue me, Dómine, véterem hóminem cum móribus et áctibus suis: et índue me novum hóminem, qui secúndum Deum creátus est in justítia, et sanctitáte veritátis” [Rivestimi, Signore, dell’uomo nuovo che è stato creato secondo Dio nella giustizia e nella santità della verità].

Dunque il nuovo uomo che si riveste e che è secondo il volere di Dio, è nella giustizia e nella santità della verità. Pertanto, il non compiere la giustizia nei rapporti della vita sociale è un torto che si fa anzitutto ai fratelli, ma si compie davanti a Dio, che è venuto a consacrare sempre più questa legge della giustizia.

Inoltre proclamare, servire sempre la verità. La verità è una cosa santa. Che cosa prescrive l’ottavo Comandamento? Non dire il falso testimonio. Ciò significa che la menzogna non deve trovar mai posto nella vita di un cristiano, in qualsiasi età. La verità è santa: sia quella che si riferisce alle disposizioni di ordine materiale, sia specialmente quella che concerne la legge santa del Signore.

Animati da questi propositi, si comprende il martirio di S. Giovanni Battista; ci sente disposti, insieme con il Papa, a subire, se necessario, la prova suprema del sangue, piuttosto che trasgredire anche minimamente i precetti di Dio (cfr. L’OSSERVATORE ROMANO, A. XCIX – N. 201, Lunedì 31 Agosto-Martedì 1° Settembre 1959, 1a. pagina).