Omelia dell'Arcivescovo di Parigi
nella Messa della Veglia Pasquale
nella Cattedrale di Notre-Dame
nella Cattedrale di Notre-Dame
"Tutte le letture che abbiamo appena ascoltato ci ricordano la storia degli uomini.
Questa non è la storia che impariamo a scuola.
Quella che abbiamo appena ascoltato è la storia degli uomini con Dio.
C'è anche una storia senza Dio in cui l'uomo è padrone della propria storia.
La storia che apprendiamo a scuola riguarda principalmente le conquiste: conquiste di territori, conquiste di interi popoli e più recentemente le conquiste sulla natura e anche le conquiste dell'uomo su se stesso.
Conquiste umane essenzialmente basate sulla volontà di un uomo o di alcuni; sulla forza e sul potere, che ciascuno lascia dietro di sé con una scia di sofferenza che preferiamo nascondere e con una diffusione di morte perché, come dice la saggezza popolare: "non si fa una frittata senza rompere le uova".
Anche le migliori conquiste, come quelle sulla natura, portano alla distruzione dell'armonia che arricchisce la vita e minacciano seriamente il creato, come dimostra oggi la una maggiore consapevolezza ecologica.
Indubbiamente la consapevolezza di se stessi è uno dei grandi progressi dell'umanità.
Ma, come abbiamo visto di recente, l'ostentata ossessione per l'eutanasia attiva e il controllo
della propria vita viene trasformato a volte nel dominio assoluto della propria morte.
Sì, è una strana storia quella dell'umanità.
Stasera abbiamo sentito un'altra storia.
Questo vale anche per la storia degli uomini.
Ma è una storia d'amore. La storia degli uomini diventa una storia d'amore quando vive con Dio.
Abbiamo appena ascoltato la storia dell'alleanza di Dio con gli uomini.
Questo vale anche per la storia degli uomini.
Ma è una storia d'amore. La storia degli uomini diventa una storia d'amore quando vive con Dio.
Abbiamo appena ascoltato la storia dell'alleanza di Dio con gli uomini.
Per l'umanità che si allontana da Dio, che vuole esistere come se Dio non esistesse, che vuole rafforzare se stessa contando sulla propria forza, il suo potere genera solo la morte.
Anche le cose migliori sono segnate dalla morte: per esempio, i diritti umani della Rivoluzione francese sono nati nel terrore e in un bagno di sangue.
Anche le cose migliori sono segnate dalla morte: per esempio, i diritti umani della Rivoluzione francese sono nati nel terrore e in un bagno di sangue.
Dio rimane sempre fedele, sempre amorevole, perché crea nell'amore e per amore: è Colui che corregge per amore, che educa per amore, che si consegna per amore.
Così diverso dai mariti umani che a volte abbandonano le loro mogli o mogli che lasciano i loro mariti: Dio è la vera sposa dell'umanità perché è lui stesso la fonte dell'amore fedele.
Questo bellissimo momento liturgico che stiamo celebrando oggi è l'incontro di queste due storie.
La storia degli uomini che è segnata dalla violenza nel Venerdì Santo ha crocifisso l'amore.
Ma in questa notte di Pasqua stanotte, l'Amore crocifisso ha fatto nascere la vita.
Questo è il mistero dell'Alleanza compiuta da Gesù.
Ieri, l'amore crocifisso attraverso l'acqua e il sangue è uscito dal suo cuore trafitto.
Ieri, l'amore crocifisso attraverso l'acqua e il sangue è uscito dal suo cuore trafitto.
L'acqua viva del battesimo, che viene dal cuore di Cristo, dona la vita in Dio.
Il Sangue, segno dell'eucaristia, è la presenza vitale di Dio che nutre la vita eterna in noi.
Il Sangue, segno dell'eucaristia, è la presenza vitale di Dio che nutre la vita eterna in noi.
Lo Spirito, che Gesù ha emesso sulla croce con il suo ultimo respiro, ci ha reso templi viventi di questa Presenza Divina.
Cari catecumeni, stasera riceverete i tre sacramenti che vi configurano a Cristo e vi fanno vivere la sua vita in modo che possiate essere in questo mondo i messaggeri dell'amore per costruire una nuova storia: quella della civiltà dell'amore di Cristo.
+ Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi."
Il testo in lingua francese: "Toutes les lectures que nous venons d’entendre nous font traverser l’histoire des hommes. Ce n’est pas l’histoire que nous apprenons à l’école.
Il y a une histoire des hommes avec Dieu, celle que nous venons d’entendre.
Il y a une histoire sans Dieu, où l’homme se rend maître de sa propre histoire. L’histoire que nous apprenons à l’école est surtout faite de conquêtes : conquêtes de territoires, conquêtes de peuples entiers, plus récemment conquêtes sur la nature et aussi conquêtes de l’homme sur soi-même. Ses conquêtes sont essentiellement basées sur la volonté d’un homme ou de quelques-uns, sur la force, sur la puissance, qui chacune laisse derrière elle une traînée de misère que l’on préfère cacher et une propagation de la mort car, comme le dit la sagesse populaire : « on ne fait pas d’omelette sans casser les œufs ».
Même les meilleures conquêtes comme celle sur la nature, conduisent à détruire l’harmonie qui préside à la vie et menacent gravement toute la création comme le montre la prise de conscience écologique aujourd’hui.
La conquête sur soi est une des grandes avancées de l’humanité, incontestablement.
Mais, nous l’avons vu récemment avec cette obsession de l’euthanasie active, la maîtrise de sa vie se transforme parfois en maîtrise de sa mort.
Oui vraiment, c’est une étrange histoire que celle de l’humanité.
Ce soir, nous avons entendu une autre histoire. Il s’agit bien là aussi, de l’histoire des hommes. Mais c’est une histoire d’amour. L’histoire des hommes devient une histoire d’amour quand elle se vit avec Dieu. Nous venons d’entendre l’histoire de l’alliance de Dieu avec les hommes.
Pour l’humanité qui se détourne de Dieu, qui veut exister comme si Dieu n’existait pas, qui veut s’autonomiser en comptant sur sa force, sa puissance ne génère au fond que la mort. Même les meilleures choses sont marquées par la mort : par exemple, les droits de l’homme de la Révolution française sont nés dans la terreur et dans un bain de sang.
Dieu reste toujours fidèle, toujours aimant, car il crée dans l’amour et par amour, Lui qui redresse par amour, qui éduque par amour, qui se livre Lui-même par amour. Si différent des époux humains qui parfois abandonnent leurs femmes ou des épouses qui laissent leurs maris, Dieu, lui, est le véritable époux de l’humanité car il est lui-même la source de l’amour fidèle.
Ce moment inouï que nous fêtons aujourd’hui est la rencontre de ces deux histoires. L’histoire des hommes, marquée de violence, a crucifié l’Amour le Vendredi Saint. Mais ce soir, l’Amour crucifié a fait jaillir la vie en cette nuit de Pâques. C’est tout le mystère de l’Alliance accomplie par Jésus. Hier, de l’amour crucifié sont sortis l’eau et le sang de son cœur transpercé.
L’eau vive du baptême, issue du cœur du Christ, nous fait naître à la vie de Dieu.
Le sang, signe de l’eucharistie, c’est la présence vitale de Dieu qui alimente en nous la vie éternelle.
L’Esprit, que Jésus a remis sur la croix dans son dernier souffle, fait de nous les Temples vivants de cette Présence Divine.
Chers catéchumènes, ce soir, vous allez recevoir les trois sacrements qui vous configurent au Christ et vous font vivre de sa Vie pour que vous puissiez être les messagers de l’amour en ce monde afin de construire une nouvelle histoire : celle de la civilisation de l’amour.
+ Michel Aupetit, archevêque de Paris".
Fonte: Parigi, Chiesa Cattolica QUI
Video della Veglia Pasquale nella Cattedrale di Notre Dame di Parigi: QUI