6 gennaio 2013 |
Le siamo vicini e grati per l’affetto sincero, la vicinanza fedele e l’aiuto filiale dimostrati e garantiti sempre al Santo Padre Benedetto. Specialmente in queste ultime ore.
Immaginiamo che la circostanza odierna quest’anno sia foriera di ricordi e acuisca il dolore per la scomparsa del nostro amato papa emerito perché inevitabilmente Le porta alla memoria ricordi ed emozioni condivisi con lui e che solo Lei conosce.
Siamo però certi che al dolore umanamente comprensibile, si accompagni la serenità cristiana dello spirito.
Voglia accogliere il nostro pensiero nella preghiera e il nostro augurio sincero.
Il Papa Benedetto é stato certamente fedele al suo motto (cooperatores veritatis) e si può parimenti dire che anche Ella stia tenendo fede al Suo.
Sursum!
Altre foto, sotto:
È stato proprio brutto vederlo al funerale di Papa Benedetto stare per i fatti suoi invece che con gli altri vescovi concelebranti. Un’immagine di spaccatura che non fa piacere, ancor più se si uniscono le parole di frizione rivolte verso Papa Francesco in questi giorni.
RispondiEliminaIn quanto uomo più vicino al papa è stato posto in prima fila, separato dalla restante parte del clero. Accanto a lui sedevano tutte le tre persone vicine a Benedetto XVI, è stato semplicemente seguito il protocollo, non messo in disparte.
EliminaLo so, ma è stata una brutta immagine lo stesso.
EliminaFa parte del Rituale. Ha fatto la stessa cosa il Segretario di San Giovanni Paolo II.
RispondiEliminaIo sono d'accordo con i commenti chiari e pacifici che non creano divisione con Papa Francesco. I vescovi che sono stati accanto ai Papi precedenti, hanno avuto sempre un ruolo di rispetto e riservatezza. E non ci sono state chiacchiere e né commenti negativi e accusatori. L'anima Santa di Papa Benedetto Sedicesimo è davanti a Dio a Lodarlo, Glorificarlo e a Pregare anche per le nostre anime e per tutto il mondo. E i commenti negativi nei confronti di Papa Francesco non fanno bene alle nostre anime, chi siamo noi per giudicare? È vero come dice il Papa ferisce più la lingua che la spada. Riflettete
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