.Oratio dal Messale 1962, che ottimamente impetra l'intercessione di questo grande Papa, riassumendo i suoi grandi meriti a difesa della Chiesa e della Cristianità.
"Deus, qui ad conterendos Ecclesiae tuae hostes, et ad divinum cultum reparandum, beatum Piium Pontifice maximum eligere dignatus es: fac nos ipsius defendi praesidiis et ita tuis inhaerere obsequiis: tu, omnium hostium superatis insidiis, perpetua pace laetemur. Per Dominum"
.(O Dio, che ti sei degnato di eleggere il beato Pio a sommo Pontiefice per abbattere i nemici della Tua Chiesa e per restaurare il culto divino; fa che noi, aiutati dal suo soccorso, ci dedichiamo totalmente al tuo servizio e vinciamo le insidie di tutti i nemici e raggiungiamo la pace etenra. Per il Signore).
.(O Dio, che ti sei degnato di eleggere il beato Pio a sommo Pontiefice per abbattere i nemici della Tua Chiesa e per restaurare il culto divino; fa che noi, aiutati dal suo soccorso, ci dedichiamo totalmente al tuo servizio e vinciamo le insidie di tutti i nemici e raggiungiamo la pace etenra. Per il Signore).
Da Cantuale Antoniuam:
Una bella preghiera sacerdotale da dire alla fine della Messa come ringraziamento e saluto alla Santa Trinità. San Pio V l'aveva inserita come preghiera privata (devozionale) del sacerdote prima della benedizione al termine della Messa. Con la riforma è caduta in oblio, ma si può lodevolmente sussurrarla anche dopo la benedizione. Chi celebra il rito ordinario la può recitare tra sé anche mentre saluta l'altare e il tabernacolo e inizia la processione di ritorno in sacrestia. Sussurrando questa preghiera i gesti si faranno con più calma e attenzione devota. Provare per credere.
"Placeat tibi, sancta Trinitas, obsequium servitutis meæ: et præsta, ut sacrificium quod oculis tuæ maiestatis indignus obtuli, tibi sit acceptabile; mihique et omnibus pro quibus illud obtuli, sit, te miserante, propitiabile. Per Christum Dominum nostrum. Amen"
«Ti sia gradito, o santa Trinità, l'ossequio del mio servizio sacerdotale: e concedi che il sacrificio che - sebbene indegno, ho offerto agli occhi della tua divina maestà - sia a te accetto; e, per la tua misericordia, sia di giovamento a me e a tutti coloro per i quali l'ho offerto. Per Cristo Nostro Signore. Amen».
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Una bella preghiera sacerdotale da dire alla fine della Messa come ringraziamento e saluto alla Santa Trinità. San Pio V l'aveva inserita come preghiera privata (devozionale) del sacerdote prima della benedizione al termine della Messa. Con la riforma è caduta in oblio, ma si può lodevolmente sussurrarla anche dopo la benedizione. Chi celebra il rito ordinario la può recitare tra sé anche mentre saluta l'altare e il tabernacolo e inizia la processione di ritorno in sacrestia. Sussurrando questa preghiera i gesti si faranno con più calma e attenzione devota. Provare per credere.
"Placeat tibi, sancta Trinitas, obsequium servitutis meæ: et præsta, ut sacrificium quod oculis tuæ maiestatis indignus obtuli, tibi sit acceptabile; mihique et omnibus pro quibus illud obtuli, sit, te miserante, propitiabile. Per Christum Dominum nostrum. Amen"
«Ti sia gradito, o santa Trinità, l'ossequio del mio servizio sacerdotale: e concedi che il sacrificio che - sebbene indegno, ho offerto agli occhi della tua divina maestà - sia a te accetto; e, per la tua misericordia, sia di giovamento a me e a tutti coloro per i quali l'ho offerto. Per Cristo Nostro Signore. Amen».
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Testo preso da: Cantuale Antonianum maggio 2010 . ttp://www.cantualeantonianum.com/2010_05_01_archive.html#ixzz1KzjkgTN9
http://www.cantualeantonianum.com
http://www.cantualeantonianum.com
Durante il suo breve pontificato (1566-1572)
ordinò la disciplina ecclesiastica,
compilò il Breviaro e il Messale e pubblicò il Catechismo
secondo le disposizioni del Concilio Ecumenico di Trento.
Rese obbligatoria la Summa Teologica di S. Tommaso nelle Università Cattoliche.
A Lepanto ottenne la Vittoria dei Cristiani contro i Turchi (07.10.1571).
Ordinò, a tal ricordo, la commemorazione di S. Maria della Vittoria il 7 ottobre,
introdusse nelle litanie mariane l'appellativo "Auxilium Christianorum",
e dispose che le campane suonassero all'Ave Maria al mattino, mezziogiorno e sera.
ordinò la disciplina ecclesiastica,
compilò il Breviaro e il Messale e pubblicò il Catechismo
secondo le disposizioni del Concilio Ecumenico di Trento.
Rese obbligatoria la Summa Teologica di S. Tommaso nelle Università Cattoliche.
A Lepanto ottenne la Vittoria dei Cristiani contro i Turchi (07.10.1571).
Ordinò, a tal ricordo, la commemorazione di S. Maria della Vittoria il 7 ottobre,
introdusse nelle litanie mariane l'appellativo "Auxilium Christianorum",
e dispose che le campane suonassero all'Ave Maria al mattino, mezziogiorno e sera.
Proclamò dottori della Chiesa: S. Tommaso d'Aquino, S. Basilio Magno, S. Giovanni Crisostomo, S.Gregorio Nazianzeno, S. Atanasio
RispondiEliminaTutto abrogato nel post-concilio dal papa peggiore che la storia ricordi, Montini...
RispondiElimina...e non GPII? Circolare allora, nell chiesa di oggi se non hai fatto qualcosa per GPII non sei nessuno...
RispondiEliminaI Papi dopo il Concilio Vaticano II (che ricordo è l'ultimo Concilio della Chiesa Cattolica, per chi non lo sapesse) sono dei veri Cristi in terra, come tutti gli altri!
RispondiEliminaBella la storia di questo grande Papa scritta qui:
RispondiEliminahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/27000
Sorprende come alcune realtà dell'epoca siano più che attuali.
San Pio V, prega per noi!
Seriamente: che cosa pensa san Pio V della beatificazione del suo successore, Giovanni Paolo II? Che cosa non darei per saperlo!
RispondiEliminaSancte Pie V, ora pro nobis et pro Ecclesia Dei
La Grande Battaglia di Lepanto! Altro che baciare il corano!
RispondiEliminaLa Grande Battaglia di Lepanto! Altro che baciare il corano!
RispondiEliminaLa Grande Battaglia di Lepanto! Altro che baciare il corano!
RispondiElimina...é facile indovinare: fino a SPioX (almeno) tutti lo avrebbero scomunicato. Senza esitazione.
RispondiEliminaE' che col tempo ci siamo abituati come ci si abitua alla puzza. Cosi' scivolando poco a poco gli errori di oggi (come baciare il corano) ci sembrano sviste innocue.
Il vero test é chiedere a SPioV cosa pensava di PioIX, SPioX, PioXI... e poi cosa pensava di PaoloVI e GPII. E li' arrivano le sorprese...
Messainlatino.it
RispondiEliminaPer lo svago di commentatori per niente cattolici...
<span>Messainlatino.it
RispondiEliminaPer lo svago di commentatori che non hanno niente di meglio da fare che sputare sentenze su papa, beatificazione ecc ecc...</span>
E che di "pregare"...
RispondiEliminaNON SE NE PARLA PROPRIO
e voi ospiti, che ne sapete della vita privata dei bloggers, se pregano o no e quanto ?
RispondiEliminaquesto che fate voi, (pure in neretto, dall'alto di uno scranno virtuale), si chiama "giudizio temerario"; invece l'atto di un Papa che bacia il corano è un atto pubblico, che è fonte di scandalo per la fede di tutti, è un esempio che fa cattiva scuola , dall'alto della Cattedra di Pietro: quando lo capirete ?
<span>e voi ospiti, che ne sapete della vita privata dei bloggers, se pregano o no e quanto ?
RispondiEliminaquesto che fate voi, (pure in neretto, dall'alto di uno scranno virtuale), si chiama "giudizio temerario"; invece l'atto di un Papa che bacia il corano è un atto pubblico, che è fonte di scandalo per la fede di tutti, è un esempio che fa cattiva scuola , esempio di trasgressione del 1° e sommo comandamento, dall'alto della Cattedra di Pietro, MAI visto in 2000 anni: quando lo capirete ?</span>
<span>
RispondiElimina<p>e lei ospite, che sicuramente ha molto di meglio da fare, perchè staziona su questo blog adatto agli oziosi ?
</p><p>è forse il suo lavoro quello di fare l'ispettore di MIL per segnalare (a chi?...) gli oziosi che non pregano?
</p></span>
ma no ospite: non è stato nulla abrogato!!
RispondiEliminaOggi, durante la S.Messa, ho pregato l'intercessione di San Pio V perche' la Chiesa non perda la sua fede (o almeno non la perda del tutto), e ci siano sempre dei sacerdoti che insegnino la buona Dottrina. Che differenza tra questo grande Santo, e il 'beato santo subito' !! E' la stessa differenza che c'e' tra il sole spendente e una lampadina smorta e semi-fulminata.
RispondiEliminaSan Pio V attuò il Concilio di Trento ponendo rimedio a una situazione di
RispondiElimina1. frammentazione della liturgia in una miriade di localismi
2. incertezza della dottrina e pericolo d'eresie
3. sbandamento morale del clero
4. pericolo di tracollo dell'Europa sotto l'attacco dell'islam
Questa situazione ricorda qualcosa?
E' l'esempio che se uno vuole può fare tanto con l'aiuto dello Spirito Santo, se uno vuole....
RispondiEliminaCaspita Luis è la sittuazione che viviamo ora, ma quando arriverà un altro Pio V a salvare la barca? Qui pare che il Papa non possa fare nulla, sarà o non sarà colpa di quel ideale Conciliare dove il Papa è al pari di tutti gli altri vescovi e non deve fare troppo il monarca? Quest'aria di democrazia, entrata dalle finestre vaticane, quando verrà sanata da fresca aria di montagna, quella montagna sulla cima della quale sorge il trono di Pietro?
RispondiEliminaMI sembra molto simile a quella attuale...se non fosse che oggi siamo messi forse un pochino peggio.
RispondiEliminaAccidenti a chi li raccatta. :-D
RispondiEliminasiamo messi molto peggio per questo punto:
RispondiElimina<span>2. incertezza della dottrina e pericolo d'eresie :</span>
oggi le eresie sono accolte dentro la Chiesa come nuove catechesi, come "itinerari di formazione cristiana", perchè la Chiesa, nel relativismo trionfante accettato in conseguenza del principio di dialogo "ecumenico" con tutti i diversi, e <span>inclusività di tutte le opinioni e diverse modalità di credere,</span> ha ormai accettato che esistono "diverse verità" tra le credenze del mondo, tutte con pari dignità di essere proclamate e "scambiate" in una specie di fecondazione reciproca delle opinioni, tra le quali la Verità cattolica è diventata solo "una fra le tante": non più riconosciuta come la Verità assoluta ed eterna di Nostro Signore, da annunciare al mondo, per evangelizzarlo, ma come "qualcosa" da cercare da capo, a cui tendere insieme con i "diversamente" camminanti alla ricerca di quel vero (astratto) che nella sua interezza pare sfuggire a tutti:
ciò è lo stesso concetto ispiratore (ahimè...) della mitica riunione di Assisi1-2-3, dove si disporranno <span>tutti insieme, in pari condizione di "ricerca", </span>(come fossero dei corridori, resi pari ai blocchi di partenza, senza che ci sia uno in vantaggio sugli altri, ciò per un malinteso senso di equità, inaccettabile dal vero cattolico, inaudito per 1977 anni: falsissima e fuorviante idea di parità, in ambito religioso), in silenzio, nel buio delle anime incerte, dovranno cercare (dove...) invocare (da chi...) la pace che il mondo non trova ancora !
(e non è altro che la realizzazione pratica, mondiale, epocale, global-MEDIATICA, del famoso libertè - egalitè - fraternitè.....)
questa è la realtà nuovissima (da brivido, qualora se ne raggiunga l'esatta percezione....), che MAI si era manifestata, in nessuna epoca precedente, per quanto disastrata, nuova per dimensioni, gravità e profondità e proprio per la sua oscurità, immane difficoltà ad essere COM-presa, cioè abbracciata con lo sguardo della mente, presa da vertigine d'orrore: è come trovarci tutti nell'occhio di un ciclone, dal quale è difficilissimo uscire, bisogna -volere o nolere- venirne travolti, pregando per il minimo danno ai singoli e all'intero Corpo.....ed ha solo un nome: APOSTASIA, dilagante, come un'ondata alta, lunga, larga e devastante, che, essendo il suo peggiorare più rapido delle nostre difese e iniziative (formazione di gruppi di resistenza, o pro MP) non a tutti permette di rifugiarsi nelle oasi, ancora troppo rare (v. Messe VO, sempre fortemente impedite).
<p><span><span>siamo messi molto peggio per questo punto: </span></span><span>
RispondiElimina<span>2. incertezza della dottrina e pericolo d'eresie : </span>
<span>oggi le eresie sono accolte dentro la Chiesa come nuove catechesi, come "itinerari di formazione cristiana", perchè la Chiesa, nel relativismo trionfante accettato in conseguenza del principio di dialogo "ecumenico" con tutti i diversi, e <span>inclusività di tutte le opinioni e diverse modalità di credere,</span> ha ormai accettato che esistono "diverse verità" tra le credenze del mondo, tutte con pari dignità di essere proclamate e "scambiate" tra loro, nel dialogo generale, in una specie di fecondazione reciproca delle opinioni, tra le quali la Verità cattolica è diventata solo "una fra le tante": non più riconosciuta come la Verità assoluta ed eterna di Nostro Signore, da annunciare al mondo, per evangelizzarlo, ma come "qualcosa" da cercare da capo, a cui tendere -FRATERNAMENTE, senza sensi di superiorità-insieme con i "diversamente" camminanti alla ricerca di quel vero (astratto) che nella sua realtà e interezza pare sfuggire a tutti: </span>
<span> è lo stesso concetto ispiratore (ahimè...) della mitica riunione di Assisi1-2-3, dove si disporranno <span>tutti insieme, in pari condizione di "ricerca", </span>(come fossero dei corridori, resi pari ai blocchi di partenza, senza che ci sia uno in vantaggio sugli altri, ciò per un malinteso senso di equità, inaccettabile dal vero cattolico, inaudito per 1977 anni: falsissima e fuorviante idea di parità, in ambito religioso), in silenzio, nel buio delle anime incerte, dovranno cercare (dove...) invocare (da chi...) la pace che il mondo non trova ancora ! </span>
<span>(e non è altro che la realizzazione pratica, mondiale, epocale, global-MEDIATICA, del famoso libertè - egalitè - fraternitè.....) </span>
<span>questa è la realtà nuovissima (da brivido, qualora se ne raggiunga l'esatta percezione....), che MAI si era manifestata, in nessuna epoca precedente, per quanto disastrata, nuova per dimensioni, gravità e profondità e proprio per la sua oscurità, immane difficoltà ad essere COM-presa, cioè abbracciata con lo sguardo della mente, presa da vertigine d'orrore: è come trovarci tutti nell'occhio di un ciclone, dal quale è difficilissimo uscire, bisogna -volere o nolere- venirne travolti, pregando per il minimo danno ai singoli e all'intero Corpo.....ed ha solo un nome: APOSTASIA, dilagante, come un'ondata alta, lunga, larga e devastante, che, essendo il suo peggiorare più rapido delle nostre difese e iniziative (formazione di gruppi di resistenza, o pro MP), non a tutti permette di rifugiarsi nelle oasi, ancora troppo rare (v. Messe VO, sempre fortemente impedite).</span></span><span></span>
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Confesso che non mi piace il gioco di contrapporre tra loro chi è stato innalzato dalla Chiesa - che ne possiede la legittima autorità- agli onori degli altari. Magari "facendo il tifo" per chi ci è simpatico (S. Pio V) e denigrando chi ci piace di meno (Giovanni Paolo II).
RispondiEliminaTanto varrebbe stracciarsi le vesti - che so - perché S. Caterina da Siena e S. Vicenzo Ferrer erano rispettivamente fattori appassionati del papa di Roma e del papa di Avignone, oppure scandalizzarsi per i dissapori e le durissime critiche mosse da S. Pio X al B. Andrea Ferrari, o ancora ricordare i rapporti non proprio idilliaci tra il B. Pio IX e il B. Antonio Rosmini.
Io preferisco meditare sulla meraviglia e la consolazione ineffabile che devono avere provato costoro ritrovandosi nella casa del unico Padre a godere assieme alla Chiesa Trionfante della visione beatifica.
<span>Confesso che non mi piace il gioco di contrapporre tra loro chi è stato innalzato dalla Chiesa - che ne possiede la legittima autorità - agli onori degli altari. Magari "facendo il tifo" per chi ci è simpatico (S. Pio V) e denigrando chi ci piace di meno (Giovanni Paolo II).
RispondiEliminaTanto varrebbe stracciarsi le vesti - che so - perché S. Caterina da Siena e S. Vicenzo Ferrer erano rispettivamente fautori appassionati del papa di Roma e del papa di Avignone, oppure scandalizzarsi per i dolorosi dissapori e le durissime critiche mosse da S. Pio X al B. Andrea Ferrari, o ancora ricordare i rapporti non proprio idilliaci tra il B. Pio IX e il B. Antonio Rosmini.
Io preferisco meditare sulla meraviglia e la consolazione ineffabile che devono avere provato costoro ritrovandosi nella casa dell'unico Padre a godere assieme alla Chiesa Trionfante della visione beatifica.</span>
il Concilio Vaticano II è l'ultimo è vero ma è il primo di tutti gli altri 21 (se non vado errando) a non essere Dogmatico......
RispondiEliminaOrmai, qui, ognuno tenta di spararla più grossa degli altri :)
RispondiEliminaLungi da me il voler giustapporre qualcuno a qualcunaltro...
RispondiEliminaNoto la situazione di sbandamento in cui siamo piombati dopo il CVII (o se preferite le sue applicazioni o interpretazioni...) e qualcosa di simile doveva essere lo scossone della cd. riforna che portò alla cristianità la necessità della medicina del grande Concilio Tridentino.
...abbiamo egualmente il nemico esterno e il nemico interno, solo che non ne siamo consapevoli; hai presente il film in cui a Rocky Balboa che ne tocca come un babbione dal glaciale Ivan (mi pare) dall'angolo gli gridano: "Non fa male, non fa male!"... fa male, eccòme!!!
RispondiElimina@ Filippo
RispondiElimina??????????
Voler mettere in discussione un concilio, vuol dire metterli in discussione tutti, come non ci possiate arrivare non lo capisco. se ci furono degli abusi ci furono non durante ma nel post-concilio, quando un papa mal consigliato andò oltre la lettera del Concilio, ma la colpa io non la do a Paolo VI ma ai suoi consiglieri fraudolenti, di cui egli si sbarrazzò non appena se ne accorse.
RispondiElimina