I più grandi di noi certamente ricorderanno con piacere il celeberrimo film "Il Vizietto" (di Édouard Molinaro) e avranno riso per le spassose gag (di equivoci, doppi sensi... e non) interpretate da uno straordinario Ugo Tognazzi (Renato) che cerca di "virilizzare lo zio" Michel Serrault (Albert) impedendogli di girare travestito da donna, o insegnandogli a tenere la fetta biscotatta "forte, saldo", a imburrarla con "maschia decisione, virlmente, come un macellaio" e a bere il te "come un bracciante del sud berrebbe un bicchiere di vino", e a "camminare come John Wayne".
(Da notare poi che nel film si apprezzano anche alcune scene tratte dalle sane abitudini popolari d'un tempo: quella, ad esempio, di non far dormire nello stesso letto una coppia non sposata,).
Quel film, in quel periodo (1978) aveva un significato per l'epoca.
Ecco: non so come mai ma la scelta di mettere in scena la rappresentazione teatrale - tratta da "Il Vizietto" - in un teato parrocchiale (il Cinema Flores di Vanzago, Milano), in questo delicato frangente storico, ci pare quanto meno fuori luogo.
Ecco: non so come mai ma la scelta di mettere in scena la rappresentazione teatrale - tratta da "Il Vizietto" - in un teato parrocchiale (il Cinema Flores di Vanzago, Milano), in questo delicato frangente storico, ci pare quanto meno fuori luogo.
Sì, perchè in un periodo in cui la Chiesa è sconquassata da inchieste e scandali di matrice omossessuale (che vedeono coinvolti anche esimi prelati) che hanno messo a nudo il consolidato potere della lobby gay vaticana (che tramava e trama per fare modificare la dottrina cattolica sull'omossessualità, sul gender, sulle coppie di fatto, ecc), ebbene, concedere la sala parrocchiale per uno spettacolo del genere (ispirato al film a cui gli organizzatori riconoscono il merito di avere "smosso le coscienze della collettività" cit.) pare sfacciato e provocatorio per il palese intento... .Oltre che inopportuno.
Era proprio necessario?
Roberto
Eccone la recensione dal sito:
Armand e Albert sono una coppia omosessuale che da vent'anni gestisce un night-club in Florida; Albert è anche la stella di punta del locale, conosciuta al pubblico con il nome di Starina.
Una sera irrompe nella loro casa Val, figlio di Armand, nato da una sua precedente relazione eterosessuale: il ragazzo informa il padre del suo imminente matrimonio con Barbara, figlia di un importante senatore repubblicano, uomo estremamente bigotto e conservatore.
La trama è rimasta indubbiamente molto fedele a quella de "Il vizietto", film da cui Piume di struzzo ha preso palesemente ispirazione. Anche alcune gag che resero celebre Il vizietto sono presenti: ad esempio la scena in cui Armand insegna ad Albert a comportarsi da uomo e si scontra con un brutto ceffo e la scena in cui Albert si innervosisce perché un giovane attore fa le bolle col chewing gum. La principale e fondamentale differenza tra i due film, manco a dirlo, è l'epoca storica in cui sono collocati: nel 1996 infatti, anno di produzione di Piume di struzzo, l'omosessualità in Florida era senz'altro
meno tabù di quanto lo fosse nel 1978 in Costa azzurra. Questo è uno dei motivi per cui l'impatto sociale della commedia di Molinaro ha avuto una maggior forza d'urto nello smuovere le coscienze critiche dei cinefili e della collettività. Ciononostante il film di Mike Nichols rimane una brillante ed accattivante commedia, grazie soprattutto all'istrionismo di Lane e alla bravura di Williams. Finale un pò frettoloso.
meno tabù di quanto lo fosse nel 1978 in Costa azzurra. Questo è uno dei motivi per cui l'impatto sociale della commedia di Molinaro ha avuto una maggior forza d'urto nello smuovere le coscienze critiche dei cinefili e della collettività. Ciononostante il film di Mike Nichols rimane una brillante ed accattivante commedia, grazie soprattutto all'istrionismo di Lane e alla bravura di Williams. Finale un pò frettoloso.
Non credo ci sia troppo da meravigliarsi: lo squallore degli infiltrati nella Chiesa sembra, o forse è, inguaribile. L'anarchia regna sovrana, ed i pastori a guardia del gregge sono ridotti al lumicino.
RispondiEliminaStiamo perdendo la bussola....
RispondiEliminaPERCHE' AVETE ELIMINATO IL POST CON IL TWEET DI MASSIMO FAGGIOLI E LE DICHIARAZIONI DEL CARD MADARIAGA ? Ordini dall'alto ? Siete in libertà vigilata pure voi ? Oppure non avete gradito il mio commento con il silenzio degli ecclesiastici tradizionalisti a parole ma da franza e spagna purchè se magna (e basta che ci date una cappa magna) ?.
RispondiEliminaRispondete se avete il coraggio.
Mi associo alla domanda.
EliminaE' stato un errore informatico di un membro dello staff redazionale: erroneamente ha premuto CANC e il post come per incanto è sparito...
EliminaCe ne dispiace soprattutto per il mirabile commento dell'Anonimo delle 13:47 che è andato perso per sempre.
Ancora stiamo piangendo. Ce ne faremo una ragione.