Qualche giorno fa avevamo dato la notizia ufficiosa delle dichiarazioni di Mons. Pozzo sulla certezza dell'accordo "imminente" di Roma con la FSSPX.
Ma a quanto pare, la notizia è di ieri, molti priori lefebvriani francesi (nella foto) non sono affatto d'accordo con Mons. Fellay di accettare l'accordo della S. Sede, fino a che non sia cessato lo spirito del CVII e la Chiesa non si mondata dal modernismo.
Qui un articolo di Radio Spada che riprende e traduce uno di Media-Press.info che darebbe per certa la frattura interna alla Fraternità.
AGGIORNAMENTO DEL 11.07.2015
Deposti i 7 priori contrari all'accordo con Roma. si veda qui:
AGGIORNAMENTO DEL 11.07.2015
Deposti i 7 priori contrari all'accordo con Roma. si veda qui:
Roberto
Frattura nella FSSPX: 7 superiori francesi e i capi delle comunità amiche
firmano una lettera esposiva.
da Radio Spada del 07.05.2017
Lanciato da Medias-Presse.info (cliccare
per il testo completo), il testo della lettera firmata da sette priori
francesi e dai capi delle comunità religiose amiche della FSSPX, ha
messo frontalmente in questione lo spirito d’avvicinamento tra i vertici
della Fraternità fondata da Mons. Lefebvre e il Vaticano, in
particolare sul tema dei matrimoni, la cui “giurisdizione” sarebbe stata
“concessa” nuovamente da Bergoglio ai sacerdoti “lefebvriani” [si veda qui, n.d.r.]
“Lo stato di necessità esiste ancora!” e
“continueremo a celebrare i matrimoni come prima” (senza passare dagli
ordinari diocesani), dicono i superiori.
Le parole usate sono chiarissime e
paiono respingere in modo inequivocabile il clima di festoso accordo tra
Vaticano e Menzingen:
“tant que durera cet état dramatique de l’Eglise
et l’équivoque destructrice dans laquelle vivent les plus hautes
autorités de l’Église, nous continuerons pour notre part à user de la forme extraordinaire du mariage, sans la laisser indûment régenter par l’Ordinaire“.
Non solo. Le conclusioni della lettera suonano come un avvertimento difficilmente fraintendibile, con un chiaro riferimento alla “occupazione modernista in seno alla Chiesa” e all’impossibilità di un accordo fino a che lo spirito del Vaticano II non sia definitivamente sparito:
“mais afin que l’Église soit libérée de son occupation moderniste et que ses plus hautes autorités retrouvent le chemin suivi par l’Église jusqu’à Vatican II. C’est alors que nos évêques pourront remettre leur épiscopat entre les mains du Souverain Pontife“.
Le firme sono pesanti: Abbé David
ALDALUR, Priore di Bordeaux; Abbé Xavier BEAUVAIS, Priore di Marsiglia;
Abbé François-Xavier CAMPER, Priore di Lione; Abbé Bruno FRANCE, Priore
di Nantes; Abbé Thierry GAUDRAY, Priore di Lille; Abbé Patrick de LA
ROCQUE, Priore di Parigi; Abbé Thierry LEGRAND, Priore di Saint-Malo;
R.P. JEAN-MARIE, Superiore della Fraternité de la Transfiguration; R.P.
PLACIDE, Superiore del monastero benedettino di Bellaigue; R.P. ANTOINE,
Guardiano del monsatero cappuccino di Morgon.
Il segnale è stato mandato. Chi lo raccoglierà?
Scrivete nell'introduzione "lo spirito del Concilio"...no carissimi il problema è proprio il Conciliabolo eretico-modernista che i gruppi summorum accettano e condividono in silenzio.
RispondiEliminaContento di questa presa di posizione, se mai ci sarà questo accordo si aspettassero uno scisma all'interno della Fraternità stessa.
Lo davo per scontato che sarebbe successo, non avendo senso il "ritorno all'ovile" in questa attuale disastrata situazione della Chiesa di Roma. Anzi, secondo logica dovrebbe accadere il contrario, cioè la F.S.S.P. X dovrebbe raccogliere tutti coloro che con l'attuale Nuova Religione Unica in allestimento non vogliono avere a che fare.
RispondiEliminaNiente di nuovo sotto il sole. I tradizionalisti litigano e si dividono mentre i vaticanosecondisti bergogliani misericordiosi dilagano. Mi domando quanti sono i tradizionalisti che stanno ognuno nel proprio piccolo feudo, con i "propri" vescovi e sacerdoti, con i "propri" fedeli e con la "propria" dottrina. Alla faccia della Chiesa Univerale!
RispondiEliminaNon poteva essere diversamente! L'ideologia modernista bergogliana che oggi domina la Chiesa è una contraddizione in termini con la tradizione dottrinale e morale del czttolicesimo. Occorre aspettare tempi più sicuri perché il Vaticano offra delle garanzie sicure come aveva offerto il grande papa Benedetto. La F
RispondiEliminaComunque vadano le cose, un primo grande risultato è stato sicuramente raggiunto da mons. Fellay: stanare tutte le cellule dormienti di pazzi sedevacantisti che sono rimaste all'interno della FSSPX dopo la cacciata di mons. Williamson... suppongo che tali firmatari, augusti difensori della fede e della virtù cattolica, abbiano contestualmente rassegnato le dimissioni dai loro incarichi nelle mani del loro superiore gerarchico... o no?
RispondiEliminaVoi modernisti accordisti invece potete dormire sonni tranquilli! Proprio il pensiero di Mons. Lefebvre complimenti!
EliminaBrutta notizia. Isolati non vanno da nessuna parte. All'interno invece saranno essenziali.
RispondiEliminaNe è proprio convinto? Si vede che fine hanno fatto gli altri Istituti Tradizionali....
EliminaQuando si parla di chiesa nuova, di sacerdoti modernisti, di concilio ambiguo e simili, la logica vorrebbe che si costatasse che la deriva iniziata con Roncalli e sfociata in Bergoglio palesasse la Sede vacante. Invece no: ci si arrampica sugli specchi per rimanere dentro Babilonia, però con la disobbedienza. Primo risultato: la cacciata dei dissidenti e il consolidamento di Fellay. Intanto Williamson gode. Avanti, ragazzi, la giostra continua!
RispondiEliminaTEOFILATTO
I superiori sono stati rimossi! Evviva la Misssericordia!!
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