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mercoledì 15 giugno 2022

Campioni controcorrente: il Real Madrid offre i trionfi alla Vergine Maria

Piccole buone notizie controcorrente.
Sotto il filmato della cerimonia.
Luigi

Il Timone, Giulia Tanel, 31-5-22
Grazie al gol del brasiliano Vinicius Junior al 59’, lo scorso sabato il Real Madrid ha potuto alzare – per la quattordicesima volta su 67 edizioni totali, registrando anche qui un primato – la Coppa dei Campioni.
Una festa in parte preannunciata, anche se i 90 minuti disputati sul campo non sono mai scontati, come sono soliti ripetere in ogni occasione gli allenatori di tutto il mondo nelle interviste pre-partita o nel discorso motivazionale ai loro giocatori negli spogliatoi. E di certo “Carletto”, come è soprannominato il nostro Carlo Ancelotti, allenatore da appena un anno della formazione spagnola, sabato sera non sarà stato da meno, nel caricare i suoi.
Ad ogni modo, archiviata la giornata di sabato e concessa ai giocatori qualche ora di sonno, domenica il Real ha lasciato Parigi ed è volato in patria, dove la festa, in buon stile spagnoleggiante, è iniziata alle 18 di pomeriggio e ha visto un tripudio di gente, gioia e colori.
La prima tappa dei festeggiamenti, conclusisi in tarda serata allo Stadio Santiago Bernabeu? Alla Cattedrale dell’Almudena, per offrire alla Vergine – come da tradizione decennale – la coppa conquistata neanche 24 ore prima in Francia, unitamente a quella vinta con il trionfo in Primera División, massima serie del campionato di calcio spagnolo.

A fare gli onori da casa, l’Arcivescovo di Madrid, Carlos Osoro, che durante una cerimonia semplice e piuttosto breve, ha salutato la squadra «con affetto e gioia» e ha proseguito: «Guardando la partita ieri sera, ho visto cosa significa costruire una cultura di squadra. È stimolante condividere un cammino con gli altri, sostenersi a vicenda nella ricerca del successo e impegnarsi per creare una rete di relazioni che possa fare della vostra vita insieme un’esperienza di fraternità e una carovana di solidarietà. Vi ringrazio sinceramente per ciò che avete ottenuto».

Il cardinale di Santa romana Chiesa ha quindi richiamato san Isidoro, al quale è dedicato un Anno Santo, dicendo che i giocatori hanno, come lui, portato il nome di Madrid nel mondo. Terminato il discorso del prelato, è stato il momento di alcune preghiere, lette dall’ex calciatore Emilio Butragueño, oggi direttore delle Relazioni Istituzionali del Real Madrid, una delle quali invocava su ognuno dei presenti la grazia di sperimentare nella propria vita la protezione materna della Vergine Maria. È stato il momento di un canto alla Vergine dell’Almudena e della sentita benedizione da parte dell’Arcivescovo.