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giovedì 17 luglio 2014

Eh, ma allora, Santità... non le è servita la volta scorsa?

E vabbè, Santità, ma allora lo fa apposta?
Non le era bastata l'imprudenza dello scorso 1° ottobre 2013? Eh! 
Era successo un putiferio curiale e dottrinale a seguito della sua prima intervista a quel simpaticone mangiapreti di Scalfari (che non vedeva l'ora!) 
- Alcuni commenti sulla prima interivista di Scalfari al Papa qui e qui

E ora che cosa fa, la Santità Vostra? Ci ricade? ... 

  Santità, mai più senza registratore!
di Marco Tosatti, da La Stampa, del 13.07.2014



Qualche riflessione sull’ultimo caso giornalistico, e cioè il colloquio/intervista di papa Francesco a Eugenio Scalfari. Il genere letterario del colloquio ha una sua nobiltà. Si incontra un grande personaggio, non si vuole svilire la grandezza del momento con taccuini e registratori (ma perché no?) e poi si riporta il senso di quanto detto il meglio possibile con parole nostre. Benissimo. Ma nel momento in cui si virgolettano lunghi brani di conversazione, il genere cambia, e si entra nell’intervista. E allora i casi sono due: o si sono riportati correttamente i brani, oppure si viene smentiti. Il che è successo.  
Come dice il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, "Il colloquio è cordiale e molto interessante e tocca principalmente i temi della piaga degli abusi sessuali su minori e dell'atteggiamento della Chiesa verso la mafia. Tuttavia, come già in precedenza in una circostanza analoga, bisogna far notare che ciò che Scalfari attribuisce al Papa, riferendo 'fra virgolette' le sue parole, è frutto della sua memoria di esperto giornalista, ma non di trascrizione precisa di una registrazione e tantomeno di revisione da parte dell'interessato, a cui le affermazioni vengono attribuite".  
Ancora padre Federico Lombardi: "Non si può e non si deve quindi parlare in alcun modo di un'intervista nel senso abituale del termine, come se si riportasse una serie di domande e di risposte che rispecchiano con fedeltà e certezza il pensiero preciso dell'interlocutore", chiarisce padre Lombardi. Secondo Lombardi, "se quindi si può ritenere che nell'insieme l'articolo riporti il senso e lo spirito del colloquio fra il Santo Padre e Scalfari, occorre ribadire con forza quanto già si era detto in occasione di una precedente 'intervista' apparsa su Repubblica, cioè che le singole espressioni riferite, nella formulazione riportata, non possono essere attribuite con sicurezza al Papa".  
Padre Lombardi sottolinea che "in particolare, ciò vale per due affermazioni che hanno attirato molta attenzione e che invece non sono attribuibili al Papa: cioè che fra i pedofili vi siano dei 'cardinali', e che il Papa abbia affermato con sicurezza, a proposito del celibato, 'le soluzioni le troverò'. "Nell'articolo pubblicato su Repubblica queste due affermazioni vengono chiaramente attribuite al Papa, ma, curiosamente, le virgolette vengono aperte prima, ma poi non vengono chiuse. Semplicemente mancano le virgolette di chiusura: dimenticanza o esplicito riconoscimento che si sta facendo una manipolazione per i lettori ingenui?", si chiede Lombardi.  
Purtroppo restano tante domande. La prima: dal momento che l’episodio non è nuovo (è la seconda volta che ciò accade) perché permetterlo? Un miliardo e duecento milioni di cattolici hanno il diritto di sapere con precisione quello che ha detto il Papa. Specialmente su temi così delicati e interessanti. Se l’interlocutore, per motivi suoi, disdegna l’uso del registratore, e dal momento che già nel primo incontro ci sono stati problemi, forse sarebbe opportuno che la Santa Sede ne comprasse uno. Per difendere “i lettori ingenui”, e per non sembrare – la seconda volta che succede – di passare per ingenui. A meno che, e anche questa è una possibilità, che il tutto faccia parte di una strategia. Lanciare frasi o mezze frasi, che vengono ghermite avidamente, e lasciare alla volenterosa responsabilità dell’interlocutore il compito di renderle più clamorose di quanto esse fossero all’inizio, per poi smentirle. Forse anche, come cantava l'indimenticabile Jannacci, "per vedere l'effetto che fa". Nell’incertezza generale, può anche essere così.  
Ma di incertezza, e non solo, nel mondo dei credenti ce n’è già abbastanza.  
Noi tifiamo per il registratore.  


 ***

Questa la nota di "smentita" e di "correzione" di P. Lombardi sulla seconda intervista di Scalfari al Papa. 

Su “la Repubblica” di questa domenica mattina [13 ottobre 2014, n.d.r.] viene pubblicato con grande evidenza il resoconto, firmato da Eugenio Scalfari, di un suo nuovo colloquio con il Santo Padre Francesco. Il colloquio è cordiale e molto interessante e tocca principalmente i temi della piaga degli abusi sessuali su minori e dell’atteggiamento della Chiesa verso la mafia.
Tuttavia, come già in precedenza in una circostanza analoga, bisogna far notare che ciò che Scalfari attribuisce al Papa, riferendo “fra virgolette” le sue parole, è frutto della sua memoria di esperto giornalista, ma non di trascrizione precisa di una registrazione e tantomeno di revisione da parte dell’interessato, a cui le affermazioni vengono attribuite. Non si può e non si deve quindi parlare in alcun modo di un’intervista nel senso abituale del termine, come se si riportasse una serie di domande e di risposte che rispecchiano con fedeltà e certezza il pensiero preciso dell’interlocutore.
Se quindi si può ritenere che nell’insieme l’articolo riporti il senso e lo spirito del colloquio fra il Santo Padre e Scalfari, occorre ribadire con forza quanto già si era detto in occasione di una precedente “intervista” apparsa su Repubblica, cioè che le singole espressioni riferite, nella formulazione riportata, non possono essere attribuite con sicurezza al Papa.
Ad esempio e in particolare, ciò vale per due affermazioni che hanno attirato molta attenzione e che invece non sono attribuibili al Papa. Cioè che fra i pedofili vi siano dei “cardinali”, e che il Papa abbia affermato con sicurezza, a proposito del celibato, “le soluzioni le troverò”.
Nell’articolo pubblicato su Repubblica queste due affermazioni vengono chiaramente attribuite al Papa, ma – curiosamente - le virgolette vengono aperte prima, ma poi non vengono chiuse. Semplicemente mancano le virgolette di chiusura…Dimenticanza o esplicito riconoscimento che si sta facendo una manipolazione per i lettori ingenui?
(Tratto dall'archivio della Radio Vaticana)

74 commenti:

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    1. Siamo alla resa dei conti! Se non ci fermiamo in tempo qui crolla tutto!

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    2. Ma cosa deve crollare Hierro1973? E' dal CVII che gli integralisti fanno gli uccelli del malaugurio! Anzi sono 2000 anni e siamo ancora qui. Ma non vi sentite ridicoli?

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    3. Caro Nuovo invece di stare qui a starnazzare perché non vai dai cristiani in Nigeria ,oppure quelli in Siria o anche in Iraq e porta con te i miserevoli resti delle colombe sbranate sotto la finestra del Palazzo Papale.
      E cerca di non sentirti ridicolo.

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    4. Caro Nuovo se ti sembra normale che un papa parli tra le righe tra smentite e ambiguità beh allora mi sbaglierò io. Il Papa è o non è il depositum fidei? Deve o non deve confermare e mantenere intatta la Dottrina Cattolica? Mi sembra non si stia facendo questo....e quindi crollato il dogma crolla anche l'Edificio....

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    5. Vi rispondo per l'ennesima volta: la Chiesa ha bisogno di una seria ricostituzione e deve liberarsi di tutta una serie di sovrastrutture che ne hanno, in alcuni casi completamente come nel periodo tridentino, alterato il messaggio originario di Cristo. Che lo vogliate o meno è ciò che chiede la stragrande maggioranza dei fedeli. E coloro che la pensano al contrario sono sempre meno, basta vedere la moria di siti tradizionalisti; quei pochi che restano o vanno verso il sedevacantismo o verso i lefevriani e sono frequentati sempre dalle stesse poche persone che ogni giorno fanno il giro delle 7 chiese imprecando e lanciando anatemi. E questa è la realtà: poi ci si può illudere come si vuole!

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    6. Il Nuovo principio di contraddizione....visto che tu resti in questi siti, ed è ridicolissimamente evidente, tu con chi scegli di schierare la tua acuta intelligenza a vantaggio della povera Santa Madre Chiesa infestata da stupidità patente come la tua, dal momento che proponi due sole soluzioni, "verso il sedevacantismo o verso i lefebvriani"? Fatti il giro di una sola chiesa, va, quella L'UTERANA, (si, proprio UTERANA) alla quale degnamente appartieni...noi si faremo il giro delle sette chiese in isconto delle colpe dei L'UTERANI della tua risma.

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    7. Il Papa è il custode del Depositum Fidei, non il Depositum.
      Il problema è che questo Papa parla troppo a braccio, si esprime in modo ambiguo e spesso erroneo, ma mai come Papa, sempre come dottore privato. E per questo è difficile sapere quali messaggi dottrinali voglia effettivamente far passare. Alcuni sono conformi alla dottrina inalterabile, altri ne sviano, o comunque son tali da poter esser facilmente interpretati come sentenze in opposizione alla Verità sempre professata.

      Caro Nuovo, la situazione odierna è diversa da situazioni apparentemente simili di altri secoli, in cui la dottrina veniva stravolta da preti e vescovi. In passato si han solo pochi casi di Pontefici che, come dottori privati, hann'errato o han piegato la testa dinnanzi all'errore altrui. Alcuni han ritrattato, altri, secondo studi seri, più che errare non han saputo combattere l'errore. Ora la confusione che vien dal soglio di Pietro è quotidiana, e su questo ha ragione Hierrot.
      Che la crisi della Chiesa sia enorme non si può negarlo. Che la società sia pressoché totalmente scristianizzata pure. Che i sacrilegi nelle celebrazioni della Messa non sian rari altrettanto.
      Oggi i punti di riferimento di sicura dottrina non abbondano. Recentemente a contrastare i messaggi che il Papa lascia passare servendosi di un ateo giornalista, parlando a nuora perché suocera intenda, si sono levate alcune voci importanti: Brandmuller, Burcke, Schneider, Negri ed altri prelati, vescovi compresi, che nei loro paesi in modo diplomatico ma fermo riaffermano la retta dottrina.
      Comunque io posso soffrir per la Chiesa, perché ne vorrei veder il volto sempre splendido, mentre, non solo per i gravi motivi dottrinali, questo splendore ch'è nella sua essenza vien offuscato, ma mai veder tutto crollare. Le promesse di Cristo non son vane. La Chiesa finirà per trionfare sui mali che l'affliggono e sulle ferite che noi le infliggiamo. Christus vincit. Il pessimismo non è del vero cristiano. Pessimisti sono i cristiani deviati. Cristiano cattolico e pessimista sono inconciliabili.

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    8. Tutto sta nel connotare correttamente il concetto di "custode".

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    9. Custodire ha un preciso significato. Essere anche.

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    10. Esponi quindi questo preciso significato: definiscici "connotare". E vediamo se riesci a definire anche "essere".

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    11. Cari redattori, trovate normale dare spazio costantemente a ripetitive lagne moderniste di chi, facendo strame della dottrina cattolica, continua a sgomitare per avere attenzione chiamando integralisti tutti quelli che hanno a cuore ciò che lui disprezza?
      Giusto per avere un parere, visto che, per esempio, i miei interventi sono spesso stati cestinati pur non contenendo tale odio.
      Giusto per sapere da che parte state.
      Grazie.

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    12. Caro Nuovo vorresti definire una volta per tutte cosa sono le "sovrastrutture "? E cosa intendi per "seria ricostituzione "? Se il Tridentino ha alterato il messaggio di Cristo si figuri quello che ha fatto il Vaticano II! Non parlare a vanvera per favore o per luoghi comuni letti su Repubblica!

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    13. CAro Anonimo delle 8.45
      Non so come dirlo ancora: si possono inserire i commenti liberamente, senza moderazione entro le 24 del giorno in cui il post viene pubblicato. Dopo, avendo deciso di mettere un filtro, inizia la moderazione preventiva. I Commenti del Nuovo sono stati scritti entro le 24. E comunque sì, solitamente lasciamo i commenti dei modernisti perchè il nostro è un blog aperto, libero. E per dare opportunità di confronto dialettico.
      Il fatto che li lasciamo o li facciamo pubblicare, non vuol dire che li condividiamo. Da che parte stiamo dovrebbe essere chiaro leggendo i NOSTRI post, non i commenti dei lettori, di cui non siamo responabili.
      Cancelliamo o censuriamo i commenti che offendno miratamente, che sono irrispettosi e quelli volgari.
      Per il resto anche un luterano o un altro eretico potrebbe scrivere un commento di critica, che, se non volgare, sarà lasciato.
      Se vuole un blog a senso unico e senza dibattito, scelga altri siti.
      Cordialmente.

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    14. ANONIMO DELLE 008,
      non ho tempo da perder con chi non ha il coraggio di declinar le proprie generalità e vuol metter alla prova le mie competenze.
      Il nulla torna nel nulla. E ci resta.

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  2. Che follia! Ora non riescono più a controllare la situazione, palesemente sfuggita di mano, o magari volutamente, per creare ulteriore confusione? E allora si trovano di fronte il 'Vicario di Gesù Cristo' e dall'altra un consumato accolito del demonio, vicario del demonio stesso. Il Vicario di Cristo che si lascia 'ingenuamente' intervistare e , forse, le sue dichiarazioni, candide e non cattoliche, vengono rifilate per non Magistero, e intanto i semplici cattolici leggono le dichiarazioni che però non sono Magistero,perciò non vincolanti. Ma che diamine! Smentite o non smentite Scalfari, satellite del Demonio, il Demonio stesso, è diventato il teologo privato del papa e il Papa offre (impone) alla Cristianità le farneticazioni sue 'filtrate dal teologo pubblico Scalfari!!! Perciò le direttive dottrinali e morali le da Scalfari( d'altronde è risaputo:chi conosce la Teologia meglio del Demonio?) E la Segreteria di Stato di sua Santità muove le sue peritissime mosse strategiche grazie alla arguzia del diplomatico giornalista Eugenio Scalfari. Massoneria a parte: ma da quando il Vaticano sta svendendo lo zolfo di Satana che fuoriesce dalle fessure? Se hanno intenzione di asfissiare qualcuno asfissino se medesimi....e lascino respirare l'aria della sana dottrina alla Chiesa di Cristo.

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  3. Siete rimasti indietro... ci sono delle novità:

    http://www.qelsi.it/2014/il-vaticano-dovrebbe-scusarsi-con-scalfari-gli-esorcismi-del-2012/

    http://www.antoniosocci.com/2014/07/che-papocchio-colpo-basso-in-vaticano-dei-tifosi-di-papa-scalfari/

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    1. L'articolo di socci è già "vecchio". hanno gia ri-tolto il discorso del 1° ottobre 2013 dal sito del vaticano. http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/october/index.html

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  4. Il problema è che solo uno dei 2 vicari fa il suo dovere fino in fondo.....indovinate chi ?????

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  5. Sono tutte mosse studiate a tavolino! Qualcuno molto in alto sa che al momento la maggioranza dei cattolici non condivide le prese di posizione delle interviste di Scalari e quindi intanto propina questi pensieri in piccole dosi....in attesa del concistoro di novembre dove ne vedremo delle belle! Siamo alla resa dei conti signori! Tra un po' le carte saranno scoperte!....e ricordate che le tempeste si fanno annunciare sempre da lievi brezze....

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    1. Infatti i corsi di tiro al piattello sono presi d'assalto dai "servi di satana".... Ma smettetela con questo millenarismo d'accatto!

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    2. Nuovo, e tu li prendi pure sul serio?! Questi delirano e non sanno di delirare. Parlano di antipapi, di apocalisse e di catechon come di balotelli, juve e prandelli. Ma questa è la melma in cui vive il cattolicesimo tradizionalista.

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    3. Melma che dimostri di conoscere molto bene.....prenditi invece tu un pò sul serio e immergiti nella melma del tuo delirio.

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    4. I primi Padri della Chiesa vedevano già in opera l'Anticristo e la fine del mondo. POer alcuni l'anticristo era un imperatore o l'impero romano, per altri gli eretici, per alcuni un personaggio nato per altri di là da venire. Indubbiamente una creatura satanica o lo stesso Satana.
      Quando verranno quei tenpi non sappiamo, e per questo dobbiamo vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. La situazione dela Chiesa non permette sorrisi e facili ironie, ma a niente serve scrivere in ogni post commenti apocalittici. Sforziamoci piuttosto di far il nostro dovere, certo indicando il male che vediamo, ma senza dimenticar il bene, ma soprattutto impegnandoci in concreto a dar una mano a diffonder la vera dottrina, che passa attraverso la S. Messa che pienamente l'esprime.

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    6. E gente come l'anonimo delle 19.28 è la chiara dimostrazione dell'inaffidabilità di questo blog, che lascia passare tutti questi attacchi ed invettive senza porre un minimo di freno. Purtroppo se qualcuno gli risponde per le rime viene anche bloccato, criticato o censurato.

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  7. Non voglio mancare di rispetto, ma la questione è, ahimé, molto semplice
    1) O il Papa è uno che si è fatto infinocchiare una seconda volta. Quindi è tornato dalla stessa persona che l'aveva truffato ieri, ed è finito truffato di nuovo. Di conseguenza è ingenuo e/o stupido
    2) Oppure il Papa voleva dire esattamente ciò che Scalfari ha risportato nella seconda e, ragionevolmente, nella prima intervista. Di conseguenza il Papa è eretico.

    Tertium non datur.

    Ambrosianus

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    1. Non sarebbe la prima volta....già Giovanni XXII era tale nel 1300 circa....

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    4. No Hierrot. Giovanni XXII espose una dottrina eretica - negava il giudizio particolare affermando che le anime dei morti in grazia di Dio avrebbero avuto la visione beatifica solo nel giorno del giudizio universale - in quattro omelie ed in un trattato in sua difesa date le contestazioni. Ma non impegnò mai la sua autorità apostolica. Per cui errò il dottore privato, che ritrattò il giorno prima di morire, messo alle strette dai cardinali di retta dottrina.
      Dunque, la distinzione ch'io ho sempre fatto, e da molti ripresa, tra Pietro e Simone, resta valida anche oggi.

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    5. Intanto la prima scandalosa intervista (perfino p. Lombardi , che non è certo un tradizionalista , si era affrettato a metterci una pezza )è ricomparsa sul sito vaticano, e addirittura nella sezione "discorsi papali " , quindi magistero .Non voglio interloquire con il Nuovo , è impossibile per la sua sofistica malafede (mai un argomento razionale nei suoi interventi ) , ma gli chiedo :gli sembra normale tutto questo (e tutto il resto cui abbiamo assistito allibiti dal fatidico "buonasera ")?

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    7. Di eretici - parlo dei grandi eretici - stupidi io non ne conosco. In genere sono stati e sono uomini molto colti e teologi affermati, ma il loro orgoglio intellettuale li ha portati sulla via delle perdizione.
      Bergoglio è un gesuita e di gesuiti stupidi non ne sono mai esistiti. Che Bergoglio sia ingenuo è tutto da dimostrare. A me sembra abbia degli scopi precisi e si serva degli strumenti idonei, sapientemente gestiti, per lanciar messaggi che, ripresi dai media, si diffondono in tutto il mondo: poi sta a vedere, come Jannacci, l'effetto che fa. Dice tutto e il contrario di tutto. Ma una parola obbligante ancora non l'ha pronunciata. E questo è un gioco pericoloso per il Papato e, quindi, per l'intera Chiesa.

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    8. Il discorso del Papa del 1° ottobre 2013 è stato di nuovo tolto dal sito del Vaticano
      http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/october/index.html

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    9. Caro Dante Pastorelli neanche Francesco sta impegnando la propria autorità apostolica ma parla come dottore privato, può spiegare meglio la differenza tra i due? A me sembra ci siano affinità, non nella sostanza ci mancherebbe (molto meno grave quanto diceva Giovanni II), ma nel modo "non ufficiale" di esporre. E comunque esporre una dottrina eretica che differenza fa dall'essere eretico? Come quella tra depositum fidei e "custode" del depositum fidei?

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    10. Volevo dire Giovanni XXII non II

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    11. Caro Hierrot, verso le 13 ti avevo risposto, ma il mio account era sparito e così il commento non è partito e me n'è restato salvato in memoria solo una parte avendolo diviso in due per aver superato il numero di caratteri consentito. Per questo la prima parte la riassumo, non ricordando ovviamente quanto scritto in precedenza.
      Non c'era bisogno di specificare che ti riferivi a Giovanni XXII, perché anche di lui si stava trattando.
      Mi sembra che la differenza tra il Papa e il Dottore privato tu l'abbia ben compresa quando scrivi: “A me sembra ci siano affinità, non nella sostanza ci mancherebbe (molto meno grave quanto diceva Giovanni II)”.
      Guarda, Hierrot, che l'errore di Giovanni XXII è capitale, negando egli una verità di fede rivelata!
      Il Papa se parla da Papa impegna la sua autorità apostolica in modo esplicito con formule precise o implicito ma in stile tale che la sua volontà di insegnar come Dottore della Chiesa universale sia traibile dal tono e dal contenuto del suo dire. Egli parla come dottore privato in discorsi di circostanza, come sono le omelie di S. Marta o le interviste a Scalfari o altri interventi abborracciati, magari chiacchierate in aereo coi giornalisti. Benedetto XVI, che la differenza ben la conosceva, quando pubblicò i suoi libri su Gesù affermò coram populo che non eran “magistero” ma indagini storiche del dottore privato e che pertanto potevano esser criticati. E qualche critica non mancò. Se errori vi fossero stati ritrovati, voleva metter le mani avanti Benedetto, erano gli errori dell'esegeta Ratzinger, non del Papa Benedetto. Purtroppo fece una gran confusione, perché qualcuno di questi libri fu edito come scritto non da J. Ratzinger ma da Benedetto XVI, nome che campeggiava a caratteri cubitali in copertina. Iniziò con chiarezza a presentar i frutti della sua attività di ricercatore durante il pontificato, insistendo sulla distinzione papa e dottore privato, e finì per confondere le due “identità”. Con le conseguenze immaginabili, ché la gente meno dottrinalmente formata poteva supporre che eventuali errori fossero verità esposte dal papa.

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    12. CONITINUA PER HIERROT
      Dunque, certe affermazioni di Francesco posson anche - e spesso lo sono – esser contrarie alla dottrina, errori teologici o se proprio vuoi esser rigidamente severo, eresie o posizioni che favorison l'eresia, ma lo son di Bergoglio, non del Pontefice Francesco: opinioni della persona del Pontefice non del Pontefice nella pienezza della sua funzione magisteriale. Che poi lui, consapevolmente o meno – qui non importa - ci giochi parecchio e quindi crei una grande confusione tra i fedeli non sarò certo io a negarlo. Bergoglio parla e a volte straparla con conseguenze ancor più gravi di quelle prodotte dai libri di Benedetto XVI assai diffusi sì, ma nei quali gli errori posson esser di natura esegetica e sfuggono ai non addetti ai lavori.
      Ripeto ciò che già ho detto più volte: attendiamo che Bergoglio si esprima esplicitamente come Pastore e dottore di tutta la Chiesa: allora si potrà con cognizione di causa capire a cosa tendon certe sue dichiarazioni e certi suoi atteggiamenti.
      Quanto al Depositum Fidei è la Verità che ci viene dalla Rivelazione e dalla Sacra Tradizione, ivi compreso il magistero infallibile dei pontefici. Il Papa non ne è il proprietario, non ne può disporre a suo piacimento ma n'è solo il custode: lo deve custodire inalterato ed inalterato trasmetterlo. Può, impegnando la sua autorità apostolica ex cathedra o con magistero ordinario infallibile, approfondirlo e meglio specificarne il significato, ma sempre e soltanto eodem sensu eademque sententia. L'evoluzione del dogma non è mai oggettiva ma soltanto soggettiva, nel senso che se ne comprende meglio la ricchezza nascosta che Dio vuol che si riveli tramite il Vicario di Cristo o il magistero dei vescovi al Papa uniti come il corpo è unito alla testa. Il dogma, la Verità, non può subir cambiamenti sostanziali (evoluzione intrinseca) ma solo nella formulazione e nella conoscenza da parte dei fedeli (evoluzione estrinseca o soggettiva). Il progresso nella conoscenza non può mai contrastar con l'oggetto come tramandato in ininterrotta fedeltà. Il perfezionamento delle formule in cui la Verità vien esposta spetta alla Chiesa sotto ispirazione dello Spirito Santo. Ciò non significa che i fedeli, viri probati, e particolamenteversati in studi teologici, con la loro coscienza retta, non possano esprimer opinioni e addirittura contribuire alla nuova formulazione, essendo essi strumento, quali membra del Corpo Mistico, per quanto subordinato, del Magistero vivo della Chiesa.

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    13. PER HIERROT - CONTINUA
      Quanto alla differenza tra l'esser eretico ed esporr'una dottrina eretica, va vagliata la coscienza, la piena avvertenza d'esporre un'eresia, e va pur vagliata la posizione come la responsabilità nella Chiesa. L'esposizione di un'opinione eretica in forma di opinione, di proposta di studio, di volontà di approfondimento ecc. non comporta di per sé l'esser sostanzialmente, formalmente eretici. Sta alla Chiesa il sano discernimento. Certe opinioni di grandi teologi, ad es. del Gaetano, venivano espunte dai loro testi. Il Ricciotti, uno dei massimi esegeti cattolici, dovette riscrivere qualche passo della sua Vita di Gesù, rimasta insuperata. Nessuno ha mai sostenuto che son eretici. E di esempi se ne potrebbero portar parecchi.

      PS. Dicon niente la scomparsa, la ricomparsa e la riscomparsa dal sito vaticano delle chiacchierate bergogliane?

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    14. Condivido in tutto la Sua esemplare risposta confermando tuttavia la mia convinzione sull'avventatezza di certe affermazioni di Papa Francesco pur sapendo benissimo l'uso distorto che tale stampa e televisione purtroppo ne fanno.

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  8. Apostoli, ma non tutti fedeli. Pietro rinnegò Cristo, Giuda lo tradì, Tommaso non volle credere senza vedere. Questo sarcasmo, anonimo, risparmiacelo perché è dozzinale e peggio.

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  9. E come simpaticamente canta Luca Laurenti: Ricordati, ricordati, ricordati......che devi morire.

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    2. Il Papa, buono o cattivo, santo o peccatore è il Vicario di Cristo e Successore dell'Apostolo Pietro.
      Altrimenti si è protestanti.
      Chiaro Polimar ? La Chiesa cattolica NON è un partito ( politico ) o un'ideologia.
      Porta rispetto al Papa e al Papato .
      Oppure vai a fare politica, se te la fanno fare, ma altrove.

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    3. Se i cardinali come dice il papa sono pedofili chi abbiamo in Conclave?

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    4. Come si fa a spodestar "l' eretico"? Via, Polimar! Prepara un esercito di sedevacantisti ed occupa il Vaticano, spodesta il Papa, nomina i cardinali, convoca un conclave. Ma ce l'hai almeno un impero?
      Quanto al "patetico" dato a chi ragiona sulla base della sicura dottrina e teologia cattolica, rispondo che patetici sono questi tuoi sfoghi alquanto isterici e privi di sostanza.

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    5. Molti avevano previsto? Ma molti chi, Polimar? Quei fanatici integralisti tutti di destra estrema ( tipo Gnocchi che fa l'apologia di Salazar o i blogger che irridono le madri di piazza de Mayo!) che girano per quei 5-6 blog che sono diventati cloache piene di vomito contro il Papa? Nemmeno esistete per i cattolici! Andate a chiedere tra i fedeli che si recano a Roma per vedere anche per un solo istante Papa Francesco cosa ne pensano delle continue invettive dei vari De Mattei o Deotto! Nemmeno sanno chi sono! Lo stesso movimento per la vita rimarca continuamente che non ha nulla a che fare con questa gente! Ne andrebbe della loro credibilità. Siete buoni a passare le giornate ad inveire contro il Papa e la Chiesa da dietro una tastiera ma assolutamente incapaci di organizzare anche un solo rosario. E poi vi chiedete come mai non c'è neanche un sacerdote che voglia condividere la vostra "battaglia". Ma non vi viene il dubbio che forse siete sulla strada sbagliata? Ma siate un po' più umili, smettendo di considerarvi i soli veri cattolici. Avete voluto trasformare la questione dei FFI nella vostra linea del Piave e sapete cosa è successo? L'avete trasformata in una Caporetto! Non vi rendete conto del danno che fate alla Messa in latino. E di esempio delle vostre stupidaggini ammantate di qualche frase estrapolata dai detti dei Santi o di qualche enciclica del periodo tridentino se ne possono fare a bizzeffe: guardate al presente senza rifugiarvi continuamente in un passato idealizzato.

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    6. Nuovo cosa succede?
      Cominci ad articolare un discorso di senso compiuto e ti devo fare i complimenti.
      Ti ricordo però che la linea del Piave è nata dopo Caporetto e poi è arrivata Vittorio Veneto.

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    7. Non è importante in questo caso la linea temporale ma quello che rappresentano. Tipico di certi tradizionalisti: soffermarsi su un particolare irrilevante nel contesto e perdere completamente di vista il senso del discorso.

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    8. No, non si rendono conto del danno che fanno alla Messa in latino, e non solo a quella.

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    9. Leggo sempre con attenzione quanto scrive il Nuovo che assai intelligentemente unisce elementi ripugnanti, quindi di grande disturbo per noi fedeli tradizionali, a delle cose perfettamente condivisibili.
      I cucciolotti, bambinotti implume che fanno i gradassi con le parole firmandosi Polimar o roba simile " non si rendono conto del danno che fanno alla Messa in latino, e non solo a quella.".
      E' vero che lo " stesso movimento per la vita rimarca continuamente che non ha nulla a che fare con questa gente" e che sono in circolazione ormai dei matteiani o siccardiani pentiti che con le mani nel petto nell'atto del confiteor : mea culpa, mea culpa hanno cambiato vita.
      Bravo dunque stavolta al teologo Il Nuovo che sa come correggerci.

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    10. Nuovo scripsit: "Quei fanatici integralisti tutti di destra estrema".
      Ecco la summa dei suoi pensieri, che la redazione ci obbliga a leggere ormai da anni. Odio, odio distillato 24 ore su 24.
      Noioso peggio di una zanzara d'agosto!

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    12. ahahahase adesso il Nuovo è pure --teologo-- siamo alla frutta... ahahaha teologo de che... ahahahaha

      certo con la teologia inaugurata da Bergoglio su Repubblica, può fare il teologo pure il Gabibbo ... ahahaha

      continuate voi che mi viene da ridere ahahahahahaha

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    13. Polimar : seriamente ! Sei convinto di essere un cattolico quando scrivi " abbiamo un eretico eletto Papa che impedisce la sede." ?
      Chi decide che la sede è vacante per eresia di chi la occupa ?
      Tu ?
      Questo modo di ragionare è protestantesimo puro camuffato, con un lessico infarcito di latino e altre terminologie affini, da tradizionalismo . Ma è sempre protestantesimo .

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    15. Non ondivido tante affermazioni del Nuovo, i suoi giudizi senz'appello sul "vomito" dei tradizionalisti contro il Papa. Restar sul generico è facile. Fa', Nuovo, casi singoli, di blog del genere. Inoltre mi sembra che il tuo linguaggio veramente volgare somiglia è fors'è anch'esso un vomito antitradizionale.
      Negli scritti di De Mattei Deotto non trovo vomiti né invettive, ma argomentazioni che si possono o meno condividere. Quanto a De Mattei, il suo volume sul Vaticano II è un'opera indispensabile per comprender il concilio in tutti i suoi risolti; nei suoi articoli ci son sempre fatti esposti e valutati in modo serio. La vicenda triste dei Francescani dell'Immacolata è un frutto marcio di un presunto rinnovamento della Chiesa che in realtà non vuole più vita di preghiera, sacrifici, digiuni, vera povertà, ma soltanto "lio" e filantropismo dai facili applausi, con un'estremizzazione di non sempre accorte predicazioni bergogliane..
      La tua critica alla Chiesa dimostra un antistoricismo pauroso. E velleitario è anche il tuo - ovviamente non da te inventato - ritorno alla Chiesa delle origini. E' chiaro che Dio è rimasto assente nello sviluppo della Chiesa, ch'è falsa la sua struttura gerarchica, che sono errori le verità canonizzate in tanti concili dogmatici. Siccome non sei un analfabeta, potresti offrir contributi più seri, anche nell'opposizione critica.

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    1. ipotesi che potrebbe spiegare tante cose... allora... diciamo che è dissociato mentale, ovvero quando parla come padre bergoglio e telfona alle concubine argentine è eretico, quando parla vestito da papa a lampedusa o in aereo è eretico, quando rilascia vestito da papa interviste a scalfari è eretico, quando invece no allora si ricorda di essere papa.... e smette di essere eretico ...
      ora la domanda è: ma quando se ne ricorda?

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    1. Ma non tin vergiogni neppure un poco a scrivere queste cose Anonimo protestante delle 9,03 ?

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    2. Non si vergogna chi è stato eletto cardinale e papa a propugnare eresie e a fare il protestante, debbo vergognarmi io che mi limito a leggerne le eresie sui giornali?

      Non sono forse i protestanti che fanno sposare gli omosessuali in chiesa? Non sono i protestanti che fanno fare la comunione ai divorziati, che ammettono divorzi e matrimoni a iosa? Che fanno sposare i preti? Che ordinano le donne? Cose del genere però non le sostengo io ma la conferenza episcoplae tedesca o i vari cardinali Kasper e Marx, tutta gente della banda dell'argentino, quindi cerchiamo di non fare come il bue che dice cornuto all'asino.

      dopofrancesco

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  14. Caro Dante, mi spiace tu mi abbia censurato (sono quello dello Spirito Santo e due due "papi"). Ma qui non si tratta più solo di "segni", ma di amara realtà. L'Apocalisse sarà un processo lungo ma nei fatti è già iniziato. La data di inizio si pone nell'epocale rottura del Concilio Vaticano II: da quel momento la Chiesa si è come "depotenziata" e non riesce più a svolgere appieno la funzione che NS Gesù Cristo le ha dato.
    Temo che la Chiesa e, soprattutto, la Successione Apostolica non sopravvivranno a questo Papa.
    Sono cominciati tempi amari per i veri fedeli, sono cominciate le persecuzioni. E queste persecuzioni saranno sempre più terribili: censurare dei post che dicono al Verità non ti (ci) salveranno da quello che succederà. "Morire piuttosto che offendere Dio", mi disse un prete che ci crede davvero. Ne saremo capaci? Per molti di noi mi sa che la risposta è negativa. Dovremo accontentarci della falsa fede o abiurare al divino "tout court": e questo non è "un segno" (diffido dei segni) ma una realtà in via di realizzazione.
    Con stima e rispetto immutate.

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    1. Caro Anonimo delle 9:40 tanto la maschera sarà gettata da questi "signori" al sinodo di ottobre stia tranquillo, li non ci saranno e non potranno esserci ambiguità!!

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    2. Caro anonimo, io non ho potere di censurar nessuno, semmai a volte ho visto cancellar i miei interventi che pure non contenevan attacchi personali o invettive o espressioni volgari. Credo che ci siano stati invonlontari errori della Redazione, in caso contrario avrei lasciato il blog.
      Non ricordo ora con precisione quel che tu avevi scritto: ho riletto la mia risposta ad un commento cancellato, in cui faccio un accenno all'Apocalisse e all'anticristo. Se sei quell'anonimo, non posso che confermar quanto da me espresso. I toni apocalittici, i continui ricorsi alle rivelazioni private, senza l'impegno serio, nel poprio ambito, a diffonder la vera dottrina e la Messa che l'incarna, lasciano il tempo che trovano. Per il bene della Chiesa si deve lavorare e combatter a viso aperto, inoltre, a costo di svillaneggiamenti, isolamento, emarginazione e persino persecuzione. Chi ha la mia età e da decenni è sulla breccia nella santa battaglia - sempre firmando qui e altrove col proprio nome e cognome - ho anche per 11 anni fatto un bel bollettino dedicato a questi argomenti, con la collaborazione di teologi ad altissimo livello - ha sperimentato tutto. Ma, come vedi son ancora vivo ed operante nella realtà ecclesiale ove porto la mia posizione senza maschere. Francamente non capisco quale maschera, a detta di Hierrot, dovrebbe cadermi.
      Quindi, mentre condivido la sofferenza, e tra i miei commenti di cui sopra, ho parlato di sofferenza eper la Chiesa, non ocondivido il pessimismo che è la negazione della Speranza virtù teologale.
      Nessuno di noi può, pur guardado con preoccupazione e dolore e con sguardo critico, alla Chiesa odierna, sapere cosa ci riserva Dio. E quel che ho scritto ad un giovanissimo amico cinese poco fa: mi chiedeva che senso ha sposarsi ed aver figli oggi visto che siamo ai tempi dell'Apocalisse. Se mi permetti non posso non sorridere. Certe letture, se non si ha, come nel caso del mio giovane amico, una struttura di fede ben consolidata, portano allo sbaraglio e addirittura inducono a seguir le sette apocalittiche i cui capi si arricchiscono alla facia degli ingenui creduloni.
      Dunque, nessuna censura, solo invito ad abbandonarsi con fiducia alla volontà divina, che però comporta un'attività proficua in ambito ecclesiale, nel proprio ambiente di lavoro, tra le proprie conoscenze. Soprattutto in ambito eclesiale non è facile, lo so per esperienza diretta.
      Nel mio commento cui ho qui accennato ho ricordato come sin dai primi anni di vita della Chiesa si era in attesa della fine, e siamo ancora qui.
      Quanto ai due papi, nonostante il gravissimo problema creato da Benedetto XVI ,che ne porta tutta la responsabilità con le sue dimissioni e con la pretesa di continuar ad esser considerato papa per sempre nel silenzio (violato) e nella preghiera, il Pontefice è da un anno e passa Francesco. Che sia un bene per la Chiesa non mi pare, ma è quello ch'è stato eletto e ci si deve tenere, salvo interventi divini da noi inimmaginabili. Invece di prospettar vicina la fine della Chiesa, che mai finirà se non alla Parusia, prega acché lo Spirito Santo illumini Francesco e lo renda docile, sempre più docile alla Sua voce.

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    3. Hierrot, ho in un commento precedente malinteso la frase sulla caduta della maschera. Evidentemente, parlando di "signori" alludevi alla gerarchia e non a coloro che non si crogiolano nello scenario apocalittico, e quindi anche a me. Me ne scuso. Non puoi veder cader la mia maschera non solo perché non l'ho, ma anche perché non sono "signore"

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  15. x Il Nuovo
    il problema dei FI è che rinunciando al loro diritto di celebrare, se richiesto dai fedeli.., od in caso di assenza di fedeli alla Celebrazione, utilizzando il rito "Straordinario", hanno dovuto, o qualcuno preferito, ubbidire agli uomini anzichè a Dio (tale "diritto" era sancito dalla Bolla del Concilio di Trento ed anche della attuale e tuttora in vigore Legge della Chiesa di Benedetto XVI). Quando si rinuncia ad un "Diritto" di tale importanza poi viene inevitabilmente la sconfitta cioè la "Caporetto" come è successo e speriamo che si sia toccato il fondo.
    Quindi nessuna "linea del Piave" per il popolo della Messa tradizionale, di quelli che lei chiama dispregiativamente "tradizionalisti" "di destra" ecc. (forse che i " modernisti" sono di sinistra?), ma certo un dispiacere grandissimo a vedere che qualcuno ha ordinato una cosa che ferisce la loro legittima sensibilità nei confronti della Liturgia e libertà di alcuni fedeli privati della scelta di assistere quando possibile al "vecchio" Rito, che a mio giudizio è scevro in alcuni casi da personalismi, quando non abusi, irriverenze o peggio. Inoltre ricordo che tutto quello che sta avvenendo tocca con dispiacere anche i parenti dei frati, se per caso non ne fosse a conoscenza.. .
    Comunque difendere la Messa in Latino e quindi essere stati solidali con i frati per la loro libertà di celebrazione con i due Riti non è un peccato: si rivolga invece piuttosto a quei vescovi che ancora oggi non permettono che sia attuata una Legge della Chiesa, che nelle loro giornaliere Celebrazioni hanno ripetuto "..in unione al nostro Papa Benedetto.." : costoro sì che fanno "danno alla Messa in latino" .. .
    Credo che tanti pensano come lei "Nuovo" che fino al Concilio Vaticano II lo Spirito Santo non avesse guidato la Santa Chiesa e che di tutto quanto fino al Concilio Vaticano I è stato infallibilmente decretato in materia di Fede e Morale se ne possa non tenere conto o possa essere "aggiornato" ai tempi, sbaglia perché ciò non è possibile. (e lo ha detto il nostro Redentore..). Non disprezzi chi legge i Santi del passato perché se sono "Santi" il loro insegnamento varrà fino alla fine del mondo.
    Chi poi non ama per principio i "tradizionalisti" non fa certo onore a quanto proclama incessantemente da tutti i pulpiti cioè l'amore al "prossimo".. che dovrebbe anche comprendere i fratelli che vanno alla Messa in Latino: anche se non conoscendoli vengono considerati "nemici" vanno amati, mai disprezzati perché hanno idealizzato certi valori in primis la Santa Messa di sempre. Inoltre il Santo Padre ha telefonato ad uno dei loro.

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  16. ...non centra molto, va vi segnalo questo bellissimo archivio audio con i discorsi di Papa Luciani :
    http://www.papaluciani.com/ita/voce.htm

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