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martedì 12 maggio 2020

Retroscena e manovre di potere dietro alla probabile nomina di Mons. Viola o.f.m. al Culto Divino.

Un nostro fedelissimo lettore, che ci aveva già inviato alcune considerazioni critiche per contestualizzare meglio l'effettiva "inutilità" della lettera aperta del prof. Grillo alla CDF perchè ritirassero gli ottimi decreti in materia di forma straordinaria, ci invia alcune considerazioni sui retroscena che vedono protagonista il Pontificio Ateneo di Sant'Anselmo, e sulle presunte "manovre" per portare Mons. Vittoria Viola, molto probabilmente, al Culto Divino, e i legami tra il Sant'Anselmo e il dicastero "dei Riti". 
Roberto. 
Cari amici,


torno a scrivervi per sottoporre alla vostra considerazione alcune riflessioni che ancora una volta ci conducono sull'Aventino di quel prof. Grillo del quale in questi ultimi tempi si è fatta spesso parola.

Apprendo dalla vostra puntuale informazione che il francescano Mons. Vittorio Viola sarebbe destinato alla Prefettura del Culto Divino. Nulla posso dire della persona, ma voi stessi scrivete che "a preocuparci ancor di più è il fatto che mons. Viola abbia conseguito la licenza in liturgia e il dottorato in sacra liturgia presso il Pontificio Istituto liturgico di S. Anselmo". Un blog, francese, hommenouveau aggiunge che Mons. Viola in quell'Istituto è anche professore e l'Ordo online lo conferma: è comunque "solo" professore lettore, il grado più basso dopo il docente invitato. Insomma sembra non aver fatto una grande carriera di studioso.

Ma veniamo al sodo perché sfogliando l'Ordo arrivano le sorprese. Il Pontificio Istituto Liturgico annovera tra i suoi docenti due officiali del Culto Divino, il Sottosegretario padre
Corrado Maggioni e don Aurelio Garcia Capo-ufficio, col grado di invitato e l'uno e l'altro.

Insegnano al Liturgico anche mons. Maurizio Barba officiale della Dottrina della Fede (associato) e il padre carmelitano Giuseppe Midili o. carm., direttore dell'ufficio liturgico del Vicariato di Roma con il grado di ordinario, nonostante il divieto esplicito della Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium che non consente la promozione alla stabilità accademica a coloro che svolgono nella Chiesa un lavoro a tempo pieno, fermo restando il diritto di optare per uno dei due incarichi. 

Il Carmelitano è anche consultore dell'Ufficio delle Celebrazioni del Santo Padre e cerimoniere del Cardinale Vicario, e c'è chi lo addita come prossimo sotto-segretario del Culto.
Voci che non è possibile verificare indicano sempre nel Carmelitano del Vicariato la mente che avrebbe convinto all'infausta serrata della chiese lo scorso anno durante il Triduo Pasquale che ha suscitato tante e motivate proteste. Se fosse vero, ve lo immaginate uno così ad un posto di maggiore restonsabilità?
Non dimenticate poi che quando il Papa celebra in diocesi è lui il cerimoniere. (Abile il ragazzo, molto abile).
E qui c'è la prova schiacciante che la lotta al clericalismo è soltanto di facciata
perché con i cardinali Ruini e Vallini, che certo non sono progressisti, il cerimoniere del Vicario era un laico.


E ancora:

C'è il pericolo che con la storia dell'anello di Bugnini l'attenzione venga sviata dalle strette relazioni tra l'Aventino e il Culto

L'Aventino ha dalla sua una lunga tradizione di corteggiamento della Curia. Vi hanno insegnato entrambi i cerimonieri Marini, segno che l'Aventino non è interessato all'orientamento, e quindi alla qualità, della docenza ma alla posizione sociale ed ecclesiale del professore.
Quindi "destra o sinistra per me par sono", importante che siano vescovi, cardinali o monsignori.

Cari amici, bisogna scavare, scavare

Qualsiasi considerazione sulla nomina di Mons. Vittorio Viola alla Prefettura del Culto Divino deve tenere conto anche di una rete di amicizie e di interessi tra colleghi maturate sul Colle Aventino che sta diventanto un centro di potere, discreto e fattivo, al quale sarebbe bene che l'Educazione Cattolica riservasse un po' più di attenzione.

lettera firmata. 

33 commenti:

  1. A qualcuno di codesti tanto interessati al Culto, interessa qualche cosa che sia anche Divino ?

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    1. A forza di ascoltare i pettegolezzi curiali, al pari delle allegre comari curialesse "ma non lo devi dire a nessuno...", qualcuno incomincerà a credere che ci sia qualcosa di vero... anche gli asini volano!

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  2. Carissimi di MiL, non vi resta che lamentarvi. Ovviamente restando sotto osservazione onde controllare che vene restiate nel vostro angoletto senza rompere troppo. Intanto LORO continuano a fare ciò che vogliono.

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  3. Cari tradizionalisti, avete paura del Concilio Vaticano II al punto tale da criticare una Università Pontificia nella quale insegnano docenti di altissimo livello. Siete vergognosi. E, mi raccomando, censurate - come al vostro solito - questo post

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    1. Non basta essere "di altissimo livello" per essere .... automaticamente cattolici. Anzi , sno proprio gli "eruditi" il maggior pericolo di corruzione.

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    2. "Cari tradizionalisti..."

      ROTFL

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    3. perché dovrebbero censurarti ? perché dovrebbero nascondere la tua brama di rivelarti cretino ?

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    4. L'altissimo livello indica competenza liturgica e si coniuga con la coerenza e la fedeltà al Vangelo di Cristo. Impegnati non certamente al rispetto letterale delle norme quanto impegnati al rispetto dello spirito delle stesse norme

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    5. Stanca difesa d'ufficio di chi non vuol vedere i risultati di quei soloni d'altissmo livello' che insegnao a S. Anselmo, in contemplazione di narcistiche ipotesi che il NO è quello giusto mentre quello bimillenario è sbagliato. Basta sentire con quale animosità ne parlano ! Hanno proposto, come affermò proprio un docente di quell'Ateneo, una storia della liturgia allo scopo precipuo di giustificare ilcambiamento.

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    6. Anche gli eretici protestanti sono "teologi" di altissimi livelli che stanno nelle Università!

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  4. Mi spiace dirlo, ma tutto questo è anche frutto di una mal gestione del motu proprio. L'albero si riconosce dai frutti, e di fatto, purtroppo, oltre 10 anni di summorum pontificio hanno portato divisioni (e si sa bene chi è l'autore della divisione) pseudo scismi (vedi il caso don Minutella, che, guarda caso, celebra solo in rito tridentino), gruppi di fanatici che, con il pretesto del rito antico, hanno iniziato pian piano a mettere in discussione tutto il Concilio Vaticano II (quando Benedetto XVI si era raccomandato di non creare contrapposizioni). La posizione di molti che partecipano al rito antico è identica a quella della FSSPX. Non si è vigilato, è la cosa è sfuggita di mano. Se si arriverà all'abolizione del m.p. sarà in buona parte causa del mondo tradizionalista.

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    1. Analisi lucida e realistica

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    2. 14:19 parla della FSSPX come di un soggetto da sorvegliare. Siamo alla follia galoppante! La VERA Santa Messa è ancora possibile proprio grazie alla FSSPX e il motu proprio ratzingeriano è stato un tentativo di salvare capra e cavoli, quindi anche la vaticanosecondista "messa" montiniana. L'abolizione del motu proprio rimetterà le cose a posto: la chiesa contraffatta da una parte, a san Pietro e in vaticano, e la Cattolicità finalmente libera per conto proprio.

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    3. Sì, l'abbiamo già sentita tante volte nel corso della storia della chiesa questa cosa dei "puri" che difendono i sani costumi e l'ortodossia della chiesa, si pensi solo a tutte le eresie medievali (catari, valdesi etc.) fino appunto alla FSSPX (che guarda caso è anche divisa in sé stessa, visto che uno dei quattro vescovi se n'è andato per conto proprio, proprio perché la FSSPX si stava "contaminando", riecco la tentazione della purezza illibata). Siete vittime
      di voi stessi, incatenati ad un passato che non avete mai vissuto né mai conosciuto, completamente disincarnati rispetto alla realtà. La vera santa messa in base a cosa? Quindi prima del 1570 si celebrava una finta messa, poi all'improvviso è arrivato dal cielo Pio V e ha dato la vera messa? Un buon percorso psicologico e un buon cammino di fede reale e ciò di cui avete bisogno, non di pizzi e merletti.

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    4. Anonimo 12 maggio 2020 14:19 la sua analisi è degna di considerazione e di riflessione. Non tutti però i fedeli che si affidano dalla santa liturgia in rito romano antico sono "ipso facto" antipapalini ( di questo o di quel papa... ); anti questo o quel vescovo; anti questa o quella curia. Insomma signore delle 14:19 bisogna saper vedere le differenze che ci sono, come ci sono! Assai interessante nella sua essenza di verità la sua frase finale "Non si è vigilato, è la cosa è sfuggita di mano. Se si arriverà all'abolizione del m.p. sarà in buona parte causa del mondo tradizionalista." Ma la "non vigilanza" di chi è stata colpa? Chi sono i responsabili della "non vigilanza"?

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    5. "Quando Benedetto XVI si era raccomandato di non creare contrapposizioni". La contrapposizione l'hanno creata Bugnini e Paolo Vi con l'invenzione del novus ordo gradito ai protestanti. SVEGLIATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    6. Il Messale di San Pio V è il Messale che veniva celebrato dalla Curia Romana dal secolo precedente, e che è sostanzialmente uguale a quello usato nel XIII secolo a Roma
      Non è come il NOM un messale creato dal nulla

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    7. Per Anonimo 12 maggio 2020 14:19 che ha scritto " L'albero si riconosce dai frutti, e di fatto, purtroppo, oltre 10 anni di summorum pontificio hanno portato divisioni... gruppi di fanatici che, con il pretesto del rito antico, hanno iniziato pian piano a mettere in discussione tutto il Concilio Vaticano II (quando Benedetto XVI si era raccomandato di non creare contrapposizioni). ... Non si è vigilato, è la cosa è sfuggita di mano. Se si arriverà all'abolizione del m.p. sarà in buona parte causa del mondo tradizionalista.". Esatto! Non si è vigilato e non si è circondato di amore e di sana pastoralità il neonato movimento tradizionale italiano che è cresciuto come dei bambini abbandonati sulla strada soccorsi ora da questo ora da quello ma non dai loro genitori. Senza una fissa dimora, il luogo di residenza dovrebbe essere, come normale, alla Congregazione per il Culto Divino, i fedeli legati all'antico rito sono costretti a mendicare nella sottoscala della Congregazione per la Dottrina della Fede con tutto il livore dei figli bastardi cacciati dalla casa paterna che è rimane in Piazza Pio XII, N.° 10. Ecco il motivo di tanto livore contro il figlio legittimo preconizzato alla presidenza del Culto Divino: i figli abbandonati perchè ritenuti illegittimi vogliono ritornare nella casa paterna con l'anello di famiglia al dito perfettamente riconosciuti e legittimi.

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    8. Sicuramente nel movimento 'tradizionalista' ci sono degli estremisti entrati di soppiatto per danneggiare ideologicamente la tradizione e ridicolizzarla, riconoscibili perché sparano insulti anche contro il Messale del 1962 e contro papa Benedetto non solo per il MP, ma a tutto campo, in quanto nemico del relativismo e del modernismo di cui sono subdolamente sostenitori, il quale vuole che non esiste il Cristo della storia come il movimento gesuitico-martiniano e la nuova teologia ( sic !) teutonica. Questo blog ne ospita molti. Si tratta però di persone riconoscibili, estranei agli ambienti ufficiali delle pubbliazioni di studiosi seri e non faziosi come di tutti i fedeli che frequentano il VO. Il curriculum e la selta del preconizzato al Culto Divino impone di credere che sia tutt'altro che favorevole al VO.

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    9. ma nemmeno nei film si sentono ste cose,...si sono infiltrati...ma se non interessa a nessuno. sfigati! Bergoglio vi sanera' a tutti. Vi fa confessare dai lefvrian vi fa andare da loro a messa. Ancora a menarvela gli inflitrati il setvzio segreto vaticano. ma se non sapete neanche che a Fatima che il sole che ruotava e ha asciugato tutti dalla pioggia era un'astronave,avete il coraggio di parlare di infiltrati. leggete la biografia di sua eccelenza Loris Capovilla. Siete veramente duri come il marmo!

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  5. "Nella Costituzione Apostolica (Missale Romanum, 3 aprile 1969) si afferma che l'antico Messale, promulgato da S. Pio V il 3 luglio 1570, ma risalente in gran parte a Gregorio Magno e ad ancor più remota antichità, fu per quattro secoli la norma della celebrazione del Sacrificio per i sacerdoti di rito latino e (poi fu) portato in ogni terra (...) Un esame particolareggiato del Novus Ordo rivela mutamenti di portata tale (...) da contentare, in molti punti, i protestanti più modernisti (...)
    Dal Breve Esame Critico a cura dei cardinali Ottaviani e Bacci

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  6. Il fatto che lei abbia riportato l'esame critico di Ottaviani e Bacci la dice lunga. Il messale di Pio V fu modificato (solo leggermente, nell'imminenza della riforma conciliare) da Giovanni XXIII. Il Messale cosiddetto di Paolo VI fu appovato dalla maggioranza dei padri conciliari. Si tratta dell'evoluzione del Messale precedente, con un arricchimento di testi eucologici e scritturistici. Solo Ottaviani e Bacci potevano rilevare spunti di protestantesimo...

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    1. Lei dorme da piedi.

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    2. I Padri Conciliari non approvarono nessun messale, si limitarono con la Sacrosanctum Concilium a delineare una riforma

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    3. Occhio alla verità una volta tanto e non a truffaldine mistificazioni. I Padri conciliari non hanno approvato nessun Messale, tanto meno di Paolo VI. Hanno solo approvato la Costituzione Sacrosantum Concilium la quale contiene delle equivocità e (prudenti) aperture poi molto amplificate subdolamente e arbitrariamente dalla Commissione montiniana. Il famigerato Bugnini fu, infatti, escluso dalla formulazione della SC perché 'riformatore spinto e iconoclasta' ma reintegrato poi da Montini suo protettore e strumento di sovversione, per poi cacciarlo perchè lui stesso non fosse apertamente coinvolto, facendo finta di niente.

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  7. Ma di quale " mala gestione " sta parlando ? I fedeli alla liturgia di sempre stanno subendo dalla pubblicazione del MP ogni sorta di insulti come fossero dei criminali nemici della Chiesa, proibizioni, subdoli impedimenti, sabotaggi, vrgognose emarginazioni. Ultimo l'inganno del referendum pilotato bergoglianamente. Ovviamente bisogna aggiungere, farisaica faccia tosta, che se il MP si espande con fatica la colpa è dei suoi fedeli.

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  8. si tutti nella nuova religione bercogliana. è friendlly

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    1. Sì, ma pensavo che i bercoglioni fossero di più. Anche questa moda sta passando. Chissà cosa sarà friendly prossimamente...

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  9. nei Tradizionalisti vedo un certo masochismo, non vogliono considerare che anche il Concilio è tradizione. se fossero vissuti in altri secoli, avrebbe criticato per esempio la questione dei preti che non dovevano più prender moglie. avrebbro sostenuto:"ma come sono passati tre secoli e adesso questa gerarchia modernista vuole impedire ciò che i primi discepoli d Nostro Signore hanno fatto? Tanti discepoli erano sposati, perché adesso questi satanassi vogliono cambiare la tradizione?

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  10. Erano sposati ma hanno lasciato tutto per seguire Cristo !

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  11. I Tradizionalisti non vogliono lasciare niente e fanno finta di seguire Cristo in quanto rifiutano il papa.

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  12. Credo sarebbe opportuna più preghiera per S.Romana Ecclesia e per il Romano Pontefice e meno lamentazioni e pettegolezzi...

    "Non fare critica negativa: se non puoi lodare, taci." (S.Josemaria Escrivà, "Cammino", punto 443)

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