Post in evidenza

Un anno di Fiducia Supplicans. Confusione, divisione nella Chiesa, rottura con Copti e Ortodossi

Grazie a Marco Tosatti per questa traduzione. QUI i post di MiL sulle benedizioni alle coppie omosessuali. " ACI Prensa – Matthew McD...

giovedì 30 dicembre 2010

Il negazionismo degli euroburocrati

Nel giro di poche ore l'Ue si dimentica delle festività critiane e si rifiuta di equiparare le vittime del comunismo a quelle del nazismo. E se ne frega se attaccano le chiese in Nigeria e nelle Filippine

di Marcello Veneziani


Tratto da Il Giornale del 27 dicembre 2010

Per l’Unione europea il Natale non esi­ste, la Pasqua nemmeno, e se uccidono i cristiani in Nigeria e nelle Filippine, co­me è accaduto nel giorno di Natale, chi se ne frega, la cosa non ci riguarda. I cri­stiani saranno una setta del posto. Noi europei ci occupiamo di misurare le ba­nane, mica di religioni, superstizioni, stragi e amenità varie. Noi siamo civili, lavoriamo in banca, mica pensiamo alle festività religiose. E poi in questi giorni la Commissione europea non lavora, è in vacanza natalizia, anche se non si sa uffi­cialmente la ragione di queste festività, sarà l’anniversario dell’euro o l’onoma­stico di Babbo Natale... Non sto vaneg­giando per overdose di spumanti e pa­nettoni. È stata diffusa in milioni di copie e in migliaia di scuole, in tutta Europa e forse anche nei Paesi islamici, l’agenda ufficia­le dell’Europa, firmata della Commissione europea. Nel diario europeo, che mi è capitato di vedere, c’è traccia delle più estrose festività relative alle più minoritarie religioni, ma non c’è alcun riferimen­to alle festività antiche, canoniche e ufficiali della cristianità europea. Non si sa perché festeggiamo Natale e le altre festività religiose, nulla è ac­cennato sull’agenda che ricordi la Natività, la Resurrezione e tutto il re­sto, nulla che segni in rosso una san­­ta festività. Ma quale Natale, Pasqua, Epifania, diceva Totò, a cui evidente­mente si ispira l’Unione Europea. L’ha fatto notare, protestando, il mi­nistro degli Esteri Frattini, ma in que­sti giorni l’Unione europea è chiusa per inventario merci (non esistendo il Santo Natale) e dunque la protesta affonda nel vuoto vacanziero di que­sta vuota Europa. A ragion veduta possiamo perciò accusare l’Unione europea di nega­zionismo. L’Unione europea è un’as­sociazione vigliacca di smemorati banchieri fondata sul negazioni­smo. Nel giro di poche ore, l’Unione eu­ropea ha infatti negato le festività cri­stiane e dunque la sua tradizione principale ancora viva da cui provie­ne e nel cui nome ha un calendario e un sistema di festività. Ed ha pure ne­gato ai Paesi dolorosamente usciti dal comunismo il diritto di conside­rare i loro milioni di vittime sullo stes­so piano delle vittime del nazismo. Come sapete, la Commissione eu­ropea ha nega­to che si possano equi­parare gli stermini comunisti a quelli nazisti e possa dunque scattare an­che per loro il reato di negazionismo. Pur avendo commesso «atti orren­di», i regimi del gulag, secondo la Commissione europea, «non hanno preso di mira minoranze etniche». E che vuol dire, sterminare i borghesi o i contadini è meglio che sterminare gli appartenenti a una razza? Uccide­re chi non la pensa come te è un cri­mine meno efferato che uccidere chi è di un’altra razza? Tra le fosse di Ka­tyn, le foibe e le camere a gas di Da­chau, qual è la differenza etica, giuri­dica ed umana? Tra chi nega gli ster­mini di popolazioni civili di Paesi in­vasi dal comunismo e chi nega gli stermini etnici, qual è la differenza? È ideologica, signori, puramente ide­ologica. Come ideologica è la nega­zione delle tradizioni cristiane più popolari. Non parliamo infatti del dogma trinitario o di altri quesiti teo­logici, qui parliamo di Natale e Pa­squa, avete presente? Alla base del­l’Europa c’è un negazionismo vi­gliacco e bugiardo, che non è solo quello di negare alcuni colossali orro­ri per riconoscere e perseguirne de­gli altri; ma negare l’Europa stessa, la sua vita, il calendario che scandisce i suoi giorni, la sua realtà e la sua veri­tà, la sua tradizione e la sua storia. Il negazionismo dell’Unione euro­p­ea è ancora più grave del negazioni­smo elevato a reato: perché non ne­ga solo alcuni orrori, ma nega anche in positivo la storia, la provenienza, la vita europea. Del suo passato l’Unione resetta tutto, difende solo la memoria della Shoah, e poi cancella millenni di civiltà cristiana, millenni di natali e pasque, orrori del comuni­smo e di altre tirannidi. Che schifo. Io non ho ancora capito a che serve l’Unione europea fuori dall’ambito economico. Non è un soggetto politi­co che esprime posizioni unitarie, non ha un governo passato dal con­senso del popolo europeo, la sua stes­sa unione non fu voluta o almeno rati­ficata da un referendum costitutivo del popolo sovrano. Non è un sogget­to cul­turale e civile perché non fa nul­la per affermare, difendere o valoriz­zare l’identità europea, anzi fa di tut­to per negarla. Non ha una sua carta costituzionale dove declina le sue ge­neralità storiche, le sue affinità idea­li, i suoi principi, le sue provenienze civili e religiose. Non ha una sua poli­tica es­tera unitaria o una strategia in­ternazionale, e non si occupa di stra­gi dei cristiani, semmai si agita solo se c’è una donna condannata a mor­te per aver ucciso il marito in Iran. Insomma, l’Europa non è mai nata e ha paura pure della sua ombra. Esi­ste solo un sistema monetario unico, un sistema di dazi e di regole, di ban­che e di finanziamenti. È un ente eco­nomico, un istituto per il commer­cio. Per questo l’Unione europea non esiste, abbiamo ancora la Cee, la Comunità economica europea. Anzi non sprechiamo la parola comunità per un consorzio economico, tornia­mo al Mec, Mercato europeo comu­ne. L’Europa è un morto che cammi­na.


Nostro commento: e pensare che i padri fondatori dell'Europa, come Monnet e Adenauer, erano ferventi cattolici, per non parlare dei Servi di Dio Schuman e De Gasperi. E che la bandiera stessa dell'Europa è formata da 12 stelle sopra un manto azzurro: vi ricorda nulla? Ma il rifiuto di inserire nel preambolo della costituzione europea il riferimento alle radici giudaico-cristiane, ha rappresentato l'inizio della fine di questa già nobile istituzione, ormai rimasta senz'anima, senza fondamento, senza futuro.

41 commenti:

  1. Si tratta di fatti molto, molto negativi.
    Tantopiù che un'Europa - anche politica - è sempre più necessaria. Ma non così.

    RispondiElimina
  2. <span>e pensare che i padri fondatori dell'Europa, come Monnet e Adenauer, erano ferventi cattolici,</span>

    Erano cattolici anche coloro che approvarono i sedici documenti del CVII.

    RispondiElimina
  3. Avviso: nel post su Fellay, c'è un commento ad una tua osservazione.

    RispondiElimina
  4. Personalmente, come abbiamo detto e ridetto (io e molti altri) in tutti i modi possibile e immaginabili, il fatto che le "radici giudaico-cristiane" non siano state inserite nella Costituzione Europea, nel suo preambolo o dove altro, non è un fatto poi così grave. Per due OTTIME ragioni:
    1. la Costituzione Europea è volontà dei burocrati, non dei popoli e dove è stato possibile (non in Italia per effetto della nostra costituzione dossettiana-marxista-leninista) tali popoli si sono espressi contro;
    2. semplicemente le "radici GIUDAICO-cristiane" non esistono; esistono radici CRISTIANE germogliate nel contesto culturale della classicità greco-romana, che per amor di sintesi possiamo definire "radici GENTILI-cristiane". Quanto di giudaico c'è nelle nostre radici è mutuato dal nostro essere cristiani.

    RispondiElimina
  5. Parte tutto dalla "mittel" europa del Belgio e dell'Olanda, che ormai sono aralde dell'apostasia. Il laicismo più sfrenato e l'idolatria dell'economia. Questa è l'Europa; un avamposto neo-comunista. Come disse la Madonna a Fatima...ormai il comunismo ha sparso i suoi errori nel mondo.

    RispondiElimina
  6. Che il Belgio e l'Olanda fossero mitteleuropei questa è la prima volta che la sento!

    RispondiElimina
  7. Sono d'accordo. Cosa centrano le radici giudaiche? Il cristianesimo si è impiantato, in Europa, su un sostrato pagano, fortemente permeato di valori culturali greco-classici. Sostenendo il contrario, si potrebbe arrivare al ridicolo come fece Fini (non Massimo ma Gianfranco) qualche anno fa. In piena ricerca di sostegno alla sua campagna di promozione personale sostenne, a Porta a Porta, che le cattedrali e le sinagoghe caratterizzavano da sempre il paesaggio europeo. Poco dopo, si faceva vedere con la Kippà a Gerusalemme. Non mi risulta che abbia fatto qualcosa di analogo a San Pietro. Troppo occupato a trattare di fecondazione eterologa e di diritti dei gay, nonchè a sottolineare il suo agnosticismo.

    RispondiElimina
  8. Laicamente spero che l'agonia di questa Europa finisca presto.

    RispondiElimina
  9. L'UE, o quel che è, passa sopra la cd. volontà popolare: infatti il cd. parlamento Europeo non legifera; è solo una greppia per politici di seconda fascia che hanno tempo da perdere e soldi da prendere.
    E' la Commissione che agisce... e pensare che noi siamo stati talmente fessi da accettare come un bene l'eurotassa, poi la moneta unica ci ha dimezzato lo stipendio e ha ammanettato l'economia nazionale.
    Quel che succede ultimamente con l'Irlanda è allarmante: una volta in cattive acque uno Stato non può che cedere ancora sovranità in materia economica a questo golem sovranazionale...e per confondere bene il tutto, fra un po' ci saranno pure li turchi.
    Tutto questo inquieta alquanto.

    RispondiElimina
  10. ...beato il comunismo.....le chiese erano sempre piene.....!!!

    RispondiElimina
  11. A me preoccupa molto tutto ciò. E' innegabile che il peso del'economia sia influente in una società, specie su quella nostra. Ora hanno cominciato a scindere la morale cristiana dal culto, sostenendo che collocarsi fuori dalla prima non inficia la seconda; il risultato è stato che hanno potuto eliminare il cristianesimo. Ebbene così faranno anche per le restanti religioni, si tratta solo di tempo. L'unico fine che riesco a intravedere è eliminare le religioni, sede di una qualsivoglia etica, per eliminare le ragioni dell'etica: insomma, il piano massonico per imporre la religione del mercato!

    RispondiElimina
  12. Beh , altrimenti come imporre l'Olocaustolatria! Il culto della crocifissione ebrea-massonica piu' redditizio che sia mai stato inventato e che noi dovremmo adorare piu' della vera crocifissione di Gesu'? E poi scusate...e' vera la storia che PIO XII si rifiuto' di accogliere De Gasperi in Vaticano?

    RispondiElimina
  13. Dimenticavo, se si indaga sul komunismo si deve indagare sulla banca di New York  Kuhn and Loebe(se l'ho scritto giusto) che ha finanziato  Lenin attraverso il sistema bancario tedesco e tutta la  cupola israelita che ha lanciato il mondo verso la felicita' popolare di Russia e dintorni ....troppi altarini si scoprirebbero, troppa gente andrebbe arrestata, troppe verita' uscirebbero fuori. Tutta la storia del 900 ma anche dei secoli passati. Il komunismo, la grande invenzione massonica , il suo braccio armato con cui confiscare con violenza, terrorizzare l'europa e giustificare  le guerre per fermarlo ....La tesi komunismo, l'antitesi il capitalismo individuale , la sintesi la democrazia del socialismo tecnocratico  , la dolce dittatura commerciale .......la cloaca in cui siamo finiti, la rivoluzione da introdurre nella Cristiana Europa....nella Chiesa Cattolica. Et voila'!!!

    RispondiElimina
  14. Non sono d accordo caro filippo  con quanto detto nel post precedente( le radici cristiano-giudaiche non esistono;esistono radici cristiane germogliate nel contesto culturale della classicità greco-romana) e mi permetto di contraddirti   citando il libro del prof Morra Europa invertebrata nel punto in cui tra le fonti spirituali dell europa,oltre a roma ed atene cita gerusalemme.Rispetto alla civiltà greco romana  il cristianesimo introduce nel mondo greco-romano un diverso modello di uomo.Un modello diverso in quanto diverso è il concetto di Dio.Il Dio degli ebrei è un Dio creatore, quello dei greci è solo ordinatore.All inizio della bibbia Dio crea il mondo dal niente, lo crea in sei giorni e si riposa il settimo. Non è un  dio assente, come quello dei greci:si pensi agli dei dell epicureismo,che vivono negli intermundia, o al dio di aristotele, che è causa finale,non efficente del mondo:attira a se , non mette in moto.E un Dio lavoratore, che impone all uomo, creato a propria immagine e somiglianza, di lavorare. Il lavoro non è una conseguenza del peccato, ma un obbligo imposto prima del peccato, anche se dopo il peccato esso diviene faticoso.La novità della rivelazione ebraica è l ingresso di Dio nel mondo, con la creazione e con l Alleanza.Per quanto dice Veneziani sono completamente d accordo con lui, le istituzioni sono marce.

    RispondiElimina
  15. Quanto tu dici non contraddice in alcun punto quello che ho scritto io. Infatti ho specificato che quanto di giudaico abbiamo nella nostra cultura è mutuato da cristianesimo, ne consegue quindi che dal giudaismo qualcosa abbiamo mutuato.
    Non serve citare professoroni, talmente famosi da essere sconosciuti, per capire che i gentili non si convertirono in massa giudei e poi abbracciarono gli insegnamenti di Cristo, ma da pagani divennero Cristiani accogliendo nella nuova Fede quanto del giudaismo Cristo non aveva abrogato o modificato.

    Che poi secondo Aristotele Dio non sia causa efficiente, beh, è una lettura alquanto singolare! :-D

    RispondiElimina
  16. Naturalmente, nel caso si senta comunque questo grande richiamo al giudeo-cristianesimo spero che almeno si abbia la coerenza per procedere di conseguenza: BUONA CIRCONCISIONE! :-D

    RispondiElimina
  17. Non so quanto sia agnosticismo quello di Fini: in uno dei suoi vari libri per i giovani italiani (che nessuno giovane italiano ha poi letto) dichiara beatamente e babbeamente di "non avere il dono della fede" (scritto minuscolo). A me sa più di ateismo, sinceramente.

    RispondiElimina
  18. De Gasperi Servo di Dio?

    RispondiElimina
  19. Monnet sarà stato fervente, ma di fatto fece il maggiordomo del piano anti-nazionale della massoneria che voleva asservire l'Europa delle nazioni agli "eletti" degli USA.

    RispondiElimina
  20. ........tornia­mo al Mec, Mercato europeo comu­ne. L’Europa è un morto che cammi­na.
    Concordo!
    Mazzarino

    RispondiElimina
  21. Il grande filosofo russo Solovieff ha scritto un libro sull'Anticristo...tremendamente reale.
    Anche il grande scrittore ebraico cristiano mitteleuropeo Joseph Roth ha scritto un libro sull'Anticristo...da leggere perchè certe pagine riguardano l'apostasia e gli abbracciamenti col male del Vaticano.
    Ci stupiamo per ciò che succede in Europa?
    Era tutto previsto e prevedibile.
    Non ci indignamo invece di ciò che han fatto i politici democristiani che ,come affermò il grande profeta don Lorenzo Milani,hanno scristianizzato l'Italia...
    Votando la legge sull'aborto ci hanno rubato anche l'anima...ma Andreotti che firmò quella legge criminale ha continuato ad andare tranquillamente a messa e nessun vescovo o sacerdote gli ha mai impedito la comunione.
    Eppure il Codex Juris C. parlava chiaro...un cattolico del genere è automaticamente scomunicato!
    In Vaticano eran troppo impegnati a leccare i comunisti,a incassar soldi da inviare in Polonia e...non dico altro!

    RispondiElimina
  22. Siamo precisi: nessun democristiano ha votato l'approvazione della legge sull'aborto. Semmai si può dire che non abbiano fatto salti mortali per opporvisi.
    Che andreotti abbia firmato la legge è vero e ha tentato anche di giustificarsi su 30 Giorni.

    RispondiElimina
  23. Siamo precisi: nessun democristiano ha votato l'approvazione della legge sull'aborto. Semmai si può dire che non abbiano fatto salti mortali per opporvisi.
    Che andreotti abbia firmato la legge è vero e ha tentato anche di giustificarsi su 30 Giorni.

    RispondiElimina
  24. I tanti libri sull'Anticristo lasciamoli pure ai loro autori. Se proprio ci servono delle parole autorevoli a riguarda c'è l'Apocalisse.

    Per quanto riguarda don Milani, il suo pauperismo pacifista filo-marxista pseudo-cristiano non mi sembra molto concorde con la Tradizione. Almeno non più di certe interpretazioni progressiste dell'ultimo Concilio.

    RispondiElimina
  25. Marcello Veneziani è uno dei pochi intellettuali di razza che ancora resistono nel deserto (attuale) della destra culturale italiana, ormai inquinata da arrivisti, rinnegatori e laicisti. Quando ci va bene, dobbiamo accontentarci di di "atei devoti" o di teocon. Purtroppo, quella che alcuni hanno definito l' "egemonia culturale della sinistra", non solo non è terminata, ma si è alleata (inconsapevolmente?) con la sottocultura consumistica alla "grande fratello". Ben vengano le limpide parole di Veneziani.

    RispondiElimina
  26. Nobis quoque peccatoribus31 dicembre 2010 alle ore 00:09

    OT, sempre in relazione alla stampa nazionale, segnalo la nuova rubrica della Repubblica "Monsignore" (che ha come logo una mitra). Dopo un articolo natalizio al vetriolo sul Segretario di Stato (che la Redazione ha fatto bene a non riprendere) l'ultimo riguarda le avversioni curiali alla lingua latina e la "soppressione" della Fondazione "Latinitas".
    A mio sommesso avviso la rubrica piu' che riportare novita' promuove tendenze.

    FdS

    RispondiElimina
  27. Bar Trippa, trippaunta,Simoniaco di Cyrene31 dicembre 2010 alle ore 02:31

    Ma no! "Si,si,No,no" tru sei un sedevacantista tradiprotestante che trova le congiure dove non ci sono...Magnamoci una trippa ed un bicchiere buono,gnam,gnam,gnam....

    RispondiElimina
  28. verita' anche se scotta31 dicembre 2010 alle ore 02:38

    e aggiungiamo con gran scandalo che karol il "grande" divenne vescovo perche' non disturbava il partito. E vantava amicizia con ebreo, dove in una nazione con molti ebrei, ciascuno ne poteva vantare...ma che "grande" ! Per i sensi di colpa dei polacchi cristiani (e degli asserviti al partito,come lui, nel dopoguerra) si fece poi paladino della devozione ai "fratelli maggiori" ! E con questo mi fermo qui per non scandalizzare di piu' redazione e Tripparoli Uniti.

    RispondiElimina
  29. per il momento non riesco, per disguidi tecnici del mio PC, a sentire l'audio del filmato, e mi dispiace, essendo io tra gli estimatori di Eduardo...
    Però sono d'accordo con il blogger "verità...", che ce ne sono tante in quell'iceberg di storia recente, lunga un intero secolo, di cui oggi ancora scoregiamo solo la punta, caro Burighel !
     E sottoscrivo la sua messa a fuoco -PERFETTA- con quei due punti che ci ha proposto più sopra:
    - che è ora di smetterla di riferirci a radici giudaico-cristiane, dicitura insensata, ma che purtroppo corrisponde ad una vulgata che ci sta lavando il cervello  fin dal 2° dopoguerra, creando  a tutti gli occidentali un enorme senso di colpa circa la shoa, con la conseguenza di ergere il genocidio degli ebrei, abominevole pagina della storia umana, ad <span>indebito sommo</span> "olocausto", denominazione che una volta spettava - nella mens dei cristini cattolici- solo ed esclusivamente alla Morte di Croce Redentrice di Nostro Signore;
     - che dobbiamo piuttosto ritornare a scoprire e valorizzare quelle che lei  ha detto in modo egregio ed essenziale, <span>le  "radici GENTILI-cristiane": magari tutti avessereo le idee così chiare come lei, Burighel !</span>
    ed è ora di farlo, prima che si estenda a tutta la presente generazione, e alle prossime quell'idea malsana di radici giudaico-cristiane (che ci fa chiamare gli Ebrei fratelli maggiori, mentre loro invece NON lo sono e NON ne vogliiono sentir parlare!....), facente capo a mio avviso ad un disegno occulto che persegue (anche nella stessa Chiesa ahimè...)  il riassorbimento del Cristianesimo da parte del giudaismo (vedi peste dilagante del CNC).
    Temo che le cattedre scolastiche di ogni ordine e grado stiano sostenendo qeusta malsana direzione, tranne poche eccezioni di intelletti più vigilanti.
    Non è mai troppo presto per aprire gli occhi su questo pericolo; ed in tat senso da parte mia penso che se si doveva scrivere quella dicitura: "radici giudaico-cristiane", è molto meglio che NON sia stato fatto, perchè corrisponde ad una falsità, come lei ha messo in evidenza più sopra.
    Meglio non dire, che dire una menzogna. Torniamo dunque a studiare la STORIA  vera, che ci mostra COME veramente è sorto e si è sviluppato il Cristianesuimo in Europa, irrradiandosi dall'Impero Romano.
    La ringrazio, Burighel, per aver messo in evidenza questa Verità, che oggi si tende a seppellire, per favorire quella pericolosa vulgata, diffussa tra le menti sempre più ignoranti (spesso per inerzia e/o supina acquiescenza al pensiero dominante, come nel seguito e credito dato ad un leader come Fini, e tanti altri che ci ammanniscono la storia a modo loro...).
    (PS spero di risentire poi la voce di Eduardo, per capire la sua risposta al blogger "verità...")

    RispondiElimina
  30. non riesco, per disguidi tecnici del mio PC, a sentire l'audio del filmato, e mi dispiace, essendo io tra gli estimatori di Eduardo...
    però sono d'accordo con il blogger "verità...", sul fatto che ce ne sono tantedi verità nascoste in quell'iceberg di storia recente, lunga un intero secolo, di cui oggi ancora scorgiamo solo la punta, caro Burighel !
     E sottoscrivo la sua messa a fuoco -PERFETTA- con quei due punti che ci ha proposto più sopra:
    - che è ora di smetterla di riferirci a radici giudaico-cristiane, dicitura insensata, ma che purtroppo corrisponde ad una vulgata che ci sta lavando il cervello  fin dal 2° dopoguerra, creando  a tutti gli occidentatli un enorme senso di colpa circa la shoa, con la conseguenza di ergere il genocidio degli ebrei, abominevole pagina della storia umana, ad <span>indebito sommo</span> "olocausto", denominazione che una volta spettava - nella mens dei cristini cattolici- solo ed esclusivamente alla Morte di Croce Redentrice di Nostro Signore;
     - che dobbiamo piuttosto ritornare a scoprire e valorizzare quelle che lei  ha detto in modo egregio ed essenziale, <span>le  "radici GENTILI-cristiane": magari tutti avessereo le idee così chiare come lei, Burighel !</span>
    ed è ora di farlo, prima che si estenda a tutta la presente generazione, e alle prossime quell'idea malsana di radici giudaico-cristiane (che ci fa chiamare gli Ebrei fratelli maggiori, e loro invece NON lo sono e NON ne vogliiono sentir parlare!....), facente capo a mio avviso ad un disegno occulto che persegue (anche nella stessa Chiesa ahimè...)  il riassorbimento del Cristianesimo da parte del giudaismo (vedi peste dilagante del CNC).
    Temo che le cattedre scolastiche di ogni ordine e grado stiano sostenendo questa malsana direzione da decenni, tranne poche eccezioni di intelletti più vigilanti.
    Non è mai troppo presto per aprire gli occhi su questo pericolo; ed in tal senso da parte mia penso che se si doveva scrivere quella dicitura: "radici giudaico-cristiane", è molto meglio che NON sia stato fatto, perchè corrisponde ad una falsità, come lei ha messo in evidenza più sopra.
    Meglio non dire, che dire una menzogna. Torniamo dunque a studiare la STORIA  vera, che ci mostra COME veramente è sorto e si è sviluppato il Cristianesuimo in Europa, irrradiandosi dall'Impero Romano.
    La ringrazio, Burighel, per aver messo in evidenza questa Verità, che oggi si tende a seppellire, per favorire quella pericolosa vulgata, diffusa tra le menti sempre più ignoranti (spesso per inerzia e/o supina acquiescenza al pensiero dominante, come nel seguito e credito dato ad un leader come Fini, e tanti altri che ci ammanniscono la storia a modo loro...).
    (PS spero di risentire poi la voce di Eduardo, per capire la sua risposta al blogger "verità...")

    RispondiElimina
  31. tutti sedevacantisti (è una fissazione!)... "Si si no no" ha parlato di scenari politici non più negabili storicamente, non dei Papi

    RispondiElimina
  32. Dixerunt in corde suo cognatio eorum simul: Quiescere faciamus omnes dies festos Dei a terra

    Il Salmo 73 - che suggerisco di leggere per intero - è chiarissimo, ed è di monito anche per noi. E per quanti vanno in sollucchero per quattro piume sul capo dello sciamano, per i filatteri del Giudeo, per il Ramadàn del Maomettano, per le trombe dei Tibetani, financo per le prolisse liturgie degli Eterodossi, ma che guardano con orrore e disprezzo la tiara del Papa, la magnificenza dei nostri Riti millenari, la perfetta sacralità del latino, lo strepitus del Venerdì Santo.

    Un popolo che rinnega i padri, gli antenati, la propria storia, le antiche radici che futuro potrà avere? E con che diritto, dopo aver osannato la blasfema laicità dello stato e indottrinato i politici cattolici a rinnegare la Regalità sociale di Cristo in nome della dignità umana e della libertà di religione, con che diritto pretende dai figli della vedova e dai loro accoliti di veder riconosciute le feste cristiane? Per folklore?

    L'ipocrisia della chiesa riformata, che ha in odio il principio monarchico che la informa e si prostituisce all'idea pseudodemocratica della Massoneria, si merita di veder cancellati omnes dies festos Dei. E' essa stessa che l'ha voluto, quando ha fatto di tutto per togliere dalle Nazioni cristiane le leggi che riconoscevano nel Cattolicesimo la Religione di Stato. Sono stati i suoi Pontefici a provocare le premesse di questi eventi odierni, quando hanno elogiato quel libera Chiesa in libero Stato che Pio IX aveva condannato nel Sillabo.

    Se l'Europa si ricordasse del Natale, della Pasqua, dell'Ascensione e fin delle Tempora, a che servirebbe, se non per mascherare d'ipocrisia lo sfacelo postconciliare? Se le Nazioni devono essere laiche, dev'esserlo anche l'organismo che le riunisce. Se Cristo non ha il diritto di regnare sui singoli Stati, perché l'Unione Europea dovrebbe celebrarne la Nascita, la Passione, la Risurrezione?

    Messori si lamenta dell'abbandono delle antiche tradizioni cristiane del nostro popolo. Ma dimentica che la loro scomparsa non è stata voluta dai fedeli, né da quanti non sono Cattolici né Cristiani: è la chiesa riformata, la sinagoga conciliare, che ha cancellato con un'opera meticolosa il latino, il gregoriano che il popolo sapeva a memoria, le Tempora, i digiuni, le Vigilie, i canti popolari, le melodie di Perosi, i Vespri della domenica, le adorazioni eucaristiche, le benedizioni, le processioni, il composto decoro della liturgiia funebre, l'abito sacerdotale, il venerdì di magro, la penitenza.

    Era trionfalismo, dicevano i soloni del Concilio. La Chiesa doveva rinunciarvi per far propria una liturgia protestantizzata, resa ancor più sciatta dall'ignoranza e dalla trascuratezza di un clero demotivato e senza talare. Doveva irridere ed emarginare il chierico con la veste, esaltando il prete operaio e il ribelle in abito civile. Doveva dismettere il manto regale e la corona, per rivestire i panni della serva, quando non le sconce vesti della meretrice o della mezzana. Doveva rimanere nascosta nelle sacrestie a sproloquiare di Lumen gentium, lasciando ai sindacati comunisti, ai partiti laicisti, ai divorzisti, agli abortisti, agli studenti sfaccendati il diritto di manifestare nelle piazze. Doveva togliere il velo alle donne, in nome di una fraintesa dignità su cui San Paolo avrebbe lanciato l'anatema. E così la Signora dei Popoli, la domina gentium, è finita sub tributo ed ora si lamenta perché con coerenza l'Europa non include il Natale in un'agenda?

    Quando si scoprirà il sepolcro conciliare, imbiancato dall'alibi ipocrita della pastoralità, per scoprirne il marciume e i vermi che vi [...]

    RispondiElimina
  33. Per Filippo Burighel
    Lei parla di cose che non conosce e forse non è degno neanche di nominarlo il caro don Lorenzo Milani che fu un grande sacerdote  e vide con cinquant'anni di anticipo le collusioni e le ambiguità del clero col potere marcio deipolitici.
    Previde il crollo del comunismo mentre Paolo VI e Casaroli gli si prosternavano .
    Don Lorenzo era in favore dei poveri,come Cristo ,ma mai troverainei suoi scritti una parola in favore del narxismo che combattè con la parola e le opere.
    Ma i comunisti erano molto abili,tanto che ci cascarono in molti, che crearono manipolando i suoi scritti una sorta di leggenda nera,come per Pio XII,per cui cercarono di appropriarsi di don Milani dopo morto,distorcendo il suo messaggio che fu sempre limpido.
    Poso dire che don Milani celebrava all'alba la Messa in latino con una devozione ammirevole.
    Era si contro ,gli eserciti,definiti già milleottocento anni fa dall'imperatire Probo peste delmondo ...e con ciò?Non è forse Cisto Nostro Signore il Principe Pacifero?
    Non era contro le persone ma contro gli imperialismi massonici e comunisti fossero degli USA o dell'URSS.
    Verrà un giorno che sarà elevato all'onore degli altari perché Don Lorenzo quanto alla dottrina era un tradizionalista!
    Oh! Se solo conosceste il vero don Lorenzo Milani lo amereste davvero!

    RispondiElimina
  34. In quanto a fissazioni qualcuno non è secondo a nessuno!
    MD
    Chi semina vento, può succedere che raccolga tempesta!

    RispondiElimina
  35. Sinceramente, il suo post mi conferma una volta di più che la libertà di parola è un diritto e come tale, oggi, largamente abusato.

    RispondiElimina
  36. Nostro Signore sarà anche il Principe Pacifero, ma non certo pacifista: "<span>Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada." (Matteo 10,34) Ripassatevi il Vangelo, lei e don Milani... Ops, il don non può più!</span>

    P.S. Anche se lo elevassero agli altari non significherebbe certo che don Milani era infallibile, né che sarei tenuto a rendergli culto. Cosa che non fare neanche morto!

    RispondiElimina
  37. «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra?» Come se Cristo dicesse: «Non pensate che io sia venuto a dare agli uomini la pace secondo la carne, la pace secondo questo mondo, la pace cioè senza nessuna regola, che li avrebbe fatti vivere in accordo col male e avrebbe assicurato loro la prosperità su questa terra. No, vi dico, non sono venuto a portare una pace di questo genere ma la divisione, una buona e salutare separazione degli spiriti e anche dei corpi.
    Quindi, perché amano Dio e cercano la pace interiore, coloro che credono in me si troveranno naturalmente in disaccordo con i malvagi; si separeranno da coloro che provano a distoglierli dal progresso spirituale a dalla purezza dell'amore divino, o che si sforzano di crear loro difficoltà.
    Dunque la pace spirituale, la pace interiore, la buona pace è la tranquillità  dell'anima in Dio, e la concordia secondo l'ordine giusto. Cristo è venuto a portare questa pace prima di ogni altra cosa...
    (Dionigi il Certosino 1402-71, monaco, Commento sul vangelo di Luca, Op. omnia 12,72)

    RispondiElimina
  38. verita' anche se scotta/mardunolbo1 gennaio 2011 alle ore 01:54

    Grazie Baronio,proprio tutto cosi'.Dato che ho vissuto nei diversi periodi posso confermare l'ipocrisia e l'acquiescenza ecclesiale nel periodo del 68'. Una situazione detestabile e vergognosa che ricordo ancora con brividi.Tutto cio' che venne dopo e' degno figlio di quell'acquiescenza che partiva da alcuni vertici della chiesa ed arrivava alla maggior parte dei preti.Maggior parte ,ma non totalita' per Grazia di Dio che ha conservato e conserva tuttora pochi coraggiosi che gridano come voci nel deserto ad un popolo cristiano spesso sordo ed intimidito dall'aggressivita' di eresie o di ateismi vari.Aggiungasi il servilismo quasi inconcepibile(se non fosse per quelle ragioni che ho scritto) e impensabile verso le sinagoghe,unito ad un'accettazione supina delle proposte forti dell'islam ed il quadro diventa chiaro e terrorizzante.Da una parte servilismo verso i primi persecutori dei cristiani, loro stessi fratelli di razza all'inizio, dall'altra ecumenismo stolto con accondiscendenza verso l'aggressivita' islamica quasi a compensare con una cecita' paurosa, il servilismo  verso gli altri...

    RispondiElimina
  39. Ha ragione, Don Milani fu, da quanto ho letto e sentito, dottrinalmente impeccabile. Ma questo non gli impedì di essere politicamente, socialmente e pedagogicamente parlando, pestifero.

    RispondiElimina
  40. lei cosa semina, invece? 

    RispondiElimina
  41. tutto bello e tutto vero, ma incompleto se non si ha ben chiaro cosa significhi davvero "concordia secondo l'ordine giusto". Se la concordia, cioè l'unità di cuore, non è in Cristo e quindi nella Verità, non è vera unità nella Carità, ma solidarietà umana, positiva di per sé, ma che non porta nessuna salvezza, perché chi salva è solo Cristo 

    RispondiElimina