Basta un clic per accedere a tutti i documenti della congregazione per la dottrina della fede, dal 1965 a oggi.
Il più vecchio della serie, del cardinale Ottaviani,
sembra scritto su misura per l'odierna disputa con i lefebvriani
di S. Magister, Diario Vaticano del 02.04.2012
Il più vecchio della serie, del cardinale Ottaviani,
sembra scritto su misura per l'odierna disputa con i lefebvriani
di S. Magister, Diario Vaticano del 02.04.2012
CITTÀ DEL VATICANO, 2 aprile 2012 – Da un paio di settimane i documenti vaticani riguardanti la dottrina cattolica sono più facilmente accessibili in tutte le maggiori lingue nel mondo.
Il 16 marzo 2012, infatti, la Congregazione per la dottrina della fede, CDF, pur conservando i propri documenti sul sito ufficiale della Santa Sede, per facilitarne la consultazione ha aperto una nuova pagina web: Congregazione per la dottrina della fede
Il 16 marzo 2012, infatti, la Congregazione per la dottrina della fede, CDF, pur conservando i propri documenti sul sito ufficiale della Santa Sede, per facilitarne la consultazione ha aperto una nuova pagina web: Congregazione per la dottrina della fede
In essa si possono leggere tutti i pronunciamenti postconciliari della congregazione. In pratica tutti i documenti emanati dopo che essa cambiò nome – con il motu proprio del 7 dicembre 1965 "Integrae Servandae" di Paolo VI – da congregazione del Sant’Uffizio a, per l’appunto, congregazione per la dottrina della fede.
Per una più facile consultazione, i link ai documenti sono offerti non solo in una lista generale, ma anche in tre liste tematiche: quelli di natura dottrinale (74 documenti), quelli di natura disciplinare (33) e quelli riguardante i sacramenti (39). [...]
Una nota pubblicata dalla CDF il 16 marzo 2012 spiega che "si sta procedendo nel completamento della raccolta delle traduzioni" e che "già attualmente ogni documento viene offerto comunque in lingua originale e in qualche traduzione". [...]
Inoltre si offrono notizie circa i volumi con gli atti di simposi promossi dalla congregazione e si mettono a disposizione discorsi e interventi degli ultimi due prefetti della congregazione: il cardinale William J. Levada, che la guida dal 2005, e l’allora cardinale Joseph Ratzinger che ne fu prefetto nei 23 anni precedenti.
[...]
Quanto al valore dei documenti, la nota sottolinea che "i documenti della CDF approvati espressamente dal Santo Padre partecipano al magistero ordinario del successore di Pietro (cfr. Istruzione 'Donum veritatis' sulla vocazione ecclesiale del teologo, 24 maggio 1990, n.18). Ciò spiega l’importanza di una ricezione attenta di tali pronunciamenti da parte dei fedeli e specialmente di coloro che sono impegnati, a nome della Chiesa, nell’ambito teologico e pastorale".
La nota insiste infine sul fatto che "nel mondo di oggi" risulta "necessaria una più ampia diffusione dell'insegnamento del dicastero", poiché "soprattutto i documenti emanati dal tempo del Concilio Vaticano II fino ad oggi trattano questioni importanti per la vita e la missione della Chiesa, offrendo risposte dottrinali sicure alle sfide che ci stanno davanti".
*[...] *
Curiosamente, la nota con cui la CDF ha presentato la sua nuova pagina internet è stata emessa proprio nello stesso giorno, il 16 marzo 2012, nel quale i vertici dell’ex Sant’Uffizio hanno tenuto un delicato e importante incontro con il vescovo Bernard Fellay, superiore della lefebvriana Fraternità San Pio X.
In quell'incontro, al leader tradizionalista è stato dato un mese di tempo per firmare un preambolo dottrinale – contenente l’accettazione del Concilio Vaticano II – come condizione per un pieno reintegro nel seno della Chiesa cattolica.
Ma è anche possibile che nel corso di quel colloquio sia stato ritirato fuori uno dei primi documenti di quando nacque la “nuova” congregazione per la dottrina della fede.
Si tratta della lettera circolare del 24 luglio 1966 inviata dal cardinale Ottaviani ai presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo “circa alcune sentenze ed errori insorgenti sull’interpretazione dei decreti del Concilio Vaticano II”.
Nella lista dei documenti a carattere dottrinale raccolti nella nuova pagina web della CDF, questo testo occupa il primo posto in ordine cronologico.
In questa lettera il cardinale Ottaviani, non certo con fama di progressista, tiene a distinguere "il Concilio Ecumenico Vaticano II", che "ha promulgato sapientissimi documenti, sia in materia dottrinale sia in materia disciplinare, allo scopo di promuovere efficacemente la vita della Chiesa", dagli "abusi che vanno prendendo piede nell'interpretare la dottrina conciliare".
E parlando di ecumenismo afferma:
"La Sede Apostolica loda, indubbiamente, coloro che nello spirito del decreto conciliare sull'ecumenismo promuovono iniziative destinate a favorire la carità verso i fratelli separati e ad attirarli all'unità della Chiesa; ma si duole del fatto che non mancano alcuni i quali, interpretando a modo proprio il decreto conciliare, propugnano un'azione ecumenica tale da offendere la verità circa l'unità della fede e della Chiesa, favorendo un pernicioso irenismo e un indifferentismo del tutto alieno dalla mente del Concilio".
Chissà se questa lettera di Ottaviani, tuttora inserita a pieno titolo tra i documenti ufficiali della congregazione per la dottrina della fede, sarà riletta con frutto dai capi dei lefebvriani...
Per una più facile consultazione, i link ai documenti sono offerti non solo in una lista generale, ma anche in tre liste tematiche: quelli di natura dottrinale (74 documenti), quelli di natura disciplinare (33) e quelli riguardante i sacramenti (39). [...]
Una nota pubblicata dalla CDF il 16 marzo 2012 spiega che "si sta procedendo nel completamento della raccolta delle traduzioni" e che "già attualmente ogni documento viene offerto comunque in lingua originale e in qualche traduzione". [...]
Inoltre si offrono notizie circa i volumi con gli atti di simposi promossi dalla congregazione e si mettono a disposizione discorsi e interventi degli ultimi due prefetti della congregazione: il cardinale William J. Levada, che la guida dal 2005, e l’allora cardinale Joseph Ratzinger che ne fu prefetto nei 23 anni precedenti.
[...]
Quanto al valore dei documenti, la nota sottolinea che "i documenti della CDF approvati espressamente dal Santo Padre partecipano al magistero ordinario del successore di Pietro (cfr. Istruzione 'Donum veritatis' sulla vocazione ecclesiale del teologo, 24 maggio 1990, n.18). Ciò spiega l’importanza di una ricezione attenta di tali pronunciamenti da parte dei fedeli e specialmente di coloro che sono impegnati, a nome della Chiesa, nell’ambito teologico e pastorale".
La nota insiste infine sul fatto che "nel mondo di oggi" risulta "necessaria una più ampia diffusione dell'insegnamento del dicastero", poiché "soprattutto i documenti emanati dal tempo del Concilio Vaticano II fino ad oggi trattano questioni importanti per la vita e la missione della Chiesa, offrendo risposte dottrinali sicure alle sfide che ci stanno davanti".
*[...] *
Curiosamente, la nota con cui la CDF ha presentato la sua nuova pagina internet è stata emessa proprio nello stesso giorno, il 16 marzo 2012, nel quale i vertici dell’ex Sant’Uffizio hanno tenuto un delicato e importante incontro con il vescovo Bernard Fellay, superiore della lefebvriana Fraternità San Pio X.
In quell'incontro, al leader tradizionalista è stato dato un mese di tempo per firmare un preambolo dottrinale – contenente l’accettazione del Concilio Vaticano II – come condizione per un pieno reintegro nel seno della Chiesa cattolica.
Ma è anche possibile che nel corso di quel colloquio sia stato ritirato fuori uno dei primi documenti di quando nacque la “nuova” congregazione per la dottrina della fede.
Si tratta della lettera circolare del 24 luglio 1966 inviata dal cardinale Ottaviani ai presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo “circa alcune sentenze ed errori insorgenti sull’interpretazione dei decreti del Concilio Vaticano II”.
Nella lista dei documenti a carattere dottrinale raccolti nella nuova pagina web della CDF, questo testo occupa il primo posto in ordine cronologico.
In questa lettera il cardinale Ottaviani, non certo con fama di progressista, tiene a distinguere "il Concilio Ecumenico Vaticano II", che "ha promulgato sapientissimi documenti, sia in materia dottrinale sia in materia disciplinare, allo scopo di promuovere efficacemente la vita della Chiesa", dagli "abusi che vanno prendendo piede nell'interpretare la dottrina conciliare".
E parlando di ecumenismo afferma:
"La Sede Apostolica loda, indubbiamente, coloro che nello spirito del decreto conciliare sull'ecumenismo promuovono iniziative destinate a favorire la carità verso i fratelli separati e ad attirarli all'unità della Chiesa; ma si duole del fatto che non mancano alcuni i quali, interpretando a modo proprio il decreto conciliare, propugnano un'azione ecumenica tale da offendere la verità circa l'unità della fede e della Chiesa, favorendo un pernicioso irenismo e un indifferentismo del tutto alieno dalla mente del Concilio".
Chissà se questa lettera di Ottaviani, tuttora inserita a pieno titolo tra i documenti ufficiali della congregazione per la dottrina della fede, sarà riletta con frutto dai capi dei lefebvriani...
Nessun commento:
Posta un commento