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lunedì 18 maggio 2020

Diocesi di Pinerolo: continua la girandola di assurdità vergognose del vescovo-bandana

Oggi (18.05.2020) dopo un lungo digiuno eucaristico riprendono ufficilamente le celebrazioni delle funzioni religiose con i fedeli. 
A tal proposito, su segnalazione di un caro amico sacerdote che ringraziamo, apprendiamo e riproponiamo quanto segue. 
Nella Diocesi di Pinerolo, il noto vescovo - con - bandana, mons. Derio Olivero, decide che, 70 giorni di  sospensione delle SS. Messe col popolo, supinamente accettati per servilismo della CEI alle misura giuseppinistiche del Governo (avvallate dal  Vescovo Supremo) non fossero sufficienti. 
Per tale motivo ha quindi deciso e decretato che nella su territorio le Messe riprenderanno forse il 25 maggio. 
Così si legge sul sito diocesano della decisione dell’ordinario che, con la scusa della situazione sanitaria del Piemonte (che non riguarderebbe quindi solo le chiese e non anche ristorante parrucchieri e bar,
che apriranno oggi regolarmente) attende la decisione degli altri vescovi piemontesi e nel frattempo arriva a “intimidire” i propri sacerdoti minacciandoli di interdetto: “Se vengo a sapere che in qualche parrocchia non si farà nulla in questa direzione (cura delle relazioni e attenzione ai poveri), in tale parrocchia posticiperò ulteriormente l’inizio della celebrazione della Messa con il popolo.”  
Confondendo la causa con l’effetto, l'azione con la reazione. 
Ritenendo la celebrazione Eucaristica non più fonte e culmine della vita della parrocchia
cattolica ma mera contropartita di un pur giustissino - ma infinitamente minore rispetto al Divino Sacrificio Eucaristico -  assistenzialismo pastorale. Comune a tante altre realtà anche laiche. 
In altre parole L’eccellentissimo bendato, baratta la S. Messa, fonte massima sublime di ogni divina grazia, con qualche telefonata, videochiamata o messaggio whatsapp.

Con questo si conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la Chiesa è considerata dagli stessi suoi pastori come mera istituzione assistenzialistica, (al pari di qualsiasi pur benefica e meritevole ONG) pastori che ne ignorano la natura divina e il fine trascendentale della salus animarum. E Mons. Derio può esserne il capofila: fu lui nel ottobre 2018 a organizzare in cattedrale tempo fa una liturgia domenicale ecumenica catto-valdese senza consacrazione, avvertendo che comunque avrebbe assolto per i fedeli cattolici il precetto domenicale. Non ci si crede eh? Invece è vero (qui). E non c’è da stupirsi se consideriamo anche le sue affermazioni sulla Comunione alle coppie omosessuali e ai divorziati risposati 

Siamo disgustati.    

Alcuni lettori ci consigliano, stante il nostro seguito (300.000 visite al mese) di indire una raccolta firne  per chiedere la difesa dei nostri diritti di fedeli. Potremmo provare. Ma a che pro.  Saremmo ascoltati? Se addirittura quei pochi sacerdoti o vescovi che osano, pur tiepidamente, osano difendere i diritti di Dio non vengono ascoltati anzi sono zittiti da Santa Marta, chi si degnerà  di ascoltarci. 

"Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre»". (Lc 19, 39-40)
Roberto


2 commenti:

  1. benissimo è così che la chiesa diventerà del popolo senza tutti sti codazzi, la sedia l'hanno tolta, il triregno pure le pianete anche il treppizzi pure . tutti evangelici protestanti come del resto i Tradizionalisti che non accettano i papi. mi sembra logico.

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