Un solo commento: abbiamo sempre condiviso in toto gli articoli degli ottimi Gnocchi e Palmaro ma questa volta precisiamo che l'articolo è condivisibilissimo per la stragrande parte, fino al terzultimo paragrafo. Vengono dette veritá sacrosante e si punta il dito su piaghe e verità scomode della Chiesa. Dal terzultimo paragrafo in poi, si apprezza il giusto auspicio al ricorso avverso un ordine iniquio, ma restiamo scettici, e non condividiamo, in merito all'invito, più o meno implicito, alla resistenza e alla disobbedienza (e, in altre parole, alla ribellione").
Roberto
Quella sberla ai Francescani nella chiesa di Francesco
di Alessandro Gnocchi-Mario Palmaro, da il Foglio del 07.08.2013
E così, l’istituto dei Francescani dell’Immacolata è stato commissariato e affidato chiavi in mano a un frate cappuccino. Padre Fidenzio Volpi, così si chiama il Commissario apostolico, si è presentato con una lettera che, a parte il tradizionale “Pace e bene”, sembra ricalcata su quelle dei burocrati di Ceasusescu: sterminata citazione del capo seguita da minacciosa conclusione. Dal combinato disposto della missiva del commissario con il relativo decreto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, si evince che i frati Francescani dell’Immacolata, con il loro pallino per la Messa in rito antico e il Breviario tradizionale l’hanno combinata proprio grossa: hanno commesso il peccato di lesa “ecclesialità”. Hanno portato nocumento a quel brumoso concetto, caro a papa Francesco, nel quale tra poco verranno magari inseriti gli abbondanti frutti spirituali del ramadan musulmano esaltati nel blitz di Lampedusa, ma non quelli della Messa in latino.
“Il Santo Padre Francesco” recita il decreto della Congregazione “ha disposto che ogni religioso della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata è tenuto a celebrare la liturgia secondo il rito ordinario e che, eventualmente, l’uso della forma straordinaria (Vetus Ordo) dovrà essere esplicitamente autorizzata dalle competenti autorità, per ogni religioso e/o comunità che ne farà richiesta”.
Qui sta la prima, grande sorpresa di questo provvedimento: nell’interpretazione unanime dei mass media, Josè Mario Bergoglio è un papa fortemente orientato alla misericordia, alla tenerezza, all’attenzione al punto di vista altrui, al dialogo. In poche parole, una versione 2.0 del “papa buono” di roncalliana memoria.
Ora, leggendo i due documenti che si abbattono con pugno di ferro sui Francescani dell’Immacolata, di questa bonomia, di questa logica della tolleranza davvero non ve n’è traccia.
Come il Texas del visionario Cormac McCarthy, questa Chiesa non è un paese per vecchi. Quando la realtà si confonde con la fantasia psichedelica più sfrenata, per fare chiarezza bisogna affidarsi a certe pagine della letteratura. Se quella dei vescovi che si dimenano in mondovisione agli ordini di un Fiorello da strapazzo al rito di “Flashmob” è la Chiesa giovane di Francesco tanto amata dal mondo, se il modello subito scovato dai media per la nuova frontiera degli eventi eclesiali che tanto si confanno al papa che viene dalla fine del mondo è Woodstock, risulta difficile trovare un posto per i poveri Francescani dell’Immacolata. Loro che si fanno fotografare tutti insieme, gli uomini da un parte e le donne dall’altra con tanto di saio e la statua della Madonna in primo piano. Loro che pregano, digiunano, si mortificano, celebrano e celebrano la Messa senza straziare il povero Corpo di Cristo. Loro che praticano e insegnano un morale improntata al più vivo rigore. Loro che vanno in missione a portare Cristo prima della pasta al pomodoro e dell’aspirina. Loro che sono poveri e umili senza ostentazioni e senza mettersi in favore di telecamera e di obiettivo fotografico come va di moda sotto il nuovo pontificato.
Questi provvedimenti draconiani disegnano una Chiesa che giudica vecchi i Francescani dell’Immacolata, pericolosi deviazionisti dalla rotta (per la verità piuttosto incerta) dell’ecclesialità contemporanea. Vecchi questi religiosi? Loro che sono nati solo nel 1970, attraverso un percorso di recupero della originaria spiritualità di Francesco d’Assisi, tutta incentrata su Maria, sui sacramenti, sulla preghiera e la mortificazione. Pericolosi per la cattolicità i Francescani dell’Immacolata? Questi fraticelli miti e queste suore oranti, che si rifanno alla gigantesca figura di Padre Massimiliano Kolbe, il francescano conventuale che aveva in testa il sogno di avvolgere il mondo in un mare di fogli di stampa cattolica. Si parla di quel Padre Kolbe che morì in un lager nazista offrendo sé stesso al posto di un detenuto padre di famiglia. L’agonia di Massimiliano durò due settimane senza acqua né cibo, mentre la maggioranza dei condannati era morta di stenti. Sopravvissero in quattro, tra cui Kolbe, e continuavano a pregare e cantare inni a Maria. Le guardie delle SS addette alla custodia non ne poterono più, e finirono il prete cattolico con un’iniezione di acido fenico. Era 14 agosto 1941, vigilia della Festa dell'Assunzione di Maria. All'ufficiale medico nazista che gli fece l'iniezione mortale nel braccio, Padre Kolbe disse: «Lei non ha capito nulla della vita...» e mentre l'ufficiale lo guardava con fare interrogativo, soggiunse: «...l'odio non serve a niente... Solo l'amore crea!». Le sue ultime parole, porgendo il braccio, furono: «Ave Maria». Le stesse parole con cui i Francescani dell’Immacolata oggi salutano nei cinque continenti ogni persona che incontrano.
Qual è dunque la ratio di questi provvedimenti che decapitano i Francescani del loro fondatore? Si commissaria un ordine religioso che conquista vocazioni tra i ragazzi e ragazze che amano impegnarsi in qualcosa di serio e di grande. E quindi di difficile. Evidentemente, c’è chi ritiene che questa Chiesa non sia un paese per loro. Almeno fino a quando continueranno, o purtroppo avranno continuato, a essere così e a fare della tradizione e della liturgia tradizionale l’alimento da cui trarre forza. Ecco il nodo, ecco forse la pietra dello scandalo: da anni i Francescani dell’Immacolata – in un regime per altro bi ritualista – hanno recuperato la celebrazione e la teologia della messa di San Pio V, della messa di sempre.
Giunti a questo indizio, a questo elemento probatorio a carico dei religiosi dal saio azzurrino, si può concludere che c’è della logica in quanto sta accadendo. E qualsiasi logica che si rispetti non può essere inclusiva. Non fino al punto di tenere insieme il carnevale di Rio e la Messa gregoriana. L’et et che troppi cattolici hanno stiracchiato per ogni dove rendendolo liso e pieno di buchi si è rotto proprio dove ha incontrato dei frati che hanno mostrato che il genio di San Francesco non è stato rivoluzionario ma tradizionale. E che una famiglia francescana, numeri alla mano, torna a fiorire quando riprende a lottare con il mondo invece che a farselo amico.
Perché il cattolicesimo, che ha al vertice della sua teologia San Tommaso d’Aquino, non può essere ridotto a una gigantesca poltiglia irrazionale, a un vago sentimento pompato dalla sapiente regia dei mass media. La trasmissione della fede avviene in una drammatica e insieme fantastica lotta fra l’anima di ogni singolo individuo e il suo Creatore. Questo appuntamento decisivo può forse, nella migliore delle ipotesi, essere propiziato da adunate oceaniche. Ma nessuno torna da un evento massivo e massificante con la conversione in tasca: per proseguire su quel cammino, ci vuole la grazia sacramentale.
Qui si inserisce la prima osservazione che l’incredibile vicenda del commissariamento dei Francescani dell’Immacolata ci suggerisce: è in atto da decenni, in una fetta preponderante della teologia sedicente cattolica, un’operazione essenzialmente luterana, di de-sacramentalizzazione della Chiesa. Si parla di Cristo, si parla del Vangelo, si parla delle beatitudini, si parla dei poveri, ma sganciandosi progressivamente, in modo prima lento e poi veloce ed inesorabile, dalla centralità assoluta dei sacramenti. A cominciare dalla Messa, passando poi per la confessione, la cresima, il battesimo. Quale parroco, ormai, ha fretta di battezzare un bambino? SI fa tutto con una calma olimpica, perché tanto, ormai, in Paradiso ci si va comunque. Karl Rhaner e la sua teoria dei “cristiani anonimi” hanno vinto la partita, e reclamano il loro trofeo: una Chiesa nella quale i sacramenti non sono più necessari. Basta sostituirli con una serie di gesti, scatenando lo spirito creativo del Popolo di Dio e di quello che resta dei suoi pastori. Si passa così dal karaoke al rosario, o dal Flashmob alla confessione, con la stessa disinvoltura con cui Fantozzi passava dalla cucina al salotto, fasciato nei suoi indimenticabili mutandoni e canottiera. Così ci si fa belli agli occhi del mondo, ci si mostra moderni e aperturisti, liquidatori di turiboli incensanti, preti rigidamente avvolti in splendide pianete, magari addirittura girati verso l’altare. Ora, i Francescani dell’Immacolata sono indiscutibilmente del tutto estranei a una simile ecclesiologia anit-sacramentale. E probabilmente è per questo che qualcuno vuole toglierli di mezzo.
C’è una seconda, amara constatazione suggerita da questa vicenda: fu Joseph Ratzinger, ex Papa ed ex cardinale vivente, a inventare la categoria delle “minoranze creative”. Tradotto per il volgo, Benedetto XVI pensava a gruppi di cattolici tosti che, pur partendo dalla consapevolezza di essere pochi e magari nemmeno buoni, si battessero in modo intelligente come truppe scelte dentro il ventre di un mondo secolarizzato e ostile. Gente, insomma, controcorrente e per nulla prona al conformismo e al pensiero unico. Bene: i Francescani dell’Immacolata sono un esempio formidabile di questa categoria di credenti. Chi li perseguita deve sapere che sta combattendo contro le “minoranze creative” di cui parlava Ratzinger.
Terza e conclusiva considerazione: il commmissariamento dei Francescani rivela il permanere, che dura ormai da cinquant’anni, di una sorta di “degasperismo psicologico” nel modus operandi delle gerarchie cattoliche. Il politico trentino definì una volta la democrazia cristiana “un partito di centro che guarda a sinistra”. La Chiesa post conciliare ha assunto in molti dei suoi uomini esattamente questo schema mentale. Per questi prelati, o teologi, o parroci di periferia, il pericolo viene sempre e soltanto da destra. Le migliaia di suore americane che professano e praticano tesi palesemente non cattoliche alla fine se la cavano con un buffetto e con parole piene di rispetto e di comprensione; i Francescani dell’Immacolata finiscono commissariati. Si potrebbero fare centinaia di esempi di questo genere, scelte che in pochi lustri hanno lentamente trasportato il baricentro dell’ecclesiologia ufficiale a sinistra. Prova ne sia, ad esempio, il silenzio del mondo cattolico ufficiale di fronte all’approvazione imminente di una legge liberticida come quella sulla cosiddetta omofobia. La regola è sempre la stessa: ci si allinea con il mondo nel combattere ciò che appartiene più o meno a un pensiero tradizionale, si tace o addirittura si applaude agli slogan del luogocomunismo progressista. Per riprendere il titolo di un lucido pamphlet dedicato alla Dc dallo storico Roberto de Mattei, è proprio questo il “centro che ci portò a sinistra”.
Ora, a fronte di qualunque sia la decisione dei Francescani dell’Immacolata circa l’intimazione di non celebrare più la Messa in rito gregoriano dal 12 agosto, rimane l’iniquità della sanzione. E rimane la libertà della coscienza di non soggiacere a un ordine palesemente ingiusto. Se la Congregazione vaticana ritiene che il fondatore abbia imposto con la forza l’adozione del rito antico, i suoi frati dimostrino che invece l’hanno seguito in coscienza e quindi continueranno a fare ciò che nessuna legge della Chiesa non proibisce a nessun sacerdote.
Impugnare un procedimento ingiusto e resistervi in piena coscienza è quanto di più terribile possa temere chi esercita un potere iniquo. C’è qualcosa di misteriosamente e tremendamente metafisico nel singolo individuo che si presenta davanti al superiore per dichiararlo ingiusto: è la dichiarazione che non agisce come esigerebbe il suo essere, che è qualcosa di meno, di non rispettabile. Per questo i totalitarismi comunisti esigevano che le vittime sottoscrivessero la propria condanna. Perché, in definitiva, la legittimazione non veniva dalla propria forza e dalla propria prepotenza, ma dalla debolezza e dall’arrendevolezza altrui.
Se l’anomalia dei Francescani dell’Immacolata verrà tolta di mezzo senza che le vittime di un provvedimento iniquo abbiano in qualche modo resistito, sarà compiuto, prima di tutto, il male della Chiesa. Perché si consentirà a chi occupa le posizioni di potere di essere sempre un meno di ciò che dovrebbero essere. Anche se tutto questo si nasconde dietro l’immagine mediatica di un pontificato tenero e misericordioso. La Chiesa non è un’istituzione da far cadere, ma da amare e curare. Anche con la decisione e la forza.
Una Congregazione religiosa non deve esprimere dei gusti personali in materia liturgica,deve camminare per e con la Chiesa.Non deve preferire la Messa Tridentina a quella di Paolo VI.Se i Francescani dell'Immacolata hanno fatto questo hanno sbagliato e la sanzione è giusta.
RispondiEliminaGuardo spesso la televisione dei FI Tele Radio Buon Consiglio e la impostazione sembra quella tradizionalista di tipo devozionalista.I FI ed i tradizionalisti debbono seguire il cammino della Chiesa,non guardare al passato,siamo nel 2013.
Se il cammino della Chiesa è quello di Copacabana lo segua lei se le piace! Preferisco sempre San Tommaso a Rahner e San Pio V a Paolo VI....
EliminaQuesta è la sua oppinione che non corrisponde a quanto stabilito dal pontefice Benedetto XVI nel motu proprio s.p. Quanto a quella che lei chisma impostazione devozionalista io la chiamo Fede.
EliminaIo vivo per la nascitá, morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo duemila anni fa, lascio a lei il futuro.
E una Congregazione per i religiosi non deve esprimere gusti personali nè credere alle illazioni e ai pettegolezzi ma accertare la verità e rendere conto di quello che fa e scopre con chiarezza e puntualità se poi irroga sanzioni deve irrogarle con giustizia e punire solo i colpevoli e non danneggiare fedeli e frati incolpevoli privandoli di un loro sacrosanto diritto solo perchè vide una mentalità progressista e i vari brtatz da tel aviv sono di fatto protestanti e modernisti travestiti.
EliminaSe è diritto di tutti preferire una messa invece di un'altra uno è libero di esprimere preferenze a condizione di non imporre ad altri quello che ritiene preferibile, cosa che invece i signori inquisitori hanno fatto coi poveri frati e con noi fedeli incolpevoli.
bell'esempio di giustizia e di misericordia , quà siamo all'arbitrio e all'ingiustizia palese e voi squallidi modernisti ipocriti siete i veri farisei ideologizzati di un luteranesimo strisciante e arrogante mascherato
da buonismo ipocrita sotto la cui maschera bolle il livore e la malizia.
Bravi a Gnocchi e Palmaro.
Polimar
quindi chi dimostra devozione sbaglia? Mi illumini egregio kommissario politico, quale devozione sarebbe anticattolica? antiecclesiastica? Forse la devozione per i Sacramenti? Forse per la SS. Vergine? E quali i passi corretti? Il flash mob brasiliano? Persino i luterani hanno più dignità di gente come voi. Non siete nemmeno degni della risposta siete solo tremendamente sciatti in tutto......
EliminaIl problema e' che molti di loro non guardano ne' alla Chiesa ne' al passato ma piuttosto all'eresia sedevacantista verruese. Sono gli stessi che giudicavano in modo farisaico Benedetto XVI e che ora si permettono di fare lo stesso con Francesco. Se il Papato tanto li disturba possono sempre chiedere di essere ammessi alla "chiesa" anglicana, che nella sua component "tradizionalista" celebra come noto (illecite ed invalide) "messe in latino".
Elimina"Se il cammino della Chiesa è quello di Copacabana lo segua lei se le piace".
EliminaE' proprio questo il problema di questo blog. E' contro la chiesa; ergo, contro lo Spirito e contro Dio.
Sappiate almeno che state facendo molto male.
Da quanto dite sembra evidente che per voi l'autorità della chiesa cioè il Papa (o i papi), cioè il vicario di cristo, ha sbagliato:
Eliminail mio consiglio è che facciate un "ricorso" al "Padre Eterno" contro il vicario di suo Figlio. io ci ho pensato ma ci rinuncio!!!
e se avete solo il dubbio che i Papi dopo il concilio hanno commesso realmente degli "errori di fede o di dottrina" allora è meglio che ognuno se ne ritorni a casa sua, perché la "Chiesa di Cristo" non esiste più!
Cristo ha garantito l'infallibilità, se l'hanno persa tutto è finito carissimi!
ci vogliono "scarpe grosse e cervello fino!
"Una Congregazione religiosa non deve esprimere dei gusti personali in materia liturgica"
EliminaE lo afferma un neocatecumenale che obbedisce ogni sabato sera ai gusti personali in materia liturgica di Kiko Arguello.
Quanto sbatacchiare insulso di ditine, anonimo delle 23.01. A quell'ora meglio fare la nanna, magari coadiuvato da un bel grappino se non si riesce a prender sonno.
EliminaAnonimo delle 23:01 le confermo con tutto il mio cuore che mi guardo bene dal seguire le derive brasiliane della Chiesa in tutti i suoi aspetti. Sa a me piacciono San Tommaso e San Pio X; mi dica sono contro la Chiesa? O forse contro la Chiesa è chi apparentemente la segue nelle sue derive al passo di samba ma poi fugge a gambe levate quando si parla veramente di Fede? Mi faccia capire perché non ho molto chiaro il suo ragionamento.... Ciao Ciao!
EliminaNon é mai stato detto si continua a considerare la messa antica una liturgia sacra
EliminaATTENZIONE! Questo è veramente troppo.
RispondiEliminaChi è che scrive qui il benemerito scrittore Alessandro Gnocchi o Lucifero in persona?
Se i Francescani dell'Immacolata daranno ascolto a questi lucignoli nel giro di pochi mesi saranno sciolti. E allora tante grazie agli Gnocchi e compagnia che esaltano i santi, i martiri, i poveri, i perseguitati, per poi porgere il "sss" che viene solo dall'inferno. Continuare a celebrare anche se vi è proibito: la Messa è troppo santa, è un vostro diritto inalienabile, ... Se i FI obbediranno ne usciranno purificati, se daranno retta agli Gnocchi di turno non esisteranno più nella Chiesa Cattolica oppure tutt'al più finiranno in qualche stato di comunione imperfetta vicino ad Econe.
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EliminaMa se gnocchi cerca Dio chi sei tu per giudicarlo?
EliminaI francescani saranno sciolti se continueranno a subire ingiustizie in silenzio e non certo se si opporranno all'ingiustizia subita, un esempio in proposito e assai negativo lo abbiamo proprio
Eliminadal Prefetto bratz da tel aviv che coi francescani è stato iniquo e duro ma con le suore eretiche
e abortiste americane continua a dire che ci vuole il dialogo e intanto quelle fanno quello
che vogliono contro la dottrina e contro ogni norma agostiniana e cattolica.
La differenza stà nel fatto che mentre è giusto opporsi alle ingiustizie è assurdo lasciare le schifezze impunite, ma bratz da tel aviv fa esattamente così.
Gli "eretici verruesi" non piacciono? Come??? Non sono forse anche loro alla ricerca di Gesù, si presume che non abbiano buona volontà??? Non possono essere anche loro brave persone
o il beneficio della carità e della misericordia va solo ai musulmani col ramadan e alle suore femministe e abortiste?
Se la misura contro i francescani è ingiusta essi debbono obbedire ma anche opporsi all'ingiustizia e sostenere la verità con tutti i mezzi leciti se invece è giusta è comunque doveroso
dire a tutti perchè e non far pagare questa eventuale ipotetica mancanza ai fedeli che non hanno colpa alcuna e ai frati che non hanno fatto nulla di male.
Si puniscano i colpevoli e si lasci stare il rito che in sè non c'entra di sicuro e si badi ai guai
molto più grossi che ha la chiesa invece di fare la guerra ideologica alla messa in latino.
Basta con la tolleranza anzi la promozione di ogni buffonata e sacrilegio e al relativo ostracismo contro la tradizione.
Polimar
Lasciamo perdere gli influssi di plinianesimo con la solita critica a De Gasperi (che qui non c'entra proprio niente) e il riferimento a un infelice pamphlet di De Mattei nel quale, per dimostrare il sinistrismo di De Gasperi, lo si accusava addirittura di non aver voluto vincere alle elezioni del 1948. Non è con simili confusionismi che si può combattere una battaglia culturale.
RispondiEliminaDe Gasperi era un cattolico vero, ma doveva far fronte al disastro provocato dal fascismo, che aveva identificato se stesso con la tradizione italiana (e con la Destra). Ecco perché si distanziava dalla destra e perché diceva di guardare a sinistra: intendeva dire che non era un mero garante dei vecchi assetti di potere preesistenti. Però la sua concezione della democrazia non aveva niente di anticattolico, al di là delle sue tattiche politiche che possono essere discutibilissime (ma vanno inquadrate nel giusto contesto e non in opzioni atemporali).
Il vero disastro è venuto dopo, con gli anni Sessanta, quando la Chiesa si è secolarizzata e mondanizzata al suo interno in senso "progressista" (una mondanizzazione c'è sempre stata dentro la Chiesa, solo che prima era più tradizionale, se così possiamo dire). Quando si è cominciato a dire che bisognava "stare con l'uomo moderno" e così via. Allora è cominciato lo sbracamento.
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EliminaMa se un sedevacantista cerca Dio chi è francesco per impedirglielo?
EliminaMa che sta dicendo? De Gasperi è stato un disastro, può avere a sua scusate solo il fatto che ci siamo arresi agli americani.
EliminaI religiosi e le religiosi dell'Immacolata, compresi i laici che si riconoscono nella loro spiritualità, sono vittime di una Chiesa apostata e gravemente eretica, i quali capi religiosi sono scomunicati ad ipso facto dalla sempre valida Scomunica latae sententiae.
RispondiEliminaInoltre Roma non solo è apostata, ma è roccaforte di gruppi massonici i quali sono per loro natura anticristiani e servi del demonio!
Chiunque segue gli insegnamenti di questi apostati e omertosamente si piega alle eresie contemporanee, si autoscomunica (autoesclude)dal Corpo mistico di Gesù Cristo!
Riporto solo l'ultima parte ma già efficace per capire, anche se invito chi non lo conosce a leggere il documento per intero (ripeto: sempre valido ancora oggi)
Inoltre, nell'intento di reprimere la crescente audacia di non pochi modernisti, i quali con ogni sorta di sofismi e di male arti si studiano di togliere forza ed efficacia non solo al Decreto Lamentabili sane exitu, emanato per Nostro ordine dalla S. Congregazione del S. Uffizio il 3 luglio 1907, ma anche alla Nostra Enciclica Pascendi Dominici gregis, del dì 8 settembre di questo stesso anno, Noi rinnoviamo e confermiamo, in virtu della Nostra Apostolica Autorita, tanto quel Decreto della Sacra Suprema Congregazione, quanto l'anzidetta Enciclica, aggiungendo la pena della scomunica a danno di coloro che contraddicano a questi documenti, e decretoriamente dichiarando che chiunque ardirà sostenere, il che Dio non permetta, alcuna delle proposizioni, opinioni e dottrine riprovate nell'uno o nell'altro dei documenti suddetti, sara soggetto ipso facto alla censura del Capo Docentes della Costituzione Apostolicae Sedis, che è la prima delle scomuniche latae sententiae riservate simpliciter al Romano Pontefice. Questa scomunica poi è indipendente dalle pene, nelle quali quanti mancheranno in ordine ai surriferiti documenti possano incorrere come propagatori e difensori di eresie, allorquando le proposizioni, opinioni o dottrine da essi propugnate siano eretiche; il che agli avversarii dei due citati documenti accade in non pochi casi, e principalmente allorche difendono gli errori del Modernismo, sintesi di tutte le eresie.
Presi questi provvedimenti, Noi torniamo a raccomandare caldamente agli Ordinarii diocesani ed ai Superiori degli Istituti Religiosi di vegliare con ogni diligenza sugli insegnanti, specialmente dei Seminarii; e quando li veggano infetti di errori modernisti e di malsane novita, ovvero meno sottomessi alle prescrizioni della Santa Sede, in qualsiasi modo pubblicate, li allontanino affatto dall'insegnamento. Per egual modo, escludano dalle sacre Ordinazioni quei giovani, i quali lascino il piu piccolo dubbio di correr dietro a dottrine condannate o a dannose novita. Nell'istesso tempo li esortiamo ad invigilare sempre e con ogni premura i libri e le altre pubblicazioni, già troppo numerose, che presentino idee e tendenze simili a quelle condannate nell'Enciclica e nel Decreto; libri e pubblicazioni di tal fatta eliminino dalle librerie cattoliche e molto più dalle mani della gioventù studiosa e del Clero. Adempiendo con zelo questo ufficio, essi promoveranno altresì la vera e solida cultura intelleltuale, che deve essere precipuo oggetto della Pastorale sollecitudine.
In forza dell'autorità Nostra, Noi vogliamo e comandiamo che tutte queste disposizioni restino fisse ed abbiano efficacia, non ostante qualunque cosa in contrario.
Dato a Roma, presso S. Pietro, il 18 Novembre 1907, anno quinto del Nostro Pontificato .
PIO PP. X.
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EliminaSan Pio X ti scuote nel profondo dell'anima!!! Leggere le sue parole è sempre una emozione potentissima! Mi emoziono sempre!!
EliminaArticolo inutile e finale inaccettabile.
RispondiEliminaCome il tuo commento.
EliminaBravo! hai capito bene!
Elimina... sai i fratelli che hanno scritto queste cose hanno studiato molto!!!
per questo sono arrivati a produrre tali cose!
...è meglio consigliarli di prendere delle "scarpe grosse" per avere il cervello fine!
... invitarli a restare con i piedi per terra, ed una corona del rosario in mano.
Appunto, come fanno i fi
EliminaMa a chi perverranno queste voci? Ed anche ove giungessero in alto che più in alto non si può, cosa c'è di positivo da aspettarsi?
RispondiEliminaCari amici,
RispondiEliminavoglio raccontare la mia esperienza con i Francescani dell'Immacolata, che purtroppo ho conosciuto da poco.
Erano anni che desideravo partecipare ad una messa celebrata con la giusta devozione. Ero talmente sconfortato dal modo di celebrare di molti parroci che stavo meditando di partecipare alla messa Ortodossa. Poi, casualmente sono entrato in una chiesa vicino a dove lavoro, la chiesa di Ognissanti a Firenze.
C'era in corso la messa feriale, subito noto un'assenza: il tavolo-altare. Il celebrante usava il "vecchio" altare dando le spalle al popolo. La cerimonia, versione post-conciliare, nonostate i pochi presenti era molto curata: una suora cantava inni e preghiere con una voce stupenda suonando l'organo, il "chirichetto", stava devotamente in ginocchio su gradini dell'altare.
Sorpresa ancor più grande uscendo: domenica ore 12 e tutte le mattine alle 8, messa in latino. Incredulo ho chiesto ad un frate se si trattasse proprio del Vetus Ordo. Mi ha detto di sì, ma solo fino al 12 agosto... putroppo non potevo ancora sapere.
La domenica successiva, mi reco alla messa delle 12. Anche in questo caso, nonostante l'afa e i pochi fedeli, una messa stupenda, soavemente cantata... Erano anni che desideravo partecipare ad una messa Vetus Ordo e ce l'avevo a due passi da dove lavoro! La cosa che più mi ha colpito è stata la devozione con cui veniva celebrato il rito. Inoltre, i pochi (ma non pochissimi) fedeli partecipavano con grande devozione: niente cellulari, niente brusii, molto raccoglimento.
Da quel giorno, compatibilmente con il lavoro, cerco di partecipare alle messe feriali. Ho potuto così assistere sia alle celebrazioni in italiano che con il vecchio rito. Nessuna differenza di attenzione da parte dei celebranti e del popolo. Una volta sono rimasto anche per i Vespri e l'Adorazione Eucaristica: anche in questo caso ho notato una grande devozione ed attenzione... pensate che la suora all'organo, sbagliando una nota ha fatto un gesto di disappunto come se stesse cantando alla Scala... Si vede che aveva ben chiaro per Chi stava cantando quel salmo!
Per quel poco che ho pututo vedere, ho visto un gruppo di frati e suore provenienti da varie parti del mondo (ahimé, nessun italiano) che con semplicità adorano Cristo e servono la Chiesa. Sono molto disponibili, accompagnano i fedeli, si preoccupano di distribuire i libri dei canti e i messali a tutti.
Un sacerdote, è inoltre sempre disponibile per la confessione...
Inoltre, tengono aperta una delle più belle chiese di Firenze per molte ore, permettendo a fedeli e turisti di pregare e visitare. Entrando, subito si percepisce un senso di ordine e di raccoglimento.
Nonostante la loro umiltà, però che maestà nel celebrare! Quindi per mia esperienza, posso affermare che quotidianamente vengono celebrate sia messe con vecchio rito sia con il nuovo. Entrambe con grande attenzione ed impegno... mi pare che sia un grande dono per i fedeli che mi dispiace vada perso. Non ho visto né fretta né svogliatezza nel celebrare il rito latino, dubito che si sia trattata di un'imposizione.
Se potesse servire a qualcosa, sono pronto a testimoniare quello che ho visto in qualunque sede. Anzi, se fosse possibile gradirei avere un recapito per comunicare queste considerazione al Commissario dell'ordine.
Emanuele Cagnacci
P.S.
Vorrei concludere questo lungo intervento con una considerazione personale. Credo che l'obbedienza al Santo Padre debba venire prima di tutto. Molti Santi hanno sofferto pene ingiuste (come scordare Padre Pio). Lo stesso San Francesco fu obbediente sempre. Il martirio a volte prende forme strane... ma Dio renderà gloria per i giusti meriti. E come Padre Pio è diventato un grande Santo, così non mancherà la groria per questo ordine, quando Dio vorrà. Ricordiamo che il capo della Chiesa è Cristo e certo nessuno può opporsi alla sua volontà.
Quello che noi possiamo fare e pregare e dare testimonianza.
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EliminaSe gira un po' di più, troverà anche tanti sacerdoti che celebrano bene con la forma ordinaria.
EliminaUna buona arte di celebrare si trova ovunque; purtroppo coi pregiudizi si vede solo ciò che si vuol vedere.
Ma è possibile che qui su MiL il Sig. Federici Giuseppe accusi, del tutto indisturbato, incontrastato e mai contraddetto, praticamente ogni essere vivente che si muova su questa terra, di essere "sedevacantista"?
EliminaChe Giuseppe Federici dia la prova di quello che afferma, se non può farlo si vergogni di mentire.
EliminaBellissimo post quello di Emanuele Cagnacci che riproporrò fra breve come testimonianza dell'autentico " sentire cum Ecclesia " di manelliana impostazione ! Bravissimo !!!
EliminaVoglio rispondere anche alle accuse di sedevacantismo...
EliminaIo non posso parlare per tutto l'ordine dei F.I., ma per quello che ho visto. Durante la celebrazione con il Nuovo Ordine, viene espressamente detto "...in comunione con il nostro Papa Francesco, il nostro vescovo Giuseppe...", quindi, almeno a Firenze non viene usata la formula per la sede vacante, né tantomeno vengono citati fantomatici antipapi moderni.
Sul sito dell'ordine poi compare: "P. Stefano M. Manelli, con tutto l'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata unito a lui, obbedisce al S. Padre e confida che da questa obbedienza ne vengano grazie più grandi." ...mi pare un chiaro segno di riconoscimento dell'autorità del Santo Padre...
Vorrei anche concludere con una riflessione. Per decenni preti di dubbia ortodossia (don Gallo in primis) hanno imperversato su tutti i media, spargendo dottrine false. Per loro ammissione si sono macchiati di gravi crimini, come accompagnare le donne in difficoltà ad abortire (cosa sufficiente per una scomunica latae sententiae). Hanno poi appoggiato tutte le derive laiciste: eutanasia, matrimoni omosessuali, etc. Hanno inneggiato alla teologia della liberazione; si sono dichiarati ufficialmente disobbedienti al Papa...
Altri negano la transustanziazione, l'inferno, la tradizione, etc.
Quali provvedimenti sono stati presi nei loro confronti? Mettiamo pure che alcuni F.I. si siano macchiati di sedevacantismo... ma i vescovi dove sono? Perché non vanno a sentire le omelie e svolgono il loro ruolo di ispettori?
Vorrei rispondere anche ad Anonimo del 07 agosto 2013 23:04
EliminaCertamente si possono trovare buone liturgie con la forma ordinaria. Per chi è di Firenze consiglio la chiesa di San Carlo in via de Calzaiuoli. La messa feriale è alle 13:30, molto pratica per chi lavora in centro, segue l'Adorazione Eucaristica fino alle 17:00. Non celebrano male neppure in Duomo (18:00)... certo l'assenza di don Pacchia si sente... Una volta (ora è un paio di anni che non ci vado più) celebravano bene anche alla Santissima Annunziata. Spesso andavo alla messa delle 21:00 della domenica (...orrore per i tradizionalisti :-) ), mi pareva un buon modo di iniziare la settimana, preparandomi al lunedì.
Credo però che il rito ordinario renda più difficile (certo non impossibile) trasmettere il senso del sacro. Soprattutto, quello che mi piace del rito Vetus Ordo è il silenzio e lo spazio per la preghiera interiore durante l'Offertorio e la Consacrazione... in un mondo dove tutti parlano, gridano e vogliono dire la loro, rimanere muti davanti al Mistero mi pare un gesto da recuperare.
Mi piace anche poter prendere la Comunione in ginocchio, con calma e senza ressa... molti preferiscono prenderla con le mani... ma quanto sono "pulite" le nostre mani per toccare il Cristo? Mi torna a mente l'episodio evangelico dove l'emorroissa si "accontentò" di sfiorare le frange del mantello di Gesù... che lezione di umiltà! ...e quale miglior esercizio di umiltà che stare genuflessi davanti a chi è "venuto per servire"?
Mi si permetta anche una citazione laica "If you want to kiss the sky Better learn how to kneel" (U2)
Io credo che le due forme di liturgia siano due rappresentazioni più o meno sfocate al vero sacerdozio: quello di Cristo. Come un pittore, per quanto bravo non potrà mai rappresentare la realtà, nessun rito potrà, senza una fede vera, rappresentare il sacrificio e la vittoria di Cristo. Quello che possiamo fare e cercare di fare il meglio possibile... forse il Vetus Ordo non era il meglio possibile, ma siamo sicuri che lo sia il rito ordinario? Temo che con il voler gettare l'acqua sporca si sia gettato pure il bambino...
Lascerei infine da parte assurde polemiche su pelagianesimo e sedevacantismo... Io sto e starò sempre dalla parte del Santo Padre Francesco e dei suoi successori, obbedendo all'esortazione di Giovanni Battista "non mormorate".
Emanuele
"quello che mi piace del rito Vetus Ordo è il silenzio e lo spazio per la preghiera interiore durante l'Offertorio e la Consacrazione... in un mondo dove tutti parlano, gridano e vogliono dire la loro, rimanere muti davanti al Mistero mi pare un gesto da recuperare."
EliminaMi lasci dire che ha colto perfettamente nel segno! Mi ritrovo pienamente nelle impressioni che esprime.
SE UN ORDINE RELIGIOSO HA COME CARISMA LA SALVAGUARDIA DELLA LITURGIA TRADIZIONALE QUESTO NON E' GUARDARE AL PASSATO MA FARE UN SERVIZIO ALLA CHIESA DI OGGI
RispondiEliminaCerto!!!
Eliminaun carisma che scopre dopo 40 anni di celebrazione del N.O.,grazie alla riforma del concilio!!!
dopo che tanti Religiosi hanno fatto la professione perpetua avendo scoperto il "carisma", e poi dopo 40 anni, ...alé si cambia!!!! senza domandare il loro parere!
Nei Camilliani si fa il voto di assistere i malati, e un giorno il generale "sogna" e i Camiliani si trovano a fare i "certosini"! (purtroppo non è certosino Galbani!)
Per favore non mi fate ...ridere (piangere)!
Siate seri stiamo parlando di persone umane, e se ci credere, di anime, non di carne da macello da usare come cavie per sostenere le proprie ideologie!
rispettiamo la coscienza e la libertà di ognuno.
Appunto, ccji sei tu per giudicare?
EliminaInsulso sodale di altri insulsi anonimi. Per far filare il tuo discorso, pensa che dopo 1961 anni, hanno rivoluzionato da cima a fondo non solo la liturgia, non solo la dottrina, non solo il papato, ma ogni singolo aspetto della vita cattolica: sacramenti, devozione, pastorale, preghiere, arte sacra, simbologia, arredo ecclesiastico, suppellettili sacre...
EliminaChissà quanti pareri hanno chiesto Bugnini e paolo mesto prima di buttare tutto al macero ed inaugurare una nuova chiesa paracattolica rifondata nel 1962? Te lo sei chiesto, o siccome a te fa comodo, taci tutta la distruzione per dare addosso a chi vuole semplicemente fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto?
La muffa di voi modernisti, viene fuori tutta in questi strani ragionamenti partigiani senza capo né coda. Tranquilli...S. Pio X vi ha già condannato.
Se in ogni generazione che ci ha preceduto in 2000 anni fi storia, nella Chiesa fosse invalso ciò che dice costui, cosa ci sarebbe arrivato della Rivelazione Apostolica?
RispondiEliminaQuindi la Messa Tridentina soddisfa "un gusto personale" e i frati hanno sbagliato.
RispondiEliminaMa lo sai che 7 anni fa è uscito un documento papale chiamato Summorum Pontificum che dice che le due forme del rito romano (Messa tridentina e quella di Paolo VI) sono equiparate ed si possono entrambe celebrare SENZA RICHIEDERE alcun permesso?
SVEGLIA, appunto, siamo nel 2013
Con il Motu Proprio del 2007 di Papa Benedetto i tradizionalisti fanno parte del cammino della Chiesa piú che mai.
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EliminaA Giusè, mo' falla finita... C'annassi un po' te in vacanza...
EliminaPiccardo Fiordiligi
Per Federici i Cardinali Abril y Castello' e Braz de Aviz sono veracissimi Principi (non solo di titolo, ma d'animo) della Chiesa, certamente moltissimo più commendabili che chierici come Padre Konrad FSSP e, ovviamente, Padre Serafino FFI. Vero, Signor Giuseppe?
EliminaNel 2014 festeggerai l 'esaltazione dell 'eresia per antonomasia : francesco ama ricevere la benedizione degli eretici ed impartire la comunione ai non battezzati. Ravvediti dai tuoi giudizi temerari altrimenti rischi anche tu.
EliminaLei è per caso membro del Centro Studi Giuseppe Federici?
EliminaGnocchi e Palmaro hanno trovato le parole, da par loro, per dire ció che molti pensano. Bravi. Da sottoscrivere al 100%. Resta un po' la brutta sensazione di essere impotenti di fronte ad una palese ingiustizia. Ció che é chiaro ed evidente é il palesamento progressivo di chi e perché ha costretto Benedetto xvi alle dimissioni; perché di ció si tratta. É solo l'inizio, prepariamoci ad altre prove.
RispondiEliminaMi auguro che Padre Manelli si rechi dai Cappuccini di Morgon e si metta a loro disposizone. Quindi che scriva a tutti i suoi monaci, informandoli che intende celebrare SEMPRE & SOLO la Messa Tridentina. Infine che valuti con Mons. Fellay l'opportunità di essere consacrato vescovo.
RispondiEliminaMi associo all'anonimo delle 19.24. I cappuccini di Morgon sono realtà consolidata e fiorente. Quanto alla consacrazione episcopale...il tutto è nelle mani di Dio, ma certo è che i vescovi della Fraternità (purtroppo scesi di un'unità) col passar del tempo non ringiovaniscono. Si arriverà di nuovo, se il vento dell'apostasia non scema in oltretevere, all'operazione sopravvivenza. Monsignor Superiore Generale si era detto pronto.
Eliminaè un buon consiglio per il P Manelli, (peccato che in tal caso manifesta chiaramente che è diventato scismatico.) comunque cosi potrà essere anche il Papa della nuova "chiesa dei tradizionalisti"!
EliminaNon si sa mai, perché mettere limiti alla Provvidenza?
Gli scismatici che si vogliono separare da 1700 anni di Cattolicesimo, occupano i Palazzi oltre Tevere.
EliminaEcco che ci sono "osservatori" pure tra i modernisti o progressisti! :-(
RispondiEliminaMa una Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica dove, pur nella adesione alla Dottrina tutta intera, ci sia spazio per la diversità, voi non la concepite???
Lo aveva detto già BXVI e lo ha ribadito F. Nella Chiesa c'è posto per tutti!!!
Insomma, Cristo non ha vissuto il cvii, è ora che si aggiorni anche lui diamine!
EliminaPer anonimo delle 16.57, vorresti imbavagliare il blog cosí come i tuoi amici hanno imbavagliato i Francescani dell'Immacolata? Signori la nuova chiesa è fatta di personaggi come questo individuo, pieni di odio verso i propri fratelli.
RispondiEliminaGiacomo
Chiaro Giacomo: odiano Dio, come possono amare i fratelli?
EliminaTutto il pauperismo che circola da dopo il concilio è solo un modo per mettersi sotto i riflettori del mondo facendo vedere che "fanno qualcosa", salvo poi lasciar andare le anime alla deriva.
Adesso che, come diceva Mons. Fellay qualche tempo fa, c'è una piccola onda tradizionalista che attacca la grande onda modernista, questi eretici si sentono minacciati e temono che le loro torbide trame di discioglimento del cattolicesimo vengano alla luce.
Durante numerosissime celebrazioni eucaristiche si esprimono, da molti anni a questa parte, opinabilissimi gusti personali e anche i piú orripilanti non hanno mai subito sanzioni. Cos`é questa smania nel penalizzare i Francescani dell`Immacolata che sono devoti al papa, fedeli a quella Santa Tradizione che ha donato alla Chiesa eserciti di santi e sante? Questa é cristianofobia che peró fa tanto piú male perché trattasi di fuoco amico.
RispondiEliminaHa perfettamente ragione liliana...purtroppo ormai troppi sacerdoti si confezionano la liturgia a loro esclusivo piacimento...come un vestito su misura senza che si accorgano che la misura è ormai superata da tempo!
EliminaAlcuni interventi non meritano commento, come qualche sproloquio sulla Chiesa apostata. Si sa di chi si tratta e si passa oltre.
RispondiEliminaQuanto alla resistenza e alla disobbedienza: intanto si tratta di due atteggiamenti diversi: resistere sulle proprie posizioni, e quindi difendere il diritto alla celebrazione del VO, ed eventualmente anche a procedere verso una sua adozione esclusiva, non significa disobbedire. Una famiglia religiosa, può farlo nei modi satabiliti dalla legge ecclesiastica (Motu Proprio S.P.). Se una minoranza non è d'accordo può accomodarsi in altra congregazione. Altrimenti, se non si vuole una divisione si può continuare nel biritualismo, che non è privo di problemi.
La disobbedienza è doverosa se trattasi di rifiuto di accettare un ordine iniquo, nel significato etimologico del termine, ingiusto e che pretende di imporre di compiere il male.
A questo punto estremo non mi sembra che l'autorità eccclesiastica, pur solerte contro quesi fraticelli ma assente in situazioni veramente da scomunica e scioglimento di famiglie religiose, sia ancora pervenuta. Dunque è prematuro parlare di disobbedienza doverosa.
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RispondiEliminaConfessa, Federici Giuseppe... : non sei altro che Dematteis Cosimino..
EliminaSe un sedevacantista cercaDio chi sei tu per giudicare?
EliminaMilingo santo subito.
È cosa nota? A chi?
EliminaSe ci sono state azioni di infiltrismo sono state di tutt`altro tipo!
Ma devi dire sempre solo le stesse cose? Non è che hai problemi di ossessioni compulsive? Insisti a scrivere cose completamente fuori contesto, ma non demordi.
EliminaScusate ma voi parlate del Summorum Pontificum come se fosse il Vangelo o un Dogma.Non lo è!
RispondiEliminaIl Vangelo non lo si può cambiare cosi come i Dogmi ma i Motu Propri si che si possono cambiare.Tra l'altro anche quello con il quale Paolo VI promulgò il Messale nel 1970 è un Motu Proprio ma nonostante questo c'è chi non ha obbedito a Papa Paolo VI.Se ritorniamo al 1970 il Messale Tridentino doveva essere usato solo dai Sacerdoti anziani e da altri pochi casi.Il Novus Ordo,diceva Papa Paolo VI,doveva sostituire il Vetus Ordo come era successo nel 1570 con il Messale Tridentino,non doveva coesistere.Lo stesso Messale Tridentino poi non è un Dogma nè è qualcosa sceso dal cielo.La Chiesa può vivere senza Summorum Pontificum e senza Messale Tridentino lo ha fatto per 1570 anni.Secondo gli studiosi,le prime tracce del Messale Romano,come è stato approvato nel 1570, risalgono al XII° secolo.Non è vero quindi che è arrivato pari pari dall'età apostolica.Per più di mille anni la Chiesa ha vissuto senza Messale Tridentino perchè,spero lo riconosciate,
il Messale Tridentino non risale all'età apostolica?Comunque io non sono per la proibizione del Messale Tridentino ma perchè non sia idolatrato o ritenuto superiore.Tutte le esagerazioni sono sbagliate.I FI.o almemo una parte di loro,hanno esagerato,si sono tridentinizzati.Non è questo che una Congregazione Religiosa deve fare.Loro debbono camminare con la Chiesa e nel solco del Vaticano II,come tutta la Chiesa.E' falso che il Vaticano II non è vincolante anche se non dogmatico.In quanto atto del Magistero Ordinario gli si deve ossequio.Quali sono i risultati del Summorum Pontificum?Ha migliorato i problemi di comunione ecclesiale?Ha aiutato la liturgia?Ha riportato la Fraternità Pio X nella Chiesa?Mi sembra di no!Ai posteri l'ardua sentenza.
Ti ha risposto egregiamente fratel pacifico più sotto alle ore 8.05 del 8.8.2013. Semplicemente il Messale di San Pio V non è un messale "tecnicamente" nuovo bensì una rielaborazione di formule e riti solidificatisi nel tempo e depurati di formule dottrinalmente ambigue (il Tridentino fu convocato in risposta alla riforma Luterana la conosce la storia vero?). Per cui nel Messale Tridentino troverà il Canon Missae, ad esempio, che risale al III secolo e che è arrivato intatto fino al 1962. Il Messale di Papa Paolo VI è stato invece un rifacimento totale del vecchio Messale in cui purtroppo ci sono evidenti ed importanti deviazioni dottrinali (vedi l'esame critico che ne fecero i cardinali Bacci e Ottaviani). Semplicemente il Messale di San Pio V non può essere abrogato tout-court proprio perché rappresenta la sedimentazione di riti e devozioni dottrinalmente ineccepibili che purtroppo non sono stati raccolti dal Messale di Paolo VI. L'unica cosa che vincola è l'ortodossia alla fede cattolica, un concilio, pur importante come il Vaticano II, non può vincolare affatto ad un messale. Il Summorum Pontificum non ha fatto altro che prendere atto circa l'impossibilità di proibire il Messale Tridentino. I problemi che solleva lei di sicuro non sono imputabili al Summorum Pontifico bensì alla totale avversione verso il messale Tridentino di un gran numero di Vescovi e Preti. I problemi della FSSPX vanno oltre alla Messa Tridentina e mi meraviglio che non abbia studiato bene i motivi per cui ad oggi la FSSPX non si è ancora "riappacificata" con il Vaticano.
EliminaVorrei solo farvi notare queste parole di Papa Paolo VI:
RispondiElimina"Dal discorso di Papa Paolo VI al Concistoro 25 maggio 1976:
"È nel nome della Tradizione che noi domandiamo a tutti i nostri figli, a tutte le comunità cattoliche, di celebrare, in dignità e fervore la Liturgia rinnovata. L’adozione del nuovo “ Ordo Missae ” non è lasciata certo all’arbitrio dei sacerdoti o dei fedeli: e l’Istruzione del 14 giugno 1971 ha previsto la celebrazione della Messa nell’antica forma, con l’autorizzazione dell’Ordinario, solo per sacerdoti anziani o infermi, che offrono il Divin Sacrificio sine populo. Il nuovo Ordo è stato promulgato perché si sostituisse all’antico, dopo matura deliberazione, in seguito alle istanze del Concilio Vaticano II. Non diversamente il nostro santo Predecessore Pio V aveva reso obbligatorio il Messale riformato sotto la sua autorità, in seguito al Concilio Tridentino [...]".
Salve, Professor Grillo!
EliminaSe quello di Pio V era "riformato" in senso proprio, allora quello di Paolo VI cosa fu, "stravolto"?
EliminaUn "instant missal" portato ai typi in relativamente pochissimi anni dopo moltissimo cut, molto paste, reshuffle & creativity?
Quindi ogni papa fa come gli pare, allora anche io faccio come mi pare, l 'esempio infatti cnvince più di mille discorsi.
EliminaArticolo un po' presuntuoso.
RispondiEliminaParecchio presuntuoso , nello stampo dei tradizionalisti che purtroppo peccano parecchio di misericordia
Se un presuntuoso cerca Dio chi siamo noi per giudicare?
EliminaOnore a Milingo.
Beh, i modernisti come te, invece, peccano di egocentrismo e maleducazione...ch'aggi'a fa'?
EliminaMa i frati resteranno, le chiese sono deserte, i giovani in massa non sono piu' cristiani, e' finita la cristianita' . Sapete sono rimasti solo i vecchi, qualche giovane frate con tendenze tradizionaliste e tanti indifferenti.
RispondiEliminaI conigli sono rispettosissimi del clerically correct e pensano di mettersi dalla parte del giusto rispondendo con qualche slogan. Non si può che far loro i migliori auguri.
RispondiEliminaTanti commenti so 'na chiavica.
RispondiEliminaGrazie alla Redazione per aver diffuso l'articolo (anche se, da Fogliante, avevo già avuto modo di procurarmi il giornale e leggerlo..)
Quanto alla premessa.. ecco.. mi lascia un po' perplesso.
Non capisco perchè Roberto abbia usato il plurale: "restiamo scettici" e "non condividiamo"... Forse è Roberto a restar scettico e non condividere.. di certo non tutti "gli altri" (sia detto con tutta la benevolenza possibile e senza velleità polemica alcuna..)
Tanto per cambiare un pò discorso (si fa per dire), invito a visionare questi sette minuti scarsi di "mini sitcom da spiaggia" finanziata dai noi contribuenti (tradizionalisti attuali e tendenziali inclusi) , andata in onda ieri sera su Rai2, dopo il tiggì delle otto e mezza :
RispondiEliminahttp://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fad4ce15-e9dc-464e-ba0d-4c005de66f3d.html
(Si badi, non è tanto questione di "mores" , ma di "topoi" che vanno per la maggiore nelle sceneggiature "leggere" del 2013 italiota..)
"I segni dei tempi". (Sociologici, antropologici...zoologici.)
RispondiElimina" Is not Fr Volpi the only possible official spokesman for the FI?
The denial of any survey contradicts the fact that during the apostolic visitation, all the FI were sent a questionare by Mons. Vito.I hope the friars can resolve their issues for the good of the Church, and display filial obedience to the Vicar of Christ as expressed by their founder. "
08 August, 2013 00:14
http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/08/for-record-franciscan-friars-of.html
Giuseppe Federici07 agosto 2013 21:22
RispondiEliminaPadre Pio non sosteneva la vacanza della sede apostolica come parecchi Francescani dell'Immacolata sono stati scoperti a fare.
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Lo ripete più volte il Federici che tra i FI ci sono molti sedevacantisti.
Onestà imporrebbe di far nomi e cognomi.
In caso contrario siamo alla calunnia e alla diffamazione perseguibile a normma di legge.
E chi ha mai detto che il rito cosiddetto di Pio V viene pari pari dall'età apostolica? Il nucleo essenziale sì, il resto è venuto via via formandosi, soprattutto ma non solo nell'era di Gregorio Magno. Persino il progressistissimo L. Bouyer riconosce che il Canone Romano è la più antica delle preghiere eucaristiche.
RispondiEliminaCertamente il Messale antico non è dogma, ma contiene inalterata tutta la Fede Cattolica senza nukka sfumare. Non è un dogma il Summorum Pontificum, ma neppure il Novus Ordo, che ha gravi pecche di diminuzioni e omissioni nella parte offertoriale e sacrificale della Messa. Si veda ad es., dopo che è stato rivisto nel 2003 il canone V o svizzero, il II canone della conciliazione dove non si accenna neppure alla transustanziazione.
Qualche interessante riflessione. Non fa bene tenere il piede in due scarpe:
RispondiEliminaIn questi anni di crisi profonda e radicale, noi cattolici sembriano accontentarci veramente di poco e il nostro atteggiamento di grande fiducia nei confronti del cosiddetto mondo "conservatore" ne è la prova.
Si considerano tradizionalisti cardinali solo sulla base della loro predilizione verso il Vetus Ordo, ma si fa finta di ignorare come essi nella Fede esprimono gli errori dottrinali del Concilio.
Si prenda il caso del card. Ranjith che è arrivato a partecipare a riunioni interreligose con gli induisti e a chiedere ai cattolici di non consumare alcoli e carne durante il "Weseak" o il card. Turkson che in questi giorni, parteciperà ad una cerimonia interreligiosa per ricordare le vittime del bombardamento atomico americano.
Tutto ciò desta meraviglia, perché è la dimostrazione di come non si riesca a capire che il buon gusto estetico verso la liturgia tridentina non sia un biglietto di visita sufficiente per essere considerati "tradizionalisti".
Un altro esempio eclatante è stato Benedetto XVI etichettato come tradizionalista, perché ha "liberalizzato" la Messa Tridentina. Liberalizzato? Sarebbe più coretto affermare che ha solo tolto alcuni paletti per la sua celebrazione, ma il fatto stesso di considerarlo "straordinario", è la dimostrazione che il predecessore di Papa Francesco considera ordinario il rito di Paolo VI e che nella dottrina non si discosta un centimentro dagli insegnamenti del Concilio Vaticano II, difeso fino agli ultimi giorni del suo Pontificato.
E oggi è il turno dei Francescani dell'Immacolata, arrivati ad essere presentati addirittura come santi da diverse penne cattoliche. Premesso che solo Dio legge il cuore degli uomini e che nessuno mette in dubbio la crescita della Congregazione e il loro modo di vivere austero e pio, per amore di carità e di giustizia, non possiamo -ad un tratto- dimenticare che essi accettano in toto il Concilio Vaticano II e il Novus Ordo Missae e che anzi, lo stesso fondatore Padre Manelli, predilige la celebrazione di quest'ultimo così come riportato nel loro comunicato ufficiale:
"[...]lo stesso P. Manelli celebra soprattutto il Novus Ordo (S. Messa e Breviario)."
Far passare per santo ed ammirevole il comportamento dei Francescani dell'Immacolata, significa distruggere l'opera di Mons. Lefebvre, perché lo "scismatico" e "testardo" vescovo francese non solo ha rifiutato il Concilio e la Nuova Messa, ma ha peccato di "presuzione" non volendo obbedire a Roma (come ha fatto il "santo" Padre Manelli), arrivando addirittura ad ordinare quattro Vescovi!
In conclusione, o si prende come modello il biritualista Padre Manelli o il tradizionalista Mons. Lefebvre.
Noi scegliamo il secondo, che ha preferito la calunnia e la persecuzione per difendere veramente la nostra Fede e la Santa Messa Cattolica. Morto "scomunicato" perché non ha voluto considerare il vetus ordo come "staordinario", ma come unico ed autentico rito cattolico che ha diritto di esistere. Che esempio per tanti sacerdoti e Vescovi che cercano i compromessi pur di vivere tranquilli nel loro piccolo orticello!
(tratto da Tradizione.biz)
Come accade di frequente, i cari mici di Tradizione.biz, in ASTRATTO, hanno ragione. IN CONCRETO, ci sono da fare dei distinguo .
EliminaDistinguo che, però, ti guardi bene dal fare, visto che l'articolo riportato è praticamente inattaccabile.
EliminaAnonimo08 agosto 2013 09:41
EliminaCome accade di frequente, i cari mici di Tradizione.biz, in ASTRATTO, hanno ragione. IN CONCRETO, ci sono da fare dei distinguo .
Anonimo08 agosto 2013 10:08
Distinguo che, però, ti guardi bene dal fare, visto che l'articolo riportato è praticamente inattaccabile.
INFATTI, non intendo attacarlo, per niente. Mi limito a precisare (prima non ho potuto farlo causa impegni) che:
a)Padre Manelli, in privato ha sempre detto che preparava i suoi monaci al giorno in cui la Messa Tridentina sarebbe stata di nuovo possibile celebrarla senza "paletti";
b) ai fini dell'operazione "sopravvivenza della Tradizione", sono stati utili sia la "disobbesinza" di Mons. Lefevbre, sia "l'obbedienza" di Padre Manelli. Come in periodo di carestia: sono utili sia le provviste dirette (cibo, etc.,) sia le provviste "indirette" come le merci di scambio, che consentono di procurarsele più avanti nel tempo. Le consacrazioni episcopali hanno procurato il "Cibo" diretto per non patire troppo la "fame" spirituale. La vita pia e austera (che lo stesso articolo loda), con la diffusione di buona atampa et similia (ed anche con il corredo di persecuzioni che, in forma più blanda di oggi, ma non sono Mai mancate), hanno diffuso, anche al di fuori del mondo tradizionalista in senso streto, la presenza di un, se non "comune sentire", quanto meno di un liguaggio comune. Basti dire che, sembra poco, e lo è , ma per come stiamo messi già è qualche cosa, i FI, sono, penso, gli unici religiosi indossanti un abito che molta gente "normale" ha occasione di vedere. A ciascuno il suo compito;
c) paradossalmente, proprio la persecuzione di oggi, è un ulteriore servizio che i FI fanno alla "buona bATTAGLIA". E' la conferma, come dice l'articolo di Gnocchi & palmaro, che, nella Chiesa "moderna", non c'è posto neppure per briciole di vero "anticonformismo" , nemmeno di frammenti di "andare davvero contrcorrente". Queste "autorità" che si domandano chi sono io per... di fronte a, ripeto, misere briciole di serietà, oggettivamente premiate dal Cielo, con la pioggia di vocazioni, non esitano a riesuamre comportamenti se non da faraone d'Egitto, quanto meno da Chiesa "pacelliana".
Anonimo delle 11:23 condivido in pieno. E' un periodo di carestia spirituale e quindi gocce d'acqua come Lefebvre e i Francescani dell'Immacolata sono più che salutari in questo deserto.
EliminaIl Padre Manelli e la sua Congregazione sceglie e sceglierà sempre la Chiesa; Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre!! quindi la transustanziazione (il pane diviene corpo e sangue di Cristo) avviene sia con il vecchio che con il nuovo "Ordo"... in qualsiasi lingua avvenga, Cristo scende nel pane e nel vino.
EliminaPerché siete attaccati ad una forma? Cristo ha detto a Pietro su questa pietra edificherò la mia Chiesa... Oggi la voce di Dio si manifesta attraverso il Papa; se il Papa nel suo Magistero dichiarerà che la forma nel celebrare la Messa è quella di usare la lingua copta se amiamo il Cristo, dobbiamo obbedienza al Papa e al Magistero...
Dio vuole la sottomissione del nostro intelletto e non solamente la forma...dobbiamo essere liberi da schemi che ci impediscono di volare e amare Dio incondizionatamente.
Spero che almeno questo breve commento non sia censurato
Grazie
Ma magari fosse introdotto il venerabile Rito Copto!!!! Ne trarremmo spiritualmente tutti beneficio! Si ricordi sempre che la Lex Orandi è la Lex Credendi e la forma, mai come in questo momento, è importantissima! Lo ripeto per l'ennesima volta: la differenza tra Vetus Ordo e Novus Ordo non è solamente di forma ma di natura sostanziale!!! Si studi bene le differenze nelle formule anche di consacrazione tra i 2 riti....
Elimina... ma di che cosa stiamo parlando ????
RispondiEliminaLa Santa Tradizione ha già vinto !!!
Le celebrazioni "vetus ordo" dilagano per ogni dove.
I seminari "della tradizione" traboccano di sante vocazioni.
Gli unici ordini religiosi vivi e fecondi sono quelli che hanno optato per il "biritualismo" con gli intrepidi Francescani dell'Immacolata.
Al di fuori della Santa Tradizione vi é soltanto un panorama di macerie.
Ad ottobre, ancora una volta, la Messa di sempre verrà celebrata sulla tomba di San Pietro, 10 anni or sono sarebbe stata follia il solo pensarlo.
Il cammino é ancora lungo, la Tradizione verrà ancora osteggiata e combattuta.
A chi ci osteggia e combatte ... laico o chierico che sia ... rivolgo l'augurio di Gamaliele: "Non vi accada o fratelli di trovarvi a combattere contro Dio".
Non è che magari, verso il 5 di ottobre, Franciscus imporrà la celebrazione a San Pietro con Novus Ordo?
EliminaNessuno santifica i FI in vita, neppure p. S. Manelli, ma indubbiamente tutti coloro che li hanno avvicinati hanno potuto constatare la loro santa vita, cioè lo sforzo di santificazione, e ne han tratto un gran bene spirituale.
RispondiEliminaMa son da rigettar con tutta la forza e lo sdegno possibili le calunnie che da qualche sito sedevacantista o anche da singoli cripto sedevacantisti o sedevacantisti espliciti vengono lanciate dello Scozzaro e da altri della stessa risma.
Un giovane amico ha frequentato un anno di discernimento presso i FI, poi ha fatto una scelta di vita religiosa più radicale, dopo un lungo percorso di riflessione, aiutato da amici fidati, qualcuno dei quali ha anche cercato di farlo ritrarre dalla sua decisione. A me non s'è rivolto, e solo qualche giorno fa abbiamo riallacciato i rapporti confidenziali.
Ebbene, da me interpellato senza ambagi sul clima interno dell'Ordine, ha senza mezzi termini e con grande sincerità riconosciuto d'aver avuto un'ottima formazione e che ha constatato una vita di penitenza, studio e preghiera. Non condivide, e qui è il motivo del suo distacco, il biritualismo, fedele come è sempre stato al rito di S. Pio V, come pure l'estrema obbedienza anche quando tanta parte dei frati si sentono in coscienza di non condividere il biritualismo o certi insegnamenti per quanto non vincolanti della Gerarchia. Dissenso intimo, ma sempre e solo obbedienza. Atteggiamento che l'amico non poteva più, anche lui in coscienza, considerare proficuo. Non ha potuto difendere apertamente difendere i FI in assenza dell'approvazione dei suoi superiori.
I provvedimenti di governo sono espressione del munus regendi della Chiesa. Commissariare un ordine o proibire la celebrazione vetus ordo e' atto di governo, quindi non e' atto di magistero (che promana invece dal munus docendi), ne' ordinario ne' straordinario. Pertanto un provvedimento di governo non e' garantito dall'infallibilita', puo' benissimo essere legittimo (conforme al diritto canonico) ma ingiusto (contrario cioe' al volere di Dio). Per cui e' legittimo criticare un provvedimento pontificio senza per questo essere sedevacantisti. Cio' sia detto ad arricchimento della (scarsa) cultura teologica e canonica dei vari anonimi che accusano di comportamento scismatico chi critica un provvedimento pontificio. Felice
RispondiEliminaANONIMO delle 11,37
RispondiEliminaFinalmente un anonimo (ma un nick per potersi destreggiare sarebbe utile) che usa la testa e il buon senso.
Per quel che mi riguarda il provvedimento pontificio in questione lo ritengo legittimo ma esagerato, e credo che si sarebbe potuto intervenire diversamente.
I motivi della visita sono stati espressi in modo poco trasparente; gli accusatori alla Scozzaro son cialtroni nefandi; i FI hanno risposto con molta puntualità e docilità. La figura del visitatore m'inquieta, perché mi si dice che sua madre era a servizio presso casa Manelli. Si poteva, azzardo, scegliere persona meno implicata. Il commissario un cappuccino! I francescani si son suddivise in diverse famiglie e immaigino quanto si amino. In ogni caso i bravi FI pregano, studiano e lavorano. Alla fine si valuterà il tutto. E le decisioni della S. Sede non saranno insindacabili. Pensiamo al povero S. Padre Pio.
non bravi, bravissimi e coraggiosi Gnocchi e Palmaro: vedono e commentano quello che altri non vogliono (o non possono) più vedere per seguire altri interessi.
RispondiEliminaper fortuna che Dio non si stanca mai di perdonare: ora il suo vicario manda pure i commissari che devono pure essere pagati a rimborso spese
RispondiEliminaper fortuna Gesù vede nel cuore di ogniuno e non giudica così facilmente mescolando flashmob, fantozzi e sacramenti, a me Copagabana è piaciuta moltissimo e non trovo che quello svii dalla vera vita in Gesù fatta di impegno di sacrificio e di donare la vita per gli altri. Gesù vero non ha i paraocchi guarda al cuore e chiama cescuno anche in mezzo ad una folla di ragazzi con il cuore colmo momentaneamente solo di emozione, ma che poi nel corso degli anni si trasforma in scelte vere e concrete. Se io non fossi passata dalla GMG non sarei la stessa di oggi che dono la vita a Gesù nel mio sposo e nei miei quattro bimbi quotidianamente... non possiamo essere così quadrati... per fortuna Gesù non ragiona così... lui chiama quando come e dove vuole; e se lo Spirito Santo ha eletto Papa Francesco c'è bisogno di Papa Francesco. Evviva l'obbedienza!
RispondiEliminaQuesta si chiama Papalatria.... i modernisti hanno fatto guerra ai Papi integri nella fede e volevano abolire addirittura il papato..... e cuoriosamente guarda un po' negli ultimi decenni sono felicissimi del papato.... anzi farebbero pure il Ramadam se Papa Francesco glielo chiedesse! Certo lui è bbbbuono.... non come i Papi del passato....che insensibili e cattivi che erano..... sicuramente perché non hanno conosciuto il Concilio II, se no avrebbero certamente avuto più cuore, più giustizia e carità.... certo certo.
EliminaMa no, Anonimo del 08 agosto 2013 23:14!
EliminaI papi, da Pietro fino al Concilio di Trento sono stati tutti buoni!!!
Dal Concilio di Trento al Concilio Vaticano II, cattivissimi!!!
Dal Concilio Vaticano II fino ad oggi, buonissimi!!!
:-)
anzi farebbero pure il Ramadam se Papa Francesco glielo chiedesse
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Potrebbe Papa Francesco obbligare i cattolici, pena la non assoluzione e la scomunica nei casi di recidiva, a saltare colazione e pranzo per tutta la Quaresima, e destinare i soldi del pranzo ai poveri. Sai quanti cattolici lo seguirebbero? Ma lui lo sa bene e se ne starà buono e tranquillo. Buono sì, fesso no.
Carissimi Gnocchi e Palmaro ho sempre appezzato la vostra testimonianza, i vostri libri e il vostro impegno per una ripresa della fede autentica. Avete ragione quando criticate il fatto che si commissaria solo da una parte e non anche da altre parti (io penso ai neocatecumenali). Ma sui manelliani, non conoscendo, come altri, i veri e gravi ”panni sporchi” di questo Istituto, non siete stati, in questo caso, calibrati come tante altre volte. Dalle notizie più precise che, di mano in mano, vengono fuori, adesso si sanno almeno due cose. Primo che sono stati cinque frati-preti dello stesso Istituto a fare esposto alla Congregazione. Quindi il provvedimento parte dall’interno dell’Istituto e non da persone esterne cattive e sempre moderniste. Si tratta di persone che sono state con Manelli sin dall’inizio e che hanno rivestito ruoli di governo nell’Istituto. Cade l’ipotesi – per altro infantile e non dimostrata - del complotto esterno. Conoscendo poi il clima da “caporalato” che vige in quello Istituto, i cinque frati-preti sono stati i portavoce di un bel gruppo che la pensa come loro e non certo una frangia minoritaria e isolata che avrebbe falsificato la realtà. Secondo che la decisione della Santa Sede non è stata presa – come era ovvio - a cuor leggero, ma è stata preceduta da una capillare raccolta di informazioni. E questa capillare e accurata raccolta di informazioni costituisce il grande valore della relazione del Visitatore e il fondamento dell’azione di commissariamento della Congregazione. Voi avete visto solo la facciata esterna e, come tanti altri, ne siete impressionati positivamente. Ma in quell’Istituto, dietro la facciata perbenista, ci sono “panni sporchi” di diversa gravità che Manelli tenta di nascondere facendo credere che tutto consista solo in una persecuzione contro il V.O. Il mio invito amichevole è: non credetegli.
RispondiEliminaPerché dovremmo credere a te?
EliminaA giudicare sarà sempre e comunque il Signore che legge i cuori e scruta le intenzioni. Una cosa è certa: il peccato che più di ogni altro era condannato da san Francesco per quanto riguarda i frati è la detrazione e mormorazione. E alcuni di questi frati sono anni che preparano il terreno che detrazioni e mormorazioni di varia entità, avvelenando i cuori propri e di altri ingigantendo situazioni e spesso rasentando la calunnia. Il Signore li perdoni perchè non sanno quel che fanno. La "capillare" raccolta di informazioni, in realtà, è stata l'invio di un questionario dalle domande capziose che partiva dal pregiudizio di una colpevolezza che in realtà andava dimostrata. Il Visitatore in realtà non ha "visitato" neanche una comunità...
EliminaE certo, questa ancora mancava! Quindi la mormorazione e detrazione è peccato esecrabile e giustamente condannato quando viene dai frati che invece, a capire dal suo scritto, avrebbero dovuto ingoiare il rospo e tacere.... ma sono anni che nei FI non si sente altro che parlar male e degli altri religiosi, e dei preti diocesani e dei Vescovi suddivisi in buoni e cattivi (ovviamente i primi sono quelli tradizionali tutti gli altri sono con i capri) e molti dei secondi hanno avuto diretta esperienza di chi sono davvero i FI specialmente quelli che hanno rapporto diretto con le Suore: ultimo il Vescovo di VT ma anche quello di Città di Castello e che dire dell' Ordinario di Pietravairano e tanti altri che dagli umili fraticelli hanno subito sgarbi di varia natura. La mormorazione è quindi condannabile quando colpisce dall'interno mentre se rivolta fuori è ottima perché esalta "le fila"..... ma mi faccia il piacere! Fatevi un bell'esame di coscienza e tacete perché piu si prolunga questo clima di menzogna di regime più la convalescenza sarà dolorosa e la figuraccia mondiale.
Eliminaappunto...lei caro frate si risponde da solo con questo bel post
Eliminancora avete il coraggio di parlare di messa in latino o altra lingua qualsiasi.Pensate s mettere nelle carceri a S.Vittore nel ce ne sia una piu' appropriata si crimini commessi e che continua a ettere quel grsn demonio, forse il demonio si offende a sentir paragonarlo a lui.
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