S. MESSA A PRATO PER I 90 ANNI DI MONS. BRUNERO GHERARDINI
È
stata celebrata questa mattina, 16 Maggio, alle ore 10,30, nella Chiesa
del Sacro Cuore, la S. Messa per i 90 anni di mons. Brunero Gherardini,
gloria della città di Prato e maestro insigne di generazioni e
generazioni di sacerdoti, poi divenuti vescovi e cardinali, dalla sua
cattedra di Ecclesiologia e di Ecumenismo presso la Pontificia
Università Lateranense, e faro per chi, chierico o laico, voglia
abbeverarsi alle fonti vive della Verità, attraverso gli oltre 80 e
spesso ponderosi libri e varie centinaia di articoli, diversi dei quali
io stesso ho diffuso grazie alla disponibilità di alcuni siti web.
Il
grande teologo, però, non ha potuto intervenire per improvvisi ma non
gravi motivi di salute, eppure la sua presenza era ben palpabile fra noi
suoi discepoli ed amici, che egli, alla stessa ora, ricordava nella sua
S. Messa privata. Ed ancor più vibrante è stata la commozione
nell’ascoltare le sue semplici ed alte parole di saluto fatteci
pervenire tramite il parroco del Sacro Cuore.
Alla
presenza di alcuni sacerdoti pratesi, tra i quali mons. Vittorio Aiazzi
e il can. Luigi Bini, ha celebrato il Santo Sacrificio mons. Rudolf
Michael Schmitz, vicario generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo
Sacerdote e vice-direttore di Divinitas, la più importante
rivista teologica italiana la cui pubblicazione è momentaneamente
sospesa. Il servizio liturgico è stato garantito da un gruppo di giovani
seminaristi di Gricigliano, a me tanto cari, guidati dal can. Jason
Apple.
Mons.
Schmitz, nell’omelia, ha tratteggiato la figura del teologo,
dell’autentico teologo Gherardini, sempre fedele alla Santa Chiesa anche
quando certi sbandamenti degli uomini di Chiesa, ed in particolare dei
teologi, gli hanno causato amarezza e sofferenza, che mai han tuttavia
vinto la sua tempra di testimone di Cristo, ultimo grande rappresentante
dell’impareggiabile Scuola Romana. Del vero teologo, ha detto con
vigore e tono di venerazione mons. Schmitz, Brunero Gherardini ha
l’erudizione sterminata, la profonda sapienza che gli consente di
affrontare e risolvere problemi sempre nella luce della Fede, l’amore
per la Chiesa che vivifica tutte le sue pagine, l’offerta totale di sé a
Dio, e d’essere, aggiungo io, sempre pronto a dire: adsum.
Ho
incontrato qualche antico compagno di studi universitari o
d’insegnamento, tutti accomunati dal ricordo delle lezioni del nostro
assistente FUCI, che è stato al centro delle nostre conversazioni anche
nel corso del pranzo (ottimo) che ha concluso una mattinata intensa di
fraternità e produttiva di ricchezza spirituale.
Un vivo ringraziamento agli organizzatori dell’evento e agli ospiti, e… ad multos annos, carissimo don Brunero dal sempre affezionatissimo
Dante
Un doveroso "grazie" al prof. Pastorelli per le sue riflessioni sulla Messa di ringraziamento per le 90 primavere di mons. Gherardini. Per renderci tutti partecipi di quei momenti di grazia, sarebbe possibile pubblicare su MiL le parole di saluto fatte pervenire da mons. Gherardini? Grazie in anticipo alla Redazione di MiL, che sono certa vorrà occuparsene.
RispondiEliminaPoi, da critica impenitente qual sono, un appunto al caro Dante Pastorelli: mons.Gherardini è sì un "grande rappresentante dell'impareggiabile Scuola Romana", ma non certo l'ultimo. La Scuola Romana è viva e vegeta - me lo disse tempo fa un sacerdote romano e lo taccoai con mano io stessa, quando, dopo un mio commento su MiL in cui notavo che alcune opinioni teologiche di Roberto de Mattei non collimavano con quelle della Scuola Romana, parecchi commenti - anonimi, ma ben informati - esposero la dottrina della Scuola Romana molto meglio di quanto avrei saputo fare io.
Ancora una richiesta, caro Dante: potremmo avere qualche aggiornamento, forse dal vice-direttore di Divinitas, sulla situazione della rivista? vi sono iniziative volte a sbloccare la "momentanea sospensione"?
Infine, grazie a mons. Gherardini per aver donato ai fedeli "Sta la regina alla tua destra", il suo splendido trattato sulla regalità di Maria. Una boccata di purissima aria fresca, quella delle vette.
Cara Luciana, ho scritto "l'ultimo GRANDE" rappresentante ecc.
RispondiEliminaIntendevo insistere sulla "grandezza" universalmente riconosciuta.
La veneranda scuola romana certamente esiste, ma, io personalmente, e non solo io - e si tratta di persone mille cubiti più in alto di me - , non vedo un rappresentante che sia, oggi come oggi, alla stessa altezza dei Piolanti e dei Gherardini e dei vari loro illustri contemporanei e predecessori.
Cercherò di venire in possesso delle parole di saluti di mons. Gherardini.
Quanto a Divinitas, non è la prima volta che si tende a farla tacere. E' sempre rinata. Se male non ho capito, si lavora a tal fine.
Ciao
D
Auguri Monsignore, e che Dio Le renda merito per tutto ciò che ha fatto durante la Sua missione sacerdotale.
RispondiEliminaChe il Signore Le dia Salute, forza e sempre fede per celebrare tutti i giorni la S.Messa ed i Sacramenti fino al giorno che deciderà di darLe il premio più grande.
E' quello che in tanti gli augurano. Non c'è vera e grande teologia senza una profonda vita sacerdotale. Di questo binomio inscindibile in don Brunero son testimone avendolo conosciuto nel 1958. Una vita fa!
EliminaSempre un sentito grazie di cuore a Mons. Brunero Gherardini per quanto mi ha aiutato con i suoi scritti impeccabili.
RispondiEliminapenso alla differenza che cìè tra ub Don Brunero e un Don Elia che va sbraitando sui blog ormai sedevacantisti de facto... Che differenza!
RispondiEliminaHa ragione Il Nuovo. E la differenza non sta solo nell'elemento additato dal Nuovo stesso su questo blog - l'EQUILIBRIO - ma anche e soprattutto in uno ben più essenziale: LA FEDE.
EliminaEd ecco il breve ma intenso messaggio di don Brunero a sacerdoti e amici presenti alla S. Messa di domenica scorsa:
RispondiElimina"Carissimo Don Vittorio,
è proprio vero che l’uomo propone e Dio dispone!
Avevamo concordato, dietro la tua fraterna insistenza, che avrei condiviso con te, con altri confratelli ed amici la ricorrenza dei miei novanta anni. Io ne ero felice! In maniera particolare mi rallegrava la presenza di Mons. Schmitz e del Canonico Apple, dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, che insieme ad alcuni chierici e seminaristi avrebbero assistito alla S. Messa. A loro, ai carissimi Mons. Wach e Canonico Mora, a tutto l’Istituto ed al Seminario la mia più sincera gratitudine e l’augurio di ogni bene nel Signore Gesù.
Purtroppo però sono nella necessità di chiedere scusa a te e a tutti i convenuti, perché la mia venuta a Prato, all’ultimo momento, si è rivelata impossibile.
Faremo però ugualmente unità nella Santa Messa e in genere nella preghiera reciproca, perché il Signore ci renda sempre meno indegni della Sua predilezione in tanti modi dimostrataci. Permettimi di pensare, in maniera particolare, alla fausta ricorrenza del tuo imminente sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.
Un caro e grato saluto a te, agli altri sacerdoti, ai seminaristi ed agli amici convenuti per questa occasione.
In Cristo, fraternamente.
Brunero Gherardini
Dominus conservet eum! Un caro saluto ed un ringraziamento a Dante per l'apostolato che continua a compiere a beneficio di tutti noi. Marco da Gorizia
RispondiEliminaCiao, amico Marco,
RispondiEliminail mio lavoro, ormai, si svolge in un ambito ristretto, com'è giusto che sia quando si va avanti con solitario impegno. Poco ma accettabile almeno.
A S. Francesco gl'interventi strutturali fervono, ma da domenica 24 l'Oratorio sarà agibile per la S. Messa: le pulizie già fatte, rimangono le rifiniture. Gli operai son saliti, ora sulla volta per altre opere di manutenzione straordinaria.
Domani dovrebbe tornare dopo il restauro il nostro Crocifisso miracoloso del '300, la cui attribuzione oscilla tra scuola pisana e scuola orcagnesca. Il restauro ha rivelato una bellezza straordinaria.
Anche da questa pagina voglio ringraziare i Rev.di PP. Servi di Maria della Basilica della SS.ma Annunziata che ancora una volta ci hanno ospitato per la S. Messa domenicale nella loro Cappella del Capitolo.