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venerdì 24 marzo 2023

Quel 13 marzo 2013 qualcuno gridò: “Orrore!”

Ricordiamo e riprendiamo un durissimo articolo apparso il 13 marzo 2013, giorno dell'elezione del S. Padre Francesco.
Al lettore il giudizio.
QUI, QUI e QUI altri articoli per il decennale dell'elezione del Papa.
QUI e QUI l'analisi di MiL.
"Non si può mai escludere – per quanto umanamente possa essere difficile – la possibilità di una conversione… Tuttavia, il futuro è pieno di terrore".
Preghiamo per il S. Padre tutti i giorni.
Luigi


Orrore!
di Marcelo Gonzales
Mercoledì 13 marzo 2013 (Buenos Aires, ore 17:30; Roma, ore 21:30).

Di tutti i candidati impensabili, Jorge Mario Bergoglio è il peggiore. Non perché professi apertamente dottrine contro la fede e la morale, ma perché – a giudicare dalla sua opera come arcivescovo di Buenos Aires – la fede e la morale gli sono indifferenti.
Nemico giurato della messa tradizionale, ha permesso ai nemici della liturgia antica di farne delle “parodie”. Ha perseguitato ogni sacerdote che insisteva nell’indossare la talare, predicasse con fermezza, o si mostrasse interessato al Summorum Pontificum.
È famoso per la sua incoerenza (talvolta per l’incomprensibilità dei suoi discorsi e delle sue omelie), utilizza espressioni volgari, demagogiche e ambigue; non si può dire che il suo insegnamento sia eterodosso, ma è così confuso che finisce nell’inesistenza.
La sua curia di Buenos Aires – ad eccezione di alcuni chierici – non è caratterizzata da membri di grandi virtù. Anzi, molti sono sospettati di indegna condotta morale.

Non ha mai perso l’occasione di cedere la sua cattedrale a protestanti, ebrei e musulmani, per favorire il dialogo inter-religioso, inutile perché impossibile. È famoso anche per le sue partecipazioni agli incontri con i protestanti all’arena Luna Park, dove – insieme al predicatore della Casa Pontificia, Raniero Cantalamessa, – è stato “benedetto” dai pastori protestanti, durante una celebrazione ecumenica, dando di fatto riscontro ai “poteri sacramentali” dei tele-predicatori.

Questa elezione è davvero incomprensibile. Non è un poliglotta, non ha nessuna esperienza curiale, non brilla per santità, è debole nella dottrina e nella liturgia, non ha combattuto l’aborto, né il “matrimonio” gay.

Non ha niente che possa onorare il Soglio Pontificio. L’unica lotta che ha fatto è quella per mantenere posizioni di potere.

Non può essere quello che Benedetto voleva per la Chiesa. Non sembra neppure avere le caratteristiche necessarie per continuare la sua opera.

Che Dio aiuti la sua Chiesa!

Non si può mai escludere – per quanto umanamente possa essere difficile – la possibilità di una conversione… Tuttavia, il futuro è pieno di terrore.