Quest’oggi il diacono Ambrogio Fidato, ci ha inviato un nuovo dispacciò con la seguente segnalazione cronichistica da parte di S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue la notizia delle espressioni imbarazzanti, triviali ed oscene cui – secondo testimonianze plurime, qualificate e concordanti – si sarebbe abbandonato papa Francesco durante il discorso alla comunità del Seminario di Barcellona di sabato 10 dicembre 2022 (QUI, ripresa si da MiL QUI e QUI).
L.V.
«Correa per tutta Roma voce che il Ss.moSegnor Papa, postea la morte del pomtiffice todescho, era in grande giubilo ed esultatione et multo alegramente passava i giorni suoi, sendose essentato della messa pur bassissima che solea dir nel cubicolo istesso super tabulam a piè dell’augustissimo letto, infra le varie coletioni della mattina, il disnare, le merende et la cena serotina et che all’uopo, insino alla Candelora s’era dispensato etiam dalli dì di magro et mezzo magro et cum eo tutto il Sagro Colleggio, i vescovi palatini et la prelatura romana epperò tali giorni di alegrezza eran altresì condecorati de lazzi & frizzi & altre lepidezze ch’el gran cor del Beatissimo prorompea sovente in motti arguti & verba scurrili & mandamenti a remengo delli camerarji, delli bossolanti, delli scopatori, delli abbati, delli nuntji apostolechi che eran d’ordinantia tali cosse epperò eran conditi de crassissime risa et cachinni et sganasciamenti pomtefficali et verba irriferibbili per ischertio et ridiculaggine, fintanto ché jerlaltro l’Augustissimo ebbe a mandar in loco ove non batte il sol etiam il cardenal Rohanne, legato papale per la coronatione in Reims, una cum il marchese Du Plessis, gran maniscalcho di Francia et ambassador del rege christianissmo appresso la Santa Sedia, et fra le risa augustissime uscìo il gran corteggio delli franzosi dalla sala del trono infra l’iscandolo et la incredulitate gallici di tanto che il Magiordomo di S.S. f.f. et alcuni abbati ebber a confortar il marchese & il cardenal & i nobbeli homeni sendo ormai che il Ss.mo Segnor passa intiere giornate con Annetta Centomani la capococha per la scelta delli macharoni et l’ordinantia delli stuffati, con Cencio del sanguinazzo, macellaro ch’ogni die humilia al sagro piè il cathedratico dell’università delli beaccaji urbani che l’Augusto volle benignamente tener sotto sua personal protectione, con Santon Voccaperta, sensale delli apostolichi affari nelli felicissimi Stati et con alcuni birri che veglian sull’Ospitio apostolicho martalense, cum quibus de die in diem tien trascorsi villerecci & volgari et ancho qualche bevuta che fan rider tutta la Romaccia, da’ Monti alla Suburra, da Ripetta al Campo Martio, et multi bovari & pastori & cantinieri tengon lingua majormente elevata et digna del Ss.mo signor Papa il qual si pasce in cotal guisa di questi giorni d’allegrezza & benignitate appo la sospirata morte del vegliardo dall’Allemagna etc.»
da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI
Nessun commento:
Posta un commento