11 aprile 2021, domenica di grande festa a Bergamo: a poco più di tredici anni dall’inizio ufficiale delle celebrazioni nella forma straordinaria (era il 10 febbraio 2008), il coetus bergamasco ha gioito per la prima cresima amministrata in rito antico nella Diocesi.
In una Chiesa di San Bernardino piena (nei limiti imposti dalle norme sanitarie) come al solito, all’inizio della prima Santa Messa domenicale delle ore 9, don Battista Ferrari, rivestito di un prezioso piviale, dopo un paterno ed appassionato fervorino, con un rito sobrio e commovente ha amministrato il sacramento della cresima alla giovane Cinzia Maria, che già cinque anni prima aveva ricevuto la prima comunione dalle mani dello stesso sacerdote.
Il canto iniziale dell’inno Veni Creátor Spíritus ha espresso la gioia per questo triplice dono: quello dello Spirito Santo alla cresimanda, quello del Vescovo che ha concesso la celebrazione di questo sacramento e quello della famiglia ai fedeli bergamaschi, che hanno potuto così unirsi nella preghiera ai genitori ed al fratello minore.
«Nostra figlia si è preparata con noi, facendo catechismo a casa – hanno precisato i genitori – sotto la guida illuminata di don Battista Ferrari e di don Michele Carrara», i due sacerdoti della Comunità missionaria Preti del Sacro Cuore cui il Vescovo di Bergamo delegò la celebrazione nella forma straordinaria.
I genitori di Cinzia Maria raccontano con emozione e serenità il percorso seguito per ottenere il permesso dal Vescovo: «È stato necessario incontrare più volte don Doriano Locatelli [direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, anch’egli Prete del Sacro Cuore], che si è sempre dimostrato attento all’ascolto. Su sua indicazione, e per consiglio di don Michele, abbiamo scritto a mano una lettera al Vescovo, che ha risposto subito e ha concesso paternamente la sua benedizione».
Infine una riflessione che coinvolge il coetus bergamasco, sempre più giovane ed in espansione, nonostante l’attuale situazione sanitaria non favorisca gli spostamenti di molti fedeli che giungono da tutta la diocesi (ed anche da fuori): «Nel corso degli incontri, abbiamo avuto l’impressione che in Curia si volesse capire come stia crescendo il gruppo di fedeli che frequenta la “nostra” Messa; sono state sicuramente viste con favore la fede ed il legame che è emerso tra i nostri sacerdoti e la sede episcopale», un legame che – è giusto ricordarlo – rende Bergamo un’«isola felice» sia per la celebrazione della Messa nella forma straordinaria sia per le attività che coinvolgono il gruppo di fedeli.
«Per noi è una vera gioia poter celebrare la Santa Cresima nel vetus ordo e senza dover migrare per farlo – concludono i genitori – Pensiamo fermamente che il mos orandi coincida con il mos credendi e che la “nostra” Messa sia una fiaccola in un tempo così scuro»; una fiaccola che ora brilla ancora più intensamente con la nuova vitalità e forza date dalla giovane Cinzia Maria, novella «miles Christi» – come ha ammonito don Battista prima della celebrazione – della Santa Chiesa Cattolica.
Condividiamo un breve video ed alcune fotografie del rito (con autorizzazione della famiglia della cresimata).
L.V.
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