Riceviamo e pubblichiamo :
Spett. Redazione di Messainlatino,
vorrei raccontarvi un fatto.
Ieri pomeriggio (8 marzo) ero a Roma, aspettando l'ora per una riunione di affari, mi aggiro nei pressi di piazza Farnese, dove mi accorgo che si stava svolgendo una manifestazione (era infatti la "festa della donna") di un piccolo partito che fa tanto rumore ad opera del suo "leader" molisano.
Incurante della manifestazione (ascoltata, peraltro, da pochi sparuti passanti), mi lascio attrarre dalla chiesa delle Brigidine che sulla medesima piazza si affaccia. Sono circa le sedici e trenta.
Le suore stavano cantano i Vespri (in italiano e in forma ordinaria: sono i vespri dei defunti).
Salmodiano in gregoriano, benché in lingua italiana, ma - nonostante l'idioma volgare - il loro modo di salmodiare è sublime.
Curiosamente alla salmodia delle suore si sovrappongono gli sbrati che le casse acustiche, piazzate sul palco della manifestazione politica, diffondono nell'aere. Si parla di donne sfruttate, di mercificazione del corpo femminile, di recenti casi di cronaca che coinvolgono uomini politici (ovviamente maschi). Inutile essere più espliciti.
Dentro la chiesa delle Brigidine, però, sugli sbraiti delle comizianti prevalgono le subilimi note delle religiose che salmodiano e - pertanto - di fronte alle note di voci femminili che salgono al cielo mi chiedo: dove si sta veramente celebrando la festa della donna? Sul quel palco là fuori o nella chiesa in cui pie donne innalzano con le loro cristalline voci la lode a Dio?
La risposta me la dà un vigile urbano che, indossando di tutto punto la sua divisa che lo dichiara esplicitamente in servizio, non ci ha pensato più di tanto ed è entrato in Chiesa per assistere a questo canto dei Vespri, tenendo in mano un santino che contempla costantemente in preghiera.
In quella chiesa si è celebrata la vera festa della donna!
Io, invece e come al solito, ho dovuto prendermi la solita "polpetta": il più grande dei miei figli -5 anni- torna dell'asilo con un bel bigliettino d'auguri per la Festa della Donna. La cosa continua a contrariarmi come per Halloween: formalmente l'asilo e la scuola elementare che seguirà (o comeccàvolo si dice oggi: scuola primaria...ohibò) è un istituto "cattolico" retto da suore domenicane.
RispondiEliminaPer Halloween mi son già lamentato ma queste non ci sentono. A queste donne la festa gliela farei io >:o
Ma perchè lamentarsi c'è un enciclica Mulieres Dignitatem seguiamo il futuro beato!!!! Ovviamente sulla scia di Dignitatis humanae personae!!!!
RispondiEliminaChe c'entra? A Roma si direbbe "C'entra perché ci cape"; ma ad un Torquemada non s'ha da mancare di rispetto, non si sa mai...
RispondiEliminaMISOGENI ANCHE?
RispondiEliminaMa leggetevi pio XII, poi blateralte
RispondiEliminaMacché misogeni! Ma scherziamo? Trovate persone più rispettose delle donne dei Cattolici di Tradizione.
RispondiEliminaE' la società secolarizzata inseguita ed omaggiata dalle sciagurate e gelatinose parti moderniste della Chiesa che non parla più dei due sessi ma di "generi". Ci avete fatto caso?
E' la società moderna che spinge la donna fuori di cassa e la condanna al lavoro per permettersi di cenare con le amiche la sera dell'ottomarzo e per fare una striminzita settimana a Sharm El Sheik dove crederà di trovare il paradiso con tanto di animatore muscoloso quando poi sei giorni dopo dovrà tornare a sgobbare per poter pagare in trent'anni il mutuo per un bilocale.
Al TG5 hanno mostrato le grandiose conquiste dell'emancipazione femminile mostrando decine di scalmanate che si strusciavano a Rocco Siffredi.
Al TG1 hanno fatto pontificare la Marcegaglia sulle quote rosa... il senso era lo stesso.
<span> spinge la donna fuori di cassa ? </span>
RispondiElimina<span>:)</span>
caro Moscardò, mica male questo lapsus freudiano: detto da un uomo, poi !
vediamo un po': fa pensare allo shopping compulsivo da cui sono affette tante mogli, con la scusa che hanno anche loro uno stipedio,....dico bene ?
<span><span> spinge la donna fuori di cassa .....</span>
RispondiElimina<span> :) </span> ? ?
caro Moscardò, mica male questo lapsus freudiano: detto da un uomo, poi !
vediamo un po': fa pensare allo shopping compulsivo da cui sono affette tante mogli, con la scusa che hanno anche loro uno stipendio,....dico bene ?</span>
Ah ah ah, ho gollummizzato.
RispondiEliminaNiente male però l'interpretazione del lapsus, soprattutto considerando che l'ecònoma (poco economica) di famiglia -a casa mia- è mia moglie.