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giovedì 11 agosto 2011

Le GMG servono? Ci risponde il Papa




Da http://www.chiesa/ di Magister (vedi qui)



ROMA, 9 agosto 2011 – La preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, alla quale Benedetto XVI interverrà, è entrata nella sua fase ultima e più febbrile.Ma entrano nel vivo anche le domande sul perché di simili adunate di giovani attorno al papa.Già col cambio di pontificato molti avevano pensato e detto che tali Giornate si addicessero meglio a Giovanni Paolo II che al suo successore.Ma Benedetto XVI non le ha interrotte. Nè ha rinunciato ad andarvi. Questa di Madrid è ormai la terza Giornata Mondiale della Gioventù alla quale egli partecipa, dopo quella di Colonia del 2005 e quella di Sydney del 2008.


Anzi, non ha mancato di introdurre in esse delle novità. Da Colonia in poi l'adorazione silenziosa e prolungata dell'eucaristia. E a Madrid la confessione sacramentale di alcuni giovani, da parte del papa in persona.Le obiezioni, comunque, non sono sparite. Anche in campo cattolico gli scettici continuano a essere numerosi. Ritengono che le Giornate Mondiali della Gioventù siano "una specie di festival rock modificato in senso ecclesiale con il papa quale star", oppure "un grande spettacolo, anche bello, ma di poco significato per la domande sulla fede".A queste obiezioni Benedetto XVI non si è mai sottratto. Tant'è vero che le citazioni sopra riportate sono sue, testuali. Sintetizzare le critiche, per poi rispondervi, è nel suo stile.


L'ha fatto dopo la Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney, nel discorso che ha tenuto alla curia romana in occasione del Natale del 2008.


Oltre che in Australia, quell'anno papa Joseph Ratzinger si era recato negli Stati Uniti e in Francia. Qui, a Parigi, al Collège des Bernardins, aveva tenuto il 12 settembre il discorso forse più importante del suo pontificato, assieme a quello di Ratisbona.Ebbene, riflettendo su questi suoi viaggi nel discorso alla curia romana, il papa disse che "il loro vero senso" è uno solo: "servire la presenza di Dio nell'attuale ora della storia". Nei viaggi papali, infatti, "la Chiesa si rende pubblicamente percepibile, con essa la fede e perciò almeno la questione su Dio. Questo manifestarsi in pubblico della fede chiama in causa tutti coloro che cercano di capire il tempo presente e le forze che operano in esso".E subito dopo queste considerazioni, spiegò come egli vede le Giornate Mondiali della Gioventù.Era la prima volta che rifletteva su di esse così a fondo e con parole così dirette.Per capire con quale spirito papa Benedetto si recherà a Madrid, non resta che riascoltarlo.



"UNA GIOIA CHE NON È PARAGONABILE CON L'ESTASI DI UN FESTIVAL ROCK" di Benedetto XVI

[...] Il fenomeno delle Giornate Mondiali della Gioventù diventa sempre più oggetto di analisi, in cui si cerca di capire questa specie, per così dire, di cultura giovanile.


L’Australia mai prima aveva visto tanta gente da tutti i continenti come durante la Giornata Mondiale della Gioventù, neppure in occasione dell’Olimpiade. E se precedentemente c’era stato il timore che la comparsa in massa di giovani potesse comportare qualche disturbo dell’ordine pubblico, paralizzare il traffico, ostacolare la vita quotidiana, provocare violenza e dar spazio alla droga, tutto ciò si è dimostrato infondato.È stata una festa della gioia, una gioia che infine ha coinvolto anche i riluttanti: alla fine nessuno si è sentito molestato. Le giornate sono diventate una festa per tutti, anzi solo allora ci si è veramente resi conto di che cosa sia una festa: un avvenimento in cui tutti sono, per così dire, fuori di sé, al di là di se stessi e proprio così con sé e con gli altri.


Qual è quindi la natura di ciò che succede in una Giornata Mondiale della Gioventù? Quali sono le forze che vi agiscono? Analisi in voga tendono a considerare queste giornate come una variante della moderna cultura giovanile, come una specie di festival rock modificato in senso ecclesiale con il papa quale star. Con o senza la fede, questi festival sarebbero in fondo sempre la stessa cosa, e così si pensa di poter rimuovere la questione su Dio. Ci sono anche voci cattoliche che vanno in questa direzione valutando tutto ciò come un grande spettacolo, anche bello, ma di poco significato per la questione sulla fede e sulla presenza del Vangelo nel nostro tempo. Sarebbero momenti di una festosa estasi, che però in fin dei conti lascerebbero poi tutto come prima, senza influire in modo più profondo sulla vita.Con ciò, tuttavia, la peculiarità di quelle giornate e il carattere particolare della loro gioia, della loro forza creatrice di comunione, non trovano alcuna spiegazione.


Anzitutto è importante tener conto del fatto che le Giornate Mondiali della Gioventù non consistono soltanto in quell’unica settimana in cui si rendono pubblicamente visibili al mondo. C’è un lungo cammino esteriore ed interiore che conduce ad esse. La croce, accompagnata dall’immagine della Madre del Signore, fa un pellegrinaggio attraverso i paesi. La fede, a modo suo, ha bisogno del vedere e del toccare. L’incontro con la croce, che viene toccata e portata, diventa un incontro interiore con colui che sulla croce è morto per noi. L’incontro con la croce suscita nell’intimo dei giovani la memoria di quel Dio che ha voluto farsi uomo e soffrire con noi. E vediamo la donna che egli ci ha dato come Madre.


Le Giornate solenni sono soltanto il culmine di un lungo cammino, col quale si va incontro gli uni agli altri e insieme si va incontro a Cristo. In Australia non per caso la lunga Via Crucis attraverso la città è diventata l’evento culminante di quelle giornate. Essa riassumeva ancora una volta tutto ciò che era accaduto negli anni precedenti ed indicava colui che riunisce insieme tutti noi: quel Dio che ci ama sino alla croce. Così anche il papa non è la star intorno alla quale gira il tutto. Egli è totalmente e solamente vicario. Rimanda all’Altro che sta in mezzo a noi.Infine la liturgia solenne è il centro dell’insieme, perché in essa avviene ciò che noi non possiamo realizzare e di cui, tuttavia, siamo sempre in attesa. Lui è presente. Lui entra in mezzo a noi. È squarciato il cielo e questo rende luminosa la terra. È questo che rende lieta e aperta la vita e unisce gli uni con gli altri in una gioia che non è paragonabile con l’estasi di un festival rock. Friedrich Nietzsche ha detto una volta: “L’abilità non sta nell’organizzare una festa, ma nel trovare le persone capaci di trarne gioia”. Secondo la Scrittura, la gioia è frutto dello Spirito Santo (cfr. Galati 5, 22): questo frutto era abbondantemente percepibile nei giorni di Sydney.


Come un lungo cammino precede le Giornate Mondiali della Gioventù, così ne deriva anche il camminare successivo. Si formano delle amicizie che incoraggiano ad uno stile di vita diverso e lo sostengono dal di dentro. Le grandi Giornate hanno, non da ultimo, lo scopo di suscitare tali amicizie e di far sorgere in questo modo nel mondo luoghi di vita nella fede, che sono insieme luoghi di speranza e di carità vissuta. [...]

180 commenti:

  1. Sarà pure così, ma a me le GMC sembrano tanto dei raduni scout: bambini (un po' cresciuti) vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini. Ho poi il forte sospetto che se facessi una statistica dell'età media di partecipati alle GMC avremmo la stessa età media dei "giovani universitari" (fuoricorso da una dozzina d'anni) di cui spesso blaterano i giornali.

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  2. <span>Sarà pure così, ma a me le GMC sembrano tanto dei raduni scout: bambini (un po' cresciuti) vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini. Ho poi il forte sospetto che se facessimo una statistica dell'età media di partecipanti alle GMC avremmo la stessa età media dei "giovani universitari" (fuoricorso da una dozzina d'anni) di cui spesso blaterano i giornali.</span>

    Quand'è che la piantiamo di riempir le piazze per tornare nelle chiese?

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  3. <span><span>Sarà pure così, ma a me le GMG sembrano tanto dei raduni scout: bambini (un po' cresciuti) vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini. Ho poi il forte sospetto che se facessimo una statistica dell'età media di partecipanti alle GMG avremmo la stessa età media dei "giovani universitari" (fuoricorso da una dozzina d'anni) di cui spesso blaterano i giornali.</span>  
     
    Quand'è che la piantiamo di riempir le piazze per tornare nelle chiese?</span>

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  4. Il luogo "chiesa" è oggi giorno uno dei tanti luoghi dove riconoscere la propria fede. Anche se è il prediletto.

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  5. Cari...le GMG per la maggior parte dei "giovani" che vi partecipano sono solo l'occasione di una gita fuori porta con gli amici dell'oratorio e la possibilità di tanto facile SESSO, di ogni tipo.

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  6. Secondo la Scrittura, la gioia è frutto dello Spirito Santo (cfr. Galati 5, 22): questo frutto era abbondantemente percepibile nei giorni di Sydney.

    Sarebbe da capire che cosa s'intende per gioia. Nella mia ignoranza teologica ritengo che la gioia intesa come frutto dello Spirito Santo possa essere conseguenza della pratica quotidiana delle virtù cristiane. Un dono, una grazia del Signore, che permette a chi Lo riceve di entrare in comunione con il Padre e il Figlio. I Santi dimostrarono di possedere questa Grazie, poiché benedicevano il Padre anche nelle prove. Immagino quindi la gioia - dono dello Spirito Santo - come qualcosa di solido, duraturo, stabile, non un sentimento scaturito da determinate circostanze. Ho molte difficoltà a far coincidere questa gioia (ammesso che le mie premesse siano sensate) con la gioia percepibile in questi mega raduni, sia da parte dei giovani che da parte del Santo Padre. Non lo so, sono molto perplesso. Spero molto nelle sopracitate parole del Santo Padre, anche perché mandare due figli è una cifra non indifferente.

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  7. <span>Secondo la Scrittura, la gioia è frutto dello Spirito Santo (cfr. Galati 5, 22): questo frutto era abbondantemente percepibile nei giorni di Sydney.  
     
    Sarebbe da capire che cosa s'intende per gioia. Nella mia ignoranza teologica ritengo che la gioia intesa come frutto dello Spirito Santo possa essere conseguenza della pratica quotidiana delle virtù cristiane. Un dono, una grazia del Signore, che permette a chi la riceve di entrare in comunione con il Padre e il Figlio. I Santi dimostrarono di possedere questa Grazia: benedicevano il Padre anche nelle prove più dure. Immagino quindi la gioia - dono dello Spirito Santo - come qualcosa di solido, duraturo, stabile, non un sentimento scaturito da determinate circostanze. Ho molte difficoltà a far coincidere questa gioia (ammesso che le mie premesse siano sensate) con quella percepibile in questi mega raduni, sia da parte dei giovani che da parte del Santo Padre. Non lo so, sono molto perplesso. Spero molto nelle sopracitate parole del Santo Padre, anche perché mandarci due figli costa un occhio, come si suol dire.</span>

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  8. Al ritorno guardi negli occhi i suoi figli e vedrà se i soldi saranno spesi bene. Oggi c'è bisogno dell'incontro con l'altro, dell'"incrocio di destini in una strana storia", del comprendere i limiti del proprio bagaglio e scoprire che si ha ancora posto nel baule.
    Buon viaggio!

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  9. <span>Al ritorno guardi negli occhi i suoi figli e vedrà se i soldi sono stati spesi bene. Oggi c'è bisogno dell'incontro con l'altro, dell'"incrocio di destini in una strana storia", del comprendere i limiti del proprio bagaglio e scoprire che si ha ancora posto nel baule.  
    Buon viaggio!</span>

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  10. Scusi mauro, ma mi può spiegare bene quello che ha detto? Forse lei, ha questa concezione del luogo chiesa?

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  11. Certo mauro, ma non basta, bisogna spiegare bene il significato di chiesa come luogo (e non come Corpo Mistico). <span>Il luogo chiesa, è il Santuario Sacro, il quale è dimora di Dio, perchè è luogo particolarmente a Lui consacrato, in quanto c'è anche la presenza del Tabernacolo dove c'è il Cristo (il Dio fatto uomo) e quindi, la presenza di Dio vi è ancora di più. Il Santuario, rappresenta soprattutto l'eccellente mistero della SS.ma Trinità e la Croce che vi è all'interno, sta' ad indicare tutta la spiritualità cattolica basata sulla Croce e quindi, l'essenza del Sacrificio di Cristo sulla Croce, senza la quale non c'è salvezza e San Paolo ce lo ha spiegato molto bene. Anche l'altare ha un suo significato, perchè rappresenta Cristo. Quindi, la chiesa, come luogo di culto, ha un significato molto profondo! </span>
    Faccio un appello a qualche sacerdote del forum: se ho detto delle sciocchezze, vi prego di correggermi: grazie! 

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  12. Che bella cosa: fino all'altro giorno si demonizzavano le GMG additandole quale icona dello sfacelo della chiesa movimentista (le GMG sono monopolio dei movimenti), e simbolo supremo del woitil-marinismo-spettacolo, in cui ogni orrore si materializzava, nel paradigma di un concetto di chiesa "numerico", anzichè "spirituale".

    Adesso il papa dice che sono cose bellissime, e come in una vignetta di Guareschi, ecco che i circoli del tridentinismo dal volto umano procedono con il "contrordine compagni". Adesso la GMG è tradizionale, perchè oltre ad accoppiarsi nelle tende, c'è la chiesetta in cui si fa la messa tridentina con il cardinale dal lungo strascico, e l'adorazione.

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  13. :-[ non sarei così severa....
    lo dico per esperienza diretta, esperienza in positivo ed esperienza in negativo....

    Le GMG sono per molti giovani delle grandi opportunità di riscoperta della propria fede, per altri sono semplice sollazzo, per altri ancora sono come un.... "marcare il territorio" e l'esempio ce lo danno i nuovi Movimenti e CAMMINI vari dove l'imperativo non è andare alla GMG per IMPARARE, MA PER FARSI VEDERE  e per poter dire "IO C'ERO".... non sto giudicando le singole persone attenzione, ma parlo di esperienza diretta DI CERTI ORGANIZZATORI ;)
    tuttavia non è saggio penalizzare la GMG in quanto EVENTO ECCLESIALE... perchè ho visto veramente molti giovani, parrocchiani, RINASCERE dopo questa esperienza.... così come ho visto i soliti "utili idioti" banalizzare la GMG, stravolgerla, strumentalizzarla...

    Ho visto giovani ritornare alla Messa della Domenica dopo l'evento della GMG quando, negli anni passati, aiutavo la Parrocchia nella preparazione catechetica e all'occorrenza anche ad alzarci alle 5 per preparare la colazione ai giovani nel giorno della partenza... un'esperienza davvero forte, anche in questo....vedere e sentire centinaia di giovani alzarsi alle 6 e pregare con noi le Lodi mattutine, bè non è un'evento che puoi vedere sempre :-[  sono momenti di grazia che alcuni faranno tesoro, altri lo sprecheranno....

    Se Giovanni Paolo II non avesse "riempito le piazze" di giovani tolti dalle piazze delle ideologie, le Chiese oggi sarebbero ancora più vuote.... questo non vuol dire che come avvenivano questi raduni in quei tempi, fosse tutto oro.... al contrario.... si rientrava distrutti, a pezzi, ed anche un pò SVUOTATI anzichè riempiti....spesso bisognava ricominciare tutto e lo dico da catechista.... ma la base restava ed erano i Discorsi pronunciati dal Pontefici.... il danno vero avveniva e avviene che passato l'evento i Discorsi del Papa smettono di circolare fra i giovani.... ma con Benedetto XVI le cose sono cambiate.... l'evento stesso è diverso, l'evento è VERA FESTA DELLA FEDE che il popolo ospitante, seppur in parte contrario, è costretto in qualche modo a non poter ignorare..... ;)

    Gli errori del passato come il definire il Papa un LEADER, o come l'accomodare la Liturgia all'incontro mentre invece Benedetto XVI sta facendo esattamente il contrario, ossia accomodare i partecipanti alla Liturgia.... sono aspetti che non finiremo mai di discutere e che sempre potranno migliorarsi, ma dobbiamo avere l'umiltà di riconoscere l'opportunità per molti giovani ed anche se meno giovani, di riscontrare nelle GMG l'occasione propizia per CONVERTIRSI.... l'occasione di "andare e vedere" dove abita il Signore... l'occasione di ascoltare cosa insegna davvero il Papa.... e chi è Colui che viene messo al centro dell'Incontro....
    Si tratta di MIGLIORARE questo evento, non di condannarlo o eliminarlo....

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  14. Sai invece da che ce l'ha il volto, il tuo di "tridentinismo"? Meglio sorvolare va'... comunque pregheremo anche per te alla S. Messa usus antiquior della GMG. Tranquillo. Quanto alle tende, potremmo sorvolare sul fatto che sei un povero maldicente, e magari sorvoliamo anche sull' inevitabile sospetto che all'origine dei tuoi problemi con la Chiesa ci sia l'onanismo, visto che la lingua batte dove il dente duole.

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  15. La GMG è una grande ciofeca e il Papa lo sa bene. Tenta di farla diventare utile (e non dubitiamo che un minimo di risultato lo otterrà) ma l'essenza della GMG resta la stessa.

    Stesso discorso per quella grande ciofeca di Assisi e il Papa lo sa bene (lui stesso criticò Assisi '86) e non dubitiamo che mancando ogni appiglio per scansarsi la riedizione 2011 dovrà inventarsi, come per la GMG, una soluzione per cavarne almeno qualcosina di buono, come la massaia di campagna che trova un limone marcio nel frigo e tenta di cavarne due o tre gocce prima di accettare la tragica realtà e consegnarlo alla pattumiera.

    E così proseguendo per tutte le altre grandi cose ecclesiali in formato televisivo... Anche il Concilio Vaticano II è una grande ciofeca e il Papa lo sa bene. Ma con l'ermeneutica della continuità (una strategia pastorale assurta a dogma fondante del conservatorismo socialnetworkeggiante) il Papa tenta disperatamente di salvare capra e cavoli. Non dubitiamo che un minimo di buon risultato lo otterrà: ci dispiace però vederlo suppliziato come Sisifo dovendo con assai poco entusiasmanti risultati (tranne per i professionisti dell'ottimismo che non vedono l'ora di puntare il dito) tentare di rimediare ai danni fatti da certi osannati ecclesiastici.

    Questo Papa, più che il capitano della nave, sembra un vecchio mozzo basso e magro che col secchio tenta di scaraventar fuori un po' acqua entrata dalle falle. Falle che gli ufficiali imbarcati continuano a creare senza sosta nei luoghi più delicati della barca, incuranti della tempesta che la agita, certi di non poter essere esautorati perché ci vuol poco a gettare in mare il mozzo col secchio.

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  16. Non credo tu abbia detto sciocchezze, tutt'altro!
    Infatti io ho detto:
    <span>Il luogo "chiesa" è oggi giorno uno dei tanti luoghi dove riconoscere la propria fede. Anche se è il prediletto. :)
    </span>

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  17. Non sarei tanto drastico. Quanto propositivo: vada ad un raduno con spirito critico, ma senza preconcetti. Allora poi si aprirà il DIALOGO :)

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  18. Mi pare una visione riduttiva del papa la sua. Temo che la realtà sia più complessa del quadro da lei delineato, del quale però apprezzo la forma retorica davvero splendida. Dove è riduttiva la sua visione? Beh, in primis pensare che la sua visione sia quella giusta con (e per) i tempi che corrono.
    O crede che la Chiesa senza concilio vaticano II sarebbe come negli anni 40-50? Beato lei che ha questa visione ottimistica della storia fatta con i se. :)

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  19. onestamente credo che i giovani abbiano ben altre occasioni molto più appetitose e meno costose in termini di denaro e fatica rispetto alla GMG per fare tanto facile sesso come dici tu..

    Questo non significa che siano tutti angeli del paradiso (anche se io spero con tutto il cuore che queste cose non succedano) ma se per fare del sesso c è bisogno di andare alla GMG.. stanno messi proprio male.

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  20. A priori non si può giudicare, ci sono aspetti positivi come altri meno felici, analogamente a molti movimenti (tradizionali inclusi..)

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  21. sì perché il Papa non è diverso dagli ufficiali che aprono le falle

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  22. no Mauro.... la citazione a questo passo del Vangelo non è buona da usare in questa risposta.... :-[


    di J.card. Ratzinger
    Gruppo o Chiesa?
    Cerchiamo brevemente di conoscere questa concezione nelle sue li­nee maestre. Il punto di partenza
    della liturgia — così ci viene detto —è il riunirsi di due o tre che stanno insieme nel nome di Cristo
    (199 a). Questo riferimento alla parola del Signore (Mt 18, 20) di primo acchito sembra innocuo e
    tradizionale.
    Ma tale parola acquista una portata ri­voluzionaria per il fatto che la citazione
    biblica è tolta dal suo contesto e viene fatta risaltare per contrasto sullo sfondo di tutta la
    tradizione liturgica.
    Perché i «due o tre» sono messi ora in opposizione nei con­fronti di
    un’istituzione con ruoli istituzionalizzati e nei confronti di ogni «programma codificato ». Così tale
    definizione significa quanto segue: non è la Chiesa che precede il gruppo, bensì il gruppo precede la
    Chiesa.
     Non la Chiesa nel suo insieme fa da supporto alla liturgia dei singoli gruppi e comunità, bensì
    il gruppo stesso è il luogo dove di volta in volta nasce la liturgia.
    La liturgia perciò non si sviluppa neppure par­tendo da un modello comune, da un «rito» (ridotto, in
    quanto «pro­gramma codificato», all’immagine negativa della mancanza di libertà); la liturgia nasce
    nel momento e nel luogo concreto grazie alla creatività di quanti sono riuniti.
    In tale linguaggio sociologico il sacramento del sacerdozio viene considerato un ruolo
    istituzionalizzato che si è procu­rato un monopolio (206 w) e, grazie all’istituzione (cioè alla
    Chiesa) ha dissolto l’unità primitiva e la comunitarietà dei gruppi. In tale contesto la musica, così ci
    viene detto, come pure il latino, sono divenuti un lin­guaggio da iniziati, «la lingua di un’altra Chiesa,
    cioè dell’istituzione e del suo clero».
    Due Chiese?
    L’aver isolato il passo di Mt 18, 20 dall’intera tradizione biblica ed ecclesiale della preghiera
    comune della Chiesa, come si vede, mostra ora gravi conseguenze: a partire dalla promessa che il
    Signore ha fatto a quanti pregano in ogni luogo, si è fatta una dogmatizzazione dei gruppi autonomi.
    La comunanza della preghiera è stata esasperata sino a divenire un appiattimento che considera lo
    sviluppo del ministero sacerdo­tale il sorgere di un’altra Chiesa. Da questo punto di vista ogni
    propo­sta che viene dalla Chiesa universale è giudicata una catena contro cui bisogna insorgere per
    amore della novità e libertà della celebrazione li­turgica.
    Non l’ubbidienza di fronte a un tutto, bensì la creatività del mo­mento diviene la forma
    determinante.

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  23. a me le GMG sembrano più che altro un'occasione per mostrare i muscoli e far vedere quanti ragazzi la chiesa può mobilitare. per il resto la vedo come Burighel.

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  24. Ma perché hanno fatto quelle manone di plastica?

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  25. e non si dimentichi di mettere nel necessaire dei pupi tutto l'occorrente per le GMG. capito? <span>tutto</span> l'occorrente. sennò si ritrova nonno prima del tempo.

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  26. Eheheh, forte questa citazione dalle riflessioni musicali del papa.
    Giustamente è preoccupato che 100 teste facciano 100 chiese. Ma il sunto della citazione è l'estremizzazione di una frase che invece vuole essere molto più equilibrata: non c'è volontà di "dogmatizzazione" di "gruppi autonomi", come se bastassero a sé stessi!
    Anche perché giustamente qui il futuro papa qui è preoccupato di mantenere un primato "imperialistico" che se dissolto farebbe certamente più male che bene ai credenti. E' giusto, fa bene!
    Però non riferisce il concetto "corretto" in questa sede, ma da quel che leggo mi sembra di capire che prima del Gruppo ci sia la Chiesa.
    Ed è vero, oggi! OGGI!
    Ma se non sbaglio è lo stesso papa che promuove queste iniziative alle quali da importanza anche in termini di momenti per "riconoscersi in Cristo", riconoscere la propria fede.
    Ho quindi semplicemente detto che:
    <span><span>Il luogo "chiesa" è oggi giorno uno dei tanti luoghi dove riconoscere la propria fede. Anche se è il prediletto.</span></span>

    Grazie Caterina per questa lettura! :)

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  27. Ah, bene mauro, mi ero preoccupata! Ecco perchè, prima di risponderle le ho detto di spiegarmi bene cosa intendesse dire, perchè quando lei ha detto  <span>Il luogo "chiesa" è oggi giorno , ci sarebbero potuti essere fraintendimenti, poi lei mi ha risposto così </span><span><<perch>  e a quel punto, non essendo molto chiare le sue risposte, ho pensato comunque di risponderle. Ok, adesso è tutto chiaro! Grazie.</perch></span>
    <span> 

    </span>

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  28. Ok, <span>crede che la Chiesa senza concilio vaticano II sarebbe come negli anni 40-50. :)
    </span>

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  29. Siamo semplicemente umani.

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  30. ...però! interessante visione dei fatti.... una ciofeca.... chissà potrebbe anche essere vero, anzi, di certo molta ciofeca si è impossessata della così detta PASTORALE GIOVANILE, conciliare, degli immigranti, ecc... ma è fondamentale questo passo che lei, ospite, dice:

    il Papa tenta disperatamente di salvare capra e cavoli. Non dubitiamo che un minimo di buon risultato lo otterrà...

    *****
    io punterei anche su questo minimo vista la grave situazione che stiamo vivendo nel mondo e nella Chiesa..... Gesù comincio con Dodici, e non avevano certo una buona reputazione.... uno rubava nella cassa e s'impiccò.... il suo Vicario lo rinnegò nel momento della prova... ai piedi della Croce c'era solo un Apostolo....
    dopo l'esordio della Pentecoste assistiamo ad una spietata persecuzione...Paolo, l'ultimo arrivato, fa pure un cazziatone a Pietro....
    insomma.... mi pare che la Chiesa sia sempre uscita dai casini proprio sfruttando quel MINIMO.... :-D

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  31. caro Mauro, secondo me quella citazione, in un discorso del genere, subisce quel pericolo denunciato da Ratzinger.... ;)
    il "luogo chiesa è uno dei TANTI LUOGHI... "  "anche se - LA CHIESA - è il prediletto...." O L'UNO O L'ALTRO... che lo siano entrambi può andar bene in altri contesti...così invece è ambiguo e poichè sono 40 anni che viviamo nell'ambiguità dei termini, perchè non dire direttamente come stanno le cose?

    altrimenti poi hanno ragione gli ecumaniaci.... nel dire che "dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" ... e dunque non è più dispensabile IL TABERNACOLO...non a caso in molte Chiese Cattoliche è stato infatti SFRATTATO perchè basterebbe per loro, L'ADUNANZA DEI FEDELI....
    eh!

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  32. Mi piace la sua fiducia nei suoi figli e quindi nel futuro dell'umanità Lillo, i miei complimenti.
    La resa di fronte ad una speranza infranta è cristianesimo?

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  33. Per non parlare che sotto la croce c'era un apostolo, ma ce lo dice l'apostolo stesso... ;)
    eheheh
    Dal minimo "la grazia sovrabbonda"

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  34. gentile Lillo...lei è uno dei frutti di una GMG passata? :-D

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  35. <span>Burighel? Mi sia perdonata l'ignoranza, ma chi fu? Ci esplichi. :)
    </span>

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  36. :-D :-D :-D  per salutare Tettamanzi che piccolo, piccolo, non avrebbe potuto vedere i saluti?
    o forse perchè non sapevano dove mettere il Duomo....
    o forse per... tenere le mani in qualche posto più sicuro, magari evitando di SGRANARE UN ROSARIO....
    o forse per usarle come sul ring?
    che domande, ambrosiano!!!!
    per la risposta poteva mettere almeno un premio?
    :-D :-D :-D

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  37. La metta così, ribaltaldo la prospettiva e radicalizzando il discorso, ci sarebbe ancora Cristo se ci fosse il tabernacolo e nessun altro uomo riunito "nel suo nome"?
    Può oggi un simbolo che la fede chiede/esige di vedere "sede del santissimo" aver maggior valore dell'incontro fra due uomini che in nome di quel santissimo s'abbracciano?
    Il discorso è mettere a pari grado di indispensabilità queste cose.
    In questo momento storico, a mio umilissimo avviso, son da mettere a pari grado.
    I giovani oggi chiedono incontro con Cristo.
    E spesso lo incontrano, incontrando le difficoltà e le povertà altrui.
    Magari è più semplice rispetto alla fede pura del pensare Cristo in una particola fattta da atomi e creata da mani umane chissà quanti giorni fa racchiusa in un tabernacolo (estremizzo eh!)
    Ma questa è la richiesta dei giovani. IO COMPRESO. E da qui magari si parte per un cammino che arriverà poi a sentire questa fede pura nei confronti di un simbolo!
    Ma perché il simbolo mi aiuta a continuare nell'incontro con l'altro, con il povero e il sofferente.
    E tutto questo grazie a delle aperture della Chiesa fino a pochi decenni fa impensabili.
    E tutto questo per me non è un "minimo" :)

    Grazie Caterina per questa discussione. :)

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  38. Di tutto si può dire dei papa-boys e della papa-girls. Ma di sicuro non li si può accusare di non praticare il "sesso sicuro".
    Anche se... sarebbe il caso che lasciassero più puliti gli ampi spazi sui quali hanno "pregato" ;)

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  39. Ma lei scherza? E come se il premio ce'. E' una foto poster commemorativa del Cardinale Dionigi ormai indimenticato Arcivescovo della Diocesi di Ambrogio. In suo momento andino....
    Ah però io mi pongo però un'altra domanda: ce lo vede lei Sua Eminenza l'Arcivescovo di Milano Angelo Scola nel 2013 con le manone con la bandiera italiana alla GMG di Rio De Janeiro?
    risposta senza premio

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  40. Lei è mai stato in Perù? Dalla loro fede semplice anche un Cardinale può imparare. O almeno io imparai, quando andai.

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  41. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 17:03

    Temo che le GMG servano soprattutto a lasciare dietro di sè una scia di gravidanze indesiderate (e/o di condom usati).

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  42. Alessandro (sandalo)11 agosto 2011 alle ore 17:10

    <p>Le GMG sono l'ennesimo tentativo di "battezzare" eventi nati in ambito NON Cattolico, ma più esattamente comunista.
    Si tratta di un fenomeno che nacque (con il nome di "Festival mondiale della gioventù") nel pieno della fase zdanoviana dello stalinismo, parallelamente alla tattica dei fronti popolari. 
           I festival mondiali della gioventù erano, sino agli anni '80 inoltrati, il fiore all'occhiello di certa propaganda filosovietica. Il massimo onore per i membri delle federazioni giovanili dei partiti di sinistra era essere scelti per comporre la delegazione di messi (non di "fessi") da inviare a guidare la rispettiva colonna nazionale a quegli eventi. 
           La vita è presentata irrealisticamente come gioia. La felicità è presentata come lo stato proprio di ogni uomo, il che è vero, ma solo nel senso che ogni uomo è chiamato a ricevere la felicità vera, che sarà sua per intero, solo se lo vorrà e solo in Paradiso, visto che qua dovrà sempre confrontarsi con problemi vari. Il risultato è che tali problemi sono visti come ingiustizie (e fin qui, sempre perché la vera giustizia non è di questa terra , potrebbe anche andare) affrontate e viste, però, come scandaloso affronto, non come prova da superare.
           La gioventù è, per forza di cose, caduca. Spingerla a desiderare la perpetuazione di tale stato (in medicina si chiama "sindrome di Peter Pan"), è il peggior torto che le si possa fare. La si getta nella disperazione, perché le si fa desiderare la perpetuazione di ciò che è, per definizione, caduco. Lo scopo della gioventù è passare per far posto all'età matura.
           Nel 1955 era in corso a Napoli una GMG(anzi, un "Festival Mondiale della Gioventù"). I convenuti andarono a partecipare al funerale di Benedetto Croce, suscitando le ire del latinista Concetto Marchesi, perchè, così facendo, erano entrati in chiesa. Ricordo bene le cronache della GMG comunista di Cuba del 1979. Di italiani c'erano le delegazioni di FIGCI, FGSI, DP, Lotta Continua, Socialdemocratici ed altri minori. Al momento del grido "ARRIBA UNIONE SOVIETICA", solo il socialdemocratico ed i due di Lotta Continua non si unirono alla generale alzata in piedi esultante. 
           Tentativi di battezzare lo scoutismo e la festa del primo Maggio sono, bene o male, riusciti. Ma sulle GMG ho i miei dubbi.<span>
           La chiesa conciliar-ecumenica ha copiato e fatte proprie le liturgie delle GMG, che in sé, sono delle celebrazioni indegne persino del peggior paganesimo. 
    </span>       La sacralità della giovinenezza è il messaggio "de facto" veicolato da tali eventi, è un aspetto che non si confà ad una religione che ci vuole far piantare gli sguardi sull'al di là. Tale pseudo-giovanilismo è la peggiore pecca di tali eventi, perfino più delle stesse folle pomicianti e spinellanti, con gli ombelichi al vento, che rientrano in quella strana ottica post-conciliare che stranamente presenta come ideale l'autorealizzazione.
    <span>       Speriamo che ci sia un ripensamento sulla chimera dello pseudo-giovanilismo, che dagli anni '60 è una piaga della società e, ahimè, pure di alcuni uomini di Chiesa. </span>
           Riflettete su un particolare: le GMG sono folle ballanti, cantanti, pomicianti e spinellanti: si tratta di [...]

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  43. <span>"La metta così, ribaltaldo la prospettiva e radicalizzando il discorso, ci sarebbe ancora Cristo se ci fosse il tabernacolo e nessun altro uomo riunito "nel suo nome"?"</span>

    Perdonami, Mauro, se riporto solo questo estratto da un tuo precedente intervento. Tuttavia è una questione di cui parlavamo ieri in un altro articolo; questione che a quanto pare non si è "risolta". Cosa intendi, fra le righe, ponendo questa domanda?

    Più avanti nel tuo intervento parli di simbolo. A cosa alludi? Non è il caso di partire per la tangente, anche perché può darsi che sia io a difettare nell'interpretazione. Ma in certi ambiti le "opinioni" e i "secondo me", piaccia o meno, non hanno cittadinanza alcuna. Chissà che qualcuno più "informato" del sottoscritto non abbia ugualmente storto il naso.

    Ti sarei grato se potessi chiarire, caro Mauro. Così, onde evitare equivoci.

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  44. Eccomi Signor Messori. Uno c'è stato!
    Che poi da riunioni pagane nasca una sequela di Cristo non è questo un fatto della Grazia?
    Ma che dico, la sequela è ben altro, no?
    La Verità è così semplice che il dubbio è cretineria oltre che scandalo.

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  45. Che sia un "simbolo" è palese, nel senso proprio del termine. Non è Gesù in carne e ossa, MA LO E'. Forse Simbolo non è effettivamente la parola giusta, ma ora come ora non me ne sovviene un'altra. O forse non ho compreso i termini dell'eventuale equivoco e, caso mai ci fosse ed io fossi in errore, caspita mi piacerebbe moltissimo parlarne, anche mettendo in piazza questo mio equivoco.
    Pertanto niente remore e spara. :)

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  46. Per altro la domanda è proprio così, accidenti non saprei come spiegarla meglio a meno di non comprendere l'eventuale equivoco che, non conoscendolo, ora mi è oscuro.
    <span><span>ci sarebbe ancora Cristo se ci fosse il tabernacolo e nessun altro uomo riunito "nel suo nome"?</span></span>
    Quanto c'è di umano nel divino racchiuso nel tabernacolo?
    Quanto c'è di divino nell'umano abbraccio di due uomini che si riuniscono in Cristo?

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  47. mauro.... è a forza di RIBALTARE LE PROSPETTIVE che stiamo perdendo LA VERITA'.... :-[
    vede, in una discussione fra cattolici praticanti - odioso il termine ma necessario -  possiamo ribaltare le prospettive perchè sappiamo quale è il vero fondamento.... ma nelle discussioni pubbliche  è un lusso che non possiamo più permetterci, o almeno parlo per me.... troppi ribaltamenti.... mi sembra di essere cresciuta in una Chiesa, vissuta in un'altra e ritornata in unaltra ancora.... è ovvio che so di essere sempre in quell'unica Chiesa, ma ho sperimentato troppi ribaltamenti per accettarne  di nuovi, ho capito che il SI è si... e che il NO è il no.... il di più è deleterio...

    Grazie a lei per l'approfondimento! :)

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  48. Le GMG sono un circo inutile...una banalizzazione della religione...la fede cattolica, la presenza del Vicario di cristo, la messa...agli occhi del mondo tutto ciò rischia di essere equiparato ai concerti di Lady Gaga o di Madonna! Per risolvere la crisi della Chiesa (crisi di credibilità, di conversioni, di fede, di attaccamento dei fedeli alla Chiesa..) ogni anno si devono spendere 50 milioni di euro per un megaraduno in sitle Woodstock? Ma stiamo scherzando? Tutto ciò offende la storia della Chiesa. Duemila anni di gloriosa fede cattolica buttati nel cesso!
    Ho capito che il ragionamento del Papa. Egli dice che le GMG sono una testimonianza della fede, in se possono anche suscitare delle conversioni, delle vocazioni...rimane comunque il fatto che sono delle cattedrali nel deserto...ma scusate, siamo ridotti così male? Non si è chiesto il Papa come mai i cattolici hanno bisogno di radunarsi per fare numero? Non si è chiesto i motivi del deserto dottrinale, spirituale e sacro in cui sono ridotte le chiese diocesane del mondo? Allora diciamolo chiaro...le GMG servono solo per farsi vedere! Per mostrare che la Chiesa è forte e quindi deve potere godere dei suoi diritti civili e politici! La beatificazione di Giovanni Paolo II non era forse basata su questi presupposti? Che tristezza.

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  49. <span>il "luogo chiesa è uno dei TANTI LUOGHI... "  "anche se - LA CHIESA - è il prediletto...." O L'UNO O L'ALTRO... che lo siano entrambi può andar bene in altri contesti...così invece è ambiguo e poichè sono 40 anni che viviamo nell'ambiguità dei termini, perchè non dire direttamente come stanno le cose?  Cara Caterina, in effetti anche io ho trovato molto ambigue le affermazioni di Mauro, ecco, perchè gli avevo chiesto spiegazioni....</span>

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  50. <span>Cari...le GMG per la maggior parte dei "giovani" che vi partecipano sono solo l'occasione di una gita fuori porta con gli amici dell'oratorio e la possibilità di tanto facile SESSO, di ogni tipo.</span>

    E CHIAMALI SCEMI!!! :-D

    Sto ovviamente scherzando. Ogni tanto fa bene non prendere certi post troppo sul serio. ;-)

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  51. Per carità, Mauro, cercherò di spiegarmi senza falsi fraintendimenti.

    Premetto che di certe cose sarebbe il caso di parlarne con maggiore cognizione di causa, avendo maturato una competenza che evidentemente io non ho. Tuttavia, oramai ci siamo imbarcati in questa discussione, il che non è un necessariamente un male.

    Ribadisco, però, che su certe materie l'opinione non è tollerata. So che in una (in)civiltà come la nostra l'opinione è sacra, ma grazie al cielo ciò non vale per la Chiesa. Non importa chi ne sia portavoce, ma ciò che è vero lo è a prescindere da chi quella verità la veicola. Perdona questa lunga premessa, ma mi è utile per far fronte all'imbarazzo di una persona indegna di chiarire determinate cose.

    Dicevamo, comunque. Nostro Signore non ha bisogno di nessuno di noi per "farsi carne". Il Mistero miracoloso della Transustanziazione avviene a prescindere da noi, "basta" che un valido ministro compia validamente determinati passaggi, formalmente ritualizzati. Se non erro, non a caso, fino a qualche tempo fa i preti erano tenuti a dire Messa anche senza alcun fedele. Il miracolo doveva avvenire, questo era importante.

    Ma qui non vorrei che ci si scambiasse per dei filo-giudaizzanti, attenti alla scrupolosa e forma e refrattari alla sostanza. Nostro Signore si offre quotidianamente al Sacrifico per noi, di certo non per Sé stesso. Ma domande come quelle di seguito riportate sanno di conciliante teologia annacquata e sentimentalista. Non è mia intenzione, offenderti, ci mancherebbe, ma dinanzi a certe contraddizioni le mezze misure non fanno altro che alimentare l'errore.

    <span>"Quanto c'è di umano nel divino racchiuso nel tabernacolo?  
    Quanto c'è di divino nell'umano abbraccio di due uomini che si riuniscono in Cristo?
    "</span>

    La nostra mente è predisposta per porsi delle domande, quindi guai a non utilizzarla in tal senso. Tuttavia, sulla scorta di San Paolo, "tutto è lecito ma non tutto è utile". Questo genere di curiosità è fuorviante, ed è la stessa che ha contribuito a condurci dove siamo adesso. La Teologia, personalmente, la lascerei ai Santi. Non nego che alcuni, in materia, potrebbero uscirsene con affermazioni illuminanti. Ma trovare una perla, peraltro non rara, in mezzo a tanto vomito non mi pare un gran guadagno.

    Per quel che mi è stato dato di capire, il Cristianesimo è radicalmente e profondamento concreto. Per questo sostengo che non c'era posto migliore su cui impiantarsi se non su Roma. (continua)

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  52. Burighel so mi! El mona che ga postà par primo! :-D

    Semplicemente Lillo ha fatto un nuovo post invece che rispondere direttamente al mio.

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  53. <p>(continua)
    </p><p> 
    </p><p>Due le posizioni che nulla hanno a che spartire col Cattolicesimo. Da un lato il "tutto sacramenti" e "nessuna carità", perché nessun Sacramento è davvero efficace se non si è maturato un cuore spalancato alla Carità (che è Dio) attraverso un lavorio anzitutto interiore. Dall'altro lato il "tutto carità" e "nessun sacramento", perché la carità di cui è capace l'uomo non assistito dalla Grazia sacramentale, nonostante le ottime intenzioni, può al massimo aspirare ad essere buonismoegalitarismo o becera solidarietà. Dal corretto equilibrio di questi due momenti, parimenti essenziali per un cristiano, scaturisce l'operosità, l'azione. Di certo non si va da nessuna parte chiedendosi quanto ci sia di Dio in un tramonto o in un abbraccio - uscite che, peraltro, prestano il fianco a pericolose derive panteistiche.
    </p><p> 
    </p><p>Mi dirai che non hai "sminuito" l'Eucarestia, ma il solo equipararlo e, per certi versi, subordinarlo all'incontro "tra più fratelli" è quanto di più inesatto ci sia. Bada bene, inesatto, non totalmente sbagliato. Purtroppo certe posizioni derivano da un errato, questo sì, Catechismo che è stato impartito a noi giovani (e non solo). Errore che viene amplficato da una Liturgia distratta e fuorviante, con le sue strette di mano e "shalom e pace a te" a profusione.
    </p><p> 
    </p><p>Forse anche per questo nel Rito antico non sono previste strette di mano. Non per mere esigenze igienistiche. Il buon senso mi lascia supporre che l'introduzione di queste novità rientrino nella logica della "partecipazione attiva" tanto sdoganata in era di post-Concilio. D'altra parte, senza stretta di mano, come avremmo potuto colmare quel vuoto se ad assistere alla Messa fosse stato un solo fedele? Esatto, qui casca l'asino. Un tempo era dato assistere (e se ne ringraziava Dio)... oggi abbiamo la presunzione di voler partecipare, dimentichi che la vera partecipazione è qualcosa che coinvolge tutt'al più i martiri. E lo fanno in situazioni ben diverse e distanti da quelle liturgiche, sperimentando sulla propria carne i patimenti di quel Sacrificio unico e facendosi, dunque, alteri Christi. Ma chi è disposto oggigiorno ad arrivare a tanto? Io no di certo!
    </p><p> 
    </p><p>Specie in un'epoca in cui i Santi (specie i martiri) tutto sono fuorché degli esempi.
    </p>

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  54. Forse nostalgia di un certo Ventennio?
    Forse perché il pugno chiuso era troppo, come non fosse già evidente il Tetta per chi vota? :-P

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  55. C'è una barzelletta che ci starebbe bene col senso piuttosto ampio del tuo "pregato", ma sarebbe leggermente blasfema quindi evito. Mi limito a dirti che anche se sei un tipaccio a scrivere queste cose, mi hai fatto ridere. :-D

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  56. Non so quanto abbia imparato di fede dai peruviani, ma sicuramente ha imparato come vestirsi per carnevale.

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  57. Io non sarei così "cattivo", sarà peché partecipai alla GMG di Parigi. Grosso modo secondo me le GMG possono paragonarsi ai pellegrinaggi del Medioevo (quelli veri, non quelli che sognamo noi) anche se qualcuno aggrotterà le ciglia.
    Attorno ai pellegrinaggi medioevali si accumulava un po' di tutto: autentici santi, cristiani sinceramente intenzionati a correggere la loro vita di peccatori, semplici curiosi, gente attratta dagli inevitabili aspetti economici (e basterebbe leggersi cosa scrive il Villani del giubileo del 1300), profittatori di varie risme ecc. ecc.
    E' così, si parva licet, anche per questi eventi ci saranno giovani seriamente intenzionati a far crescere la loro fede e semplici turisti, per qualcuno la GMG scivolerà via, per altri sarà l'occasione per "ricaricare" l'entusiasmo in vista di un anno da catechisti, animatori, capi scout, quel che volete. Conosco dei ragazzi e delle ragazze che si sono conosciuti in occasione della GMG e che oggi sono felicemente sposati.
    Certo non tutti saranno cristiani coerenti e senza sconti, molti cederanno alle pigrizie, ai compromessi quotidiani, VOGLIAMO CONDANNARLI PER QUESTO? Io non me la sento perché sono perfettamente conscio delle mie cadute e di avere bisogno della misericordia di Dio.
    In conclusione, e ben conscio che su queste cose si possono tranquillamente avere diverse idee: anche la rete della parabola evangelica conteneva dei pesci cattivi, però se non l'avessero gettata non avrebbero raccolto neppure quelli buoni...

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  58. <span>Io non sarei così "cattivo", sarà perché partecipai alla GMG di Parigi. Grosso modo secondo me le GMG possono paragonarsi ai pellegrinaggi del Medioevo (quelli veri, non quelli che sognamo noi) anche se qualcuno aggrotterà le ciglia.  
    Attorno ai pellegrinaggi medioevali si accumulava un po' di tutto: autentici santi, cristiani sinceramente intenzionati a correggere la loro vita di peccatori, semplici curiosi, gente attratta dagli inevitabili aspetti economici (e basterebbe leggersi cosa scrive il Villani del giubileo del 1300), profittatori di varie risme ecc. ecc.  
    E' così, si parva licet, anche per questi eventi ci saranno giovani seriamente intenzionati a far crescere la loro fede e semplici turisti, per qualcuno la GMG scivolerà via, per altri sarà una tappa per maturare la loro fede, per qualcun altro servirà per "ricaricare" l'entusiasmo in vista di un anno da catechisti, animatori, capi scout, quel che volete. Conosco dei ragazzi e delle ragazze che si sono conosciuti in occasione della GMG e che oggi sono felicemente e cristianamente sposati.  
    Certo non tutti i ragazzi di Madrid saranno cristiani coerenti e senza sconti, molti cederanno alle pigrizie, ai compromessi quotidiani, alle suggestioni del male e VOGLIAMO CONDANNARLI PER QUESTO? Io non me la sento, perché sono perfettamente conscio delle mie cadute e di avere continuamente bisogno della misericordia di Dio.  
    In conclusione, e ben conscio che su queste cose si possono tranquillamente avere diverse idee: anche la rete della parabola evangelica conteneva dei pesci cattivi, però se non l'avessero gettata non avrebbero raccolto neppure quelli buoni...</span>

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  59. Ma chi è questa, la Befana?!

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  60. <span> Ma chi è disposto oggigiorno ad arrivare a tanto? Io no di certo!  Ecco, caro Antonio il perchè (in un forum precedente) le ho aggiunto San Polieucto....    </span> 8-) :-P :)

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  61. Tranquilli, tutto andrà benone, anzi benissimo.  La GMG di Madrid, così come quelle passate, è stata caldamente incoraggiata, oltre che da Papa Ratzinger, anche da Da<span>vid Hatchwell, </span>vicepresidente della comunità ebraica di Madrid. Chi oserebbe mettere in dubbio che i nostri fratelloni maggiori lavorino per il bene della Chiesa? Tant'è vero che sono tra i principali sostenitori del Superconcilio e dei raduni di Assisi, nonché i principali avversari dei mostruosi, feroci 'Lefebvriani'.  Auguri...

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  62. P.S.:  ecco ad esempio i pii 'pellegrini del XXI secolo' alla GMG di Toronto (2002):
    <object>
    <param></param>
    <param></param><embed></embed>
    </object>

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  63. <span>

    Bello poi il riferimento papale a Nietzsche (un Padre della Chiesa Conciliare?).
    E adesso beccatevi questo video dei pii pellegrini della GMG 2002 a Toronto:

    </span>

    http://www.youtube.com/v/NPNomC8ON08" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140

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  64. ma per carità, la Chiesa di quegli anni è sfociata nel Concilio, spererei in qualcosa di meglio possibilmente

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  65. Però, com'è consolante sapere che nella vasta tendopoli movimentista, ecumenica e pastorale della GMG c'è anche una piccola (però piccola, eh) tenda concessa ai tradizionalisti. Purchè ovviamente non disturbino troppo la festa e recitino il Rosario a bassa voce. Così poi si potrà dire: "visto? c'erano persino loro" Poi, naturalmente, si aprirà il Dialogo che, come noto, diventerà presto un nuovo Sacramentale.

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  66. Con tutto il rispetto per il principio che "le vie del Signore sono infinite", sarei molto diffidente nei confronti di una "vocazione" nata in una GMG.

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  67. Menzione che ho molto gradito, peraltro. :)

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  68. Milanese alla riscossa!12 agosto 2011 alle ore 03:58

    Beh, si passa la misura, non prendere sul serio, ma intanto un mio amico che era andato alla gmg di Parigi ha riportato che nei prati succedeva letteralmente DI TUTTO, per non citare la selva di preservativi usati lasciati dietro dagli "oranti". Si può trovare anche su youtube una presentazione del DVD dell'ottimo John Vennari che ha riportato quello che è successo alla gmg di Toronto, tra concerti rock, promisquità nelle tende, "balli" che si susseguono per tutta la notte e altre amenità simili. Come scriveva intelligentemente un blogger spagnolo: preghiamo che la parentesi gmg venga chiusa presto e si trovi un'adeguata soluzione alla pastorale giovanile, una, aggiungo, che possibilmente sia incentrata su Nostro Signore. 

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  69. Grazie Antonio, meno male!   ;)

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  70. posso dire una cosa? come siete noiosi, non vi va bene niente! Il Papa convoca le GMG: è un modo per fare sesso (poi, chi si fa un viaggio di quattro giorni in pullman e spende soldi, e abbastanza, solo per fare sesso? non è più comodo ed economico a casa propria?)
    Avrei una proposta: al prossimo conclave (speriamo tardi) proponetevi per diventare Pontefici: vediamo cosa combinerete!

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  71. abbiamo un nuovo superveggente, che riesce a discernere vocazioni in base ai posti dove nascono!!!! Si proponga in seminario!

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  72. Alessandro (sandalo)12 agosto 2011 alle ore 09:59

    Ammesso e non concesso che le folle pomicianti, spinellanti e con gli ombelichi al vento, rientrino nel dominio delle elggende urbane, non per questo l'intrinseca NEGATIVITà di un fenomeno che, in modo indegno del peggior paganesimo, vuole glorificare la cosa più caduca che esiste ovvero la giovinezza, diminuisce di "uno jota o di un apice". Glorificare "EBE" (la dea romana della giovinezza, non la santona, che poi era una vera anima di Dio, prima che un prete massone la corrompesse), è il peggior torto che le si possa fare!
    Come già ho scritto, si tratta di un evento di origine comunista. E lasciamolo ai comunisti, che, infatti, non hanno smesso di celebrarli, i Festival mondiali della gioventù. Anzi, mentre Messori si chiedeva quanti dei "papaboys"andranno a Messa lo domenica dopo, io mi chiedo, al contrario, chissà se saranno di più coloro che andranno anche alla "GMG" comunista. 

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  73. Solo una constatazione: l'ambiguità delle considerazioni è tipica del formato blog/commento scritto.
    Io sono abituato a ribaltare prospettive perché in realtà queste sono esattamente le domande che ci vengono poste dall'esterno. In una discussione con un amico scienziato e ateo si hanno a che fare con domande che definire spiazzanti è un eufemismo!
    Ci si deve chiudere al mondo come i testimoni di Geova perché, non si sa mai, uno magari ha favella più lunga della nostra e ci fa perdere la fede?
    Scusate, o benissimo esistere la fede che vive solo se cullata, ma non si può pretendere che QUELLA sia la metodologia di fede assoluta per ogni uomo.
    Ad esempio io ho bisogno di stimoli.
    Molti si chiederanno cosa ci faccia qui e perché scrivo, perché rompo l'anima insomma.
    beh, me lo sono chiesto anche io e mi sono risposto che forse trovo il senso di farmi interrogare sul mio cammino anche attraverso la forzatura di stampo conservatore, controllare/testare per così dire i miei metodi di scandaglio, fare mente locale delle mie aspirazioni attraverso lo scontro contro muri che feriscono (e senza sangue IO non cresco!), sentire ancora viva la fede per l'indignazione che provo nel leggere certe visioni, sentire ancora viva la fede perché mi ritrovo in idee mai pensate.

    Ed è questo il mondo di oggi. Credo di essere semplicemente un ordinario ragazzo che si domanda che ci sta a fare al mondo. La risposta del Cristianesimo è presentare Gesù e definirlo il Cristo. E quello della Chiesa è definirsi magistero con il quale interpretare al meglio le scritture contrastanti che delineano una figura sfumata del Cristo su cui il cristianesimo si poggia.
    Ed è questo il mondo di oggi.

    RispondiElimina
  74. Dialogo?

    <span>Lo specchio che hai fissato sul petto
    è il segnale di un patto profondo
    tu mi guardi mentre io ti guardo dentro
    e se ti guardo dentro mi vedo</span>
    <span>(Antonio Porta)</span>

    E' bello rispondere volando, finalmente.

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  75. ahahahah, chiedo venia :)

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  76. No, si è soliti pensare che una "buona" novella porti la gioia e il sorriso.
    Sono abiti tradizionali.
    Non so se avete colto l'ultima parola: tradizionali!
    Va beh.

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  77. Certo....   sono abiti tradizionali che vengono usati dalla Befana.

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  78. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 11:38

    Stupidaggini a cui può credere solo chi a una GMG organizzata dalla Chiesa Cattolica non ha mai messo piede. Tanto per cominciare non è una celebrazione della giovinezza, ma un incontro di giovani (le due cose sono radicalmente differenti) il cui unico obiettivo è far incontrare il Signore ai giovani perché possano impostare su di lui la sua vita. Che poi i frutti siano talvolta lo zero, talvolta il trenta, il sessanta o il cento per uno, questo è e resta un dato evangelico ineluttabile e non dipende dal mezzo, ma dalla disposizione del giovane. Le folle ballanti, cantanti, pomicianti e spinellanti le avrà forse viste a una Love Parade techno, non certo ad una GMG dove invece si incontra una gioventù solare, festosa, gioiosa ma anche pronta a momenti di preghiera, riflessione e catechesi, nonché alla celebrazione quotidiana della Santa Messa. QUanto al fatto che ballare e cantare siano offese a Dio, questo lo può forse pensare un calvinista, non un cattolico: oppure qualcuno che non sappia che N. S. Gesù Cristo fu spesso accusato di essere un magione e un beone perché amava far festa con i suoi amici... Perché non dovremmo farlo noi, quando questi amici condividono la cosa più preziosa che abbiamo, cioè la fede? Quanto alle idiozie sul sesso: naturalmente ognuno risponde per sé, io ho incontrato la mia futura moglie ad una GMG, ma siamo determinati a seguire la strada che N.S. Gesù Cristo e la sua Chiesa ci indicano. Piuttosto, è sintomatico come alcuni "cattolici" preferiscano schierarsi, nella loro opinione, al fianco dei laicisti più sfegatati (alla Bonino) che non con il Sommo Pontefice. Ma come, non era la Chiesa ad essersi venduta alle opinioni del mondo...?

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  79. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 11:45

    Grazie, Caterina! Non se ne può più di gente che parla per partito preso senza aver mai vissuto l'evento in prima persona, anche all'interno della Chiesa...

    RispondiElimina
  80. ahahahah :-D :-D :-D  Filippo.... il massimo dell'amplesso al quale ho assistito e partecipato io in queste GMG, specialmente le prime ovviamente, erano I BALLI, LE DANZE, LE SCHITARRATE....la sera si arrivava completamente DISTRUTTI, e l'unico fuoco che ti ardeva era quello nei PIEDI incalliti e doloranti, ma anche TANTA GIOIA.... forse si, mancava il senso del SACRO questo l'ho compreso anni DOPO... ma si viveva LA COMUNITA' CRISTIANA dimostrando che c'era un altro modo per DIVERTIRSI SENZA FARSI DEL MALE....

    il punto è tutto qui: DIVERTIMENTO..... più che la sacralità, ma se tale divertimento è servito all'epoca per TRATTENERE quelli che come ME, ed eravamo tantissimi, SONO RIMASTI POI NELLA CHIESA, bè, il risultato c'è stato.... ben venga OGGI IL PAPA TEOLOGO E DOTTORE, il Papa DOTTRINALE E LITURGO.... per ridare la priorità a questi incontri che devono comunque sia mantenere anche il loro fondamento GIOIOSO E DI SANO DIVERTIMENTO COMUNITARIO... l'uno non esclude l'altro... se non altro IN QUESTO TEMPO, domani chissà, tutto potrebbe ricambiare...
    ;)

    RispondiElimina
  81. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 11:53

    ...e dimenticavo: vera offesa a Dio non è ballare e cantare, ma sostenere che ciò che viene dalla Sua Chiesa (fino a prova contraria l'UNICA depositaria ed interprete autorizzata del suo messaggio) e che tocca nell'intimo una quantità enorme di giovani (certo non la totalità, ma nemmeno N.S. Gesù Cristo è riuscito ad attirare a sé tutti coloro che lo hanno ascoltato predicare) guidandoli verso il Suo eterno messaggio sia una cosa malvagia e da abolire. Questa sì che assomiglia pericolosamente alla bestemmia contro lo Spirito Santo!

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  82. <span>Gesù trasforma l'acqua in vino. ;)
    </span>

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  83. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 12:35

    Invece le critiche arrivano dai comunisti spagnoli di Sinistra unita e dai vari movimenti laicisti. Se preferite la loro compagnia e la loro approvazione a quella degli ebrei, accomodatevi pure... =P

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  84. <span>Perdona questa lunga premessa, ma mi è utile per far fronte all'imbarazzo di una persona indegna di chiarire determinate cose.  </span>
    <span>Questa premessa è davvero importante. Grazie Antonio.</span>
    <span>Dicevamo, comunque. Nostro Signore non ha bisogno di nessuno di noi per "farsi carne". Il Mistero miracoloso della Transustanziazione avviene a prescindere da noi, "basta" che un valido ministro compia validamente determinati passaggi, formalmente ritualizzati.</span>
    <span>Però capisce che se ricorriamo alla logica che sta tanto a cuore alla teologia che sta tanto a cuore al Magistero la sua frase non regge? Il signore non ha bisogno di noi, ma senza un uomo che compie un rito non avviene la transustanziazione. Mi ha appena scritto questo…</span>
    <span>Io non voglio arrivare a dire che senza l’uomo Dio non esisterebbe.</span>
    <span>Dico che l’uomo esiste e un motivo ci sarà e forse è un motivo importante.</span>
    <span>Se non erro, non a caso, fino a qualche tempo fa i preti erano tenuti a dire Messa anche senza alcun fedele. Il miracolo doveva avvenire, questo era importante.</span>
    <span>Si. Ma il prete è pur sempre un uomo.</span>
    <span>Nostro Signore si offre quotidianamente al Sacrifico per noi, di certo non per Sé stesso.</span>
    <span>Domanda: non è Cristo anche il povero (cristo) che bussa alla nostra porta?</span>
    <span>Ma domande come quelle di seguito riportate sanno di conciliante teologia annacquata e sentimentalista. […] </span>
    <span>"Quanto c'è di umano nel divino racchiuso nel tabernacolo?    </span>
    <span>Quanto c'è di divino nell'umano abbraccio di due uomini che si riuniscono in Cristo?</span>
    <span>"  </span>
    Ho sicuramente forzato la domanda precedente arrivando a domande a cui sinceramente non trovo molto senso. E su questo ti do ragione Antonio. Però la mia prima domanda c’è e resta, chiedo se possibile di non badare alla successiva sbandata che ho fatto cercando di spiegarmi meglio e quindi fornendo degli equivoci dei quali chiedo venia.
    Anzi la riformulo grazie alle delucidazioni che mi fornisci:
    <span>ci sarebbe ancora Cristo se ci fosse il tabernacolo e nessun altro uomo che lo (ri)conosca?</span>
    <span><span>E comprendo che una domanda del genere è fuorviante. Ma ha sul fondo una precisa richiesta che è questa: Gesù è venuto a salvare la nostra anima chiedendoci di seguirlo perché in lui c’è la gioia del cammino sia QUI che DI LA, oppure perché c’è la gioia SOLO DI LA?
    Intendo dire: quanto pesano le parole </span></span><span>“</span><span>Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.” Romani 13,8</span>
    <span>?</span>

    <span></span>
    <span>La Teologia, personalmente, la lascerei ai Santi.</span>
    <span>I quali vengono delineati dal Magistero dopo un processo storico e quindi viene valutata l’eventuale Teologia in un processo storico. E questo è effettivamente il relativismo umano in cui naviga la Chiesa.</span>
    <span>Non nego che alcuni, in materia, [...]

    RispondiElimina
  85. Due le posizioni che nulla hanno a che spartire col Cattolicesimo. Da un lato il "<span>tutto sacramenti</span>" e "<span>nessuna carità</span>"
    Hai ragione. Innegabile.
    perché nessun Sacramento è davvero efficace se non si è maturato un cuore spalancato alla Carità (che è Dio) attraverso un lavorio anzitutto interiore. Dall'altro lato il "<span>tutto carità</span>" e "<span>nessun sacramento</span>", perché la carità di cui è capace l'uomo non assistito dalla Grazia sacramentale, nonostante le ottime intenzioni, può al massimo aspirare ad essere <span>buonismo</span>, <span>egalitarismo</span> o becera <span>solidarietà</span>. Dal corretto equilibrio di questi due momenti, parimenti essenziali per un cristiano, scaturisce l'operosità, l'azione.
    Bello bravo! Ma non nego che molti miei amici abbiano la grazia di Dio nel loro essere caritatevoli senza nemmeno immaginare cosa questo significhi. Una volta chiesi all’allora vescovo di Bergamo: “se uno non crede, ma sente quella che lei chiama “carità” e la compie; scusi quale è la differenza?” e lui rispose più o meno “è più facile perdersi senza il richiamo verso i sacramenti, è più facile seguire la deriva del mondo quando questo storicamente non è dalla parte della carità senza un richiamo, è più facile pensare che sia carità qualcosa che non lo è senza un continuo pensiero su cosa e chi è la carità. E’ un cammino verso Dio più difficile! Ma è pur sempre un tipo<span>  </span>di cammino”
    La grande differenza che scorgo leggendo qui è che il vostro essere cattolici è per voi essere in vetta, fermi, a godere del panorama, come se foste calati dall’alto; quello di moltissimi altri è inerpicarsi sulla medesima montagna per sentieri diversi e a volte intersecanti. E come ogni metafora, anche questa mia ultima illumina una parte del problema, equivocandone altre. Di questo chiedo scusa.
    Mi dirai che non hai "sminuito" l'Eucarestia, ma il solo equipararlo e, per certi versi, subordinarlo all'incontro "tra più fratelli" è quanto di più inesatto ci sia
    Hai ragione. Ecco l’equivoco che equivoco non è. È un mio errore e chiedo scusa. L’eucarestia c’è (ma serve un ministro UOMO) anche senza i “due o più” fratelli.
    MA
    c’è a questo punto perché c’è, è nata, è sceso in terra, se non per l’uomo? Qui stava un altro punto della mia domanda (a questo punto palesemente superficiale). Quell’eucarestia c’è perché il ministro la mangi e porti i Vangeli PRATICAMENTE nella sua vita.
    C’è perché altri la contemplino e quindi rinforzati portino i Vangeli PRATICAMENTE nella loro vita. O forse sono ancora in errore? Non sarebbe la prima ne un dramma. Stiamo proprio parlando. <span><span>J</span></span>
    oggi abbiamo la presunzione di voler partecipare, dimentichi che la vera partecipazione è qualcosa che coinvolge tutt'al più i martiri.
    Splendida questa parte. Grazie Antonio.

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  86. <span>Avrei una proposta: al prossimo conclave (speriamo tardi) proponetevi per diventare Pontefici: vediamo cosa combinerete!</span>

    In definitiva non è necessario appartenere al clero per diventare Papa.
    L'intoppo è semmai nell'attuale composizione del conclave. Qual è la percentuale di laici rispetto a quella dei chierici?

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  87. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 13:45

    Beh, caro daniele, se leggi bene tutti i commenti troverai sintetizzate diverse tendenze interessanti:
    - le stesse critiche alla GMG che provengono da ambienti comunisti e laicisti;
    - un'avversione a un evento convocato dal Santo Padre degna del protestantesimo più convinto;
    - l'osservazione di chi pensa che cantare e ballare sia un'offesa a Dio, perfetto esempio di calvinismo;
    - un malcelato disprezzo per un copricapo peruviano (alla faccia della cattolicità nel senso etimologico di universalità);
    - una tendenza a voler insegnare alla Chiesa cosa deve dire, anziché ascoltarla ed imparare da lei, degna del miglior progressismo.
    ...E con tutto questo credono di essere "cattolici" e tacciano di eresia tutti gli altri! XD

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  88. Il piacere nella teologia del medioevo era diabolico.
    Tutto qui.

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  89. Scusa filippo, ma questo genere di battute tienitele per te. Io sono stato negli scout e probabilmente avrebbe fatto bene anche a te far prendere un po' di ossigeno alla testa in alta montagna oltre che imparare a rispettare il prossimo.

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  90. Fa la la la laaaa.
    scusate stavo canticchiando e ballando mentre leggevo.

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  91. <span>eheh ospite DELLE 15.31, ben detto. Ma non potete darvi un nick, ospite su ospite nn si capisce niente!
    </span>

    RispondiElimina
  92. cavolo, ma allora devo andare!!! ;)

    RispondiElimina
  93. a dire la verità la cosa più inquietante del video non sono le scenette di ordinaria confusione riprese dalla telecamera, ma l'autore del video stesso e le didascalie che vi ha apposto: che tristezza, un moralista nel senso peggiore della parola, frustrato, acido e pronto a vedere la malizia ovunque probabilmente xè seri problemi ce li ha lui.

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  94. Se sei 'Stufo di leggere commenti cretini (cretini nel senso inteso da Odifreddi?) hai sempre la possibilità di trasferirti e leggere quelli da cui l'intelligenza tracima sul sito di 'Informazione corretta'.

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  95. Alessandro (sandalo)12 agosto 2011 alle ore 14:47

    Le GMG sono la copia.
    Se volete qualche notizia sull'originale (con tutti i limiti di wikipedia):
    http://it.wikipedia.org/wiki/Federazione_Mondiale_della_Gioventù_Democratica#Festival_Mondiale_della_Giovent.C3.B9_e_degli_Studenti

    RispondiElimina
  96. Caro Mauro, vorrei poterti rispondere con maggiore eloquenza e precisione ai quesiti che tu poni, ma purtroppo attualmente non mi è possibile andare oltre. Si tratta di domande importanti, riguardo cui probabilmente ogni buon cattolico dovrebbe saper dar ragione. In ogni caso si tratta di argomenti che al momento superano le mie possibilità. Magari un'altra volta. :)

    Su un punto, però, ritengo sia opportuno chiarire. Il volo pindarico a cui ti riferisci quando ho espresso la mia sul perché Roma, è molto meno "volatile" di quello che sembra. Non starò qui a tediarti con lezioncine di storia, ma è bene sapere che Roma si contraddistingueva da Atene per il proprio cosiddetto pragmatismo. Roma era pragmatica e quindi concreta; culla del Diritto, che costituisce forse l'eredità maggiore tra l'immenso lascito di quella maestosa civiltà.

    Premere l'acceleratore su questo argomento ci riporterebbe a sfiorare nuovamente la Teologia, quindi evito. Ma essendo Roma, per ben determinati motivi, il centro del mondo all'epoca di Cristo, è naturale che, contro tutto e contro tutti, fosse quello il posto in cui insediare la Sua Chiesa. Una delle innumerevoli ragioni, facevo semplicemente notare - collegandomi alla concretezza del Cristianesimo - risiede proprio nel profondo pragmatismo di Roma Antica. Come vedi quindi, Mauro, "la storia del primato romano" c'entra eccome! Spero solo che a tale primato anche tu non sia allergico. E qui, per concludere, mi ricollego ad una tua affermazione che un po' mi amareggia.

    <span>"La grande differenza che scorgo leggendo qui è che il vostro essere cattolici è per voi essere in vetta, fermi, a godere del panorama, come se foste calati dall’alto; quello di moltissimi altri è inerpicarsi sulla medesima montagna per sentieri diversi e a volte intersecanti."</span>

    Mi spiace che tu abbia maturato questa idea leggendomi. Dal canto mio posso solo farti notare come, anche in questo caso purtroppo, tu sia totalmente fuori strada. E' un'impressione, capisco, ma è bene che ti faccia notare la sua infondatezza. Che lo Spirito soffi dove, come e quando vuole non c'è bisogno che lo scriva il sottoscritto su un blog. Com'è pure vero che le vie del Signore sono infinite e che la Sua Divina Provvidenza non ha limiti. Tutto radicalmente vero, ma il punto è un altro. Da non credente, in tutta sincerità, non prenderei sul serio nessun credente che equiparasse il proprio Dio a quello di tutti gli altri. Chi professa una Fede per cui "una divinità vale l'altra" ha un'idea un po' distorta di questa Fede, quale che essa sia. Il problema, in tal caso, sarebbe del diretto interessato però, non di certo della Fede che dice di professare.

    Non confondiamo la sacrosanta verità inerente al fatto che qui, su questa Terra, siamo tutti sulla medesima barca, con la menzogna che Dio abbia tanti nomi quanti sono quelli disposti a darGliene. Altro che vetta e panorami!

    RispondiElimina
  97. <span>... e tacciano di eresia tutti gli altri! XD</span>

    Io credo che invece la tendenza sia quella dell'esortazione alla CONVERSIONE... Al diventare CATTOLICI. E' impresa improba lo capisco, ma è un dovere al quale non è lecito venir meno.

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  98. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 15:13

    ...il succo del mio post precedente era proprio che di "cattolico" certi commentatori qui hanno poco. Molto molto poco. Anche se non se ne rendono conto.

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  99. In velocità:
    - grazie della risposta
    - sul primato romano nulla da eccepire, solo mi piacerebbe fosse spesso un "primato di servizio" come ho già esplicato qui in altro post
    - la faccenda della "vetta" è perché mi pare la vostra fede incrollabile e senza alcun dubbio e questa cosa, mi costa ammetterlo, mi fa male, cioè come se mi sentissi inferiore perché io dubbi ne ho eccome; ed è come se il mio essere così sia colpa e non inizio di un cammino; e quindi la "medesima barca" non è medesima per niente. E' come dire: mi sembrate "arrivati". Non era per dire che ogni Dio è Dio. :)

    RispondiElimina
  100. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 15:21

    Mai sentito nominare quel sito, grazie. =P In realtà temo che Odifreddi sulla questione GMG la pensi come voi. E certo, Odifreddi, Sinistra unità ed Emma Bonino hanno profondamente a cuore il bene della Chiesa, è per questo che vi trovate a meraviglia con le loro opinioni in materia.

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  101. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 15:25

    (peraltro, visto che mi pare che tu non l'abbia proprio capito, mi tocca precisare che lo scopo del mio commento precedente era mostrare che un argomentazione del tipo "se un ebreo apprezza la GMG allora è una brutta cosa" sono proprio ridicoli, e se siamo ridotti a questo punto siamo messi male male male)

    RispondiElimina
  102. <span>Ho capito. Il bene della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, fondata da Gesù Cristo, ce l'hanno a cuore gli Ebrei. </span>
    Non si finisce mai d'imparare!...

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  103. Tutto sta a vedere a quali commentatori ti riferisci.

    RispondiElimina
  104. No fratello, non lo pensare neanche per scherzo!

    Fa bene un po' di inquietudine perché ci aiuta a crescere. Ma non sentirti mai in difetto dinanzi a chi sembra sapere qualcosa in più. Penso che qui dentro chiunque di noi potrebbe portare la propria, molto probabilmente travagliata, testimonianza. Non siamo un dato acquisito, questo non bisogna mai dimenticarlo - ricordi Dante? "fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza". Credere di essere "speciali" solo perché esistiamo è una mistificazione alla quale non si deve mai cedere.

    Prosegui nel tuo cammino ed accetta con serenità anche certe doverose prese di posizione da parte di chi, pur non dimentico della propria condizione di misero peccatore, non intende cedere a chi vorrebbe distruggere tutto per Dio solo sa quale motivo - anche se molti di noi un'idea ce l'hanno. Strada facendo i dubbi accompagnano un po' tutti, non temere. Tira dritto senza troppo crucciartene... piedi a terra e sguardo al cielo.

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  105. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 17:09

    Mi stai prendendo in giro o sei davvero così duro di comprendonio? Chi ha mai detto una cosa del genere? Ho solo detto che il fatto che un ebreo apprezzi la GMG NON è una buona ragione per concludere che allora la GMG è un'idea marcia. L'argomentazione di Amicus e il consenso che ha ricevuto non sono solo ridicoli, sono patetici.

    RispondiElimina
  106. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 17:10

    Basta leggere il mio post per capirlo, non è difficile.

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  107. sul vestito peruviano... ogni volta che lo apro scoppio a ridere!

    RispondiElimina
  108. @ 'stufo di leggere commenti cretini' :
    <span>

    Che la sinistra radicale spagnola sia contro la GMG non meraviglia, per quell'area tutto ciò che appena odora di 'cattolico', seppur in salsa conciliare, viene automaticamente visto come fumo negli occhi (lì non fanno troppe distinzioni, l'atmosfera da guerra civile è ancora molto viva).
    Invece bisognerebbe spiegare per qual motivo il mondo ebraico è così favorevole al Vaticano II, all'ecumenismo e al dialogo interreligioso, ed in particolare ai megaraduni di Assisi, nonché alle GMG.
    Ti esorto a riflettere su questo, e a darne una spiegazione plausibile. E siccome ne va - anzi ne sta andando - di mezzo la Santa Chiesa e la salvezza delle anime, compresa la mia e la tua, il discorso è tutt'altro che 'cretino'.
    Chi poi ritenga che un Papa non possa mai sbagliare - eccettuato ovviamente il caso in cui impegni solennemente la sua infallibilità secondo la nota definizione dogmatica del Concilio Vaticano I, o riproponga la dottrina costante - certamente non conosce né la dogmatica cattolica, né la storia della Chiesa, e rischia di inventarsi una dottrina cattolica immaginaria finendo fuori strada: rendendo con ciò un pessimo servizio sia al Papa che alle anime.
    </span>

    RispondiElimina
  109. e se qualche giovane ha fatto sesso durante questi mega raduni....si auguri che lo abbia fatto nel modo corretto e con la persona giusta.... ed auguri loro di completare quell'incontro con il Sacramento....     
    Carissima LDCaterina63  condivido gran parte del suo intervento, ma questa frase non la condivido: quale sarebbe "il modo corretto" di avere illeciti rapporti prematrimoniali (un peccato grave condannato dalla Chiesa Cattolica) tra giovani, mi scusi?  
      
    Probabilmente voleva intendere che è il male minore, e se proprio è successo almeno speriamo evolva in bene.. che potrebbe anche essere un discorso giusto (per quanto, secondo me, troppo ottimista) ma secondo me se realmente ci sono state certe cose non vanno "giustificate" ma vanno chiamate con il loro nome e quello che ci si deve augurare è che il buon Dio scrolli quelle coscienze come solo Lui sa fare, li faccia pentire di aver compiuto certi atti (con l'aggravante di averli compiuti in un luogo dove si sarebbe dovuti andare per pregare) e li converta. 

    Se poi verrà il Sacramento del Matrimonio tanto meglio, ma innanzitutto il pentimento e la conversione (che non sono scontate come cose, lei lo sa)
    Per il resto, sono daccordo nel dire che è decisamente esagerato vedere le GMG come una Woodstock cristiana tutto sesso, profilattici e sfrenatezze, anche se è vero che il rischio di vederla come una sorta di Festival Giovanile purtroppo c è. (e il Papa infatti sta mettendo le cose in chiaro)


    Mi permette un'altra correzione fraterna? Io avrei evitato di usare certe parole un pò mondane per esprimere la sua frase sulle corbellerie sessualiste, personalmente vedo molto stonate certe parole in un blog come questo.  :)
      
    un cordialissimo saluto, spero non se la prenda se le faccio questi appunti fraterni    
    Axel

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  110. mauro.... è esattamente il contrario... dire le cose come stanno senza ribaltarle, è proprio la sfida alla quale siamo chiamati di fronte a chi ti fa domande scottanti ;)
    chi ribalta sono proprio gli atei.... è il mondo... è la cultura modernista...

    Tutti abbiamo bisogno di stimoli... non si tratta tuttavia di spingersi ad una metodologia unica da inventarsi, ma neppure ribaltare quella che ci è già efficace: DIRE DAI TETTI LA VERITA'... "il vostro parlare sia SI,si - No,no" metodologia divina a quanto pare, che procura un certo Calvario... e il rischio di una Crocifissione eh! :-D
    in definitiva lo stimolo ce lo passa il Cristo: COME HO FATTO IO COSI' FATE ANCHE VOI..... la Sua metodologia non ha mai ribaltato nulla.. non ne ha avuto il bisogno...

    Comunque, in definitiva, ora stiamo rischiando di allargare il discorso e siamo usciti dallo stimolo iniziale :-D
    sottolineavo, più semplicemente e solamente, che l'utilizzo di quella frase del Vangelo non andasse bene, e non va bene, alla discussione che si stava facendo sulla GMG... e il discorso sulla Chiesa... tutto qui... magari in un altro contesto andava bene...
    siamo giunti qui perchè ci siamo focalizzati sul termine ribaltare....

    insomma... questa è una piccola dimostrazione di come ci si può allontanare per seguire esclusivamente LA PROPRIA IDEA INTERPRETATIVA della Scrittura.... poi che tutto torna utile questo lasciamolo alla Divina Provvidenza, noi prodighiamoci a dire SI,si - No, no.... il di più è già ribaltato da Satana.... ;)
    un abbraccio!

    P.S.
    si lasci stimolare dalle questioni riportate da san Tommaso d'Aquino, per esempio.... in esse sono contenute le proposte ribaltate, ma nel modo giusto...

    RispondiElimina
  111. amicus, premesso che non ho nulla contro gli ebrei, mentre ho serie  riserve sull'uso talora strumentale che Israele e alcuni rappresentanti dell'ebraismo fanno dell'Olocausto, mi pare evidente per quale ragione il mondo ebraico sia sia favorevole al dialogo ecumenico. Che cosa dovrebbero fare, preferire il preconcilio? il ghetto? Quello che semmai da parte cattolica non dovrebbe essere mai presentato in modo equivoco è che cosa si intende per dialogo ecumenico: e come sappiamo è qui che iniziano i problemi...

    RispondiElimina
  112. <span>mauro... non è fattibile fare un paragone....occorre analizzare alcuni "perchè" che sono intramontabili e occorre distinguere il concetto di "piacere":  
     
    - veniva ed è condannato anche oggi, il piacere PROCURATO.... insomma usare il sesso per esclusivo PIACERE senza procreazione...  
    - è fondamentale capire che nel Medioevo, come in altre epoche, si viveva con la mentalità DEL MOMENTO... lo stesso concetto dei LUOGHI DEL PIACERE era esclusivamente associato alle Case giulive.... non c'era il parco divertimenti e il concetto di piacere era associato esclusivamente al sesso....chi dunque provava "piacere" era una donna poco di buono... se lo faceva l'uomo era solo un "mascalzone"....  </span>
    <span>


    - il piacere fine a se stesso è e resta DIABOLICO E PERVERSO....il "divertimento" è un'altra cosa....  
    il "morire a se stessi" del Vangelo è e resta teologicamente valido e vincente.... la ricreazione, il sano divertimento, al momento giusto, e fatto come si deve, possono ritemprare lo spirito... Gesù stesso andava alle FESTE dove si ballava e si mangiava....  ;)  

    - la moglie che si fa bella <span>per piacere</span> al marito, non commette alcun peccato.... sant'Antonio di Padova, ad una donna che si lamentava del marito che la sera se ne usciva di casa, rispose: " perchè non provate a curare un poco di più il vostro aspetto? fate in modo che vostro marito senta il piacere di voler rimanere accanto alla sposa...."

    non è cambiata la teologia, per quanti molti ci hanno provato e ci provano, ma è cambiato il modo di approcciarsi al problema.... LE VIRTU' RESTANO LE STESSE....  
    combattere contro un certo piacere che non è solo il sesso, ma anche IL MANGIARE TROPPO, L'UBRIACARSI.... L'AVIDITA'.... che sono per altro strumenti diabolici che spesso conducono al sesso.... è dottrina valida ieri come lo è maggiormente oggi nel nostro tempo.....  
    il lupo cambia il pelo MA NON IL VIZIO.... combattere certo piacere è esercitarsi NELLE VIRTU'...  
    si tratta solo di spiegare meglio questa teologia...
    </span>

    RispondiElimina
  113. <span>...il fatto che un ebreo apprezzi la GMG NON è una buona ragione per concludere che allora la GMG è un'idea marcia. </span>

    Ma il fatto che un giudeo odierno, e cioè un seguace di coloro che crocifissero N.S.Gesù Cristo negandone la divinità, che ne bestemmiano il nome unitamente a quello della B.V. Maria, che sputano quando vedono il Crocifisso portato in processione, apprezzi la GMG non fa sorgere in te, che contrariamente a me non sei duro di comprendonio, qualche dubbio sulla sua effettiva utilità?

    RispondiElimina
  114. ;) Mauro diceva ieri alle 17:27:03:

    <span>Che sia un "simbolo" è palese, nel senso proprio del termine. Non è Gesù in carne e ossa, MA LO E'. Forse Simbolo non è effettivamente la parola giusta, ma ora come ora non me ne sovviene un'altra. O forse non ho compreso i termini dell'eventuale equivoco e, caso mai ci fosse ed io fossi in errore, caspita mi piacerebbe moltissimo parlarne, anche mettendo in piazza questo mio equivoco.  
    Pertanto niente remore e spara.</span>

    ********************************
    =-O =-O =-O  MO TE SPARO!!!!!!! :-D

    ma che dici?
    .......Non è Gesù in carne e ossa, MA LO E'. Forse Simbolo non è effettivamente la parola giusta, ma ora come ora non me ne sovviene un'altra.....
    .....

    No! no!no! il pane CHE E' SEGNO resta pane, ma la sostanza E' MUTATA, si trasforma... E' CRISTO VIVO E VERO, tutto intero, CARNE E SANGUE....
    dice san Tommaso d'Aquino in Lauda Sion:

     È certezza a noi cristiani:
        si trasforma il pane in carne
    ,
        si fa sangue il vino.
        Tu non vedi, non comprendi,
        ma la fede ti conferma,
        oltre la natura
    .
        È un segno ciò che appare:
        nasconde nel mistero
        realtà sublimi.
        Mangi carne, bevi sangue:
        ma rimane Cristo intero
        in ciascuna specie
    .
        Chi lo mangia non lo spezza,
        né separa, né divide:
        intatto lo riceve
    .
        Siano uno, siano mille,
        ugualmente lo ricevono:
        mai è consumato.

    NON E' SIMBOLO.... e non è segno, il pane è segno, ma non la sostanza dopo la Consacrazione.... avviene la TRANSUSTANZIAZIONE e tale resta IL MISTERO FINO A CHE IL FEDELE NON L'AVRA' CONSUMATO.... ;)

    Poi chiede ancora:

    <span><span>ci sarebbe ancora Cristo se ci fosse il tabernacolo e nessun altro uomo riunito "nel suo nome"?</span></span>  
    Quanto c'è di umano nel divino racchiuso nel tabernacolo?  
    Quanto c'è di divino nell'umano abbraccio di due uomini che si riuniscono in Cristo?

    *************

    1. SI! finchè ci sarà UN SOLO SACERDOTE AL MONDO, validamente Ordinato naturalmente e che ripeterà l'insegnamento della Chiesa, PER LA CONSACRAZIONE, SI! infatti NON è l'assemblea che compie la Transustanziazione eh! ;)
     
    2. che domanda eh? =-O Quanto c'è di umano nel divino racchiuso nel tabernacolo? confronto all'inverso:
    =-O Quanto c'è di divino nell'umano abbraccio di due uomini che si riuniscono in Cristo?
    non ci sarebbe nulla di divino nell'abbraccio di due persone riunite nel nome di Cristo se non ci fosse nel mondo UN SACERDOTE CHE CELEBRA LA MESSA.....

    compreso bene? ;)

    RispondiElimina
  115. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 19:16

    Neanche un po', perché la GMG l'ho vista e vissuta, e ne ho visto i frutti nel tempo: e come me anche due Successori di Pietro, insieme a milioni di altri cattolici più o meno giovani. Non lascio che la mia opinione sia condizionata da quella di un ebreo che duemila anni fa non era ancora nato, e che . Certo, credo che la sua interpretazione delle Scritture sia sbagliata e che solo Cristo le porti veramente a compimento per tutti, giudei compresi: come S. Paolo spero e credo che verrà il momento in cui riconosceranno in Cristo il Messia atteso. Tuttavia, se mostra di apprezzare i valori che abbiamo in comune (perché le Scritture sono le stesse e il Dio che ha parlato a loro è lo stesso che ha parlato anche a noi, anche se loro ad un certo punto si sono fermati), ci rispetta e non ci irride, anch'io rispetto lui, prego per lui e cerco di amarlo come mi ha comandato Cristo, il cui comando di amare non solo i nostri amici, ma anche i nostri nemici è perentorio, non ammette repliche e NON è mai stato abrogato. Amando lui e tutti i giudei come Cristo mi ha comandato (il che non vuol dire che andrò a dir loro che hanno ragione o che il loro credo e il nostro si equivalgano in tutto e per tutto) testimonierò Cristo e gli sarò più fedele che non coprendoli di insulti, dato che neanche Lui lo ha fatto nei confronti di chi lo crocifiggeva,

    RispondiElimina
  116.  ne ho visto i frutti nel tempo....

    scusi, sig. Stufo.... può descrivere questi  FRUTTI di cui sta parlando, per favore ?
    e può raccontare magari come li ha monitorati lei, personalmente, uno per uno, anno dopo anno, nella crescita spirituale e nello svolgimento della vita cristiana pratica, coerente tra Fede e opere, di quei convertiti dalle GMG-kermesses ?

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  117. Milanese alla riscossa!12 agosto 2011 alle ore 21:07

    <span>Mi riesce difficile immaginare un don Bosco, un padre Pio o un S. curato d'Ars che invitano i loro giovani a partecipare ad una kermesse simile. Sapete che il S. curato d'Ars diceva che "avvengono peccati gravi prima, durante e dopo il ballo"? Sapete che alla gmg di Toronto c'è stato sia un "balletto" che, con movenze sensuali, pretendeva di interpretare il Vangelos, sia un "concerto" di una band punk cristiana (!) con tanto di figuranti che si buttavano sulla folla? </span>

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  118. Ah Ines vorrebbe il sig. Stufo con poteri divini... i frutti saranno i suoi immagino.

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  119. Alessandro (sandalo)12 agosto 2011 alle ore 21:41

    per le vocazioni forse nate nell GMG, andate a vedere cosa succede a Reggio Emilia.

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  120. ...<span> bestemmia negando l'azione dello Spirito Santo nella Sua Chiesa, attraverso i Suoi Ministri e i Suoi Sacramenti. </span>
    bestemmia ? ! 
    scusi, egr. signore,  può chiarire una buona volta quale sia la bestemmia di chi non crede al valore di presunto "alimento" della Fede insito nelle GMG ?
    .... ma che, per caso hanno istituito un 11.mo comandamento e non ce n'eravamo accorti?..... o forse un 12.mo, dopo l'11.mo ormai codificato :"non discutere il conciliovat2"  ?
    vede, non si capisce affatto che cosa c'entri lo Spirito Santo che agisce nei Sacramenti con la GMG che non è affatto un Sacramento. Ce lo vuole spiegare per favore ?
    oppure dobbiamo aggiungere ai sette Sacramenti l'ottavo : GMG, chissà... quello più efficace di tutti, indispensabile per la "grazia" di rimanere giovani a vita, tutta mondana e per niente soprannaturale ?

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  121. <span>

    Il discorso è semplice: o Cristo e la sua Chiesa, oppure la Sinagoga che è in se stessa un rinnegamento vivente di Cristo e della sua Chiesa. Un ebreo postcristiano coerente con i propri errori non può che rifiutare Gesù e il suo Corpo mistico, esattamente come ha fatto pochi giorni fa, ed in modo plateale con un articolo sull'osservatore Romano, il rabbino-capo di Roma, il dott. Di Segni.
    La stessa esistenza della Chiesa è un'accusa insopportabile per il mondo ebraico, perchè sta lì a ricordare il loro peccato (tutti ricordiamo, ad esempio, le reazioni rabbiose e scomposte all'uscita di un semplice film come The Passion del cattolico Mel Gibson).
    A questo punto, è chiaro che in questa lotta senza quartiere non esistono 'mani tese' e ' benevolenze' da parte ebraica, se non quando la nostra Gerarchia sta commettendo errori madornali, che vanno a svantaggio della Chiesa e, di conseguenza, a vantaggio degli ebrei. Qui non c'è nessuno sciocco 'antisemitismo' o partito preso, ma la semplice constatazione di una realtà. E questa guerra spirituale tra Cristiani ed Ebrei increduli continua, e continuerà fino alla fine dei tempi, quando questi ultimi si convertiranno (cfr. San Paolo ai Romani, cc. 9-11, e ai Galati, specie al c. 4, vv 28-29).
    Tanto più, dunque, dovrebbe valere qui il principio secondo cui quando il nemico ci applaude, è segno che abbiamo sbagliato. E' una semplice questione di buon senso, a meno che - ripeto - non vogliamo estraniarci dalla dura realtà per rifugiarci nel mondo immaginario del Vaticano II (p. es. Gaudium et spes, Nostra aetate) secondo cui Cristo e la Chiesa non avrebbero ormai intorno più nemici, ma solo uomini di buona volontà ansiosi di aiutarla a progredire insieme, come fratelli, verso l'unità (e via favoleggiando).
    </span>

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  122. <span>

    Quanto all'assistenza infallibile dello Spirito Santo alla Chiesa, essa non è incompatibile con periodici e momentanei momenti di confusione dottrinale. In questo caso l'assistenza è puramente negativa, nel senso che lo Spirito Santo si limita ad impedire che un'errore (o più errori) di Papi e vescovi venga infallibilmente definito.
     I due casi storici più clamorosi, vale a dire quelli di Papa Liberio e di Papa Giovanni XXII, stanno lì a dimostrarlo. Sant'Atanasio non esitò a contrapporsi anche pubblicamente a Papa Liberio, che trescava con gli eretici ariani, e Giovanni XXII fu rimproverato pubblicamente da molti teologi e prelati perchè insegnava una dottrina chiaramente contraria alla Fede, anche se non ancora definita (negava l'immediato giudizio particolare delle anime, subito dopo la morte). Ma anche in periodi di oscurità e di confusione dottrinale, come anche in quello odierno, rimane saldo il Depositum Fidei di sempre, a cui ciascuno può attingere in attesa della fine dell'eclisse.
    </span>

    RispondiElimina
  123. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 22:39

    <span>Bene, cara Ines. Potrei dire che, in fondo, io stesso sono uno di questi giovani per cui la GMG ha rappresentato una tappa fondamentale e un punto di non-ritorno. Chi ero? Un giovane del mio tempo come tanti altri, che frequentava la Chiesa per abitudine, senza impegnarsi particolarmente ad approfondire il suo messaggio e che, per conto suo, non aveva mai aperto un Vangelo. Uno che non avrebbe mai “fatto sesso” con la prima che capitava, ma che non ci vedeva nulla di male e, se avesse avuto una ragazza seria, non si sarebbe fatto problemi ad indossare un preservativo... uno che pensava che la Chiesa fosse creata da Dio, ma gestita dagli uomini che su queste faccende non solo potevano sbagliarsi, ma si sbagliavano proprio. Uno che cercava di rimuovere dalla propria coscienza quelle parti del Vangelo e della dottrina della Chiesa che non lo convincevano, che si sentiva comunque cristiano e tale era considerato dagli amici, ma sotto sotto un po’ se ne vergognava. Uno che non si era mai lasciato affascinare dalla figura di Papa Giovanni Paolo II, ma che era stato profondamente colpito al momento della sua morte e dell’elezione di Papa Benedetto XVI. Beh, la GMG non era proprio l’inizio di un percorso: in quel periodo avevo cominciato a seguire più attivamente le notizie interne alla Chiesa, ad ascoltare la parola di questo Papa che parlava davvero bene e diceva cose proprio interessanti. Sono partito per Colonia portandomi dietro un certo scetticismo nei confronti di questo genere di mega-raduni. E proprio lì ho cominciato a toccare la realtà della Chiesa universale. Ho conosciuto amici straordinari, persone con una grande gioia nel cuore, che non si vergognavano di essere cristiani e di dirlo. Ho scoperto di non essere solo. Ho cominciato ad amare la liturgia, a viverla pregando intensamente e ad approfondirne il significato... ma prima di tutto mi sono lasciato toccare dalla sua bellezza nella sua integralità, come in parrocchia non l’avevo mai vista, e dalla sua forza. Ho partecipato per la prima volta a una mezz’ora di adorazione, una preghiera intensa e indimenticabile. Mi sono inginocchiato davanti al Signore insieme agli altri 800'000 che stavano con me al Marienfeld durante la veglia, ho sentito le parole forti del Santo Padre che mi incitava a non crearmi il mio Gesù personale, ma a seguire quello reale, e ad amare la Chiesa, con tutti i suoi limiti e i suoi difetti ma anche le sue ricchezze, ad adorare il Signore presente nell’Eucaristia, la cui presenza cambia la realtà, cambia la nostra vita. In breve, alla GMG ho scoperto la gioia di essere cristiano, di essere insieme agli altri, di avere tanti amici su cui potevo contare e con cui potevo camminare: ho scoperto che era assurdo cercare alcool e droghe per divertirsi, che senza ci si poteva divertire molto di più, se si aveva Cristo e la gioia profonda che promana da lui. Ho scoperto una gioventù sana e ricca di ideali, su cui potevo contare. Ho scoperto che non importavano la fatica e la stanchezza (sì, una gmg è fatica e stanchezza: dormire poco la notte, magari in palestre sovraffollate e con una doccia sola, e poi passare un week-end all’aperto, dove i Toi-Toi sono gli unici gabinetti, ma si è felici, perché lo si fa per Lui, perché tutti, o almeno tanti, sono lì per lui e si sa di avere in comune qualcosa di grande.</span>

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  124. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 22:39

    <span>Da lì in poi è stato tutto un continuo progredire: ho cominciato a leggere il Nuovo Testamento, spaventandomi di fronte ai Vangeli per la radicalità di certe parole e ritrovandomi pienamente nel paradosso della Lettera ai Romani, quel voler fare una cosa e ritrovarmi a farne un’altra. Sono stato a Lourdes una settimana al servizio dei malati, scoprendo la gioia del servizio, del creare relazioni umane profonde, amicizie vere: da allora sono tornato ogni anno, una settimana delle mia vacanze, pagando per poter partecipare. Ho cominciato a leggere e approfondire i Vangeli e gli insegnamenti della Chiesa, perché con S. Paolo mi ero reso conto della necessità di saper rendere conto della speranza che era in me. Ho cominciato a pregare regolarmente, cosa che prima non facevo, mi sono confessato per la prima volta dopo 5 anni e mi son ripulito di tante e tante scorie, mi sono sentito rinascere. Ho cominciato a studiare ed approfondire la liturgia e il suo significato, secondo il Messale di S. Pio V e quello di Paolo VI; ho scoperto che la storia della liturgia è bellissima. </span>
    <span>Ho avviato un gruppo giovani in parrocchia che ora conta una quindicina di ragazzi su base regolare, che sono coraggiosi, non hanno paura di dirsi cristiani e di partecipare alle nostre attività, sono entusiasti e generosi, molti di loro mi hanno seguito a Lourdes, molti di loro saranno a Madrid nei prossimi giorni... come me, che nel frattempo mi sono fidanzato con una ragazza conosciuta proprio alla gmg insieme alla quale però cerco di seguire fedelmente Cristo, e di aspettare di essere marito e moglie per lanciarci nella pienezza della nostra relazione, ovviamente aperta alla nascita di figli, se il Signore lo vorrà e nei limiti che potremo permetterci (regolandoci, se caso, sul naturale ciclo della fertilità femminile, secondo le preziose indicazioni della Humanae Vitae, che nel frattempo ho letto, studiato, apprezzato, e che considero profetica). Frequento la S. Messa diverse volte la settimana, spesso il mattino presto, prima di andare al lavoro; ho scoperto anche la ricchezza della Liturgia delle ore e, quando posso, la seguo, soprattutto nei tempi “forti”; seguo fedelmente il Magistero di Papa Benedetto. Scrivo una tesi di dottorato in letteratura patristica (cosa che mai mi sarei sognato di fare) e conto, un giorno, di insegnare. Amo la Chiesa con la sua storia, la sua Tradizione e i suoi Sacramenti, amo Gesù Cristo e la sua Parola, e cerco di essere un buon cristiano, con tutti i miei limiti e le mie debolezze che i miei familiari e amici conoscono molto bene, tra cui la scarsa umiltà di essere qui a raccontare la mia storia come se fosse quella di chissà chi, quando invece ho ancora tanta strada da fare e mi sento ancora tanto scarso: so che potrei e dovrei impegnarmi maggiormente a favore dei più poveri e deboli, cerco di tacitarmi la coscienza con le offerte che il stipendio mi permette, ripromettendomi sempre di fare di più. </span>
    <span>Ho visto anche tanto marcio nella Chiesa. Ho visto persone che cercavano la propria realizzazione, ho visto preti omosessuali, forse pedofili, ho visto omertà e insulti. Ho incassato tanti insulti, fuori dalla Chiesa ma anche e soprattutto dentro, e so quanto fanno male. Ne ho conosciuto i limiti. So quanto siano dolorosi. Ma non me ne sono andato, e se sono rimasto ed insisto a camminare sulla mia strada, è perché ora ci credo, credo profondamente in quello che faccio, credo che è Cristo che guida la Chiesa e nonostante tutta la nostra debolezza di uomini non riusciremo a distruggerla, perché ci sono persone in essa che credono davvero e che lavorano per purificarla e renderla santa, grande e bella.</span>

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  125. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 22:40

    <span>Come me ce ne sono tanti, cara Ines: magari non tutti hanno seguito la stessa strada, ognuno ha i suoi ritmi, la sua storia. Prego per loro, e spesso CON loro. Ho visto ragazzi studiare medicina con l’intento di lanciarsi nella geriatria o nell’oncologia, per essere vicini alle tematiche del fine-vita e portare in esse il loro essere cristiani. Ho visto ragazzi impegnarsi al fianco dei malati e dei bisognosi, lanciati in questo dalla Chiesa. Ho sperimentato, con loro, i frutti dello Spirito, che, come dice S. Paolo, sono </span>"Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé": e questa è un’esperienza che non si può raccontare, che si può soltanto vivere. Io ora so che vivere da cristiani è il Paradiso, è il Centuplo qui e ora, e un giorno, se il Signore ci vorrà al suo fianco, la vita eterna, perché l’ho vissuto sulla mia pelle e raccontarlo a chi non ha fatto la stessa esperienza è difficilissimo. Io so che la GMG è importante perché ha permesso ha molti di fare questa esperienza.
    La GMG può essere davvero un terreno fertile di grazia. Basta che ci siano giovani pronti ad accoglierla. Per questo prego per quelli che partiranno con me tra pochi giorni, e per quelli che non partiranno, che possano vivere qualcosa di grande se non ora la prossima volta, o in qualsiasi altro momenti delle loro vite. Che non sia un’occasione sprecata, che possano innamorarsi di Cristo e della Chiesa, come me e come tanti altri. Perché non si scoraggino vedendo che anche nella Chiesa c’è chi sbeffeggia questa loro esperienza e la fede vera e sincera, ancora in cammino, che in essa hanno trovato: perché se si è nella disposizione giusta, questo non è che un inizio.
    Pregherò anche per voi.

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  126. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 22:40

    Adesso però legga davvero il mio testo, Ines. Ho perso un sacco di tempo a scriverlo, apposta per lei.

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  127. Falso, caro Mauro, falsissimo. Lei ha un'idea convenzionale e illuminista del Medio Evo, che invece fu gioioso e luminoso, proprio perchè cattolico. E i cattolici non sono affatto contrari al sano piacere. Non siamo cupi calvinisti. Si legga G.K. Chesterton...

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  128. <span>- il piacere fine a se stesso è e resta DIABOLICO E PERVERSO</span>

    <span>Le faccio notare che Pio XII nel discorso del 29 ottobre 1951 dice che "gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere (quello sessuale) e godendone".</span>

    Non confondiamo morale e bigotteria...

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  129. Vede, caro Mauro, lei è simpatico perchè è così prevedibilmente esemplare del "cattolico" parrocchial-conciliar-progressista, nel suo linguaggio oscuro, ambiguo, tortuoso, ricolmo di pastoralità, dialogo, accoglienza, comunità (e così via) da confermare tutti i sani pregiudizi dei tradizionalisti. Lei è una antonomasia vivente. Grazie per questo. Riguardo al Porta, conosco un Carlo Porta, grande poeta milanese degli inizi dell'800, cattolico e quindi, ovviamente e doverosamente, reazionario e antirivoluzionario. Non conosco nessun Antonio Porta degno di menzione e di memoria. O si riferisce al giocatore di basket?

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  130. Stufo di leggere commenti cretini12 agosto 2011 alle ore 23:57

    Nella GMG vengono abbondantemente somministrati il Sacramento dell'Eucaristia (tutti i giorni) e della Penitenza (il parco appositamente costruito prevede 300 confessionali in funzione costantemente per una settimana; naturalmente la possibilità di confessarsi è prevista durante tutta la notte sul campo di Cuatro Vientos). A questi, naturalmente, mi riferivo. Quanto alla bestemmia contro lo Spirito Santo: vada a rileggersi Mc 3,22-30. Dal contetso risulta chiaro che sostenere che le opere vengono da Cristo siano in realtà opere demoniache (in questo caso la GMG e tutte le grazie che in essa vengono riversate sui giovani per mezzo della Chiesa) è una grave bestemmia contro lo Spirito Santo. Lo era per i farisei, lo è anche per voi che come loro vi credete un gradino sopra tutti.

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  131. se legge meglio non ho parlato del piacere VIETATO fra CONIUGI..IN UN NORMALE RAPPORTO SESSUALE.. ma del piacere fine a se stesso senza la procreazione.... il piacere sessuale E' UNO STRUMENTO FINALIZZATO ALL'UNIONE FRA I DUE PER LA PROCREAZIONE, SALVO USARE IL METODO NATURALE ed è ovvio che se si usa il metodo naturale il piacere è anch'esso NATURALE...

    ma anche il metodo naturale, spiega lo stesso Pio XII non deve diventare un accessorio per evitare di fare i figli come principio....
    Pio XII ne cominciò a parlare per stabilizzare la crescente manipolazione del CONTROLLO DELLE NASCITE, l'argomento lo chiuse definitivamente Paolo VI con la Humanae Vitae, come spiegò poi Giovanni Paolo II nella Evangelium Vitae.... in entrambi i casi non si parlò più del piacere in sè.... il sesso non è strumento di piacere, per un Cristiano... ma senza dubbio "i coniugi possono, devono, renderlo piacevole per avere come scopo LA FORMAZIONE DELLA FAMIGLIA...." (GPII)

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  132. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 00:10

    Non sono sicuro che sia il CVII a rappresentare un mondo immaginario, e non lei, caro Amicus: qui non si tratta di scendere a patti, ma di convivere civilmente nella società odierna, pur avendo ben chiare le insopprimibili divergenze dottrinali tra noi e loro. D'altra parte, la maggior parte dei nostri avversari (sinistre e laicisti) sono ben lungi dall'applaudirci per la GMG: mi sembra che questo ebreo sia un caso isolato, più unico che raro. Per la maggior parte, la GMG continua ad essere un segno forte della presenza della Chiesa, e di una Chiesa salda e profondamente convinta dei suoi atti. Questo ai suoi avversari più tenaci fa paura e continua a far paura ancor oggi, tant'è che non vi è mai GMG senza corollario di manifestazioni di protesta (che però scompaiono sempre nella loro piccolezza di fronte alla forza dell'evento). Al tempo stesso è fondamentale che la Chiesa mostri al mondo il volto di Cristo, anche attraverso la GMG: un volto che da un lato è saldo ed estremamente radicale nella via di conversione che predica (il messaggio del Vangelo è straordinariamente bello, ma anche duro, all'apparenza!), dall'altro però sa essere accogliente, prendersi cura del prossimo, accompagnarlo piano piano, con i suoi ritmi, alla Verità. Questo è il metodo che ha seguito Cristo, che non ha scacciato da sé nessuno, non ha rifiutato la compagnia di nessuno, ha parlato con tutti, si è fatto benvolere da molti che pure non lo hanno capito subito, e ciononostante non ha mai pensato di attutire la forza e la radicalità del suo Vangelo.

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  133. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 00:14

    Quanto a questo, come ha già detto, ho visto e sperimentato personalmente, in queste occasioni, la forza e la grazia dello Spirito Santo. Per questo mi riesce impossibile credere che questo evento, voluto ed organizzato dalla Chiesa stessa, non sia voluto da Cristo stesso come mezzo per raggiungere i giovani in questo tempo (ogni tempo ha mezzi differenti e ad esso adeguati per donare al mondo il proprio messaggio che, quanto a lui, non cambia) e le nazioni in cui si svolge, e che in esso non sia presente ed operante lo Spirito Santo. Da una pianta malvagia non potrebbero spuntare frutti buoni, che invece ci sono, e abbondanti.

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  134. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 00:22

    Caro Silente, qui di "cattolici" tra virgolette ci siete solo voi, che de facto detestate la Chiesa e vi costruite la vostra Chiesa secondo immagini mentali che però sono solo vostre. Mi lasci dire che nei commenti che leggo qui di "frutti dello spirito" come quelli che definisce S. Paolo ne vedo ben pochi. Molti, invece, ne vedo di quelli che egli definisce "frutti della carne". Magari un esamino di coscienza farebbe bene anche a lei (e magari lo APRA una volta ogni tanto il Vangelo, e se la cosa non lo schifa troppo ne legga pure qualche riga). Pregherò anche per lei durante questa GMG, perché possa finalmente incontrare davvero il Nostro Signore Gesù Cristo nella sua vita e finirla questo "cattolicesimo" di facciata, pieno di disprezzo e di rancore, che non ha nulla di valido, nulla di santo, nulla di cristiano.

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  135. <span>Questo torrentizio profluvio esistenzialista del sig. Stufoeccetera, degno di una seduta di autocoscienza di "cattolici anonimi", fa sorgere in me una domanda: perchè il buon Dio ci ha voluto punire con il Concilio Vaticano Secondo e con i "cattolici" che esso ha generato? </span>

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  136. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 00:34

    (un sospetto: non è che la GMG, così come è insopportabile per i laicisti, dà tanto fastidio ad alcuni di voi proprio perché, al di là delle vostre speranze, mostrano che la Chiesa è viva e riesce ancora a parlare ai giovani, smontando platealmente certe teorie secondo cui voi sareste gli unici veri cattolici e l'unica sua vera speranza di sopravvivenza?)

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  137. La ringrazio sinceramente per le sue preghiere, di cui ho sicuramente bisogno, ma lei non ha risposto alle serie, fondate, documentate perplessità di molti rispetto alla rispondenza dell' "evento", da lei così appassionatamente difeso, rispetto alla Dottrina, alla Liturgia e, se me lo consente, anche all'Estetica della Chiesa di sempre. Tralascio ovviamente le sue insinuazioni e i suoi insulti...

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  138. sapete che ci sono i preti pedofili e gay? quindi nessuno più parli con un prete!

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  139. ha ragione. ho generalizzato la storia.

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  140. Milanese alla riscossa!13 agosto 2011 alle ore 11:24

    Prima di aprire una bottiglia di succo di frutta, fareste bene ad agitarla. 

    Mi sembra che questa frase c'entri col tuo commento come il tuo c'entra col mio.

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  141. I sani pregiudizi? :)
    Antonio Porta potrebbe anche essere un mio amico... da quando la firma conferisce bellezza e liricità a delle parole? Oh... effettivamente forse per voi da sempre. ;) I poeti contemporanei non li trova sempre San google. Ma non conta il nome, ma lo scritto. E io lo trovo meraviglioso.
    Infine io non mi sono mai permesso di dire che molti qui corrispondono all "esemplare del cattolico "tradizionalista" con i tutti i suoi sani pregiudizi". Non mi sono certo offeso per quello che ha scritto intendiamoci, solamente mi ha fatto sorridere pensare che se facessi leggere questo suo ritratto agli amici mi guarderebbero con un punto di domanda stampato sulla fronte!
    Non voglio certo fare un'autobiografia inutile in questa sede, sappia solo che la visione di un lato "oscuro" di un diamante raramente corrisponde al tipo di luce che il diamante nella sua interezza riflette.

    Questo modo di scrivere non è essere oscuri sa?  O almeno credo. Io così scrivo perché così sento la scrittura.
    E' avere una sensibilità dedita alla carità di narcisio: l'arte.
    Non nel senso che sono scrittore.
    Ma nel senso che sono artista. E dirlo non è certo vanagloria, ma piuttosto ammissione di una possibilità concessami di redenzione e condanna.
    Altro di me comunque non credo interessi qui. :)

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  142. <span>l'hai scritto anche per noi.  
    Ma soprattutto per te. ed è giusto così <img></img>  
    grazie di questo scritto!</span>

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  143. Milanese, io sono amante della tradizione, non del khomeinismo in salsa cattolica... sei sicuro di non aver sbagliato sito? Forse pensavi di essere su www.preghieraallamecca o arabiasaudita.com?!

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  144. Milanese alla riscossa!13 agosto 2011 alle ore 12:37

    Magari era khomeinista anche il S. curato d'Ars...e che dire di S. Domenico Savio, che rimproverava i suoi compagni di giochi perché volevano andare a fare il bagno al fiume mezzi nudi dicendo "se non potete sopportare questo caldo, come potrete sopportare il caldo dell'inferno"? Beh, se loro erano khomeinisti, mi fa piacere di essere paragonato a loro, benché nella mia indegnità. 
    Comunque, a dire il vero, io non sono "amante della tradizione", semmai sono amante della musica, del cinema o della buona cucina; bensì il CATTOLICESIMO è la guida della mia vita, attraverso il quale cercare di salvare la mia povera anima. 
    Aspetto di sentire una trattazione completa ed esemplificata sul tema della non pericolosità per la salute eterna di un assembramento di migliaia di giovani d'ambo i sessi scatenati nei ritmi della danza ed eccitati dal contatto dei corpi, dalla estrema succintezza nel vestire (non credo che a Madrid d'agosto si giri in giacca e cravatta o anche semplicemente in maglioncino) e dal caldo. S. Alfonso diceva che se si avvicina il fuoco alla paglia, anche se non lo si vuole, c'è altissima probabilità di scatenare un incendio, quindi bisogna fuggire tutte le occasioni pericolose. Lo conosci S. Alfonso? Forse no...sai, è roba da khomeinisti. 

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  145. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 13:25

    Caro Silente, segua, la prego, le Liturgie che verranno celebrate durante questa settimana: si accorgerà che l'impronta di Papa Benedetto XVI si vede, e che troverà Liturgie vere e partecipate (mi creda, a partire dall'ultima GMG sono diventato estremamente esigente in materia liturgica...), in cui al primo posto c'è Cristo, e solo lui. Purtroppo non passerà per Madrid, e quindi non avrà occasione di passare alla tenda dell'Adorazione durante la notte tra sabato e domenica: so per esperienza che la troverebbe piena di giovani silenziosi, immersi in profonda e attenta preghiera. Non ho dubbi, poi, sulle qualità dottrinali di quanto ci verrà proposto. Benedetto XVI è molto esigente in materia (anche se non tutti qui sarebbero d'accordo). Di YouCat, è vero, conosciamo tutti gli incidenti di percorso, ma accanto alle sviste c'è anche tanto buon materiale, e inoltre non è che un punto di partenza perché i giovani si lancino personalmente a studiare ed approfondire sempre più la ricchezza della fede cristiana. Quanto all'estetica, ovviamente sarà particolare, e probabilmente lei non l'apprezzerebbe. E tuttavia, guardi: per me anche questa è stato un punto di partenza. Ora conosco ed amo le ricchezze della Chiesa di tutti i tempi: amo la bellezza del canto gregoriano, amo le liturgie curate e più tradizionali, amo il latino: ma continuo ad apprezzare anche le espressioni più moderne, più "giovanili" (a patto che la liturgia sia rispettata); penso che anch'esse, rettamente utilizzate, abbiano tanto da dare e tanto da dire. L'unico nostro scopo dev'essere il portare i giovani a Cristo. E Cristo è e resta lo stesso, indipendentemente dalle strutture attraverso le quali ci si arriva. Anzi, proprio questo fa parte della sua immensa grandezza: che può essere comunicato in forme diverse, ma resta sempre e solo lo stesso Cristo.

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  146. Vede, caro Stufoeccetera, non voglio sopravvalutare la negatività della GMG e ho rispetto per la sua appassionata difesa. Amaramente, mi chiedo quanto avrebbe potuto essere ben più utile il suo (e di altri) entusiasmo se correttamente indirizzato verso la Vera Dottrina, anzichè verso "eventi" di questo genere e soprattutto, verso l'ideologia conciliare che vi è sottesa. Da quello che lei dice, emergono con chiarezza i  motivi della perplessità di molti qui, da lei ingiustamente maltrattati, rispetto alla GMG. Vi è sottostante la convinzione che il Cattolicesimo sia soprattutto (se non esclusivamente), evento, esperienza, incontro, comunità.  Da qui la vuota retorica dello "stare insieme", "condividere", "dialogare", in una concezione semitribale, orizzontale e non verticale, sociale e non metafisica, della Chiesa e del suo popolo. Non da sottovalutare è l'aspetto estetico. Poichè la Bellezza è uno degli attributi della Verità (e viceversa), l'inevitabile sbracamento sudaticcio, la fatale promiscuità, i canti sghitarrati, le danze (danze?) scomposte certo non qualificano tale evento come utile all'edificazione personale. E non voglio certo riferirmi, per correttezza, rifiuto della volgarità e rispetto della sua buona fede, a "sbracamenti" più letterali da molti qui denunciati. Insomma, ci vada pure, si diverta, socializzi,  ma non venga qui a raccontarci di quanto buono, santo e cattolico ci sia in questo evento. E' solo una mediocre trovata di marketing per rispondere ai "rave party", sintomo di una crisi profonda di cui, putroppo, non vediamo l'esito.

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  147. <span>Ossignur... va bene va bene... lascio perdere xè </span><span>non è ilcaso di </span><span>discutere su stupidaggini del genere  che, soprattutto, non hanno niente a che fare con il cattolicesimo, ma al limite con il bigottismo. E occhio alla buona tavola, non fare peccati di gola.
    </span>

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  148. e naturalmente vai a fare il bagno vestito eheheh!

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  149. Milanese alla riscossa!13 agosto 2011 alle ore 16:31

    Bene, prendo atto che deridi per non poter rispondere e che le parole dei santi non hanno niente a che fare col cattolicesimo. Complimenti per la maturità di lanciare il sasso e nascondere la mano 

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  150. Lo stesso Gibson che è stato buttato fuori da Hollywood in preda a deliri contro la sua compagna (compagna!) e accusato di razzismo?

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  151. Ma di continua costruzione di una coppia no?
    Chissà fra 100 anni, quante cose gli storici potranno capire di questi tempi quando apriranno queste vetuste discussioni (se mai l'uomo esisterà ancora) :)

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  152. Carissima Caterina63, secondo me anche se in linea con la natura (andrebbe comunque contro la cosiddetta maternità e paternità responsabilmente vissuta, ovvero non tentare la Provvidenza con imprudenti rapporti illeciti anche se fatti in maniera "corretta" e "naturale") e con un progetto di matrimonio in mente queste cose non sono augurabili, nè giustificabili, nè scusabili.

    Hanno in mente l'idea del matrimonio? Tanto peggio, aggiungerei, quanta superficialità nel prepararsi alla vita matrimoniale; superficialità che si pagherà poi in diversi modi, sempre che l'idea del matrimonio vada in porto.. (è provato che troppo spesso i giovani che hanno rapporti prematrimoniali non arrivano affatto al matrimonio, o se ci arrivano è comunque una percentuale minima rispetto a chi molla prima)

    Mi scuso per il linguaggio probabilmente anacronistico, duro, e bigotto, ma per me o li si condanna in toto i rapporti prematrimoniali, senza attenuanti, o non li si condanna.

    Sono daccordo con lei per quanto riguarda il non condannare le GMG per questi episodi, anche se devo riconoscere per onestà intellettuale che è pur vero che le GMG sono sempre state un pò "ambigue": vuoi per l'abbigliamento non proprio decoroso di chi vi partecipa, vuoi per l'organizzazione inevitabilmente di stile festival, vuoi per mille altri motivi condivisibili o meno.

    Di nulla, è un piacere approfondire certe tematiche sempre troppo poco trattate in maniera chiara ed inequivocabile oggigiorno. :)

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  153. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 17:16

    Caro Silente, io invece ho proprio l'impressione che lei il mio lungo post precedente non l'abbia proprio letto. Vado ripetendo da ore che fondamentale è l'incontro con Cristo, che non è che l'inizio (o una tappa) di un cammino personale. Cristo, Cristo, Cristo. Che migliaia di giovani passano parte del loro tempo in adorazione e in preghiera. Che insieme viviamo l'incontro con il Signore nell'Eucaristia e nel Sacramento della Penitenza. Che ascoltiamo e studiamo la sua Parola. Che, anche al ritorno, cerchiamo di studiare ed approfondire la dottrina cristiana (la Vera Dottrina) e trasmetterla agli altri. Lei dove la vede in tutto questo la "<span>vuota retorica dello "stare insieme", "condividere", "dialogare", in una concezione semitribale, orizzontale e non verticale, sociale e non metafisica, della Chiesa e del suo popolo</span>"? Dove la vede l'assenza di verticalità? Tutto al contrario, è l'esperienza del verticale che nutre l'orizzontale, il verticale da cui sgorga l'orizzontale. Se legge bene i miei interventi se ne accorgerà. Gli "sbracamenti" più letterali io alla GMG non li ho proprio visti, e chi li ha denunciati qui ha anche ammesso di non aver mai messo piede personalmente all'evento: se la testimonianza di Emma Bonino in proposito per lei è più convincente della mia, faccia pure. L'ideale, però, sarebbe che la smettesse di giudicare l'evento dall'esterno, senza avervi partecipato. Che questo evento sia utile all'edificazione personale, buono, santo e cattolico sono convinto non solo io, ma anche il Santo Padre, la maggior parte dei Vescovi e dei sacerdoti, nonché dei partecipanti. Trovo molto, molto improbabile che giudizi in merito possano venire da qualcuno che non ha mai preso parte ad una gmg, che non ha mai visto con i suoi occhi cosa succede in una gmg, che non conosce personalmente persone che ne siano state toccate. Solo venire e vedere personalmente le permetterebbe di rompere i propri pregiudizi in materia (perché tali sono e tali restano, nella misura in cui i fatti li smentiscono: e non mi dica che non è vero, perché non avendo alcuna esperienza in materia non ha alcun mezzo per affermare il contrario). Si accorgerebbe che, contrariamente ai suoi pregiudizi in materia, la gmg non è sintomo di una crisi, ma dimostrazione che la crisi si può vincere, che i giovani che ancora credono in Cristo e nella Chiesa sono molti, anzi moltissimi, e che sono persone di principi sani, saldi e forti, chi più chi meno, ma tutti disposti a mettersi in gioco; che la Chiesa ha un futuro davanti a sé (anche se sarà diverso dal passato per forme e numeri), e il futuro della Chiesa sono (anche) questi giovani: che questo sia conforme alla sua sensibilità personale o meno. Noi ci fidiamo del Successore di Pietro e della direzione in cui lui ci guida, siamo con lui e vogliamo essere Chiesa in comunione con lui e con Cristo. Nella misura in cui anche lei desidera essere in comunione con Pietro, con Cristo e con la Chiesa, allora stiamo dalla stessa parte, e vederci camminare numerosi su questa strada non dovrebbe dispiacerle.

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  154. Guardalo, ora le fa comodo dare la guista importanza al senso estetico.
    In un altro thread mi sembrava di altra opinione.

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  155. Stufo di leggere commenti cretini13 agosto 2011 alle ore 21:45

    Parla di me o dell'amico Silente? Perché io non ho partecipato ad altri thread in questo sito, né ho parlato di estetica in questa pagina altrove che qui. In ogni caso, se si tratta di me, sì, credo che anche il senso estetico voglia la sua parte. La liturgia deve coinvolgere tutti i sensi, tutto l'uomo, essere visivamente bella e curata, senza essere teatrale. Non mi sentirà mai affermare il contrario. Tuttavia credo che il Bello possa anche presentarsi sotto forme diverse, e che ciò che tocca un giovane di 20 anni sia diverso da ciò che tocca una persona più matura. Se dobbiamo colpire, attirare e affascinare i giovani dobbiamo parlare un linguaggio che li colpisca e li affascini, che non sentano estraneo. L'estetica tradizionale è una ricchezza straordinaria che va conosciuta, amata e valorizzata, ma non è l'unica possibile. Alla fine il contenuto (Cristo) è più importante del suo contenitore, e la grazia di Cristo è più forte di tutte le limitatezze e gli errori dell'uomo, purché l'uomo sia disposto ad accoglierla.

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  156. Parliamo linguaggi diversi e, probabilmente, professiamo religioni diverse. La mia è quella della Chiesa di sempre, del Catechismo di S. Pio X, della Transustanziazione, del Credo niceno-costantinopolitano, della tomistica, della Messa quale Sacrificio e non quale memoria, della Resurrezione dei morti (a cui non crede più nessuno, perchè nessuno sa più cos'è), del Sillabo, delle innumerevoli condanne del modernismo. La sua, non lo so, o comunque è quella di un generico e sentimentale "incontro con Cristo" che può essere rivendicato anche da un protestante o da un "born again", completamente slegato dalla Dottrina Cattolica e basato esclusivamente su una esistenzialistica e ambigua "esperienza". Vada pure al suo rave party, e si diverta, ma non cerchi di convincerci che è un esercizio di ascesi o di edificazione cattolica.

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  157. Bene, apprendo che criticare la GMG è un peccato contro lo Spirito Santo. Un tantino presuntuosetto, non le pare? A quando la sua elevazione a dogma di Fede?.

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  158. Stufo di leggere commenti cretini14 agosto 2011 alle ore 00:24

    Uff. No, io invece credo che professiamo la stessa fede, ma che parliamo un linguaggio diverso. L'unico problema è che lei giudica la mia fede senza conoscerla, e senza ascoltarmi quando le dico che io amo studiare la storia della Chiesa e la sua dottrina, che comprende tutto ciò che ha elencato lei. La mia è la fede che la Chiesa ci ha proposto per secoli e che ci propone oggi per mezzo di Papa Benedetto XVI e dei suoi Vescovi e dei suoi catechismi. Le ho spiegato che per me l'incontro con Cristo avviene nei Suoi Sacramenti (prima fra tutti la Santissima Eucaristia in cui riconosco il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo Nostro Signore), nell'adorazione, nella Chiesa Cattolica in comunione con il Successore di Pietro e nella Parola di Dio: come lei ben sa, protestanti e "born again" riconoscono soltanto quest'ultima. Ho cercato di farle capire che l'esperienza della gmg è solo un punto di partenza o una tappa. Probabilmente parliamo una lingua diversa, e lei non capisce quello che scrivo, oppure è talmente perso nei suoi pregiudizi da non volerlo riconoscere e da non leggere con attenzione quel che scrivo. Mi spiace, sinceramente: vedo che da parte sua erige un muro di incomprensione e incomunicabilità. Fortunatamente il giudizio finale sulla mia fede e sul modo in cui l'avrò vissuta, come quello sulla sua, non spetta certo a lei, ma a N. S. Gesù Cristo che, ne sono certo, se con il Suo Spirito ha suscitato nella Chiesa questo evento che guida attraverso il Sommo Pontefice e, attraverso questo evento, ha chiamato molti alla fede (e una fede vera, pienamente cattolica: di nuovo, certamente chi come lei non ne ha alcuna esperienza non ha non solo i mezzi, ma neppure alcun DIRITTO di giudicare), ha certamente le sue ottime ragioni. Lei continui pure a fare le sue sparate, a ritenersi l'unico difensore della fede cattolica, a crogiolarsi nell'idea che la gmg sia un rave party e il Concilio Vaticano II una riunione di scoppiati. Io le auguro solo di scoprire, un giorno, che le ricchezze della Chiesa stanno non solo nella sua grande Tradizione, ma anche in ciò che essa propone al giorno d'oggi e ai giovani d'oggi, per portarli a Cristo e ad una fede profonda, vera, radicata in lui, CATTOLICA in tutto e per tutto. Il Successore di Pietro è lì e ci chiama lì, io sono con lui, tanti altri giovani pure: se lei persiste nel considerarlo un rave party e a disprezzarlo faccia pure, ma allora sappia che lei disprezza il Successore di Pietro (due Successori di Pietro). E se disprezza così i Successori di Pietro e i fedeli che li seguono, fatico a capire come lei possa sentirsi in comunione con la Chiesa Cattolica e quindi con Cristo. Già, forse allora ha ragione nel dire che professiamo religioni diverse. Io sono nella Chiesa, una santa cattolica e apostolica, fondata da N.S. Gesù Cristo sugli apostoli, vissuta attraverso 20 secoli e viva ancor oggi sotto la guida di Papa Benedetto XVI. Non disconosco nulla del suo passato, né del suo presente, perché nella fede che essa professa non vi è contraddizione, solo un linguaggio differente, un modo diverso di porsi per presentare lo stesso, immutabile messaggio in modo comprensibile ai fedeli del nostro tempo, così come in ogni tempo essa ha cercato di farsi capire. Lei allora da che parte sta, visto che non ritiene di professare la mia stessa religione?
    Non perda tempo a rispondermi. Sono in partenza, non vedrò la sua risposta, dimenticherò questa discussione, se Dio vuole, e non tornerò più qui a discutere. Rifletta, però, e magari, per una volta, legga davvero quello che ho scritto, e cerchi di capirlo, contrariamente a quanto ha fatto fino ad ora. D'altra parte, inutile stare qui a discutere: il Papa continuerà a guidare la Chiesa come riterrà opportuno. Io mi fido [...]

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  159. Stufo di leggere commenti cretini14 agosto 2011 alle ore 00:42

    Semplicemente, le parole dei santi sono venerabili e degne di rispetto, ma non sono Magistero infallibile, né depositum fidei. Da qualcuna di esse si può anche, cordialmente, dissentire (d'altra parte, qui si manifesta spesso un forte dissenso, non sempre rispettoso, nei confronti del Magistero stesso, di un Concilio regolarmente celebrato dalla Chiesa e di diversi Sommi Pontefici dell'ultimo secolo: e non nei confronti di una frase qua e una là, ma proprio di tutto il loro operato. A noi sia umilmente concesso di non essere d'accordo con questa affermazione del Santo Curato d'Ars che, appunto, era Santo, non infallibile).

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  160. il mio commento voleva dire che non solo perchè ci sono dei pirla che sprecano le occasioni non si deve andare a Madrid col Papa. Le frasi dei Santi, poi, credo debbano essere inserite nel contesto storico

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  161. "Agli imbecilli occorre lasciare l'ultima parola, altrimenti c'è il rischio che si accorgano di essere tali" G. B. Show. Buon viaggio per Madrid. E si diverta.

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  162. Milanese alla riscossa!15 agosto 2011 alle ore 07:17

    Oh...ecco una testimoniazia veramente preziosissima. Ora possiamo capire cosa vuol dire "incontrare Gesù" nei raduni gmg. Queste sono le consequenze: sì a balli scatenati e a discoteche, no alle parole dei Santi. E pensare che quando i fedeli non capivano niente, si ispiravano alle parole dei santi, leggevano le vite dei santi per avere un modello per la propria vita.Grazie per questa visione d'insieme fondamentale. 
    Ma mi raccomando, stufo, quando tuo figlio, arrivato sui 14-15 anni, inizierà a non obbedirti più, non ti arrabbiare, anzi, dagli un premio, perché sta rispettosamente dissentendo da parole, magari buone, ma non infallibili. Non so, io se sto annegando e un mio amico mi butta un salvagente ed io rifiuto, sarei considerato un deficiente...poi oh, ognuno è libero di accettare o rifiutare quello che vuole (Dio per primo lascia la possibilità di rifiutare la sua offerta), basta non stupirsi che poi si anneghi. Ancora grazie. 

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  163. Il sig. Stufo (e anche noi siamo stufi!!!) è una volpe, perchè ascolta solo alcune parole dei Santi che fanno comodo a lui, mentre le altre che lo rimproverano in coscienza, le scarta: troppo comodo così. E allora, come la mettiamo coi profeti che parlavano in Nome di Dio?! Quindi, dovrei dedurre che non essendo Papi, anche quelli dicevano cose fallibilissime, da non doverli neppure ascoltare! Si stava parlando di GMG, mica di un dogma! Ricordando al sig. stufo che il Papa è infallibile solamente quando parla ex cathedra. Bravo stufo, vada a fare i suoi sermoni alla GMG, chissà che lì, non la ascoltino..

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  164. E'vero, ma il vino può diventare aceto se viene contaminato

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  165. fa riflettere che ha dovuto scriverSElo questo aforisma, per ribadire chi fra i due ha l'ultima parola...

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  166. Eh no, lo diventa se non viene bevuto e il sughero "perde". Volete un barolo del '32 chiuso per sempre o un vino che si rinnova ogni giorno e non ha paura di mostrarsi all'aria e alla luce del sole?!

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  167. Da Vatican Insider
    "In un momento in cui, forse come mai prima, il mondo si accorge di aver bisogno di ideali, Ratzinger richiamerà ancora una volta i giovani a non soffocare le loro domande e le loro inquietudini, a non ricoprire sotto una spessa coltre di cinismo e di effimero la loro esigenza di un significato del vivere. In un mondo in cui a contare sembrano essere soltanto il potere, la lussuria e il denaro, il Papa inviterà a impegnare la propria vita per qualcosa o qualcuno che la renda davvero felice e piena di senso. Indicherà non un’idea, un insieme di regole, un pacchetto di dogmi o l’estetismo di qualche bel rito, ma una persona, Gesù di Nazaret. E spiegherà ai giovani della GMG che vivere il cristianesimo non significa dover rinunciare a qualcosa ma, invece, sperimentare quel «centuplo quaggiù» che lo stesso Nazareno promise ai suoi insieme all’eternità."
    Eccola la mia chiesa!

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  168. Cari, tutti facciamo così, non esentiamoci da certi errori. Il fatto che voi citate altri santi rispetto a quelli che cita "stufo" presuppone che voi consideriate quelli "migliori" di altri.
    "Troppo comodo" vedere la pagliuzza altrui e non rendersi nemmeno conto che in fondo è una pagliuzza comune all'uomo in quanto uomo...

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  169. Beh, intanto quelli che ha citato Milanese sono canonizzati, mentre quelli che ha citato stufo, ancora non lo sono! E, parlando di Papi e del loro Magistero, non dimentichiamoci di quelli CANONIZZATI, i quali mi sembra che diano un po' fastidio a qualche modernista...

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  170. <span> Indicherà non un’idea, un insieme di regole, un pacchetto di dogmi o l’estetismo di qualche bel rito,  Purtroppo per lei, nella Chiesa ci sono anche le regole, i dogmi e l'estetismo di qualche bel rito, anche se l'estetismo non viene inteso come lo intende lei, perchè è una cosa molto più profonda. </span><span>Eccola la mia chiesa!  Ben detto: la SUA chiesa!</span>

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