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lunedì 27 aprile 2020

Appello del prof. Grillo: contesto, cornice e obiettiva inutilità.

Un lettore (che ringraziamo), ci fa presente alcune circostanze di fatto per avere una visione più corretta della cornice in cui si pone la lettera aperta del prof. Grillo (con cui chiedeva alla CDF di ritirare i due ottimi decreti Quo Magis e Cum Sanctissima (sui nuovi prefazi e i nuovi santi introdotti nel Messale Romano del 1962) e per analizzarla quindi con una luce più obiettiva e ulteriormente ridimensionarne la pretesa portata e l'efficacia (già a nostro avviso minima). 

Roberto

1) il prof. Andrea Grillo non è liturgista. 
Nel Pontificio Ateneo S. Anselmo dove è ordinario egli insegna teologia dogmatica nella facoltà di teologia (corso istituzionale) e nella specializzazione di sacramentaria cfr. Ordo Anni 2019-2020 
Egli non è un professore del Pontificio Istituto Liturgico dove, bisogna prenderne
doverosamente atto, il corpo docente, tranne l'emerito Augé, non ha mai preso posizione nei confronti di Summorum Pontificum, né a favore né contro. Opportunismo? Non ne siamo sicuri. Meglio pensare che facciano il loro lavoro di docenti  ai quali non spetta sobillare le folle con petizioni inopportune.

2) Tra i firmatari della lettera aperta del prof. Andrea Grillo ci sono – è vero – alcuni professori di liturgia italiani o dimoranti in Italia, come Matias Augé e Pietro Sorci ofm, ma nessuno dei due è attualmente in servizio: sono professori emeriti.

3) Nessuno dei professori del Pontificio Ateno S. Anselmo, dove il prof. Grillo insegna, ha firmato la lettera aperta. Lo hanno fatto soltanto la prof. emerita Marinella Perroni e il prof. Pius Tragan osb, rettore emerito.

4) Nessuno dei professori dell'Istituto di Liturgia Pastorale di Padova, altra facoltà dove il prof. Grillo insegna, e certamente poco disposta verso la liturgia tradizionale, ha firmato l'appello.

5) Nessun membro liturgista e docente in servizio dell'Associazione Italiana Professori e Cultori di Liturgia, della quale il prof. Grillo è membro, ha firmato.

6) Con il silenzio i docenti attivi hanno sconfessato l'operato del prof. Grillo. Non è questione soltanto di essere d'accordo o meno con lui, ma di coerenza con il munus docendi ricevuto, e anche revocabile, dalla stessa autorità che egli contesta.

7) Sembra, purtroppo per lui, che sia l'unico a non aver capito che i decreti del card. Ladaria sono stati autorizzati dal Santo Padre e alla fin fine è contro il Santo Padre che egli ha raccolto queste firme. Davvero  geniale.

Conclusioni:
Cavalcare, da parte del prof. Grillo, l'indagine voluta dal Santo Padre sull'usus antiquior, e inviata ai Vescovi USA ben prima della Lettera aperta, è un'ennesima trovata giornalistica. Egli si sta appropriando di una iniziativa non sua della quale non conosce nulla, come del resto molti di noi.

Per restare con i piedi per terra, con un impero che volge al declino, nessuno di noi può avventurarsi in previsioni, un avvertimento che vale anche per il prof. Grillo.

lettera firmata

3 commenti:

  1. "Per restare con i piedi per terra, con un impero che volge al declino, nessuno di noi può avventurarsi in previsioni, un avvertimento che vale anche per il prof. Grillo"? Ma scherziamo? E' proprio il Grillo uno dei tanti, tantissimi che, a cominciare dal vertice, spingono verso il declino! Suvvia! Come si può continuare ad essere così ingenui!

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  2. Grillo è forse più importante di Papa Benedetto?

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  3. Grazie per queste informazioni.Francamente quello che non riesco a capire nel Prof. Grillo - ma più in generale in larghi settori della Chiesa - è questo atteggiamento di chiusura/intolleranza verso chi preferisce il rito antico.

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