Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

giovedì 7 aprile 2011

L'arcivescovo di Bruxelles nuovamente intortato


Già l'anno scorso, e per giunta nel corso di una celebrazione eucaristica, il Primate del Belgio aveva subito un vile attacco dello stesso genere (link).

Quest'anno, durante una sua visita all'Università ex cattolica di Lovanio, il fatto si è ripetuto, prima e durante la conferenza, come mostra questo video girato da complici degli autori dello squallido gesto. Come già in passato, la motivazione è omosessualista: l'arcivescovo di Bruxelles si permette di aderire alla dottrina cattolica, che non ammette né l'esercizio della pederastia, né la contraccezione, né l'aborto.

Il tempo in cui predicare il Vangelo sarà considerato comportamento criminoso e antisociale si avvicina sempre più a grandi passi.

Bisogna comunque ammettere che mons. Léonard ha reagito con considerevole fair play.

Enrico

40 commenti:

  1. Proviamo a farlo a qualche imam?

    RispondiElimina
  2. ...o a qualche santone, sciamàno, guida spirituale buddista, indù, animista.....
    Allora vedrai che il gesto sarà condannato (giustamente) come un attacco vigliacco, stupido e violento. Ma lo fanno solo a un vescovo cattolico, allora va bene.

    RispondiElimina
  3. facciamolo anche a qualche sacerdote che esercita ad oleggio? almeno si aggiunge una nuova scenetta al circo danzerino multicolor!

    RispondiElimina
  4. Non so cosa dovrebbe fare l'autorità ecclesiastica in questa università che, ritengo, dipenda dalla Chiesa.
    Ma mons. Leonard è troppo un galantuomo.....

    RispondiElimina
  5. La torta in faccia è una trovatina un po' gay. Per i preti che ostacolano il motu proprio S.P. ci vorrebbe casomai qualcosa di più sostanzioso, come i gavettoni della naja di buona memoria.

    RispondiElimina
  6. Nobis quoque peccatoribus7 aprile 2011 alle ore 12:52

    E se un simile trattamento lo ricevessero Odifreddi o Augias?

    Avrete notato che il giornale fondato da Eugenio Scalfari continua ad attaccare il Prof. De Mattei, coplevole di ricoprire una carica nel mondo scientifico nazionale e di professarsi al tempo stesso cattolico, citando all'uopo dottrina e Padri della Chiesa.

    FdS

    RispondiElimina
  7. E' TERRIBILE LA SITUAZIONE DI QUELLA UNIVERSITA' ANDREBBE CHIUSA. UNA UMILIAZIONE PER LA CHIESA  CHE SA DI SACRILEGIO. UNA LEZIONE PER COMPRENDERE I FRUTTI DEL <<concilio>>.</concilio>

    RispondiElimina
  8. Ma lascia perdere "il Concilio"; che cavolo c'entra?

    RispondiElimina
  9. eccome se c'entra !  c'entra l'incoerenza abissale e mostruosa di un concilio che ha proclamato  il DIALOGO , con tutto e tutti, accoglienza ad eretici, catto-buddismo, catto-indusimo,...cato-ciòchesi vuole,....ma GIAMMAI dialogo con i ministri di Dio che ricordano al popolo-gregge la Legge di Dio che non si deve calpestare, ovvero la Dottrina perenne, confermata e consegnata da Nostro Signore alla sua Chiesa: ecco cosa c'entra, caro ospite.
    Il mitico mega-concilio ha voluto "non usare più il rigore" ed ecco i risultati:  vietato vietare, tutto è permesso, nella Chiesa e nella società, abbattuta ogni barriera di religione, di pudore, di fermezza morale e disciplinare:   rompete le righe, e vinca il migliore, ovvero il più prepotente, violento e prevaricatore  !
    ......e la ricreazione continua......
    la Tradizione e la morale cristiana sono sempre più vietate: guai a chi ce le ricorda, coi 10 comandamenti che si devono "evolvere".

    RispondiElimina
  10. E' vero il Concilio non c'entra, ma non si può dire che certe cose non siano i frutti del "concilio secondo... troppi"!
    PS: a scanso di equivoci si noti l'uso delle maiuscole e delle virgolette.

    RispondiElimina
  11. <span>eccome se c'entra !  c'entra l'incoerenza abissale e mostruosa di un concilio che ha proclamato  il DIALOGO , con tutto e tutti, accoglienza ad eretici, catto-buddismo, catto-indusimo,...cato-ciòchesi vuole,....ma GIAMMAI dialogo con i ministri di Dio che ricordano al popolo-gregge la Legge di Dio che non si deve calpestare, ovvero la Dottrina perenne, confermata e consegnata da Nostro Signore alla sua Chiesa: ecco cosa c'entra, caro ospite.  
    Il mitico mega-concilio ha voluto "non usare più il rigore" ed ecco i risultati:  vietato vietare, tutto è permesso, nella Chiesa e nella società, abbattuta ogni barriera di religione, di pudore, di fermezza morale e disciplinare:   rompete le righe, e vinca il migliore, ovvero il più prepotente, violento e prevaricatore  !  
    ......e la ricreazione continua......  
    la Tradizione e la morale cristiana sono sempre più vietate: guai a chi ce le ricorda, coi 10 comandamenti che, ormai, si devono "evolvere" e reinterpretare, adeguandoli ai tempi moderni.</span>

    RispondiElimina
  12. Non confondiamo il Concilio col '68!!! Senza il Concilio il '68 ci sarebbe stato lo stesso...
    Flavio

    RispondiElimina
  13. Certo Flavio, ma non avrebbe avuto una tal cassa di risonanza

    RispondiElimina
  14. per niente affatto, ci sarebbe stato ! perchè la madre di tutte le rivoluzioni morali è avvenuta dentro la Chiesa, visto che il concilio è stato il 1789 della Chiesa, come disse Suenens: abbattuto il principio d'autorità, OGNI autorità morale, civile ed ecclesiastica poteva/doveva essere rovesciata e calpestata :
    quella rivoluzione fu la rottura di ogni diga,  di ogni ordine morale e sociale, partito dal centro della civiltà cristiana cattolica. Caro flavio, vada a leggersi questo documento (penso che lei sia giovane e può allargare la sua ricerca sul passato): <span>La nascita del dissenso organizzato nella chiesa Cattolica<span>: <span><span>Un articolo di Massimo Introvigne, fondatore e direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR), sugli effetti della contestazione iniziata col movimento del 1968 e che si è infiltrata anche all'interno della Chiesa. (...) <span>Ralph McInerny, uno dei più autorevoli filosofi cattolici contemporanei, in un piccolo ma importante libro — dal significativo titolo Che cosa è andato storto con il Vaticano II? (McInerny 1998) — insiste sul fatto che la questione decisiva nel 1968 non riguarda solo gli anticoncezionali, ma chi esercita l’autorità nella Chiesa e quale autorità i fedeli devono seguire. La gravità del caso Humanae vitae è confermata da un dato che riguarda la persona stessa di Papa Paolo VI: [....] la crisi che s’inaugura per così dire ufficialmente il 31 luglio 1968 riguarda anzitutto chi esercita l’autorità nella Chiesa.<span><span>"</span></span></span></span></span></span></span>
    dunque, si torna a toccare sempre il punto dolente iniziale di ogni rivoluzione: il sovvertimento dell'Autorità legittima, e dei valori che essa trasmette alla società, civile o ecclesiale....
    ---

    RispondiElimina
  15. ... ma sarebbe restato fuori dalla Chiesa

    RispondiElimina
  16. Proporrei di farlo con Schomborn. Quando proporrà per l'ennesima volta donne prete e sacerdoti sposati. Usando una sacher torte però!

    RispondiElimina
  17. legga anche questo [art. risalente al 2008]
    <span>Quarant'anni fa il Sessantotto 
    <p>«E con altri giovani volevo rovesciare il mondo per portare il cielo in terra»
    </p><p>Quarant’anni dopo, le forze politiche che criticano il ’68 con particolare virulenza, in Italia sembrano in rimonta.....<span>Il problema, in effetti, è proprio come quel pezzo di storia viene evocato.</span>
    </p><p><span> </span><span>Il sessantotto comincia nel 1965.</span>
    </p><p><span>La prova generale del  '68 inizia nella Chiesa subito dopo la fine della guerra con i segni di un dissenso e di un bisogno di rinnovamento comunitario che anticipa motivi critici successivi, ma forse con più equilibrio e maggiore profondità spirituale. Tensioni e differenziazioni attraversano la Chiesa di Pio XII, solo apparentemente monolitica:[....]</span>
    </p><p>
    </p><p><span><span>IN NOME DI DIO cominciò ' COSI'</span></span>
    </p><p><span>Il  '68 cattolico segue un decennio in cui l'istituzione-simbolo della sacralità,     la Chiesa cattolica si rimette in questione con un generale processo d’aggiornamento.</span>
    </p><p><span>* Il "paradigma del cambio" si costituisce come dimensione della Chiesa, per la prima volta della controriforma. Benché gli esiti del Concilio convocato da Giovanni XXXIII siano equilibrati, provocano allarmi e reazioni in quanti identificano la tradizione con l'immobilismo e la Chiesa come l'acquasantiera dell'ordine pubblico borghese: "La Chiesa non deve muoversi" spiega un maestro della borghesia laica italiana, Mario Missiroli, in pieno ' 68. "Se si muovesse, non sapremmo dove trovarla". <span>E' noto che la storia della Chiesa, come quella d’ogni religione, è più l'avventura delle sue eresie che l'evoluzione della sua ortodossia...."</span></span>
    </p><p>http://www.picusonline.it/scheda.php?id=13380
    </p><p> 

    </p></span>

    RispondiElimina
  18. <span>legga anche questo [art. risalente al 2008]  
    <span>Quarant'anni fa il Sessantotto   


    «E con altri giovani volevo rovesciare il mondo per portare il cielo in terra»
    Quarant’anni dopo, le forze politiche che criticano il ’68 con particolare virulenza, in Italia sembrano in rimonta.....<span>Il problema, in effetti, è proprio come quel pezzo di storia viene evocato.</span>
    <span> </span><span>Il sessantotto comincia nel 1965.</span>  .....
    <span>La prova generale del  '68 inizia nella Chiesa subito dopo la fine della guerra con i segni di un dissenso e di un bisogno di rinnovamento comunitario che anticipa motivi critici successivi, ma forse con più equilibrio e maggiore profondità spirituale. Tensioni e differenziazioni attraversano la Chiesa di Pio XII, solo apparentemente monolitica:[....]</span>   
    <span><span>IN NOME DI DIO cominciò ' COSI'</span></span>
    <span>Il  '68 cattolico segue un decennio in cui l'istituzione-simbolo della sacralità,     la Chiesa cattolica si rimette in questione con un generale processo d’aggiornamento.</span>
    <span>* Il "paradigma del cambio" si costituisce come dimensione della Chiesa, per la prima volta della controriforma. Benché gli esiti del Concilio convocato da Giovanni XXXIII siano equilibrati, provocano allarmi e reazioni in quanti identificano la tradizione con l'immobilismo e la Chiesa come l'acquasantiera dell'ordine pubblicoborghese: "La Chiesa non deve muoversi" spiega un maestro della borghesia laica italiana, Mario Missiroli, in pieno ' 68. "Se si muovesse, non sapremmo dove trovarla". <span>E' noto che la storia della Chiesa, come quella d’ogni religione, è più l'avventura delle sue eresie che l'evoluzione della sua ortodossia...."</span></span>
    http://www.picusonline.it/scheda.php?id=13380  
    </span></span>

    RispondiElimina
  19. <span>egga anche questo [art. risalente al 2008]    
    <span>Quarant'anni fa il Sessantotto      
    «E con altri giovani volevo rovesciare il mondo per portare il cielo in terra»  
    Quarant’anni dopo, le forze politiche che criticano il ’68 con particolare virulenza, in Italia sembrano in rimonta.....<span>Il problema, in effetti, è proprio come quel pezzo di storia viene evocato.</span>  
    <span> </span><span>Il sessantotto comincia nel 1965.</span>  .....  
    <span><span>La prova generale del  '68</span><span> inizia nella Chiesa</span><span> subito dopo la fine della guerra </span>con i segni di un dissenso e di un bisogno di rinnovamento comunitario che anticipa motivi critici successivi, ma forse con più equilibrio e maggiore profondità spirituale. Tensioni e differenziazioni attraversano la Chiesa di Pio XII, solo apparentemente monolitica:[....]</span>     
    <span><span>IN NOME DI DIO cominciò ' COSI'</span></span>  
    <span>Il  '68 cattolico segue un decennio in cui l'istituzione-simbolo della sacralità,     la Chiesa cattolica si rimette in questione con un generale processo d’aggiornamento.</span>  
    <span>* Il "paradigma del cambio" si costituisce come dimensione della Chiesa, per la prima volta della controriforma. Benché gli esiti del Concilio convocato da Giovanni XXXIII siano equilibrati, provocano allarmi e reazioni in quanti identificano la tradizione con l'immobilismo e la Chiesa come l'acquasantiera dell'ordine pubblicoborghese: "La Chiesa non deve muoversi" spiega un maestro della borghesia laica italiana, Mario Missiroli, in pieno ' 68. "Se si muovesse, non sapremmo dove trovarla". <span>E' noto che la storia della Chiesa, come quella d’ogni religione, è più l'avventura delle sue eresie che l'evoluzione della sua ortodossia...."</span></span>  
    http://www.picusonline.it/scheda.php?id=13380    </span></span>

    RispondiElimina
  20. Cortesemente: ho trovato la mail di sua Eccellenza (secretariaat.aartsbisdom@kerknet.be), è possibile che qualche traduttore (tedesco? francese?) butti giù due righe di solidarietà per l'Arcivescovo?
    Già si trova in una valle di lacrime (occhio alle foto e alla "tenuta" dei collaboratori su http://www.kerknet.be/aartsbisdom/content.php?ID=87), vorrei potergli esprimere sostegno e vicinanza, oltre che sostenerlo nella preghiera.
    Grazie a chi vorrà aiutarmi e magari fare altrettanto!

    RispondiElimina
  21. E che due scatole (absit iniuria), adesso anche le persecuzioni di Nerone saranno colpa del Concilio (di Gerusalemme)?
    Comunque non posso sopportare quando li insultate voi, i vescovi, figuratevi quando lo fa un deficiente che si crede Ridolini.

    RispondiElimina
  22. Noi in genere non insultiamo i vescovi; se arriviamo quasi a farlo e la Redazione lo permette vuol dire che la fanno troppo grossa! Ma non credo che alcuno di noi torcerebbe loro neppur un capello. [Anche perché non è opportuno dare al cattodebolismo un sussulto di vigore da pseudomartirio]

    RispondiElimina
  23. Troppo buona, è uno spreco. Usiamo qualcos'altro, va!

    RispondiElimina
  24. Quei collaboratori, però, se li è scelti in libertà... chi è causa del suo mal...

    RispondiElimina
  25. nolite tangere christos meos.

    RispondiElimina
  26. Minseigneur un camicia qui a finavo docet!!!

    RispondiElimina
  27. Facciamo lo stesso con Ravasi??? :-D

    RispondiElimina
  28. Monseigneur in camicia qui a fianco docet!!!

    RispondiElimina
  29. un aggressione vergognosa

    RispondiElimina
  30. Anche Gesù è stato schernito, eppure mi pare che il Concilio Vaticano II non c'era ancora stato.

    RispondiElimina
  31. <span>Anche Gesù è stato preso in giro, eppure mi pare che il Concilio Vaticano II non c'era ancora stato.</span>

    RispondiElimina
  32. Tutta la mia solidarietà a Mons. Leonard......
    Poi una constatazione di una dato di fatto: molti dei teologoni al concilio Vat. II venivano dall'università cattolica di Lovanio......
    Questi sono i frutti di certa "teologia" e di certi principi "dialogo, irenismo religioso, falso ecumenismo"........

    RispondiElimina
  33. La cosa è più complessa: i tizi che si vantano del gesto proclamano che bisogna colpire gli "omofobi" che proteggono i pedofili. Non arrivano a capire che: 1. i pedofili sono spesso omosessuali; 2. tra gli omertosi sui pedofili ci sono fior di prelatoni "progressisti". Il punto 2 non lo capiscono perché forse questi teppistelli sono del tutto fuori da qualsiasi ambiente sia pur vagamente "cattolico", e dunque ignorano le fratture infraecclesiali. Il punto 1 forse serve quasi di scusa: come dire: "prendetevela coi pedofili e lasciateci stare". Sarà divertente vedere se questo squallido scaricabarile tra omosessuali adulti e pedofili funzionerà. L'unica cosa che è chiara è che, se mai uno stereotipo abbia avuto un fondo di verità, quello sui Belgi scemi ha purtroppo ormai mostrato ampiamente il suo fondamento.

    RispondiElimina
  34. Quanto capitato a Mons. Léonard è indegno di una Università cattolica: vuol dire che di cattolico non ha più niente. Mi preoccupa questo dissenso sfacciato e arrogante che colpisce un'autorità religiosa degna di tutto rispetto. Ma del resto perché meravigliarci? In questi anni passati che cosa è stato seminato nella Chiesa belga, a cominciare dal Card. Daneels? Non è forse vero che chi semina vento, raccoglie tempesta? Dobbiamo esprime a Mons. Léonard tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

    RispondiElimina
  35. <span><span>vio</span> 
    <span>Non confondiamo il Concilio col '68!!! Senza il Concilio il '68 ci sarebbe stato lo stesso...  
    Flavio</span></span>
    Premesso che del '68 ne parlerò un'altra volta, molti tra i protagonisti di allora, già allora, anche esplicitamente affermavano il contrario. Molti dei capi di allora lo dicevano apertamente che, senza il Concilio, forse il '68 non ci sarebbe stato (e/o avrebbe preso altra direzioni). Certamente il "MUVAMENT", non avrebbe avuto il seguito e l'eco che ebbe negli ambienti cattolici. Basti ricordare le università venete. Molti dei capi del '68 erano (o pensavano di essere) cattolici. Lo stesso Capanna, espulso dalla Statale, si iscrisse alla Cattolica, da cui uscì con il massimo dei voti.

    RispondiElimina
  36. Ma i Vescovi ausiliari se li sceglie il Vescovo titolare? Non lo sapevo. In ogni caso, detto che magari mons. Leonard non è un tradizionalista "sfegatato" di certo è rimasto uno dei pochissimi baluardi cattolici del Belgio. Se è vero che i collaboratori se li è scelti, non resta che riconstatare il disastro totale della Chiesa belga...questi erano i migliori...

    RispondiElimina
  37. Come bene ha detto Enrico, Lovanio è un`università EX-cattolica, riflette perfettamente l`agonia della Fede in Belgio.

    RispondiElimina
  38. I vescovi ausiliari di Bruxelles se li è scelti lui e sono nella più pura e rigida e cocciuta continuità con la linea progressista dei Danneels e de Kaesel, si prende gli stessi e si ricomincia, ai maestri succedono gli allievi,  purtroppo.
    Non è di certo con quei collaboratori che il card. Léonard avrà un aiuto al capezzale della sua Chiesa all`agonia.
    E sarebbe bene che si smettesse di dire che un vescovo o un cardinale sono tradizionalisti solo perchè celebrano ogni tanto  la Santa Messa di sempre, ad esempio il card. Léonard (e con lui altri considerati "tradizionalisti")  non ha nessun problema a celebrare la "liturgia" neocat, senza nulla modificare dei simboli e segni che cozzano con la Liturgia cattolica.

    RispondiElimina
  39. Concilio e '68? Stessi principi ispiratori, stessi mandanti, stessi esiti.

    RispondiElimina