Il caso del Duomo di Chivasso
Necessitava un giovane sacerdote, recentemente nominato Viceparroco del Duomo di Chivasso (TO) per tentare di riportare ordine e devozione, o quantomeno buona educazione, in questa chiesa ormai in preda allo squillare dei cellulari. A quanto riferito da vari giornali, in particolare da "La Sentinella del Canavese" del 24 agosto 2012 (si veda foto in alto), don Luca Pastore, classe 1981, ha attuato una lodevole iniziativa esponendo alle porte del Duomo un cartello che recita così: “Il Signore vi ascolta e vi parla in molti modi. Ma di sicuro non vi chiama al cellulare. PER FAVORE SPEGNILO”. Ecco però la repentina presa di distanza della Curia eporediese, sempre “bettazziana” nel cuore (per non dire sino al midollo), che per bocca del Vicario Generale don Arnaldo Bigio trasmette un dosaggio di relativismo ecclesiastico che solamente in un vecchio prete sessantottino si può ancora trovare! A suo parere, infatti, in chiesa deve regnare massima libertà quanto ai costumi onde non compromettere l’afflusso di fedeli, se così possiamo ancora definirli. In ogni caso dalla mini intervista riportata si evince come l’imminente visita del Cardinale Bertello in occasione della Festa Patronale sia stato il principale movente onde evitare una figuraccia ai chivassesi, non certo l’amore a Nostro Signore. Il novello Vescovo di Ivrea, mons. Edoardo Aldo Cerrato, avrà molto da penare nella Chiesa di cui è stato eletto Pastore, ma auspichiamo possa almeno contare sul giovane clero canavesano, per quanto poco numeroso!
John Henry
DON LUCA HA FATTO BENE
RispondiElimina