La cattedrale di Cristo Re dell’arch. Adalberto Libera e dell’arch. Cesare Galeazzi (1975).
Lorenzo
L’architettura della cattedrale di La Spezia
La pianta della chiesa è circolare ed è la caratteristica principale che appare agli occhi una volta che ci si trova davanti. L’impatto visivo è infatti molto forte anche grazie al paramento esterno, dalla forma iperboloide a una sola falda.
Il sagrato è rivolto verso i monti ed è qui che ci sono tre portali d’accesso alla chiesa. Si tratta di una costruzione in cemento armato, molto basica, di colore bianco che spicca sul piazzale e sul giardino che la circonda.
L’interno è caratterizzato da un’aula unica a pianta centrale di dimensioni eccezionali. La chiesa può infatti ospitare fino a 2.500 persone. La base circolare all’interno è evidenziata da 12 pilastri cilindrici in calcestruzzo armato, alti 8 metri e dal diametro di un metro.
Sono il supporto strutturale su cui poggia la copertura a tamburo che ha un peso di circa 2 mila tonnellate, realizzata in cemento armato con un diametro di 50 metri. Ogni pilastro rappresenta i 12 Apostoli e su di essi sono riportati i loro nomi.
Il luogo sacro prende luce naturale dalla copertura policroma della cupola centrale, dipinta dal pittore Magnani. È presente anche una vetrata a nastro lungo la fascia perimetrale che integra la luce proveniente dall’alto.
Nella cattedrale di Cristo Re è conservato un crocifisso ligneo del XVIII secolo, la Deposizione di Cristo di Angiolo del Santo in bronzo e la cattedra del Vescovo. Il battistero, il coro capitolare e le panche sono state realizzate su disegni dell’arch. Galeazzi. Sono opere della scultrice spezzina Lia Gisolini Godano sia il tabernacolo che l’ambone.
Nella parte sottostante la cattedrale c’è la cripta dove riposano i primi vescovi della diocesi e dove sono conservate le reliquie di San Venerio.
Informazioni tratte dal sito architetturadelmoderno.it/
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
Oh. Signore, sembra uno stadio. A lode e gloria dell' architetto. Per me e' perfetta per i giochi olimpici.
RispondiEliminaElle
Mi spieghi con parole tue perché questa chiesa sarebbe indegna di dar lode a Dio? Cosa manca? Quali sono, secondo te, gli elementi imprescindibili che fanno di un edificio una chiesa?
EliminaMA SEMBRA UNA MOSCHEA. ORRENDA!
RispondiEliminaMi sa che non ti sia molto chiaro come sia fatta una moschea…ma l’importante è parlare per slogan, vero?
EliminaAnche qui, non si capisce cosa ci sia di male, ma, ormai, siete partiti per la tangente e non vi ferma più nessuno.
RispondiEliminaMi piacerebbe vedere come vivete il vostro rapporto con Dio, ma non si può.
l'architetto Libera è stato tra i più grandi maestri del nostro razionalismo e la sua abilità si vede anche in questa opera "anomala" nel suo catalogo. Più che l'esterno, un po' anonimo, a me piace l'interno con il soffitto retto da dodici pilastri che è un vero pezzo di bravura. E' una specie di rivisitazione di una tipologia antica, la chiesa circolare con navata anulare. Ottima la scelta del crocifisso centrale e suggestivo l'oculo decorato al centro del soffitto. Secondo me le pareti potrebbero ben essere decorate con dipinti murali o bassorilievi.
RispondiEliminaContattino Rupnik, che adesso tira molto: potrà non piacere il suo stile, ma sicuramente lascia a bocca aperta per lo stupore
EliminaL'Architetto Libera progetto' l'edificio in eta' molto avanzata ed accetto' l'incarico dopo che il Quaroni ed il Michelucci lo rifiutarono.La situazione urbanistica era parecchio compromessa ed ,in particolare, il portico pre esistente poneva una barriera tra la chiesa e la piazza sottostante: da qui il rifiuto degli architetti. Libera non vide mai l'edificio realizzato,perche' nel frattempo mori',il progetto fu ripreso da Galeazzi ,ed in parte modificato. Puo' piacere o meno,ma gli elementi che spinsero il Quaroni ed il Michelucci a non voler progettare la chiesa ,sono (purtroppo) evidenti. L'edificio religioso non e'quasi visibile dalla piazza Europa se non allontanandosi verso mare, il portico di fatto crea una barriera fra chiesa e piazza,la "mole"della cattedrale risulta del tutto sproporzionata rispetto al portico sottostante.Quindi parlare di un progetto riuscito dell'architetto Libera mi pare un po' inesatto.
EliminaInfatti "lasciare a bocca aperta" sembra lo scopo della neo chiesa.Anzi ci sarebbe da dire:è di Francesco il fin la meraviglia"....
RispondiEliminaQuesta cattedrale è del 1975…cosa c’entra papa Francesco lo sai solo tu!
EliminaMi sa che tu la bocca la apri solo per dare aria ai denti.
Siete la versione clericale degli analfabeti funzionali.
Ributtante.
RispondiEliminaL'edificio è un ecomostro. La ragione per cui è un ecomostro, e qui rispondo ai messaggi dell'Anonimo Modernista, è che non è costruito in architettura classica o tradizionale. Non esprime quindi né il linguaggio colto che trascende i luoghi (architettura classica) né quello che interpreta il carattere irripetibile del luogo (architettura tradizionale). L'Anonimo Modernista, al contrario di quello che crede, non è un eroe dello zeitgeist ma solo un pappagallo (spennato) del nichilismo.
RispondiEliminaA mio avviso vi sono alcuni errori progettuali grotteschi:
RispondiElimina- la sproporzione tra la mole della chiesa (notevolissima), ed il sottostante porticato con pilastri a "V", realizzato nell'immediato dopoguerra.
-Il fatto che dalla piazza sottostante la chiesa risulta quasi invisibile e per scorgerne la presenza occorre spostarsi verso il mare di almeno meta' piazza.
-La barriera esistente fra piazza ed edificio religioso,costituita dal portico.
Quando Cesare Galeazzi contatto' il Quaroni ed il Michelucci per la elaborazione di un progetto, questi (proprio a causa del portico pre esistente), declinarono l'offerta. Adalberto Libera accetto' (molto anziano) e di fatto non vide mai l'opera realizzata,il progetto venne preso in mano (e modificato) dal Galeazzi,ed oggi e' quel che e'.