Bergamo. Abbiamo ricevuto una lettera di un Maestro Organista che si onora di offrire la sua arte , il suo volontariato e le sue sofferenze di musicista e di fedele alla gloria di Dio.
A dispetto infatti della grande tradizione musicale di cui Bergamo è fiera da secoli l'ufficio della pastorale età evolutiva ( sic!) della Diocesi di Bergamo è voluto ricorrere alla moda canzonettistica pop-rock per affliggere ulteriormente le già travagliate liturgie specie quelle rivolte ai giovani . Un' operazione ha avuto luogo nonostante il Vescovo locale sia "amante della sana liturgia e della Musica (è diplomato in conservatorio per i corsi di violino)".
Coloro che lavorano quotidianamente nel mondo dei giovani ammoniscono, a ragion veduta, che la diseducazione dei giovani, attraverso il sistematico uso nell'azione liturgica di melodie e di ritmi pop-rock, è foriera del progressivo allontamento
dei giovani dalla Chiesa e dalla Liturgia.
Il giovane ha bisogno del sacro e di una buona educazione liturgica!
Il giovane ha bisogno del sacro e di una buona educazione liturgica!
Quanto costano veramente queste "commissioni" e queste realizzazioni?
Si può avere cortesemente dall'ufficio della pastorale età evolutiva della Diocesi di Bergamo l'esatto ammontare dell'operazione "Andiamo Corriamo. Messa della gioia"? La composizione di avvale dei diritti S.I.A.E. ?
In attesa di conoscere quanto ha gravato alle tasche della Diocesi siffatta iniziativa della "messa della gioia" esprimiamo il nostro grato affetto al Maestro Organista che ci ha gentilmente scritto parafrasando una frase del post scritto per commentare l'inquietante ferula/bastone cornuto che ha monopolizzato le immagini della Messa d'apertura del Sinodo dei giovani "Ci potranno accusare di essere i soliti pelagiani, ma noi "cattolici infanti" e di campagna possiamo desiderare ...una buona dottrina e una buona liturgia con la vera musica sacra? O chiediamo troppo?"
AC
La " messa della gioia "
«Carissimi lettori di messainlatino, sono un organista di una povera parrocchia della diocesi di Bergamo, (potrei benissimo fare il nome, ma preferisco di no), presto da tanti anni servizio, obbligato a suonare musiche non liturgiche (Gen Verde, rosso, Buttazzo...) ma purtroppo bisogna ammodernizzarsi ed accettare anche il cambiamento del Pater Noster (perchè ovviamente la liturgia è di ogni prete, ognuno può fare in base alle sue preferenze...). (Su
questi due punti non siamo assolutamente d'accordo: nessuno può sentirsi "obbligato" a suonare o a cantare musiche che non sono state espressamente autorizzate come liturgiche (adatte dalla Liturgia) dalla CEI o dall'Ordinario Diocesano! N.d.R)
Ma oggi vorrei parlare della prima della “Messa della gioia”, avvenuta domenica 21 ottobre nella chiesa parrocchiale di Longuelo. (sotto link e video N.d.R.)
Tale composizione, ritmata e vicina al mondo pop giovanile, è stata ispirata dal pellegrinaggio diocesano dei giovani Ortona-Roma dal 3 al 12 Agosto 2018, in vista della preghiera con il Sommo Pontefice per il "sinodo" dei giovani, questa "Messa" è stata commissionata dall’ufficio della pastorale giovanile con il tacito imprimatur di mgr. Beschi che, come è noto, è amante della sana liturgia e della Musica (è diplomato in conservatorio per i corsi di violino, ndr) ma che probabilmente non ama contraddire le cerchie di collaboratori da cui è attorniato.
Nella diocesi patria di Padre Davide da Bergamo, della celeberrima casa organaria Serassi (per citarne due....) viene commissonata questa "Messa della Gioia" a Valerio Baggio, noto compositore delle colonne sonore di grest ed oratori estivi (v.foto N.d.R.).
Sembra, o ahimè è un ritorno agli anni '70, alle messe beat di Giombini, anche se molti preti, organisti, vescovi e Papi (Cattolici) speravano fosse definitivamente scomparsa o dimenticata.
Nella Santa messa si celebra il divin Sacrificio e si devono suonare e cantare brani liturgici, non brani da oratorio...
La messa è stata definita: “Una messa fresca, con linguaggio giovanile..." per portare i" fedeli sul piano dei contenuti, musicalmente attuali" per una Messa "ad uso facile e didattico", "una Messa da usare, uno strumento ad hoc fedele sul piano dei contenuti, attuali sul fronte squisitamente musicale."
Ma ahimè, questo non fa altro che allontanare i giovani, fa perdere il senso del sacro, perché le trovate circensi fanno solo questo.
I giovani vogliono la sacralità, silenzio, preghiera, musiche sacre liturgiche, organo.
Se vogliono divertirsi vanno in discoteca, in chiesa ci vanno per pregare e adorare l'Altissimo.
Bisogna anche ricordare che siamo nel 2018 e i giovani d'oggi hanno tutti gli strumenti per comprendere anche linguaggi a loro distanti e che vanno guidati verso un età matura, non lasciati a una "Messa per bambini" perché così facendo si creano solamente cinquantenni che cantano un repertorio da Zecchino d'oro nelle celebrazioni.
Vorrei citare il Concilio Vaticano II a sostegno di quanti espresso sopra:
"Ideo Musica sacra tanto sanctior erit quanto arctius cum actione liturgica connectetur, sive ritus sacros maiore locupletans sollemnitate. Ecclesia autem omnes verae artis formas, debitis praeditas dobitus, probat easque in cultum divinum admittit"
"Perciò la Musica sacra sarà tanto più santa quanto più strettamente sarà unita all'azione liturgica, sia esprimendo più dolcemente la preghiera e favorendo l'unanimità, sia arricchendo di maggior solennità i riti sacri. La Chiesa poi approva e ammette nel culto divino tutte le forme della VERA arte, purchè dotate delle qualità necessarie"
"Ecclesia cantum gregorianum agnoscit ut liturgiae romanae proprium: qui ideo in actionibus liturgicis, ceteris paribus, principem locum obtineat"
"La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana: perciò, nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale."
"Cantus popularis religiosus sollerter foveatur, ita ut in piis sacrisque exercitiis et in ipsis liturgicis actionibus, iuxta normas et praecepta rubricarum, fidelium voces resonare possint"
"Si promuova con impegno il canto popolare religioso, in modo che nei pii e sacri esercizi, come pure nelle stesse azioni liturgiche, secondo le norme stabilite dalle rubriche, possano risuonare le voci dei fedeli"
"Organum tubulatum in Ecclesia latina magno in honore habeatur, tanquam instrumentum musicum traditionale cuius sonus Ecclesiae caeremoniis mirum addere valet splendorem, atque mentes ad Deum ac suprema vehementer extollere"
"Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti."
Con questo volevo terminare, e salutare, chiedere una particolare preghiera per la mia amata diocesi di Bergamo e perchè il suo pastore resti sempre fedele alla Dottrina e alla Pastorale Cattolica e non si lasci sviare da questa misericordia che tutto permette. L.N.»
Ammirevole questo commento appena letto su Riscossa Cristiana, relativo al clero modernista che occupa la Chiesa Cattolica ormai da 60 anni, che si compiranno domenica prossima 28 ottobre, data dell’usurpazione del soglio petrino da parte dei cardinali massoni, che imposero al papa regolarmente eletto (e che aveva anche accettato l’elezione, adottando il nome di Gregorio XVII) di rinunciare all’elezione per lasciare il posto ad un loro uomo, Angelo Roncalli :
RispondiEliminaMarco Boggia ha detto:
24 ottobre 2018 alle 23:18
“Hanno perso la fede, ma non lo vogliono confessare”. E’ questa la verità, la base di ogni altra considerazione. La Chiesa si trova a essere guidata da uomini che non sono più cattolici e nemmeno genericamente cristiani, visto che in continuazione predicano l’opposto di quel che sta scritto nel Vangelo. Del Vangelo non gli importa nulla: ormai non ne fanno più mistero.”
"Hanno occupato tutte le sedi, ma non hanno più la fede" : come si addicono bene a questo clero apostata le parole di S. Anastasio !
Dice bene Catholicus. Tanti discorsi ma poi alla fine si tratta di perdita della fede cattolica, sostituita da una vaga religione cosmico-umanitaria che esalta omosessualità e immigrazione (è notizia di oggi che la chiesa protesta per l'abolizione del soggiorno umanitario, quello elargito alle belve che hanno ucciso Desirée).
EliminaChi ci libererà dal, dal roncallianismo, dal montinianismo, dal woitilismo, dal ratzingerismo, dal bergoglismo, in una parola dal vaticanosecondismo?
RispondiElimina"Hanno occupato tutte le sedi, ma non hanno più la fede". O S. Atanasio, già al suo tempo, aveva le traveggole, oppure, già al suo tempo, c'erano davvero i precursori dei papi vaticanosecondisti, che invece sembrano essere destinati ad essere tutti canonizzati.
RispondiEliminaEffettivamente, c'è un puzzo misto di bruciato e zolfo.
EliminaSì, d'accordo, però con tutto rispetto citare padre Davide da Bergamo e la coeva organaria dei Serassi, indiscutibilmente pregevole dal punto di vista tecnico e qualitativo, non sembra molto coerente col resto del discorso: preziosa fattura, stile operistico ovvero la musica "pop" dell'ottocento. Il motu proprio di San Pio X sulla musica sacra e la riforma ceciliana furono ci proprio in reazione a questo stile giudicato inadeguato
RispondiEliminaBravissimo AbonAno 19:21 !!!
EliminaAnonimo ( sto in treno...)
EliminaAlle Messe Tridentine, cattoliche e non nuove, mezze moderniste e mezze protestanti, suono con violino espressamente barocco, sonate sacre del 1700. E noto che i fedeli, a differenza di quelli in N. O. sono felici di stare in silenzio, spesso in ginocchio a meditare e fare preghiera mentale sul Sacrificio di Cristo. La Madonna e San Giovanni non ballavano e non battevano le mani sul Golgota, sotto la Croce insanguinata di Cristo.
RispondiEliminaCon tutto il rispetto, il tono e i contenuti di questo "sfogo" sono più insopportabili che irritanti.
RispondiEliminaSi continua ad assistere alla SinassiDiBugnini, si collabora attivamente suonando "musiche non liturgiche", dicendosi vittimisticamente "obbliggati" ( da chi? le hanno puntato un'arma in fronte per suonare "e sono solo un uomo"?), e poi si piagnucola e ci si sfoga per l'ennesima bella trovata nel solco delle belle trovate da dagli anni '60 si offrono ai "gggiovani" ( memorabile al "messa beat" di Natale nella poesiuola di Aldo Fabrizi). E' forse una notizia, la "Messa della Gioia"? Cosa c'è di nuovo in questo genere di cose? E' decenni che le fanno, e fanno anche peggio..
E quello si lamenta perchè #lacomunioneinmano, e l'altro perché #lechitarre, e l'altro perché #ilvescovociCONCEDElaMessaunavoltaalmese... E ogni volta, ogni santa volta, devi sopportare lo stupido lamentìo di gente che, essendo causa del suo mal, dovrebbe pudicamente pianger se stessa.
Ma basta! Ma tirate fuori un po' di dignità, un po' di forza e determinazione e viriliter agite (salmo 26).
E' a Bergamo? Vada alla Madonna della Neve o a Seregno, cavoli. E lasci i morti seppellire i morti.
Si faccia come in Francia: altro che "aspettare la concessione della Messa (la sera del secondo sabato del mese tranne in estate) del Vescovo che è taaaaanto buono": non c'è la Messa? Ci si organizza con i sacerdoti della FSSPX, si fanno 40 minuti di macchina per andare ad un centro di Messa vicino ecc..
Altrimenti smettiamola, francamente, di pianger come donnicciole ciò che siamo incapaci di difendere da uomini, per parafrasare quel che disse Aïcha El Horra, madre del Sultano Boadbil che piangeva, fuggendo, sulla Grenada riconquistata.
Eh basta, 'sto "tradizionalismo" da impomatati da sacrestia..