E dopo:
La guerra è ancora lunga e la strada in salita: gli anni Settanta sembrano non finire mai.
CORREZIONE: fortunatamente, la seconda foto mostra gli 'arredi' da inserire nel presbiterio, e che sono già visibili con una simulazione anche nella prima foto. Auspicabilmente, quindi, questo gioello barocco non sarà devastato - non sarebbe stato il primo - ma soltanto lordato dall'inserzione di queste strutture aliene color beigetto stinto e rosa bordello. Sicché un domani, se intelligenza e buon gusto torneranno ad abitare nei cervelli - Dio li riposi - di vescovi e preti, si potrà restaurare il magnifico allestimento liturgico quo ante.
io di certo non sono un tradizionalista sfegatato, ma questa trasformazioni, sfido chiunque a definirla un passo avanti o un'adeguamento ai dettami del Vaticano II.
RispondiEliminaQui l'ideatore di tale scempio è un pazzo scatenato, non una persona che ama la liturgia (per quanto progressista uno possa ritenersi)
Immer schlechter! E' proprio vero che il peggio non è mai morto. Per quanto se ne siano viste e se ne vedano ancora questa è in ottima posizione per il titolo della peggior Schweinerei. Meraviglia che i fedeli non siano insorti con forconi e bastoni a cacciar via vescovo, parroco, architetto ed esecutori di questa maialata...scusate, in tedesco suona meglio ma non trovo sinonimi altrettanto efficaci.
RispondiEliminail risultato non è certo di buon gusto
RispondiEliminaMa questi non sono nemmeno neoterici, sono solo degli iconoclasti, pervasi da una vena di assoluta follia! Ma non esiste in quel Paese un ente pubblico preposto alla tutela dei beni storici e culturali?!?!?
RispondiEliminaSe nel post di qualche settimana fa era orribile una simile trasformazione che ha investito la chiesa dei canonici del Gran S.Bernardo, ora abbiamo sufficienti parole per descrivere l'abominio artistico e la dilagante protestantizzazione della Chiesa?
RispondiEliminaTristissima immagine che fa ben comprendere l'ironica LAMENTELA DEL PARROCO a suon di filastrocca, o poesia postata dalla Redazione qui....dove si legge:
RispondiEliminaSe fa restaurare la Chiesa: «Fa spreco di denaro». Se non lo fa: «Lascia andare tutto alla malora».
**********
e quando combina questi scempi cosa dobbiamo dire?
"non sprechi il danaro caro Parroco, lo dia a qualche famiglia davvero bisognosa che a fine mese non sa come parage le bollette..."
Tempo fa feci questa riflessione con un amico prete che si lamentava dei "tradizionalisti" i quali, secondo lui, non avrebbero pazienza ad apprezzare il linguaggio dell'arte moderna...
gli dissi:
ho un leggero sospetto che il Signore, provvidenzialmente, ci abbia mandato a SUO TEMPO i più grandi geni dell'arte per mettere IN VIDEO E IMMAGINI la dottrina della Chiesa e la Sacra Scrittura... l'essenziale... prevedendo appunto, allo scempio che ne avremo fatto, di certo qualcosa resterà....comunque resterà nonostante Satana si stia divertendo a farne scomparire le tracce....
Vede, benchè anche l'arte moderna, A MODO SUO, interpreta la Scrittura, essendo appunto a "modo suo" NON riesce tuttavia ad interpretarne LA DOTTRINA... con l'aggravante che qui si facilita il personalismo, l'individualismo, il proprio IO e la propria opinione.... mentre l'arte di una volta, seppur con tratti diversi, interpretava CATTOLICAMENTE=UNIVERSALMENTE la sana Dottrina e la Scrittura...
Un esempio?
Andando a san Simonin Piccolo qui a Venezia, ma anche sotto casa al Santuario di santa Maria delle Grazie - grazie al cielo rimasta intatta, pensate che le sue prime fonti sono datate all'anno 864 d.C. -, mi sono resa conto che ci vuole MALAFEDE per parlare di "Chiese-MUSEO" non sono affatto un "museo", quel "vecchiume" GRIDA DAI TETTI ciò che noi oggi NON osiamo più dire e ciò che certo Clero e certi Vescovi tacciono... sono queste Chiese antiche CHE PARLANO...e dicono e INSEGNANO la Verità sulla nostra fede....
Veder Celebrare la santa Messa in queste chiese antiche, mi sento più vicina alla COMUNIONE DEI SANTI, penso ai santi di cui portano il nome oppure a qualche santo che l'ha frequentata... cerco di immaginarne i passi... è stupendo!
Non è vecchiume e non sono musei...
Altro che FASTI per i preti che celebrano "antico".... è esattamente il contrario, è il FASTO DELL'UMILTA'... il fasto che usa cose vecchie per un mondo che pensa nuovo.... trasmettendo ad esso,con SEMPLICITA', quanto ha ricevuto....
i fasti li sposano e li usano, invece, queste idee progressiste con tanto di suppellettili moderne che non sono affatto "semplici", bensì aggrovigliate perchè il fedele DEVE INTERPRETARE anzichè PREGARE....
la spiegò magistralmente Alberto Sordi.....rilassiamoci ;)
al minuto 5:45 la saggezza dei semplici a seguire la fantastica scena della sedia....
http://www.youtube.com/watch?v=lj438bBpX9w
Facci restare semplici Signore!!! :-[
<span>Tristissima immagine che fa ben comprendere l'ironica LAMENTELA DEL PARROCO a suon di filastrocca, o poesia postata dalla Redazione qui....dove si legge:
RispondiEliminaSe fa restaurare la Chiesa: «Fa spreco di denaro». Se non lo fa: «Lascia andare tutto alla malora».
**********
e quando combina questi scempi cosa dobbiamo dire?
"non sprechi il danaro caro Parroco, lo dia a qualche famiglia davvero bisognosa che a fine mese non sa come pagare le bollette..."
Tempo fa feci questa riflessione con un amico prete che si lamentava dei "tradizionalisti" i quali, secondo lui, non avrebbero pazienza ad apprezzare il linguaggio dell'arte moderna...
gli dissi:
ho un leggero sospetto che il Signore, provvidenzialmente, ci abbia mandato a SUO TEMPO i più grandi geni dell'arte per mettere IN VIDEO E IMMAGINI la dottrina della Chiesa e la Sacra Scrittura... l'essenziale... prevedendo appunto, allo scempio che ne avremo fatto, di certo qualcosa resterà....comunque resterà nonostante Satana si stia divertendo a farne scomparire le tracce....
Vede, benchè anche l'arte moderna, A MODO SUO, interpreta la Scrittura, essendo appunto a "modo suo" NON riesce tuttavia ad interpretarne LA DOTTRINA... con l'aggravante che qui si facilita il personalismo, l'individualismo, il proprio IO e la propria opinione.... mentre l'arte di una volta, seppur con tratti diversi, interpretava CATTOLICAMENTE=UNIVERSALMENTE la sana Dottrina e la Scrittura...
Un esempio?
Andando a san Simonin Piccolo qui a Venezia, ma anche sotto casa al Santuario di santa Maria delle Grazie - grazie al cielo rimasta intatta, pensate che le sue prime fonti sono datate all'anno 864 d.C. -, mi sono resa conto che ci vuole MALAFEDE per parlare di "Chiese-MUSEO" non sono affatto un "museo", quel "vecchiume" GRIDA DAI TETTI ciò che noi oggi NON osiamo più dire e ciò che certo Clero e certi Vescovi tacciono... sono queste Chiese antiche CHE PARLANO...e dicono e INSEGNANO la Verità sulla nostra fede....
Veder Celebrare la santa Messa in queste chiese antiche, mi sento più vicina alla COMUNIONE DEI SANTI, penso ai santi di cui portano il nome oppure a qualche santo che l'ha frequentata... cerco di immaginarne i passi... è stupendo!
Non è vecchiume e non sono musei...
Altro che FASTI per i preti che celebrano "antico".... è esattamente il contrario, è il FASTO DELL'UMILTA'... il fasto che usa cose vecchie per un mondo che pensa nuovo.... trasmettendo ad esso,con SEMPLICITA', quanto ha ricevuto....
i fasti li sposano e li usano, invece, queste idee progressiste con tanto di suppellettili moderne che non sono affatto "semplici", bensì aggrovigliate perchè il fedele DEVE INTERPRETARE anzichè PREGARE....
la spiegò magistralmente Alberto Sordi.....rilassiamoci ;)
al minuto 5:45 la saggezza dei semplici a seguire la fantastica scena della sedia....
<span>http://www.youtube.com/watch?v=lj438bBpX9w</span>
Facci restare semplici Signore!!!</span>
Io direi che "porcheria" per "Schweinerei" andrebbe benissimo.
RispondiEliminaEh eh, la pantoclastia postconciliare è dura a morire.
RispondiEliminaSe questa foto la vede qualche liturgista vi saprà pure rivelare le implicazioni e i richiami teologici di questi nuovi arredi color crema e amarena, che fa tanto gelateria.....
in italiano si dice anche "porcata"...
RispondiEliminaIl pesce puzza dalla testa.
RispondiEliminaSe possono farlo è perchè i loro superiori lo consentono.
Sono comunque d'accordo sul fatto che è non meno abominevole il fatto che i fedeli lo abbiano consentito e, certamentente, parteciperanno festosi alle celebrazioni che verranno svolte in quella sorta di vespasiano.
Forse si dovrebbe semplicemente prendere atto della realtà e mettersi il cuore in pace: i fedeli sono ormai in numero infinitesimale.
Sia tra le pecore (che farebbero bene a diventare mannare) sia tra i pastori.
Nella Chiesa Cattolica, a mio avviso, siamo ormai al "si salvi chi può". Solo un intervento divino può sanare questa situazione. Il resto è illusione.
...o gay-village.
RispondiEliminaLa calata dei barbari....
RispondiEliminasoffro
RispondiEliminaA chi lo dici.
RispondiEliminaNo, un attimo.
RispondiEliminaC'é un piccolo qui pro quo che esporrò privatamente alla redazione.
In realtà, "prima" é già dopo.
Il gelato richiama il fresco, il fresco la montagna, la montagna Dio...
RispondiEliminadiciamo male e a ragione delle nostre SOPRINTENDENZA ALLE BELLE ARTI ......... ma vedo che non dobbiamo invidiare niente a nessuno ............
RispondiEliminaNella mia Sicilia sta accadendo qualcosa di simile, chiese barocche trasformate completamente. Via il coro e l'altare antico, piazza pulita. In sostituzione l'ormai classico cubo di marmo come altare e la "presidenza" del celebrante posta al centro, là dove prima c'era il Tabernacolo. Da biasimare ciò che i frati francescani minori stanno compiendo nelle loro antiche chiese, quì, in terra di Sicilia. Penso a Chiaramonte Gulfi, in diocesi di Ragusa e a tante altre chiese isolane, ricche di tradizioni, di storia, di fede: spogliate di tutto.
RispondiEliminaMagari se ne occupasse Francesco Colafemmina nel suo blog. Noi purtroppo siamo povere voci che gridano nel deserto e spesso presi a pesci in faccia dagli innovatori barbari.
se è vero che Dio è bellezza assoluta le cose belle ci avvicinano a Lui. Le cose brutte e squallide non possono venire da Dio ma dal diavolo.
RispondiEliminaI realizzatori di questo scempio, i committenti, i superiori imbelli o -peggio- conniventi possono quindi essere definiti in un solo modo: INDEMONIATI!
In parte dopo? Il banco del gelato c'era già e c'eran anche le seggiole e la cassa.
RispondiEliminaProfessore, attenda.. C'é un malinteso.
RispondiEliminaHo inviato una mail alla Redazione. Si fidi.
Se fosse una ritrasformazione....Dio la benedica per questa bella notizia .... :)
RispondiElimina..........e ha ribadito male.
RispondiEliminaI commenti cui sopra non mi sembrano sterili mugugni, se solo lo scempio fosse vero.
Completamente fuoritema è invece il suo intervento, non foss'altro che <span>nessuno</span> dei sopracitati riferimenti normativi si potrebbero applicare a Höfendorf. Che non é in Südtirol.
BOCCIATO. Versuchen Sie's noch einmal.. vielleicht haben Sie Glück!..(riassunto: ritenta, sarai più fortunato)
Sono d'accordo.
RispondiEliminaSi faccia tutto ciò che si può. E questa mi sembra una cosa che possiamo fare. Almeno in Italia.
C'è quelcuno in grado di preparare una bozza di esposto-denuncia indicando possibilmente le autorità (civili) alle quali presentare il tutto?
Sarebbe possibile, a seguito di accertamento di eventuali reati, iniziare azione civile - nei confronti delle diocesi e di ogni altro organismo ecclesiastico responsabile degli scempi - non solo per obbligare al ripristino ma anche a fini risarcitori?
Quali garanzie abbiamo che questo PRIMAe DOPO siano foto dello stesso ambiente?
RispondiElimina..é un piccolo malinteso, infatti. Va rettificato.
RispondiEliminaCerto le foto messe cosí sul giornale traggono in inganno..
Che poi quelle cosacce siano state comprate in saldo all'IKEA dal Capitan Archer di Star Trek, é un altro paio di maniche.
Caro ospite, qualche settimana fa ho segnalato alla redazione di questo blog, tramite e-mail, una mia personale iniziativa che speravo venisse pubblicata per dimostrare, a più persone possibili, quanto sia, tutto sommato, semplice e alla portata di tutti fare ricorso agli enti preposti alla tutela dei beni culturali (le soprintendenze) per denunciare gli scempi che i nostri parroci stanno compiendo in tutta Ialia da quarant'anni grazie alla loro "mania" degli adeguamenti liturgici pseudo-conciliari.
RispondiEliminaInfatti, ho provveduto ad inviare a due distinte soprintendenze veneziane un esposto in cui denunciavo la decisione del parroco del duomo di Mirano Veneto (cittadina in cui abito) di eliminare i preziosi tabernacoli di marmo dagli altari laterali, nonchè l'aver installato una orribile e ultramoderna porta in vetro e metallo all'ingresso di una cappella posta a fianco del presbiterio, divenuta nuova sede del SS Sacramento e dove prima c'era una pregiata e ultrasecolare porta lignea. A corredo di questa mia lettera raccomandata, ho allegato una dettagliata documentazione fotografica. Purtroppo, la redazione di Messainlatino non ha ritenuto fosse il caso di rendere pubblica ai lettori questa iniziativa, forse reputandola una questione troppo locale e non di interesse collettivo. Un vero peccato, sarebbe stato di esempio a molte persone indecise.
D'accordo. Mettiamo che per un equivoco la trasformazione <span>a Höfendorf </span>non sia avvenuta così come è stata mostrata. Ma nel mio post ho scritto 'almeno in Italia', e in Italia di trasformazioni obbrobriose che ne sono state e se ne continuano a fare in abbondanza. Se da noi esistono leggi a tutela di quello che è comunque un patrimonio artistico perchè non tentare, ripeto: qui in Italia, questa strada? Centinaia di esempi dinostrano che nessuna altra via ha mai funzionato, chi avrebbe il diritto e soprattutto il dovere di intervenire per evitare gli scempi non lo fa e spsso, alle proteste non ritiene opportuno nemmeno rispondere.
RispondiEliminaLe uniche strade non tentate finora sono due: la violenza fisica e le vie legali. Ripugnando alla nostra coscienza cattolica la prima, quindi impraticabile, perchè non tentare la seconda praticabilissima?
Anche perchè, parliamoci chiaro, sono convinto che certi sedicenti 'pastori', più che all'ispirazione dello Spirito Santo' siano molto più sensibili alla salvaguardia delle casse parrocchiali e diocesane.
Beh, cesare.. cosa si fa in caso venga commesso un reato? Lo si denuncia alla Procura.
RispondiEliminaSarà la Procura che darà il via ad un procedimento penale; chi potrà costituirsi parte civile, ci si augura lo faccia.
Ma sarà difficile che la Curia (direttamente "offesa e danneggiata" dallo scempio) si costituisca parte civile in un procedimento contro la Curia (che ha preso la decisione dello scempio).
Sarà il Tribunale a valutare altre richieste..
Mi fido!
RispondiEliminapanna e fragola
RispondiEliminaCAJETAN, mi sembra evidente che l' "OSPITE giurista" non si riferisca ai casi stranieri, in cui è elementare che non si possa applicar il citato italico decreto, ma ai casi italiani di cui spesso si tratta nel blog ed, in particolare a quelli sopra lamentati dall'OSPITE siciliano e la Sicilia fa ancora parte dell'Italia.
RispondiEliminaPrima di bocciare io molto riflettevo.
<span>CAJETAN, mi sembra evidente che l' "OSPITE giurista" non si riferisca ai casi stranieri, a cui è elementare che non si possa applicar il citato italico decreto, ma ai casi italiani di cui spesso si tratta nel blog ed, in particolare a quelli sopra lamentati dall'OSPITE siciliano e la Sicilia fa ancora parte dell'Italia.
RispondiEliminaPrima di bocciare io molto riflettevo.</span>
E quella sarebbe una chiesa? Manco una croce (che permette a chiunque di identificare come cristiano un luogo) ci hanno messo. Pazzo chi l'ha realizzata, pazzo chi l'ha accettata!
RispondiEliminaE quella sarebbe una chiesa? Manco una croce (che permette a chiunque di identificare come cristiano un luogo) ci hanno messo. Pazzo chi l'ha realizzata, pazzo chi l'ha accettata!
RispondiEliminaOltre a quelli architettonici ci sono anche i rimaneggiamenti testuali. La prima lettura di questa domenica secondo il N.O., per esempio finisce con la frase "Dio si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo", là dove Vulgata diceva "placatusque est Dominus, ne faceret malum, quod locutus fuerat adversus populum suum". Naturalmente salterà fuori il peritissimo biblista a dimostrarvi che la vecchia Vulgata faceva acqua e che Dio, il Signore onnipotente, davvero si pentì del male minacciato, con gran sollievo degli israeliti di ieri e di oggi. E l'implicazione, non diversamente da quella che agisce in materia di architettura, è sempre la stessa: la Tradizione era imprecisa e inadeguata al cospetto della scienza postconciliare.
RispondiEliminaLa vulgata è una traduzione del testo originale ebraico e come ogni traduzione è inadeguata a rendere l'originale. In molti casi è addirittura una traduzione errata. In questo caso tutta l'espressione si potrebbe tradurre con "e YHWH rinunciò a fare il male..." "oppure, ma meno precisamente "si pentì", come nella traduzione liturgica italiana, o con espressioni similari. L'importante è ricordare che il testo ispirato è il testo ebraico e, per altri versi, la versione greca dei LXX; la vulgata è una semplice traduzione, non ispirata. A meno che non vogliate dire che in realtà il testo ebraico delle Scritture è un frutto demoniaco del Concilio, perchè in realtà Gesù leggeva le Scritture in Sinagoga in latino....La scienza si evolve cari miei, e con essa l'intelligenza della verità. Per fortuna la chiesa cattolica questo lo capisce...anche se con tempi molto lenti. Per fortuna la chiesa cattolica non è (troppo) tradizionalista.
RispondiEliminaInoltre...forse bisognerebbe studiare i generi letterari...pensate, addirittura Pio XII ha affermato con forza la necessità di studiarli e leggere le Scritture tenendone conto...Che fosse un modernista postconciliare (ante litteram) anche Pio XII ?!?!
RispondiEliminaP.S. Per evitare che la pratica si imboschi in qualche cassetto della Procura (a seconda dei presumibili desiderata della locale Curia) , sarebbe opportuno pubblicizzare la proposizione dell'esposto denuncia attaverso la stampa locale, coinvolgendo, se possibile, anche qualche perso<span>naggio di spicco (dalle parti di Venezia si potrebbe provare con Sgarbi che, in genere, si mostra sempre molto sensibile rispetto a queste problematiche).</span>
RispondiEliminaCaro (forse) collega.
RispondiEliminala nota della Curia come parte civile era chiaramente ironica.. ma intesa a sottolineare come fosse problematico trovare qualcun altro che a buon titolo e ragione potesse costituirsi parte civile.
In ogni caso, essendo la responsabilità penale personale, potrebbe presentarsi la situazione di un "cambio" di persone al vertice.. che ritengano i beni in possesso della Curia gravemente danneggiati dall'agire sconsiderato e criminoso (se reato sussiste) dei precedenti "gestori" responsabili.
Nulla impedirebbe loro di presentare la Curia come parte offesa/danneggiata. La giurisprudenza è piena di casi simili.
Quanto alla chiamata di correo, non capisco. La Curia non è una persona fisica e agisce solamente mediante quelle persone fisiche che ne occupano uffici e gestiscono affari. Loro possono esser chiamati in correità.. La Curia, no, così come non lo può esser la Camera dei Deputati per le azioni di qualche cricca di "onorevoli".
Il fatto che poi Essa sia condannata a risarcire e/o a ripristinare la situazione ex ante, non ha nulla a che vedere con chiamate in correità..
a Ospite, che sicuramente è uno studioso (io no): la Vulgata di San Gerolamo è stata approvata per millenni dalla Chiesa come testo ispirato, e costituisce regula fidei. L'altro testo di riferimento altrettanto ispirato è la Settanta in greco. Il testo ebraico oggi a disposizione e che adoperano i talmudisti moderni, è la manipolazione masoretica, elaborata tra il 1° e il 10° sec dopo Cristo, con l'intento dichiarato da parte degli ebrei di forzare sempre l'interpretazione possibile in senso anti-cristiano, anti-teologico, anti-spirituale.
RispondiEliminaPer dirne una: nella traduzione italiana non c'è nessun bisogno di tirar fuori a ogni passo il vecchio "sacro tetragramma" di Jahvé come se fosse un nome proprio al pari dei nostri nomi umani (è l'idea dei TdG che si sono inventati Geova) : la parola Dio in italiano, in quanto sublime concetto "quo maius cogitari nequit", è perfettamente adeguata (secondo le forze umane) per parlare di Dio, che è Uno, non è uno tra tanti. Naturalmente va bene, dove c'è, anche il Signore.
a Cajetan AG: quelle robe appoggiate lì , manco all' Ikea si trovano. Giusto da qualche rigattiere che ha racimolato tra i rifiuti una cameretta di bambina Anni Settanta.
Ho l'impressione - come hanno fatto notare alcuni fratelli - che qui oltre alla fede, ne va di mezzo anche il buon gusto!
RispondiEliminaPersino in una chiesa moderna/cattomodernista, panna e fragola sono colori sgradevoli! Rosa Barbiem begie cacca di neonato! La prima materia da studiare in seminario è buon senso, storia dell'arte e catechismo! Oltra la galateo, ovviamente! ;)
<span>Ho l'impressione - come hanno fatto notare alcuni fratelli - che qui oltre alla fede, ne va di mezzo anche il buon gusto!
RispondiEliminaPersino in una chiesa/cattomodernista, panna e fragola sono colori sgradevoli! Rosa Barbie, begie cacca di neonato! La prima materia da studiare in seminario è buon senso, storia dell'arte e catechismo! Oltre al galateo, ovviamente! ;) </span>
Today, 7.37.12<span><span><span>– </span></span><span>Flag</span></span><span><span><span> </span></span></span>
Come LEi stesso ammette, non è uno studioso; quindi, almeno per buon gusto, eviti di parlare di ciò che non conosce. Studi, si informi, e poi parli.
RispondiEliminaCon tutto il rispetto per i ciechi, ma solo un cieco (dell'anima!) poteva ideare una bruttura del genere da sostituire una vera opera d'arte! >:o >:o >:o >:o >:o >:o >:o >:o >:o >:o >:o
RispondiEliminaGrande Albertone! :)
RispondiEliminaCredo che le manipolazioni,le trasformazioni delle chiese negli ultimi quaranta anni siano state compiute deliberatamente IN ODIO verso la tradizione precedente,con chiaro intento di rottura.E c'e' chi ci ha fatto i soldi...parroci,prelati,architetti,ditte edili,rivenditori di materiali antichi...A Porta Portese,a Roma,ancora vendono antichi arredi lignei,di stucco provenienti da chiese "Trasformate".Negli anni 70-80 trovavi balaustre,acquasantiere,paramenti sacri ecc ecc.
RispondiEliminaSTUDIARE storia dell'arte ? ? ma... a che pro, caro non dormitabit ?
RispondiEliminaè proprio con la storia dell'arte che apprendiamo che le forme dell'arte si evolvono,
......e che esse mutano di continuo, si adeguano ai tempi, e anche l'arte sacra -secondo costoro, sedicenti adeguanti liturgici- <span>è fatalmente soggetta al PANTA REI !</span>
solo che..... *DONT_KNOW* ....
a quanto pare l'orologio di questi "novatores" evoluzionisti del sacro si è bloccato a 40 anni fa, ed essi non hanno alcuna intenzione di rimetterlo in movimento !
Vediamo che ora i pantoclasti delle forme perenni e della Dottrina immutabile non permettono che si diano picconate sulle loro artistiche invenzioni; i prodotti della rivoluzione "formidabile" sono considerati da allora immutabili e perenni, quasi fossero contenuti di una nuova Tradizione, che ha soppiantato quella autentica, di origine divina !
strana contraddizione.....eh ? ! (ma non troppo)
:(
(essi proclamavano, mentre picconavano tutto l'antico: "Il nuovo è sempre migliore",
"In nome dell'arte tutto è permesso"!...ma adesso guai a chi dice: "In nome dell'arte, distruggiamo queste sconcezze!" "In nome dell'arte, restauriamo il Bello che non tramonta"...
guai a provarci: perchè....<span>perchè comandano loro, </span>semplice, no ??)
Come il corano, quindi, che in traduzione non è il corano. Interessante la posizione. Da cui consegue che la liturgia della parola non è la lettura di testi ispirati, visto che viene fatta nelle lingue nazionali, e non in ebraico o in greco. E mi dica, Ospite, per leggere il testo ispirato del Vangelo di Matteo può bastare il greco o dobbiamo divinare la versione in lingua originale, ammesso che tale versione sia mai esistita (se ha prove inoppugnabili in tal senso, non esiti a fornirle)?
RispondiEliminaLa replica dell'ospite è interessante. Paradigmatica di una certa mentalità, di una stagione di pseudoscientificità che andrà provvidenzialmente a esaurirsi, anche se in tempi non brevissimi. Mi compiaccio, comunque, della mie virtù profetiche: il peritissimo (?) biblista è saltato fuori a tempo di record, per offrirci una indimenticabile autocaricatura della categoria.
<span>Come il corano, quindi, che in traduzione non è il corano. Interessante posizione. Da cui consegue che la liturgia della parola non è la lettura di testi ispirati, visto che viene effetuata nelle lingue nazionali, e non in ebraico (e dintorni) o in greco. E ci dica, ospite, per leggere il testo ispirato del Vangelo di Matteo può bastare il greco o dobbiamo divinare la versione in lingua originale, ammesso che tale versione sia mai esistita?
RispondiElimina</span><span>Mi compiaccio, comunque, della mie virtù profetiche: il peritissimo (?) biblista è saltato fuori a tempo di record, per offrirci una indimenticabile autocaricatura della categoria. </span><span>Nel complesso la sua replica è alquanto interessante, perché paradigmatica di una stagione di pseudoscientificità che andrà provvidenzialmente a esaurirsi (parola di profeta certificato).
</span>
Il problema che non viene inteso è che il latino, in quanto lingua morta, non può più mutare nei secoli mentre l'italiano è in continua evoluzione. Questa evoluzione della lingua costringe a modificare di periodo in periodo le Sacre Scritture (per non parlare della liturgia) per non risultare obsoleto.
RispondiEliminaE così quello che dovrebbe essere un insegnamento "immutabile", la Parola per antonomasia, a causa delle traduzioni è soggetta a mutazioni periodiche (vedi la recente nuova traduzione CEI). E se anche la Parola di Dio cambia cosa può considerarsi "saldo" e "immutabile" nella vita del cristiano? E questo è solo uno dei mille controsensi a cui il NO ci ha abituati.
Quando si dice "argomentare"!
RispondiEliminaC'è di meglio, ma come mostra la fotosimulazione i nuovi arredi si inseriscono all'interno del contesto: ci si inseriscono a modo loro, ma non per contrasto né per volontà provocatoria. Bisognerebbe vedere sul posto, ma non mi sembra affatto un'inserzione irrispettosa e necessariamente stonata.
RispondiEliminaAndando di fretta, sarò telegrafico: <span>ovviamente, giacché, come è noto, </span>societas delinqui non potest, è evidente che, indicando una responsabilità della Curia o della Sopraintendenza, intendevo alludere non già all'ente, ma alle persone fisiche che avessero eventualmente agito in nome dell'ente medesimo od a quelle che avessero avuto la responsabilità di controllo su di queste, nei confronti delle quali, qualora ricorra il caso per scindere la loro attività da quella della persona giuridica della quale agivano quali organi (il che, in caso di un ente pubblico, per costante giurisprudenza e dottrina, si ha ipso facto<span> non appena si accerti il ricorrere di un reato),</span> la persona giuridica interessata ben potrà esercitare un'azione autonoma, fra l'altro, anche onde rivalersi per l'eventuale danno subito.
RispondiEliminaQuel che qui c'interessa, non mi pare possa inerire ad una eventuale costituzione di parte civile, quanto, piuttosto, consistere nello stimolare l'azione dell'attività ex officio dell'organo della giurisdizione penale, al fine d'ottenere, fra gli altri provvedimenti, anche la rimissione in pristino nello stato quo ante dell'edificio religioso .
Ospite, non c'è bisogno di rispondere come cafonazzi rinciviliti al gentile leodavinci. Tanto più che lei non è l'unico studioso al mondo e che nemmeno lo studio del mondo, nemmeno la più maniacale dedizione al dato positivo della "materia" testuale, è in sé in grado di promuovere la piena e retta comprensione della Parola di Dio.
RispondiEliminaLa Casa di Dio..... I vari responsabili di queste trasformazioni sono come dei ladri che entrano in casa sfasciando tutto pur di arrivare al loro scopo.... Cose inaudite, peggio dei barbari....
RispondiEliminaIl fatto è che questi danni hanno anche un valore economico non indifferente. Come mai per l'esecuzione di questi lavori i soldi escono a differenza nelle altre necessità sono sempre al verde?
<span>Ospite, non c'è bisogno di rispondere </span><span> al gentile leodavinci </span><span>come cafonazzi rinciviliti (quella che ha sotto le unghie è terra di Bologna?). Tanto più che lei non è l'unico studioso al mondo e che nemmeno la più maniacale dedizione al dato positivo della "materia" testuale è in sé in grado di promuovere la retta comprensione della Parola.
RispondiElimina</span>
Caro mane nobiscum, è proprio così. E' stata - ed è - una specie di lotta di classe.
RispondiEliminaIl dottissimo ospite ci ricorda la teoria dei generi letterari approvata anche da Pio XII. Chi di noi l'ha mai contestata?
RispondiEliminaLe traduzioni, sotto la guida della Chiesa, posson certamente esser mkigliorate ma senza tradir il significato originale.
Ora, nel nostro caso, rinunciare e pentirsi non mi sembra abbiano un identico significato. Un conto è dire che Dio, placato, rinuncia volontariamente a far qualcosa, altro è presentare un Dio pentito che può implicare una precedente scelta erronea.
Generi letterari sì, ma con un granello di sale.
<span>Il dottissimo ospite ci ricorda la teoria dei generi letterari approvata anche da Pio XII. Chi di noi l'ha mai contestata?
RispondiEliminaLe traduzioni, sotto la guida della Chiesa, posson certamente esser migliorate ma senza tradir il significato originale.
Ora, nel nostro caso, rinunciare e pentirsi non mi sembra abbiano un identico significato. Un conto è dire che Dio, placato, rinuncia volontariamente a far qualcosa, altro è presentare un Dio pentito che può implicare una precedente scelta erronea.
Generi letterari sì, ma con un granello di sale.</span>
Infatti, se ha letto ciò che ho scritto, la traduzione "si pernti" è meno precisa; non però in forza di una dottrina precedente da applicare al testo, ma in forza di fedeltà alla lingua ebraica. Dio si rivela attraverso la grammatica ebraica. Lo vogliate o no.
RispondiEliminabravo Laico !
RispondiEliminama per favore !
RispondiEliminanon siamo più sotto narcosi, egr. Ospite, si svegli pure lei, visto che il MP ci ha svegliati tutti !
:-D non siamo più "popolo-bue" che beve tutte le panzane di "adeguamento" che il potere tirannico vuole propinarci come sacrosante necessità !
Non esiste Mirano Veneto. C'è Mirano e basta...
RispondiElimina<span>Non esiste Mirano Veneto. C'è Mirano e basta...</span>
RispondiEliminaEffettivamente la denominazione Mirano Veneto è caduta in disuso da alcuni decenni. Non esistendo, in Ialia, altri comuni con lo stesso nome, si può tranquillamente utilizzare il nome ufficiale di Mirano e basta. Generalmente, aggiungo l'aggettivo "Veneto" per meglio localizzare la cittadina nei confronti di chi non la conosce. Stranamente, infatti, (e non ho mai capito perchè), pur trattandosi di un centro molto grosso e molto importante, al di fuori del Veneto la città di Mirano non è conosciutissima.
RispondiEliminaCaro ospite dell'1.17, per quanto io ti ringrazi per i preziosi consigli e per quanto sia anch'io molto pignolo, non me la sento di arrivare fino ad una denuncia penale nei confronti del mio arciprete. Capisco che sarebbe doveroso adire le vie legali se vogliamo veramente mettere la parola fine a questi scempi inaccettabili, ma, sinceramente, credo di aver già osato parecchio anche interpellando la semplice soprintendenza. Al momento, comunque, non ho ancora ricevuto risposte. Ma non posso certo permettermi di inimicarmi i miei concittadini ed essere additato come colui che ha messo nei guai il parroco: passerei per una persona cattiva, uno che ha voluto vendicarsi per pura malvagità. Inoltre, sto lavorando per portare la Messa di sempre nella mia città (anche se in un'altra parrocchia) con l'aiuto di alcuni conoscenti e grazie alla disponibilità di don Konrad della FSSP di Venezia: non posso farmi nemico il mio stesso paese, potrei avere bisogno della collaborazione dei miei concittadini!
RispondiEliminaPeccato: è molto carina! Anche se mancano i tabernacoli negli altari laterali del duomo... ;-) Comunque, mettendo Mirano e basta, magari qualcuno si informa e vede qualche foto in internet...sarebbe pubblicità involontaria!
RispondiEliminaVuoi portarla a S. Leopoldo? nella chiesa nuova?? comunque sarebbe bene costituire una sorta di comitato-osservatorio di gente appassionata che monitorasse questi interventi e magari potesse assumersi l'onere di eventuali azioni legali...
RispondiEliminaPiù che meno precisa è foriera di gravi errori.
RispondiEliminaNella Sacra Bibbia ed. Marietti, a cura di Garofalo, in Giona 3,10 si legge "Dio si sentì impietosito"; nel Ricciotti "ne ebbe compassione".
RispondiEliminaAvete mai pensato al valore di una balaustra marmorea antica?A quanti farebbe gola averla per ornare la villa?Bene.Ne hanno tolte migliaia,antiche e moderne,molte in bellissimo stile.Dal produttore al consumatore...Affari d'oro.Al paese della mia famiglia esiste ancora quella, a colonnine, con marmi colorati,donata da mio nonno alla chiesa parrocchiale(costata una fortuna) nel 1952.C'e' ancora la scritta dedicatoria che ricorda i miei nonni.Indovinate un po'cosa succedera se a qualcuno verra' la malaugurata idea di rimuoverla?
RispondiEliminaForiera di gravi errori, che il nostro ospite filologhetto - tutto compreso com'è a professarci la sua fede... nella lingua ebraica - non riuscirà mai neppur lontanamente a percepire. Questi materialisti dialettici del testo andrebbero fatti pedalare negli scantinati delle loro accademie di pulcinella e delle loro scuole teologiche di balanzone (preferibilmente su cyclettes con dinamo ben collegata, in modo da fornirci dell'ottima energia riciclabile). "Dio si rivela attraverso la grammatica ebraica". E noi tapini che credevamo di averlo incontrato in Gesù Cristo...
RispondiEliminaArcher è di Enterprise, la più orrida delle serie di Star Trek. Se ti riferivi alla prima serie classica il Capitano era James T. Kirk.
RispondiElimina<p><span><span>Con la riorganizzazione del Ministero e degli Uffici periferici (le Direzioni regionali <span> </span>Soprintendenze) per <span>tutela dei beni architettonici</span>, la <span>qualità</span> e la <span>tutela</span> del <span>paesaggio</span>, la<span> tutela</span> dei<span> beni storici, artistici ed etnoantropologici</span>, compresi i dipinti murali e gli apparati decorativi, la <span>qualità architettonica ed urbanistica</span> e la <span>promozione dell'arte contemporanea, <span>fanno e lasciano fare tutto ciò che le chiese locali vogliono</span>…</span></span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span>Oggi come oggi gli unici che possono (e devono) difendere i beni summenzionati, siamo noi cittadini e nessun’altro! Non facciamoci illusioni, <span> </span>perché come dice il proverbio: “corvo con corvo non si cavan gli occhi” e l’altro detto ricorda che “l’oro convince perfino il diavolo a spingere la mola”. </span></span>
</p><p><span><span>Questo è ciò che avviene quando il popolo sonnecchia.</span></span></p>
Forse con questo arredo non si voleva rappresentare un Dio bello ma un Dio buono: infatti panna e fragola!
RispondiEliminacondanerei i responsabili a mangiare per 30anni panna e fragola così che al prossimo progetto ci pensiono meglio
<span>Forse con questo arredo non si voleva rappresentare un Dio bello ma un Dio buono: infatti panna e fragola!
RispondiEliminacondanerei i responsabili a mangiare panna e fragola per 30anni così che al prossimo progetto possano fare meglio</span>
E infatti c'è da domandarsi dove finiscano i marmi rimossi. Puzza di business.
RispondiEliminanonché la ca*ata e la ca**ata dei barbari.
RispondiElimina<span>Nonché la ca*ata e la ca**ata dei barbari.</span>
RispondiEliminaMi accorgo che avevi integrato. Comunque la mia precisazione di sopra credo che non sia inutile.
RispondiEliminaSolo nelle chiese continua questo stile più che squallido brutto. Girando per negozi di arredamento si vede un ritorno al calassico, al neo barocco ai mobili in legno artigianali fatti ad arte. Osservando nuove case, appena costruite, si osservano tegole in cotto, cornicioni, linee classiche, mostre sopra alle finestre e bei disegni d'ispirazione tradizionale. Vedete anche voi queste cose?
RispondiEliminano, beh, vuoi mettere la più orrida..!
RispondiEliminaDice bene Leodavinci,
RispondiEliminain effetti, è veramente vergognoso che la Cei, per la nuova traduzione italiana per l'Antico Testamento, abbia utilizzato la versione masoretica del VIII secolo in uso fra gli ebrei.
Si sarebbe dovuta usare la LXX (che è pienamente cattolica) piuttosto che quei testi masoretici rielaborati - per molti secoli dopo Cristo - ad uso ed consumo delle scuole rabbiniche tantissime volte in chiave anticristiana.
In sintesi: gran parte dell'AT dell'odierna traduzione Cei è una traduzione di testi della religione ebraica (post-cristiana).
R.