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domenica 12 gennaio 2020

Francia: "distruzioni coordinate" delle statue della Madonna: 1.063 atti anti-cristiani nello scorso anno.

Un incubo continuo per i cattolici francesi: "almeno otto statue della Vergine Maria sono state rovesciate e distrutte giovedì, in diverse chiese di Béarn. "Cinque statue della Beata Vergine sono state trovate rovesciate e rotte in tre chiese della parrocchia" di Cristo Salvatore a Pau, ha detto la diocesi in un comunicato stampa, specificando che era stata presentata una denuncia dopo questi degradi commessi nelle chiese Notre -Lame, Saint-Martin e Saint Jacques. La Diocesi ha comunicato che a Pau sarà celebrata una messa, seguita da una veglia di preghiera,  martedì 14 gennaio, alle 7 di sera nella chiesa di Notre-Dame, «in riparazione degli oltraggi commessi». (  Cfr. La voix du nord QUI )
Alcuni organi di stampa francesi hanno anche ricordato che "L'incendie suspect qui a ravagé l'emblématique Notre-Dame de Paris en avril 2019, a de nouveau ramené le sujet à la Une. Mais la chape de silence est depuis, retombée.... L'hostilité anti-chrétienne se répand en Europe occidentale. En 2019, jour après jour, des églises et des symboles chrétiens ont été délibérément attaqués. Le problème a fait la une des journaux en avril 2019, quand un incendie suspect a ravagé l'emblématique cathédrale Notre-Dame de Paris  ( Cfr. Les observateurs QUI )
AC
 Francia, statue della Vergine vandalizzate 

Giovedì 9 gennaio, riporta France Bleu, almeno otto statue della Vergine Maria sono state fatte oggetto di vandalismo in quattro centri del sud della Francia, e precisamente a Pau, Artix, Lons e Mourenx. 
Stando alle fonti, nel momento in cui scriviamo sembrerebbe non essere ancora nota l’identità dell’artefice, o degli artefici, di questo gesto di «pèlerinage à l’envers» («pellegrinaggio al contrario»), secondo la calzante definizione del Vescovo di Bayonne, Lescar e Oloron, Mosignor Marc Aillet, tuttavia appare altresì chiaro che l’azione vandalica è coordinata. 
«È un atto di vandalismo, è persino una profanazione», ha affermato ancora Aillet, «inoltre è sempre la statua della Beata Vergine a essere presa di mira, è un mistero perché è la persona più venerata nella fede cattolica, dopo Dio stesso… Per noi è molto angosciante». 
Di certo, purtroppo, non si tratta di un evento senza precedenti, anzi. «In generale», si legge infatti in un comunicato stampa diramato dalla Diocesi di Bayonne, Lescar e Oloron, «il numero di provocazioni e attacchi antireligiosi o razzisti (come la profanazione del cimitero ebraico di Bayonne lo scorso fine settimana) cresce nel nostro paese, dove 1.704 atti anti-religiosi (1.063 atti anti-cristiani, 541 atti antisemiti e 100 atti anti-musulmani) sono stati elencati dal Ministero degli Interni nel 2018… Sarebbe irresponsabile non preoccuparsene o minimizzare la gravità». 

 «LA VERA SIGNORIA STAVA PROPRIO LÌ E SOLO LÌ, 
IN QUELL’UMILE BAMBINO» 

La situazione, ad ogni modo, non è grave solamente oltralpe, anche se in pochi si spendono per rendere pubblica e denunciare la situazione. 
Tra questi l’Arcivescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi (leggere anche il post di MiL QUI), che nel corso dell’omelia pronunciata per la Solennità dell’Epifania del Signore ha affermato: «Carissimi fratelli e sorelle, questa esemplare professione di fede dei Magi in Gesù Signore, Re e Salvatore universale, durante le feste natalizie è stata oggetto di un attacco senza precedenti che è andato dispiegandosi in varie forme: dalla volgare e blasfema identificazione della sua persona con l’essere gay, pedofilo e “sardina”, fino a più sofisticate interpretazioni dei testi scritturistici che lo hanno privato della natura divina». 
Il tutto, ovviamente, viene portato avanti nel nome di un fantomatico “progresso” che ha come presupposto di base la negazione della Verità scritta con l’iniziale maiuscola. 
Un modo di vedere e di pensare, questo, che trova spesso e volentieri l’appoggio dei mass media, che non aspettano altro che dare enfasi alle posizioni di questo o quell’intellettuale «liberal». E poco importa se, nel fare questo, si calpestano i (tanto decantati, ma su altre tematiche) “diritti” di tutti coloro che nel Bambinello credono e che vorrebbero vederLo, se non onorato, quantomeno rispettato. Di fronte a tutto questo, occorre dunque rimanere saldi, non perdere di vista la stella: «Noi cristiani, invece», ha proseguito infatti Crepaldi, «continueremo ad essere fedeli a quella regula fidei su Cristo che una luminosa e santa tradizione ecclesiale custodisce e tramanda, imitando i Magi che adorarono il Dio vivente in quel Bambino, povero, umile, che giaceva in una mangiatoia e meritava tutta la loro adorazione, la loro fede e la loro preghiera, convinti che la vera signoria – quella che libera, promuove e salva – stava proprio lì e solo lì, in quell’umile Bambino, il Verbo fatto carne». 

Fonte : Il Timone QUI
***
Le statue della Vergine Maria sono state distrutte giovedì 9 gennaio in diverse località di Béarn, tra cui cinque a Pau. 
Un uomo è stato arrestato e ricoverato in un ospedale psichiatrico venerdì secondo quanto ha affermato l'ufficio del procuratore di Pau. 



Il  reportage realizzato da Nouvelle Aquitaine
 "Sappiamo un po' di più da questa sera sul profilo 
dell'uomo che ha vandalizzato 7 chiese a Bearn. 
L'uomo apparentemente disturbato  ha distrutto
le statue della Vergine Maria in 7 chiese"


Fonte : Nouvelle Aquitaine QUI  ( la foto è tratta da quel sito)