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venerdì 30 settembre 2011

I Cappuccini in Amazzonia: missionari? No, non vogliono nè evangelizzare nè battezzare. Parola di Frà Paolo

La Chiesa in Amazzonia ha il volto di Frà Paolo [speriamo non solo sua!n.d.r.]
da Vatican Insider 16/09/2011

Cento anni fa i cappuccini sono arrivati in questo spicchio della grande "Foresta" per stare in mezzo alla gente. Dopo un secolo, l’entusiasmo delle origini non si è ancora placato
di Sante Altizio - Torino

Assomiglia a Jovanotti. Se invece del saio e sandali, vestisse jeans, t-shirt e scarpe da ginnastica, potrebbe fare la controfigura di Lorenzo Cherubini. Si chiama Paolo Braghini è un frate cappuccino (foto), nato a Varese 35 anni fa, missionario nell’amazzonia brasiliana dal 2005.
«Mi sono laureato in missiologia con una tesi sugli indios Tikuna. Io mi sono fatto frate per fare il missionario e per andare a vivere in mezzo alle popolazioni indigene».
Frà Paolo ha sempre avuto gli indios in testa. Indios Tikuna, per la precisione. Vivono nell’Alto Solimoes, nella regione più occidentale dell’Amazzonia, quasi al confine tra Brasile e Perù. Sono alcune decine di migliaia. I frati cappuccini Umbri che sono arrivati in Amazzonia all’inizio del Novecento, hanno iniziato ad andare tra i Tikuna all’inizio degli Anni Trenta. Pagine epiche. Con due protagonisti: Padre Fedele da Alviano e Padre Arsenio Sampalmieri. Non c’è due senza tre. Il terzo cappuccino-tikuna è lui, frà paolo Braghini. Parla la loro lingua, ne conosce usi e costumi.
«Il nostro compito qui è uno solo: aiutarli a recuperare e mantenere la propria identità. Noi non evangelizziamo i ticuna, noi viviamo in mezzo ai ticuna».
La comunità indigena più numerosa è a Bèlem do Solimoes, a un giorno di barca dal confine peruviano. A tre da Manaus. Qui ci si muove solo scendendo o risalendo la corrente del Rio Solimoes. In tutta la regione sono circa 30 mila.
Paolo Braghini, sostenuto dai suoi confratelli, in tra anni di lavora tra i ticuna ha smosso animi sopiti da tempo e contribuito a dare vita a un festival di danza e cultura indigena (il primo del suo genere in Brasile) e alle prime olimpiadi indigene (tiro con l’arco, tiro alla fune, gara di canoa, braccio di ferro, gara di abbattimento degli alberi), che hanno catturato l’attenzione del gigante della tv brasiliana Globo, che ha mandato un inviato della redazione sportiva a seguire quotidianamente le gare.
Belèm do Solimoes è diventata la culla della rinascita indigena di tutta l’amazzonia orientale. E frà Paolo Braghini ne è il principale artefice.
Ora che è stato anche nominato vice-provinciale, quindi responsabile di tutta l’attività pastorale della missione, ha deciso di allargare le frontiere e di spostare ancora più all’interno della foresta, il raggio d’azione del suo lavoro.
«La nuova frontiera si chiama Javarì». E quando lo dici gli brillano gli occhi. Non saranno le Colonne d’Ercole, ma poco ci manca. Il Rio Javari, affluente meridionale del Rio Solimoes, che percorre 1100 chilometri tra Brasile e Perù, si perde letteralmente nella foresta. Foresta inesplorata, o quasi, dall’uomo bianco.
«E’ terra indigena, punto. Lì nessun altro aveva praticamente messo piede. Fino al luglio scorso». Già, nel luglio scorso, frei Paolo ha vestito i panni dell’esploratore e insieme a una mezza dozzina di studiosi brasiliani è andato a prendere contatto con le popolazioni indigene di quell’area.
«Vogliamo aprire una missione nello Javarì, fare ciò che hanno fatto i cappuccini un secolo fa qui nell’Alto Solimoes. Camminare accanto agli indios, condividerne la quotidianità. Dare una mano se e quando possibile».
La piccola spedizione ha incontrato una delegazione di anziani indigeni. Si tratta di gruppi che di fatto vivono da sempre isolati, individuati da poco dalla FUNAI, l’agenzia governativa che si occupa della tutela del mondo indigeno. L’obiettivo è monitorare la situazione. Comprendere le dimensioni del fenomeno di isolamento.
Inutile chiedere a Paolo Braghini quali sono i suoi progetti. «Il mio sogno, lo confesso, è andare laggiù e vivere in mezzo a loro».

AGGIORNAMENTO
Facciamo nostro, con qualche aggiunta, un commento lasciato da un lettore.
"
certo!! i missionari hanno un merito grandissimo, e nessuno vuole negarlo o diminuirlo!!! ma un frate che ammette che NON EVANGELIZZA, tradisce il mandato che ha dato Gesù Cristo in persona. [Mc.16, 15-16: Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato
Mt.28, 19-20: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. N.d.r.]
Lo scopo primo e ultimo della Chiesa è la salvezza delle anime. La Chiesa non è, per usare parole "moderne" (solo) una "organizzazione non governativa" di assistenza dei poveri. Per quello, a ben vedere, ora ci son anche molte altre benemerite associazioni laiche, di volontariato civile (e in certi casi anche nazionalizzate).
I frati missionari aiutano gli indigeni, li sfamano, li vestono, [li alfabettizzano, li curano, li difendono dai sopprusi di altri popoli o dell'autorità, e il Signore sicuramente gliene renderà merito, n.d.r.], MA soprattutto DEVONO catechizzarli e battezzarli nel nome della Ss.ma Trinità!!
La sola "assistenza" materiale è da rimproverare, se slacciata dall'assistenza spirituale, preludio all'evangelizzazione!! Un frate missionario (come ogni fedele battezzato, che, anche secondo il CVII è "profeta" di N.S.G.C.), se seguendo la vocazione e il proprio carisma, deve, DEVE evangelizzare e portare l'annuncio di Cristo Unico Salvatore, per susciatare le conversioni e offrire la possibilità della salvezza eterna a tutti i popoli di ogni nazioni, fino ai confini della terra!! Forse che l'amazzonia è oltre quei confini?? "

Quindi: ogni riconoscimento di merito va ai missionari cristiani, religiosi e laici, ma non si può provare rabbia e tristezza davanti alla "candida" ammissione da parte di un frate cappuccino che ammette senza remore di non evangelizzare i popoli che aiuta sicuramente in tanti modi. Se non gli mostra la via della salvezza, a che vale il benessere terreno?
Se i Missionari dei secoli XVI e XVII avessero ragionato come Frà Paolo, le Americhe e l'Australia non sarebbero Cristiane! E per noi Cattolici "Occidentali" sarebbero guai, se il Sud America non fosse Cattolico!
Si ricorda inoltra che anche nelle povere chiese delle Missioni, quelle nate a seguito delle scoperte di "nuovi mondi", l'importanza della sacra liturgia (certamente dignitosa e curata, se pur -ovviamente- meno preziosa e dorata-) era un validissimo sussidio al Catechismo, impiegata dai padre e dai frati missionari per spargere e coltivare il seme della conversione.
Conferma ne è che la FSSPX e l'ICRSS, per citarne due, hanno in Africa (e forse non solo) diverse missioni!

74 commenti:

  1. ma scusate, di che cosa dovremmo meravigliarci ?
     La Chiesa è DIALOGANTE, non più APOSTOLICA, dal 1965.
    CONCILIUM DOCET: il concilio continua la <span>sua</span> tradizione, e nessun papa (per ora) fermerà questo CONTINUO DIALOGO con i diversi che si chiama inculturazione, per chi non lo sapesse.
    O anche  CONDIVISIONE, come sta dicendo il religioso qui sopra, con parola molto  trendy, da quando la Chiesa ha deciso di adeguarsi al mondo e condividere le sue  speranze TERRENE, anzichè annunciare il Vangelo e la Vita eterna a cui siamo chiamati.
    Graie al Cv2, la Chiesa si è convertita al mondo e ai suoi sogni e bisogni dell'ALDIQUA, e non ha più bisogno essa stessa del Vangelo. Così pare....
    ( fino a  quando il Signore dirà: "Basta")

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  2. <span>ma scusate, di che cosa dovremmo meravigliarci ?  
     La Chiesa è DIALOGANTE, non più APOSTOLICA, dal 1965.  
    CONCILIUM DOCET: il concilio continua la <span>sua</span> tradizione, e nessun papa (per ora) fermerà questo CONTINUO DIALOGO con i diversi che si chiama inculturazione, per chi non lo sapesse.  
    O anche  CONDIVISIONE, come sta dicendo il religioso qui sopra, con parola molto  trendy, da quando la Chiesa ha deciso di adeguarsi al mondo e condividere le sue  speranze TERRENE, anzichè annunciare il Vangelo e la Vita eterna a cui siamo chiamati.  
    GraZie al Cv2, la Chiesa si è convertita al mondo e ai suoi sogni e bisogni dell'ALDIQUA, e non ha più bisogno essa stessa del Vangelo. Così pare....  
    ( fino a  quando il Signore dirà: "Basta")</span>

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  3. <span>ma scusate, di che cosa dovremmo meravigliarci ?  
     La Chiesa è DIALOGANTE, non più APOSTOLICA, dal 1965.  
    CONCILIUM DOCET: il concilio continua la <span>sua</span> tradizione, e nessun papa (per ora) fermerà questo CONTINUO DIALOGO con i diversi che si chiama inculturazione, per chi non lo sapesse.  
    O anche  CONDIVISIONE, come sta dicendo il religioso qui sopra, con parola molto  trendy, da quando la Chiesa ha deciso di adeguarsi al mondo e condividere le sue  speranze TERRENE, anzichè annunciare il Vangelo e la Vita eterna a cui siamo chiamati.  
    Grazie al Cv2, la Chiesa si è convertita al mondo e ai suoi sogni e bisogni dell'ALDIQUA, e non ha più bisogno essa stessa del Vangelo. Così pare....  
    ( fino a  quando il Signore dirà: "Basta")</span>

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  4. Faccio peccato se dico che avrei voglia di dargli due "sganassoni" per cancellare quel sorriso da ebete???

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  5. <p><span>Mc.16, 15-16: Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato</span>
    </p><p><span>Mt.28, 19-20: <span>Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.</span></span>
    </p><p>Questo non lo ha detto un papa tradizionalista o altri. Cappuccini VERGOGNATEVI!!!!</p>

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  6. Ma cosa diceva Giovanni Paolo II  quando si rivolgeva ai missionari che evangelizzano i paesi di cultura non cristiana ?

    Citiamo uno dei suoi più famosi discorsi: quello ai vescovi dell’Africa del Nord del 26.11.1991:
    « La missione dell’apostolo che ha incontrato Dio in questo modo è quella di farlo conoscere ai suoi fratelli
    mostrando che Egli si trova già lì, nascosto tra i popoli, nel cuore di tutte le culture
    »

    O anche in un’altra occasione:
    « E poiché tutte le culture hanno bisogno di conversione, favorite questa conversione nella speranza e nel riconoscimento che Dio è già presente. […] Chi propone la buona Novella invita le religioni non-cristiane a scoprire Cristo, ma è anch’egli chiamato, dai segni della presenza di Dio in queste religioni, a ricevere delle nuove illuminazioni sui modi diversi di vivere come uomo, e quindi con Dio»
    ( Giovanni Paolo II, discorso del 13.5.1989 ai partecipanti all’assemblea generale della Società delle Missioni Africane. )

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  7. nessuno ci obbliga a venerare GPII ma essendo beato nessuno puo' biasimare chi segue i suoi esempi e il suo insegnamento !!

    Ci sono tanti fatti controversi che, dal 1 maggio 2010, giorno della "santa" beatificazione non si ha più il diritto di criticare... questo é uno di quelli.

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  8. no, dimostri solo la tua imbecillità

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  9. bei censori da blog ma tutti stì evangelizzatori tradizionali, io non li ho MAI misti.

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  10. E' questa l'immanenza divina che sarebbe segretamente nascosta nel cuore di tutte le religioni e tutte culture il cui fondamento è la dottrina modernista dell’immanenza vitale, fermamente condannata già da S.PioX perché senza alcun appoggio nella Tradizione.

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  11. <span>E' questa l'immanenza divina che sarebbe segretamente nascosta nel cuore di tutte le religioni e tutte culture il cui fondamento è la dottrina modernista dell’immanenza vitale, fermamente condannata già da S.PioX perché senza alcun appoggio nella Tradizione.</span>

    <span>E' questo errore prettamente MODERNISTA che giustificherà ancora Assisi3. Dio é già li', presente in modo imperfetto in tutte le religioni.</span>

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  12. no ... certo che no, solo 1962 di congregazioni missionarie prima che il CVII stronchi tutto!

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  13. Che Dio si trovigià li è palese, essendo in cielo, in terra e in ogni luogo. Che il frate abbia l'umiltà di annunciarlo con quello slancio missionario di san Paolo che parlava di notte, giorno, in modo opportuno e importuno, con magnanimità e dottrina. Per meno di questo che si è fatto frate a fare? non c'è bisogno di essere frate per vivere con: basta essere filantropi

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  14. <span>no ... certo che no, solo 1962 anni di congregazioni missionarie prima che il CVII stronchi tutto!</span>

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  15. Ho conosciuto personalmente fr. Paolo prima che partisse. E quanto è scritto nell'articolo è MOOOOLTO limitato della sua vera attività. Questo è uno che si fa ore e ore in canoa per celebrare la S. Messa nelle varie comunità, ne ha una trentina o forse più, e sono solo tre sacerdoti. Le strade non esistono, e porta il Vangelo, altro che non evangelizzare.
    Ma a tutti chiedo: voi date fede ai reportage della Stampa senza battere ciglio? E' diventato il nuovo Vangelo (la Stampa, parliamo del giornale della fanmiglia Agnelli) su cui giudicare le realtà? Non pensate che anche loro riportano solo le cose che solo a loro interessano?

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  16. Ma vergognatevi, vecchie pettegole ammuffite ! Abbiate rispetto per chi ha lasciato tutto, vita comoda nel nostro mondo, per andare a testimoniare Cristo in mezzo a tante difficoltà.

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  17. Ironia della sorte, fra Paolo che ha 35 anni é nato nel 1976, proprio quando Mgr Lefebvre prononciava queste parole :

    "Accuso il Concilio di aver fermato lo slancio missionario della carità; di avergli sostituito un umanitarismo

    universale che sa nutrire e curare isoli corpi, senza nutrire e curare le anime con la grazia della fede"


    strano che qualcuno abbia previsto con 35 anni di anticipo tanti errori conciliari che ... non esistono.

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  18. Giovan Maria Colomban Belmonte (Preposto Camerier del Soglio Pontificio)30 settembre 2011 alle ore 09:51

    Almeno si veste da frate!

    http://freirodrigodearaujo.blogspot.com/2010/11/santa-missa-da-inicio-iii-assembleia.html

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  19. Giovan Maria Colomban Belmonte (Preposto Camerier del Soglio Pontificio)30 settembre 2011 alle ore 10:18

    http://www.arquidiocesedefortaleza.org.br/atualidades/noticias/venham-e-nos-ajudem/




    <span>Che cosa fa un prete nel Solimões superiore?</span>
    <span> La risposta corretta è: tutto!</span>
    <span> I fratelli da quando sono arrivati ​​nel 1909 ha iniziato una vera missione ed eroico.</span> <span> Nei primi anni sono stati i molti che danno la vita morendo di febbre gialla, beri-beri, annegato, quasi tutti i giovani, ma l'eroico - credo - è infatti non mollare mai.</span> <span> <span>Il desiderio di annunciare Cristo è sempre stata fondamentale.</span></span> <span> Chi conosce l'Amazzonia può immaginare cosa significhi mesi la spesa per bambini in piccole canoe lungo i fiumi nella "inferno verde", pieno di insetti, giorno e notte, oltre a calore umido e la pioggia costante.</span> <span> Si giocherà tutto questo semplicemente per evangelizzare, per dar vita nei sacramenti.</span> <span> L'azienda ha sviluppato nella regione intorno i frati missionari, perché con loro, e una piccola chiesa, c'erano scuole, ospedali o centri medici, segherie, fornaci, ecc</span> <span> Per gli infermieri troppo tempo, falegnami, muratori, insegnanti erano assistiti dai missionari, a volte per suore cappuccine.</span> <span><span> E ora i tempi ei modi sono cambiati, ma l'essenza della missione rimane: "Guai a me se non predicassi il Vangelo" evangelizzazione avviene attraverso parrocchie (solo siamo sacerdoti cappuccini in cinque delle otto attuali): catechesi, visite pastorali</span> alla costante comunità fluviale e canoa indigena, mentre lotta per i diritti umani dei bambini, i giovani e le famiglie con numerosi progetti sociali.</span> <span> Ogni volta che sono invitati a prendere un parroco mai prendere per te, ma in fraternità, per come san Francesco visse, crediamo anche che il primo modo di essere missionario è quello di testimoniare la bellezza della vita tra fratelli evangelica in fraternità .</span>

    "Vergogna" ci sta proprio tutto. Pessimo servizio alla Tradizione cattolica. Spero il post venga rimosso.

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  20. Ma non dire cas****ie ospite, guarda che la Chiesa non è nata nel 1965!

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  21. cosa gli insegna a questi indigeni che gli ha creati babbo natale?

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  22. <span>Ma non dire cas*****ie ospite, guarda che la Chiesa non è nata nel 1965 !</span>

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  23. Una volta avevo pensato di diventare sacerdote, ma non ho potuto per un problema di salute: il mio parroco mi ha detto che potevo comunque aiutare i poveri a trovar lavoro, i malati e i drogati a curarsi. Io gli ho detto che non volevo fare il prete per curare drogati e malati nè per trovare lavoro ai poveri, ma per dir Messa e confessare tutti; allora mi ha detto che è più utile quello che posso fare da laico perchè a Messa e a confessarsi ci va pochissima gente e bastano i preti che ci sono già ( l'ha detto ovviamente con altre parole).

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  24. Qui si tratta di sapere se il frate in questione, che è un superiore provinciale, conferma o no che lui non evangelizza.

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  25. ah ! No?! mi perdoni ospite, e come ci è arrivata la Chiesa, secondo lei, all'oggi?
    e che cosa ha fatto un san Francesco Saverio?
    si legga questa storia:
     IL ROSARIO E La storia di Takashi, Paolo (da battezzato) Nagai

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  26. eccoli gli <span>evangelizzatori tradizionali </span>anche nel disastroso post-concilio

    non so più quale papa diceva che la Francia era ormai terra di missione
    qui 600 chierichetti e 10000 fedeli scortano il Re dei Re veramente
    presente nell'Ostia entrando a Parigi (giugno 2011)

    <span>http://it.gloria.tv/?media=166978</span>

    http://www.youtube.com/v/zksyeqeFSQ8" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140

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  27. GLI ha creati? GLI???????? L'italiano....

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  28. Guarda che ci son preti missoniari del ICRSS sono anche in Africa eh! (mi sembra in Congo o in Gabon). E anche preti della FSSPX hanno una missione, se non due, in Africa!!! Ma che vai dicendo!!!

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  29. certo!! i missionari hanno un merito grandissimo, e nessuno vuole negarlo o diminuirlo!!! ma un frate che ammette che NON EVANGELIZZA, tradisce il mandato che ha dato Gesù Cristo in persona.
    Lo scopo primo e ultimo della Chiesa è la salvezza delle anime. Non è (solo) una "organizzazione non governativa" di assistenza dei poveri. Per quello, ci son anche le associazioni laiche (o civili e nazionalizzate).
    I frati missionari, devono aiutare gli indigeni, sfamarli, vestirli, ma soprattutto catechizzarli e battezzarli nel nome della Ss.ma Trinità!! La sola "assistenza" materiale è da rimproverara, se slacciata dall'assistenza spirituale!! Un frate missionario (come ogni fedele battezzato, che, anche secondo il CVII è "profeta" di N.S.G.C.) deve, DEVE evangelizzare e portare l'annuncio di Cristo, per susciatare le conversioni e offrire la possibilità della salvezza eterna a tutti i popoli delle nazioni, fino ai confini della terra. Forse che l'amazzonia è oltre quei confini??

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  30. Ne ho visti tanti di questi "giovanotti" che invece di portare la parola di Cristo a questi pagani ne hanno assorbito i costumi fino a diventare parte della tribù. Sono gli stessi preti che nelle grandi città del continente, una volta tutto realmente Cattolico, fanno comunella con figli di papà comunistoidi, arrivando addirittura a condannare pubblicamente quei santi uomini di Chiese che per anni fermarono il comunismo e l'ateismo. In Vaticano sono loro oggi le star, mentre i nomi di alcuni Cardinali non si possono nemmeno pronunciare. Imponessero a questi pagani seminudi il senso della decenza. del rispetto e della sottomissione invece di perdere la loro anima in danze demoniache. Se oggi in America Latina governano i comunisti e la religione Cattolica ha perso tanti fedeli è colpa loro: se gli piacciono tanto le orge sataniche si stabilissero definitivamente nella selva osservando però un rispettoso silenzio! Christus Rex

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  31. Devo dire la verità: sono un po' dispiaciuto dal tono di certi commenti, compresi quelli della Redazione, sull'operato di questo frate. Quando si parla di missionari dovremmo cercare di essere meno drastici e soprattutto più cauti nel giudicare, come mi sembra qualcuno abbia fatto, le intenzioni.
    Non scordiamo che mentre noi stiamo seduti davanti alla tastiera, quegli uomini sono da anni chi in Africa, chi nell'America latina, chi in altre terre, in condizioni di estremo disagio e spesso di pericolo.
    Le parole di questo frate mi hanno ricordato quanto scritto da un missionario che è stato prima in Brasile, poi in Africa, poi di nuovo in Brasile dove è morto.

    "[..] Ora sto lavorando in una parrocchia che ha un piccolo centro urbano (circa 3.500 abitanti), ma con un'estensione di 350 km quadratidi superficie rurale con piccoli agricoltori [...] Questa parrocchia, da quasi vent'anni, non aveva un sacerdote fisso, ma solo visite di Padri vicini, quando era possibile. Così ho cominciato questa nuova avventura evangelica in compagnia del mio bel Crocefisso, la Bibbia e l'Eucarestia da portare a questi assetati , dispersi in un oceano di verde e di acque cristalline in cascate incantevoli.
    Ad ogni incontro scopri la semplicità stupenda di queste famiglie che vivono tra cielo e terra quasi non toccati dal famoso "progresso", e continuano tradizioni secolari rispettando la terra come madre, secondo la consuetudine degli indios, loro antenati [...]. E' chiaro che il sistema moderno sta entrando e non ci si può illudere che non influenzi anche questa terra quasi vergine. Noi cercheremo però che non entri ciò che può distruggere i valori profondi radicati nel loro tessuto di vita: famiglia, figli, onestà, amicizia, giustizia e pace."

    Per riuscire a far questo bisogna integrarsi. Essere uno di loro. Per evangelizzare bisogna prima, specie in altre realtà ancor più pericolose sia dell'Africa che del Brasile, l'Africa e il Brasile di OGGI non quello di cinquant'anni fa, togliere prima coloro a cui ci si rivolge dal rischio, dalla strada, dal vizio, specie i ragazzi e per loro tramite coinvolgere gli adulti.
    Per far questo occorre dar loro un tetto, costruire scuole, laboratori, lavoro... E sono soli, devono far tutto loro.

    Andiamoci piano quindi e magari a questo frate, che certamente del male non fa (come purtroppo fanno invece tanti qui in Europa) diciamo: Que Deus abençõe Frà Paolo!

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  32. Giovan Maria Catalan Belmonte (preposto Camerier al Soglio pontifico)30 settembre 2011 alle ore 14:08

    A fronte di una rabbiosa reazione provocata da una frase estrapolata dal contesto, e che sarebbe interessante capire se pronunciata effettivamente come riportato dal sig. Altizio, ho riportato un altro documento nel quale il frate in questione ribadisce più volte che il loro compito è evangelizzare, catechizzare e portare i sacramenti. Basterà questo alle comari scandalizzate per smetterla di crocifiggere insieme un uomo e tutta una categoria? Quando gli altri utilizzano lo stesso armamentario dialettico per dare ai tradizionalisti dei bigotti, pizzòfili ed esteti decadenti (magari con qualche attacco ad hominem) giustamente ci si infuria, no?

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  33. In effetti tutti gli attacchi sono fondati solamente sulle parole "Noi non evangelizziamo i tikuna" . E' molto poco: 5 parole, di cui si ignora volutmente il contesto , e di cui non si conosce con certezza né l'autore né la versione letteralmente esatta, né il tono, né l'intenzione , né mille altre circostanze, sono le classiche 5 parole sufficienti a Talleyrand per impiccare un uomo.

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  34. <span><span>mentre lotta per i diritti umani dei bambini, i giovani e le famiglie con numerosi progetti sociali.</span></span>

    lei non se ne accorge, ma il "marcio" di tutta la questione è proprio in queste parole che lei riferisce:
    i diritti umani sono  ritenuti più importanti dei diritti di Dio, i progetti sociali più importanti della salvezza dell'anima , che si DA' PER SCONTATA, senza più far cenno ai Novissimi nè parlare di peccato, conversione e Grazia Santificante.
    Infatti cio hanno insegnato (soprattutto con GPII) che TUTTI SI SALVANO, dentro e fuori della Chiesa, non importa in quale religione, perchè Gesù Cristo GIA' si unisce ad ogni uomo che nasce.
    E allora Gesù che cosa è venuto a fare, a nascere patire e morire in Croce ?  e risorgere, a che pro ?
    e FONDARE LA SUA CHIESA  UNA  SANTA CATTOLICA, APOSTOLICA, a  quale scopo mai doveva fondarla ?
    Tutto intuile, se diamo retta al concilio e alle sue applicazioni pratiche mostrate anche dai papi, come vediamo in  tanti esempi ben illustrati negli ultimi  30 anni.
    Perchè, caro amico, il dialoghismo conciliare ci ha cancellato dalla memoria la VITA SOPRANNATURALE, letteralmente spazzata via  dalla  falsa carità, quella dell'assisstenza sociale, in cui la Chiesa buonista si è messa a gareggiare con le istituzioni assistneziali e filantropiche.
    La vita TERRENA  è diventata preponderante nella mente di clero e fedeli, perchè il verbo conciliare del volemose benecontuttisenzaconfini,  ci ha rinchiusi NELL'ALDIQUA (quello stretto orizzonte della MATERIA CHE più sopra stanno definendo religione immanente).
    I pastori e teologi filocv2 non ci hanno più detto che Dio è  al di là di ogni cosa creata, al di sopra dei nostri pensieri, mentre è presente a tutto e conosce tutto e governa tutta la realtà: Dio è TRASCENDENTE, è Dio di Vita eterna, vita incorruttibile e gloriosa che ci dona in suo Figlio Gesù Salvatore del mondo, ma ai nuovi missionari forse ciò non interessa e non ritengono di doverlo insegnare.
    Tanto Dio è buono, perdona tutto, quindi che ci interessa ormai della Grazia Santificante ? non ne abbiamo bisogno, deve solo provvedere ai nostri bisogni materiali e venire a portarci l'allegria e le guarigioni, (come CNC ed RnS  predicano  e insegnano); la Messa è solo una festa e allegro banchetto, non Sacrificio salvifico della Croce, ovviamente.

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  35. <span><span><span>mentre lotta per i diritti umani dei bambini, i giovani e le famiglie con numerosi progetti sociali.</span></span>  
     
    lei non se ne accorge, ma il "marcio" di tutta la questione è proprio in queste parole che lei riferisce:  
    i diritti umani sono  ritenuti più importanti dei diritti di Dio, i progetti sociali più importanti della salvezza dell'anima , che si DA' PER SCONTATA, senza più far cenno ai Novissimi nè parlare di peccato, conversione e Grazia Santificante.  
    Infatti cio hanno insegnato (soprattutto con GPII) che TUTTI SI SALVANO, dentro e fuori della Chiesa, non importa in quale religione, perchè Gesù Cristo GIA' si unisce ad ogni uomo che nasce.  
    E allora Gesù che cosa è venuto a fare, a nascere patire e morire in Croce ?  e risorgere, a che pro ?  
    e FONDARE LA SUA CHIESA  UNA  SANTA CATTOLICA, APOSTOLICA, a  quale scopo mai doveva fondarla ?  
    Tutto intuile, se diamo retta al concilio e alle sue applicazioni pratiche mostrate anche dai papi, come vediamo in  tanti esempi ben illustrati negli ultimi  30 anni.  
    Perchè, caro amico, il dialoghismo conciliare ci ha cancellato dalla memoria la VITA SOPRANNATURALE, letteralmente spazzata via  dalla  falsa carità, quella ORIZZONTALE E MATERIALE, fatta di SOLO PANE, in cui la Chiesa buonista si è messa a gareggiare con le istituzioni SOCIO-assistenziali e filantropiche.  
    La vita TERRENA  è diventata preponderante nella mente di clero e fedeli, perchè il verbo conciliare del volemose benecontuttisenzaconfini,  ci ha rinchiusi NELL'ALDIQUA (quello stretto orizzonte della MATERIA CHE qui sopra alcuni stanno definendo religione immanente).  
    I pastori e teologi filocv2 non ci hanno più detto che Dio è  al di là di ogni cosa creata, al di sopra dei nostri pensieri, mentre è presente a tutto e conosce tutto e governa tutta la realtà: Dio è TRASCENDENTE, è Dio di Vita eterna, vita incorruttibile e gloriosa che ci dona in suo Figlio Gesù Salvatore del mondo, ma ai nuovi missionari forse ciò non interessa e non ritengono di doverlo insegnare.  Hanno rinchiuso Dio nel confine della NATURA: spazio-tempo-materia !....per il reseo, bene, male, peccato, virtù, SANTITA' ?!?..........</span>
    <span>..MA CHE CI IMPORTA  della santità ?
    Tanto Dio è buono, perdona tutto, quindi che ci interessa ormai della Grazia Santificante ? non ne abbiamo bisogno, deve solo provvedere ai nostri bisogni materiali e venire a portarci l'allegria e le guarigioni, (come CNC ed RnS  predicano  e insegnano); la Messa è solo una festa e allegro banchetto, non Sacrificio salvifico della Croce, ovviamente.</span>

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  36. ma mentre si dà il pane, la solidarietà e l'aiuto materiale, non si dovrebbe escludere l'annuncio del Vangelo, perchè è Gesù stesso che dice:
    NON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO;
    SONO VENUTO PERCHE' ABBIANO LA VITA E L'ABBIANO IN ABBONDANZA;
    e quelli che lo ascoltavano, attirati dalla Vita che non muore, annunciata da Lui, gli dicevano :
    Signore , dove andremo ? Solo Tu hai parole di VITA ETERNA !

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  37. Questa è una giusta osservazione.
    Magari il frate è proprio come lo presenta l'articolo, magari (e non me ne stupirei) è pure peggiore, ma, tenuto conto della fonte, non sarebbe male prendere queste informazioni con le pinze (quelle belle lunghe e grosse, da fonderia).

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  38. Sono d'accordo, ma in base a quale esperienza noi, missionari da tastiera, possiamo sentenziare che l'unico sistema 'giusto' per missionari 'sul campo' sia quello di annunciare il Vangelo "ad Gentes" in un'unica modalità (catechesi, predicazione, sacramenti) escludendo l'affiancamento di altri metodi e mezzi sociali, specie quando questi ultimi sono indispensabili per potere attuare i primi?
    Chi si evangelizza altrimenti? dei morti?
    Anche Gesù si preoccupò di sfamare coloro che erano accorsi ad ascoltarlo.
    Non mi sembra, e l'ho letto due volte l'articolo, di avere trovato il proposito di Frà Paolo di 'non battezzare'.

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  39. <span><span><span><span>mentre lotta per i diritti umani dei bambini, i giovani e le famiglie con numerosi progetti sociali.</span></span>    
       
    lei non se ne accorge, ma il "marcio" di tutta la questione è proprio in queste parole che lei riferisce:    
    i diritti umani sono  ritenuti più importanti dei diritti di Dio, i progetti sociali più importanti della salvezza dell'anima , che si DA' PER SCONTATA, senza più far cenno ai Novissimi nè parlare di peccato, conversione e Grazia Santificante.    
    Infatti cio hanno insegnato (soprattutto con GPII) che TUTTI SI SALVANO, dentro e fuori della Chiesa, non importa in quale religione, perchè Gesù Cristo GIA' si unisce ad ogni uomo che nasce.    
    E allora Gesù che cosa è venuto a fare, a nascere patire e morire in Croce ?  e risorgere, a che pro ?    
    e FONDARE LA SUA CHIESA  UNA  SANTA CATTOLICA, APOSTOLICA, a  quale scopo mai doveva fondarla ?    
    Tutto intuile, se diamo retta al concilio e alle sue applicazioni pratiche mostrate anche dai papi, come vediamo in  tanti esempi ben illustrati negli ultimi  30 anni.    
    Perchè, caro amico, il dialoghismo conciliare ci ha cancellato dalla memoria la VITA SOPRANNATURALE, letteralmente spazzata via  dalla  falsa carità, quella ORIZZONTALE E MATERIALE, fatta di SOLO PANE, in cui la Chiesa buonista si è messa a gareggiare con le istituzioni SOCIO-assistenziali e filantropiche.    
    La vita TERRENA  è diventata preponderante nella mente di clero e fedeli, perchè il verbo conciliare del volemose benecontuttisenzaconfini,  ci ha rinchiusi NELL'ALDIQUA (quello stretto orizzonte della MATERIA CHE qui sopra alcuni stanno definendo religione immanente).    
    I pastori e teologi filocv2 non ci hanno più detto che Dio è  al di là di ogni cosa creata, al di sopra dei nostri pensieri, mentre è presente a tutto e conosce tutto e governa tutta la realtà: Dio è TRASCENDENTE, è Dio di Vita eterna, vita incorruttibile e gloriosa che ci dona in suo Figlio Gesù Salvatore del mondo, ma ai nuovi missionari forse ciò non interessa e non ritengono di doverlo insegnare.  Hanno rinchiuso Dio nel confine della NATURA: spazio-tempo-materia !....per il resto, bene, male, peccato, virtù, SANTITA' ?!?..........</span>  
    <span>..MA CHE CI IMPORTA  della santità ?  
    Tanto Dio è buono, perdona tutto, quindi che ci interessa ormai della Grazia Santificante ? non ne abbiamo bisogno, Lui che faccia il suo "mestiere" di Provvidenza: deve solo provvedere ai nostri bisogni materiali e venire a portarci l'allegria e le guarigioni, (come CNC ed RnS  predicano  e insegnano); la Messa è solo una festa e allegro banchetto, non Sacrificio salvifico della Croce, ovviamente.</span></span>

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  40. Giovan Maria Catalan Belmonte (preposto Camerier al Soglio pontifico)30 settembre 2011 alle ore 16:08

    Nè nell'articolo riportato dalla Redazione, nè nell'intervista da me ripresa c'è scritto quanto Lei afferma; sono Sue personali interpolazioni e deduzioni valide esattamente quanto quelle di chi estrapola scismi e disobbedienze da chi dichiara semplicemente l'amore per la messa tridentina o la Tradizione della Chiesa.

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  41. Giovan Maria Catalan Belmonte (preposto Camerier al Soglio pontifico)30 settembre 2011 alle ore 16:16

    L'articolo del sig. Altizio, che fa documentari per la Nova - T (google per chi è interessato), è chiaramente un pezzo "di colore" dal taglio ben preciso, che vuol mettere in evidenza determinate cose a scapito di altre e ha un'agenda ideologica da portare avanti; se si fosse voluta impostare una critica intelligente, si sarebbe analizzato il modello di missionario che tale articolo vuole "spingere". Invece si è sparato a zero con giudizi temerari su una persona alla quale si sarebbe dovuto portare rispetto quantomeno per l'abito religioso che indossa (regolarmente, a quanto si vede dalle foto in giro per la rete), arrivando all'insulto gratuito ("La Chiesa in Amazzonia ha il volto di Frà Paolo <span>[speriamo non solo sua!n.d.r.]</span>")<span></span>. Un po' come fanno i modernisti quando, a corto di argomenti, criticano il tradizionalismo perchè tra i frequentatori della Messa Tridentina ci sono tipi "strani". Bel metodo davvero!

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  42. Giovan Maria Catalan Belmonte (preposto Camerier al Soglio pontifico)30 settembre 2011 alle ore 16:34

    Caro Lepanto60, lei che è così morbosamente interessato a orge sataniche e nudità tribali, potrà vedere in questo articolo:

    http://www.aifiam.com/dopo_due_anni.pdf

    a quali orge il frate si abbandona in mezzo agli osceni indios lascivamente svestiti!

    Allego la foto per convenienza dei lettori, e assicuro preghiere per la Sua (di L60) anima.

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  43. Ha ragione, non avevo letto l'aggiornamento. Ma continuo a non trovare il punto nel quale Frà Paolo affermi di non avere intenzione di battezzare.
    La frase sull'evangelizzazione è chiaramente estrapolata da un contesto che non ci è dato conoscere. Che contrasta, peraltro, con quanto scritto nell'articolo linkato da Giovan Maria Catalan Belmonte.
    Ripeto, sono d'accordo su tutto quanto lei ricorda essere il compito primario della Chiesa. Ma, come ho scritto sopra, perché ritenere che un metodo escluda categoricamente l'altro?
    Su cosa si basano coloro che li ritengono incompatibili? E perché sarebbero incompatibili?
    Non sarà perché, specie in America latina, certi missionari proprio perché si occupano 'anche' del sociale denunciano  situazioni di ingiustizia, di sfruttamento, di oppressione, di cui le autorità (anche religiose) non gradiscono si parli?

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  44. Vedo che molti di voi non si rendono conto dei danni che fanno questi "missionari" in America Latina. Fino a 50 anni fa gli indios venivano lo stesso evangelizzati, ma con serietà, rigore e disciplina. Molti venivano portatti sulla giusta via e chi si opponeva era messo in condizione di non nuocere ai timorati di Dio. Poi alcuni di costoro che avrebbero dovuto assolvere a questo compito hanno cominciato ad avvicinarsi ai nemici della Chiesa, socialisti, pauperisti, ecologisti etc. etc. ed invece di far diventare dei buoni credenti questi popoli selvaggi li hanno sindacalizzati corrompendo l'ordine sociale. Molti alti prelati sudamericani del tempo, con visione profetica, hanno segnalato a Roma il degrado a cui si assisteva e molti di loro hanno anche combattuto al fianco di coloro che difendevano l'ordine costituito e l'autorità tradizionale. Ma Roma ha ignorato i loro avvisi ed in quegli anni decisivi per fermare lo scempio, dopo un periodo in cui si sconfiggevano questi sovversivi, addirittura parte della gerrchia vaticana si è schierata al fianco dei nemici di Dio! Oggi è un proliferare di sette e di gruppi evangelici che erodono significativamente e continuamente  la massa cattolica, il tutto in nome di una incomprensibile "libertà" religiosa! La situazione è drammatica ed i timorati di Dio si trovano ad essere una sparuta minoranza.
    Ecco i danni che hanno fatto e fanno questi pseudo-missionari e se penso che paesi come il Brasile, terra di Plinio Correa de Oliveira, sono ridotti in questa situazione cado nello sconforto. Smettiamo una buona volta di giustificarli o di ignorarli ma mettiamoli in condizione di non nuocere ancora!

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  45. Che cosa significa il termine "SALVEZZA"? La condizione di chi è sfuggito a un pericolo gravissimo, un pericolo di morte o peggio.

    Non si può parlare di salvezza se si scolorisce fino a metterla nel dimenticatoio l'idea che SATANA E' IL PADRONE DI QUESTO MONDO e che vuole il male degli uomini fino a farli precipitare nell'INFERNO. O si crede fermamente a questa visione ( quella a cui furono sottoposti i pastorelli di Fatima ) oppure l'idea di salvezza viene sostituita in vari gradi con quella di PROGRESSO. In questo senso bisogna riconoscere che il vero "padre" inconfessato del postconcilio è Teilhard De Chardin, contro cui c'era stata una messa in guardia del Sant'Uffizio ancora sotto Giovanni XXIII. Gesù, uomo-Dio crocifisso  è rimpiazzato da un "Cristo totale", come Punto Omega, meta finale dell'evoluzione, vista come processo ascendente "cristificante" ( mi si perdoni il termine ) della materia e dell'umanità. Ovviamente la CROCIFISSIONE SUL GOLGOTHA è "solo" un ESEMPIO di come "i ricchi e i potenti di questo mondo" ( solita stucchevole frase fatta ) trattino i giusti  ( ovviamente progressisti ), non la CONDICIO SINE QUA NON DEL RISCATTO DELL'UMANITA' COME SCONFITTA DI SATANA E DEI SUOI ANGELI PERVERSI.

    I missionari come san Francesco Saverio avevano fatto l'ignaziano "esercizio delle due bandiere" in cui si proponeva l'aut - aut  fra l'essere SOLDATI DI CRISTO, oppure SCHERANI E VITTIME DI SATANA.
    Questo tipo di concezione della missione non esclude anche l'azione detta laicamente filantropica, anzi le mette le ali ai piedi; sempicemente si basa sull'idea che BISOGNA SALVARE GLI UOMINI  ANZITUTTO DAL PERICOLO PIU' GRANDE: LA DANNAZIONE. D'altra parte la condicio sine qua non della salvezza dell'anima è il COMPIMENTO DELLE OPERE DI CARITA', corporali e spirituali. Gesù nel Giudizio finale non chiederà se uno è stato conservatore o progressista, anticonciliare o filoconciliare, ma se ha compiuto effettivamente le opere di bene, anche le più piccole, come dar da bere a un assetato un bicchier d'acqua. L'amare Dio con tutto il cuore... come unico salvatore coincide con l'amare il prossimo come se stessi. Si tratta per così dire di due lingue della stessa fiamma; ma quella principale, quella originante è l'amor di Dio. Peraltro l'amore filantropico di un uomo ufficialmente non cristiano per ignoranza incolpevole può affinare il suo cuore e portarlo alla conversione.

    Il problema vero del postconcilio è come far accettare all'uomo contemporaneo, al borghese acculturato, buonista - pacifista - ecologista l'IDEA DELL'INCOMBERE DEL PERICOLO SATANICO. Vi risulta che nei documenti conciliari sia stato citato qualche volta o anche una sola volta il nome di Satana o si siano messi in guardia i fedeli dal rischio della dannazione? Io non saprei. E non era la cosa più impotante da dire? Proprio la pratica EVACUAZIONE DEI NOVISSIMI ( non solo l'Inferno, ma anche il Purgatorio ) fece apparire fuori delle righe o addirittura patetico il discorso di Paolo VI sul pericolo demoniaco ( 1972 ). Il fatto è che oggi a quasi tutti l'idea stessa dell'attività satanica e dell'Inferno appare INSOSTENIBILE, DELIRANTE, ANZI MOSTRUOSA, e non solo per i laici. Anche qui c'è un aut -aut: o si trasforma del tutto l'ormai post Cristianesimo in progressismo, oppure si tratta di ricostruire, magari rinnovandolo ( "Non nova, sed noviter" ) l'apparato concettuale, linguistico e figurativo che sosteneva la convinzione della realtà dei Novissimi.

    Sul giovane frate non mi esprimo: non voglio dare un GIUDIZIO TEMERARIO.

    L'attività filantropica dei missionari è lodevolisima; però ha qulcosa di "acciaccato" e riduttivo se non è collocata al giusto posto rispetto all'azione sacramentale.
    Mi spiace dire [...]

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  46. Mi spiego meglio su un certo tipo di concezione della Missione: MANICHEISMO POLITICO PROGRESSISTA.

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  47. <span>Vedo che molti di voi non si rendono conto dei danni che fanno questi "missionari" in America Latina. Fino a 50 anni fa gli indios venivano lo stesso evangelizzati, ma con serietà, rigore e disciplina. Molti venivano portatti sulla giusta via e chi si opponeva era messo in condizione di non nuocere ai timorati di Dio. Poi alcuni di costoro che avrebbero dovuto assolvere a questo compito hanno cominciato ad avvicinarsi ai nemici della Chiesa, socialisti, pauperisti, ecologisti etc. etc. ed invece di far diventare dei buoni credenti questi popoli selvaggi li hanno sindacalizzati corrompendo l'ordine sociale. Molti alti prelati sudamericani del tempo, con visione profetica, hanno segnalato a Roma il degrado a cui si assisteva e molti di loro hanno anche combattuto al fianco di coloro che difendevano l'ordine costituito e l'autorità tradizionale.</span>

    Lei più che dell'evangelizzazione sembra preoccuparsi della difesa dell'ordine sociale, dell'ordine costituito e dell'autorità tradizionale funzionali a mantenere posizioni di privilegio per alcuni a danno di innumerevoli altri.
    "Mettiamoli in condizione di non nuocere" scrive... come? col metodo adottato da chi aveva le stesse sue preoccupazioni nei confronti di mons. Romero?
    Mi dissocio dal suo modo di intendere l'evangelizzazione e il 'tradizionalismo'.

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  48. Paolo disse agli ateniesi che già onoravano Dio, pur senza conoscerlo avendo infatti a lui eretto l'ara "IGNOTO DEO". E lui era giunto ad Atene proprio per farlo conoscere.

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  49. E se sti frati non devono fare niente se ne tornino a casa, che i soldi li diamo a chi lavora per la vigna del Buon Dio!

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  50. Romero era un comunista e seguiva la teologia della liberazione che è alla base di tante sciagure nel mondo cattolico. Se fosse stato sospeso e riportato nei ranghi non avrebbe fatto quella fine. Fuori della Chiesa non c'è salvezza!

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  51. Mi auguro vivamente che il giornalista - magari per semplice incompetenza - abbia tradito il senso dell'intervista. Diversamente... ad essere tradito sarebbe il senso stesso della missione: Andate, evangelizzate, battezzate...
    Il fatto che questo Padre Cappuccino porti l'abito... mi fa sperare che l'errore stia nel giornalista!
    (Come ho detto in altra occasione, sono tendenzialmente ottimista :) )

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  52. Vero, ma allora costui replichi e puntualizzi. Comunque, se non vera, la notizia è veritiera, considerati i "missionari" di oggi. Vanno a portare il Vangelo, i Sacramenti o la dottrina o fare gli "operatori sociali"?

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  53. Caro Lepanto60, non presti il fianco a pseudotradizionalisti. Romero non era comunista, ma anzi di tendenze vagamente conservatrici e per nulla favorevole alla teologia della liberazione. Non fu ucciso da "fascisti", ma da volgari sgherri di signorotti locali. Non diamo spazio alla vulgata progressista. Riguardo al suo posto delle 17:08, sono invece incondizionatemente d'accordo. La difesa dell'ordine sociale, se cristianamente ispirato, è un dovere di ogni cattolico. De Maistre docet. Ma non credo che il "missionario" in questione abbia mai letto de Maistre....

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  54. Beh, considerando che il frate vive in mezzo all'Amazonia forse ha cose migliori e più importanti da fare che puntializzare ad un articolo che probabilmente non leggerà mai. Su cosa poi faccia fr. Fabio gli articoli riportati sotto lo dicono chiaramente: forse non ha gtempo per rispondere proprio perchè è molto preso nella celebrazione della Divina Liturgia e nei Battesimi che, lo so per certo, celebra e amministra in misura ben maggiore di quella che fanno tanti sacerdoti in Italia, tradizionalisti o progressisti che si voglia. Forse non ha tempo di starsene comodamente seduto davanti a internet come faccio io, e altri lettori di questo post, a disquisire. Lui deve agire.
    Con questo non dico sia un santo, ma con i limiti suoi e i doni che la Grazia gli ha accordato almeno lui ci prova a portare il Vangelo. "<span>Vanno a portare il Vangelo, i Sacramenti o la dottrina o fare gli "operatori sociali"?" Vanno a portare il Vangelo e i Sacramenti, e così facendo fanno anche gli operatori sociali, ma NON SOLO gliopratori sociali, aspetto tutto sommato secondario della loro opera e attività.</span>
    Buona giornata...

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  55. Non fanno niente? Cara siignora Annarita, le consiglio di rileggersi l'articolo postato sopra da <span>Giovan Maria Catalan Belmonte, e vedrà se davvero non fanno niente e se non evangelizzano. Vorrei ribadire il concetto: l'articolo la pubblicato la STampa (!!!) e non il Catechismo di San Pio X. </span>
    <span>Forse dovremo cerchiamo anche noi di avere mente critica verso le fonti. Buona giornata
    </span>

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  56. scusate l'errore: l'articolo l'ha pubblicato la Stampa (e non "la pubblicato la STampa")

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  57. Redazione di Messainlatino.it1 ottobre 2011 alle ore 10:59

    Anche della FSSP:  http://www.remnantnewspaper.com/Archives/2011-0205-fssp-missions.htm

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  58. si sempre questa storia ... ma dopo questo breve discorso San Paolo parlo' loro di Gesu' senza equivoci  !!
    qui sono 50 anni che taciamo sul fatto che Gesu' é la SOLA VIA DI SALVEZZA

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  59. Valejer, se dunque lavorano per il Buon Dio, sono contenta. Grazie per la bella notizia!

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  60. Bene, o "La Stampa" è inattendibile almeno in quell'particolo (forse è così) oppure non si capisce in che cosa consista la responsabilità "<span>di tutta l’attività pastorale della missione"</span>

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  61. Se il giornalista ha tergiversato le parole del frate esiste il diritto a replica. Fin ora nessuno lo ha usato. Né lui, né il suo provinciale in umbria.

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  62. http://www.youtube.com/v/31_3H7Rj8AU&feature" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
    Non posso che concordare ( mi raccomando con la R moscia) con Giovan Maria e mi raccomando ricordati che ti aspettano allo Scisma Lefebvre

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  63. Qui c'è dimostrata tutta l'imbecillità dei tradizionalisti...(oddio....magari fosse solo qui....)

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  64. ...se è così, mi dispiace!
    Vuol dire allora che la frase "incriminata" (Noi non evangelizziamo i ticuna, noi viviamo in mezzo ai ticuna) non è poi così distante dall'impostazione data alla missione...

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  65. Sinceramente non mi sembra che questi frati facciano della carità agli indigeni: non hanno fatto né scuole né ambulatori né programmi alimentari, di cui evidentemente gli indigeni non hanno bisogno perché hanno di che sostentarsi. Semplicemente sono andati a vivere con loro condividendo il loro modo di vivere, potrei farlo anch'io; non c'è bisogno di mettersi l'etichetta di "missionario" per trasferirsi in Amazzonia. Voglio dire che è inutile crucciarsi perché non evangelizzano, dal momento che non sono nemmeno missionari ma turisti. Che poi rifiutino di evangelizzare è ovviamente molto triste, ma evidentemente non hanno la tempra dei missionari.

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  66. <span>Sinceramente non mi sembra che questi frati facciano della carità agli indigeni: non hanno fatto né scuole né ambulatori né programmi alimentari, di cui evidentemente gli indigeni non hanno bisogno perché hanno di che sostentarsi. Semplicemente sono andati a vivere con loro condividendo il loro modo di vivere, potrei farlo anch'io; non c'è bisogno di mettersi l'etichetta di "missionario" per trasferirsi in Amazzonia. Voglio dire che è inutile crucciarsi perché non evangelizzano, dal momento che non sono nemmeno missionari ma turisti. Che poi rifiutino di evangelizzare è ovviamente molto triste, ma evidentemente non hanno la tempra dei missionari.</span>

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  67. Invece di insultare, perchè non spiega e argomenta come si usa tra persone civili?

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  68. <span><span>Caro Lepanto60, non presti il fianco a pseudotradizionalisti. ... La difesa dell'ordine sociale, se cristianamente ispirato, è un dovere di ogni cattolico. De Maistre docet. Ma non credo che il "missionario" in questione abbia mai letto de Maistre....</span>  
     
    Silente, l'ordine sociale dell'america latina 'corrotto' secondo Lepanto60 dagli anni '60 in avanti si sente di definirlo 'cristianamente ispirato'?  Perché se la risposta è sì la discussione, per quanto mi riguarda, è chiusa. Se è no, allora mi spieghi quale principio della dottrina cattolica hanno ignorato coloro che, oltre ad annunciare il Vangelo con la catechesi, con la predicazione e con i Sacramenti, hanno cercato di alleviare le sofferenze di quelle popolazioni, non soltanto supplendo a compiti che avrebbero dovuto essere svolti dai governanti, ma denunciando apertamente le ingiustizie e le feroci repressioni poliziesche e militari delle sacrosante rivendicazioni di quella gente. 
    </span>

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  69. e dire che tutto cioé per colpa della messa Novus Ordo!

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  70. Sono sicurissimo che Frà Paolo Braghini, oltre a sfamare, alfabetizzare e quant'altro gli Indios, si dà da fare anche per evangelizzarli, come da consolidata Tradizione Francescana; evidentemente qualcuno ha capito male.
    Forse, anzi sicuramente, gliene può importare meno di niente del Vetus Ordo ed in effetti porta una bella collanina di denti di qualche strano animale locale!!

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  71. se vi leggete qualche numero del bollettino del Pime trovate le identiche posizioni. Il frate in questione fa parte di un ordine che è tenuto a precisare e rettificare interviste che difondono un concetto errato della missione; e la maggioranza delle riviste missionarie esprime concetti orrendam,ete ecumenici che sfiorano l'assurdo. Questo separare l'evangelizzazione dalla carità è gravissimo. Proprio ieri ho lketto di un isitituto scolastico in Tunisia gestito da suore; affermano di far recitare ogni giorno una sura del corano agli alunniprima di inizare le lezioni. E' grottesco e assurdo: le elites islamiche hanno spesso mandato i loro figli a scuole cattoliche senza chiedre questi piegamentei ad allah

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  72. <span>Proprio ieri ho lketto di un isitituto scolastico in Tunisia gestito da suore; affermano di far recitare ogni giorno una sura del corano agli alunniprima di inizare le lezioni. E' grottesco e assurdo: le elites islamiche hanno spesso mandato i loro figli a scuole cattoliche senza chiedre questi piegamentei ad allah</span>

    Be', non c'è bisogno di andare in Tunisia. A Cantù, recentemente, nella Basilica di S.Paolo, sono state recitate preghiere del Corano. Come contropartita a Venezia, nella moschea, sono stati citati brani del Vangelo (fatto questo che, per inciso, è alla base di una lettere di minacce inviata da un non meglio precisato gruppo cattolico, a quanto pare già identificato dagli inquirenti, alla sede del Movimento per la tutela dei diritti dei musulmani, presso la moschea di Venezia).

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  73. più vi leggo e più vi compatisco.
    lui è là ad amare il prossimo sporcandosi le mani, voi qui con le vostre pance piene a distribuire a tutti - salvo a voi stessi, gli unici a meritarle - patenti di empietà.
    tempo fa chiesi ai gestori di questo sito se fossero in comunione con roma: mi risposero di si ma è chiaro che mentivano: sono dei cialtroni lefebvriani, difensori di uno scisma dettato dalla stupidità, ignoranza e durezza di cuore. per fortuna, saranno i vostri stessi capi a lasciarvi dove siete, fuori dalla Chiesa.

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  74. Redazione di Messainlatino.it4 ottobre 2011 alle ore 10:45

    Scrivendo simili assurdità lei si rende sommamente sgradito. L'ho avvisata.

    FZ

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