di F. Agnoli
(segue da qui)
"Dunque si diceva la volta scorsa: Roma caput mundi, ma anche salvezza dell’Italia dalle dominazioni barbariche e islamiche.
A qualche giorno dal 20 settembre, sarà allora opportuno affrontare un altro tema: la “liberazione” di Roma.
La lotta per sottrarre Roma al papato iniziò dopo la Rivoluzione francese. “A Roma, scrive Giulio Andreotti nella sua “Piccola storia di Roma”, la prima reazione alla Rivoluzione Francese fu di sostanziale indifferenza. Tuttavia, dopo la proclamazione della Costituzione Civile del clero, nel 1791, non solo Pio VI espresse la sua condanna, ma anche tra la popolazione si venne diffondendo un sentimento di ostilità nei confronti della Francia”, che culminò nel 1793 con il linciaggio dell’ambasciatore francese Hugou de Basville. Nel gennaio 1798 il generale francese L. Alexandre Berthier “occupò la città, dopo aver inutilmente sperato che il popolo insorgesse infiammato agli ideali di libertà”.
Questa tattica, tentare di far insorgere il popolo romano contro il papa, per poi intervenire presentandosi come “liberatori”, sarebbe stata riproposta, ancora senza successo, anche dai Savoia dopo il 1861. La lettura che se ne può dare è molteplice, ma il fatto è uno solo: i romani non volevano essere liberati, né nel 1798 né nel 1870.
Torniamo al 1798: Pio VI venne esiliato, il potere passò nelle mani dei francesi, e in breve “il popolo, esasperato dal gravame delle imposte” si sollevò al grido di “Viva Maria, viva Pio VI”.
Nel 1808 ci fu una nuova occupazione di Roma da parte di Napoleone, con arresto ed esilio di Pio VII, “tuttavia il popolo romano rimase sostanzialmente antifrancese. Le imposte, il regime militare, l’abolizione pressoché totale dell’articolato sistema assistenziale erano fonte di continuo malcontento, mentre le campagne erano infestate dai briganti, a cui molti si aggregavano per sottrarsi all’arruolamento nelle truppe imperiali”, perché i romani, che conoscevano la pace da svariati secoli, non si sentivano così pronti a morire per le manie di grandezza del piccolo corso .
Nella sua monumentale “Roma nell’Ottocento” F. Bartoccini ci dà altri dati interessanti: dichiara non più di 500-700 i presenti, molti solo per curiosità, alla proclamazione della Repubblica del 1798; ricorda che circa 15.000 persone lasciarono Roma dopo l’arresto di Pio VI; rammenta i saccheggi dei francesi a danno di chiese, confraternite, parrocchie, “la mancanza di cibo, l’aumento dei prezzi, la carenza di denaro”…
Il francese Lamartine, a Roma in questi anni, notava che la città era divenuta “ben triste e deserta”, perché “Bonaparte aveva spazzato via tutti”.
Alla caduta del “liberatore” Napoleone, Pio VII rientrò, “entusiasticamente accolto” dai romani.
E’ un fatto risaputo che i moti del 1820-1821 sfiorarono appena la città del papa, e non furono romani, per lo più, ma forestieri, i carbonari e i liberali che tramarono contro il governo.
Anche la Repubblica Romana del 1849 fu una parentesi poco apprezzata dai romani. Il poeta Giuseppe Gioachino Belli, noto per le sue precedenti poesie anticlericali, non esitò a denunciare “quanto di fellonesco, di barbaro e di abbietto avesse saputo osare la depravata coscienza dell’uomo” al tempo della tanto decantata Repubblica. Aggiungeva che la plebe veniva aggirata “con mille arti da astuti cospiratori, che accorsi a sciami d’ogni contrada d’Europa assumevano in Roma voce, simulacro e diritti di popolo” e che “la peggior feccia degli agitatori, con a capo il famoso condottiero delle bande rosse, il Garibaldi, si scaricò…negli Stati ecclesiastici e in Roma, divenuta in quei tempi scolatoio di ogni immondizia” .
Lo storico Viglione, nel suo “1861. Le due Italie” (Ares, 2011), ricorda che nel 1867, quando il generale pontificio Kanzler entrò a Monterotondo dopo la sconfitta di Garibaldi, i locali lo accolsero come un liberatore, perché “erano stati derubati di tutto dai garibaldini e le offese fatte alle loro donne li avevano particolarmente esasperati”.
Intanto si era consumato l’attentato terroristico, da parte dei carbonari Tognetti e Monti, alla caserma Serristori: una bomba aveva dilaniato 22 zuavi pontifici e alcuni passanti, tra cui una bimba di sei anni. Lo scopo era far insorgere i romani e facilitare il contemporaneo attacco, dall’esterno, dei garibaldini. Fu l’ennesimo flop, cui seguirono la conversione religiosa e il pentimento dell’operaio Monti, e, più tardi, la trasfigurazione risorgimentale dei due terroristi, divenuti, su lapidi e libri patriottici, veri e propri “martiri” .(4)
Eccoci ormai alle soglie del 20 settembre 1870. I governi italiani vogliono Roma: pagano cospiratori, spie, finanziano rivolte “spontanee”. Invano. I romani non insorgono. Pio IX decide di cedere, dopo una resistenza solo simbolica, ad un’ aggressione ingiustificata. Prima che la nuova Roma diventi “ladrona” per milioni di italiani, dal nord al sud, imponendo tasse e servizio militare obbligatorio, sono i romani i primi a deprecare i nuovi arrivati. Li chiamano “barbari” o “buzzurri”, con distacco e disprezzo, e in molti, anche tra coloro che lo avevano criticato, rimpiangono il papa." (5)
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4) Fulvio Izzo, “L’attentato del fermano Giuseppe Monti alla caserma Serristori”, Maroni, Ascoli Piceno, 1994.
5) Si vedano le opere citate: Barroccini, p.459-466; Andreotti, p.121; Orioli, p.23. Scrive il Barroccini che dopo il 1870 l’opposizione al nuovo governo fu generale: “Non si tratta di uno sparuto manipolo di gente, di clericali faziosi: l’opposizione, nei primi anni dopo la Breccia, si allargò a macchia d’olio coinvolgendo anche molti entusiasti filoitaliani della prima ora” (p.455), convinti che si fosse fatto “scempio della nostra Roma”. Andreotti ricorda invece la “gravità delle imposizioni fiscali” del nuovo governo; la “moltitudine di poveretti in cerca di fortuna” che arrivò dal Meridione nell’urbe; l’”esplosione edilizia incontrollata” che favorì una “cospicua speculazione”; l’esplodere della “disoccupazione” e delle “opere non compiute”…
(segue da qui)
"Dunque si diceva la volta scorsa: Roma caput mundi, ma anche salvezza dell’Italia dalle dominazioni barbariche e islamiche.
A qualche giorno dal 20 settembre, sarà allora opportuno affrontare un altro tema: la “liberazione” di Roma.
La lotta per sottrarre Roma al papato iniziò dopo la Rivoluzione francese. “A Roma, scrive Giulio Andreotti nella sua “Piccola storia di Roma”, la prima reazione alla Rivoluzione Francese fu di sostanziale indifferenza. Tuttavia, dopo la proclamazione della Costituzione Civile del clero, nel 1791, non solo Pio VI espresse la sua condanna, ma anche tra la popolazione si venne diffondendo un sentimento di ostilità nei confronti della Francia”, che culminò nel 1793 con il linciaggio dell’ambasciatore francese Hugou de Basville. Nel gennaio 1798 il generale francese L. Alexandre Berthier “occupò la città, dopo aver inutilmente sperato che il popolo insorgesse infiammato agli ideali di libertà”.
Questa tattica, tentare di far insorgere il popolo romano contro il papa, per poi intervenire presentandosi come “liberatori”, sarebbe stata riproposta, ancora senza successo, anche dai Savoia dopo il 1861. La lettura che se ne può dare è molteplice, ma il fatto è uno solo: i romani non volevano essere liberati, né nel 1798 né nel 1870.
Torniamo al 1798: Pio VI venne esiliato, il potere passò nelle mani dei francesi, e in breve “il popolo, esasperato dal gravame delle imposte” si sollevò al grido di “Viva Maria, viva Pio VI”.
Nel 1808 ci fu una nuova occupazione di Roma da parte di Napoleone, con arresto ed esilio di Pio VII, “tuttavia il popolo romano rimase sostanzialmente antifrancese. Le imposte, il regime militare, l’abolizione pressoché totale dell’articolato sistema assistenziale erano fonte di continuo malcontento, mentre le campagne erano infestate dai briganti, a cui molti si aggregavano per sottrarsi all’arruolamento nelle truppe imperiali”, perché i romani, che conoscevano la pace da svariati secoli, non si sentivano così pronti a morire per le manie di grandezza del piccolo corso .
Nella sua monumentale “Roma nell’Ottocento” F. Bartoccini ci dà altri dati interessanti: dichiara non più di 500-700 i presenti, molti solo per curiosità, alla proclamazione della Repubblica del 1798; ricorda che circa 15.000 persone lasciarono Roma dopo l’arresto di Pio VI; rammenta i saccheggi dei francesi a danno di chiese, confraternite, parrocchie, “la mancanza di cibo, l’aumento dei prezzi, la carenza di denaro”…
Il francese Lamartine, a Roma in questi anni, notava che la città era divenuta “ben triste e deserta”, perché “Bonaparte aveva spazzato via tutti”.
Alla caduta del “liberatore” Napoleone, Pio VII rientrò, “entusiasticamente accolto” dai romani.
E’ un fatto risaputo che i moti del 1820-1821 sfiorarono appena la città del papa, e non furono romani, per lo più, ma forestieri, i carbonari e i liberali che tramarono contro il governo.
Anche la Repubblica Romana del 1849 fu una parentesi poco apprezzata dai romani. Il poeta Giuseppe Gioachino Belli, noto per le sue precedenti poesie anticlericali, non esitò a denunciare “quanto di fellonesco, di barbaro e di abbietto avesse saputo osare la depravata coscienza dell’uomo” al tempo della tanto decantata Repubblica. Aggiungeva che la plebe veniva aggirata “con mille arti da astuti cospiratori, che accorsi a sciami d’ogni contrada d’Europa assumevano in Roma voce, simulacro e diritti di popolo” e che “la peggior feccia degli agitatori, con a capo il famoso condottiero delle bande rosse, il Garibaldi, si scaricò…negli Stati ecclesiastici e in Roma, divenuta in quei tempi scolatoio di ogni immondizia” .
Lo storico Viglione, nel suo “1861. Le due Italie” (Ares, 2011), ricorda che nel 1867, quando il generale pontificio Kanzler entrò a Monterotondo dopo la sconfitta di Garibaldi, i locali lo accolsero come un liberatore, perché “erano stati derubati di tutto dai garibaldini e le offese fatte alle loro donne li avevano particolarmente esasperati”.
Intanto si era consumato l’attentato terroristico, da parte dei carbonari Tognetti e Monti, alla caserma Serristori: una bomba aveva dilaniato 22 zuavi pontifici e alcuni passanti, tra cui una bimba di sei anni. Lo scopo era far insorgere i romani e facilitare il contemporaneo attacco, dall’esterno, dei garibaldini. Fu l’ennesimo flop, cui seguirono la conversione religiosa e il pentimento dell’operaio Monti, e, più tardi, la trasfigurazione risorgimentale dei due terroristi, divenuti, su lapidi e libri patriottici, veri e propri “martiri” .(4)
Eccoci ormai alle soglie del 20 settembre 1870. I governi italiani vogliono Roma: pagano cospiratori, spie, finanziano rivolte “spontanee”. Invano. I romani non insorgono. Pio IX decide di cedere, dopo una resistenza solo simbolica, ad un’ aggressione ingiustificata. Prima che la nuova Roma diventi “ladrona” per milioni di italiani, dal nord al sud, imponendo tasse e servizio militare obbligatorio, sono i romani i primi a deprecare i nuovi arrivati. Li chiamano “barbari” o “buzzurri”, con distacco e disprezzo, e in molti, anche tra coloro che lo avevano criticato, rimpiangono il papa." (5)
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4) Fulvio Izzo, “L’attentato del fermano Giuseppe Monti alla caserma Serristori”, Maroni, Ascoli Piceno, 1994.
5) Si vedano le opere citate: Barroccini, p.459-466; Andreotti, p.121; Orioli, p.23. Scrive il Barroccini che dopo il 1870 l’opposizione al nuovo governo fu generale: “Non si tratta di uno sparuto manipolo di gente, di clericali faziosi: l’opposizione, nei primi anni dopo la Breccia, si allargò a macchia d’olio coinvolgendo anche molti entusiasti filoitaliani della prima ora” (p.455), convinti che si fosse fatto “scempio della nostra Roma”. Andreotti ricorda invece la “gravità delle imposizioni fiscali” del nuovo governo; la “moltitudine di poveretti in cerca di fortuna” che arrivò dal Meridione nell’urbe; l’”esplosione edilizia incontrollata” che favorì una “cospicua speculazione”; l’esplodere della “disoccupazione” e delle “opere non compiute”…
Dato che gira e rigira finite sempre per parlare del Cammino Neocatecumenale e di Kiko Arguello vorrei farvi leggere la lettera che il Card.Ratzinger scrisse negli anni settanta per fare si che questa realtà ecclesiale si aprisse in Germania.Date retta a me imitate il Cammino non lo combattete è il fututo della Chiesa può essere un alleato prezioso per voi.Siete pochissimi nella mia città una decina,riunitevi in un movimento con prelatura personale.Siate realisti non massimalisti non ci sarà alcuna restaurazione nè ritorno alla Messa Tridentina per tutti anzi nè sarà cancellato il Vaticano II.Il Summorum Pontificum è qualcosa di molto fragile che non si sa se sopravviverà al tempo!Fate in modo di farvi amici non nemici altrimenti dopo Papa Benedetto XVI non sapete come si mettono le cose! Ascoltate i consigli spassionati!
RispondiEliminaVorrei poi invitare poi le persone serie,ce ne sono,che leggono questo blog <span>di diffidare molto di dicerie che vengono diffuse da alcuni elementi che scrivono anche qui </span>,sono sempre le stesse persone che da anni ripetono le stesse cretinate,sul conto del Cammino Neocatecumenale.Non fidatevi di quello che si legge su internet è tutta spazzatura!!La verità sul Cammino Neocatecumenale l'hanno detta gli ultimi tre Papi.Grazie
DI JOSEPH RATZINGER
caro Kurt
dopo la visita che ti hanno fatto i miei amici italiani non ti deve sorprendere il fatto di ricevere da parte mia questa lettera, che realmente non ho potuto scriverla prima.
Loro sono disposti a farti capire qual’è la finalità, la struttura e il senso di questa catechesi, quindi non ti devo aggiungere niente su questo. Il signor Gennarini che è dottore in fisica e il signor Spandri che è dottore in giurisprudenza hanno studiato da prima teologia a tubinga (Spandri ha studiato anche a Ratisbona) e li spinge l’esigenza di trovare un modo intenso di essere cristiani e di fare qualcosa per la Chiesa del proprio tempo.<span>Nonostante i loro successi univeristari entrambi sono rimasti insoddisfatti della teologia accademica</span> e hanno trovato una risposta alle loro aspirazioni più profonde soltanto nel movimento catechetico iniziato da uno spagnolo a partire dalla sua esperianza di conversione dall’ateismo alla fede. Sono convinto, dopo tante conversazioni, che si tratta di una autentica speranza di rinnovamento che proviene dallo spirito della Bibbia e dai Santi Padri ed è radicata nella chiesa concreta che si unisce al parroco e nello stesso tempo si apre a nuovi cammini di vita nella fede
So anche che il Santo Padre, in questo tempo, sulla base del materiale che gli è stato presentato si è manifestato in modo molto positivo a proposito di questa realtà ecclesiale. <span>Di conseguenza sarebbe mio grande desiderio che questa esperienza si radicasse anche in germania [...]</span> ho raccomandato a questi catechisti che si mettano incontatto con voi e con un sacerdote in particolare, <span>quindi vorrei dirvi che io sostengo questa esperienza perchè sono convintoche sarà molto positiva
</span>
<span></span>
<span>Joseph Ratzinger, 1974</span>
Omelia del Papa alla GMG
RispondiEliminaNon si può seguire Gesù da soli. <span>Chi cede alla tentazione di andare «per conto suo» o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui</span>.Aver fede significa appoggiarsi sulla fede dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva allo stesso modo da appoggio per quella degli altri. Vi chiedo, cari amici, di amare la Chiesa, che vi ha generati alla fede, che vi ha aiutato a conoscere meglio Cristo, che vi ha fatto scoprire la bellezza del suo amore. Per la crescita della vostra amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere l’importanza del vostro gioioso inserimento nelle parrocchie, comunità e movimenti, così come la partecipazione all’Eucarestia di ogni domenica, il frequente accostarsi al sacramento della riconciliazione e il coltivare la preghiera e la meditazione della Parola di Dio.Da questa amicizia con Gesù nascerà anche la spinta che conduce a dare testimonianza della fede negli ambienti più diversi, incluso dove vi è rifiuto o indifferenza.Non è possibile incontrare Cristo e non farlo conoscere agli altri. <span>Quindi, non conservate Cristo per voi stessi! Comunicate agli altri la gioia della vostra fede. Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno certamente di Dio</span>.”
Cosa c'entra il cammino neocatecumenale con la breccia di Porta Pia..??? mha... sempre fantasiosi i neocatecumenali... cmq apparte questo, volevo dire che proprio questa mattina mi trovavo nei pressi di San Lorenzo al Verano a Roma, e sono entrato nella basilica, dove si conserva il corpo del Beato Pio IX... e senza ricordarmi che oggi era il 20 settembre... che coincidenza! :) Beato Pio IX ora pro nobis!!
RispondiEliminaCaro Andrea perchè nelle discussioni precedenti a questa cosa c'entrava?Eppure viene tirato in ballo continuamente!Dai un occhiata all'articolo di Enrico sulla FSSPX,si parla più del Cammino e di Kiko che della Fraternità!!Chi è più fantasioso?
RispondiEliminaEcco un neocat che cerca di distrarre.....comunque da Romano dico...via i burini da Roma. Viva lo Stato Pontificio, a morte il Parlamento e la Repubblica giudaico-massonica Italiana!
RispondiEliminaEcco un neocat che cerca di distrarre.....comunque da Romano dico...via i burini da Roma. Viva lo Stato Pontificio, a morte il Parlamento e la Repubblica giudaico-massonica Italiana!
RispondiEliminaEcco un neocat che cerca di distrarre.....comunque da Romano dico...via i burini da Roma. Viva lo Stato Pontificio, a morte il Parlamento e la Repubblica giudaico-massonica Italiana!
RispondiEliminaMi scusi in genere i cavoli vengono a merenda........e' l'ora di pranzo e gia' invade?
RispondiEliminaLa foto e' del Parlamento Italiano, pizza Montecitorio..la sede della nostra repubblica delle banane giudaico-massonica. Da 150 anni hanno portato la penisola italica cosi' in basso che brunetta in confronto deve abbassare la testa per entrare in Parlamento. La tanto agognata demokrazia per la quel e' stata distrutta la penisola la penisola italica. Ed i neocat celebrano le pasque ebraiche......mah!
RispondiEliminaAppunto neocat del mondo...amate Gesu' e quello che ha detto e la sua Chiesa.. ma non solo quella dal CV2 e GP2 , ed i famosi 3 papi che vi fanno comodo.... anche quella prima con i suoi 20 concili, Santi, Papi....mi sembra che non lo fate.
RispondiEliminaKiko e' il piu' fantasioso..riesce anche a dipingere Gesu' con la sua faccia.....e poi la compagna in tuta da ginnastica adidas che va' dal Papa...che fantasia! Un altro barbaro a Roma! Ah ma Dio fara' giustizia....la fara'!
RispondiElimina<span>Volevo consigliarvi questi 3 video sul Risorgimento e le sue menzogne, con documenti anche originali Rai.
RispondiElimina<span>http://famigliacattolica.blogspot.com/2011/04/risorgimento.html</span></span>
Viva sempre Pio IX!
RispondiEliminaChe Stato infelice è divenuta l'Italia:lo squallore presente è sotto gli occhi di tutti.
Cento cinquant'anni fa l'Italia era grande e rispettata ora è composta solo di poveri uomini politici che non valgono nulla...grazie al falso risorgimento!
<span>I messaggi iniziali sono stati cancellati appunto perché completamente fuori tema; oltretutto si riducevano ad un lungo copia-incolla di un testo preso altrove, pratica possibilmente da limitare per non appesantire troppo la lettura dei commenti.
RispondiEliminaPrego l'autore (siccome mi sembra di aver capito chi è) di non insistere a pubblicare, per reazione, altri commenti dello stesso tenore, visto che l'argomento del post è un altro.
D'altra parte, posso concedere che si tenda a tirare in ballo il CNC un po' troppo spesso.
</span>
<span>
FZ</span>
Che cosa e' oggi Roma? una citta' degradata, umiliata nella sua bellezza, che obbliga migliaia di persone a vivere in quartieri anonimi e disumani.
RispondiEliminaSulla Roma della politica stendiamo un velo pietoso...
Eccone in sintesi i risultati di 150 anni di direzione cittadina pressoche' umana e laica.
Credo si debba esigere di meglio!
Caro Enrico(redazione) come mai la tua censura vale solo per me?Anche in altri Thread si è parlato del Cammino Neocatecumenale e non c'entrava nulla.Come mai lasci passare i commenti negativi sul conto del Cammino mentre censuri i miei?Perchè MIC e altri possono imperversare e parlare del Cammino per decine di commenti mentre io non posso farlo?
RispondiEliminaLa cara Signora MIc e altri si permettono di fare affermazioni sul Cammino vergognose e al limite della diffamazione ma sembre che tu non abbia nulla da ridire.Non mi sembra affatto corretto!!
Comunque potete mettere anche la clausola:Su questo blog non sono ammessi appartenenti o simpatizzanti del Cammino Neocatecumenale.Ma dare ragione a chi dice che questo non è un blog cattolico!!Gradirei una risposta grazie
Ribadisco quanto ho già detto.Secondo me dovreste fare un movimento tradizionalista con prelatura personale.Inutile pensare di imporre la Messa Tridentina ai Vescovi e ai parroci non serve a nulla,se non la vogliono perdete solo tempo.Inutile lamentarvi se vi boicottano,non la vogliono!Attaccandoli da questo blog non otterrete nulla anzi farete peggio.Otterrete solo di essere emarginati o vi concederanno la Messa ab collo torto.alla prima occasione ve la toglieranno.Non è questo il modo giusto secondo me.
RispondiEliminaEssi tengono alla grandezza di Roma.
RispondiEliminaLa grandezza di Roma? Ma che cosa è la grandezza?
La grandezza è un’idea. La grandezza è una visione.
Ho visto gran parte del resto del mondo… è brutale, crudele, oscuro… ROMA È LA LUCE!
Una volta c'era un Sogno e quel Sogno era Roma...
C'è stato un sogno una volta che era Roma lo si poteva soltanto sussurrare, ogni cosa più forte di un sospiro l'avrebbe fatto svanire, era così fragile. Io temo che non sopravviverà all'inverno.
Caro neocat-eretic-sacrileg ed anche un po' kiko-pajella con consorte flamengo!
RispondiEliminaI Cattolici Apostolici Romani non hanno bisogno di movimenti...il Cattolico pre CV2 per millenni e' stato ed e' Cattolico Apostolico Romano nel mondo...non c'e'rano movimenti, specializzazioni . Il primo movimento,,....Sillon si chiamava ed era ecumenista...fu' scomunicato da S. Pio X e PIO IX , non mi ricordo. "Pertanto gli unici movimenti che facciamo potrebbero essere quelli di frustarvi bene bene perche' avete ridotto il Tempio di Dio in una spelonca di ladri". E tutto parti' da Lutero ed alla presa di Roma purtroppo la zizzagna si e' diffusa bene anche qui......ed e' arrivata fino ad oggi. Si preoccupi della sua anima piuttosto, tra un focaccione ed una danza liturgica ! Noi sappiamo cosa fare. E Dio pure.
Caro amico certamemente tradizionalista ma senz'altro non cattolico nè tantomeno cristiano non varebbe la pena rispondere alle tue cretinate ma voglio farlo lo stesso per dimostrare la tua pochezza mentale.Dovrebbe essere Enrico a censurare commenti come i tuoi per il male che fai a te stesso.
RispondiEliminaTanto grande è la tua ignoranza quanto la tua superbia e asineria che ti qualificano per quello che sei!La Chiesa è tutto un movimento e non lo dico io ma lo ha detto il Card. Ratzinger qualche anno fa in uno dei suoi liebri.Inoltre,nella tua grande ignoranza,non conosci neanche la storia della Chiesa perchè i movimenti esistono dagli albori della Chiesa.Cosa credi siano tutti gli Ordini religiosi come il Francescani,Domenicani se non movimenti?Le congregazioni religiose sorte dopo il Concilio di Trento.E bada bene che il Cammino Neocatecumenale non è riconosciuto giuridicamente come un movimento ma una <span>itinerario di formazione cattolica</span>(Cnf Epistola Ogniqualvolta di G.P.II 1991),
Sei un poveraccio cosa vuoi che ti dica.Fai male a respingere la proprosta di in un movimento siete quattro gatti,nella mia città non arrivano a 20 persone tutte di unavox che fra qualche anno spariranno.Non c'è futuro un piccolo gruppetto che sarà sempre più emarginato!Tra l'altro alla morte di Papa Benedetto XVI che succederà di questi gruppetti?La formula di movimento difenderebbe il tradizionalismo da persone stupide ,e fanatiche come te.
<span>Vuoi frustarci?Dovrebbero frustare te per il male che fai al Messale Tridentino che stai affossando e rendendo odioso a tutta la Chiesa</span>.Bravo continua pure fai il gioco di chi è contrario al Messale di Pio V. Se ora celebrate la Messa in scantinati e baracche una volta al mese dopo la morte di Benedetto XVI vi toglieranno pure quello.Non ti illudere se continuerai su questa strada quella sarà la fine.Ricordati il Summorum non è un Dogma non è intoccabile ,come è stato proclamato da un Papa,un altro Papa lo può cancellare.Non piangete quel giorno lo avrete voluto voi!!Vi state facendo solo fnemici?Verrà il giorno in cui vene pentirete!I nodi vengono al pettine!!
Comunque se vuoi venire anche tu alla santa Eucarestia ti farà molto bene!!!
Ecco qua. Ecco che si è verficato ciò che presagivo: si è innescato il "flame" sul CNC. Per questo avevo rimosso i suoi commenti e avevo invitato a parlare d'altro. Va sempre a finire così quando c'è di mezzo lei. Ho cercato di prevenire la degenerazione della discussione, temendo quello che sarebbe accaduto, ma invano. Peraltro anche Sì Sì No No non è esente da colpe, con i suoi toni sempre troppo accesi. Non fatemi mettere mano al taschino.
RispondiEliminaFZ
Si caro Enrico ma come mai lei non censura altri che fanno degenerare la conversazione?Ci sono persone che usano toni ben più forti e lei non sembra accorgersene come mai?
RispondiEliminaCaro Enrico questo è un blog che intende parlare della Chiesa Cattolica o attaccare il Cammino Neocatecumenale?Lo potete dire apertamente non c'è problema.Dico solo che secondo me un blog che attacca altri cattolici non è cattolico.Non dia la responsanbilità a me perchè non intervenivo da mesi e se leggo i trhead precedenti si leggono spesissimo attacchi al Cammino Neocatecumenale in thread nei quali non c'entrava nulla e nessuno aveva provocato.Come mai lei non censura questi interventi mentre poi mi minaccia solo per aver detto la verità?Voi pensate di aiutare la vostra causa così ma vi sbagliate perchè vi scavate la fossa da soli.
RispondiEliminaNon potete pensare di stare tutta la vita a criticare questi e quello!Ma voi siete perfetti?Comunque ero serio nella mia proprosta!Se fossio in voi mi riunirei in una associaizione è l'unico modo per evitare l'estinzione.Siete pochissimi
RispondiEliminaehm sisinono la sistemazione della piazza è di epoca papale, non per niente quello era il Palazzo della Consulta, uno dei tribunali dello Stato Pontificio...
RispondiEliminaSbagliatissimo, caro Ospite! La sistemazione della Piazza (modificata anche altimetricamente) è cambiata da pochi anni ... sotto la Presidenza della Camera di Luciano Violante, mentre era sindaco Veltroni.
RispondiElimina