Dall'Articolo di Guido Olimpio sull'autorevole "Corriere della Sera" del 19 aprile:
(Sottolineature nostre N.d.R.)
(Sottolineature nostre N.d.R.)
WASHINGTON - L’Isis in Libia non ha la forza dei combattenti in Siria o Iraq, ma sa come prendersi i titoli.
Con le stragi di ostaggi.
Un video diffuso sul web mostra l’uccisione a Barqa, nell’est del paese, di 29 etiopi di fede cristiana.
Un’esecuzione secondo il consueto modus operandi: gli uomini mascherati, la fila dei prigionieri, l’uccisione.
Il portavoce, che impugna una pistola e ricorda il famigerato Jihadi Joe, ribadisce che i cristiani devono convertirsi o pagare la tassa prevista dalla legge islamica, monito accompagnato dalle solite minacce contro «le nazioni crociate».
Segue la decapitazione di alcune delle vittime.
Una scena truculenta che è la parte finale di un lungo filmato propaganda preparato dal «canale» al Furqan, l’ala mediatica del movimento.
Nel documento compaiono immagini di chiese e simboli cristiani demoliti, così come c’è una foto di Papa Ratzinger.
Simboli nemici da abbattere: «Diciamo ai cristiani che vi troveremo ovunque, anche se sarete protetti in roccaforti fortificate», afferma un militante Isis.
Immagine : Enrique Simonet (1892) "Flevit super illam" (Lc 19:41)
Dio ci conservi ancora Benedetto XVI!!!
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