Alle h. 11, JURGEN LIMINSKI, Giornalista, saggista, Direttore dell’Institute for Demography, Welfare and Family (Germania), termina la sua relazione dal titolo Indissolubilità del matrimonio, un bene per la società.
Ecco una prima - e rudimentale - sintesi dell'intervento di Liminski, che ha parlato della famiglia dal punto di vista antropologico, tracciando un quadro dello sviluppo del concetto di famiglia dalle origini fino ai nostri giorni, ravvisando il carattere dominante durante tutta la storia del matrimonio monogamico.
A ciò il Cristianesimo apporta la valorizzazione dei profili morali del matrimonio, sviluppando così la conseguente concezione del matrimonio indissolubile.
Il dibattito attuale va interpretato alla luce della tradizione della Chiesa, e va valorizzata la nozione cristiana della pari dignità dei coniugi. Il rilievo del consenso matrimoniale si colloca in questo quadro.
Il matrimonio cristiano può giocare un ruolo fondamentale nella società moderna.
Il carattere fondamentale del matrimonio cristiano è l'indissolubilità, che trova il suo fondamento in Dio ed è la risposta ad un appello del Creatore.
La stabilità del matrimonio - che favorisce la procreazione - è un valore sociale e apporta benefici di varia natura documentati a livello scientifico. Il matrimonio e la famiglia creano le condizioni morali che lo Stato non può creare, ma delle quali vive: solidarietà, affidabilità, fiducia sociale, ecc..
Il "capitale umano" si crea solo nella famiglia; né la scuola, né lo Stato possono farlo. La solidità del "capitale umano" è fondamentale per affrontare i cambiamenti socio-economici che, oggi, si succedono rapidissimamente.
L'indissolubilità del matrimonio è fondamentale per tutto ciò. Ed è per questo che la famiglia è il cuore di ogni realtà sociale o statuale.
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