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mercoledì 10 agosto 2011

Trasgressivi? No, solo obbedienti



Da leggere soprattutto per chi ha dei figli.





Da La Bussola di Roberto Marchesini
05-08-2011





Non ho fatto in tempo a mettermi alla tastiera per un commento sulla morte del ventunenne lombardo ucciso a Mikonos da una bottigliata in discoteca che mi raggiunge la notizia di una ventenne precipitata dal balcone dell'albergo a Maiorca. La memoria va alla ventunenne uccisa l'anno scorso a Lloret de Mar, o al ventiseienne morto per un “tuffo dal balcone” a Ibiza, sempre l'anno scorso. Tutti giovanissimi, tutti morti nei “paradisi dello sballo” dove abbondano musica, alcol e droga. I media parlano di “trasgressione”. Io non sono d'accordo. Secondo me questi giovani sono assolutamente obbedienti. Obbediscono all'educazione che noi adulti stiamo impartendo loro. Non siamo forse noi che li esponiamo a dosi massicce di erotismo e sessualità “ricreativa”, disimpegnata, facile (“Basta che non prendi brutte malattie...”)? Non siamo noi che li intratteniamo ogni pomeriggio con programmi nei quali non bisogna avere talenti particolari per avere l'attenzione della telecamera (e quindi diventare popolare)? Che proponiamo loro come modelli persone dedite al narcisismo e al divertimento (“di-vertimento” da cosa, visto che non lavorano)? Non siamo noi che abbiamo abbassato gli standard scolastici, in modo che le aule siano “luoghi di socializzazione”? Non siamo noi che facciamo di tutti perché i “ragazzi” non debbano fare la benché minima fatica (“Che al resto ci pensiamo noi”)? Chi gli dà i soldi – stiamo parlando di ventenni - per piercing, tatuaggi e vacanze con gli amici all'estero (mai, però, che so, a Czestokowa, a Medjugorje, a Lourdes...)?





Non è forse questa la generazione del “Mio figlio deve avere quello che non ho avuto io”? No, questi poveri giovani non sono vittime della trasgressione, ma dell'obbedienza. Abbiamo cresciuto questa generazione in provetta: sono vittime di noi adulti. Se davvero fossero trasgressivi, questi giovani getterebbero il televisore dal balcone, anziché se stessi; si ribellerebbero al consumismo a credito, all'ecologismo senza fondamento scientifico, al politicamente corretto; chiederebbero “Perchè?” come facevano da bambini, tenterebbero di “unire i puntini”, facendo connessioni e traendo conclusioni; sarebbero contemplativi, ma in azione (con le mani). Frugherebbero nei bauli per riscoprire autori dimenticati da decenni, esigerebbero una istruzione seria, riscoprirebbero le virtù. E magari la preghiera. Ma questi ragazzi non sono trasgressivi, sono “bravi ragazzi”, come si dice sempre dopo la loro morte. È questa la loro condanna.

76 commenti:

  1. Giustissimo!!!!
    Grazie.

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  2. Alessandro (sandalo)10 agosto 2011 alle ore 18:36

    BRAVISSIMO CARO ROBERTO!!!
    Però:
    a) sto cercando di crescere i figli come giustamente proponi. Mi accorgo di essere Davide, contro, non Golia, neppure contro i Carri Armati cinesi di Tien An Men, ma contro i blindati di Togliatti e Romita che, nei giorni dopo il referendum del '46, a Napoli, si comportarono in modo molto meno umano di quelli cinesi. Loro, i carristi dell'Italia democratica, una ragazza (mi compaesana) che cercò di fare ciò che riuscirà al ragazzo cinese, semplicemente la spiaccicarono al suolo. La mia figlia grande, mi ha detto:"Papà, è faticoso fare la mosca bianca. IO NON ME LA SENTO". Quando ti si parla così, cosa si deve fare? Raccomando la mia famiglia alle vostre preghiere.
    b)<span>(mai, però, che so, a Czestokowa, a Medjugorje, a Lourdes...)?</span>
    Emh....<span>Medjugorje, a star a sentire i vescovi di quelle parti, è un luogo da cui è  meglio stare alla larga. Speriamo che i messaggi e le apparizioni siano falsi. Altrimenti vuol dire che siamo messi proprio male anche all'altro mondo.</span>

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  3. Straordinario!
    Mi viene solo da dire pensando alla mia situazione... grazie di cuore ai miei genitori e scusate se a volte la vera "trasgressione" che mi avete proposto mi è parsa e mi pare un pesante fardello. La libertà, fu già detto in antico, non si conquista che a caro prezzo!

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  4. Io sono sempre stato un bambino, e poi un ragazzo, obbediente.

    Non mi sono mai drogato, ne' tatuato, ne' ubriacato. Non ho nemmeno mai fumato una sigaretta. Ne conosco parecchi come me (della mia eta', intendo).

    L'idea che un ragazzo "ubbidiente" si comporti da idiota perche' obbedisce mi suona, dunque, alquanto strana.

    Direi piuttosto che se i genitori non educano alla disciplina, i piu' cretini troveranno il modo di farsi del male da soli. Ma e' sempre stato cosi'.

    Mundabor

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  5. Se le sole prospettive sono carriera, prestigio sociale, fama, ricchezza, benessere, ginnastica sessuale, accumulo beni materiali ecc....ecc...  viene da dire che i ragazzi non hanno scelta e l'unica scappatoia rimane lo sballo!!!


    Per capire cosa succede alla  famiglia e alla gioventù  bisogna  leggersi l'enciclica Humanum Genus di Leone XIII.

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  6. ......i soldi sono la rovina.....questi giovani senza fatica e sudore...appena nati hanno gia' tutto!!!! Per forza non hanno ne voglia ne obbietivi da raggiungere!!!

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  7. Pur concordando in tutto con l'articolo - che sarebbe necessario far meditare al Catechismo visto che li si fa girare di tutto.... che almeno si facciano leggere queste riflessioni -  proprio come madre di due figli, maschio e femmina di 18 e 21 anni, francamente avrei arricchito lo schema con qualcosa di più corposo....
    Lo dico per esperienza....
    Ho la grazia di poter discutere molto con i figli e il marito, spesso proprio a tavola, dei temi del giorno, e fino ad oggi ho avuto un buon dialogo con i figli.... i problemi sono assai più complessi, specialmente per quelle Famiglie, come la nostra, che seppur non abbiamo dovuto combattere contro questo genere di problemi, per quanto abbiamo comunque lavorato per tenerli lontani.... nel crescere i figli mi dicevano: "mamma tu hai ragione, ci insegni questo e quest'altro, ma quando siamo fuori casa a noi ci sembra di vivere in un altro mondo che fa tutto il contrario di quello che ci insegnate tu e papà..." :-[

    spesse volte questi figli combattono un mondo che è per loro completamente ostile, ma devono viverci.... e la droga, il sesso, la discoteca, l'alcol, sono spesso l'apice dei problemi, ma non il problema, il quale va fatto emergere da certe culture devastanti che si INSEGNANO A SCUOLA....
    sul profilattico ho sempre insegnato loro questo: io non posso vietarvelo.... ma devo insegnarvi che questo oggetto non è la soluzione dei problemi, al contrario, li copre e li appesantisce.... i problemi non vanno coperti MA AFFRONTATI E COMBATTUTI....
    e così per la droga, l'alcol....
    quando una mia amica mi rimproverò perchè a 12 anni non mandavo mia figlia in discoteca il sabato sera, con la sua... le rispondevo: "amica mia! HA SOLO DODICI ANNI!!! non posso appesantirla facendole assumere certe responsabilità per le quali non è ancora in grado di portarne il peso, sono MAMMA, NON L'AMICA.... sono l'educatrice, sono genitore e non l'amichetta di turno o la zia o la nonna...."

    CON I FIGLI BISOGNA PARLARE A CHIARI LETTERE.... il si deve essere si e il no deve restare un no.... anche se questo fa soffrire....
    Oggi sono i figli a ringraziarci per le fatiche affrontate insieme.... ma non è ancora finita, questo mondo con la sua cultura si va sempre di più allontanando da Dio....

    SE LE MAMME NON TORNERANNO A PREGARE  per i figli sarà vita dura.... certo, madre e padre insieme, ma chi tiene il focolare acceso è la mamma... siamo noi che dobbiamo RITORNARE A DIO.....
    i Tempi saranno ugualmente difficili, ma non saremo mai disperati se ci sarà una mamma con il Rosario a seguire marito e figli
    ....

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  8. :-D  coraggio Alessandro.... sembreremo sempre di più i grandi sconfitti, ma ce la faremo.... stiamo salendo il CALVARIO....

    Porterò da oggi anche la tua Famiglia nel Rosario, anche tu ricorda noi....il Rosario è "catena dolce che ci rannoda a Dio, TORRE DI SLAVEZZA CONTRO GLI ASSALTI DELL'INFERNO..." con Maria non perderemo mai! ;)

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  9. <span> :-D  coraggio Alessandro.... sembreremo sempre di più i grandi sconfitti, ma ce la faremo.... stiamo salendo il CALVARIO....  
     
    Porterò da oggi anche la tua Famiglia nel Rosario, anche tu ricorda noi....il Rosario è "catena dolce che ci rannoda a Dio, TORRE DI SALVEZZA CONTRO GLI ASSALTI DELL'INFERNO..." con Maria non perderemo mai! ;)   
    </span>

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  10. Il problema che solleva lei, ospite, è un'altra aggravante del medesimo argomento....
    non si tratta di "cretini"..... ma spesso di giovani adolescenti che hanno anche dovuto affrontare LA SEPARAZIONE DEI GENITORI....questi numeri crescono vertiginosamente.... :-[
    oppure trattasi, senza dubbio, anche di genitori che si divertono a fare gli atei anche se battezzati.... moltissime famiglie si sono formate in questi ultimi tempi senza aver appreso il vero significato del Matrimonio, il valore della vita....

    pensiamo al fatto che già il 35% delle donne oggi tra i 20 e i 25 anni hanno praticato l'aborto - statistiche ufficiali della Sanità.... -  e senza alcun pentimento hanno messo su famiglia.... avete idea con quanta poca stima  e scarsa competenza sarà messa su?
    molte coppie provengono già da esperienze matrimoniali fallite o di convivenze fallite....

    se alla base non c'è CONVERSIONE non è semplice addossare la colpa ai figli, ai giovani.... loro sono ciò che noi gli abbiamo trasmesso....e come LA TRADIZIONE DELLA CHIESA HA SUBITO UN DURO ATTACCO così anche la Famiglia che vanta la sua specifica TRADIZIONE CON LA SUA SPECIFICA VOCAZIONE, ha subito pesanti attacchi e pesanti sconfitte...
    DOBBIAMO CONVERTIRCI.....
    dobbiamo invertire la rotta..... e allora i figli ci seguiranno....

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  11. "Sono (erano) bravi ragazzi" Probabilmente a loro sarà chiesto poco. Non sarà chiesto poco invece alle generazioni cattoliche che  "per quieto vivere" o per "interesse" hanno abdicato al proprio dovere educativo, trascurando ciò che avevano ricevuto.

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  12. Sul contenuto dell'articolo si può essere d'accordo, ma dispiace (benché se ne colga l'intento polemico) l'uso di 'obbedienza' in senso negativo; sarebbe più corretto parlare di conformismo.

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  13. E' la società preconizzata dal satiro di Arcore che in vent'anni di governo ha distrutto la morale in Italia!
    Lui nel contempo ha fatto affari...

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  14. Guamo Filiberto Rosellina11 agosto 2011 alle ore 10:35

    Ma che dici! Sempre a prendersela con B. quando la vera colpa è dei "falsi moralisti" che hanno davvero distrutto il senso civico e la morale del nostro paese.
    Da Pannella ai radical chic di "repuvvlica". per passare alla falsa morale delle bettole d'epoca di "italia nostra", senza dimenticare i cari rossi riciclati nelle liste fantasma (corruttori, bombaroli ed esiliati).
    Beh e ce la prendiamo con B?

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  15. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 10:44

    E, putroppo, tutte le alternative proposte non erano migliori.
    Nel '94 la "GLoriasa macchina da Guerra" di Ochetto & co., già aveva pronte le liste di proscrizione.
    E qualche assaggio lo abbiamo avuto, negli anni seguenti, quando, fortunamente con gli artigli (parzialmente) tagliati, al governo ci sono giunti.
    Vi ricordate l'elenco delle sette (opera del Viminale con allora prima Napolitano e poi la Jervolino ) da tenere sotto osservazione?  In primis il fatto in se stesso, dell'elaborazione di un tale elenco era un INAUDUTO atto incostizionale, in quanto lesivo di almeno della libertà religiosa, di quella di associazione e della laicità dello Stato. Laicità che, per noi NON è UN VALORE, anzi, in astratto è un "delirio" (come lo definì Gregorio XVI), ma di cui tutti si sciaquano lo bocca e che, in concreto, nella situazione attuale è l'ultima difesa contro le persecuzioni. Questo, in tesi, poi, nei fatti  vi figuravano tanto la FSSPX, quanto l'IMBC, invece mancavano i gruppi dell'integralismo islamico ed ebraico.

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  16. allora la soluzione del problema educativo è vicina, soldi ormai non li danno più a credito

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  17. in vent'anno di governo e trenta di televisione. Si è arricchito sul vizio

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  18. Te lucis ante terminum11 agosto 2011 alle ore 11:09

    Caro Alessandro, tutto bene ma prima di squalificare Medjugorie ci andrei cauto...la Chiesa stessa sta studiando il caso con molta cautela e, per quanto riguarda i vescovi, noi sappiamo che possono sbagliare. Anche perché si sa che lì c'è un conflitto di giurisdizione con i francescani che dirigono la parrocchia. Io, fino a un giudizio definitivo della Chiesa, ci andrei cauto, anche perché pure su Fatima qualche vescovo si dimostrò molto scettico all'inizio...

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  19. I giovani sono sempre sotto la mira dei politicamente scorretti, manipolati, portati sulle piazze per cose che nemmeno conoscono. Mai visti i giovani andare sulle piazze per richiedere che la scuola dia loro uno studio serio, che apra loro le menti, che li aiuti a pensare, solo baggianate vanno a richiedere, ma perchè sono stati abituati a dare importanza alle baggianate e non alle cose realmente utili per la loro felicità. Io dico, basterebbe fare un paio di scuole una che insegni i mestieri, i nobilissimi mestieri di cui oggi la società ha bisogno e sono ormai scomparsi. Ed una scuola che sia per quelli che hanno voglia di studiare, studiare quelle cose che non sono utili nella pratica, ma che elevano lo spirito, la mente. Insomma ci sono ragazzi che amano studiare e si ritrovano in scuole pessime pur anche licei che non gli danno ciò che cercano, ma solo poche nozioncine, nemmeno indispensabili per fare una buona università. Poi ci sono ragazzi che amano fare dei lavori pratici, nobilissimi, e che non sono portati per gli studi e li obblighiamo a fare scuole ibride, dove non si impara nulla, nè le nozioni, nè tantomeno un mestiere. Come va a finire? Va a finire che poi non trovano lavoro, perchè non sono specializzati in nulla, non hanno sviluppato il loro talento. Bisognerebbe tornare alle botteghe, e ai licei seri, per dare la possibilità ad ogni ragazzo di trovare felicemente la sua strada, che sia lo studio o il mestiere. Questo ci vuole per la scuola, ma i genitori chiedono le gite, il corso di informatica, il cinema, come se non avessero già abbastanza cinema a casa, abbastanza cinema a casa, abbastanza gite a casa. La scuola è diventata il prolungamento del salotto di casa. Così oggi i giovani per volare alto, non leggono più libri, perchè non sono più in grado di capirli (troppe parole difficili, incomprensibili, mica siamo sul Web!), ma si sballano con droghe ed alcool. Questa è la bella società che hanno preparato i nostri genitori sessantottini. Bella roba, e pensare che l'appiattimento delle masse è stato voluto proprio da quelli di sinistra, dai compagni, da quelli che in piazza andavano a reclamare l'uguaglianza dei poveri con i ricchi, i diritti del prolettariato (che oggi non fa nemmeno più la prole) e copme hanno risolto la disuguaglianza? Elevando i poveri e proletari? Dando loro una scuola di elité statale? No hanno reso la scuola Statale una pessima scuola per tutti, hanno abbassato il livello per tutti, ma così alla fine hanno condannato solo i poveri proletari, perchè i ricchi cari i miei sinistrosi i soldi ce li hanno e mandano i figli nelle scuole buone, dove si fa grammatica, si fa matematica, si fa letteratura, si fa scienze e non baggianate. Avete affossato i poveri, quelli che non possono permettersi scuole d'elité. Bravi complimenti, autogol!

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  20. La parte finale è molto bella, complimenti. Peccato solo che questa riflessione parta da un ragionamento molto umano e davvero geniale lasciandosi a volte andare a derive religiose che sono molto soggettive e pertanto il messaggio fa breccia fino ad un certo punto e il pensiero non lo merita a mio avviso.
    Ma è giusto così, è un post su un blog cattolico d'ala conservatrice. Ora leggo i commenti, ma vorrei ringraziare l'autore.

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  21. L'Operazione Mato Grosso insegna il sudore e la fatica per i poveri.
    Movimento aconfessionale, ma non è vero. E' cristiano fino al midollo.
    Però spesso usano come altare per le messe i prati dove hanno appena finito di lavorare. Spero non sia un problema...

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  22. <span>Io dico, basterebbe fare un paio di scuole una che insegni i mestieri, i nobilissimi mestieri di cui oggi la società ha bisogno e sono ormai scomparsi. Ed una scuola che sia per quelli che hanno voglia di studiare</span>

    Dal 1923 (Gentile) ai primi anni '60 è stato così.
    Dopo le elementari si poteva scegliere tra la scuola professionale e quella media. Se si sceglieva la media bisognava sostenere l'esame di ammissione.
    Da entrambe si usciva sicuramente con una preparazione migliore di quella che possono avere oggi quanti oggi escono dagli istituti superiori.

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  23. Immagino già il pensiero dei politici di sinistra:" Ah! cara mia, ma noi facciamo chiudere le scuole private, quelle buone, così i ricchi si attaccano al tram." Mai che pensino invece, faremo una scuola statale ottima, con standard alti e porteremo i più deboli economicamente al sapere. Li coltiveremo, daremo loro la possibilità di tirarsi su dal pantano. Mai belle e nobili idee avete cari politici di ogni colore. Dateci la possibilità di segliere se studiare seriamente o imparare seriamente un mestiere, basta con il pressapochismo. Avete intristito il mondo e i giovani si drogano e bevono.

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  24. Un episodio che forse esplica il mio pensiero.
    Un cantante ha l'impostazione naturale, apre la bocca e PAK ecco lì una bella nota impostata e risonante.
    Per cantare e fare carriera ha dovuto giusto studiare per capire 2 cosine di musica e quale accorgimento tecnico nel passaggio. Fine.
    Carriera folgorante, grande interprete.

    Un altro si è fatto 10 anni di canto. E' partito con un suono spoggiato e sfiatato. Difetti ovunque. Tutto da ricostruire?
    In 10 anni di sudore ha fatto più o meno carriera anche lui. Ma poca roba, eppure quando canta c'è il sangue e il sudore e il pubblico lo sente e ringrazia.

    E ora insegnano entrambi.
    Secondo voi come insegneranno? Attestando che non esiste il maestro "migliore" ognuno avrà dalla sua esperienza dei bagagli che gli concedono cose e impediscono altre.
    Il primo è ottimo per chi ha un percorso fatto, per chi vuole confrontarsi con l'apice del canto, con le attitudini del professionista incallito.
    Ma non chiedetegli di correggervi un difetto che lui non ha mai nemmeno avuto. Semplicemente non potrebbe capire.

    Ad ognuno il proprio maestro.
    E per fortuna i nostri figli non avranno solo noi come maestri di vita.

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  25. l'intento della polisemantica sul termine "obbedienza" più polemico credo sia letterario. Poetico oserei dire.

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  26. I nostri figli accuseranno NOI.
    Prima smettiamo di dare la colpa solamente agli altri e meglio staremo quando riceveremo la mazzata.

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  27. Ho solo una piccola osservazione da fare: i "nostri" figli obbediscono all'educazione che noi adulti NON stiamo impartendo loro.

    Il problema è questo. La famiglia dovrebbe educare, la scuola insegnare. Oggi invece la famiglia non educa e si pretende che sia la scuola a educare oltre che insegnare. Poi ci si domanda come mai c'è la crisi del sistema formativo...

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  28. Sono rimasto zitello, a volte un pochino acido, e non ho figli, quindi non sono autorizzato a parlare, permettetemi però di dire la mia da osservatore esterno.

    Fino ad ora era normale trasmettere ai figli ciò che si era ricevuto dalla generazione precedente, si come contenuto di valori, sia come metodo; ora invece il meccanismo si è rotto.

    Il genitore oggi di fronte ai professori attacca questi e difende e giustifica i figli, sempre e comunque, ma i suoi genitori non avevano fatto così con lui.

    Fatto più secondario, all' apparenza: tutti quelli che accompagnano i figli sin sulla porta della scuola in macchina, non parliamo poi quando piove (ma in Germania ho visto ragazzini che andavano a scuola in bici sotto la pioggia tranquillamente, là sono meno iperprotett), da ragazzi non erano accompagnati, andavano a piedi o coi mezzi pobblici.

    Alcuni diranno che il mondo è cambiato, ma il mondo cambia non di suo, ma perchè gli uomini lo fanno cambiare, anche con le semplici azioni quotidiane.

    Chiedo scusa a mamme e papà che questi problemi li vivono, mentre io faccio solo speculazione teorica.

    RispondiElimina
  29. Caro Alessandro, mi permetta di darle un consiglio: ci vada a Medjugorje. Vedrà che farà bene anche alla sua figlia grande che adesso non se la sente di fare la "mosca bianca".
    Il mio cammino "tridentino", potrei dire che è iniziato proprio a Medjugorje. (non sto a spiegare i motivi per cui dico così, mi perdonerà spero ma non è questa la sede adatta)

    E legga i messaggi di Medjugorje, se ne ha modo.
    Resterà particolarmente colpito dal fatto che rimandano alla preghiera (praticamente scomparsa dalle famiglie, in cui ha invece preso posto la televisione da dove passano i peggiori messaggi, quelli che sì sono da tenersi alla larga!) alla confessione (praticamente estinta..) e alla Santa Messa (sulla situazione tragica della Messa e la frequenza ad essa credo che non ci sia nulla da aggiungere) tutte cose assolutamente dimenticate dal mondo moderno.

    Lei si augura che questi inviti siano falsi?? Spero che lei parli per "sentito dire", perchè mi perdoni ma se lei si augura che l'invito alla preghiera, il ritorno alla confessione e alla Santa Messa siano false, ed il numero incalcolabile di persone che han ritrovato la fede siano un fuoco di paglia.. confido nel fatto che lei ne capisca la gravità. 

    Come si pronuncerà alla fine la Chiesa Cattolica (che in questo momento ha scavalcato proprio il vescovo locale istituendo una apposita commissione internazionale, per ovvi motivi..) io non lo so. Però sò che la gente a Medjugorje si converte, e i frutti buoni ci sono.

    Qualcuno potrà dire che anche da Medjugorje sono uscite mele marce, è vero. Ma non sono uscite anche dalla tradizione e dai tradizionalisti delle mele non solo marce ma avvelenate? (penso a certi tradizionalisti di mia conoscenza, che non vi raccomando, che hanno fatto scappare delle persone di buona volontà con il loro rigorismo portato all'eccesso e la loro nevrosi acida)

    Mi scusi se l'ho portata per le lunghe, non voglio certo convincerla a cambiare idea su Medjugorje ma quanto piuttosto alla cautela nello squalificare qualcosa che lei sembra non conoscere.
    Il mio è il consiglio di Gamaliele.
    O, se proprio vuole farsi un giudizio, ci vada e si legga i messaggi, le sconsiglio invece di leggere certi libri squalificanti Medjugorje (le sconsiglierei anche certi libri a favore, io sono del parere che se c è la possibilità è meglio andare di persona)

    un cordiale e caro saluto

    RispondiElimina
  30. cara Caterina ti quoto in pieno. Aggiungo che non solo hanno messo su un matrimonio con poca stima e scarsa competenza, ma aggiungerei addirittura sacrilego! (mi correggano le persone più esperte di me, ma se due sposi vanno a sposarsi dopo aver vissuto in peccato mortale come il 90% delle coppie oggi, e non aver avuto pentimento nè fatto una confessione sincera, non è stato forse un sacrilegio?)
    A parte che lo stesso matrimonio è stato ampiamente mercificato dalla cultura moderna e ridotto a pura baldoria, basta farsi un giro su internet e cercare la parola "matrimonio".. ne vedrete delle belle (eufemismo)

    I frutti venefici non potevano che essere questi. Anche se riconosco che è difficile anche per i figli di genitori retti lottare contro tutto un mondo che ti da addosso, ed una cultura edonistica e sessualistica al massimo. 

    RispondiElimina
  31. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 13:31

    Fw: Ampi brani di ciò che un caro amico scrisse circa MEDJUGORJE [* ExTRA
    LARGE!*]

    aTTENZIONE!!! Ciò che segue era una pagina WEB di risposta ad un apologeta
    di MEDJUGORJE, compilata da un caro amico. Sono andato a guardare quel sito
    e, tale pagina, non risulta più disponibile. Il carissimo amico, la ha
    rintracciata ed ha provveduto ad inviarmela. In concreto, rivolgo a tutti/e
    coloro che sono interessati, a leggere le presenti note con somma
    aTTENZIONE. Commenti ed impressioni, vi prego, a prescindere che li sto
    esplicitamente  IMPLORANDO, fateli, non prima di aver letto tutto.
    Grazie
    DIO ci benedica
    Mi sono preso la responsabilità di omettere il nome del sito e di eliminare
    alcune righe che reputavo interessanti, ma non strettamente connesse al
    tema. Chi lo volesse leggere in edizione INTEGRALE, me lo faccia sapere
    "Chi pecca fa del male a se stesso" (Proverbi VIII, 36)
    19 Settembre 2005, lunedì della XVIII Settimana dopo Pentecoste, ricorrenza
    di San Gennaro il Grande, Vescovo & Martire, primo Patrono della Città di
    Napoli, nonché protettore degli orafi ed invocato contro le calamità
    pubbliche, ed anche XVII Centenario del suo martirio.
    Onnipotente Sempiterno IDDIO, che avete dato al popolo napoletano San
    Gennaro, quale protettore contro le fiamme del Vesuvio, noi vi supplichiamo,
    per i suoi meriti di allontanare da noi le fiamme infernali, le calamità
    pubbliche e di infiammarci del vostro Amore. Amen
      Egregio Signor V.,
    dopo aver chiesto, per intercessione di San Gennaro, lumi allo Spirito
    Santo, io che sono l'autore della risposta alla signora che precedentemente
    scrisse sull'argomento MEDJUGORJE, vado a fare qualche modesta chiosa (e
    speriamo, per quel che ci concerne, sia CHIUSA, anche se siamo sempre a
    disposizione per ogni ulteriore chiarimento) al suo testo. Le mie chiose,
    saranno precedute dalla lettera R di Risposta, mentre il suo testo
    originale, sarà preceduto dal segno >. Le premetto che la mia risposta si
    poteva aprire e chiudere con poche parole, del tipo:
    "Leggendo il suo testo, ho avuto la netta impressione che l'occhiata che ha
    dato ai contenuti del sito a dir poco superficiale, grossolana e
    frettolosa. Legga tutto con attenzione e troverà chiarito ogni singolo punto
    della sua lettera. Distinti saluti. Con osservanza etc.". Per non lasciare
    dubbio alcuno, però, ad abudantiam, ho voluto vergare queste righe, che,
    ripeto & ribadisco, a rigor di termini sarebbero addirittura superflue.
    Fatta tale premessa, le debbo chiedere due piccole carità:
    1) Il testo è lungo, però, avendo io durato la fatica di scriverlo, Le
    chiedo di durare la fatica di leggerlo con ATTENZIONE;
    2) Mi raccomando, vi legga ciò che vi sta scritto, non ciò che NON ho
    scritto
    (continua)

    RispondiElimina
  32. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 13:36

    > ma non vi sembra di
    esagerare un po' parlando in modo oltraggioso e offensivo nei confronti di
    quelli che sono pur sempre Vicari di Cristo, nominati da cardinali, ma
    scelti dallo stesso Cristo (certo a meno che non siano simoniaci)?
    R. La devo correggere. Anche l'eventuale simonia, non annulla l'elezione
    pontificale. Nella storia c'è almeno un caso di papa che, non solo ha
    comprato l'elezione al Soglio, ma per procurarsi il danaro, ha contratto
    debiti che, una volta pontefice NON  ha onorato. Però le sue leggi ed i suoi
    provvedimenti, furono benefici per la Chiesa e, dicono dei cronisti non
    adulatori, la Messa che celebrava elevava lo spirito ed edificava i
    presenti. La Simonia ed i debiti non pagati sono suoi peccati personali, ma
    non inficiano l'elezione. Sostengono alcuni teologi, che, forse, la
    resurrezione dei morti non avverà tutti insieme, ma a tappe (non chiedetemi
    il perchè). Se sarà così, certamente un monaco che fu tra i principali
    accusatori di quel papa sarà tra i primi a risorgere. Se non lo troverà tra
    i risorti con lui, penso che una delle prime cose che farà, sarà pregare per
    lui e portare fiori sulla sua tomba.
    (continua)

    RispondiElimina
  33. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 13:38

    >Voi
    arrivate ad affermare che Giovanni XXIII e Paolo VI fossero massoni e che
    Giovanni Paolo II fosse un eretico, ma quali prove avete ?
    R.  Circa Roncalli, le consiglio una
    bibliografia, non sterminata come quella che ne esalta la "bontà", ma non
    piccolissima. Cominciamo: le memorie del suo Cameriere Segreto Franco
    Bellegrandi "Nikita Roncalli, controvita di un Papa" (Edizioni EILES-
    Roma-), si tratta di un libro scritto a metà degli anni '60, ma che ha
    potuto vedere la luce solo a fine anni '90. Poi c'è il lunghissimo articolo
    uscito nel 1975 su "Rivista di ascetica & mistica", scritto dall'amico
    personale di Roncalli Padre Innocenzo Colosio O.P., con il quale
    quest'ultimo spiega perchè non si è mai associato alle tante richiesta di
    raccolte di firme per la sua beatificazione. Proprio lui, più volte ospite
    alla sua tavola, che lo ricorda sempre nelle sue preghiere scrive che non lo
    reputa "Beatificabile" e spiega i mille perchè di tale suo parere. Sarebbe
    troppo lungo parlarne in questa sede, mi limito a ricordare l'avallo, quanto
    meno di fatto, dato alla persecuzione a Padre Pio, il non muovere un dito
    contro i propri collaboratori sacrileghi e spioni, che nascosero nel
    confessionale del povero frate dei registratori e poi ne fecero circolare i
    nastri. Circa Montini, la bibliografia è ben maggiore. Mi permetto di
    rimandarLa alla trilogia " Paolo VI beato?" "Processo ad un Papa"e "La nuova
    Chiesa di Paolo VI" (Edizioni Civiltà, Via Galilei, 121 -25123- Brescia,
    Tel/ Fax 030 3700003, £IRE cadauno 20.000 i primi due ed Euro 15 il terzo).
    Circa il primo volume, sono protagonista di una storia personale. Ne regalai
    una copia alla suora che è anche la maestra che ha insegnato alla mia
    primogenita e che oggi insegna alla mia terzogenita. Quest'ultima fece il
    suo dovere di brava suora e lo sottopose all'attenzione della Superiora.
    Costei non lo lesse, ma lo sfogliò appena. Lo collegò a delle voci che sono
    sempre girate circa Montini ed il suo modo di "rispettare" il VI
    Comandamento e me lo fece restituire tra le lacrime, aggiungendo "Prenda
    esempio dai figli di Noè: le vergogne del padre vanno coperte". Ebbene, non
    solo lo regali subito alla biblioteca pubblica del mio paese, ma, altresì
    informo anche Lei che Mons. Villa, pur essendone a conoscenza,
    esplicitamente dichiara di non volersene occupare, poichè, dopo tutto,
    riguardano il suo privato. Già i guai che ha combinato in pubblico sono un
    bel po'. Concludo queste note su Montini riportando ciò che un amico scrisse
    al Postulatore, (l'apertura della Causa di beatificazione, fu un vero e
    proprio colpo di forza di Ruini, accolto dalle risate degli episcopati di
    mezzo mondo) quando quest'ultimo lanciò un appello pubblico circa la notizia
    di miracoli attribuiti a tale "intercessore"  . Scrisse questo amico:"HA
    COMPIUTO due miracoli, uno, IL MIRACOLO PIù GRANDE DALLA MORTE DI NOSTRO
    SIGNORE. TRANSUSTANZIARE LA CHIESA IN UNA SETTA COME TUTTE LE ALTRE, ed un
    altro più piccolo: FAR ZOPPICARE UN CIECO!"
    (continua)

    RispondiElimina
  34. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 13:40

    [...................]
    >Se passo poi a parlare delle vostre calunnie nei confronti della realtà di
    Medjugorje, non riuscirei a contestarle tutte prima di essere diventato
    cieco davanti allo schermo del computer.
    R. Usi la stampante.
    >Cercando di essere breve (Dio mi
    aiuti!), tento di elencarvi quelli che sono i miei pensieri ed opinioni,
    basandomi anche sulle risposte da voi date alla lettera della signora de
    Lillo, e quello che so intorno all'argomento:
    -a me non risultano sospensioni "a divinis" a carico di nessun prete di
    Medjugorje (chi vi ha detto e provato simili cose)?
    R Allora, quanto scrive mi conferma, di nuovo, che, Leggendo il suo testo,
    ho avuto la netta impressione che l'occhiata che ha dato ai contenuti di
    è a dir poco superficiale, grossolana e frettolosa. Legga
    tutto con attenzione e troverà chiarito ogni singolo punto della sua
    lettera. Lei ci fa dire ciò che non abbiamo detto e poi mostra di ignorare
    cose di dominio pubblico. Premesso che NON abbiamo scritto che ci sono state
    sospensioni a divinis a  carico di Preti  *DI* Medjugorje (che, però è
    universalmente risaputo che sono oggetto di censure da parte di TUTTI i
    vescovi di Mostar), se legge bene, vedrà scritto che le sospensioni sono a
    carico dei preti che accompagnano i pellegrinaggi. Anche i più accesi
    apologeti di Medjugorje, non solo non hanno mai negato tale fatto, ma anzi,
    uno di loro ha messo in rete con SOMMO GAUDIO la notizia che il 25 marzo
    1999, il Vaticano, con un atto in cui ESPLICITaMeNTE si scrive che NON deve
    essere letto come un'approvazione surettizia delle apparizioni stesse, si
    annullano i relativi provvedimenti
    (continua)

    RispondiElimina
  35. <<[Per Agostino] il piacere sessuale fine a sé stesso è peccaminoso e va represso; che il piacere sessuale possa persine arricchire e approfondire la relazione tra lo sposo e la sposa, era per lui impensabile.>> Kung, Cristianesimo. pag. 297

    L'importanza del sesso non è di oggi, è di SEMPRE!
    Tant'è che da un punto di vista umano fare l'amore con un altro essere umano è concedersi totalmente, "conoscersi" come dice la Bibbia. Il matrimonio è il volersi continuare a conoscere nonostante tutti i limiti umani grazie all'aiuto di Dio. E' portare lo stesso giogo (con-iugo) verso un obiettivo comune.
    Forse bisognerebbe insegnare che aprirsi tanto ad una persona significa affidarsi completamente e questo comporta una responsabilità nei confronti della stessa (e nei propri) che travalica il solo "essere insieme", il "fare coppia fissa", ma pretende già da subito un cammino insieme, un ponte fra le due anime che viene denominato, con una bella frase di Don Belotti, "il ponte del Noi".
    Quel ponte c'è già, bisogna però riconoscerlo e non fare scempio dell'incredibile bellezza di incontrare l'altro attraverso il rapporto sessuale, sbandierando ai quattro venti il proprio io più intimo.

    Quello che si sta perdendo è la volontà di incontrare l'altro, di fare "il bene dell'altro" sempre, anche durante l'amplesso.
    Ma l'amplesso non centra. E' un atto come un altro. E' la disposizione che ne fa un atto d'amore.

    Sulla questione di fare l'amore solo per avere figli allora qualcuno mi spieghi perché alcuni non li possono avere. Mettendola sulla facile battuta mi verrebbe da dire che loro hanno la strana fortuna di inseguirsi e ritrovarsi come coppia sempre, quasi che sia una fortuna...

    Oggi giorno la Chiesa insegna ai corsi fidanzati il sesso con una apertura straordinaria, dal rendersi conto della responsaibilità che il sesso stesso comporta nella coppia, fino all'uso di metodi naturali come anticontraccettivo.
    Il tutto per il BENE, per la GIOIA della coppia.

    E allora le parole del Vangelo aprono il cuore ai misteri della vita che oggi siamo chiamati a vivere!

    RispondiElimina
  36. I nostri genitori non facevano così è vero. Ma forse in qualche modo hanno trasmesso che "è possibile" anche comportarsi in questo modo. Poi le meccaniche macro-sociali sono talmente complesse che esulano dalle analisi soggettive a meno di generalizzazioni che non possono essere buone.
    Comunque guido hai avuto un tatto nel toccare cose che tu dici "non essere di tua competenza" davvero encomiabile. Grazie.

    RispondiElimina
  37. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 14:59

    >-non ho informazioni precise, ma mi pare che nessun Vescovo di Mostar si
    sia
    mai rifiutato di cresimare a Medjugorje (negare il Sacramento che conferisce
    lo Spirito di Verità, dovrebbe essere una grave mancanza),
    R il testo la cui traduzione figura nel sito è un testo
    scritto dall'attuale vescovo di Mostar
     >ne peraltro
    R perdoni la pignoleria, io pure di ORRORI di ortografia ne avrò fatti
    molti, ma "ne" quando è negazione, si scrive Né, con l'accento.
    >che i
    preti di lì abbiano chiesto di cresimare ad un vescovo eretico;
    R Che, per la cronaca, era solo un diacono che si fingeva vescovo. Lo
    RIPETO,
    giri la domanda all'attuale vescovo di Mostar, che, come Lei NON ha letto, è
    l'autore di quel testo cui sta facendo le "bucce"
    >tra le
    notizie più recenti che ho, infatti, c'è questa: 24/04/2005 Cresima a
    Medjugorje e Santa Messa per il Papa Benedetto XVI - Domenica 24 Aprile
    2005, 93 cresimandi hanno ricevuto a Medjugorje il Sacramento della Santa
    Cresima dalle mani di Mons. Ratko Peric, Vescovo di Mostar. La Celebrazione
    Liturgica è iniziata con la Processione e il solenne ingresso in Chiesa del
    Vescovo, dei Sacerdoti e dei cresimandi. La Santa Messa è stata celebrata da
    Mons. Ratko Peric e concelebrata da fra Branko Rados, Parroco, da fra Petar
    Vlasic, vicario parrocchiale e da quattro altri Sacerdoti. Il grande coro
    parrocchiale ha accompagnato la Liturgia. A nome dei Cresimandi, una di loro
    ha salutato il Vescovo e a nome della parrocchia lo ha salutato fra Branko
    Rados. Questa Santa Messa è stata anche celebrata in ringraziamento per l'
    elezione del nuovo Papa Benedetto XVI, che è stata anche il tema dell'omelia
    di Mons. Peric. La Santa Messa si è conclusa col canto del Te Deum. Dopo la
    Messa, Mons. Ratko Peric è rimasto a pranzo nella casa parrocchiale. E se
    ciò vi pare falso chiedetelo direttamente a S.E. mons. Peric
    R si deve concludere che, forse reputando, proprio per il bene dei fedeli,
    necessario giungere ad un "modus vivendi", se è vero ciò che scrive (cosa
    vuole, dubbio per dubbio, da noi gira un proverbio, forse poco cristiano, ma
    senz'altro saggio "Amor con amor si paga")
    (continua)

    RispondiElimina
  38. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 15:00

    >-quanto alle conversioni, non ho molto da dire, tranne che, se non fosse
    per
    la Vergine di Medjugorje, io non sarei cristiano; prima di venire a
    conoscenza delle apparizioni, io, benchè battezzato e cresimato (con grande
    indifferenza da parte mia) ero lontanissimo dalla Chiesa, da Gesù, mi
    interessavo all'occultismo e i miei valori erano l'odio e la vendetta:
    R DEO GRATIAS LE vie del Signore sono infinite, a volte possono passare
    anche attraverso le opere del demonio. Prima di continuare il discorso, sana
    dottrina e buon senso esigono che si mette in chiaro ciò che la Chiesa ha
    SEMPRE insegnato in materia di rivelazioni private. La Rivelazione
    indispensabile all'economia della Salvezza eterna, l'unica che è oggetto di
    Fede, è la Rivelazione pubblica, costituita da Sacra Scrittura e Santa
    Tradizione. Tale Rivelazione si è chiusa con la scomparsa dell'ultimo
    Apostolo, San Giovanni Evangelista, ai tempi dell'imperatore Adriano. Da
    allora, il deposito della Fede si può approfondire, esplicitando ciò che era
    implicito, esempio, tutti & singoli i dogmi mariani, in realtà sono
    implicitamente presenti in quello della maternità divina, definito ad Efeso,
    ma vivo nel popolo cristiano già ai tempi in cui la Madonna non aveva ancora
    completato il suo Pellegrinaggio Terreno. Le rivelazioni approvate, come
    Luordes e Fatima, ad esempio, ma come ogni & qualsiasi apparizione
    riconosciuta, tanto più se vi sono annessi &/o connessi messaggi vari NON
    possono costituire materia di FEDE. È perfettamente lecito, da parte di ogni
    credente, dubitare, purché in modo rispettoso, anche pubblicamente di Fatima
    o Luordes o La Salette e dopo andare anche a fare la Comunione
    immediatamente.
    (continua)

    RispondiElimina
  39. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 15:01

     L'eventuale approvazione ecclesiastica, (che, nel caso di
    Medjugorje, non solo non c'è, ma anzi, come vedremo, ci sono atti che, in
    altri tempi sarebbe stati definiti di "Condanna") è garanzia di ciò che più
    dovrebbe interessare il credente, e cioè che non vi è nulla di contrario
    alla Fede e/o alla morale, ma non è garanzia di veridicità e, men che mai,
    di origine soprannaturale della stessa. Tale premessa dovrebbe essere più
    che sufficiente per disinnescare tutta la polemica. Il fatto stesso che gli
    apologeti di Medjugorje, si sbraccino tanto per voler dimostrare l'
    autenticità dei messaggi e polemizzino con i critici con tale livore, è
    dimostrazione, da parte loro di scarsa conoscenza della dottrina cattolica
    al riguardo. Già solo tali considerazioni dovrebbero far scendere la parola
    fine su ogni discussione al riguardo.
    (continua)

    RispondiElimina
  40. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 15:03

    > vi domando dunque, premettendo che, come dice il Catechismo della Chiesa
    Cattolica, satana è origine e causa di ogni peccato (quindi anche e
    soprattutto di Medjugorje, se le apparizioni fossero false), che vantaggio
    ne avrebbe tratto il maligno nel farmi avvicinare a Medjugorje?
    R  non so quali possano
    essere i moventi delle azioni altrui umane, figuriamoci di quelle
    diaboliche, ma mi permetto, a livello di far salotto, di avanzare una
    modesta ipotesi, che, però, non è del tutto impossibile. E se il diavolo
    avesse organizzato (direttamente o tramite la collaborazione, sia essa
    esplicita o implicita, involontaria o volontaria di stregoni e/o di abili
    truffatori) tutto l'ambaradan, proprio alla scopo di diffondere un insano
    apparizionismo, che spinga le persone a basare la propria Fede,
    essenzialmente sulle rivelazioni e non sulla Rivelazione?
    >Adesso
    prego, mi affido sempre alla Madonna (senza però essere mariolatra), vado a
    Messa, cerco di essere sempre più caritatevole e, come Gesù, "mitis et
    umilis corde", mi sforzo di vivere in profondità e di far conoscere agli
    altri il Vangelo e di fuggire il peccato; non ero allora più utile a satana
    prima?
    R Ripeto, non so, essenzialmente perché non è possibile scendere nel singolo
    case, ma immaginate che , per un nemico, è più utile avere una, magari
    involontaria, "Quinta colonna", nell'esercito avversario, che spinga tali
    truppe in una falsa direzione, che avere un soldato in più della propria
    armata. Poi, ripeto, nel singolo caso l'Angelo Custode ed il demone
    tentatore personale di ogni uomo, cercano ogni mezzo per spingerlo nella
    propria direzione. DIO può anche scrivere dritto anche su righe storte. Sant
    'Agostino si è santificato, nonostante frequentasse infedeli e donnine
    facili, ma, d'ordinario, frequentare infedeli e donnine facili, non è il
    modo
    migliore per santificarsi.
    (continua)

    RispondiElimina
  41. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 15:04

    >Nel vangelo sta scritto:"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a
    voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li
    riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così
    ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti
    cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero
    cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni
    viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete
    riconoscere."(Luca VI, 43-45).
    R Nel libro antologico "L'ora di satana" (Edizioni "L'Altra Voce", Via Sant'
    Andrea,10- 82036- SOLOPACA, Fraz. Pozzocampo tel e fax 0824 971655 Email altravoce@aliceposta.it ), figura un
    lungo testo opera del teologo ferrarese don Giorgio Maffei, che fa una lunga
    e particolareggiata esegesi proprio di tale versetto e lo applica contro
    Medjugorje e, comunque, contro tutto l'ambiente che di Medjugorje ne fa una
    bandiera.
      >Io, con tutta umiltà, penso di essere un
    frutto buono, posso dunque essere stato generato da un albero cattivo?
    R Premesso che, come già detto, DIO può scrivere dritto su righe storte, lo
    ripeto, lo zelo, degno di miglior causa, che mette nel dare dell'indemoniato
    a delle persone che non conosce e che, in ultima analisi, non fanno altro
    che esprimersi in una materia che, se riguardasse Fatima, sarebbe comunque
    materia libera, onestamente mi sembra lontano da ciò che dovrebbe essere il
    vademecum di tutte le discussioni tra credenti: la celebre frase di Sant'
    Agostino "Nelle cose certe, unità, nelle cose dubbie libertà, su tutto
    CARITà". Con questo voglio forse mettere in dubbio la "bontà" del suo
    frutto? Lungi da me, però, io un piccolo esame di coscienza al riguardo me
    lo faccio sempre e la inviterei, a fare altrettanto.
    (continua)

    RispondiElimina
  42. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 15:21

    Non so, però,
    quanto vi possa importare delle opinioni di Giovanni Paolo II, visto il
    vostro disprezzo nei suoi confronti (non vi avrebbe fatto male, invece che
    criticarlo, pregare per lui), per tanto su quello che lui disse non aggiungo
    altro, vi allego soltanto una foto, che lo ritrae insieme a padre Jozo di
    Medjugorje e, se ne avete il coraggio, se non siete operatori di satana, vi
    prego di pubblicare.
    R Premesso che chi scrive, da quando è morto Giovanni Paolo II, ha fatto
    aggiungere al Rosario della sua famiglia un Eterno Riposo per la sua anima
    (onestamente temo che ne abbia MOLTO bisogno), tornando al tema debbo dire che, caro signor V., Lei non ha le idee chiare circa cosa è
    una "posizione ufficiale". Le opinioni personali di un prelato, fosse pure
    il Sommo Pontefice, sono, appunto, opinioni personali, giammai "posizioni
    ufficiali". La posizione ufficiale su TUTTE le apparizioni, ripeto, comprese
    quelle riconosciute, è che non possono costituire materia di Fede. Circa
    Medjugorje, poi, c'è la sentenza della Conferenza Episcopale Jugoslava del 3
    gennaio 1991, secondo la quale a Medjugorje, non c'è il sovrannaturale.
    Infine, visto che sono di dominio pubblico le foto di Giovanni Paolo II,che
    stringe la mano ad Jaruzelsky, secondo il mio personale punto di vista, (poi
    rispondo per me, non per la redazione) non pubblicare quella foto con Padre
    Jozo di
    Medjugorje, SAREBBE UN ATTO DI CARITà VERSO entrambi, in particolare verso
    il defunto. Un tale accostamento non farebbe onore a nessuno dei due.
    (continua)

    RispondiElimina
  43. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 15:26

    >A tal proposito vi invito a
    leggere qualche scritto di padre Gabriele Amorth (penso che anche voi lo
    conosciate), il quale è un esorcista e crede in Medjugorje.
    R "*Crede*" in Medjugorje? Premesso che, mi auguro che padre Amorth che
    stimo, non si sia mai espresso in tali termini, altrimenti, esprimendo una
    "fede", a meno che non sia semplicemente una definizione impropria, meglio
    definibile come "Reputa autorevoli le testimonianze umane espressesi
    positivamente al riguardo", si è posto al fuori della Chiesa che NON vuole
    che ci sia "Fede", neppure su Fatima
    >Se dunque
    Medjugorje fosse sinonimo di peccato, come potrebbe riuscire ad esorcizzare
    con successo ancora oggi padre Amorth? Se padre Amorth fosse in uno stato
    peccaminoso non potrebbe più cacciare i demoni, perchè, come scritto su,
    satana non si fa guerra da solo.
    R Mi perdoni, ma forse mi è sfuggito qualche cosa. Quando mai, in quale
    pagina del sito, ha trovato espressa l'equivalenza Medjugorje = peccato? Chi
    mai ha scritto una cosa simile? Io non mi permetto di sostituirmi a Dio,
    pertanto, circa Medjugorje, se c'è qualcuno in peccato, quanto meno
    materiale, premesso che è problema suo, non mio, forse, non è temerario
    pensare che si tratta dei frati, ribelli al vescovo, che li ha mandati via
    da tempo, e che rifiutano di andarsene. Le basti pensare che io reputo, in
    buona fede, persino i "veggenti", anzi, sono convinto che le prime vittime
    sono proprio loro. Pertanto, se padre Amorth reputa autorevoli le
    testimonianze pro- Medjugorje, ciò può essere una leggerezza, ma non
    necessariamente un peccato.  Circa il resto, ecco, debbo dire che, se mai mi
    poteva venire qualche dubbio sulla bontà di Medjugorje, e/o, a maggior
    ragione, dei gruppi che ha ispirato, ciò che scrive me li ha tolti tutti.
    Quale catechismo le insegnano? Vero è che l'esorcismo è un Sacramentale, la cui efficacia è ex opere OPERANTIS, ovvero in relazione delle disposizioni
    di chi lo dà e di chi lo riceve, e non un Sacramento che, invece, è efficace
    ex opere OPERATO, e cioè di per sé, ma l'essere in peccato, non ne impedisce
    la riuscita. Inoltre, per uno scopo superiore, satana può anche farsi guerra
    da solo (o fingere di farsela), come abbiamo visto più sopra. Nella vita dei
    Padri del deserto, si narra di un anacoreta (non dell'ANACOLUTO). Si
    macerava nella grotta in digiuni e penitenze feroci. Un giorno commise un
    peccato di pensiero, forse indulse in un dubbio volontario di Fede, o in un
    pensiero d'impurità, o in un rancore. Certo è che , a quel punto si disse
    che doveva tornare in città, per confessarsi. Temendo il giudizio altrui non
    ci andò. Ci andò in seguito. Fu un consolatore dei perseguitati; un martello
    degli eretici, fu al centro di doni mistici straordinari. Fece miracoli.
    Risuscitò morti, CACCIò diavoli, guarì ogni genere di malati. Nel frattempo
    si confessava, però non del peccato di pensiero commesso nel deserto, che,
    però, neppure dimenticava ("Peccato dimenticato, peccato perdonato",
    insegnava una volta i confessori). Giunto in punto di morte, voleva
    finalmente confessarsi. Cominciò con il definirsi grande peccatore. Il prete
    lo zittì, dicendo che si trattava di scrupoli, di pseudo-perfezionismo
    diabolico e simili, lui proprio che, con la santità della sua vita era stato
    punto di riferimento per tanti. L'orgoglio lo spinse a tacere. Morì. Dopo
    morto, in circostanze che sarebbe troppo lungo narrare, apparve al vescovo
    svelando che si era dannato. Però i diavoli li aveva davvero scacciati. Del
    resto non lo dice il Vangelo, che Gesù si rivolgerà a coloro che diranno
    "Signore, Signore, non abbiamo noi profetato in tuo Nome? E non abbiamo noi
    nel tuo Nome CACCIATO i demoni? E non abbiamo [...]

    RispondiElimina
  44. Per San Agostino il piacere fine a sè stesso era ed è peccaminoso. La stessa cosa che ha sempre insegnato la Chiesa Cattolica.

    La profonda relazione tra sposo e sposa la arricchisce i doni della Grazia che scaturiscono dal Sacramento, non il piacere sessuale.
    Anzi, se quello viene cercato e portato oltre i limiti del decente, finisce per diventare disordinato e prendere il posto del vero Dio nel cuore. Con tutte le conseguenze del caso.

    Sulla sessualità spiegata ai corsi prematrimoniali stenderei un velo pietoso: spesso è un agglomerato di mielosità, di allusivo, di così tristemente ovvio che da quasi la nausea (tant è che molti giovani non li ascoltano, infatti) e so quel che dico perchè li ho frequentati con la mia futura sposa.

    La Chiesa Cattolica ha sempre parlato chiaro in tale materia, basterebbe leggersi il Concilio di Trento.  La differenza è che oggi si vuole parlare di certe cose col linguaggio allusivo pubblicitario, con tanta paglia inutile. E, giustamente, i giovani ridono in faccia.

    La sessualità non ha bisogno di essere spiegata ed esaltata, non ha bisogno di aperture: la necessità di essere in stato di Grazia per godere dei beni spirituali che il Cristo ci ha guadagnati col Suo Santo Sacrificio invece si.
    Senza la Grazia, il sesso non serve a nulla. Vanitas vanitum, e infatti questa incensazione della sessualità da parte del mondo, e da parte di una certa parte di uomini di chiesa, sta portando da anni i suoi amari frutti.

    I santi genitori di Santa Teresina del Bambin Gesù non hanno avuto bisogno di chi, al corso prematrimoniale, spiegasse loro il sesso con particolare "apertura" per diventare una famiglia santa.

    RispondiElimina
  45. Per San Agostino il piacere fine a sè stesso era ed è peccaminoso. La stessa cosa che ha sempre insegnato la Chiesa Cattolica. 
     
    La profonda relazione tra sposo e sposa la arricchisce i doni della Grazia che scaturiscono dal Sacramento, non il solo piacere sessuale. 
    Anzi, se quello viene cercato e portato oltre i limiti del decente, finisce per diventare disordinato e prendere il posto del vero Dio nel cuore. Con tutte le conseguenze del caso. 
     
    Sulla sessualità spiegata ai corsi prematrimoniali stenderei un velo pietoso: spesso è un agglomerato di mielosità, di allusivo, di così tristemente ovvio che da quasi la nausea (tant è che molti giovani non li ascoltano, infatti) e so quel che dico perchè li ho frequentati con la mia futura sposa. 
     
    La Chiesa Cattolica ha sempre parlato chiaro in tale materia, basterebbe leggersi il Concilio di Trento.  La differenza è che oggi si vuole parlare di certe cose col linguaggio allusivo pubblicitario, con tanta paglia inutile.  
     
    La sessualità non ha bisogno di essere spiegata ed esaltata, non ha bisogno di aperture, per quello c è già il mondo moderno: la necessità di essere in stato di Grazia per godere dei beni spirituali che il Cristo ci ha guadagnati col Suo Santo Sacrificio invece si che ha bisogno di essere ri-esaltata visto che praticamente nessuno di coloro che vanno a sposarsi ci pensa più!
     
    Senza la Grazia, il sesso non serve a nulla: vanitas vanitum.
    E infatti tutta questa incensazione della sessualità da parte del mondo, e da parte di una certa parte di uomini di chiesa, sta portando da anni i suoi amari frutti. 
     
    I santi genitori di Santa Teresina del Bambin Gesù non hanno avuto chi, al corso prematrimoniale, spiegasse loro il sesso con particolare "apertura". Eppure sono diventati una famiglia santa. Anzi, direi che forse sono diventati una famiglia santa proprio perchè nessuno ha messo loro in testa tanti fronzoli ma hanno vissuto come la Chiesa Cattolica ha sempre insegnato essere l'unione matrimoniale.

    Ritorniamo a insegnare quel che dice chiaramente Trento (qui http://it.wikisource.org/wiki/Catechismo_Maggiore/Catechismo/Parte_quarta/Matrimonio) ai corsi prematrimoniali invece di coltivare discorsoni platonici, mielosi ed allusivi che restano inascoltati e che spesso, mi si perdoni, sono anche un pò ridicoli.

    Sul motivo per cui alcuni non hanno figli, credo bisognerebbe chiederlo a Dio prima che a noi: il Concilio di Trento usa infatti le parole "allevare cristianamente i figliuoli, se Dio concede di averne."

    RispondiElimina
  46. Per San Agostino il piacere fine a sè stesso era ed è peccaminoso. La stessa cosa che ha sempre insegnato la Chiesa Cattolica.  
      
    La profonda relazione tra sposo e sposa la arricchisce i doni della Grazia che scaturiscono dal Sacramento, non il solo piacere sessuale.  
    Anzi, se quello viene cercato e portato oltre i limiti del decente, finisce per diventare disordinato e prendere il posto del vero Dio nel cuore. Con tutte le conseguenze del caso.  
      
    Sulla sessualità spiegata ai corsi prematrimoniali stenderei un velo pietoso: spesso è un agglomerato di mielosità, di allusivo, di così tristemente ovvio che da quasi la nausea (tant è che molti giovani non li ascoltano, infatti) e so quel che dico perchè li ho frequentati con la mia futura sposa.  
      
    La Chiesa Cattolica ha sempre parlato chiaro in tale materia, basterebbe leggersi il Concilio di Trento ed il Catechismo di San Pio X.  La differenza è che oggi si vuole parlare di certe cose col linguaggio allusivo "pubblicitario", con tanta paglia inutile.   
      
    La sessualità non ha bisogno di essere spiegata ed esaltata, non ha bisogno di "aperture" buoniste, per quello c è già il mondo moderno: la necessità di essere in stato di Grazia per godere nel matrimonio dei beni spirituali che il Cristo ci ha guadagnati col Suo Santo Sacrificio invece si che ha bisogno di essere ri-esaltata visto che praticamente nessuno di coloro che vanno a sposarsi ci pensa più!  (altrimenti non andrebbero a sposarsi in quello stato, e mi riferisco a quanto scritto nel precedente post)
      
    Senza la Grazia, il sesso non serve a nulla: vanitas vanitum che degenera in bestialità su cui è meglio sorvolare per rispetto al tema di questo sito. 
    E infatti tutta questa incensazione della sessualità da parte del mondo, e da parte di una certa parte degli uomini di chiesa, sta portando da anni i suoi amari frutti.  
      
    I santi genitori di Santa Teresina del Bambin Gesù non hanno avuto chi, al corso prematrimoniale, spiegasse loro il sesso con particolare "apertura". Eppure sono diventati una famiglia santa. Anzi, direi che forse sono diventati una famiglia santa proprio perchè nessuno ha messo loro in testa tanti fronzoli ma hanno vissuto come la Chiesa Cattolica ha sempre insegnato essere l'unione matrimoniale. 
     
    Io penso che bisogna ritornare ad insegnare quel che dice chiaramente la Chiesa (qui http://it.wikisource.org/wiki/Catechismo_Maggiore/Catechismo/Parte_quarta/Matrimonio) ai corsi prematrimoniali invece di coltivare discorsoni platonici, mielosi, buonisti ed allusivi che restano inascoltati perchè non sfamano veramente: a cosa serve parlare di "bene dell'altro", "incontrare l'altro", "cammino insieme", se alla fine queste restano solo belle parole che però restano aria fritta e non danno una reale guida?
     
    Sul motivo per cui alcuni non hanno figli, credo bisognerebbe chiederlo a Dio prima che a noi: il Catechismo di san Pio X usa infatti le parole "allevare cristianamente i figliuoli, se Dio concede di averne."
    un caro saluto

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  47. Roma sa che quella di Medjugorie è una colossale truffa. Tuttavia, non la sbugiarderà adesso, per paura della reazione delle masse dei creduloni esaltati. Aspetteranno che i sedicenti veggenti si screditino da soli. Infatti, è solo questione di tempo. I veggenti avevano dichiarato, già 30 anni fa, che  avrebbero rivelato in poco tempo i presunti 10 segreti consegnati a loro dalla "Gospa". La cricca di Medjugorie la tira per le lunghe e farà così finchè potrà. I creduloni, babbei accecati dalla loro stessa sete di soprannaturale ( come tutti i fanatici) credono ciecamente a tutto quello che gli pseudo-veggenti raccontano di aver udito dalle labbra della Gospa, cioè da loro stessi e dai frati loro complici. Tra l'altro, si parla di messaggini piuttosto banali, ripetitivi, scontati. La figura della Madonna è stata danneggiata dalla setta di Medjugorie. I veri cattolici dovrebbero prenderne le distanze. Leggete i dossiers, i documenti scritti dalla curia di Mostar. Questi documenti contengono anche parte degli scritti e delle dichiarazioni registrate degli stessi "veggenti". Aprite gli occhi!

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  48. Occorrerebbe aggiungere che, se un ragazzo si comporta bene, viene bombardato di critiche perché "devi fare come gli altri", "devi stare in mezzo alla gente", "devi goderti i piaceri della vità" ecc. ecc. Ma tutto questo non è iniziato adesso (né c'entra il solito Berlusconi, che non ha certo inventato lui né la tv deficiente - all'estero esisteva già da un pezzo - né la vita gaudente). Tutto questo è iniziato nei "meravigliosi" anni Sessanta, quando bisognava abbattere ogni "repressione" ed essere "autentici" e "originali" (ma guarda caso dando origine a un conformismo anticonformista di massa che è una delle caratteristiche più assurde della nostra epoca). Ecco perché vorrei tanto sapere che cosa facevano all'epoca i "tradizionalisti" oggi vecchietti che si stracciano le vesti: potevano pensarci prima. Lo sfacelo odierno noi l'abbiamo ereditato e prevenire è meglio che tentare di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati.

    Undici anni fa, a tavola coi ragazzi con cui stavo facendo il servizio civile, sono stato bersagliato di frecciatine perché ero l'unico credente. Quando feci notare che evidentemente ero anche anticonfomista, il coretto esclamò: "Assurdo!". Erano talmente convinti di essere loro gli anticonformisti da non rendersi conto di star contraddicendosi platealmente.

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  49. C'è poi un altro punto. Nei secoli passati esisteva lo stile di vita gaudente, anche se appannaggio di pochi, ma esisteva anche la riflessione sul fatto che esso non portava alla felicità e anzi alla fine i cosiddetti piaceri della vita si rivelavano vuoti e amari.
    Oggi invece l'unico discorso ammesso è he bisogna divertirsi, e se non ti diverti sei uno "sfigato" (per usare un termine idiota che fa schifo ma che non a caso è ormai generalizzato).

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  50. <span>Per San Agostino il piacere fine a sè stesso era ed è peccaminoso. La stessa cosa che ha sempre insegnato la Chiesa Cattolica.    
        
    La profonda relazione tra sposo e sposa la arricchisce i doni della Grazia che scaturiscono dal Sacramento, non il solo piacere sessuale.    
    Anzi, se quello viene cercato e portato oltre i limiti del decente, finisce per diventare disordinato e prendere il posto del vero Dio nel cuore. Con tutte le conseguenze del caso.    
        
    Sulla sessualità spiegata ai corsi prematrimoniali stenderei un velo pietoso: spesso è un agglomerato di mielosità, di allusivo, di così tristemente ovvio che da quasi la nausea (tant è che molti giovani non li ascoltano, infatti) e so quel che dico perchè li ho frequentati.
        
    La Chiesa Cattolica ha invece sempre parlato chiaro in tale materia, basterebbe leggersi il Concilio di Trento ed il Catechismo di San Pio X.  La differenza è che oggi si vuole parlare di certe cose col linguaggio allusivo "pubblicitario", con tanta paglia inutile.     
        
    La sessualità non ha bisogno di essere "spiegata" ed esaltata, non ha bisogno di "aperture" buoniste, non ha bisogno di ubriacature di belle parole per spiegare concetti ovvi e sostanzialmente semplici. Per quello c è già il mondo moderno con le sue presunzioni razionaliste.</span>
    <span></span>
    <span>La necessità di essere in stato di Grazia per godere nel matrimonio dei beni spirituali che il Cristo ci ha guadagnati col Suo Santo Sacrificio invece si che ha bisogno di essere ri-esaltata visto che praticamente quasi nessuno di coloro che vanno a sposarsi ci pensa più!  (altrimenti non andrebbero a sposarsi in quello stato, e mi riferisco a quanto scritto nel precedente post)  
        
    Senza la Grazia Santificante, il sesso non serve a nulla: vanitas vanitum che degenera in bestialità su cui è meglio sorvolare per rispetto al tema di questo sito.   
    E infatti tutta questa incensazione della sessualità da parte del mondo, e da parte di una certa parte degli uomini di chiesa, sta portando da anni i suoi amari frutti.    
        
    I santi genitori di Santa Teresina del Bambin Gesù non hanno avuto chi, al corso prematrimoniale, spiegasse loro il sesso con particolare "apertura", alludendo a ponti di anime.</span>
    <span>Eppure sono diventati ugualmente una famiglia santa anzi, direi che forse sono diventati una famiglia santa proprio perchè nessuno ha messo loro in testa tanti fronzoli platonici ma hanno vissuto come la Chiesa Cattolica ha sempre insegnato essere l'unione matrimoniale.
       
    Io penso che bisogna ritornare ad insegnare proprio quello che dice chiaramente la Chiesa (qui <span>http://it.wikisource.org/wiki/Catechismo_Maggiore/Catechismo/Parte_quarta/Matrimonio</span>) ai corsi prematrimoniali invece dei soliti discorsoni platonici, mielosi, buonisti ed allusivi che restano inascoltati perchè non sfamano veramente: a cosa serve parlare di "bene dell'altro", "incontrare l'altro", "cammino insieme", se alla fine queste restano solo belle parole che però restano aria fritta e non danno una reale guida?  (anche perchè chi fa sesso prematrimoniale ha la presunzione di stare già "camminando insieme", di stare già dandosi "il bene dell'altro", e di già "incontrare [...]

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  51. sacerdos tridentinus11 agosto 2011 alle ore 16:46

    sì, è un problema.

    RispondiElimina
  52. Che la Chiesa segua ancora gli insegnamenti teologici di uno dei suoi più grandi pensatori lo sanno tutti. Non per niente ho citato Agostino all'inizio e verso la fine del mio intervento sono arrivato alle straordinaria aperture (che lei reputa disastrose) che oggi la Chiesa compie. Vedo un pensiero umano in movimento in questo e non posso che sentire la Chiesa tutta in cammino. C'è chi dice che è in cammino verso il baratro, ma - accidenti - IO non possiedo tali potenzialità divinatorie e mi astengo dal profetizzare sul futuro.
    Ma costruisco il presente. O almeno cerco di farlo. Il mio presente.
    Che è diverso dal suo e da quello della sua consorte.
    Lei dice:
    <span>La profonda relazione tra sposo e sposa la arricchisce i doni della Grazia che scaturiscono dal Sacramento, non il solo piacere sessuale.</span>

    Bello, giusto.
    Sa cosa dico io? Quando mai ho scritto che SOLO il sesso unisce? Caso mai che ANCHE il sesso unisce.
    Sa cosa direbbe un giovane?
    Caaaaspita, ma cosa vuol dire tutto questo?!
    Lei probabilmente risponderebbe (e mi scuso per questa forzatura!): seguire i dettami, andare a messa, confessarsi, essere buoni cristiani...
    Bello bello bello!
    Ma non le sembra che, riducendo all'osso eventuali sue spiegazioni, arriveremmo al dunque che è: condividere un cammino sotto lo stesso giogo giudati da una mano invisibile verso un domani oscuro che in cuor nostro sentiamo essere, comunque, radioso?
    E allora dove sarebbero le differenze se lei sta bene in quel cammino con la sua sposa e io in uno simile con la mia?
    Perché una teologia da sempre imperante e che sta lentamente evolvendo mi dice il contrario devo sentirmi umiliato?
    Lei è felice, lo spero davvero. :)
    Io sono felice, nonostante tutte le difficoltà che l'incontro con un'altra anima mi concede.

    I genitori santi di santi non hanno mai litigato? Mai furono costretti dal loro essere "umani"? Mulino Bianco? Mitizzazione dell'impossibile da sapere?
    Che ne so io dei problemi di coppia che ebbero. E dei problemi di coppia dei miei bisnonni? E dei miei nonni? Ma li hanno mai affrontati? Ne hanno mai riconosciuto l'esistenza? E i miei genitori? Chissà come mai loro ne riconoscono l'esistenza, caspita qualcosa cambiava... e io? Devo nascondere le domande?
    Perché durante il corso fidanzati non ha acceso un dibattito con il prete sulla sua visione e quella del corso ecclesiastico stesso? C'è paura a mettere in piazza le proprie idee o presunzione d'essere nel giustissimo considerando le proprie imbattibili? Si alzi, dica "sono tutte ca...te!" e difenda la sua visione. Ma per farlo occorre, oltre ad aprirsi agli altri, anche il pensiero che non siamo infallibili. E che gli altri possano capirci.
    E capisco che queste due ultime affermazioni oggi giorno non sono più a buon mercato.

    RispondiElimina
  53. "time flies when you preteding to have fun..."
    Six feet under

    A volte la Tv non è solo generalista.

    RispondiElimina
  54. Oddio, pure io son intristo dentro, anche se dall'esterno non si vede, eppure non mi sono MAI drogato e l'unica "balla" che ho preso ero a cena con mio papà (che purtroppo non è più su questa terra). Non è che perché uno è triste si deve per forza drogare!

    RispondiElimina
  55. condividere un cammino sotto lo stesso giogo giudati da una mano invisibile verso un domani oscuro che in cuor nostro sentiamo essere, comunque, radioso?  
    Guardi, se diceva "cerchiamo entrambi di salvarci l'anima e di andare in Paradiso" facevamo prima ehehe :)

    Ad ogni modo mi perdonerà spero, ma per il resto non ho capito dove vuole arrivare. Dopo un pò, sarà l'ora, ma ho perso il filo del discorso..

    Rispondo giusto a questo quesito:
    Lei probabilmente risponderebbe (e mi scuso per questa forzatura!): seguire i dettami, andare a messa, confessarsi, essere buoni cristiani...  


    Risponderei che significa sposarsi essendo in stato di grazia e non in peccato mortale. Il resto lo farà il Signore con i doni di Grazie che seguono l'aver ricevuto il Sacramento Matrimoniale (perchè, come lei ben saprà, il matrimonio non è solo un contratto ma una "unzione regale" che dona particolari grazie atte a portare avanti con forza soprannaturale lo stato di vita matrimoniale) e con la vita di pietà.

    Se mi si chiedesse quali sono i peccati mortali.. beh queste sono basi di catechismo che non credo sia opportuno affrontare in questa sede :)

    un caro saluto

    RispondiElimina
  56. Ma no, no... si tratta di cretini! Persone intelligenti non si mettono a fare queste cose perche' non hanno i genitori attorno. Chi ha un cervello funzionante non fa la pecora in questo modo. Solo il cretino lo fa.

    Mundabor

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  57. Sì, sì, d'accordo. Bravo. Encomiabile. Però la pregherei di non usare il termine "platonico" nel senso dispregiativo da lei sotteso. E' semplicemenete falso o comunque banalizzante. L'uso che ne fa è tipico di chi non ha mai letto un rigo di Platone e neppure un bigino della sua filosofia. Quindi eviti questo uso convenzionale e moderno. Lo faccia almeno per rispetto di S. Agostino...

    RispondiElimina
  58. E questo Mauro da quale "comunità pastorale" è uscito? Che perfetto "ecclesialese" post conciliare, così problematico e politically correct! Che deliziosa l'espressione "accendere un dibattito"! Mi richiama i bei tempi del '68!. Quell' "aprirsi agli altri", poi, così ecumenico! Scommetto che l'hanno pure eletto al consiglio pastorale....Qualcuno lo può avvisare che, prima ancora di essere tradizionalista, questo è un sito cattolico?

    RispondiElimina
  59. Ecco, poi ci tenga informati sulla risoluzione...

    RispondiElimina
  60. Carissima Caterina, le dico solo questo: Dio la benedica.

    RispondiElimina
  61. Falso, Elio, la rovina (quella ultima, perchè le cause di questa sono ovviamente ancora più lontane)  è iniziata con il '68, con le sue perverse ideologie, con il "vietato vietare", con la contestazione all'autorità, al merito, alla gerarchia, alla famiglia, alla morale, alle "convenzioni borghesi", alla storia, alla tradizione, alle identità, alle comunità di valori. Lì, nel '68 e nei suoi autori e apologeti, sta la radice, recente, del male odierno, che è morale, prima ancora che sociale e politico. Da lì sono nati la volgarità, il consumismo, l'egualitarismo, il disprezzo per la disciplina e l'ordine, l'odio per il bello, il dileggio per il decoro, l'apologia della trasgressione e la giustificazione di ogni perversione morale. Berlusconi, e le sue televisioni, non c'entra nulla, è solo, e solo in parte, un sottoprodotto del '68. Piuttosto i suoi avversari non sono forse, ideologicamente, gli eredi e apologeti del disordine e della perversione prodotta dal '68? Certe ridicole lamentela da lettore di Repubblica sulla "volgarità" dei nostri tempi a causa di Berlusconi sono solo il sintomo di un'imbecillità politica, storica e sociale, se non di perfetta mala fede. E' ridicolo vedere condannare il Berlusconi "privato" (che qui non voglio giudicare) da laicisti impenitenti, anticattolici conclamati, apologeti dei "Gay Pride"   e sostenitori della libertà di droga.  Chi è afflitto dalla sindrome antiberlusconiana dovrebbe guardare meglio in casa propria e nalla storia della sua famiglia politica. E' in questa famiglia politica (parliamoci chiaro: la sinistra) che vanno ricercate le origini ideologiche della voluta, ricercata, esaltata volgarità odierna. E, si badi bene, a sua volta, il '68 ha, a sua volta, cause lontane (o anche storicamente più vicine...), come dicevo sopra. Ma questo è un altro discorso...

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  62. Te lucis ante terminum12 agosto 2011 alle ore 11:58

    Penso che sostanzialmente l'ospite abbia ragione. La Madonna a Mejugorie chiede Preghiera, Sante Messe, Adorazione Eucaristica ( e dovrebbe vedere che raccoglimento e adorazione durante le Adorazioni: migliaia di persone e non vola una mosca), difesa dei valori non negoziabili ecc...Se legge i messaggi di Mejugorie non ne troverà uno che non sia assolutamente cattolico. Inoltre i frutti sono eccezionali: vocazioni, conversioni, miracoli ecc...e mi pare che qualcuno abbia detto che li riconosceremo dai frutti! Consiglio il libro di Socci: è molto documentato e ben fatto. In ogni caso aspettiamo il giudizio finale della Chiesa, lei nel frattempo non è assolutamente obbligato a credere niente, ma anche chi ci crede ha tutto il diritto di farlo: io consigliavo solo un attimo di prudenza prima di squalificare con troppa leggerezza.
    Saluti

    RispondiElimina
  63. Te lucis ante terminum12 agosto 2011 alle ore 12:07

    Esatto, questo è il punto. Personalmente Berlusca e il suo modus vivendi mi disgusta, però sentir fare la morale dagli eredi del '68 che hanno prodotto, sesso libero, perversione, aborto, divorzio ecc... fa veramente ridere. Il Berlusca è un prodotto di quella cultura, ma i cattivi mestri sono proprio quel "partito radicale di massa" che ha come punta di lancia Repubblica e Radio Radicale che adesso fanno la morale al cappellone di Arcore per meri interessi di bottega...

    RispondiElimina
  64. caro mauro, le confesso che del suo intervento, in cui fa ampio uso di quel linguaggio in forma allusiva ed evocativa di cui parlavo, non ho capito granchè.. 
     
    Perciò spero non si offenda se mi limito a rispondere alle "briciole" che riesco a cogliere: 
     
    Che la Chiesa segua ancora gli insegnamenti teologici di uno dei suoi più grandi pensatori lo sanno tutti. Non per niente ho citato Agostino all'inizio e verso la fine del mio intervento sono arrivato alle straordinaria aperture (che lei reputa disastrose) che oggi la Chiesa compie. Vedo un pensiero umano in movimento in questo e non posso che sentire la Chiesa tutta in cammino. C'è chi dice che è in cammino verso il baratro, ma - accidenti - IO non possiedo tali potenzialità divinatorie e mi astengo dal profetizzare sul futuro.   
     
    Guardi, io penso che non serva avere il dono della profezia per dire che il cammino secondo la via in uso nel 90% è verso il baratro: basta avere un attimo gli occhi aperti. 
    Qualche esempio? La cifra vertiginosa e, purtroppo, in aumento dei divorzi e delle convivenze nonostante quella che viene chiamata "opera pastorale" fatta di bei discorsi, belle parole, belle immagini evocative di gioia presunta. 
     
    Mi permetto di dire che forse è tempo di metter da parte la pastoralità, e di riprendere il buon vecchio linguaggio metafisico DIRETTO E CHIARO che per 2 millenni ha guidato senza mai fallire proprio perchè non si nasconde dietro una forma di linguaggio diremmo "pubblicitaria", ma mette chiaramente di fronte alle dure battaglie dello spirito. 
     
    E' chiaro che una maggioranza rigetterà questo, ormai abituata alla modernità e alle sue eresie. Ma è molto meglio che i capri si separino dal buon gregge, piuttosto che gli agnelli si incaprettiscano. 
     
    Per quanto riguarda i giovani, le assicuro che quelli di buona volontà - perchè è bene precisare che purtroppo ci sono molti di cattiva volontà, e con quelli c è poco da fare - sono molto più spronati a seguire la giusta via quando c è una guida chiara e diretta che non parla per frasi ad effetto ma dice "Si, si. No, no." 
    E non mi riferisco solo ad "andate a Messa, confessatevi, etc.." : non è questione di parole, ma di fatti. 
     
    Se io, innanzitutto, faccio una vita di pietà seria allora il giovane percepirà la serietà e, se di buona volontà, proverà a mettere in pratica. 
    Se invece sono io per primo tiepido nei fatti, il giovane percepirà che sono un buffone che sta recitando una commedia (o una tragedia) e si allontana; percepisce che sono un attore, e va in cerca di attori più bravi e più affini con il suo sentire. 
      
    In ultimo, io credo che aprirsi agli altri non debba mai significare rinunciare a dire la verità. Sopratutto quando fa male e può chiaramente "ferire l'orgoglio" del prossimo che, magari, è proprio apertamente contro la verità. (pensiamo a chi convive o pratica il sesso prematrimoniale senza alcun rimorso) 
    Fare finta che la verità non esista, non è carità ma ipocrisia buonista.

    La carità è riprendere l'altro che sbaglia, con le dovute maniere senz'altro, ma sempre con fermezza e tenendo sempre alto lo stendardo della Verità.  
     
    Quest'ultima affermazione, secondo me, è da tempo non più a buon mercato ma riservata solo a pochi "nobili" che hanno il coraggio di agire veramente contro tutto e contro tutti.  Anche contro gli scherni e le "preoccupazioni" di coloro che dovrebbero farlo ma, non si capisce se per spirito buonista o per malafede, non lo fanno.

    un caro saluto

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  65. Grazie dell'intervento.
    Il numero vertiginoso dei divorzi credo dipenda dal fatto che oggi si può divorziare e che quindi la scelta del matrimonio è FORTEMENTE e CONTINUATIVAMENTE sentita e voluta. Un matrimonio che continua senza un vero ponte fra due persone che oramai manco si guardano è ancora matrimonio?
    Per l'uomo d'oggi no, per Dio?
    Io non ho tutte le risposte. Io faccio piuttosto domande (e dai miei post credo sia palese).
    Quando parla dei nobili e dei capri oramai insalvabili pare di leggere i rotocalchi massoni.
    Sarastro che invita Tamino a compiere la difficile via per pochi (pre)eletti.

    Per il resto sarebbero domande che forse dovrei fare ad un padre spirituale o ad un confessore e poco porterebbero alla discussione qui avviata. Grazie a tutti per ora.

    RispondiElimina
  66. Alessandro stando alle sue parole dovremmo allora pensare la stessa cosa di coloro che si danno tanto da fare, tra i tradizionalisti, per riportare "in auge" la Messa Tridentina?
    Ci sono certe falangi tradizionaliste che non usano certo una tecnica migliore di quella utilizzata da coloro che lei chiama "gli apologeti di Medjugorje": eppure con questo ci alleeremo forse con i detrattori della Messa di sempre?

    Mi rendo conto tuttavia che lei, non essendo stato a Medjugorje, si basi su ciò che ha sentito. Probabilmente è un pò come chi critica la Messa di sempre solo per sentito dire, e quando invece ha la grazia di assistervi si rende conto di aver sbagliato tutto.
    Le auguro di cuore di avere questa grazia, in riferimento a Medjugorje, pur rispettando il suo legittimo pensiero.

    E, accodandomi a Te Lucis, le suggerisco prudenza; non sostituiamoci alla Santa Romana Chiesa che, le ricordo, sta lavorando.

    Saluti

    RispondiElimina
  67. Le rispondo caro Mauro, che per Dio il matrimonio è indissolubile fino alla morte. 
    E che il "ponte fra due persone" che lei intende, non è necessario. (anche perchè con il Sacramento gli sposi sono già UNO, i ponti servono tra due punti distanti tra loro) 
    E' necessaria la Grazia Santificante, che viene infusa se la persona si mantiene in stato di grazia con una vita tendente alla santità, e se questa vita di grazia non c è rimane "dormiente", ferita, languente. 
    Con tutte le disgrazie che ne seguono, tra cui il raffreddamento della carità reciproca e un continuo precipitare. 
     
    Concordo con lei che senz'altro la fine di molti matrimoni dipenda dal fatto che il divorzio è alla portata di tutti, ma non è solo per questo: il crollo della fede, conseguenza del crollo della vita di pietà, del crollo della liturgia, del crollo della verecondia, non fa più vedere il matrimonio in un ottica trascendentale e soprannaturale. 
     
    Ne consegue che, non essendo più visto come un unione soprannaturale e , sopratutto, al contrario essendo visto quasi esclusivamente strettamente collegato a quel famoso piacere sessuale che dicevamo sopra (si faccia un giro su qualche sito che tratta di matrimoni e vedrà che non le sto raccontando frottole)  si è imposta una visione edonistica e materialistica del matrimonio che, paradossalmente, ha ingarbugliato e complicato tutto quanto. 

    Purtroppo i capri non sono immagini da "rotocalchi massonici", come lei dice, ma sono purtroppo una triste realtà. Come è anche una realtà (per fortuna non triste) che Dio chiama tutti alla nobiltà vera, che è l'intraprendere la battaglia spirituale, e che ben pochi rispondono a questa chiamata.
     
    Le consiglio anche io una guida spirituale, in particolare le consiglierei i Francescani dell'Immacolata se ne ha la possibilità. 
     
    Saluti

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  68. Mi consente una battuta? Indissolubile fino alla Sacra Rota. ;)
    Per il resto grazie. :)

    RispondiElimina
  69. Il suo "abbraccio fraterno" se lo tenga per la prossima "assemblea ecclesiale" (è così che chiamate la S. Messa?) in quella irritante, volgare scempiaggine che è lo "scambiatevi un segno di pace", rispetto al quale "il Grande Fratello" è un esercizio di stile. Per abbracciarsi occorre essere in due. Figurarsi poi "fraternamente". Io, con lei, mi sottraggo.

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  70. :-[  mauro...il Sacramento resta INDISSOLUBILE, la Sacra Rota non fa altro che dichiararlo NULLO e NON DISSOLUBILE... ossia MAI AVVENUTO, mancava qualcosa per renderlo effettivo... un Sacramento una volta dato non viene più tolto... anche un sacerdote, se si ritira o viene ritirato c'è la dispensa, la sospensione, la scomunica, ma egli rimane SACERDOTE IN ETERNO...


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  71. Capisco, mi devo fare una cultura di puro diritto praticamente.

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  72. Alessandro (sandalo)17 agosto 2011 alle ore 17:58

    <span>In ogni caso aspettiamo il giudizio finale della Chiesa, lei nel frattempo non è assolutamente obbligato a credere niente, ma anche chi ci crede ha tutto il diritto di farlo: io consigliavo solo un attimo di prudenza prima di squalificare con troppa leggerezza.  
    Saluti</span>
    Non è esatto. ANCHE QUANDO ARRIVERà IL GIUDIZIO FINALE DELLA CHIESA, *NESSUNO* SARà OBBLIGATO A CREDERVI, SE SARà UN GIUDIZIO DI APPROVAZIONE. Se, al contrario, saà un giudizio di CONDANNA, TUTTI SARANNO OBBLIGATI A NON CREDERVI!

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  73. Articolo bellissimo. Grazie!

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