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venerdì 30 settembre 2011

I parroci di Roma contro il Cardinal Vicario, Vallini

AGGIORNAMENTO: in data 19.09.2012 siamo stati contattati telefonicamente dall'Opera Romana Pellegrinaggi, di cui il Card. Vallini è Presidente. Ci è stato detto che la lettera seguente è da intendersi espressione di una ristretta cerchia di alcuni sacerdoti, e non , come detto, da tutti i parroci di Roma. Molti preti hanno fatto pervenire al Cardinale il loro sostegno con cui si sono dissociati dalla lettera di critica. Non troverete più il link alla pagina de Il Messaggero perchè l'articolo di Giansoldati è stato tolto.


Lettera dei parroci romani contro Vallini. «Autoritarismo impressionante»
di Franca Giansoldati, de Il Messaggero


ROMA - Il corvo in Vaticano è tornato a colpire, solo che stavolta la missiva arrivata quattro giorni fa a tutti i capi dicastero d’Oltretevere non è anonima ma siglata: «I sacerdoti di Roma». Anche Papa Ratzinger l’ha ricevuta sulla sua scrivania essendo lui stesso il primo destinatario («Santità, questa è una lettera aperta e non di quelle che circolano in curia in queste settimane»).
La sua copia rispetto a quella arrivata a cardinali e arcivescovi sembra avere a corredo le firme di chi contesta l’operato svolto sino ad oggi dal cardinale Agostino Vallini, vicario della diocesi capitolina. Si tratta di due pagine scritte al computer, suddivise in otto paragrafi in cui traspare insofferenza, delusione e per certi versi esasperazione per un clima venato da «autoritarismo impressionante».
Il porporato - già prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, scelto dal pontefice a sostituire Camillo Ruini nel 2008 - è accusato di manifestare «comportamenti degni di un maresciallo dei carabinieri, non di un vescovo» [non si offendano i sottoufficiali dell'Arma, n.d.r.].
Lo scontento serpeggia all’interno del clero diocesano e forse, vista l’iniziativa, non da ieri. In curia non si parla d’altro. Gli autori della lettera si rammaricano di non poter avere colloqui sereni col proprio superiore per colpa di un «clima di sospetto su tutto e su tutti» che col tempo si è venuto a creare. Morale: il palazzo del Laterano viene dipinto non come un luogo di dialogo ma un «luogo infelice dove non ci si fida più di nessuno e si è costretti al silenzio».
Affermazioni pesanti come macigni tenendo conto che un pastore d’anime dovrebbe avere come tratto distintivo l’umanità, la comprensione, l’affetto paterno. Stando alle testimonianze condensate nel j’accuse, il carattere sanguigno del cardinale davanti ai problemi che via via si presentano spesso lo trasformano. Scoppi d’ira e urla (come sarebbe accaduto anche due domeniche fa in una parrocchia romana periferica, davanti ai fedeli). A farne le spese anche i collaboratori diocesani: «Un altro capitolo doloroso è il rapporto con noi sacerdoti. Ci eravamo illusi - si legge - di avere un giorno della settimana a nostra disposizione per essere ricevuti senza appuntamento. Oggi abbiamo persino paura di avvicinarci a quell’ufficio. Siamo visti con sospetto, giudicati e rimproverati senza poterci difendere e ricattati con la minaccia di lasciarci senza stipendio».
Ma perché tra i parroci romani si è accumulata tanta ostilità nei confronti del cardinale vicario, uomo di fiducia di Papa Ratzinger, tanto da prendere carta e penna per scrivere una lettera aperta al Vescovo di Roma? A Vallini viene attribuita una fermezza eccessiva nel portare avanti una azione di pulizia interna, per espellere dalla diocesi le mele marce, i sacerdoti gay. La durezza con la quale si è mosso senza guardare in faccia nessuno avrebbe esacerbato molti animi? Ci sarebbero stati parroci spostati in modo repentino e senza troppe spiegazioni, senza motivi reali. «E’ ossessionato dal sospetto di omosessualità, come se i casi rari accaduti in diocesi debbano compromettere la rettitudine dell’intero presbiterio».
A fronte di un clima poco sereno alcuni sacerdoti avrebbero scelto «la via dell’esilio volontario, per sfuggire alle intemperanze, andandosi a incardinare altrove; altri pensano di farlo in un prossimo futuro». Al cardinale Vallini viene poi contestata la scelta di alcuni collaboratori poco preparati, scarsamente attenti al rigore liturgico. Tutto da dimostrare ma il bilancio descritto nella missiva che non ha precedenti non è di certo dei più favorevoli.
«Dopo tre anni la diocesi non sa ancora dove andare. Potevamo capire che il primo anno era dedicato alla revisione ma adesso manca completamente un progetto pastorale di largo respiro per orientare il lavoro delle parrocchie e il nostro impegno di sacerdoti». La lettera di questi parroci che si nascondono dietro la firma «i sacerdoti di Roma» ha fatto subito il giro dei Sacri Palazzi, agitando ulteriormente le acque dopo la brutta lettera (anonima) di minacce rivolte al cardinale Bertone per il modo in cui avrebbe affrontato un complicato garbuglio gestionale al Governatorato, un centro nevralgico di potere e interessi economici teatro di scontri tra due diversi modi di vedere le cose, compresa una sana ventata di pulizia che, evidentemente, a tutti non è risultata gradita.

fonte: il Messaggero, Giovedì 29 Settembre 2011

A
questo malcontento noi aggiungiamo un altro motivo: le frequentazioni (troppe!!) del Cardinal Vicario del Seminario NC, dove le mettiamo???

117 commenti:

  1. Però una ca buona l'ha fatta: ha rimosso Frisina da direttore dell'Ufficio Liturgico.
    Non sappiamo se il successore sia della stessa pasta, però.

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  2. Giovan Maria Catalan Belmonte (Preposto Camerier del Soglio Pontificio)30 settembre 2011 alle ore 10:38

    scarsamente attenti al rigore liturgico

    Preti diocesani italiani che si lamentano del mancato rigore liturgico? E' una barzelletta?

    Io avrei sottolineato questo:

    «E’ ossessionato dal sospetto di omosessualità (SIC!), come se i casi <span>rari</span> accaduti in diocesi debbano compromettere la rettitudine dell’intero presbiterio».

    Evviva un cardinale che cerca di prevenire i casi di pedofilia, invece di intervenire a disastri avvenuti a metter pezze peggiori del buco (come accaduto ad esempio nella diocesi dell'attuale presidente CEI).

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  3. il malcontento è originato da un lato dal rigore contro la lussura nel clero, e dall'altro lato dalle non nascoste simpatie neocat del card. Vallini. La diocesi di Roma è la più neocatecumenizzata del mondo. Alla lunga ciò fa implodere pure i sassi. Ancora però è nulla. Aspettiamo ancora qualche altro decennio, quando i neocat avranno colonizzato sempre più diocesi, e vedrete ciò che succederà. Il problema è che i neocat hanno diversi aspetti positivi (slancio missionario in primis) uniti però a tanti aspetti negativi, (la struttura similie ad una setta; la concezione tutta particolare sia della Chiesa che della liturgia etc.). E' stato un gravissimo errore concere loro di costruirsi un rito a loro immagine e somiglianza, di avere una loro "dottrina"; insomma è stato un errore enorme far nascere una sorta di chiesa nella Chiesa. Ci son preti che adorano lo stile neocat, ma ce ne sono che hanno la nausea.... 

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    1. Mi associo pienamente a queste considerazioni.
      A nessuno dev'essere consentito di essere, quanto meno, in scarsa comunione con la Chiesa. La carità non può prescindere dalla verità dell'unica fede in Cristo, come insegna efficacemente San Paolo.

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  4. È tutto vero! ma chiederei ai parroci leggenti se posso pubblicare la lettera aperta distribuita con il passaparola in poche ore perché è scritta veramente bene ed io non so farlo.

    Ribadisco che è tutto vero eccetto che per Frisina! Circa l'omosessualità non si rimprovera il rigore ma i due pesi e le due misure adottati. Chi aveva "amici" in Vicariato veniva presto riabilitato e promosso, chi non aveva "amici" veniva presto allontanato dalla Diocesi e fatto morire in esilio.

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  5. Corre poi voce che un gruppetto ridottissimo di satrapi-parroci fedeli al regime stia preparando una CONTRO-lettera per compiacere il Cardinale e stiano passando in parrocchia in parrocchia per farla firmare con minaccia non troppo velata di segnalare i non firmanti.

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  6. Allora non è stato rimosso?

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  7. e io da Roma son fuggito.... DEO GRATIAS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  8. Il blog Rorate Caeli la riposta come una buona notizia... qesto blog no. Perchè infondo questa sembra una lettera fatta apposta per rompere il capo a noi Tradizionalisti. Ma come, da un lato ci si lamenta dell'eccessivo rigore ed autoritarismo(contro le devianze) e poi si aggiunge che è scarsamente attento al rigore liturgico?? Qua c'è qualcosa che non torna... da quando dei pretini liberali sisinteressano al rigore liturgico?

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  9. <span>Il blog Rorate Caeli la riporta come una buona notizia... qesto blog no. Perchè infondo questa sembra una lettera fatta apposta per rompere il capo a noi Tradizionalisti. Ma come, da un lato ci si lamenta dell'eccessivo rigore ed autoritarismo(contro le devianze) e poi si aggiunge che è scarsamente attento al rigore liturgico?? Qua c'è qualcosa che non torna... da quando dei pretini liberali si interessano al rigore liturgico?</span>

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  10. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:22

    Santità,
    Questa è una lettera aperta non una lettera anonima di quelle che circolano in Curia in queste
    settimane. Il contenuto è condiviso dalla grande maggioranza dei sacerdoti di Roma, la sua Diocesi.
    Abbiamo conosciuto l'amabilità del Cardinale Ugo Poletti e in seguito l'intelligenza del Cardinale
    Camillo Ruini. Oggi siamo naufraghi dell'una e dell'altra.
    Con quale criterio ci avete mandato l'attuale Cardinale Vicario? All'annuncio della sua
    nomina, nonostante le pessime notizie ricevute dal clero di Napoli e di Albano, eravamo ben
    disposti. Dopo tre anni ci permetta di esprimerle il nostro sfogo sincero e doveroso. Siamo molto
    amareggiati ma non rassegnati. La recente morte di crepacuore di un giovane sacerdote ci ha
    convinti a esporle alcuni fatti, tra i tanti, che sono ormai l'agire quotidiano del Cardinale Vicario.
    1. L'autoritarismo del Cardinale Vallini è impressionante. Solo come esempio, nel
    presentare ai capi ufficio del Vicariato il nuovo Segretario Generale ha detto con piglio militare:
    "Per quanto riguarda il Segretario Generale, non è più come in passato; adesso chi governa sono
    solo io." Nel presentare il nuovo Rettore del Seminario Maggiore ha detto: "Mi rendo conto che
    Don Concetto è un po' debole come Rettore, ma alle spalle ci sono io che intervengo." Nell'uno e
    nell'altro caso i due tra i più stretti collaboratori sono stati esautorati e delegittimati davanti a tutto il
    clero. Il Segretario Generale non ha alcuna autorità ed è impaurito di ogni azione che compie per le
    imprevedibili reazioni coleriche del Vicario; si può immaginare cosa sarà per il seminario.

    RispondiElimina
  11. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:24

    Santità,
    Questa è una lettera aperta non una lettera anonima di quelle che circolano in Curia in queste
    settimane. Il contenuto è condiviso dalla grande maggioranza dei sacerdoti di Roma, la sua Diocesi.
    Abbiamo conosciuto l'amabilità del Cardinale Ugo Poletti e in seguito l'intelligenza del Cardinale
    Camillo Ruini. Oggi siamo naufraghi dell'una e dell'altra.
    Con quale criterio ci avete mandato l'attuale Cardinale Vicario? All'annuncio della sua
    nomina, nonostante le pessime notizie ricevute dal clero di Napoli e di Albano, eravamo ben
    disposti. Dopo tre anni ci permetta di esprimerle il nostro sfogo sincero e doveroso. Siamo molto
    amareggiati ma non rassegnati. La recente morte di crepacuore di un giovane sacerdote ci ha
    convinti a esporle alcuni fatti, tra i tanti, che sono ormai l'agire quotidiano del Cardinale Vicario.

    RispondiElimina
  12. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:28

    1. L'autoritarismo del Cardinale Vallini è impressionante. Solo come esempio, nel
    presentare ai capi ufficio del Vicariato il nuovo Segretario Generale ha detto con piglio militare:
    "Per quanto riguarda il Segretario Generale, non è più come in passato; adesso chi governa sono
    solo io." Nel presentare il nuovo Rettore del Seminario Maggiore ha detto: "Mi rendo conto che
    Don Concetto è un po' debole come Rettore, ma alle spalle ci sono io che intervengo." Nell'uno e
    nell'altro caso i due tra i più stretti collaboratori sono stati esautorati e delegittimati davanti a tutto il
    clero. Il Segretario Generale non ha alcuna autorità ed è impaurito di ogni azione che compie per le
    imprevedibili reazioni coleriche del Vicario; si può immaginare cosa sarà per il seminario.

    RispondiElimina
  13. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:30

    1. L'autoritarismo del Cardinale Vallini è impressionante. Solo come esempio, nel
    presentare ai capi ufficio del Vicariato il nuovo Segretario Generale ha detto con piglio militare:
    "Per quanto riguarda il Segretario Generale, non è più come in passato; adesso chi governa sono
    solo io." Nel presentare il nuovo Rettore del Seminario Maggiore ha detto: "Mi rendo conto che
    Don Concetto è un po' debole come Rettore, ma alle spalle ci sono io che intervengo." Nell'uno e
    nell'altro caso i due tra i più stretti collaboratori sono stati esautorati e delegittimati davanti a tutto il
    clero. Il Segretario Generale non ha alcuna autorità ed è impaurito di ogni azione che compie per le
    imprevedibili reazioni coleriche del Vicario; si può immaginare cosa sarà per il seminario.

    RispondiElimina
  14. Per avere un'informazione più diretta, chi è interessato può consultare l'originale della lettera, che ho pubblicato qui. Mi sono decisa a pubblicarla, per dimostrare che non c'è nessun "corvo"; ma che è tutto il clero romano che è effettivamente in "sofferenza"... esclusi, ovviamente, i presbiteri neocatcumenali

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/09/lettera-dei-sacerdoti-romani-sul-card.html

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  15. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:31

    2. Un capitolo estremamente doloroso è quello delle vocazioni. In questi tre anni il
    seminario si è completamente svuotato per la sua testardaggine di accogliere solo i nativi di Roma,
    privando la diocesi della sua vocazione universale. A Roma infatti giungono tanti giovani da ogni
    parte d'Italia per gli studi universitari; è naturale che maturino vocazioni sacerdotali, ma il
    Cardinale Vallini non ne vuole sapere. Come se non bastasse ha mandato via da Roma tutti i
    sacerdoti non incardinati, anche quelli che erano stati inviati con il pieno consenso dei loro vescovi.
    Bravi sacerdoti dediti alla pastorale e agli studi, con il solo difetto di non essere di Roma. Il loro
    contributo veniva dato nelle parrocchie, negli ospedali e nelle cappellanie. Oggi la Diocesi si ritrova
    molto più povera di preti e senza vocazioni. Con questo suo criterio dovrebbero lasciare Roma i tre
    quarti dei sacerdoti, tutti i vescovi ausiliari e, se permette, lo stesso Cardinale Vicario. Nel 2010
    sono entrati in seminario solo tre seminaristi e lo stesso avverrà quest'anno. Per il futuro, non sarà
    certamente un sacerdote del Cammino neocatecumenale a risolvere i problemi vocazionali.

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  16. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:32

    3. Se questi sono i criteri per le vocazioni perché dovremmo avere come Vicegerente un suo amico intimo che viene da Napoli? Il Cardinale non manca di strategie quando vuole. Per Monsignor lannone ha telefonato a tutti i vescovi del Lazio perché presentassero al Nunzio il nome del suo beniamino per il trasferimento da vescovo ausiliare di Napoli alla diocesi di Sora. Adesso lo vuole come Vicegerente. La fama di Mons. lannone ormai è giunta anche a noi. E' a totale digiuno della conoscenza di Roma e del clero romano. E' una brutta copia di Vallini: stesso autoritarismo e stessa ossessione per il sesso. Ci domandiamo se Roma è diventata una provincia di Napoli.

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  17. l'ho pubblicata su Chiesa e post concilio. Il testo è quello originale che mi è pervenuto dalla Fonte.

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/09/lettera-dei-sacerdoti-romani-sul-card.html

    RispondiElimina
  18. <span>l'ho pubblicata su Chiesa e post concilio. Il testo è quello originale che mi è pervenuto dalla Fonte.   
    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/09/lettera-dei-sacerdoti-romani-sul-card.html</span>

    Quest'altro link riporta la notizia della morte di Don Parrone, risultatpo del comportamento di cui parla il post
    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/08/don-luigi-parrone-in-ricordo-di-un.html

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  19. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:35

    4. Dopo tre anni la Diocesi non sa ancora dove andare. Potevamo capire che il primo anno era dedicato alla revisione ma adesso manca completamente un progetto pastorale di largo respiro per orientare il lavoro delle parrocchie e il nostro impegno di sacerdoti. Il Cardinale Vallini però non è all'altezza. Manca di spessore intellettuale e culturale per elaborare un progetto pastorale; inoltre, non ha nemmeno l'umiltà per riconoscere il suo limite e affidarsi a collaboratori in grado di farlo. Da alcuni atteggiamenti purtroppo sembra riservare un'invidia viscerale nei confronti di sacerdoti ben preparati che erano stati destinati a incarichi accademici o di impegno culturale. L'emarginazione di Don Marco Frisina è soltanto l'esempio più eclatante. <span>[Veramente non rimpiangiamo per nulla chi ha lasciato allo sbando liturgicamente la Diocesi di Roma per ventanni]</span>

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  20. :-[  faccio un pò di distinguo perchè immagino che pure il giornale che ha riportato la notizia abbia ESTRAPOLATO alcune voci dalla Lettera, omettendone magari altre forse più interessanti di queste....

    Io, cari Sacerdoti, non mi preoccuperei affatto della SEVERITA'.... Totò insegna ironicamente, e manco tanto, che nella vita di ognuno c'è un CAPORALE.... qui ci si immagina la severità come un "maresciallo", il punto non è la severità di un superiore, guai se non lo fosse, ma su che cosa è severo, che cosa impone? che cosa manipola? L'articolo NON lo dice, prende solo quale spunto qua e la, carica la dose sull'alone dei sospetti di pedofilia, ma.... ciò che manca qui è il CUORE DEL CONTENUTO della lettera.... ;)

    Mi preoccupa quella frase:
    A fronte di un clima poco sereno alcuni sacerdoti avrebbero scelto «la via dell’esilio volontario, per sfuggire alle intemperanze, andandosi a incardinare altrove; altri pensano di farlo in un prossimo futuro». Al cardinale Vallini viene poi contestata la scelta di alcuni collaboratori poco preparati, scarsamente attenti al rigore liturgico. Tutto da dimostrare ma il bilancio descritto nella missiva che non ha precedenti non è di certo dei più favorevoli.
    ****************
    :-[ Eminenza cardinale Vallini.... circolano voci, e Dio non voglia che siano vere, che fin dai tempi di Ruini ed oggi con lei, si voglia IMPORRE ALLE PARROCCHIE IL MODELLO NEOCATECUMENALE (mi perdoni la Redazione, ma questo riferimento è indispensabile se volete raccontare la VERITA'...) e che a fronte di ciò si sta IMPONENDO AL CLERO DI ROMA un rigore, mascherato dal dovere dell'obbedienza, senza precedenti affinchè il modello catechetico kikiano prenda il sopravvento... se ciò corrispondesse al vero, e Dio non voglia, si comprenderebbero anche diversi punti della Lettera di protesta.... ma a NOI comuni mortali, e fedeli di un piccolo gregge sempre più schiacciato, umiliato, esiliato ai margini delle parrocchie perchè non aderenti a Kiko, restano tante domande senza risposte, gliene rammento qualcuna:

    1) è vero o no che si continua a parlare dei Redemptoris Mater come MODELLI DISTACCATI dal Seminario Romano PONTIFICIO, a tal punto che le ORDINAZIONI, a parte quelle che fate fare al Papa e che sono COMUNI a tutti i presbiteri, avvengono in modo SEPARATO E CON IL RITO KIKIANO? non dica di no, ci sono le prove....

    2) è vero o no che si IMPONE NELLE PARROCCHIE UNA PASTORALE che, disattesa dai catechisti kikiani, finisce per DIVIDERE LE COMUNITA' e di conseguenza Lei stesso manifesta continuamente una partigianeria di preferenza verso il modello kikiano?

    3) è vero o no che nelle SUE LETTERE PASTORALI non vi è alcuna promozione AL COMPENDIO DEL CATECHISMO CATTOLICO AUSPICATO, SUPPLICATO DAL PONTEFICE quale STRUMENTO DI EVANGELIZZAZIONE E DI CATECHESI UGUALE PER TUTTI? non dica di no, ci sono le prove....

    e potremmo continuare....
    ma stiamo sempre lì, se il Papa TACE chiunque si sente in dovere di attribuire al Pontefice ciò che non ha detto e ciò che non vuole... salvo poi ignorare e tacere su ciò che il Papa invece dice e chiede venga fatto....

    Se i termini sono anche questi, ma che l'articolo non dispiega, non posso che essere solidale con questi Sacerdoti firmatari l'appello.... perchè il problema, ripeto, non è nella severità del superiore, ma l'argomento sul quale egli è severo, sul cosa si vuole imporre, e sui progetti futuri che si vogliono applicare, IMPONENDOLI, con una partigianeria verso un modello extracattolico senza precedenti nella storia della Chiesa di Roma.... IGNORANDO IL FATTO CHE IL PAPA NEL VOLERE E CREARE UNA PARROCCHIA ROMANA DEDITA ALL'APPLICAZIONE CATECHETICA CON IL RITO ANTICO, non ha fatto [...]

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  21. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:37

    5. Un altro capitolo doloroso è il rapporto con noi sacerdoti. Ci eravamo illusi di un giorno della settimana a nostra disposizione per essere ricevuti senza appuntamento. Oggi abbiamo perfino paura di avvicinarci a quell'ufficio. Siamo visti tutti con sospetto, giudicati e rimproverati senza poterci difendere e ricattati con la minaccia di lasciarci senza stipendio. Su ognuno di noi grava l'ipoteca messa dai suoi due idatissimi consiglieri che non ci conoscono. E' risaputo quante volte ormai le urla del Vicario oltrepassano il suo ufficio quando riceve qualche povero confratello anche tra i più anziani. I suoi scatti d'ira sono sempre più frequenti, salta perfino sulla poltrona e giunge addirittura ad avere la bava alla bocca per la violenza delle reazioni. E' ossessionato dal sospetto di omosessualità come se i rari casi accaduti in diocesi devono compromettere la rettitudine dell'intero presbiterio. Potrà sembrare incredibile, ma quando entra nelle parrocchie per la prima volta e
    incontra i sacerdoti e il consiglio pastorale le sue uniche espressioni sono quelle del rimprovero, del sospetto e della minaccia. Molti sacerdoti sono stati umiliati con trasferimenti immotivati e
    repentini senza alcuna giustificazione. Ormai diversi tra di noi per sfuggire alle sue intemperanze hanno scelto di incardinarsi altrove e alcuni pensano seriamente di farlo nel prossimo futuro. Altri non trovando in lui la dovuta paternità hanno abbandonato il sacerdozio. Comportamenti degni di un maresciallo dei carabinieri non di un vescovo.

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  22. Scusate, cosa ha fatto di male Frisina?
    Molti suoi canti sono decisamente belli.

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  23. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:40

    6. Ci aspettavamo un Vicario sincero e riscontriamo l'ipocrisia e la falsità dei suoi comportamenti dietro un sorriso degno delle iene. Quando ti prende la mano per stringerla sul petto, tipico delle suore, allora è il segno che vuole una confidenza su qualcuno, vera forma di spionaggio, e per questo dobbiamo stare attenti a non compromettere i confratelli. Abbiamo imparato ben presto che quanto il Vicario ti dice davanti raramente corrisponde a ciò che pensa e dice alle spalle. Un comportamento dagli effetti devastanti nel rapporto tra noi e lui e tra tutto il clero. Prevale il clima di sospetto su tutto e su tutti che rende la diocesi un luogo infelice dove non ci fidiamo più di nessuno e siamo costretti al silenzio.

    RispondiElimina
  24. Attenzione, qui si rischia una Vienna II! Ormai i ribelli hanno gioco facile.

    RispondiElimina
  25. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:42

    7. Questo clima si riflette anche tra i vescovi ausiliari. Il terrore è tale che non è consentita alcuna critica anche quando motivata. Manca il confronto e il dialogo soprattutto nella nomina dei parroci e nei trasferimenti. Siamo lasciati soli a noi stessi. Succede perfino che i vescovi ausiliari ci consigliano di non parlare e di non contrastare il Vicario per evitare le sue imprevedibili e talvolta violente relazioni.

    RispondiElimina
  26. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:44

    8. Data la sua ossessione molti di noi si domandano cosa faccia di nuovo a Roma Monsignor Brandolini, nominato dal Cardinale Vallini Vicario capitolare di San Giovanni. Santità, Lei ricorderà Mons. Brandolini perché dalle pagine di La Repubblica ha espresso il suo profondo disappunto nei suoi confronti per il Motu proprio Summorum Pontificum [è da ricordare che Vallini ha fatto in modo da non far applicare nella Diocesi del VESCOVO che ha scritto il M.P.]che lui vedeva come un attacco frontale all'opera riformatrice del suo maestro e mentore Mons. Bugnini. Però Mons. Brandolini ha favorito in tutti i modi la nomina di Mons. lannone a suo successore a Sora e adesso è uomo di fiducia del Vicario. Per questo il Cardinale Vallini non sente e non vede quanto succede con lo stuolo di giovani accoliti della Basilica. Le voci corrono veloci ma se toccano Mons. Brandolini si fermano alla soglia dell'ufficio del Vicario.

    RispondiElimina
  27. Ecco la Lettera Aperta punto per punto30 settembre 2011 alle ore 12:45

    Santità,
    Sappiamo che non accadrà nulla. Noi continueremo ad impegnarci nel nostro lavoro
    pastorale. Roma ha una lunga storia e saprà superare anche questo disastro. Noi però siamo
    moralmente obbligati a farlo sapere. Ci permetta di dirle che non meritiamo questo momento di
    terrore, di sfiducia e di decadenza.
    I Sacerdoti di Roma

    ps.
    Il grassetto tra parentesi quadre è nostro.

    RispondiElimina
  28. Essere autoritari non va sempre di pari passo con l'essere tradizionali.
    Maggiolini (Como) ad esempio era ossessionato dall'omosessulità (a volte ne parlava con termini assolutamente privi di carità cristriana), ma era assolutmente disinteresato al rigore liturgico: ha nominato un liturgista/cerimoniere che ha fattoparecchi idsastri.
    Grampa (Lugsno) è altrattanto autoritario e i muri  della Curia spesso tremano quando ha i suoi consueti scatti d'ira: ma è tutt'altro che conservatore: anzi!!!

    RispondiElimina
  29. Frisina era troppo impegnato o a fare concerti in America o a riscuotere i diritti d'autore (tanti soldini) per le sue canzonette alla SIAE, che pensare a dirigere l'Ufficio Liturgico. Bravo VALLINI su questa "dimissione" spintanea un APPLAUSO!

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  30. Ci mancherebbe che si rimpianga Frisina!!!!

    RispondiElimina
  31. ottimo, grazie mic!
    mi conferma maggiormente in ciò che ho riflettuto sotto....
    Preghiamo fortemente forte: volli, fortissimamente, volli!

    RispondiElimina
  32. Egr Osservatore,
    la prego di .... osservarli bene quei canti!

    RispondiElimina
  33. I canti non si osservano, ma si ascoltano: "pane di vita nuova" e "eccomi" sono decisamente commoventi.
    Fra l'altro: in occasione della Messa del Papa ad Ancona "pane di vita nuova" è stato il canto di comunione 

    RispondiElimina
  34. cosa c'entra l'omosessualità con la pedofilia?...Oddio c'è qualche bischero in giro che ha scritto che l'omosessualità puo' degenerare in pedofilia ma se è per questo anche una persona onesta puo' diventare disonesto senza che si debba teorizzare un legame diretto fra onestà e disonestà...un po' di sana psicologia clinica non guasterebbe (non ad esempio come quella ignorata da Francesco Bruno che deliria su pontifex...grande sito dove pensate un po' sanno anche che Lutero è all'inferno poichè loro hanno una linea rossa diretta con l'Altissimo)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è provato che la maggioranza dei pedofili sono in primis omosessuali. (Come è provato che i cocainomani hanno prima fatto uso di cannabis...)Questo non significa che tutti quelli che si fanno le canne poi passano alla cocaina, né che tutti gli omosessuali diventano pedofili. Ma è un dato di fatto che si passa per l'omosessualità prima di arrivare alla pedofilia (nella stragrande maggioranza dei casi)

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  35. Alla chiesa postconciliare fanno comodo i caporali. Rifugge invece dalle persone intelligenti e pie.

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  36. Giovan Maria Catalan Belmonte (preposto Camerier al Soglio pontifico)30 settembre 2011 alle ore 14:19

    <span>4. Dopo tre anni la Diocesi non sa ancora dove andare.</span>

    Benvenuti nel cattolicesimo reale!

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  37. Sottoscrivo, pur preferendo il canto gregoriano devo ammettere che alcuni canti di mons. Frisina sono semplicemente stupendi. I miei preferito sono "Eccomi" e "Chi ci separerà". Ciò non toglie che il Vaticano II abbia affermato che il gregoriano è il canto proprio della liturgia cattolica di rito romano e da lì non si scampa.

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  38. <span> </span>
    Che la diocesi di Roma, la diocesi del Papa, si stia neocatecumenizzando, non è un segreto per i Romani costretti al turismo parrocchiale, a percorrere ogni domenica diversi chilometri per trovare una parrocchia NON neocatecumenale, non è un segreto per chi vede sbarcare in parrocchia i catechisti neocatecumenali esterni alla parrocchia che impongono le loro catechesi e che poi dopo le catechesi formeranno nuove comunità neocatecumenali, senza dimenticare che i testi catechetici neocatecumenali restano ancora segreti, 10 mesi dopo la loro approvazione.

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  39. Andatelo a spiegare a Frisina e Parisi.
    Ma avete meditato seriamente sulla scelta di canti fatta ad Ancona? Il Magistero della Chiesa e gli insegnamenti di Benedetto XVI per questa gente esistono?
    Come ha giustamente "osservato" un ospite più giù, i motivi della rimozione di Frisina dall'Ufficio liturgico sono di natura economica. Forse dovuta al fatto che, non si sa per quali ragioni, raccolte, repertori e congressi eucaristici ammanniscano sempre canti dei soliti. Vi siete mai chiesti perchè? Suvvia, aprite gli occhi o candide colombelle!

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  40. Io sottoscrivo quanto ha scritto Francesco B. ; pur preferendo il gregoriano e la sacra polifonia devo ammettere che alcuni canti di Mons. Frisina, fra cui quelli citati dal lettore che mi ha preceduto, sono belli e commuovono i fedeli.
    Mi è capitato di sovente, all'uscita della cantoria, dopo che la Schola aveva eseguito alcuni canti nella messa domenica ( rito ordinario), composizioni che ho dovuto alzare di uno o due toni, perchè sono troppo bassi per voci impostate, che alcuni fedeli mi abbiano chiesto indicazioni sull'Autore per cercare poi una registrazione.
    Questo scrivo a favore del Compositore in oggetto.
    Per quanto riguarda invece il repertorio che Monsignor Frisina propone con il coro studentesco romano, ho ascoltato a Morrovalle di Macerata un concerto, mi pare che l'Autore sia troppo legato ai musical americani .

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  41. L'attacco a mons. Brandolini fa capire l'origine integralistica di questa lettera. Se assommiamo la larvata difesa dei preti pedofili, abbiamo l’immagine personificata del prete macchietta con i suoi pizzi e merletti, i suoi manierismi e le sue carognate da sacrestie.
    Il fatto che non ci siano solo i preti ad abusare dei minori non giustifica l’enorme gravità di questi fatti.
    Poi, ci si deve chiedere, però, perché prima si tendesse a nascondere. Anche questa è colpa.
     Per la chiesa, in generale, è una macchia indelebile, e ci vuole un “mea culpa” più grosso di quello attuale, che non coinvolge la perversione del comportamento ritualista.
    Quelli che si dedicano alla vita religiosa sono semplicemente “uomini”, che come tali hanno generalmente gli stessi impulsi di tutti gli altri, non ne sono esentati affatto. Non vivono in un mondo di puro spirito, non sono angeli senza ali. E queste pulsioni, se non dominate da caratteri forti, prima o poi vengono veicolate verso persone dello stesso sesso o verso minori, con tutto il corollario che ne consegue, oppure determinano turbe psichiche.
    Chi sta fuori pensa, sbagliando, che preti, vescovi e papi siano solo rivestiti di spiritualità, sottratti ai richiami della carne, e che, in virtù del voto di astinenza, siano degli esseri speciali. Non è così, proprio non è così. Tanto è vero che i ministri delle altre confessioni cristiane si sposano, e sono meno coiinvolti dei nostri.
    E' finito il tempo in cui si pensava che la spiritualità disincarnata, il celibato e l'estetismo degli incensi fosse l'antidoto contro le perversioni. oggi sappiamo che è la via delle perversioni.

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  42. E' giunta l'ora che il Santo Padre si rioccupi in persona delle sorti della sua Diocesi... "Cristo è romano"... il Pontefice è il Suo Vicario...

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  43. Prof. Carradori, quoque tu!
    Non proseguo oltre circa i sopranominati Monti e Tognetti, pardon Frisina e Parisi, perchè oggi è s. Girolamo e con il grande Dottore ripeto "Parce Domine, quia dalmata sum!"

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  44. valerio.... l'80% degli abusi sui bambini avviene fra l'adulto, uomo e il bambino, MASCHIO....
    s'informi, le statistiche sono mediche!

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  45. Cosa c'entra l'omosessualità con la pedofilia? Forse nulla.
    Cosa c'entra l'omosessualità con la pedofilia, nell'ambiente clericale? Forse qualcosa, dato che il 90% delle accuse di pedofilia rivolte a preti e frati riguardano fanciulli ed adolescenti MASCHI.

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  46. Sarebbe necessario capire fino a che punto il comportamento del card. Vallini, se è effettivamente come descritto, sia dovuto al suo carattere, per tendenza naturale e formazione ( o deformazione ) psicologica e culturale e quanto a una situazione di angoscia per la situazione creatasi nella Chiesa a causa dello scandalo della pedofilia. Non è impossibile che sentendo  la responsabilità di trattenere sull'orlo del baratro la sua diocesi il cardinale, deciso a effettuare un "giro di vite" sia in stato di ipereccitazione. Questo anche in relazione all'effettivo stile comportamentale dei preti.
    Per esperienza so che quando per qualsiasi motivo un insegnante non riesce a "tenere" la classe può fare "cose da cinematografo", passando dalla depressione all'isterismo autoritario, sprofondando sempre più giù. Per il primo caso vedasi il "Diario di un parroco di campagna" di Bernanos.

    Dio solo sa quale sia il vissuto interno degli uomini con funzioni e immagine pubblica. Il card. Bagnasco ( per me un autentico sacerdote - gentiluomo ) deve aver sofferto molto per il caso di don Seppia: mancata sorveglianza ( magari perchè preso da altri presanti impegni ). Paolo VI ( detto dai Romani con pessimo umorismo"Paolo mesto" ) nella fase postsessantottina del suo pontificato deve aver sentito, oltre che l'angoscia per la "tempesta" venuta dopo le speranze primaverili, una specie di rincrescimento per essere stato per lunghi anni fautore di una svolta diciamo liberale.

    Quanto alla sessualità dei preti  occorrerebbero studi psicologici di "casi" rappresentativi dei vari tipi, ovviamente senza l'indicazione dei nomi autentici.
    Rimango ancora perplesso sulla scelta del sacerdozio, attività oggi tutt'altro che redditizia e automaticamente prestigiosa comwe nei tempi che furono, da parte di giovani poi coinvolti in più o meno gravi "cadute" o inalberantisi, per una specie di compensazione, in atteggiamenti contestatari.
    Possibile che in partenza lo stato sacerdotale sia visto come una sinecura ( poco lavoro, stipendio scarso ma assicurato )? Oppure che si siano fatti un'idea della vita sacerdotale diversa da quella che è realmente? Che siano stati "plagiati"? Che professori di seminario "modernisti" li abbiano indirizzati malamente? Si rimane trasecolati per il caso del seminario austriaco a luci rosse. E quanto alle "scappatelle" o scappate gravi, quanto sono dovute alla pressione dei bisogni fisiologici, quanto al bisogno di affettività e a "innamoramenti"? E' probabile che la caduta della tensione religiosa ( per crisi di fede o mancanza di risposta gratificante da parte dei parrocchiani ) determini la spinta a una compensazione dietro le quinte. Il prete deve essere un entusiasta non a fasi alterne, ma in continuità,anzi in continua ascesa; un "innamorato di Dio".
    Probabilmente si presentano casi molto contorti, come quello famoso del parroco Meslier, un  prete che nel '700 lasciò un testamento in cui si "scopriva realmente": era diventato ateo e politicamente ultrarivoluzionario; aveva continuato a svolgere la sua attività ( a suo dire, o meglio scrivere ) per continuare a servire in qualche modo i popolani poveri e incolti. Sua è la frase in cui si invitava a "impiccare l'ultimo aristocratico con le budella dell'ultimo prete". Spiegazione autentica o copertura di una mancanza di alternativa economica ( a questo punto se mi svesto, come mangio )? Un "nicodemismo portato all'estremo: più corretto l'abbandono della talare. Il caso più spaventevole è quello a cui accenna mons. Gemma in "Io, vescovo esorcista": un sacerdote apostata e passato alla magia satanica, suppongo per mantenere il ruolo sacerdotale, ma con azione di segno diverso. La potenza delle tenebre.

    C'è poi una carenza educativa in [...]

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  47. D'accordo, ma è possibile che per avere rigore contro omosessualità e pedofilia serva un neocatecumenale? Dove sono finiti i sacerdoti senza denominazione? Oppure anche qui si tratta semplicemente di politica? (sposto i parroci anticat con la scusa dei sospetti...)

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  48. Rispetto a quanto si canta nelle Liturgie romane parrocchiali, avercene di Frisina......avete idea dei Gen, Gam, e quant'altro?

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  49. quasi il 70% degli abusi su minori avviene in ambiente familiare con una quasi equa distribuzione fra bambini e bambine (vedere statistiche su internet lasciando perdere i numeri pubblicati da pontifex...) 

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  50. Lo sa don Magnifico che io cerco di dire sempre la verità anche a costo di essere linciato ...
    Musicalmente alcuni canti frisiniani sono belli e ben accetti dai fedeli, ne cito qualcuno che conosco : Eccomi, Chi ci separerà, Lodi all'Altissimo, O Signore nostro Dio, Alto e glorioso Dio, I cieli narrano la gloria di Dio, Acclamate al Signore.
    Interpretati al modo tradizionale a più voci possono essere annoverati fra le più significative composizioni del nostro periodo.
    Una volta ho ascoltato un coro svedese, in tournee in Italia, che interpretava un canto di Giombini che io aborrivo.
    Armoniazzato a più voci con l'accompagnamento dell'Organo aveva una sua dignità che non avrei mai immaginato.
    Chiedo scusa per questa variazione sul tema.

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  51. L'omosessuale è una persona quasi sempre matura nelle proprie scelte...il pedofilo è una persona che non ha maturato o è disturbato nel  gestire la propria attrazione sessuale: siamo di fronte ad una situazione cosciente (omosessualità) e patologica/disturbata (pedofilia)

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  52. Uno che usa come nick-name il nome di un eretico arso sul rogo non può che dire stro****e (passatemi il termine)

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  53. Signori, vallini e' un gran prete, lasciate state questi corvetti.

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  54. Il signor Arguello sventola letteralmente la lettera dell`allora giovane professor Ratzinger datata del 1974(!) sul palco di Cibeles, i media nc la riprendono con enfasi, ma e l`uno e gli altri omettono di dire che il giovane professore diventato Papa, già nel 2005 ha trasmesso delle NORME sulla liturgia ai responsabili nc, norme disattese, DECISIONI che aspettano ancora di essere rispettate e applicate, insomma una banale e abituale strumentalizzazione della persona del Papa, ciò che sorprende, piuttosto, è il motivo per cui quella lettera è stata uscita dai tiretti.

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  55. suvvia luisa è chiaro l'appoggio del Papa... non ci nascondiamo dietro al nulla.. anche in fondo all'articolo stesso si riportano dichiarazioni attuali del Papa!
    e altrimenti le chiedo: perchè se fosse contro non interviene?

    non ci lasciamo trasportare da quello che vorremmo che la realtà fosse: la realtà è diversa, "il Papa è con loro" (parole sue testuali, aggiunte a braccio, nel discorso ai cnc di gennaio 2011)

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  56. <span> </span><span> "dichiarazioni attuali del Papa!"  </span>
    <span></span>Perchè lei si fida di ciò che dice un responsabile neocat? Tanto sa che il Papa non lo smentirà!
    Il Papa, è vero, è molto benevolo verso i movimenti, TUTTI i movimenti, ma nei confronti del cnc ha preso delle decisioni chiare per modificare la loro prassi "liturgica" e  vuole la pubblicazione del direttorio catechetico, si è rivolto a loro anche oralmente nel gennaio 2006, ha detto testualmente che confidava che le sue norme sarebbero state applicate, e invece niente, nada, rien, la sua fiducia è stata ben mal riposta, alla sua fiducia e benevolenza si risponde con la disobbedienza  e la strumentalizzazione, vengono amplificate le lodi e ignorati i richiami e le norme. 
    Perchè questo possa succedere, è un mistero molto oscuro, perchè il Papa non può imporre la sua volontà ad un movimento è inconcepibile, perchè tace, non lo so.

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  57. <span><span>"dichiarazioni attuali del Papa!"  </span>  
    <span></span>Perchè lei si fida di ciò che dice un responsabile neocat? Tanto sa che il Papa non lo smentirà!  
    Il Papa, è vero, è molto benevolo verso i movimenti, TUTTI i movimenti, ma nei confronti del cnc ha preso delle decisioni chiare per modificare la loro prassi "liturgica" e  vuole la pubblicazione del direttorio catechetico, si è rivolto a loro anche oralmente nel gennaio 2006, ha detto testualmente che confidava che le sue norme sarebbero state applicate, e invece niente, nada, rien, la sua fiducia è stata ben mal riposta, alla sua fiducia e benevolenza si risponde con la disobbedienza  e la strumentalizzazione, vengono amplificate le lodi e ignorati i richiami e le norme.   
    Perchè questo possa succedere, è un mistero molto oscuro, perchè il Papa non può imporre la sua volontà ad un movimento è, ancora un mistero,  perchè tace, non lo so.</span>

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  58. <span><span><span>"dichiarazioni attuali del Papa!"  </span>    
    <span></span>Perchè lei si fida di ciò che dice un responsabile neocat? Tanto sa che il Papa non lo smentirà!    
    Il Papa, è vero, è molto benevolo verso i movimenti, TUTTI i movimenti, ma nei confronti del cnc ha preso delle decisioni chiare per modificare la loro prassi "liturgica" e  vuole la pubblicazione del direttorio catechetico, si è rivolto a loro anche oralmente nel gennaio 2006, ha detto testualmente che confidava che le sue norme sarebbero state applicate, e invece niente, nada, rien, la sua fiducia è stata ben mal riposta, alla sua fiducia e benevolenza si risponde con la disobbedienza  e la strumentalizzazione, vengono amplificate le lodi e ignorati i richiami e le norme.     
    Perchè questo possa succedere, è un mistero molto oscuro, perchè il Papa non può imporre la sua volontà ad un movimento è, ancora, un mistero,  perchè tace, non lo so.</span></span>

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  59. Strombazzare questa lettera vergognosa ed infamante (parla di bava alla bocca), per giunta non firmata affatto,  non vi fa onore assolutamente. Per giunta chi l'ha scritta ha avuto pure la superbia di farsi rappresentante di tutti i sacerdoti di Roma. Il cristiano non ha affatto paura della persecuzione. se questi "sacerdoti" fossero tali, e il Card. Vallini fosse l'orco che descrivono, non si sognerebbero mai di rivolgersi a papino in modo anonimo, ma si ergerebbero a comportamenti scevri da qualunque sospetto di omosessualità. Reagirebbero chinando il capo e rimboccandosi le maniche.
    Ci sono Vescovi che attualmente per non aver avuto il rigore dovuto e mostrato dal Vicario Vallini, oggi si trovano nella condizione di essere considerati addirittura colpevoli di connivenza con preti pedofili ed omossessuali, entrati in seminario evidentemente per il solo motivo di trovare un lavoro che consentisse loro il celibato perfetto per continuare i loro comportamenti immorali.
    Perfino il Santo Padre si trova tirato in causa in una di queste cause americane.
    Benedite chi fa pulito di tali devianze. Se il Santo Padre ha inviato un sergente di ferro di tale fattura, allora aveva visto bene che questa diocesi aveva ed ha bisogno di lui. La Chiesa non ha bisogno di più sacerdoti, ma di "veri" sacerdoti.

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  60. no valerio... allora i dati UFFICIALI, perdonami se ho la presunzione di darteli con precisione, ma posso farlo.. lasci perdere lei internet, io non ho usato pontifex. :-[
    il 33% dei casi di pedofilia avviene fra le mura domestiche, i più colpiti sono fra i 0 ai 7/8 anni
    lo 0,01% avviene nel Clero mondiale Cattolico... di questo 0,01% l'80% avviene dai preti che abusano di MASCHI pre adolescenti e adolescenti, mai bambini al di sotto dei 6 anni, una piccolissima percentuale ha visto anche LE SUORE coinvolte SULLE BAMBINE MAI SUI BAMBINI solo che le notizie non hanno fatto scalpore perchè si voleva colpire IL CLERO....
    poi c'è addirittura un 60% che proviene dal TURISMO SESSUALE, molti gli ambienti omosessuali coinvolti...
    un'altra piccola percentuale tocca gli insegnanti e gli ambienti statali...
    mancano nelle statistiche ciò che avviene NELLE ALTRE RELIGIONI....

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  61. Lunedì scorso un sacerdote parroco a Roma mi diceva che c'era stato un incontro dei sacerdoti romani col cardinal Vicario, il quale li vuole incontrare periodicamente per essere vicino a loro "come un buon padre" e capire che problemi ci possano essere.  Si è discusso del fatto che molti preti avvertono frustrazione e stanchezza per il loro impegnarsi a vuoto. Non mi pare, dunque, che il clero romano sia tutto sulla linea indicata dalla lettera anonima, che mi pare più che altro frutto di pettegolezzi, come è tipico di questo, diciamo così, "genere letterario".
    Quanto ai neocatecumenali, ieri, per, diciamo così, dovere d'ufficio sono stato al funerale di un signore neocatecumenale, e devo dire che la testimonianza di fede della vedova e della loro comunità è stata davvero esemplare e commovente. Chitarre o non chitarre. Dunque, se il Signore arriva a qualcuno tramite il Cammino Neocatecumenale, dobbiamo solo avere rispetto e ammirazione per le Sue meraviglie. Il fatto che a noi piacciano modalità diverse di liturgia o di altro (io non frequento i neocatecumenali, dunque non so come si svolgano i loro incontri) non conta rispetto ai doni del Signore, e il Signore i Suoi doni li dà come meglio crede (non è vincolato a una "tradizione" umana).

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  62. Non nascondiamoci dietro un dito30 settembre 2011 alle ore 20:52

    La pedofilia nel clero è più di stampo omosessuale che nel rsto della società. Il motivo? Prendete mille uomini a caso e mille preti a caso. In quale dei due gruppi ci sono più omosessuali?

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  63. <span>Non so che cosa abbia detto don Cantoni (e sarebbe stato opportuno prima citarlo, anziché passare subito a quella specie di replica), mi informerò, frattanto osservo:  
    1. mi diverte molto che venga citato don Cantoni; quando lo citai io qualche tempo fa (citazione neutra, non sono un suo discepolo), Pastorelli rispose borbottando che ricordava vagamente di averlo trovato menzionato da Avvenire anni or sono. Avevo invitato Pastorelli a andare a visitare l'Opus Mariae di don Cantoni, dato che è in Toscana: mi rispose che lui andava dove gli pareva. Adesso invece veniamo a sapere che Pastorelli sa tutto su don Cantoni, il quale sarebbe tanto cattivo. Mah... meglio non commentare.  
    2. L'intervista, come già altri ha notato, sembra una specie di piagnisteo tra comari, del genere: ma come mi hanno trattato male, però io sono un signore e sono superiore, anche se a quello gli ho pagato il pranzo... Anche qui: mah... Non si sa se ridere o piangere. Se Gherardini non sapeva perché Cantoni era giunto a Roma, poteva pur chiederglielo!  
    3. Come già scrissi in passato: quando lo sfacelo degli anni Sessata-Settanta avveniva, dov'erano Gherardini e Pastorelli? Andavano a raccogliere le margherite? Diciamo che pensavano agli affari loro. Dunque sono i meno indicati a pretendere di dire oggi a chi, come me, ha ereditato per ragioni anagrafiche lo sfascio, che cosa deve fare o addirittura pensare. Pensino loro, piuttosto, a dare prova di umiltà scusandosi per non essere intervenuti in tempo, quando essi c'erano e noi non eravamo ancora nati, e preparandosi all'incontro col Capo.  
    4. è da un sacco di tempo che sento citare sempre questo mons. Gherardini come "ultimo esponente della gloriosa scuola romana" (che non so in che cosa consistesse, peraltro). Adesso salta fuori che lui non c'entra niente. Ma insomma! Chi vogliamo prendere in giro?  
     
    Concludo auspicando maggiore serietà e dignità da parte di persone a cui l'età impone pur sempre dei doveri, non solo dei diritti. Più in generale, "I have a dream": che la causa della vera Tradizione sia liberata una buona volta da pliniani (che tra l'altro usano stupidamente il termine "conservatore" in senso spregiativo quando lo riferiscono al Cattolicesimo, e in senso positivo quando parlano di politica riferendosi al centrodestra... Anche questo dà l'idea del loro marasma mentale), lefebvriani, sedevacantisti, isterici vari che sono bravi solo a vomitare fiele e incapaci di mostrare la gioia di chi ha incontrato Cristo e Lo ama.</span>

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  64. Condivido al 100/100 la considerazione del reverendissimo Don Magnifico per quanto riguarda la scelta dei canti al XXV congresso eucaristico di Ancona, su cui ho scritto fin troppo ...

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  65. «luogo infelice dove non ci si fida più di nessuno e si è costretti al silenzio».

    allora non mi sbaglio quando parlo di regime: : questo è un esempio lampante.

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  66. Omosessualità e pedofilia non sono sinonimi. Allontanare parroci sospetti di tendenze omosessuali che significa? Rovinare una persona magari buona,integra,ottimo uomo e ottimo cristiano,solo perché la sua natura lo porterebbe verso un altro uomo? Ma il punto è: vive la sua omosessualità praticandola oppure no,perchè altrimenti dovrebbero essere colpiti anche quelli attratti da donne,quindi chiudiamo le parrocchie? a me non frega niente della sessualità della persona che ho di fronte,nemmeno se è prete. Invece desidero e pretendo che non si faccia l'amante di nascosto,amante uomo o amante donna. Il prete dev'essere casto altrimenti non faccia il prete. Cos'è questa ossessione verso l'omosessualità come se fosse un istinto che porta alla pedofilia? Ma conoscete gli omosessuali? Perchè questo pregiudizio totalizzante,forse l'ultimo rimasto verso una parte della società dotata molto spesso di doti di umanità,generosità,e onestà che la gente non s'immagina. Ne ho conosciuti parecchi in un gruppo omosessuale cristiano e devo dire che mi hanno fatto cambiare opinione,perchè anch'io non ero del tutto pronto all'accettazione. Cerchiamo di non essere superficiali. Se a uno non piacciono gli uomini,vuol dire che gli piacciono le donne: questo è meglio? È accettabile? Non comporta spostamenti di parrocchia?

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  67. <span>Dal momento che lei riporta qui un suo commento di un thread precedente, riporto la mia reazione:  
     
    <span><span>"3. Come già scrissi in passato: quando lo sfacelo degli anni Sessata-Settanta avveniva, dov'erano Gherardini e Pastorelli? Andavano a raccogliere le margherite?</span>    
       
    <span> Pensino loro, piuttosto, a dare prova di umiltà scusandosi per non essere intervenuti in tempo, quando essi c'erano e noi non eravamo ancora nati"</span>    
       
    È senza dubbio a causa di persone come lei, che solo l`educazione mi trattiene di qualificare come dovrei, che Dante Pastorelli ha lasciato questo blog, si vergogni di debitare tali insulsasggini che, spero, solo la sua ignoranza può giustificare, quando lei non era nato, Dante Pastorelli, e con lui tanti altri coraggiosi difensori della Tradizione e della Sacra Liturgia, in trincea, nelle catacombe in cui sono stati gettati, lottavano per conservare e difendere ciò che l`elite della Chiesa postconciliare voleva seppellire definitivamente, che stava distruggendo a colpi di picconi, è anche grazie a loro se oggi abbiamo ritrovato quel gran tesoro che è la Santa Messa con il Rito Antico, se vuole prendersela con qualcuno attacchi i responsabili dello sfascio che lei ha "ereditato" e, se ne è capace, si scusi.   
    </span></span>

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  68. Dimenticavo: se il card. Vallini vuole un clero locale e non importato, fa benissimo. Togliere preti alle loro Chiese di provenienza è una colpa, non un merito, e serve solo a farne degli spostati, coi risultati deprimenti che si vedono. Se a Roma non ci sono vocazioni, bisogna pregare che ce ne siano, non fagocitare quelle altrui.

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  69. Se invece vogliamo ridere, un'agenzia giornalistica (AGI) l'altro giorno, trattando dei caduti pontifici a Porta Pia a proposito della festa della Gendarmeria Pontificia, parlava di "giannizzeri", confondendoli evidentemente con gli zuavi!

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  70. Se l'originale della lettera inviata al Papa è corredato delle firme dei sacerdoti è sbagliato parlare di lettera anonima!

    Si opera in modo corretto rivolgendosi a chi ci si deve rivolgere.

    Stà al primo responsabile verificare e decidere.

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  71. Se invece vogliamo tornare ad essere seri...
    Leggendo la storica dei suoi interventi mi son resa conto che non è la prima volta che lei fa certi apprezzamenti indegni, come quelli di qui sopra, in un altro thread, con uno scherno di cui dovrebbe vergognarsi e che, visto che è ripetitivo non è nemmeno "innocente", lei ha scritto. " non se ne può più di questi vecchietti che si stracciano ora le vesti mentre sarebbero dovuti intervenire a suo tempo. Il disastro è stato combinato quando essi erano vivi e vegeti, dunque evitino di impartire lezioni ora. Potevano intervenire prima.",  allora le ripeto:
    e lei dov`era quando quei "vecchietti" erano sul terreno, facendo fronte al disprezzo, allo scherno, all`opposizione anche violenta degli uomini al potere, di quell`elite ideologica postconciliare che voleva definitivamente seppellire tutto ciò che era vivo fino al Vaticano II, che voleva distruggere ogni traccia di quel passato che aborriva e lo faceva con violenza  e determinazione ? Lei dov`era  quando queste persone resistevano, in trincea, con coraggio e la forza che solo la loro Fede poteva dare ?
    Lei non era nato o allora stava ancora usando i suoi pantaloncini sui banchi di scuola, stava giocando al pallone nei cortili di ricreazione, con la giusta spensieratezza della sua età, e, mentre lei non era nato o giocava, altri lottavano e resistevano con coraggio e fede, allora, con umiltà, li ringrazi per tutto quello che hanno fatto, anche per lei, per noi, per la Chiesa tutta, si scusi, se può, e rivolga tutto il suo livore verso i responsabili dello scempio, dello sfascio, come lei ha detto, che la circonda, che ci circonda.

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  72. questo è il guaio dell'ultimo mezzo secolo:  i pastori, in alto e in basso, hanno dimenticato che l'esempio -buono o cattivo- viene dall'alto.
    Per questo l'ottimo Enrico Medi scrisse quella struggente lettera,  attuale oggi più che mai (a parte la lambretta, elemento storico secondario,   che fa da sfondo ad un'esortazione alla santità,  eternamente valida perchè proviene da Nostro Signore stesso, come comando "Siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro Celeste"; "Se il tuo occhio ti è di scandalo, gettalo via da te", e dagli esempi di tutti i santi di 19 secoli e mezzo, che hanno lottato contro le tentazioni della carne, in stretta unione a Gesù, basti pensare a s. Alfonso e a S. Gemma Galgani); scriveva E. Medi:
    "Sacerdoti siate santi   ! 
    "Sacerdoti, ve ne scongiuriamo siate santi!
    Se siete santi, noi siamo salvi; se non siete santi voi, noi siamo perduti.
    Sacerdoti: noi vi vogliamo ai piedi dell'altare.
    A costruire opere, fabbricati, giornali, lavoro, a correre di qua e di là siamo capaci noi, ma a pregare siete capaci voi.
    State accanto all'altare: andate a tener compagnia al Signore.
    Preghiera e tabernacolo, tabernacolo e preghiera.
    Abbiamo bisogno di quella."

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  73. <span>ma se ormai gli eretici sono e saranno rivalutati e proposti come maestri di spiritualità, come possiamo indignarci ?  
    il male verrà chiamato "nuovo bene", osannato e insegnato dalle cattedre, come già avviene da 4 decenni, e il vero Bene sarà calpestato e  rinnegato, avverando la profezia di Isaia.</span>
    Infatti nella attuale Chiesa Cattolica gli eretici sono stati promossi come "nuovi evangelizzatori", e i segni di tale nuovo insegnamento già si vedono in tante parrocchie e si sentono nei discorsi di poveri fedeli confusi e traviati, che  non distinguono più il Vero dal falso, la Dottrina di Cristo dall'eresia  marchiana, che viene  proclamata come nuova verità evangelica, riveduta alla luce del CV2....

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  74. Arrivare a pensare che si inventino parole dette dal Papa e le pubblichino mi sembra sinceramente eccessivo e fuori dalla realtà

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  75. Seminarista affranto1 ottobre 2011 alle ore 10:21

    Io anocra non capisco per quale motivo i Sacerdoti o i consacrati si lascino andare alle crisi depressive... ma credono o no in Cristo? Un sacerdote che pur perdesse tutto... anche la casa o i vestiti e fosse costretto ad andar in giro con la speranza di riuscire a mangiare qualcosa non ha nessun diritto o giustificazione nel deprimersi per chè lui ha comunque tutto... lui è Cristo... all'altare lui è Cristo... nel confessare lui è Cristo... nel benedire lui è Cristo.... e Cristo non glielo può togliere nessuno... la sua consacrazione sacerdotale non può sottrargliela nessuno nemmeno Dio... cosa vuole di più... tra tutti gli uomini di questo mondo lui è il più ricco, è un eletto dalla Pèrovvidenza che tra miliardi di uomini l'ha scelto come ministro del Cielo su questa terra... come luce tra le tenebre... come alter Christus... io non sopporto più questi piagnistei... non sopporto più queste autocommiserazioni... Cari Sacerdoti credete più in voi stessi e non temete voi siete Gesù... AIUTATECI!!!!

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  76. Ecco un commento sensato: finalmente! I.P.

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  77. Una cosa sono i discorsi del Papa, verificabili, altro sono parole attribuite al Papa, inverificabili, se lei avesse seguito da vicino l`iter del cnc saprebbe quante volte il Papa è stato strumentalizzato, in primis dall`iniziatore.

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  78. Te lucis ante terminum1 ottobre 2011 alle ore 11:22

    Ospite, capisco in parte il suo ragionamento ma cerchiamo di non nasconderci dietro a un dito. E' ovvio che l'equazione gay uguale pedofilo è una stupidaggine, la maggior parte degli omosessuali sono omosessuali e basta, però guardiamo il caso della Chiesa (concentriamoci solo su quello per evitare eterne discussioni o uscire dal seminato): l' 80% abbondante dei preti che hanno avuto problemi di pedofilia sono gay, questo è un dato oggettivo su cui non si può discutere. In più recentemente è pure uscito il libro inchiesta di Carmelo Abbate sui festini omosex a cui partecipavano alcuni preti della diocesi di Roma (proprio quella in cui Vallini è vicario), pure questo è un dato di fatto. Lei dice: uno può essere un buon prete pur avendo tendenze omo, purché non pratichi la sua omosessualità ed in linea teorica è vero. Ma non è altrettanto vero che tutti i problemi di questo tipo per la Chiesa nascono da preti che sono quasi sempre gay? Quindi è ovvio che il cardinal Vallini non possa correre rischi e sia attento sulla questione dell'omosessualità nel clero e nei seminari: che dovrebbe fare? Far finta di niente? Abbiamo visto il "far finta di niente" dove ci ha portati. E' ovvio che debba intervenire con grande decisione per estirpare questi scandali, ed è altrettanto ovvio che, se un sacerdote ha un rapporto con una donna crea scandalo, ma se lo ha con una persona dello stesso sesso lo scandalo è ancora maggiore perché al tradimento della propria vocazione si aggiunge pure il peccato contro natura. Su questo aspetto non mi sento assolutamente di condannare monsignor Vallini.

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  79. <span> caro Sacerdote, tutte bellissime esortazioni ai suoi confratelli, ben vengano nel clero di oggi così grigio e appiattito sull'aldiqua, sulle mediocri risorse e speranze terrene ...ma le correggo solo la parte finale:  
    mai dire "credete in voi  stessi"; perchè tutti noi siamo fango e nulla ! e maledetto l'uomo che confida nell'uomo !  
    dica pure : "Credete nel Signore Gesù che è in voi, come dice S. Paolo:  
    "Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me ! ...  
    E' quando sono debole che sono più forte, ma della Sua Forza soltanto;  
    ...di null'altro mi glorierò se non di Cristo Crocifisso, <span><span>della Croce di nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo è per me crocifisso ed io per il mondo</span></span>".  
    I sacerdoti per primi devono amare ed abbracciare la Santa Croce sulla quale Gesù ha redento il mondo, vincendo la morte, il peccato e satana, aprendoci le porte del Paradiso. Se non seguono loro Gesù sulla Via Crucis, via Regale, via della Luce e Resurrezione in Cristo, Via di SANTITA', come potremo seguirLo noi piccoli fedeli nel mondo oppresso dalle menzogne e dal peccato che ci assediano quotidianamente, tentando di  spegnere la nostra debole Fede?</span>

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  80. "Eletto dalla Provvidenza!"

    Bravissimo seminarista, bellissime parole, ma sottolineo il riferimento alla Divina Provvidenza perchè mi senbra la grande "assente" nel pensiero moderno.

    Leggere anche che dei Sacerdoti sono ricattabili per questioni di "stipendio" fa un po' male: sono sullo stesso piano di migliaia di giovani  precari ?

    Si godano la vera libertà che gli regala NSGC; certi privilegi, spesso, diventano "catene"!

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  81. Sciatto, non sa predicare, liturgicamente sotto zero. Chi lo ha visto lo sa. Non ha alcun gusto, è un personaggio anonimo, grezzo e di poca sensibilità. culturalmente piatto.

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  82. qualche esorcista potrebbe chiedere al diavolo se i neocatecumeni sono opera sua? cosi sappiamo contro chi combattere!

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  83. qualcuno del clero romano mi sa dire, per favore anzi per cristiana carità, di cosa è stato fatto morire gli inizi di agosto (se non ricordo male) qual sacerdote confinato ed internato all'Amore Misericordioso di Collevalenza?

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  84. Cioè lei dice che hanno inventato e pubblicato parole al nome del Papa? Sta dicendo questo mi sembra..

    Ribadisco che mi pare molto irreale e sintomo di un non accettare la realtà

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  85. L'attacco a Brandolini è solo una manovra di depistaggio.
    Certo il tenere tale rottame a sbrogliare affari del Vicariato può solo autorizzare l'idea che presto l'emerito vescovo di Sora ciami a intrufolarsi nei buchi delle meglie gli eterni amici Marini Piero e Giuseppe Liberto.
    Anzi, la asserita persecuzione di Frisina (ben rimosso dall'ufficio liturgico, ma forse per motivi che esulano dal "rigore liturgico") forse prelude ad altre mosse, per fare spazio a Liberto, sonoramente giubilato dalla Sistina, per far luogo a Columella.
    Una sorta di effetto domino.
    A Domino - invece - auxilium nostrum!

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  86. Caro "Seminarista affranto" condivido tutto quello che ha scritto perchè le sue parole sono pervase da santa fiducia e nel totale abbaondono in Cristo  che si manifesta, anche praticamente, nella Sua unica chiesa.
    C' è , tiuttavia, un periodo della vita in cui l'abbandono in Cristo si fa umanamente più difficile.
    E' vero che non esiste differenza di età per confidare in Cristo e nella Divina Provvidenza : vent'anni o settanta anni dovrebbero esser euguali.
    Ho adoperato il condizionale, caro e giovane Seminarista.
    Perchè un Sacerdote non deve avere un minimo di tranquillità nell'esercizio del suo ministero ( <span>non mi sto riferendo al caso romano specifico, di cui ho capito poco e nulla</span>) ?
    A vent'anni, presumo che sia la Sua età più o meno, si fanno queste nobilissime aspirazioni.
    A quarant'anni le aspirazioni sono minori.
    A cinquant'anni sono ridotte ulteriormente.
    E non vengano a scivere gli amici, laici, con uno stipendiolo sicuro , come il mio, che bisogna seguire Cristo anche a costo di dormire sotto i ponti ecc ecc tutte belle parole di cui siamo capaci di scrivere noi che , essendo laici, possiamo far quello che vogliamo nella vita.
    Conosco le sofferenze dei preti : da quelli che non possono celebrare la Messa antica perchè cadrebbero sotto la scure vendicativa del loro vescovo, a quelli che debbono obbedire ai sempre più mondanizzati pastori e curie ... guardate gli occhi dei Preti che debbono conciliare le loro intime aspirazioni spirituali con la pagnotta.
    Io, che sto e starò sempre dalla parte dei preti, invoco per loro la tranquillità che si addice ad una persona matura, da 50 anni in poi.
    Per questo ho stimato le scelte difficilissime, parlo anche dal punto di vista umano, di Sacerdoti dalla FSSPX, alla Buon Pastore; da Gricigliano alla FSSP : loro debbono convivere con l'esprema povertà e dipendere dall'aiuto della Provvidenza ( Qui si mangia un giorno si un giorno no, mi diceva un prete della Buon Pastore) ma essi lo hanno fatto fin dal primo momento dell'entrata in seminario sapendo quello che facevano.
    Valga, al contrario, la gaffe ingenua con la  frase pronuinciata da un Ecc.mo Arcivescovo ai giovani della sua Diocesi " In tempo di crisi di lavoro l'unica occupazione che non conosce crisi è il sacerdozio" . Sicuramente si è espresso male. Voglia, caro e giovane seminarista, ricordarmi nelle Sue preghiere quotidiane : Voi che siete gli eletti del Signore !

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  87. Seminarista affranto1 ottobre 2011 alle ore 14:36

    Mi scuso... ho adoperato male un termine... concordo pienamente con quello che lei ha detto....

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  88. <span>mi sembra intuitivo, non c'è bisogno di conferma ufficiale;  cfr.   Dai frutti li riconoscerete.  
    Corregga però:<span> IL</span> CNC è di cattiva natura, fin dalla sua ideazione, non le persone aderenti (adepti)  che in gran parte, specie i piccoli meno formati o digiuni di Dottrina cattolica, e quelli appena adescati, sono per lo più ignari dei veri fini e contenuti eretici della setta, impreparati a ciò che  li aspetta, da una tappa all'altra delle catechesi gnostiche-segrete (testi tuttora NON pubblicati, scandalo mai visto nella storia della Chiesa) e, incapaci di difendersi, privi delle armi della Luce, vengono letteralmente plagiati.</span>

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  89. Seminarista affranto1 ottobre 2011 alle ore 14:44

    Carissimo Andrea lei ha pienamente ragione ma continuo a dire che un sacerdote fortemente convinto e fiero di quello che è se ne frega delle chiacchiere dei superiori che lo minacciano se osa celebrare la Messa con la forma "extraordinaria"... la celebra e basta pur se questi arrivano  (i tiranni) a minacciare di sospensioni, trasferimenti, interdizioni, ecc ecc... Lui ripeto ha dalla sua parte la Chiesa... Lui ha dalla sua parte Gesù Cristo, se agisce con il cuore e per il bene delle anime cosa gli importa se il mondo lo crocifigge? Ottima occasione che gli da il Cielo per farsi Santo e far splendere ancor di più la sua vocazione sacerdotale... chi vuole sinceramente configurarsi a Cristo deve finire come Lui... NS Gesù Cristo venne condannato dalla casta sacerdotale... Lui ritrattò? Assolutamente... la salvezza delle anime, ripeto, la salvezza delle anime è la legge suprema... non lo stipendio, i monsignorati, le comodità... no ripeto no!!!

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  90. <span>No, signore, quello che dico è che quando leggo: " </span><span>sappiamo che il Papa</span><span>...."  e leggo che è un responsabile neocat a dare quell`informazione, evidentemente pro-cammino, che di quelle parole o gesti del Papa non ho nessun eco ufficiale ma solo la parola di un alto responsabile nc, memore delle passate e diverse  strumentalizzazioni del Papa, tendo a non dar credito a quella versione. È più chiaro così?</span>

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  91. La pedofilia nel clero, generalmente, non è pedofilia, ma semplice omosessualità. Omosessualità che ha come oggetto della libido ragazzi adolescenti o anche anche  maggiorenni, seppur molto giovani. Chi è attratto da un 15enne o da un 16enne non è pedofilo, bensì omosessuale. In questi casi si parla anche  di efebofilìa che non equivale alla pedofilia, ma è una forma di omosessualità. In ambito scientifico per Pedofilìa si intende quel determinato tipo di parafilia che pone come oggetto della libido bambini impuberi, cioè che non hanno ancora sviluppato i caratteri sessuali secondari, non sessualmente maturi. Ovviamente la realtà non è solo di due colori, bianco e nero, e ci sono casi  e casi. Tuttavia, quando si parla di queste tematiche, che sono sempre all'ordine del giorno e che rappresentano un elemento di tensione sociale, bisognerebbe approfondire un pochino di più e non basarsi solo su quello che scrivono i giornali o che si sente dire in piazza o al mercato.

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  92. Forse non ricordate lo scandalo suscitato dal servizio di uno squallido settimanale  riguardante un prete romano pedinato e fotografato in ambienti gay. Quel servizio, ma non solo quello, e le tutte le discussioni che ne seguirono suscitarono lo sdegno di una parte della Curia e del cardinal vicario. C'è un mondo sommerso, sembrerebbe. Un mondo di preti omosessuali che non sublimano granché, a quanto pare. Io penso che se il cardinale Vallini non fosse filo-neocat. oggi questo blog lo esalterebbe come un nuovo San Pier Damiani.

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  93. Da che pulpito! uno che scrive: Alberto, un che risponde: il fantomatico I.P., assolutamente anonimi... vorrei ricordare che la lettera pervenuta la Papa è stata firmata con nomi e cognomi di 50 e più preti romani, vecchi e giovani, questo per evitatre le gogne mediatiche di chi come voi filtra il moscerino e ingoia il cammello!... Spiacente per voi... così non potrete mettervi a lapidare pubblicamente chi il coraggio l'ha avuto... ipocriti

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  94. Come è stato detto bene nell'articolo apparso oggi sul Messaggero (che ancora non è on line) il Cardinale ha mandato via quei preti NON-romani implicati nello scandalo omosessuale della scorsa estate. Il sacerdote morto a Collevalenza era autenticamente romano (da più di 4 generazioni) e non è stato mai implicato in questo scandalo. E' morto di crepacuore solo per la durezza di un trattamento di "recupero" che via via si è dimostrato punitivo.

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  95. Si dovrebbe chiedere al grande mentitore ?
    Le parole che escono dal diavolo sono tutte menzogne !

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  96. <span>Mah!   
     
     
    Da cristiano comune sono atterrito, leggo questo blog per la capacita' -anche-divulgatrice- che ha, per l'indubbia preparazione di molti.  
     
    Poi leggo "<span>qualche esorcista potrebbe chiedere al diavolo se i neocatecumeni sono opera sua? cosi sappiamo contro chi combattere!"</span> 
     
     
    A parte che l'unico sacerdote esorcista che conosco (pastore di valore straordinario), segue il cnc (pur non essendo uscito dai srm).  
     
    Ma certe affermazioni su di un movimento o come cavolo viene definito, riconosciuto dalla Chiesa, fa pensare seriamente sulla cattolicita' di qualcuno qua dentro, sul concetto di obbedienza cristiana, di amore fraterno, fino a fare sospettare -si- che l'innominabile arrivi ad "aspergere" il suo fiele anche dove nessuno si aspetterebbe.  
     
    Concludo dicendo che non si fa un buon servizio alla tradizione, vi garantisco -perche' lo so-  che tante figure delle curie italiane leggono questo blog, scrirvendo queste cose non facciamo di certo un servizio alla tradizione, istillando il timore che in fondo hanno ragione quelli che parlano di: "boriosi scomunicati oscurantisti protestatari disobbedienti presuntuoso perbenisti etc".  </span>

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  97. Ma se la Chiesa riconosce il CNC perché non esige la pubblicazione del catechismo, perché non controlla che i suoi adepti si adeguino al Messale Romano ma... qui custodias custodes?

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  98. Forse sbaglio, ma credo che la maggior parte degli utenti abbia appuntato l'attenzione in maniera sproporzionata sulle abitudini liturgiche del cardinale oppure sulla caccia agli omosessuali, perdendo di vista il senso e la causa della lettera: l'autoritarismo, la violenza collerica, l'invidia, la sollecitazione alla delazione con conseguente clima di sospetto, l'arroganza. Questi sono i difetti comportamentali che rendono (se è tutto proprio così) il cardinale un cattivo capo, oltre che una inesistente guida spirituale. Potrebbe essere un tradizionalista e non avere alcun interesse per l'omosessualità, e sarebbe ugualmente un pessimo capo, a causa dei difetti comportamentali. È sempre un errore ammettere alla carriera ecclesiastica persone con questi limiti, cosa che viene fatta di solito o perché sono raccomandati o perché sono efficienti e quindi considerati bravi, dimenticando che le qualità di un capo religioso cristiano devono essere l'umiltà, la bontà, la disponibilità, e non la capacità di far rigare dritto i sottoposti.

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  99. <span><span>non è vero che il demonio mente sempre.  </span></span>
    <span><span>In realtà spesso il demonio, per ordine dell'esorcista che lo  interroga nel Nome di Nostro Signore, è costretto a dire la verità, suo malgrado, obbligato a ciò da Dio Onnipotente. Sono frequenti i casi di questo genere, riferiti da esorcisti famosi, come p. Amorth.</span></span>

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  100. Ringrazio Andrea Carradori per la sua difesa di noi poveri preti...Quello che scrive il giovane seminarista è vero ma dubito che abbia attraversato molte prove della vita sacerdotale e religiosa. Rimanere fedeli all'ideale sacerdotale è l'aspirazione di tutti e segno di santità ma forse che le lotte non esistono e che il sacerdote non ne sente il peso...?
    Questa severità dei laici verso i sacerdoti è forse giusta ma spero che siano così severi verso i fedeli impegnati nel sacro vincolo del matrimonio...
    Poi veramente mi dà tanto fastidio questa mania attuale di mettere il naso nelle mutande dei preti ...ma vergognatevi! Macché siano lì ad presumere delle tendenze sessuali dell'uno  e dell'altro? I santi avevano più rispetto della dignità delle persone e benché hanno lottato contro il peccato il fine era per la conversione dei poveri peccatori preti o laici che siano...ma non mi risulta che gridassero i peccati veri i oresunti degli altri sulle piazze pubbliche...forse solo i loro come fece S Giovanni di Dio...

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  101. Interessante questo blog. Dopo pseudotradizionalisti, modernisti di varia risma, neocat e altre sette assimilate, abbiamo anche i difensori della pederastia. Beh, c'è una coerenza....Comunque, nonostante le calunnie, quanto riportato da Pontifex è inoppugnabile.

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  102. Ma un "vero sacerdote" può essere neocat, o amico dei neocat, o tollerante dei neocat o soltanto neutrale nei confronti dei neocat?

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  103. La prudenza, vera virtù! Viva il Papa di Roma, "onde Cristo è Romano"2 ottobre 2011 alle ore 00:00

    <span>Il Papa sa i nomi e li ha già verificati, ma non li dirà al Cardinale... il quale ha il permesso solo di fare indagini...
    </span>

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  104. Non sono i fedeli a mettere il naso nelle mutande di voi preti. Sono quelli di voi che, spesso, purtroppo, fanno finire le proprie mutande sporche in tv e sui giornali. Allora all'uomo della strada sembra che i preti siano tutti degli ipocriti, che anche quelli che predicano la castità sotto sotto se la godano. Il cardinale Vallini sarà pure sciatto, sarà pure iracondo, sarà pure poco sensibile etc. etc. ma almeno vi sta inducendo a stare più attenti a come vi comportate, voi preti di Roma. Già, solo per questo, ne vale mille di vescovi sensibili, coltissimi  e di buon gusto in ambito liturgico, ma che non sono in grado di imporsi sul proprio clero e correggerne i costumi.

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  105. " se Dio  non lo concede, nessuno può essere casto” (De Continentia, I, 1) ...

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  106. Non sono i laici a mettere il naso nelle mutande dei preti, sono i tanti, troppi, preti che purtroppo mostrano di non  saper controllare ciò che c`è nelle loro mutande e finiscono sui giornali e in tv dopo aver fatto tanto male alle povere vittime e alla Chiesa.

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  107. Bene, bravo, bis!
    Nella mia diocesi - nell'assoluta inanità dl vescovo - fra convivenze more uxorio, passioncelle passeggere e giovani confratelli che vengono pescati, vestiti in abiti Techno, in rinomati locali della movida in feste "dedicate"..... non se ne può più!
    Bisognrebbe che almeno qualche vicario generale si prenda la briga di fare come quel federale di Bologna (di cui mi sfugge il nome) il quale andava a pescare in qualche notte, presso il separè di una nota loggia massonica che accogieva iscritti omosessuali, i sopradetti, solo per mollargli un ceffone ma davanti alla sua squadraccia.
    E gli si tolga meno'insegnamento e la cura d'anime!
    Perbacco!

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  108. Mi sembra che si stia riducendo la lettera dei sacerdoti romani ad una rivolta contro il cardinale "omofobo", come se quei parroci fossero tutti potenziali vittime dell`opera di purificazione di Vallini.
    Da quel che mi dicono i miei amici romani, a parte i reali problemi legati al carattere del cardinale, il problema risiede piuttosto nella neocatecumenizzazione della Diocesi del Papa che sta conoscendo, grazie a Vallini, un`accelerazione inquietante.

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  109. ma stai dicendo sul serio, ma i tuoi "amici romani" abitano a roma? Quante fesserie sto' leggendo.

    p.s. Vallini quando e' arrivato a Roma con i nc ci si e' preso a brutto muso, e chi conosce la realta' romana sa che e' così, poi pero' quando si e' trattato di "fare cose" si e' ritrovato con gli stessi quasi unici a collaborare......spero che qualche vero sacerdote romano possa intervenire.....

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  110. <span>"ma i tuoi "amici romani" abitano a roma"?</span>

    Sì. 
    E non sono "fesserie" ma la realtà.

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  111. Don Magnifico che mi auguro non sia don, sei  in eclatante malafede, Frisina non è stato rimosso, 
    per i suoi molteplici incarichi ha fatto una esplicita richiesta al Card. Vicario,
    vatti a leggere ANCHE la relazione di Vallini ai preti di Roma del 26 sett. 2011.

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  112. Vallini  era un fetente gia` a Napoli da rettore prima e da ausiliare dopo , ha confermato la sua disumanita` ad Albano e adesso e` evidente anche a Roma ! Tutto il resto sono balle! Solo un uomo frustrato e cattivo ,  e questo viene da Napoli!

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  113. Anonymous PAROLE SANTISSIME!!!!!!!!!!!!!

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