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Le foto si riferiscono alla S. Messa solenne celebrata presso l'Istituto di Cristo Re a Gricigliano (link) il 17 novembre 2010 da padre Louis- Marie Geyer d'Orth O.S.B., Abate del Monastero dei Benedettini di Le Barroux., diocesi di Agen, in Provenza (Ne avevamo parlato in un nostro post due anni or sono: LINK).
Cinque immagini che ci fanno pregustare un'anticipo di Celeste Liturgia...
RispondiEliminaNella bellissima terra di Liguria,a Villatalla,diocesi di Albenga-Imperia(toh!ma va!!!...),come tutti sappiamo,alcuni monaci provenienti dall'abbazia di Le Barroux ivi si sono stabiliti.
In un cortese e piacevole scambio di e-mail con loro,mi hanno chiesto una preghiera perchè il Signore faccia loro dono di sante vocazioni alla vita monastica,sopratutto di ragazzi italiani.
Vorrei idealmente estendere questa richiesta a tutti i visitatori di questo stupendo blog,in unione di preghiere...
GRAZIE
Quanto sarebbe bello e gradito all'Onnipotente che si preghi perchè le comunità monastiche,anche quì in Italia,ritrovino lo splendore e la fervorosità incendiata dal fuoco Divino della Terza Persona della Santissima Trinità,per un ritorno alle origini!!!
Quelle origini che hanno "prodotto" ciò che è contemplabile e partecipabile(beati chi può o chi ha potuto farlo)a le Barruox!
Si spera che qualche editore italiano di buona volontà chieda a Le Barroux di poter tradurre e pubblicare in Italia alcune opere del Rev.Do Padre Abate e fondatore di Le Barroux, Dom Gerard Calvet. Risulta strano e sorprendente come la piccola comunità monastica proveniente da Le Barroux e presente in Liguria non abbia quelle tante vocazioni italiane così come ci si aspettava. Eppure mi risulta che tanti giovani italiani vorrebbero entrare in un monastero benedettino osservante. Strano davvero.
RispondiEliminaPossibile che in Italia non ci sia un solo monastero benedettino equilibrato secondo tradizione, so che in Liguria sono due soli monaci in una piccola chiesina e a Norcia una comunità statunitense che fa le cose troppo all'americana, ad esempio una liturgia in rito antico tutta sballata.Io credo che se la Chiesa dovrà ripartire essa lo dovrà fare dai monasteri. Il monachesimo è fondamentale, la crisi del monachesimo coincide con la crisi dell'uomo che ha affievolito la sua fede: solo uomini pieni di fede possono dedicare la loro vita interamente alla contemplazione di un Dio che oggi, come non mai, sembra dimenticato. Un monastero serio, magari che riscopra la purezza della Regola di San Benedetto, nella terra di San Benedetto,l'Italia, che possa essere benemerito per la liturgia nelle due forme, per la capacità di susitare la santità dei monaci e per la testimonianza grande che darebbe a tutti noi. I monasteri italiani oggi sono in crisi: zero vocazioni,pochissimo carisma, crisi spirituale, molto rilassamento, liturgia sciatta e chiusura verso la tradizione. Urge un Cenobio di santi monaci!!!
RispondiEliminasarebbe cosa buona e giusta far girare queste foto ai tanti ( inutili) liturgisti post conciliari ....questa è la pregustazione del PARADISO
RispondiEliminaho criticato spesso certe foto da operetta di liturgie soprattutto liguri ma mi beo di queste immagini ineccepibili, mi congratulo con la Fraternità e con L'Abate ospite, semplicemente meraviglioso.
RispondiEliminaAltro che i nostri benedettini italiani di varie razze che di benedettino hanno solo il nome
Caro alaki, ho l'impressione che lei sia sacerdote solo di nome e non di fatto.
RispondiEliminaGuardi la trave che è nel suo occhio e non la pagliuzza delle cerimonie liguri.
Glielo ripeterò fino alla morte...rimanga dove è.
Fra pochi giorni uscirà in Italia la traduzione del libro "La Santa Liturgia".
RispondiEliminama l'abate mitrato può portare le insegne anche al di fuori del suo territorio? non mi ricordo proprio, perchè nel caso così non fosse.... eh....
RispondiEliminanon il pastorale, ma le altre insegne si, non indicano giurisdizione ma la sua dignità che non viene meno fuori del territorio
RispondiEliminaquesto si applica per qualsiasi vescovo però..
RispondiEliminaPiccola precisazione, Le Barroux non si trova in diocesi d'Agen ma nell'arcidiocesi di Avignone. Se non ricordo male nel territorio di Agen c'è una fondazione dei Benedettini del Barroux. Ero al Barroux pochi giorni fa, ho assistito al canto dei vespri il 1° dell'anno: veramente sublime. PS Sopra è stato citato Villatalla, qual è la situazione attuale di quella fondazione? Sono ancora solo in 2?
RispondiEliminaa proposito dei monaci di Norcia: che significa "liturgia in rito antico tutta sballata"?
RispondiEliminaAndrebbe approfondito, secondo me, l'intervento di Ospite " <span>Possibile che in Italia non ci sia un solo monastero benedettino equilibrato secondo tradizione, so che in Liguria sono due soli monaci in una piccola chiesina e a Norcia una comunità statunitense che fa le cose troppo all'americana, ad esempio una liturgia in rito antico tutta sballata.Io credo che se la Chiesa dovrà ripartire essa lo dovrà fare dai monasteri. Il monachesimo è fondamentale, la crisi del monachesimo coincide con la crisi dell'uomo che ha affievolito la sua fede: solo uomini pieni di fede possono dedicare la loro vita interamente alla contemplazione di un Dio che oggi, come non mai, sembra dimenticato. Un monastero serio, magari che riscopra la purezza della Regola di San Benedetto, nella terra di San Benedetto,l'Italia, che possa essere benemerito per la liturgia nelle due forme, per la capacità di susitare la santità dei monaci e per la testimonianza grande che darebbe a tutti noi. I monasteri italiani oggi sono in crisi: zero vocazioni,pochissimo carisma, crisi spirituale, molto rilassamento, liturgia sciatta e chiusura verso la tradizione. Urge un Cenobio di santi monaci!!! " Non ci può essere una vera rifioritura ecclesiale e liturgica senza la rinascita del monachesimo ( benedettino).</span>
RispondiElimina<span>Ovviamente mi rallegro, dal profondo del mio cuore, per la splendida liturgia di Gricigliano ma urge il senso pastorale : perchè non spostare parte di quelle bellissime cerimonie in chiese, sia pur orribili, di popolosi quartieri?</span>
<span>Sicuramente i parroci ( e soprattutto i vescovi) si opporranno ma bisogna, in nome di Cristo e della Chiesa, far si che le belle liturgie possano appartenere a tutti ed essere godute da tutti.</span>
<span>Come qualche vescovo è costretto ad abbandonare le loro cattedrali, ormai situate nei centri storici abitati solo da exstracomunitari per lo più islamici, per andare a predicare la buona novella nei nuovi quartieri popolosi, così anche Gricigliano , caricate le belle vesti liturgiche nel pulmino, dia testimonianza della bellezza liturgica anche nelle periferie.</span>
<span><span> Carissimo Andrea,concordo pienamente con te quando dici:"Urge un Cenobio di santi monaci!!! " Non ci può essere una vera rifioritura ecclesiale e liturgica senza la rinascita del monachesimo ( benedettino)."</span></span>
RispondiElimina<span><span></span>Preghiamo perchè il Signore faccia dono alla comunità monastica di Villatalla di sante vocazioni,senza mai abbatterci,ricordando ciò che i benedettini fecero già dagli albori della loro nascita:ricostruire,in maniera sempre più bella(sotto tutti i punti di vista) dalle macerie lasciate dai vari popoli "barbari" di turno(quelli,purtroppo ci saranno sempre!!!).</span>
<span>Per rispondere al fratello Massimo,ecco un estratto della mail che ho ricevuto da Dom Jehan de Belleville,benedettino dell'Immacolata,lo scorso Agosto(spero che quanto mi ha scritto si sia concretizzato e amplificato):</span>
<pre>"La ringrazio di cuore per le sue preghiere affinché ci vengano delle vocazioni. Adesso c'è un postulante, messicano, e aspettiamo 3 altre vocazioni, 2 africani e 1 filippino; ma speriamo che la Provvidenza ci manderà anche degli italiani."
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<pre>Correggo,scusandomi con Massimo,...non si leggeva bene l'estratto della mail che ho postato prima!
RispondiEliminaLa ringrazio di cuore per le sue preghiere affinché ci vengano delle vocazioni. Adesso c'è un postulante, messicano, e aspettiamo 3 altre vocazioni, 2 africani e 1 filippino; ma speriamo che la Provvidenza ci manderà anche degli italiani.
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Ora la riscrivo bene!!! >:o Adesso c'è un postulante messicano,e aspettiamo altre tre vocazioni:2 africani e un filippino;ma speriamo che la Provvidenza ci mandi anche degli italiani.
RispondiEliminaA Gricigliano c'è un seminario. Mi sembra logico che vi si svolgano liturgie. Non le fanno lì perché ci si sono rintanati, ma perché vi è una comunità di seminaristi.
RispondiEliminaQuanto a caricare le loro belle vesti sul pullmino e andare in giro, mi sembra che lo facciano, compatibilmente con quanto loro consentono i Vescovi, in Italia - purtroppo - solo l'Arcivescovo di Firenze li ha chiamati e ha affidato loro due Chiese.
A comprova di ciò alcune funzioni, tra cui le Ordinazioni Sacerdotali, normalmente si svolgono nella Chiesa dei Santi Michele e Gaetano, in pieno centro storico a Firenze, dall'Arcivescovo affidata - in "multiproprietà" - a loro e all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Carissimo Ospite : che insistino . opportune, importune !
RispondiEliminaL'apostolato, specie nelle parti più vive delle città, le periferie ( i centri storici sono spopolati ) urge !
Va tutto benissimo quello che fanno nel Seminario ma urge un senso pastorale anche nelle brutte chiese di periferia ( non so se in Toscana ci sono brutte chiese moderne e mi scuso per la provocazione generica ) .
Buona giornata
Grazie a Cristiano per la cortese risposta. Preghiamo la Provvidenza per questa importante fondazione.
RispondiEliminasono stato a Norcia e francamente non ho trovato la liturgia "tutta sballata"!
RispondiEliminaCristiano hai qualche notizia di questa grande communità della tradizione? La loro ultima notizia è di 2010.
RispondiEliminaHanno vocazioni? Quanti sono addesso?
Sabato scorso al pellegrinaggio Internazionale Summorum Pontificum di Roma erano in 3 da Villatalla
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