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martedì 5 luglio 2011

Atti degli Apostati: si può essere “cattolici democratici” senza essere più cattolici?







Vito Mancuso è un tipo minuto dall’aria dimessa e stropicciata. E’ uno dei figli spirituali del cardinal Martini e oggi è approdato a scrivere per Repubblica.
Commentando la nomina del cardinale Scola a Milano, ha spiegato che “la questione è politica” (curioso modo di considerare la Chiesa): siccome la Curia di Milano è stata per trent’anni nell’orbita di Martini e della sua corrente, secondo Mancuso tale doveva restare.
Invece con Scola il “cattolicesimo democratico” avrebbe subito – a suo dire – “un’umiliazione pesante” perché avrebbe perso “l’unico punto di riferimento nazionale”.
Benedetto XVI – afferma l’intellettuale di Repubblica – scegliendo Scola ha scelto di “contrastare frontalmente” quella linea “cattolico democratica”.
In pratica, se così stessero le cose, dovremmo concludere che il papa ha deciso di restituire a Milano il cattolicesimo tout court, senza aggettivi. E ci sarebbe solo da rallegrarsene.
Ma la chicca dell’articolo di Mancuso è un’altra, quella dove si apprende che egli è il confidente segreto dello Spirito Santo. Scrive infatti: “non so se questo sia davvero il volere dello Spirito Santo che ha sempre amato il pluralismo”.
Evidentemente lo Spirito Santo ha detto a Mancuso che preferiva Ravasi.
La singolare idea del cattolicesimo che ha Mancuso è stata bocciata duramente, mesi fa, da Civiltà Cattolica e da Vincenzo Vitale nel libro “Volti dell’ateismo”.
Quelle pagine mostrano che Mancuso sarà anche all’interno del “cattolicesimo democratico”, ma – visti tutti i dogmi di fede che nega – sta al di fuori del cattolicesimo.
Me ne dispiace molto. Ho avuto occasione di incontrare Mancuso di recente e voglio raccontare l’episodio.
Ho accettato l’invito al programma di Corrado Augias in onda su Rai 3 verso mezzogiorno per un’intervista sul mio libro appena uscito, “La guerra contro Gesù”.
Sapevo che il salotto di Augias non è affatto neutro e che il conduttore, pure lui giornalista di Repubblica, è animato da forti sentimenti anticattolici (che scatenano ricorrenti proteste su “Avvenire”).
Io stesso, nel mio libro, lo pizzicavo su alcune assurdità da lui scritte a proposito di cristianesimo (pure durante la trasmissione ho dovuto contestargli un’altra castroneria).
Dunque non mi sono stupito quando i curatori del programma mi hanno informato che in studio era stato chiamato pure Vito Mancuso.
Mi ha divertito che Augias avesse voluto “un rinforzo”. Sinceramente – lo dico senza protervia – la cosa non mi ha affatto impensierito.
Ma non era finita. Augias – per sentirsi ancora più al sicuro – ha deciso di procedere così: lui poneva una domanda, solitamente molto dura con la Chiesa, spesso una requisitoria.
Io ero chiamato a rispondere e Mancuso poi era invitato a replicare alla mia risposta. Cosicché avevano sempre la prima e l’ultima parola. Ha fatto sistematicamente così.
Così ho dovuto digerire delle assurdità che facevano veramente venire l’orticaria: sentir ripetere per l’ennesima volta, dopo il secolo dei genocidi perpetrati dalle ideologie atee, che “il monoteismo” (genericamente inteso) sarebbe fonte di intolleranza è veramente insopportabile.
Certo, la prassi adottata da Augias non è un esempio di conduzione seria e ‘super partes’. Ma in fondo mi aspettavo cose del genere (quando non si hanno argomenti si ricorre ai mezzucci). Però le sorprese non erano finite.
Ho infatti scoperto lì, direttamente in trasmissione, che – insieme al mio – il conduttore aveva deciso di parlare anche di un altro libro (di Matthew Fox, “In principio era la gioia”), pubblicato in una collana curata da Mancuso stesso. Ovviamente un libro contro la dottrina cattolica.
Un’altra scorrettezza perché – non essendo stato informato, come era doveroso fare – mi sono trovato a dover discutere di un testo che non conoscevo, mentre Mancuso sapeva in anticipo che si sarebbe trattato del mio libro.
Il volume di Fox peraltro serviva ad Augias solo ad alimentare la polemica anticattolica, perché – ho scoperto in seguito – era già stato presentato in quella trasmissione.
Mi sono detto: ma quanto sono insicuri dei propri argomenti se devono ricorrere a questi miseri sistemi? Perché sono così impauriti da un confronto libero e paritario?
Naturalmente io ho detto comunque alcune cose e – stando alla quantità di mail che ho ricevuto – credo di averlo fatto anche in maniera efficace.
Ma adesso devo dirvi ciò che mi ha sconcertato.
Il volume di Fox si scaglia contro la dottrina del peccato originale, come se questa realtà fosse stata torvamente inventata dalla Chiesa per colpevolizzare gli uomini.
E Mancuso ha proclamato le stesse idee nei suoi libri e in quella trasmissione.
Interpellato in proposito io ho osservato semplicemente che il peccato originale è un fatto così evidente, tangibile, che chiunque può constatarlo nella sua esperienza quotidiana, tanto è vero che poeti non credenti come Charles Baudelaire e Giacomo Leopardi hanno descritto benissimo questa condizione decaduta dell’uomo, desideroso di felicità, ma strutturalmente incapace di conquistarla.
La nostra umanità è inquinata dal dolore, dal male e dalla morte. E’ un fatto, una realtà che tutti – in ogni istante – ci troviamo amaramente a constatare.
Ciò dimostra – ho concluso – che non è per nulla la Chiesa ad aver “inventato” il peccato originale, ma – al contrario – è lei l’unica ad aver dato una spiegazione della nostra condizione: la sua dottrina del peccato originale infatti fornisce l’unica ragione esauriente del guazzabuglio disperante in cui l’uomo, dalla sua nascita, si trova “gettato”.
Non solo. La Chiesa non si limita a rivelare all’uomo le cause di questa condizione, comunque misteriosa, ma annuncia e propone Gesù, il salvatore, l’unico che questa condizione può redimere, che può capovolgere il segno mortifero dell’esistenza e cambiare radicalmente il nostro destino infelice. Donando la felicità.
A questo punto è intervenuto Mancuso che ha cominciato una sua requisitoria: il peccato originale – a suo dire – è stato inventato nel V secolo da S. Agostino e nel 418, al Concilio di Cartagine, la Chiesa ha reso dogma il pensiero di Agostino.
Incredulo per questa assurdità ho obiettato che la dottrina del peccato originale c’è già in san Paolo, cioè all’origine del cristianesimo.
Mancuso lo ha negato dicendo testualmente che in san Paolo vi sarebbe soltanto il parallelismo fra Adamo e Cristo. Non sapevo se mettermi a ridere o a piangere. Possibile che un semplice giornalista come me debba svelare a uno che si fa presentare come “teologo” (e addirittura “teologo cattolico”) che San Paolo ha scritto, all’incirca nell’anno 58, la fondamentale Epistola ai Romani e che nel capitolo quinto di tale Epistola si trova già espressa nel dettaglio la dottrina del peccato originale?
Non contento di quella topica Mancuso negava che il peccato originale fosse una condizione dell’uomo e insisteva nel dire che la Chiesa imputava agli uomini un peccato non commesso.
Mi è stato facile invitare Mancuso a leggere almeno il Catechismo della Chiesa Cattolica dove sta scritto a chiare lettere che il peccato originale è stato da noi “contratto”, ma non “commesso” e che è “condizione di nascita e non atto personale” (n. 76).
Sapevo peraltro che Mancuso nega una quantità di altri dogmi della Chiesa. E’ capace di scrivere una cosa del genere: “non c’è alcuna esigenza di credere nella sua (di Gesù, nda) risurrezione dai morti per essere salvi”.
Vitale, dopo un’accurata disamina di queste mancusate, conclude che egli, negando “diversi dogmi fondamentali per la fede” come “peccato originale, immacolata concezione, immortalità dell’anima, eternità dell’inferno, si colloca volontariamente non solo al di fuori della teologia, ma anche al di fuori della dottrina cattolica e della Chiesa”.
Io, dopo l’articolo di Mancuso su Milano, mi limito a domandarmi solo se si possa essere “cattolici democratici” senza essere cattolici. Chissà che ne pensa il cardinal Martini.
Antonio Socci
Da “Libero”, 3 luglio 2011





Post scriptum:
Mancuso ha testualmente scritto:
“Oggi non c’è più nessuno così tra i vescovi delle principali diocesi italiane, ai cattolici progressisti di questo paese è stata tolta anche l’ultima possibilità di avere un punto di riferimento nella gerarchia, e non so se questo sia davvero il volere dello Spirito Santo che ha sempre amato il pluralismo visto che di Vangeli ne ha ispirati quattro, e non uno solo”.
Mi chiedo: esiste forse un vangelo “cattolico democratico” o “progressista”. E quale sarebbe dei quattro?

67 commenti:

  1. mi fa piacere che i cosiddetti  "cattolici democratici" si stiano lamentando, significa che per i cattolici veri c'è da rallegrarsi e per una volta festeggiare!!!

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  2. Dottor Socci, complimenti! E non si butti giù affermando di dover contrastare, da semplice giornalista, un sedicente teologo catto/demo/social/comunista. Mancuso è talmente patetico - insieme ad Augias - che di tanto in tanto ho l'impressione che sia stato creato dal Buon Dio per farci sorridere un po'. Anche se, in verità, il dolore, che provoca l'audiens ottenuta da tali personaggi, è tanto!
    Comunque, non è mica obbligatorio essere cattolici! Ma è cattolico (teologo incluso) soltanto chi segue quanto ci insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, come ebbe a dire il Papa nella veglia di chiusura dell'anno sacerdotale.
    Prosit a tutti voi!

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  3. Salvianus massiliensis5 luglio 2011 alle ore 18:49

    Certo che il teologo (?) Mancuso, dopo essere stato coccolato dalle gerarchie di ruiniana memoria, come speranza, forse, del tanto decantato "progetto culturale"... avendo scalpitato per qualche onore, si è gettato dalla parte opposta con militanza scellerata, negando e spergiurando i dogmi fondamentali della fede cattolica che aveva abbracciato "in sacris". I cattolici seri, le librerie che si fregiano del titolo di cattoliche dovrebbero evitare di mettere in bella mostra i suoi scritti, che dopo un primo momento vanno piuttosto maluccio nelle vendite. Lasciamo la sua anima al destino che si è scelto, sperando e pregando per il suo ravvedimento.

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  4. Augias non ha mai nascosto di essere ateo,per di più è stato anche escluso dal partito comunista in passato!
    Questo la dce lunga sul suo modo di pensare "al di sopra delle righe"!
    Ergo:l'albero si giudica dai frutti...Il brutto di questa situazione è che in una TV di Stato,dove i cittadini pagano il canone,COMPRESI I CITTADINI CATTOLICI,si sia costretti a dover sopportare certe trasmissioni che non hanno niente a che fare con l'informazione seria e super partes che dovrebbe caratterizzare LA VERA INFORMAZIONE GIORNALISTICA,CHE LASCIA AL CITTADINO LO "SPAZIO" DI FARSI UN'IDEA A RIGUARDO.Comunque,a mio parere(ovviamente sindacabile),qui il problema è Mancuso:non riesco proprio a capire come certi..."teologi" possano essere chiamati tali...e avere certi spazi!!!
    Mah,mistero della fede...(o mistero d'iniquità?!).
    Comunque voglio credere che la gente sappia ancora discernere,senza cadere nel relativismo.
    Cordialmente,un saluto a tutti.

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  5. ...Chissà se Cristo, quando tornerà alla fine dei tempi, troverà ancora la Fede sulla terra...
    Ragazzi...c'è una tale confusione in giro... ma quelli da tebere sotto controllo e a bada sono sempre i pericolosi cattolici tradizionalisti.

    RispondiElimina
  6. <p>...Chissà se Cristo, quando tornerà alla fine dei tempi, troverà ancora la Fede sulla terra...
    </p><p>Ragazzi...c'è una tale confusione in giro... ma quelli da tebere sotto controllo e a bada sono sempre i pericolosi cattolici tradizionalisti. E questi apostati parlano... parlano e nessuno della gerarchia che dica loro qualcosa.
    </p>

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  7. Te lucis ante terminum5 luglio 2011 alle ore 19:11

    Comunque, nonostante un due contro uno piuttosto scorretto, devo dire che Socci ne è uscito alla grande. Poi come Mancuso possa essere definito Cattolico dopo aver negato 14 dogmi di fede (come riportato pure dalla Civiltà Cattolica) è un gran mistero... Ah no è vero, lui è perfettamente Cattolico, gli unici da cacciar fuori sono i Tradizionalisti :(

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  8. Non capisco come un cattolico possa arrivare a dire che un dogma sia un invenzione. La curiosità umana fa si che ne indaghiamo le ragioni, i perchè pur essendo spesso inavvicinabili per la mente umana.... un dogma è un dato di fatto, una rivelazione illuminante che Dio ci regala per poter anche solo avvicinarci alla Verità. Un pilastro che con altri costituisce il corpo della dottrina cattolica. negarne anche uno solo compromette tutta la struttura teologica che ne deriva. la negazione di un dogma fa si che un cristiano non possa dirsi cattolico.
    A questo punto perchè non negare la Trinità o l'immacolata concezione o l'infallibilità del papa ecc.? 

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  9. Se Mancuso e' un teologo, io sono dottore della Chiesa.....! Pero' e' figlio spirituale del Card Martini, pastore legittimo, Per cui il mancuso ha la patente di cattolico......puo' parlare!! Simone il Cireneo dove e'?.......mi spiega la questione della legittimita' dei pastori, ubi petrus..... ibi ecclesia?, insomme...dove e' Pietro e la su Dottrina in questo caso dato che mi risulta che Pietro fosse  mooolto tradizionalista.....e sicuramente poco democratico e progressista....Mancuso e' anche Democratico! Magari anche anche pluto-giudaico!

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  10. non a caso Mancuso è stato invitato pochi anni orsono dai massoni "33" Rito scozzese antico e accettato, Piazza del Gesù 47 - Roma, in un convegno su temi iniziatici... chissà che corbellerie ha detto...

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  11. articolo molto bello su cui sono d'accordo

    vorrei solo far notare questo passaggio: "<span>Commentando la nomina del cardinale Scola a Milano, ha spiegato che “la questione è politica” (curioso modo di considerare la Chiesa)" tale atteggiamento è purtroppo presente anche in questo blog</span>

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  12. Caro ova,..."tale atteggiamento è purtroppo presente anche in questo blog"...SARA' ANCHE VERO QUELLO CHE DICI TU,MA NON SI PUO' TACERE DI FRONTE A TALE NOTIZIA.
    Oppure sta forse scritto da qualche parte che chi è legato alle tradizione deve sepre tacere perchè..."difetta in materia"?
    Se questi signori hanno tali spazi a disposizione noi,al contrario,ci accontentiamo di quelli più piccoli confidando nel Divino Ausilio e qui se ne parla.punto.
    Il Signore ha detto:"siate prudenti come i serpeti e miti come le colombe";"il vostro dire sia si si,no no,tutto il resto viene da satana".
    A me sembra giusto dire il mio NO e darne le motivazioni;la prudenza di cui ci parla Gesù Cristo non è forse diffidare da ciò che è palesemente falso perchè contrario al Magistero della Chiesa e metterne in guardia anche i fratelli???Sempre che per te non sia stato "politicamente schierato anche il Signore"!!!

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  13. invitato dai massoni a parlare? ospite, non è che avresti di che documentare l'evento con qualche linketto su internet? no tanto così perché se in futuro dovesse essere utile per fare vedere con chi si ha a che fare ho bisogno delle prove… grazie in anticipo.

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  14. Secondo la tradizione S. Nicola di Bari  avrebbe preso a schiaffi Ario dopo averlo sentito esporre la sua cristologia... ah la saggezza dei Padri! :-)
    Comunque negare il peccato originale, negare la resurrezione (e dunque in certo modo la natura divina) di Cristo non sono che i conati delle eresie antiche. Davvero il modernismo è "sintesi di tutte le eresie".

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  15. <p>complimenti ad antonio socci,che ogni tanto riesce a scrivere qualcosa di buono, nonostante la sua parabola discendente fantozziana...
    </p><p> 
    </p><p>..prima tra i fondatori de Il Sabato, i ciellini doc che non erano nè dalla parte dei comunisti nè dalla parte dei neo/teocon...
    </p><p>....poi lascia CL per l'Opus Dei....
    </p><p>........poi lascia pure l'Obra per aderire allo scisma di Merdjugorje (avrà ascoltato troppo Radio Livio)........
    </p><p> 
    </p><p> 
    </p><p>Triste, quest'epoca, in cui per sentire due parole ragionevoli dobbiamo aspettare gli ultimi rigurgiti di un Socci!
    </p>

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  16. Ospite, ritengo che  il tuo commento nei confronti di Socci sia oltremodo sgradevole, per il linguaggio che utilizzi, e ingeneroso ...

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  17. e se la Madonna apparisse realmente in un paese che tu, opite , hai così volgarmente definito? puoi non credere, ci sta, ma rispettare il paese, gli abitanti e i tanti che li vanno per pregare. Volevo solo scrivere che Mancuso è il padre spiirituale dell' azione cattolica della diocesi di Chiavari, suvvia, un po di clemenza per le sue teorie, perchè da noi sono prese sul sero, valutate, pensate, e formano generazioni(non più così abbondanti) di nuovi comunisti cattolici

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  18. Concordo in pieno con Salvatore,aggiungerei anche che,fino a prova contraria(cioè fino a che la Chiesa non si sia pronunciata definitivamente su Medjugorje)sarebbe il caso di evitare di parlare di scismi inesistenti;a meno che non si voglia contribuire,riprendendo lo spunto dal titolo del post,a scrivere altre "illuminate" pagine degli "Atti degli Apostati".

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  19. caro amico, forse non sei informato:la cosiddetta Gospa sta ''apparendo'' in quel di Monza....
    .....ogni volta che ci cambio treno mi vale quanto un pellegrinaggio a Merdjugorje!!!!

    facile prendersela con i cattocomunisti.......ma guai a toccare i movimenti (merdjugorjani e no).......

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  20. .......merdjugorje è uno scisma perchè disobbedisce a chiunque condanni merdjugorje.......ecco perchè non è stata ancora condannata dalla Chiesa......

    ....ma sì,dai,DIALOGHIAMO su una piattaforma comune:ricominciamo ad impallinare i cattocomunisti,almeno su qesto siamo daccordo!!!!

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  21. Per forza... sono consenzienti!

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  22. Cattolici democratici? I cattolici hanno un Re come fanno ad essere democrtatici?

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  23. Non mi risulta che Socci abbia mai fatto parte dell'Opus Dei, francamente. Fonti?
    Lo "scisma di Medjugorje" poi direi che è una espressione che non saprei bene come definire. Un po' come parlare dello "scisma di Fatima" forse..

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  24. L'espressione "cattolico democratico" è una contraddizione in termini, un ossimoro.

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  25. <span>Non mi risulta che Socci abbia mai fatto parte dell'Opus Dei, francamente. Per cortesia avresti una o più fonti da fornire di questa cosa che hai scritto? Comunque anche qualora cosi fosse l'Opus Dei è una bella realtà della Chiesa Cattolica quindi non ci sarebbe neanche niente di male.
    Lo "scisma di Medjugorje" è una espressione che non saprei bene come definire. Un po' come parlare dello "scisma di Fatima" forse..</span>

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  26. Mancusu sempre rima fece con coddaprocusu

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  27. grande Annarita. aggiungo che la boiata finale di Mankuso fa veramente pena
    <span>"lo Spirito Santo che ha sempre amato il pluralismo visto che di Vangeli ne ha ispirati quattro"</span>
    SI' MA DICONO TUTTI LA STESSA COSA!!! 

    Buffone.

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  28. Sgradevole, ingeneroso e........anonimo.

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  29. Cattolico Tradizionalista6 luglio 2011 alle ore 11:45

    Mancuso, allievo di Martini, dopo tutte le eresie palesi che afferma pubblicamente, dovrebbe fondarsi una sua bella chiesa protestante e sloggiare dalla Chiesa Cattolica, almeno ci lascia in pace. Un plauso a Socci, invece.

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  30. Dire la verità in modo brutale è il modo migliore per attrarre facili critiche da chi vuole oscurarla.

    Le apparizioni non riconosciute dalla Chiesa non dovrebbero essere pubblicizzate per niente. Chi davvero ci crede, preghi nel silenzio in docile attesa del responso definitivo della Chiesa senza far temerariamente tanta cagnara e disponendosi di cuore ad accettare quel responso soprattutto nel caso in cui fosse negativo.

    Invece lo scisma di Medjugorje c'è perché per il tipico medjugorjano la parola della "Gospa" vale più di quella del Papa. Gli stessi vescovi di Mostar (cioè l'autorità della Chiesa in quel di Medjugorje) hanno parlato di "vero e proprio scisma".

    Ogni movimento guidato da leader o "veggenti" porta in sé i germi dello scisma. Un caso eclatante è certo quello dei neocatecumenali, per i quali la Parola di Kiko vale più di quella del Papa, nonostante abbiano l'ossessione di qualificarsi come "approvati dal Papa".

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  31. Seguo Augias quando ci riesco ma non avevo seguito questa puntata. Ti ringrazio per averla proposta perchè l'ho fatto ora.
    A  mio avviso Augias è stato, come sempre, correttissimo ed equilibrato. Mi sono molto piaciuti tanto Socci quanto Mancuso, di più Mancuso mi ha dato ottimi spunti per nuove ed interessanti riflessioni.

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  32. E basta non guardarle certe trasmissioni, se non gradite!
    Certo che con il canone ci sono anche validissime trasmissioni tipo "I pacchi" (o come diavolo si chiama) i vari talk, le varie isole e divertissements vari, i vari TG di Minzolini (del tutto super partes) ecc. ecc

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  33. Bel modo di convincere la gente!
    Ario comunque, ai suoi che volevano prendere le armi contro gli avvversari li fermò dicendo: "<span> Non fatevi uccidere per le mie opinioni. Potrei avere torto! A nessun uomo è dato il privilegio di non sbagliare."</span>
    Soltanto per questo, in considerazione pure dei tempi dove si uccideva per niente, è da considerare UN GRANDE UOMO!

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  34. Bastava chiedere a Google.

    Intervista di Socci a Il Foglio del 31 luglio 2004: Socci lascia CL per l'Opus Dei, "piena di meraviglie"...

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  35. facile prendersela con i cattocomunisti perché la seconda parte dell'aggettivo è legata ad un'ideologia intrinsecamente perversa

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  36. Invito la redazione a cancellare l'oltraggioso commento qui sopra: oltraggioso per la logica (pazienza) e per Medjugorie divenuta "MERJUGORJE". Difettando argomenti e gusto, ecco che cosa resta. Sull'impallinare i cattocomunisti: perché impallinare qualcuno? E perché impallinare qualcuno che già si sta impallinando?

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  37. Ergo, tutto ciò che non è obbligatorio è vietato.

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  38. é sempre la solita questione, questi si credono tutti figli di Abramo e questo li fa sentire già salvi. Sono i nuovi scribi (scrivono infatti) e farisei che avanzano. Gesù li ha già giudicati.

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  39. Eppure non dobbiamo stupirci in quanto, essendo atei appartengono alla religione dell'uomo che si fa dio, non a quella di Dio che si fa uomo.
    Dunque per loro lo spirito non è che il libero pensiero (delirante).
    Si tratta di una serie di malintesi o equivoci lessicali: le stesse parole intese con significato diverso.

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  40. concordo ma aggiungo che NON è corretto definire i "cattolici democratici" (o catto comunisti) come "cattolici". Essi sono a tutti gli effetti PROTESTANTI (e come si diceva un tempo ma come oggi non i dice più, essedno protestanti sono quindi ERETICI).
    E' importante dire questo, per poter non dimenticare l'ordine naturale delle cose (che la società moderna tenta di confondere)

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  41. cioè qui c'è uno che esalta Ario e disprezza san Nicola.. ed è lo stesso che difende la "chiesa" moderna. Qualcosa DEVE voler dire!

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  42. Anselmo sei anonimo quanto lui, a meno che tu non ci fornisca nome cognome indirizzo data di nascita- Anselmo o ospite sono altrettanto ignoti

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  43. <span>Mancuso è una mezza tacca, come "teologo" non vale niente e spara una cavolata dietro l'altra. Anche come eretico non è granché.</span>
    Vorrei però permettermi di mettere in guardia tanti personaggi qui gravitanti dall'andarci piano dallo stracciarsi le vesti indignati, visto quel che si legge su questo blog sul Papa (attuale e precedenti). Lutero vi assumerebbe subito. L'ultima chicca l'ho trovata su un altro blog, dove una delle più autorevoli intervenenti su MIL ha scritto:

    "Anch'io, come Ester, resto sgomenta nel leggere le dichiarazioni del Papa sui frutti del concilio e sul rinnovamento della mentalità."

    Non mi sembra che abbia molto da invidiare al Mancuso & C.

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  44. I cattolici che hanno giurato l'ordinamento costituzionale giacobino scaturito dalla rivoluzione francese, per salvare la propria pelle, visto che i loro fratelli che non abiuravano venivano derubati e massacrati, cominciarono ad autodefinirsi democratici.
    L'importate allora, come ora, era non passare per cattolici e basta. In questo caso, i cd di oggi, dovrebbero imparare  e professare il Credo. Sarebbe decisamente troppo .......... Con l'aggettivo democratico invece, tutto diventa più umano, dialogato, articolato, ragionevole, discutibile, contrattabile, insomma alla fine monetizzabile.......,

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  45. <span>I cattolici che giurarono l'ordinamento costituzionale giacobino scaturito dalla rivoluzione francese, per salvare la propria pelle, visto che i loro fratelli che non abiuravano venivano derubati e massacrati, cominciarono ad autodefinirsi democratici.  
    L'importate allora, come ora, era non passare per cattolici e basta. In questo caso, i cd di oggi, dovrebbero imparare  e professare il Credo. Sarebbe decisamente troppo .......... Con l'aggettivo democratico invece, tutto diventa più umano, dialogato, articolato, ragionevole, discutibile, contrattabile, insomma alla fine monetizzabile.......,</span>

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  46. <span><span>I cattolici che giurarono l'ordinamento costituzionale giacobino scaturito dalla rivoluzione francese, per salvare la propria pelle, visto che i loro fratelli che non abiuravano venivano derubati e massacrati, cominciarono ad autodefinirsi democratici.    
    L'importante allora, come ora, è non passare per cattolici e basta. In questo caso, i cd di oggi, dovrebbero imparare  e professare il Credo. Sarebbe decisamente troppo .......... Con l'aggettivo democratico invece, tutto diventa più umano, dialogato, articolato, ragionevole, discutibile, contrattabile, insomma alla fine monetizzabile.......,</span></span>

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  47. Comunque Mancuso sul discorso Scola a Mllano si sbaglia. Tutti sanno che il Santo Padre aveva scelto Bagnasco che ha dapprima pposto un rifiuto - come si è potuto leggere in diversi organi di stampa ma poi vista la sollecitazione in merito ad un suo incarico a Milano
    da parte del Pontefice, ha deciso di accettere pronunciando il famoso "obbedisco". Il guaio è stato che tra l'elezione ad Arcivescovo di Milano di Angelo Bagnasco si è messo un preto omosessuale e cocainomane (come dal lui descrittosi) Don Riccardo Seppia. Lo scandalo nella Arcidiocesi di Genova ha impedito al Card. Bagnasco di lasciare subito Genova perchè doveva occuparsi di sistemare la situazione dopo lo sconquasso mediatico del caso Seppia. Anche il Papa ha convenuto che spostare dopo un tale scandalo Bagnasco sarebbe euqivalso ad una fuga tra l'altro per demeriti non suoi. Visto che il buon Riccardo Seppia pare abbia goduto di ampie coperture proprio durante la reggenza dell'Arcidiocesi ligure di Tettamanzi.
    Visto l'impossibilità di spostate Bagnasco a quaesto punto l'unico nome di cui Bendetto XVI aveva piena fiducia era proprio Scola che quindi è stato dirotttato a Milano, non senza qulache lacrimuccia come si evince da un intervista di fine Maggio di Scola su Gazzettino.
    Nessun affossamento dunque del punto di rifermento del Cattolicesimo Democratico. Ma semplice necessità ecclesiale. Il candidato di Milano era Bagnasco, tolto lui per cause di forza maggiore. La figura di Scola era l'unica che godev adella fiducia di Benedetto XVI.
    Tutti i vari nomi fatti da Bruno Forte ad Ambrosio erano scelte che il Papa aveva già scartato ottimi prelati ma non della caratura per potere reggere la Diocesi più grande del mondo.
    Caro

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  48. <span>Comunque Mancuso sul discorso Scola a Mllano si sbaglia. Tutti sanno che il Santo Padre aveva scelto Bagnasco che ha dapprima posto un rifiuto - come si è potuto leggere in diversi organi di stampa ma poi vista la sollecitazione in merito ad un suo incarico a Milano  
    da parte del Pontefice, ha deciso di accettere pronunciando il famoso "obbedisco". Il guaio è stato che tra l'elezione ad Arcivescovo di Milano di Angelo Bagnasco si è messo un prete</span><span> omosessuale e cocainomane (come dal lui descrittosi) Don Riccardo Seppia. Lo scandalo nella Arcidiocesi di Genova ha impedito al Card. Bagnasco di lasciare subito Genova perchè doveva occuparsi di sistemare la situazione dopo lo sconquasso mediatico del caso Seppia. Anche il Papa ha convenuto che spostare dopo un tale scandalo Bagnasco sarebbe euqivalso ad una fuga tra l'altro per demeriti non suoi. Visto che il buon Riccardo Seppia pare abbia goduto di ampie coperture proprio durante la reggenza dell'Arcidiocesi ligure di Tettamanzi.  
    Visto l'impossibilità di spostate Bagnasco a questo punto l'unico nome di cui Bendetto XVI aveva piena fiducia era proprio Scola che quindi è stato dirotttato a Milano, non senza qulache lacrimuccia come si evince da un intervista di fine Maggio di Scola su Gazzettino.  
    Nessun affossamento reazionario d</span><span>unque del punto di rifermento del Cattolicesimo Democratico in Italia</span><span>. Ma semplice necessità ecclesiale. Il candidato di Milano era Bagnasco, tolto lui per cause di forza maggiore. La figura di Scola era l'unica che godeva</span>
    <span>della fiducia di Benedetto XVI.  
    Tutti i vari nomi fatti da Bruno Forte ad Ambrosio erano scelte che il Papa aveva già scartato ottimi prelati ma non della caratura </span>
    <span>e della personalità </span><span>per potere reggere la Diocesi più grande del mondo.  </span>
    <span>Don Vito mi sa che come giornalista deve migliorare,,, come teologo non lo so
    </span>

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  49. <span><span>Comunque Mancuso sul discorso Scola a Mllano si sbaglia. Tutti sanno che il Santo Padre aveva scelto Bagnasco che ha dapprima posto un rifiuto - come si è potuto leggere in diversi organi di stampa ma poi vista la sollecitazione in merito ad un suo incarico a Milano    
    da parte del Pontefice, ha deciso di accettere pronunciando il famoso "obbedisco". Il guaio è stato che tra l'elezione ad Arcivescovo di Milano di Angelo Bagnasco si è messo un prete</span><span> omosessuale e cocainomane (come dal lui descrittosi) Don Riccardo Seppia. Lo scandalo nella Arcidiocesi di Genova ha impedito al Card. Bagnasco di lasciare subito Genova perchè doveva occuparsi di sistemare la situazione dopo lo sconquasso mediatico del caso Seppia. Anche il Papa ha convenuto che spostare dopo un tale scandalo Bagnasco sarebbe euqivalso ad una fuga tra l'altro per demeriti non suoi. Visto che il buon Riccardo Seppia pare abbia goduto di ampie coperture proprio durante la reggenza dell'Arcidiocesi ligure di Tettamanzi.    
    Visto l'impossibilità di spostate Bagnasco a questo punto l'unico nome di cui Bendetto XVI aveva piena fiducia era proprio Scola che quindi è stato dirotttato a Milano, non senza qulache lacrimuccia come si evince da un intervista di fine Maggio di Scola su Gazzettino.    
    Nessun affossamento reazionario d</span><span>unque del punto di rifermento del Cattolicesimo Democratico in Italia</span><span>. Ma semplice necessità ecclesiale. Il candidato di Milano era Bagnasco, tolto lui per cause di forza maggiore. La figura di Scola era l'unica che godeva</span>  
    <span>della fiducia di Benedetto XVI.    
    Tutti i vari nomi fatti da Bruno Forte ad Ambrosio erano scelte che il Papa aveva già scartato ottimi prelati ma non della caratura </span> 
    <span>e della personalità </span><span>per potere reggere la Diocesi più grande del mondo.  </span>  
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  50. Filippo ( pontifex minimus)6 luglio 2011 alle ore 15:48

    Sì, infatti. Ormai, a causa di don Seppia, è difficile che Bagnasco diventi papa. Secondo me, i più favoriti, per adesso, sono Ravasi e Scola che ha acquisito punteggio di recente.

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  51. Egregio Sinclair,se considera Augias,che nutre un vivo odio contro la Chiesa, correttissimo ed equilibrato,allora lei è davvero ingenuo !Augias conosce <span>benissimo</span> l'arte della Retorica,e la usa per ottenere risultati non condivisibili. Per quanto riguarda il povero Mancuso,non ho idea di quali interessanti spunti di riflessione potrebbe dare,oltre a quelli "utili"per allontanarsi dalla Fede Cattolica ! Leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica no? E S.Tommaso? Sapesse quanti spunti!!

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  52. Caro il nostro "Ospite" sofista, qui non si tratta di decidere se tifare la Juve piuttosto che il Milan. Qui si tratta della Beatissima Vergine, Madre di Dio, che in tantissimi, sprezzantemente temerari nel presumere un giudizio positivo della Chiesa, insistono a dire che "appare".

    Perciò, se permetti, un po' di cautela ci vuole. A cominciare dall'uso del condizionale ipotetico al posto del presente indicativo imperioso. Ed a parlare di apparizioni certificate dalla Chiesa.

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  53. Quest'argomento della necessità ecclesiale è l'ennesima inevitabile martellata a quegli ingenui che pensano che il Papa avrebbe tutto sommato sempre mano libera e totale autonomia.

    Nella nostra epoca, grazie alla televisione (il tabernacolo del demonio, come la chiamava padre Pio che aveva la vista molto lunga) ci vuol poco a gettar scompiglio nella Chiesa: basta sbattere un mostro in prima pagina pescando a caso qualche scheletro in qualche armadio clericale.

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  54. Anselmo, per rispetto degli altri utenti, ha un nick name su questo blog

    Anselmo cerca di dire, come dovrebbe essere, le proprie opinioni senza fare attacchi sul piano personale ad altri.

    Se il commento di ospite delle 21.56 per lei è  corretto allora non abbiamo nulla da dirci.

    Resta il fatto che molte discussioni sono rovinate dalla confusione creata da troppi "ospiti" che si accavallano.
    E' così difficile darsi un nick name ?

    PS: la Redazione può avere tutti i dati personali che desidera.

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  55. Si si,lui lo può dire,basta che non gli venga permesso di nuocere anche agli altri...poi lui può starsene bello tranquillo con le sue convinzioni in...santa pace.

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  56. I blog funzionano con dei nick name con cui identificarsi nelle discussioni mentre qui spesso, purtroppo, c'è un caos tra ospiti che si intrecciano ( lei che ospite e tra quelli che han scritto sopra e quelli sotto ? ).

    E' una questione di rispetto degli altri utenti: io posso seguire chiaramente il pensiero, ad es.di Moscardò o Mic o Caterina o Simone di Cirene ecc.. ecc.. ecc.. e dialogare con loro.


    Per i dati personali è una questione tra gli utenti e gli amministratori di un blog e quello che loro richiedono viene tranquillamente fornito.

    L'anonimato è relativo alla comunità virtuale ( blog o social forum ) e assume un aspetto sgradevoli quando si fa un attacco alla persona ( in questo caso  un rispettabile padre di famiglia ).  

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  57. Io non ho mai avuto alcuna intenzione di DISPREZZARE San Nicola, dove diavolo mai hai letto una mia affermazione simile!
    Ho solo detto che lo schiaffeggiare la gente per convincerla ad abbandonare le proprie idee non mi sembra un buon metodo educativo; comunque visti i tempi...Di sicuro però preferisco il metodo di Ario, questo è certo

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  58. Io non guardo Augias perchè mi fa andare di traverso il pranzo; giro direttamente su RaiStoria o RaiNews. Sono molto più utili.

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  59. L'ha schiaffeggiato perchè San Nicola era un vescovo, e Ario un prete che diceva sciocchezze pericolose.

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  60. I vangeli non sono quattro, sono quattro i libri del Vangelo. Non per niente si dice "Dal Vangelo secondo ..."; Vangelo ( come dovrebbero ben sapere tutti i teologi amanti del greco vuol dire "Buona notizia", ora la notizia è una, anche se è riferita da quattro persone.

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  61. ovosodo con trippa sinclarizzata7 luglio 2011 alle ore 11:54

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  62. E' vero il Papa non ha mano libera ma ciò che conta è sempre come per qualsiasi altro la Real Politik
    Se poi si è ricattabili come sul caso Seppia da stampa e televisione...

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  63. Se è per questo io - con le mie orecchie e in pubblico dibattito - ho sentito l'esimio teologo prof. Carmelo Dotolo pere il panegirico di Ario e delle sue dottrine. Ed è professore presso la Pontificia Università Urbaniana!

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