Il vescovo Williamson, reso tristemente famoso per le sue frasi infelici sull'Olocausto, ha ricevuto dal Superiore della Fraternità la consegna del silenzio e non ha quindi più il suo blog. Ma poiché non ha l'aria d'essere uno spirito molto condiscendente, non può fare a meno di gestire quanto meno una newsletter, inviata per posta elettronica a selezionati destinatari. E volete voi che Messainlatino.it non la riceva? Spesso, anzi quasi sempre, si tratta delle enormità di scarso interesse che ci si aspettano da lui (ma tranquilli: non parla più di camere a gas), sia pure condite con una certa dose di levità e di umorismo very british. Ma questa volta la sua lettera offre informazioni e notizie di rilievo che ci consentono di gettare uno sguardo dietro le quinte su come sono vissuti i colloqui dottrinali da parte lefebvriana. Ecco qua (la traduzione è quella ufficiale della newsletter di mons. Williamson):
Molte anime cattoliche attualmente preoccupate per i colloqui in corso tra Roma e la Fraternità San Pio X [mons Williamson in testa, che di questi colloqui era fiero avversario, tanto da far sospettare che il suo comportamento passato fosse proprio una mina contro il ravvicinamento con Roma; ma sorvoliamo...] potrebbero essere alquanto rassicurate se potessero sentire, come ho fatto io due mesi fa, il Vescovo de Galarreta, che ha esposto le sue ragioni circa il perché questi colloqui dovrebbero procedere fino al termine prefissato (ma non oltre) [qual è?]. Egli dice che essi presentano rischi limitati e diversi vantaggi.
Dopo l'incontro introduttivo dello scorso ottobre, i colloqui veri e propri si sono svolti a gennaio, marzo e maggio di quest'anno. Ogni incontro ha un prima, un durante e un dopo. Per prima cosa, il gruppo dei quattro rappresentanti della FSSPX presenta ai quattro teologi romani una dichiarazione della dottrina cattolica relativa alla questione in oggetto, insieme con i problemi sollevati dalla dottrina contraria derivata dal Vaticano II. Nel corso dell'incontro, i teologi romani danno le loro risposte e la conseguente discussione orale viene registrata. In seguito, la FSSPX redige un riassunto scritto del colloquio registrato. Finora si è parlato solo della liturgia e della libertà religiosa, ma il Vescovo prevede che tutti gli altri colloqui necessari si potranno concludere con la primavera del prossimo anno.
Nel valutare questi colloqui, egli distingue tra il mero fatto del loro svolgimento e il loro contenuto. Per quanto riguarda il loro contenuto, egli dice che il gruppo della FSSPX è deluso dagli scambi orali avuti, perché, come mi ha detto un altro componente del gruppo: "Mancano di precisione teologica. Due linee di pensiero che non possono incontrarsi non producono un dialogo, quanto piuttosto due monologhi. Comunque, i teologi romani sono gentili con noi, così che gli incontri, invece che aspri, hanno il sapore di maionese. Noi diciamo quello che pensiamo. Non ci facciamo alcuna illusione." Ma il Vescovo dice che i resoconti scritti di questi colloqui, di prima e dopo gli incontri, costituiranno un prezioso dossier per delimitare gli errori conciliari rispetto alla Verità Cattolica, e per cogliere l'ultima evoluzione di tali errori. "Fin dai tempi di Giovanni Paolo II essi sono divenuti più sottili", dice il Vescovo.
Per quanto riguarda il mero fatto dei colloqui, il Vescovo vede diversi ulteriori vantaggi. Innanzitutto, è buona cosa che i teologi romani abbiano conosciuto i rappresentanti della FSSPX, e viceversa - tali contatti possono vanificare molto del "fumo e degli specchi deformanti", tanto amati dal Diavolo per imbrogliare la gente. Il vescovo non vede un gran pericolo nei contatti, perché, egli dice, questi particolari teologi romani non sono perversi, ed è chiaro da dove vengono e dove vogliono andare. In secondo luogo, il semplice fatto che Roma, al più alto livello, stia discutendo seriamente di dottrina con la FSSPX, dà ad essa credito agli occhi di molti importanti sacerdoti di buona volontà, altrimenti inaccessibili per la Tradizione. E in terzo luogo, alcuni dei migliori cervelli di Roma si trovano ogni tanto bloccati nel loro pensare abituale dagli antichi argomenti riproposti loro dalla FSSPX. In altre parole la Verità Cattolica sarà pure all'inizio, ma in definitiva ha ripreso ad imporsi nuovamente.
Cari lettori, dobbiamo avere pazienza, e una fiducia sconfinata nella Provvidenza di Dio - dopo tutto, è la Sua Chiesa! E preghiamo la Madre di Dio che mantenga in ciascuno di noi l'amore per quella Verità che sola può salvare le nostre anime, e senza la quale non si può ripristinare l'Autorità Cattolica.
Kyrie eleison.
Molte anime cattoliche attualmente preoccupate per i colloqui in corso tra Roma e la Fraternità San Pio X [mons Williamson in testa, che di questi colloqui era fiero avversario, tanto da far sospettare che il suo comportamento passato fosse proprio una mina contro il ravvicinamento con Roma; ma sorvoliamo...] potrebbero essere alquanto rassicurate se potessero sentire, come ho fatto io due mesi fa, il Vescovo de Galarreta, che ha esposto le sue ragioni circa il perché questi colloqui dovrebbero procedere fino al termine prefissato (ma non oltre) [qual è?]. Egli dice che essi presentano rischi limitati e diversi vantaggi.
Dopo l'incontro introduttivo dello scorso ottobre, i colloqui veri e propri si sono svolti a gennaio, marzo e maggio di quest'anno. Ogni incontro ha un prima, un durante e un dopo. Per prima cosa, il gruppo dei quattro rappresentanti della FSSPX presenta ai quattro teologi romani una dichiarazione della dottrina cattolica relativa alla questione in oggetto, insieme con i problemi sollevati dalla dottrina contraria derivata dal Vaticano II. Nel corso dell'incontro, i teologi romani danno le loro risposte e la conseguente discussione orale viene registrata. In seguito, la FSSPX redige un riassunto scritto del colloquio registrato. Finora si è parlato solo della liturgia e della libertà religiosa, ma il Vescovo prevede che tutti gli altri colloqui necessari si potranno concludere con la primavera del prossimo anno.
Nel valutare questi colloqui, egli distingue tra il mero fatto del loro svolgimento e il loro contenuto. Per quanto riguarda il loro contenuto, egli dice che il gruppo della FSSPX è deluso dagli scambi orali avuti, perché, come mi ha detto un altro componente del gruppo: "Mancano di precisione teologica. Due linee di pensiero che non possono incontrarsi non producono un dialogo, quanto piuttosto due monologhi. Comunque, i teologi romani sono gentili con noi, così che gli incontri, invece che aspri, hanno il sapore di maionese. Noi diciamo quello che pensiamo. Non ci facciamo alcuna illusione." Ma il Vescovo dice che i resoconti scritti di questi colloqui, di prima e dopo gli incontri, costituiranno un prezioso dossier per delimitare gli errori conciliari rispetto alla Verità Cattolica, e per cogliere l'ultima evoluzione di tali errori. "Fin dai tempi di Giovanni Paolo II essi sono divenuti più sottili", dice il Vescovo.
Per quanto riguarda il mero fatto dei colloqui, il Vescovo vede diversi ulteriori vantaggi. Innanzitutto, è buona cosa che i teologi romani abbiano conosciuto i rappresentanti della FSSPX, e viceversa - tali contatti possono vanificare molto del "fumo e degli specchi deformanti", tanto amati dal Diavolo per imbrogliare la gente. Il vescovo non vede un gran pericolo nei contatti, perché, egli dice, questi particolari teologi romani non sono perversi, ed è chiaro da dove vengono e dove vogliono andare. In secondo luogo, il semplice fatto che Roma, al più alto livello, stia discutendo seriamente di dottrina con la FSSPX, dà ad essa credito agli occhi di molti importanti sacerdoti di buona volontà, altrimenti inaccessibili per la Tradizione. E in terzo luogo, alcuni dei migliori cervelli di Roma si trovano ogni tanto bloccati nel loro pensare abituale dagli antichi argomenti riproposti loro dalla FSSPX. In altre parole la Verità Cattolica sarà pure all'inizio, ma in definitiva ha ripreso ad imporsi nuovamente.
Cari lettori, dobbiamo avere pazienza, e una fiducia sconfinata nella Provvidenza di Dio - dopo tutto, è la Sua Chiesa! E preghiamo la Madre di Dio che mantenga in ciascuno di noi l'amore per quella Verità che sola può salvare le nostre anime, e senza la quale non si può ripristinare l'Autorità Cattolica.
Kyrie eleison.
Grazie Vescovo Williamson!
RispondiEliminaIl vostro problema è che non conoscete personalmente Mons. Williamson (tomista al 100%) e che siete così poco avvezzi alla Verità senza se e senza ma, che quando sentite uno parlare senza fronzoli vi spaventate e malgiudicate.
RispondiEliminaCapisco che oggi siamo abituati alle visite in sinagoga, alle visite nei templi protestanti, alle moschee, alle profanazioni di Assisi, a Nostra Aetate, alla Gaudium et Spes all'ermeneutica della continuità (ecco parliamo di questa invece, perchè non la dimostrate? perchè non dimostrate la continuità tra Syllabo e Gaudium et spes, tra vecchio e nuovo rito ecc?) ma no è troppo difficile (anche perchè è impossibile), prendiamocela invece con Mons. Williamson che tanto è confinato e ridotto al silenzio e affronta processi contro l'ignoranza globale e l'arroganza sionista...
Mah sì, giudichiamo Williamson tanto ormai è il bersaglio preferito di chi non vuole la Verità.
Anzitutto premetto che senza la FSSPX non saremmo qui aparlare di due forme di liturgia: è grazie alla fraternità che si è salvato l'antico rito; con ciò voglio dire che non sono ostile alla FSSPX.
RispondiEliminaTuttavia bisogna dire che Mons. Williamson ce ne ha messo del suo per attirarsi le critiche di mezzo mondo, peraltro in un ambito che non riguarda la fraternità (l'indagine storica sull'Olocausto lasciamola agli storici, i sacerdoti pensano alla Santa e ormai calpestata Retta Teologia). La Redazione ha fatto molto bene a offrirci questo articolo e il cappello d'introduzione non ha mina affatto la verità del documento. Speriamo che tutto vada per il meglio e che Roma impari anche a dire oltre al sì modernista anche il no conservatore. Aggiungo poi: Nessuno rimprovera Mons. Williamson per le Verità di Fede che proferisce ma per le sue personali idee che rischiano d'attirare odio oltre misura sulla fraternità, che proprio non ne ha bisogno.
Mi scuso per gli errori, ma ho la tastiera vecchia...Comunque, auguro serenità alla fraternità e spirito di sopportazione
RispondiEliminaChe non aspetti altro e faccia ciò che è giusto da fare.
RispondiEliminaMonsignore, siete sempre il vescovo che ha cresimato mia figlia. Altri dimenticano: io e lei no!
RispondiEliminaSicuro che l'olocausto oggi non sia un dogma che ci riguarda?
RispondiEliminaAd oggi è il solo sacrificio che si conosca...
Eppoi, per favore, Nostra Aetate nasce proprio dalla shoà...
Stia tranquillo che non sarà mai un sedevacantista!
RispondiEliminaForse a volte è troopo schietto ma non è stupido!
in effetti i preti morti nei lager nessuno se li ricorda...
RispondiEliminaMah, io avrei riflettuto 100 volte prima di mandare in circolo ciò che dice questo vescovo.
RispondiEliminaScusate il richiamo, ma l'aspetto più interessante del post, mi pare, è lo svolgimento dei colloqui romani anziché una valutazione dell'operato e del pensiero del controverso vescovo (le cui opinioni conosciamo bene: non siamo appunto iscritti alla sua newsletter? Ultimamente ce l'aveva con le donne che lavorano anziché far le casalinghe...).
RispondiEliminaLe riferite affermazioni di mons. de Galarreta e dei teologi FSSPX non vi inducono alcun commento?
il problema è proprio questo. Una certa lobbye, vuole avere il monopolio del dolore. Monopolio su cui tanti hanno costruito fortune economiche, accademiche, politiche, etc. A tal scopo, l'analisi storica spassionata, non è gradita
RispondiEliminaSpesso, anzi quasi sempre, si tratta delle enormità di scarso interesse che ci si aspettano da lui
RispondiEliminaQuesto raglio ve lo potevate anche risparmiare. E comunque meglio le "enormità" di mons. Williamson che le ridicole arrampicate sugli specchi in cui vi cimentate per conciliare l'inconciliabile.
Grazie redazione, il vero problema è che alla Fraternità vogliono risolvere il problema senza averne i mezzi, non si accontentano di sollevare il problema, vogliono risolverlo.
RispondiEliminaSull'incapacità dei teologi romani...mah....pure quelli della San Pio X hanno detto certe corbellerie.
Grazie alla San Pio X per aver testimoniato la verità in tampi difficili, ora uniamoci al Papa in un lungo lavoro di ricerca teologica, ma senza pretendere che l'ultima parola spetti ai teologi della Fraternità, non sono Cristo in terra.
Scusate Redazione, ma che dite? Pubblicatelo quell'articolo in cui parla delle donne che invece di pensare a fare figli e mandare avanti la famiglia pensano alla carriera e ad andare un giorno si e l'altro pure dal parrucchiere e dall'estetista.
RispondiEliminaNon sapete che è proprio questo il problema che stà alla base della scarsa natalità? Ma scherzate?
Come farà la San Pio X se gli parlano di accettare la nuova Messa?
RispondiEliminaIo non mi fido più tanto degli altri 3 vescovi...qui tira aria di compromesso e i fedeli se ne sono accorti!
RispondiEliminaLa lucidità intellettuale che caratterizza questa articolo è merce rarissima ai giorni nostri. Per questo è ancora più apprezzabile. Complimenti.
RispondiEliminaCerto, molto meglio il linguaggio ambiguo di Canizares che vuol conciliare i 2 riti anzi 3 riti visto che celebra anche quello Neocatecumenale!
RispondiEliminaA me basterebbe che, al termine dei colloqui, la commissione vaticana approdasse alla conclusione finale che l'interpretazione data dalla Fraternità a certi documenti del Concilio Vaticano II sia da considerarsi come "cattolicamente lecita"; sarebbe un buon inizio: al resto non mancherà di pensarci la Divina Prfovvidenza!
RispondiEliminaIl problema della SPX, oggi, è costituito da coloro che si sono radicalizzati in posizioni da "battaglia campale" e coloro che si auto-considerano baluardi della Verità e unici detentori della Cattolicità senza se e senza ma. Essi vedono, come Mons. Williamson, un iattura in ogni possibile intesa tra SPX e Roma. Ovvero "intesa=compromesso ignobile". Questo senza nè comprendere, nè discernere le varie possibilità e i vari distinguo.
RispondiEliminaChi spera in una radicalizzazione delle posizioni della SPX, a mio avviso, sta sperando che la Chiesa rimanga nella melma in cui si trova!
Chi esprime una linea critica invariata, dura e costante, nei confronti dei Pontefici, senza altro considerare se non le loro "scarse doti" E BASTA, soprattutto nei confronti di questo Pontefice, contestando sempre e comunque che quello che si fa non è mai abbastanza, senza altro guardare, certamente spera che la Chiesa rimanga in questo stato terribile di crisi!
Infatti, dal punto di vista logico, a mio avviso le condizioni per una soluzione della questione giuridica della Fraternità oggi ci sono tutte!
1. Il Concilio Vaticano II è stato dichiarato apertamente e ufficialmente come "pastorale", e per questo "perfezionabile" in alcune sue parti, e da interpretare incondizionatamente secondo continuità col magistero precedente.
2. La proclamazione della non dogmaticità del Concilio, concede apertamente una critica <span>costruttiva</span> ai suoi provvedimenti pastorali e una richiesta di chiarificazione delle parti controverse
3. La Messa Gregoriana è stata definitivamente ribadita come inabrogabile e dogmatica, e definitivamente "liberalizzata"
4. Il Messale di Paolo VI è stato ufficialmente definito "problematico" e bisognoso di essere "arricchito" dal Messale Precedente, per cui possiamo ragionevolmente pensare che la riforma auspicata dal Concilio PASTORALE è ancora in essere e deve ancora concludersi!
5. Il Magistero precedente è stato ribadito come FONDAMENTO inalienabile di quello successivo, con tutto quello che ne consegue.
Ora mi domando: cosa impedisce alla SPX di accettare di entrare giuridicamente e organicamente nella Chiesa Romana?
A mio avviso i confronti dottrinali potrebbero concludersi anche ora! Perchè tutte le condizioni che giustamente erano poste dalla San Pio X per avere chiarezza, già sono in atto!
Che poi ci siano altri problemi, e grossi, non si discute. Ma non sarebbe meglio affrontarli INSIEME al Papa, da dentro, per essere un suo supporto e un suo aiuto e per aiutare tutto l'ecumene cattolico?
O è meglio fare i cavalieri solitari, i don Chisciotte, i "duri e puri" senza se e senza ma?
Io spero che la FSPX si affranchi dalle posizioni radicaliste! Perchè abbiamo bisogno al più presto dell'aiuto della Fraternità!
Non esiste alcuna novità per quanto mi riguarda.
RispondiEliminaLa posizione Lefebvriana non è meno ambigua di quella romana.
La differenza è che, chiaramente, su Roma esiste la promessa di Cristo, su Econe no.
Non ho alcuna fonte "romana", posso invece dire di avere qualche fonte lefebvriana diretta e decisamente non poco importante.
Non esiste non solo alcuna certezza, ma la confusione è palese.
Oramai non si sa più cosa inventarsi su quello che Roma dovrebbe fare affinchè loro si sottomettano alla legittima autorità.
L' unica soluzione reale l' ha mostrata la comunità di Papa Stronsay.
Queste sono discussioni che potranno durare anche decenni. Cosa facciamo?...
Rimaniamo in una situazione problematica per altri 10-20-30-40 anni?
ma che minchia scrivi?...per favore!!!!!
RispondiEliminaoh ospite..ma che michia scrivi?...per favore, sembri quell'individuo che si fa chiamare "don" Notoglia...
RispondiElimina<span>Infatti, dal punto di vista logico, a mio avviso le condizioni per una soluzione della questione giuridica della Fraternità oggi ci sono tutte! </span>
RispondiEliminaCerto come no! Magari poi fare la fine della San Pietro e di Gricigliano (per carità ottimi istituti) ma rilegati solo alla Messa e guai se parlano di dottrina.
<span>1. Il Concilio Vaticano II è stato dichiarato apertamente e ufficialmente come "pastorale", e per questo "perfezionabile" in alcune sue parti, e da interpretare incondizionatamente secondo continuità col magistero precedente. </span>
Assolutamente! Abbiamo preso un abbaglio, peccato che il pastorale ha sovvertito, ormai ovunque, il dogmatico e che se dobbiamo interpretare Nostra Aetate , DH, e G.et S. alla luce della tradizione di sempre dovremmo stracciarle.
<span>3. La Messa Gregoriana è stata definitivamente ribadita come inabrogabile e dogmatica, e definitivamente "liberalizzata" </span>
Infatti tutti gioiosamente la concedono e il Papa almeno una volta l'anno la celebra.
<span>4. Il Messale di Paolo VI è stato ufficialmente definito "problematico" e bisognoso di essere "arricchito" dal Messale Precedente, per cui possiamo ragionevolmente pensare che la riforma auspicata dal Concilio PASTORALE è ancora in essere e deve ancora concludersi!</span>
Ancora! Forse la riflessione da fare sul NOM è se tra gli strumenti da usare sia meglio la chitarra o il bongo che forse esprime meglio l'ecumenismo...
<span>5. Il Magistero precedente è stato ribadito come FONDAMENTO inalienabile di quello successivo, con tutto quello che ne consegue. </span>
Ma vah! Meno male che 2000 anni di storia della Chiesa sono stati riconosciuti!
<span>Ora mi domando: cosa impedisce alla SPX di accettare di entrare giuridicamente e organicamente nella Chiesa Romana?</span>
E' la domanda che mi faccio ogni giorno...ma perchè questi hanno scelto la ghettizzazione dalla Chiesa, gli oltraggi, le umiliazioni, i rifiuti se le premesse ci sono tutte? Ma devono essere proprio dei tonti in Fraternità!
Venite, entrate! Avrete una prelatura personale, qualcuno sarà fatto monsignore e poi conterete ed avrete il peso della San Pietro, del Buon Pastore ecc., cioè 0 (zero!!)
Stefano perdoni l'ironia, ma la sua è un analisi troppo superficiale per essere presa seramente in considerazione.
maggio55 rispetto per don Curzio Nitoglia.
RispondiEliminaAltrimenti prenda i suoi scritti e li contesti, se ne è capace.
Nessuno ha mai detto che la Chiesa sia ad Econe...
RispondiEliminaQuanto alle fonti non so da dove attinga ma le assicuro che sono errate...
Pensi che non li ricorda talmente nessuno che hanno pure fatto una trasmissione con introduzione di Padre Lombardi su Rai Tre la settimana scorsa. Non buttiamoci in facili piagnistei.
RispondiEliminaStia tranquillo, ci sono abituato.
RispondiEliminaPerchè la sua risposta riflette la radicalizzazione di cui parlavo proprio nella mia "superficiale" analisi.
Vede, ho scritto che ci sono ENORMI problemi ancora da risolvere, ma che se si continua a fare la Guerra Esterna, non si risolveranno mai! Soprattutto se i contorni delle critiche si radicalizzano e si stabilizzano in una battaglia CONTRO Roma sic et simpliciter. Battaglia pregiudiziale per il fatto stesso che sia Roma la controparte!
Inoltre, i punti che ho riassunto NON NEGANO i problemi che lei ironicamente ha citato. Ho solo detto che dal punto di vista Logico, in linea di Principio, non c'è nessun ostacolo a che la SPX possa accettare di essere giuridicamente ordinata nella Chiesa di Roma!
Il fatto è che proprio questa Soluzione, il reintegro pieno della SPX, potrebbe contribuire a risolvere definitivamente i problemi. E siccome potrebbe risolverli, c'è chi vuole tenerla ben fuori!
Riguardo il "peso" delle Fraternità Tradizionali Romane, è un giudizio temerario e strumentale. Atto a giustificare lo stato di lontananza da Roma.
In primo luogo perchè gli istituti tradizionali romani non è affatto vero che non abbiano peso! Basterebbe vedere la fioritura dei Francescani dell'Immacolata e quello che insegnano pubblicamente! Secondo lei fa più rumore un albero che cade o una foresta che cresce?
Molti di voi della SPX avete dimenticato un piccolo elemento: l'Onnipotenza di Dio e la potenza della BV Maria! Perchè ragionate solo in termini razionali, proprio come si fa nelle battaglie politiche, appunto! Dimenticate che esiste Dio, il quale PUO' TUTTO, davanti alle rette intenzioni.
<span> la riforma auspicata dal Concilio PASTORALE è ancora in essere e deve ancora concludersi! </span>
RispondiEliminadaavvero ?
ma ...oh, che bella notizia ! evviva.... :)
e....quando ptoremo cominciare a vedere i benefici effetti della <span>vera Riforma</span> voluta dal vero spirito-del-concilio ? ....sono impaziente di gioirne !
ma quanti decenni ancora ci separano dalla fioritura di quelle "gemme che sono lì che aspettano il pieno sole per sbocciare", come disse Suenens ?
quando, sig. Stefano ? ...... :)
<span><span>la riforma auspicata dal Concilio PASTORALE è ancora in essere e deve ancora concludersi! </span>
RispondiEliminadaavvero ?
ma ...oh, che bella notizia ! evviva.... :)
e....quando ptoremo cominciare a vedere i benefici effetti della <span>vera Riforma</span> voluta dal vero spirito-del-concilio ? ....sono impaziente di gioirne !
ma quanti decenni ancora ci separano dalla fioritura di quelle "gemme che sono lì che aspettano il pieno sole per sbocciare", come disse Suenens ?
quando, sig. Stefano ? ...... :) </span>
CREDO CHE IL NUCLEO DEL PROBLEMA SIA QUESTO: NON E' LA FRATERNITA' CHE DEVE ENTRARE NELLA CHIESA PER ESSERNE UN'ULTERIORE CORRENTE O MOVIMENTO, MA E' LA CHIESA CATTOLICA CHE DEVE RITORNARE ALLA PUREZZA DI DOTTRINA, DI LITURGIA DI COSTUMI.
RispondiEliminaMA QUANDO?
Mi dica allora lei qual è la verità sulla posizione lefebvriana nei confronti di Roma.
RispondiEliminaCosa dovrebbe fare Roma affinchè la FSSPX torni a sottomettersi al pontefice?
La sua analisi è superficiale proprio perchè non riflette la realtà...niente di ciò che lei scrive corrisponde al vero.
RispondiEliminaQui si tratta solo di difendere la Verità tutta intera...poi il suo ragionamento sà tanto di compromesso della serie: intanto entrate poi vedremo; e questo non è lo spirito evangelico che ci ha insegnato NSGC.
Quanto all'affidamento alla Madonna SS sbaglia, la riprova ne sono i milioni di rosari e il fatto stesso che la Fsspx sia ancora in piedi nonostante tutto.
Quanto alla lontananza da Roma faccio sommessamente notare che la Fraternità non è lontana da Roma è a mio avviso pienamente dentro la Chiesa e lo stato di necessità è sotto gli occhi di tutti.
Ma poi caro Stefano78 lei vede tanti problemi risolti e poi non si riesce a ridurre allo stato laicale nemmeno un propagatore d'eresie come don Gallo o Don Vitaliano o uno sporco pedofilo.
Ma scherza? Non si riesce ad usare il bastone nemmeno contro le peggiori porcherie, però poi se c'è la Fraternità di mezzo sono tutti una mandria di esaltati scatenati che vogliono restare nel loro cantuccio di Econe...
Suvvia!
La Fraternità è già sottomessa al Romano Pontefice prega per lui e lo ricorda in ogni Messa.
RispondiEliminaNon posso dire niente sui colloqui dico solo che le sue informazioni non collimano con le mie.
O lei non legge quello che scrivo oppure il suo spirito radicalista, dirimpettaio di quello "conciliarista", non le permette di farlo.
RispondiEliminaIo non ho scritto ne paventato un "compromesso", ma quello che lei scrive non fa che avvalorare la mia analisi "superficiale". Infatti, guarda caso, se scrivo che urge il reintegro della SPX A BENEFICIO DI TUTTI I CATTOLICI e che le condizioni principali perchè avvenga oggi ci sono, lei mi scrive che parlo di "compromesso"! Et voilà! Rifoderi le armi! C'è la Regina del Cielo che le ha ben in alto! Le nostre fanno solo disastri!
Sono d'accordissimo con lei riguardo la falsità nel definire la SPX come scismatica o anti-romana. MA LO DIVENTERA' se (Dio non voglia) si radicalizzerà in posizioni pregiudiziali di battaglia.
Le ripeto che di problemi ce ne sono. E DI ENORMI! GRANDISSIMI. Nessuno li nega, e nessuno potrebbe farlo! Problemi di Autorità, di Governo, e chi pià ne ha ne metta!
Ma credo sia impossibile negare i 5 punti che ho citato! Può negare quei 5 punti? O si può "tranquillamente " farlo per proseguire le proprie battaglie senza se e senza ma. Quei punti che ho scirtto non sono un punto di ARRIVO, ma di partenza! Buoni per proseguire cercando di risolvere la crisi nella Chiesa!
So benissimo delle splendidte crociate del Rosario a cui mi sono unito. Dico solo che se la SPX si ostina a ragionare solo in termini politici, senza pensare che il futuro è nelle mani di Dio e di Lui solo, c'è una contraddizione evidente!
Perchè parlare di ciò che avverrebbe DI SICURO se la SPX rientrasse, fa trasparire considerazione solamente razionali! Di sicuro cè Gesù Cristo e la Sua Madre Santa
Le "gemme" della Riforma sbocceranno quando, per esempio, il Messale di Paolo VI perderà molte delle sue attuali parti, fecondato finalmente dalla Liturgia Tradizionale.
RispondiEliminaMa questo non avverrà se il mondo Tradizionale non si organizzerà e non Spererà di Più in Dio
Scusi Stefano forse non leggerò ma il suo finale è tipico di chi è convinto che se la Fraternità entrerà "in piena comunione" sarà un beneficio per tutti i cattolici.
RispondiEliminaL'errore superficiale è proprio questo, la vera Grazia è che finchè la Fraternità resterò in fase di stallo avrà l'opportunità di punzecchiare Roma sugli errori dottrinali che commette, dove la vede la politica? Poi scusi quando diventerà scismatica? Ma non vede lo stato di necessità permanente????
Se si entra "in comunione" senza aver risolto le grane dottrinali glielo dico io cosa avverrà: un paio di Vescovi saranno fatti Cardinali, un paio di sacerdoti saran fatti Vescovi, qualcuno Monsignore e chissene frega delle lotte dottrinali.
I 5 punti che lei ha citato rappresentano il niente ovvero ciò che è vero solo a parole.
Eppoi guardi, io non sono uno scatenato come lei pensa (a volte seguo pure il NOM, pensi un po) dico solo che le cose se vanno fatte vanno fatte bene e senza compromessi.
Soprattutto avverrà quando chi dovrà usare il bastone contro chi fa le Messe show lo farà veramente e non a parole.
RispondiEliminaUna domanda: ma se la fraternità vedesse scomparire i suoi vescovi prima di ritornare in piena comunione con Roma? o meglio: prima di vedere scomparire i suoi vescovi, la fraternità potrebbe crearne di nuovi pur senza la comunione con Roma?
RispondiElimina<span>http://www.doncurzionitoglia.com/catastrofe_kasper_shoah.htm</span>
RispondiElimina<span>leggilo e dopo mi racconti...se decidi di diventare protestante ti capisco.</span>
<span>E se poi hai voglia di testi (poco) profondi filosoficamente leggi</span>
<span>http://www.doncurzionitoglia.com/nuovo_dis_ordine_mondiale.htm </span>
<span>In questo caso per me il rispetto mi rimane perchè è un essere umano...oltre non riesco ad andare</span>
<span></span>
non mi pare che sia questa la causa della scarsa natalità...a meno che tu non abbia dei dati scientifici in mano che io non conosco
RispondiEliminase capace di confutare ciò che vi sta scritto?
RispondiEliminaSarebbe doveroso
RispondiEliminaStoricamente ciò ha SEMPRE influito. Da quando la donna non è libera di lavorare (come le fanno credere), ma è OBBLIGATA a lavorare, perchè con due stipendi e si fatica per giungere a fine mese, la famiglia è come se, in concreto, già fosse stata abolita. Una donna che lavora, è costretta a pensarci su prima di mettere al mondo il quarto figlio (spesso pure il primo).
RispondiEliminaChe, infatti, oggi se ne sta pentendo.Si trova con i vescovi che vogliono dire la loro anche se portano la Comunione ad un ammalato, già loro fedele storico, per giunta.
RispondiEliminaRegalo vasca corredata di liquido speciale per "bagni d'umiltà".
RispondiEliminain effetti, è Roma che si è disancorata dalla Verità da quando ha adottato il linguaggio ambivalente del concilio e post-..., creando tanta confusione nei fedeli, mentre la FSSPX è rimasta sempre saldamente ancorata ad essa e al Depositum Fidei inalterato.
RispondiElimina<span>
RispondiElimina</span>
Se qualcuno di fronte alle messe show, di cui abbiamo visto anche qualche esempio su questo blog, alle opinioni poco ortodosse di certi pastori, alle notizie che quasi quotidianamente ci ammaniscono i giornali preferisce chiudere gli occhi per umiltà, faccia pure. Io preferisco dire: queste cose non mi piacciono !
RispondiEliminaUn po' come gli inglesi che, quando non esisteva ancora il tunnel sotto la Manica, in caso di sospensione dei collegamenti causa mal tempo, sostenevano che il Continente era isolato!!?
RispondiEliminaLeggete questa notizia straordinaria :
RispondiEliminahttp://www.oriensforum.com/index.php?topic=2840.0
Non piace il tono che usa la Redazione per definire S.E.R. Mons. Williamson. Pesante caduta di stile.
RispondiEliminameno male che Williamson c'è!
RispondiEliminase poi, tale tono, è un modo per mandare a dire a nuora, affinché suocera intenda, che il cubo possiede sei facce, bhe'.. e' un altro paio di maniche
RispondiEliminaEssere sottomessi al Romano Pontefice per una fraternità sacedotale non significa pregare per lui
RispondiElimina<span></span>....stamattina, alle 6.15 riferivo qui la notizia molto interessante, letta sul blog unafides: una aspettativa annunciata a mo' di ipotesi:
RispondiElimina<p><span> <span>verso una definizione infallibile del Papa Benedetto XVI?</span> </span><span>
</span><span>Il sito</span><span><span> catolicidad</span> riporta alcuni aggiornamenti sulle riunioni di dialogo volute dal Papa tra la FSSPX e Roma e nello stesso tempo si chiede se si stia andando verso una definizione infallibile del Papa Benedetto XVI. Certo a questo punto della confusione che si è generata in questi ultimi decenni si sente come improrogabile una parola di tal rango magisteriale: «il Papa, anche "seorsim", è sempre in grado - per dirla con S. Bonaventura - di "reparare universa" perfino nel caso che "omnia destructa fuissent"» (Mons. Brunero Gherardini, Concilio Ecumenico Vaticano II, Un discorso da fare, Supplica al Santo Padre). Anche il vaticanista <span>Sandro Magister</span> si addentra dettagliatamente nell'analisi di una tale ipotesi: Che dire? se son rose, fioriranno.</span>
</p><p><span>Certo è che la Chiesa ha sete di chiarezza e di pace, e solo il Papa ce le può dare.Preghiamo dunque per il Papa! Nel frattempo riproponiamo (e sottoscriviamo) la supplica di Mons. Gherardini:(segue </span><span>Supplica al Santo Padre)....</span><span></span>
</p>
stamattina leggevo la notizia molto interessante, (che ho già riferito su un thread prec.), annunciata come aspettativa a mo' di ipotesi, <span> dal blog unafides, e derivata dall'andamento dei colloqui con la FSSPX:
RispondiEliminaverso una definizione infallibile del Papa Benedetto XVI ?
<span><span>Il sito<span> </span>catolicidad<span> </span>riporta alcuni aggiornamenti sulle riunioni di dialogo volute dal Papa tra la FSSPX e Roma e nello stesso tempo si chiede se si stia andando verso una definizione infallibile del Papa Benedetto XVI. Certo a questo punto della confusione che si è generata in questi ultimi decenni si sente come improrogabile una parola di tal rango magisteriale: «il Papa, anche "seorsim", è sempre in grado - per dirla con S. Bonaventura - di "reparare universa" perfino nel caso che "omnia destructa fuissent"» (Mons. Brunero Gherardini, Concilio Ecumenico Vaticano II, Un discorso da fare, Supplica al Santo Padre). Anche il vaticanista<span> </span>Sandro Magister<span> </span>si addentra dettagliatamente nell'analisi di una tale ipotesi: Che dire? se son rose, fioriranno. </span></span></span>
<span><span><span>Certo è che la Chiesa ha sete di chiarezza e di pace, e solo il Papa ce le può dare. Preghiamo dunque per il Papa!Nel frattempo riproponiamo (e sottoscriviamo) la supplica di Mons. Gherardini:(segue <span><span><span>Supplica al Santo Padre)....</span></span></span></span></span></span>
....poi leggevo sul sito catolicidad la notizia riguardante i colloqui, con il parere di Mons. Galarreta, (tradotto qui dalla Redazione per noi);
RispondiElimina<span>su
http://catolicidad-catolicidad.blogspot.com/
si riferisce una "disillusione" tra i membri della FSSPX, a causa della carenza di
PRECISIONE TEOLOGICA delle discussioni orali:
<span>".....se refiere a que Mons. de Galarreta, "al evaluar estas discusiones, él distingue entre el simple hecho de que se estén llevando a cabo y su contenido. Por lo que respecta a su contenido, dice que el equipo de la FSSPX está desilusionado con <span>las discusiones orales</span> porque, de acuerdo a lo que me comentó otro miembro del equipo, "Ellas<span> carecen de precisión teológica. </span>Dos líneas de pensamiento que no pueden encontrarse producen<span> no un diálogo sino dos monólogos</span>. Sin embargo, los Romanos son amables con nosotros, y así es que las reuniones se parecen menos al vinagre que a la mayonesa. Decimos lo que pensamos<span>. No nos estamos dejando guiar por ilusiones".</span> </span>
<span>Pero el Obispo sí comenta que el producto escrito de las discusiones del antes y del después de las reuniones constituirá un expediente valioso para la <span>demarcación de la Verdad Católica".</span></span>
-------------------- </span>
dunque, i motivi della disillusione sono questi:
[Le discussioni]Mancano di precisione teologica.
Due linee di pensiero che non possono incontrarsi non producono un dialogo, quanto piuttosto due monologhi. Comunque, i teologi romani sono gentili con noi, così che gli incontri, invece che aspri, hanno il sapore di maionese.
Noi diciamo quello che pensiamo. Non ci facciamo alcuna illusione."
ma -dice il Vescovo- i resoconti scritti di questi colloqui, di prima e dopo gli incontri, costituiranno un prezioso dossier per delimitare gli errori conciliari rispetto alla Verità Cattolica..."
-----------------------
<span>Vedremo se il Papa si farà concretamente segno di unificazione definitiva della Chiesa frammentata e agitata da venti multidirezionali, liberandola dalla precarietà dottrinale e liturgica permanente da 45 anni, e ridonando a tutti i fedeli smarriti la sicura e incontestabile
<span><span>"demarcación de la Verdad Católica".</span></span></span>
(Sì, ci vuole pazienza e preghiera perchè la Chiesa ritrovi l'ancoraggio saldo e totale alla Verità eterna, dopo tante enunciazioni ambivalenti, inclusive e contraddittorie, che ci hanno fatto arrivare a ritenere tramontato il principio di identità e non-contraddizione, e con esso ogni certezza del possesso stabile di quella Verità ad essa affidata, perchè la trasmettesse in modo chiaro e indefettibile).
<span></span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>
<span>....poi leggevo sul sito catolicidad la notizia riguardante i colloqui, con il parere di Mons. Galarreta, (tradotto qui dalla Redazione per noi);
RispondiElimina<span>su
http://catolicidad-catolicidad.blogspot.com/
si riferisce una "disillusione" tra i membri della FSSPX, a causa della carenza di
PRECISIONE TEOLOGICA delle discussioni orali:
<span>".....se refiere a que Mons. de Galarreta, "al evaluar estas discusiones, él distingue entre el simple hecho de que se estén llevando a cabo y su contenido. Por lo que respecta a su contenido, dice que el equipo de la FSSPX está desilusionado con <span>las discusiones orales</span> porque, de acuerdo a lo que me comentó otro miembro del equipo,</span><span> </span></span></span>
<span><span><span>"Ellas<span> carecen de precisión teológica. </span>Dos líneas de pensamiento que no pueden encontrarse producen<span> no un diálogo sino dos monólogos</span>. </span><span>Sin embargo, los Romanos son amables con nosotros, y así es que las reuniones se parecen menos al vinagre que a la mayonesa. Decimos lo que pensamos<span>. No nos estamos dejando guiar por ilusiones".</span> </span>
<span>Pero el Obispo sí comenta que el producto escrito de las discusiones del antes y del después de las reuniones constituirá un expediente valioso para la </span><span><span>demarcación de la Verdad Católica".</span></span>
-------------------- </span>
dunque, i motivi della disillusione sono questi:
[Le discussioni]Mancano di precisione teologica.
Due linee di pensiero che non possono incontrarsi non producono un dialogo, quanto piuttosto due monologhi. Comunque, i teologi romani sono gentili con noi, così che gli incontri, invece che aspri, hanno il sapore di maionese.
Noi diciamo quello che pensiamo. Non ci facciamo alcuna illusione."
ma -dice il Vescovo- i resoconti scritti di questi colloqui, di prima e dopo gli incontri, costituiranno un prezioso dossier per delimitare gli errori conciliari rispetto alla Verità Cattolica..."
-----------------------
<span>Vedremo se il Papa si farà concretamente segno di unificazione definitiva della Chiesa frammentata e agitata da venti multidirezionali, liberandola dalla precarietà dottrinale e liturgica permanente da 45 anni, e ridonando a tutti i fedeli smarriti la sicura e incontestabile
<span><span>"demarcación de la Verdad Católica".</span></span></span>
(Sì, ci vuole pazienza e preghiera perchè la Chiesa ritrovi l'ancoraggio saldo e totale alla Verità eterna, dopo tante enunciazioni ambivalenti, inclusive e contraddittorie, che ci hanno fatto arrivare a ritenere tramontato il principio di identità e non-contraddizione, e con esso ogni certezza del possesso stabile di quella Verità ad essa affidata, perchè la trasmettesse in modo chiaro e indefettibile).
</span>
Premesso che dobbiamo essere grati alla FSSPX per aver mantenuto accesa la fiaccola della Tradizione in tutti questi decenni, la mia preoccupazione è che, se i colloqui non hanno buon esito, la Fraternità si trasformi nell'ennesima chiesa ortodossa: liturgie bellissime, e teologi che spaccano il capello in quattro per dimostrare che Roma si sbaglia. Non so se sarebbe un esito auspicabile. Un vecchio proverbio dice che l'ottimo è nemico del bene. Quindi non dico il compromesso, ma un minimo di elasticità non guasterebbe. Anche se capisco che dopo avere ricevuto pesci in faccia per decenni l'elasticità potrebbe anche essere andata a farsi benedire. Preghiamo la Vergine Maria Immacolata che ottenga da Dio ciò che è impossibile agli uomini.
RispondiEliminaForse Roma, in questa futuribile circostanza, potrebbe applicare la prassi che sta usando con la chiesa patriottica cinese.
RispondiEliminai commenti fatti da mons Williamson alcuni anni fa sui campi nazisti sono stati di una stupidità talmente ottusa che per poco non danneggiava irreparabilmente il lavoro del Santo Padre.oltretutto con i suoi ragionamenti ha sputato fango nei confronti delle migliaia di cattolici morti nei campi, cito solo da esempio Edith Stain e padre Kolbe (scusate se son scritti male),ma forse lui se ne può fregare anche dei santi ,visto che son stati canonizzati da papi che lui giudica un po eretici...Di personaggi come lui la tradizione può fare benissimo a meno...a meno che non si voglian scimmiottare i carissimi comunistelli da sacrestia (modernisti) e dalla parte opposta diventare fascistelli da sacrestia.Buona notte demetrio
RispondiEliminae se la FSSPX dovesse smarrire lo spirito originario, possa il Signore suscitare anime elette che sappaiano fondare nuovi istituti che si posizionino sulle trincee abbandonate.
RispondiEliminaI commenti fatti da mons Willliamson in merito ai campi di concentramento sono stati di una stupidità talmente ottusa che per poco non rovinava irreparabilmente il lavoro del Santo padre,perciò o il mosignore è in mala fede nei confronti del papa e ovviamente per ovvi motivi non deve essere tenuto in considerazione o è talmente sprovveduto che non è il caso da tenerlo in cosi alta considerazione. oltretutto con i suoi discorsi ha sputato fango nei confronti di quei cattolici che si sono opposti al nazismo(il papa pio XI e XII per primi)o che son morti nei campi come Edith Stein o padre Kolbe(scusate se son scritti in maniera scorretta)..ma forse il mons non li calcola tanto santi perchè canonizzati da papi che lui sospetta un po eretici.A dar seguito a simili personaggi si diventa come certi cattolici "adulti" ovvero comunistelli da sacrestia ...pardon, dimenticavo l ideologia opposta,ovvero fascistelli da sacrestia.Buona notte demetrio
RispondiEliminacome disse la redazione tempo fa:monsignore, stia zitto.
RispondiEliminaEgr. Demetrio,
RispondiEliminal'importante però è che dire a Williamson "Monsignore stia zitto" (perchè reca più danno che vantaggio alla causa della FSSPX e dei colloqui chiarificatori) non diventi UN BEL PRETESTO per <span>dire a tutta la FSSPX, e a chi li segue</span> dall'interno e dall'esterno con trepidante interesse verso la giusta causa della Tradizione stessa, che <span>deve essere riabilitata </span>-pena l'estinzione della Chiesa stessa- la medesima frase "esortativa", con intento estensivo a tutti i fedeli cattolici che osassero rivolgere lo sguardo, le orecchie, il cuore a quella Tradizione che è di origine divina (nascendo dalla volontà del Salvatore, nell'atto di fondazione della Sua Chiesa su Pietro),
t a l c h è
essa ESORTAZIONE A STARE ZITT<span>O</span> rivolta a un tizio scomodo, nocivo e inopportuno, o tale considerato, poi, nella coscienza (ma più ancora nel subconscio) dei lettori sprovveduti di ogni blog, e dei fedeli completamente digiuni di storia della Chiesa, in tutto o in parte ignari del COME e del PERCHE' SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO DELLA STORIA, e del come e del perchè SIA NATA LA FSSPX....,
r i s u o n i
come detta nelle seguenti forme:
* "Monsignori (della FSSPX), state zitti!"
* "FSSPX, sta' zitta !"
* "Fedeli che amate e volete seguire la Tradizione, state zitti!"
* "Fedeli, che osate desiderare la Messa antica, state zitti,....respingete il cattivo desiderio!"
et ultra: "TRADIZIONE, STAI ZITTA!"
ed anche, -per la natura estensiva dell'intimazione-
"Papa, stai zitto!"
e, soprattuttto:
"VERITA', STAI ZITTA !"
.....
Questo è l'importante, egr. Demetrio, che si vorrebbe e si dovrebbe scongiurare,
RispondiEliminadi intimare alla VERITA' STESSA DI STARE ZITTA, o di essere addomesticata (imbavagliata) dal Regno della menzogna, oggi incontrastato, e di imporre il silenzio a tutti coloro che vogliono dire e CONOSCERE LA VERITA' tutta intera, solo la Verità, nient'altro che LA VERITA'.
Perchè è proprio questo che sta accadendo, da 45 anni, egr. Demetrio, nella società, nella politica (ed è normale), nella scuola e nella cultura, ma in modo aspro -e mai visto prima nella storia-<span> DENTRO la Chiesa stessa, </span>dove la Verità è diventata sempre più scomoda, perchè non si vuol ascoltare Nostro Signore che è Verità e che ha detto chiaro e tondo:
"Chi non è con me è contro di me!", senza mezzi termini di ecumenismo onni-inclusivo, avendo anche detto: "Non sono venuto a portare la pace, ma una spada!"
e quando ha promesso la Pace ha detto:
"Io vi do la mia pace: <span><span> Non come la dà il mondo, io la do a voi"!</span></span>
.................
Il dramma della Chiesa post-conciliare è che ha voluto cercare un compromesso tra la Verità eterna, che è Cristo Signore e le finte o mezze verità che gli uomini preferiscono per seguire lo spirito del mondo, e il dialogo con le false religioni e con le ideologie anti-cristiane, figlie della menzogna e del peccato: essa si è<span> contaminata col relativismo </span>imposto dal mondo, che è sotto il dominio di satana, e non ritrova ancora la Via della Verità, e naviga nel banco di nebbia delle "diplomatiche" mezze-misure e contraddizioni da oltre 40 anni; e soffre la fame di Verità, e non approda ancora di nuovo alla Verità ....
ed ha favorito per questo anche la damnatio memoriae di Mons. Lefebvre e dei suoi seguaci, clero e fedeli, che hanno voluto conservare la Tradizione, perchè pare che (come ha detto Caterina) essa abbia avuto da 45 anni PAURA DELLA VERITA' ed anche di chi vuole DIRE LA VERITA'.
E' ora invece che tutti sappiamo chi era veramente Mons. Lefebvre, e perchè la FSSPX è stata emarginata e "condannata" *: abbiamo bisogno urgente di Verità, sulla storia che ci riguarda da vicino, e che non si dica a NESSUNO, che voglia sapere la Verità:
"Stai zitto!"....
...come accade ogniqualvolta che nelle parrocchie si chieda di spiegare ed attuare il Motu Proprio SP !
<p>* riguardo poi alla fama di "dannati" che circonda i lefevriani, vada un attimo a leggere l'esito della gigantesca opera di disinformatjia di REGIME che impera in Abruzzo, nel thread seguente, sulla Messa antica a Silvi, dove un blogger (che pare aver seguito la Messa, con adesione) sostiene o fa capire che i lefevriani siano ritenuti comunemente gente di malaffare !
RispondiElimina</p><p>Questa è la cognizione che il fedele medio della media parrocchia italiana ha della natura e delle finalità della FSSPX, questa la consapevolezza della storia recente della Chiesa che imper(vers)a in Abruzzo, ma non solo.
</p><p>E' ancora tutto da fare (come sostenevo mesi fa su questo blog) il vero sondaggio rivelatore del livello di informazione e formazione dei fedeli odierni circa la stessa idea di Tradizione e soprattutto circa la condizione attuale della Chiesa, e delle cause prossime e remote che l'hanno condotta fin qui.
</p><p>Per il momento il blogger che ha espresso l'opinione comune dei cattolici di Silvi ha fatto ben capire che il 99, 99...% dei fedeli, da decenni abbia assorbito benissimo l'idea che la FSSPX sia un gruppo di nemici della Chiesa, malversatori che mirano a distruggerla, cominciando da quell'ignoto-ai-più(illustre e odiatissimo sconosciuto) che è Mons. Lefebvre:
</p><p>molto peggio che il Carneade manzoniano, di cui don Abbondio potè solo dire:
"Chi era costui?".
</p><p>A Silvi, in Abruzzo (e in....quante regioni?....) il fedele comune non ha affatto bisogno di PORSI QUESTA DOMANDA:
</p><p>non sente il bisogno di conoscere LA VERITA' !
</p><p>
</p>
* riguardo poi alla fama di "dannati" che circonda i lefevriani, vada un attimo a leggere l'esito della gigantesca opera di disinformatjia di REGIME che impera in Abruzzo, nel thread seguente, sulla Messa antica a Silvi, dove un blogger (che pare aver seguito la Messa, con adesione) sostiene o fa capire che i lefevriani siano ritenuti comunemente gente di malaffare !
RispondiEliminaQuesta è la cognizione che il fedele medio della media parrocchia italiana ha della natura e delle finalità della FSSPX, questa la consapevolezza della storia recente della Chiesa che imper(vers)a in Abruzzo, ma non solo.
E' ancora tutto da fare (come sostenevo mesi fa su questo blog) il vero sondaggio rivelatore del livello di informazione e formazione dei fedeli odierni circa la stessa idea di Tradizione e soprattutto circa la condizione attuale della Chiesa, e delle cause prossime e remote che l'hanno condotta fin qui.
Per il momento il blogger che ha espresso l'opinione comune dei cattolici di Silvi ha fatto ben capire che il 99, 99...% dei fedeli, da decenni abbia assorbito benissimo l'idea che la FSSPX sia un gruppo di nemici della Chiesa, malversatori che mirano a distruggerla, cominciando da quell'ignoto-ai-più(illustre e odiatissimo sconosciuto) che è Mons. Lefebvre:
molto peggio che il Carneade manzoniano, di cui don Abbondio potè solo dire:
"Chi era costui?".
A Silvi, in Abruzzo (e in....quante regioni?....) il fedele comune non ha affatto bisogno di PORSI QUESTA DOMANDA:
non sente il bisogno di conoscere LA VERITA' !
Speriamo solo che anche a Williamson non venga in mente di consacrare episcopi con il pretesto che solo lui sta conservando l'integrità e la purezza della fede e che altrimenti poi la vera Chiesa si estingue e bla bla bla. Sai com'è, una volta che si da un mitra in mano a un bambino non si sa dove si può arrivare. Certo sarebbe divertente in tale ipotesi vedere Fellay costretto a fare la parte del Papa che richiama lo scismatico all'unità e al ravvedimento (con che credibilità...).
RispondiEliminaSperiamo di no, per il bene della Chiesa.
non pensi che tutto questo bisogno di soldi (due stipendi) non dipenda dalla donna ma da una serie di fattori che la cultura capitalistica attuale proprone e impone come regola sociale: il sistema sociale crea i bisogni ai quali bisogna rispondere "spendendo".
RispondiEliminaLa nuova lilbertà delle donne è un evento aspettato da tanto tempo (pensa a cio' che scrive Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo: il principe aveva avuto tanto figli dalla moglie senza mai averle visto l'ombelico...che guardava allae amanti).
Sul quarto figlio avrei dei ripensamenti anche io: l'uomo ha la responsabilità di rispettare l'ecosistema in cui vive e il boom demografico (non nostro) degli ultimi 50 anni ha dato un bel colpo al nostro pianeta terra (e non è allarmismo catastrofico).
non c'è bisogno di confutare, basta il buon senso: traspira avversione verso gli ebrei in ogni virgola (quando problabilmente nella morte di Gesu' c'entrarono poco, come affermano gli storici)...poi quella sua affermazione sulle idee di Schmaus per far passare l'idea che se lo scrive Schmaus lo si puo' pensare come palusibile...un po' di serietà intellettuale non guasterebbe soprattutto in una persona che è o dovrebbe essere un presbitero.
RispondiEliminaredazione , grazie delle censura...minchia non si puo' dire? Si deve usare il termine latino "penis"...basta saperlo
RispondiEliminaIl problema è di chi gli ha dato LA mitra, non IL mitra.
RispondiEliminaSì, certo, Lefebvre ha le sue grosse responsabilità.
RispondiEliminaScopro ora che il problema della Fraternità è Mons. Williamson.
RispondiEliminaLe posizioni di Williamson non sono di certo le più radicali nella fsspx.
Anche tra gli stessi 4 vescovi.
maggio55 :
RispondiEliminanon c'è bisogno di confutare Mi ricorda il giudice del processo nella causa tra De Gasperi e Guareschi. Si rifiutò di ordinare la perizia calligrafica, adducendo che, se, per assurdo, fosse uscito fuori che quei documenti erano davvero stati scritti dal Presidente De Gasperi, lui giudice, comunque NON ci avrebbe creduto
Vero. Ripeto quanto già sostenuto altre volte: è il vizio d'origine della consacrazione illecita, figlia della superbia e dell'ostinazione, che non può produrre altro che frutti amari.
RispondiEliminaBasta pensare alla protervia con cui i lefevriani insistono perchè la Santa Sede dichiari nulla la scomunica (non basta loro il gesto longanime della remissione). Per loro è il Papa che deve chiedere perdono a Lefebvre e riconoscere di avere sbagliato, solo dopo i monsignori si degneranno "riammettere" la Chiesa Cattolica alla Fraternità.
Mah! Speriamo che la Vergine Assunta li illumini.
Senta: a) a Trastevere le direbbero a"A maggio '55, ma che, c' 6 o c'è fai? Nessuno mi può dare lezioni di anticapitalismo, quello vero. Circa le altre per stare in clima trasteverino "Fregnacce" che dice circa il "boom" le potrei consigliare tanti libri, ma milimito a chiederLe di digitare su un motore di ricerca"Lettera aperta al clero, del Servio di Dio Enrico Medi"
RispondiEliminase le cose si dovessero mettere come temo, forse sarebbe segno che DIO LO VUOLE
RispondiEliminanon mi pare il blog e l'argmento per "confutare" quegli scritti: se mi indichi altri blog più che volentieri, mi inviti a nozze e non mi sforzo neanche tanto a farlo nonostante io abbia una formazione essenzialmente tecnica e non storica (di teologia in Nitoglia ce n'è spesso pochina pochina) e non faccio peccato di orgoglio (almeno credo) a scrivere questo
RispondiEliminacosa c'entra quello stupendo scritto di Enrico Medi con cio' di cui si sta' parlando?
RispondiEliminaPROVA
RispondiEliminaMaggio, per me ti ha fatto boom il cervello con le scemenze che spari sul boom demografico.
RispondiEliminaerdoti,
RispondiEliminaio non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa. Ogni giorno avete DIO tra le vostre mani. Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra». Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona. VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI! SIETE CREATURE IMMENSE! LE PIU' POTENTI CHE POSSANO ESISTERE. Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto.
Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi. Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare. A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!
Siate accanto all'Altare. Andate a tenere compagnia al SIGNORE. La vostra giornata sia: preghiera e Tabernacolo, Tabernacolo e preghiera. Di questo abbiamo bisogno. Nostro Signore è solo, è abbandonato. Le chiese si riempiono [si fa per dire] soltanto per la Messa. Ma Gesù sta là 24 su 24 e chiama le anime. A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t'amo. Dimmi soltanto "Amore mio, ti voglio bene": ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto».
Sacerdoti, parlateci di DIO! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. IL MONDO HA BISOGNO DI DIO! DIO, DIO, DIO Vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di DIO. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo C'E' PANE! CI SONO RISORSE CHE, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma CERTAMENTE PIU' CHE DIGNITOSA A 100 MILIARDI DI UOMINI! L'UOMO HA FAME DI DIO! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare DIO al mondo!
Suore, scusate se vi parlo così: tornate ad abituarvi al silenzio!
Bello tutto, la preghiera collettiva è potentissima davanti al Signore. Ricordatevi, però, che si può fare una preghiera insieme anche lontani 100.000 km. La vicinanza è nel cuore di DIO, non nel contatto dei gomiti. Anzi, anche a contatto di gomiti, perché noi non disprezziamo le realtà concrete, visibili e materiali. Ma attenti a non esagerare. Chi volesse dire solitudine soltanto sbaglia, ma chi dice solo appiccicamento di cuore sbaglia. Sbagliano l'uno e l'altro.
erdoti,
RispondiEliminaio non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa. Ogni giorno avete DIO tra le vostre mani. Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra». Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona. VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI! SIETE CREATURE IMMENSE! LE PIU' POTENTI CHE POSSANO ESISTERE. Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto.
Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi. Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare. A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!
Siate accanto all'Altare. Andate a tenere compagnia al SIGNORE. La vostra giornata sia: preghiera e Tabernacolo, Tabernacolo e preghiera. Di questo abbiamo bisogno. Nostro Signore è solo, è abbandonato. Le chiese si riempiono [si fa per dire] soltanto per la Messa. Ma Gesù sta là 24 su 24 e chiama le anime. A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t'amo. Dimmi soltanto "Amore mio, ti voglio bene": ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto».
Sacerdoti, parlateci di DIO! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. IL MONDO HA BISOGNO DI DIO! DIO, DIO, DIO Vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di DIO. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo C'E' PANE! CI SONO RISORSE CHE, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma CERTAMENTE PIU' CHE DIGNITOSA A 100 MILIARDI DI UOMINI! L'UOMO HA FAME DI DIO! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare DIO al mondo!
Suore, scusate se vi parlo così: tornate ad abituarvi al silenzio!
Bello tutto, la preghiera collettiva è potentissima davanti al Signore. Ricordatevi, però, che si può fare una preghiera insieme anche lontani 100.000 km. La vicinanza è nel cuore di DIO, non nel contatto dei gomiti. Anzi, anche a contatto di gomiti, perché noi non disprezziamo le realtà concrete, visibili e materiali. Ma attenti a non esagerare. Chi volesse dire solitudine soltanto sbaglia, ma chi dice solo appiccicamento di cuore sbaglia. Sbagliano l'uno e l'altro.
erdoti,
RispondiEliminaio non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa. Ogni giorno avete DIO tra le vostre mani. Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra». Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona. VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI! SIETE CREATURE IMMENSE! LE PIU' POTENTI CHE POSSANO ESISTERE. Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto.
Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi. Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare. A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!
Siate accanto all'Altare. Andate a tenere compagnia al SIGNORE. La vostra giornata sia: preghiera e Tabernacolo, Tabernacolo e preghiera. Di questo abbiamo bisogno. Nostro Signore è solo, è abbandonato. Le chiese si riempiono [si fa per dire] soltanto per la Messa. Ma Gesù sta là 24 su 24 e chiama le anime. A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t'amo. Dimmi soltanto "Amore mio, ti voglio bene": ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto».
Sacerdoti, parlateci di DIO! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. IL MONDO HA BISOGNO DI DIO! DIO, DIO, DIO Vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di DIO. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo C'E' PANE! CI SONO RISORSE CHE, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma CERTAMENTE PIU' CHE DIGNITOSA A 100 MILIARDI DI UOMINI! L'UOMO HA FAME DI DIO! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare DIO al mondo!
Suore, scusate se vi parlo così: tornate ad abituarvi al silenzio!
Bello tutto, la preghiera collettiva è potentissima davanti al Signore. Ricordatevi, però, che si può fare una preghiera insieme anche lontani 100.000 km. La vicinanza è nel cuore di DIO, non nel contatto dei gomiti. Anzi, anche a contatto di gomiti, perché noi non disprezziamo le realtà concrete, visibili e materiali. Ma attenti a non esagerare. Chi volesse dire solitudine soltanto sbaglia, ma chi dice solo appiccicamento di cuore sbaglia. Sbagliano l'uno e l'altro.
forse...pero' rifletto sul fatto anche anche i paesi emergenti hanno lo stesso diritto di sfruttare risorse (e inquinare) nella solita misura dei paesi cosiddetti industrializzati (rapporto danno/numero di abitanti): pensa un po' se decidessero di farlo seriamente.
RispondiEliminaL'idea che il pianeta che puo' sfamare 100 miliardi di persone è una favola di Esopo: lo puo' fare se la tecnologia interviene pesantemente e se il consumo diviene (come dovrebbe essere) giusto e moderato. Basta pensare ai mari: il Mediterraneo si stà impoverendo velocemente e per garantire i (presunti) bisogni di alcuni paesi europei si sfruttano gli oceani. Chi la garantisce una vita dignitosa a tutti? La scelta cosciente e razionale d ogni individuo? (Finora è successo raramente). I comunismi (la storia dimostra tutto il contrario). I fascismi ? (idem come il comunismo e anche peggio). Duemila anni di civltà non hanno raggiunto questo risultato sociale: vuol dire che occorre affiancare la riflessione etica con altre riflessioni scientifiche...forse
<span>"Sai com'è, una volta che si da un mitra in mano a un bambino non si sa dove si può arrivare"</span>
RispondiEliminaLa preoccupa Mons. Williamson vero? Non la preoccupano gli atei, gli apostati, gli eretici, gli intrallazzatori, i faccendieri, e qui mi fermo ma si potrebbe continuare, che costituiscono ormai la quasi totalità dell'episcopato!
Ma perché anziché delle opinioni espresse a titolo personale da Mons. Williamson su eventi storici sui quali, in molti paesi europei, non è possibile - a motivo di disposizioni del codice penale - di anche solo discutere, non ci si occupa (suggerimento per la Redazione) di sapere a quale titolo e per fare cosa il Segretario di Stato Vaticano BERTONE Tarcisio abbia partecipato l'8 luglio u.s. alla famosa cena in casa Vespa? Credo che ci riguardi un po' più da vicino.
E' in programma liturgico qualcosa di bello dalle parti di Mariano?
RispondiElimina<span>"Speriamo di no, per il bene della Chiesa."</span>
RispondiEliminaPer il bene della Chiesa ci si dovrebbe preoccupare anziché delle opinioni espresse a titolo personale da Mons. Williamson vent'anni fa a proposito di questioni di interesse storico (anche se in molti paesi europei ormai ciò costituisce reato), degli atei, apostati, eretici, intrallazzatori, faccendieri, e mi fermo qui anche se si potrebbe continuare a lungo, che costituiscsono la maggior parte dell'episcopato "ubbidiente" al Santo Padre.
Almeno, io così la penso. In questi giorni, per esempio, mi sarebbe piaciuto sapere a quale titolo e per fare o dire cosa, il Segretario di Stato Vaticano, Bertone Tarcisio, abbia l'8 luglio u.s. partecipato alla famosa cena in casa Vespa. Mi sarebbe piaciuto leggere un commento della Redazione sull'intervento da lui tenuto che, certamente pubblicato, non sono però ancora riuscito a trovare nell'internet. Sono cose queste che forse dovrebbero interessarci un po' di più delle opinioni di Mons. Williamson su fatti, che nulla hanno a che vedere con la Chiesa o comunque con la dottrina cristiana e risalenti a sessant'anni fa.
maggio55
RispondiEliminanon mi pare il blog e l'argmento per "confutare" quegli scritti: Basta chiedere alla redazione.
Nessuno ti ha mai parlato di Divina Provvidenza? Nessuno ti ha mai parlato di uccelli che non mietono, eppure IDDIO li nutre, di gigli del campo più belli di Salomone, e, soprattutto, che " la Chiesa, la Patria, il mondo, la scienza, etc., HANNO BISOGNO DELLA FAMIGLIA NUMEROSA per poter esistere"? (Venerabile Pio XII, discorso al congresso delle famiglie numerose). Nessuno ti detto che, pur con tante ambiguità e limiti, lo sviluppo dell'ultimo secolo è la confutazione di ogni tesi malthusiana? Nessuno ti ha detto che la Chiesa Cattolica, a suo tempo, condannò Robert Malthus, anche se il metodo che proponeva per la limitazione delle nascite era, in se stesso, lecito, aqnzi "ascetico" (oltre che difficile da applicare) e cioè, giunti al numero di figli desiderati, l'astinenza ASSOLUTA?
RispondiEliminaNessuno ti ha mai parlato di Divina Provvidenza? Nessuno ti ha mai parlato di uccelli che non mietono, eppure IDDIO li nutre, di gigli del campo più belli di Salomone, e, soprattutto, che " la Chiesa, la Patria, il mondo, la scienza, etc., HANNO BISOGNO DELLA FAMIGLIA NUMEROSA per poter esistere"? (Venerabile Pio XII, discorso al congresso delle famiglie numerose). Nessuno ti detto che, pur con tante ambiguità e limiti, lo sviluppo dell'ultimo secolo è la confutazione di ogni tesi malthusiana? Nessuno ti ha detto che la Chiesa Cattolica, a suo tempo, condannò Robert Malthus, anche se il metodo che proponeva per la limitazione delle nascite era, in se stesso, lecito, aqnzi "ascetico" (oltre che difficile da applicare) e cioè, giunti al numero di figli desiderati, l'astinenza ASSOLUTA?
RispondiEliminaCONCORDO e aggiungo che il Cattolicesimo romano deve recuperare in teologia, liturgia, disciplina ecclesiastica, diritto canonico, metodo pastorale e vita ascetica tutta la Tradizione che da ben oltre 2000 anni ininterrottamente e fedelmente conserva. Quella Tradizione che le è propria e che non ha mai smarrito, nonostante il tentativo ambiguo ed un pò troppo maldestro di "aggiornare" e "modernizzare", fatto da alcuni liturgisti post-conciliari.
RispondiEliminaPertanto, la Sede Petrina ha si, il dovere di guardare alla Tradizione, ma lo deve fare autonomamente ed indipendentemente dai colloqui con la fraternità san Pio X.
In altri termini, non è Roma che deve appoggiarsi alla retta dottrina di Econe per ritornare all'autentica Tradizione, - dato che Essa non ha mai smarrito il Depositum Fidei ed è sempre infallibilmente assistita e guidata dallo Spirito Santo -, piuttosto deve da sola risvegliarsi dal suo temporaneo letargo teologico ed essere meno accondiscendente verso il Secolo. Può farlo con l'aiuto della Grazia di Nostro Signore e con il riscoprire il suo essere una realtà visibile, ma non mondana, conciliare, ma non conciliante con il mondo.
L'apporto dei "tradinionalisti" è utile alla Chiesa, non necessario, poiché son essi ad aver bisogno di appoggiarsi alla Tradizione della Chiesa di Roma, e non quest'ultima dev'essere reimposta da qualcosa o qualcuno. la Verità s'impone da sé, forse col tempo e con difficoltà, ma alla fine vince da sola le mode del momento che prima o poi passano.
Extra Ecclesia nulla salus.
corrige:
RispondiEliminaExtra Ecclesia<span>m</span>
Più che distinguere il mitra dalla mitra, distinguerei il bambino dal rimbambito!
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p>i tradizionalisti hanno bisogno di appoggiarsi alla Tradizione della Chiesa di Roma....?
</p><p>ma...perchè, adesso, quale Tradizione stanno seguendo ? :(
</p></span>
A cattolico. Probabilmente la FSSPX si "sottometterà" al pontefice quando il Pontefice tornerà a sottomettersi a Cristo e lascierà le vanità del miondo. Comunque guardandoci bene è molto più obbediente al Romano Pontefice e a tutti i Romani Pontefici, la Fraternità, che tanti, anzi tantissimi vescovi, cardinali e sacerdoti in perfetta "comunione" con Roma. Non viene dunque il dubbio che se certi vescovi, sacerdoti e cardinali dalle idee ultramoderniste e palesemente eretiche siano in comunione con Roma, Roma non sia più in comunione con Gesù e pertanto non lo sia nemmeno con la Sasnta Chiesa Cattolica Romana e Apostolica? Dunque a chi si deve obbedienza? A chi tradisce il proprio mandato e invece di fare le veci di Cristo si fa portavoce del mondo, o la si deve innanzi tutto a Cristo e alla sua eterna Chiesa, con il suo immutabile magistero? Queste sono le domande che si pongono da più di 40 anni i cattolici perplessi.
RispondiEliminaLasciamo perdere...
RispondiEliminaHo l'impressione che certi commenti risentano delle temperature di questi giorni.
<span></span>
Avevan forse torto?..
RispondiEliminaSì, ma prima Mons. Fellay dovrebbe baciare il Manifesto.
RispondiElimina...non per nulla la prima ad esser stata danneggata da quelle affermazioni è stata proprio la Fsspx, che è stata tirata nello sterco proprio in un'occasione storica che avrebbe potuto rivelarsi tra le più felici degli ultimi 40 anni.. la Fsspx è stata villipesa e insultata nemmeno Pio XII nelle peggiori pseudo-biografie scritte dal Cornuto, tipo "il Papa di Hitler", quando invece quei sacerditi hanno la Fede del Von Galen, la Liturgia del Von Galen, la grinta del Von Galen..
RispondiElimina<span> LA mitra, non IL mitra.</span>
RispondiEliminasarà che in inglese non c'è maschile e femminile..
hai ragione, un accusativo, grazie x la correzione.
RispondiEliminaE' giusto ciò che dici, ma bisogna distinguere tra "eresia formale" ed "eresia materiale" . I vescovi o sacerdoti "ultra modernisti" commettono un peccato grave di disobbedienza al contenuto della Verità Rivelata (eresia materiale), tradendo il loro mandato specifico. Ancor più grave è che chi è rettamente fedele alla Sacra Dottrina come i tradizionalisti commetta l'impudenza di disobbedire ai propri superiori sulla base della fedeltà al deposito della fede, questo implica un peccato ancora più grave, poichè un uomo ortodosso e giusto commette un atto di superbia nei confronti di chi gli è stato dato dall'alto come pastore. Mi riferisco alle Ordinazioni illecite di Vescovi nella Comunità Sacerdotale San Pio X, senza l'autorizzazione petrina.Questo è un grave atto di autosufficienza (eresia formale). Si può essere tradizionalisti nella Chiesa solo rispettando le autorità imposte da Nostro Signore, anche se esse possono di fatto errare nelle dottrina.
RispondiEliminaMAI sentito parlare dela tesi Murray? Il giorno che, quelle autorità, o presunte tali, dovessero premiare le consacrazioni fatte senza (apparente) mandato pontificio, non ti sentiresti una solenne figura di malta?
RispondiEliminaIntelligenti pauca?!?
RispondiEliminaegregio stare zitt,i la mia critica al monsignore non intendeva minimamente offendere la fraternità, e ne tantomenoinvitarla al silenzio ...tento normalmente di attenermi ai fatti , e da un punto di vista storico e di strategia il monsignore, umanamente si è comportato da sprovveduto tanto che come accennava cajetan anche la fraternità è stata danneggiata dalle sue parole: per mesi sono stati tacciati di essere dei nazisti! vede, nonostante io sia a volte critico verso alcuni atteggiamenti un po ottusi della fraternità,conservo sempre nel mio cuore la stima per questi coraggiosi cattolici al punto che il mio bimbo è stato battezzato con il nome Marcel,in onore di quel vescovo che io, lei, e la fraternità conoscono benissimo.Combatterò sempre per la tradizione ma l essere autentici cattolici non vaccina nessuno contro il virus del proferire sciocchezze. demetrio
RispondiEliminaegregio stare zitt,i la mia critica al monsignore non intendeva minimamente offendere la fraternità, e ne tantomenoinvitarla al silenzio ...tento normalmente di attenermi ai fatti , e da un punto di vista storico e di strategia il monsignore, umanamente si è comportato da sprovveduto tanto che come accennava cajetan anche la fraternità è stata danneggiata dalle sue parole: per mesi sono stati tacciati di essere dei nazisti! vede, nonostante io sia a volte critico verso alcuni atteggiamenti un po ottusi della fraternità,conservo sempre nel mio cuore la stima per questi coraggiosi cattolici al punto che il mio bimbo è stato battezzato con il nome Marcel,in onore di quel vescovo che io, lei, e la fraternità conoscono benissimo.Combatterò sempre per la tradizione ma l essere autentici cattolici non vaccina nessuno contro il virus del proferire sciocchezze. demetrio
RispondiEliminaNo perché vedo in quel riconoscimento un atto della liberalità e bontà da parte del Santo Padre, verso validi, e presumo pure santi, ma non "legittimi" sacerdoti tradizionalisti.
RispondiEliminaAssolutamente NO, perché in quel caso ci troveremmo dinanzi ad un atto di liberalità e bontà del santo padre, nei riguardi di un gruppo di presbiteri o vescovi, validimente ordinati, presumibilmente santi, ma non legittimamente inseriti nella comunione ecclesiale.
RispondiEliminanon so se sei in vena di bestemmie o ironie perverse ma io preferisco rimanere coi piedi per terra e usare lo strumento principale che Dio ci ha donato:il cervello. Basta guardare nei secoli e soprattutto oggi per vedere quante sono le situazioni in cui "gli uccelli non mietono" e muoiono di fame. Quale è la causa? Che non credono nel vero Dio (come a qualcuno ha tentato anche di dire)? Che hanno commesso peccato per i quali ricevono la giusta punizione (come ancora molti cercano di dire ... "il peccato, offesa di Dio esige la soddisfazione della sua giustizia; soddisfazione che redime l'uomo dai mali che ha meritato peccando"...http://neocatecumenali.blogspot.com/).
RispondiEliminaQuesto non per difendere Mlathus (che è indifendibile) ma per affermare che la terra ha capacità finite (allo stato attuale delle nostre conoscenze) di fornire cibo in maniera non distruttiva.
Tralascio il concetto di "astinenza assoluta" come idea di un gesto lecito perchè preferisco continuare a usare il cervello per questioni serie...
Aloysius, cosa doveva fare secondo te mons Lefebvre difronte al tradimento di Pietro? Obbedire e tradire lui stesso Gesù, o rimanere fedele a Gesù e al mandato che Questi gli ha dato per cercare di salvare il sacerdozio e la S.Messa? Mai sentito parlare di stato di necessità grave? (e permanente aggiungerei).Grazie al Mons Lefebvre oggi abbiamo ancora la s.Messa e abbiamo sacerdoti che escono ben preparati da seminari trtadizionali. Vai a guardare dentro ai seminari in mano al vaticano. Qui nella mia città i seminaristi non possono portare la talare e sono guardati a vista se dicono troppi rosari, perchè secondo i superiori dire il rosario li distrae. Distrae da cosa dalle cretinate che gli insegnano? E' abolito S.Tommaso d'Aquino e se vogliono leggersi i Padri della Chiesa e altri buoni libri lo devono fare di nascosto. La S.Messa tridentina non viene insegnata, dunque a cosa serve il Motu Proprio che libera tale Messa se poi nei seminari è vietata? L'obbedienza si deve sempre ed innanzitutto a Dio e il primo ad obbedire deve essere il Papa. Se il pastore invece di salvare le sue pecorelle, le lascia sbranare dai lupi, ben venga un buon samaritano che "disobbedendo" (e qui è tutto da vedere) al pastore fa di tutto per salvarle. Io ringrazio il Buon Dio di questo, perchè non ci ha abbandonato del tutto, nonostante le nostre brutture. Poi non è stata Maria stessa ad avvertirci che Roma avrebbe perso la Fede? (la Salette, Fatima) e non è forse stata lei apparendo nel 1500 ad annunciare che nel XX secolo sarebbe sorto un prelato che avrebbe salvato il sacerdozio? Chi sarà mai questo prelato? Martini o Lefebvre?
RispondiEliminagentile ANNAMARIA,
RispondiEliminaè dolorosissimo apprender che in alcuni seminari il tomismo e il santo Rosario non sono degnamente tenuti in considerazione.
Questo dimostra che quella combattuta da mons. Lefebvre è una buona battaglia, anzi, "la buona battaglia", nonostante il deragliamento delle 4 orinazioni episcopali illecite.
Non sono daccordo quando ti riferisci al magistero pontificio degli ultimi 40anni come "tradimento di Pietro". Pur riconoscendo una certa discontinuità di toni e di atteggiamento tra la Chiesa fino a Pio XII e quella a partire da Giovanni XXIII, in fondo credo che se rettamente intesi, l'ecumenismo, il dialogo interreligioso, la libertà religiosa sono principi non alieni alla Tradizione. Infatti, l'ecumenismo richiede il riconoscimento della romanità della Chiesa e dello ius del romano pontefice sul clero e sui fedeli; il dialogo interreligioso è possibile solo fatto salvo il diritto-dovere della Chiesa ad Evangelizzare; la libertà religiosa, e non di religione, parte dalla considerazione pratica che in una situazione socio-politica come quella attuale, dove le democrazie hanno sostituito le monarchie, la Chiesa annuncia il santo Evangelo non più ai popoli e alla sovranità dei loro re, ma ai singoli individui e alla sovranità delle loro coscienze.
Riguardo, poi, alla perdita della fede a "Roma", direi che essa dipende dalla perdita del senso de l'obbedienza all'autorità apostolica, per cui fedeli e clero spesso ragionano nei termini del "credo in quello che mi piace credere"...
Che gli ebrei non c'entrino con la morte di Cristo (sia pure probabilmente) è un'affermazione che di storico non ha proprio niente.
RispondiEliminaLa condanna fu voluta dalle autorità ebraiche e dal popolo che fu da esse sobillato. Pilato portò il suo contribuo, ma cercò anche, sia pur debolmente, di salvare Gesù: il popolo volle libero Barabba. Il Vangelo questo ci racconta, sempre che non sia il frutto letterario d'un complotto antisemita.
In rete ci dovrebb'esser un ottimo saggio di mons. Gherardini: Sugli ebrei, così serenamente, poi confluito in uno dei suoi ultimi libri. Un altro più breve saggio dello stesso autore parla del Deicidio.
<span>Che gli ebrei non c'entrino con la morte di Cristo (sia pure probabilmente) è un'affermazione che di storico non ha proprio niente.
RispondiEliminaLa condanna fu voluta dalle autorità ebraiche e dal popolo che fu da esse sobillato. Pilato portò il suo contributo, ma cercò anche, sia pur debolmente, di salvare Gesù: il popolo volle libero Barabba. E era stato così ben ammaestrato questo popolo che mise le spalle al muro Pilato urlandogli, per dirla con Jacopone "Omo che si fa rege, secondo nostra lege, contraddice al senato". Il Vangelo questo ci racconta, sempre che gli si debba crederfe e che non sia il tardivo frutto letterario d'un complotto antisemita.
In rete ci dovrebb'esser un ottimo saggio di mons. Gherardini: Sugli ebrei, così serenamente, poi confluito in uno dei suoi ultimi libri. Un altro più breve saggio dello stesso autore parla del Deicidio.</span>
Forse bastan l'Untà e Famiglia ex-cristiana.
RispondiEliminaChe gli ebrei non c'entrino con la morte di Cristo (sia pure probabilmente) è un'affermazione che di storico non ha proprio niente. "Non è colpa mia se, in Palestina, 2000 anni fa, i NORVEGESI erano pochissimi"(Mel Gibson, quello vero DIXIT)
RispondiEliminaSe tutte le colpe del "nuovo corso" ecclesiale del Vat.II, si limitassero ad aver confuso le idee al povero "Maggio 55" (non è colpa sua), già solo per questo, sarebbe da guardare con sospetto. Il "nuovo corso" ecclesiale del Vat.II, ovviamente, non il povero maggio, che è solo una vittima per cui pregare.
RispondiEliminaTralascio il concetto di "astinenza assoluta" come idea di un gesto lecito. Allora, proprio Sant'Enrico sarebbe un povero stolto, e magari pure peccatore? Da guelfo bianco, ti potrei anche dare ragione, ma da cattolico debbo fare dei distionguo, che, a quanto vedo non ti interessano
RispondiEliminagli storici ci dicono che Pilato era una persona molto crudele (tanto è vero che fu allontanato dal suo incarico per volere dell'imperatore): che abbia usato tanta giustizia nei confronti di Gesu' mi fa venire molti dubbi soprattutto perchè negli scritti evangelici è chiarissima la volontà di non dispiacere al potere romano e di dimostrare che gli eventi legati a Gesu' e alìi suoi discepoli furono voluti dalla cattiveria ebraica e che i romani non c'entravano niente...
RispondiEliminagli evangelisti non hanno voluto creare dei complotti antisemiti, su questo si sono ben adoperati gli uomini nei secoli dopo...uomini di Chiesa compresi e soprattutto.
Io continuo a rabbrividire quando sento parlare di deicidio soprattutto se mi metto davanti i salti mortali filosofici e teologici fatti per aggiustare l'equilibrio fra natura umana e divina, vero Dio e vero uomo,dna di donna e di Dio eccetera: non sono stati eventi proprio spontanei e accettati tranquillamente da tutti
mi interessano tantissimo...
RispondiEliminaIn sostanza i Vangeli scrivono il falso. Questo è il succo dell'argomentaziione degna dell'UAAR.
RispondiEliminaQuanto al Deicidio il saggio di Gherardini, che lessi in Divinitas, è molto approfondito. Cristo fu ucciso in quanto si proclamava Dio. E per i cattolici Dio lo è veramente: dunque è oggettivamente valida l'accusa di deicidio. Gli ebrei uccisero Cristo perché, proclamandosi Dio, bestemmiava: non intendevan uccidere Dio, ma l'impostore che Dio si proclamava. Quindi giustamente dal loro punto di vista rifiutan d'esser definiti deicidi. Trovar la quadra - un accordo - è impossibile.
L'esegesi evangelica di Maggio55 è molto originale. Il Pilato che si lava le mani non è certo una figura apprezzata nei vangeli.
Su Pilato c'è un ottimo libro di mons. Spadafora.
PS. Gli eventi dell'Incarnazione, del parto verginale, ecc. non sono tranquillamente accettati da tutti? Peggio per chi non li vuole (e sottolineo vuole) accettare.
scusami: pensavo che il punto di partenza assodato di queste conversazioni fosse che i Vangeli non sono documenti storici ma scritti per raccontare e tramandare l'evento Gesu' raccogliendo elementi dalla tradizione orale e da altri scritti che già circolavano:l'importante non era il particolare storico ma la figura del Cristo e infatti, proprio per questo carattere narrativo popolare, fra di di loro i canonici differiscono in molti particolari. Che volessero poi non dispiacere al potere romano è evidente in molti passaggi. Se vuoi un semplice bibliografia chiedi...
RispondiEliminaTralascio le follia del deicidio...se vuoi ne parliamo per email e parliamo anche della correttezza riscostruitiva di Spadafora: inoltre non fa parte della fede attolica quindi è un'opinione opinabile fino alla fine dei secoli (oltrechè pericoloso per l'umanità come i secoli passati hanno dimostrato).
L'ambiguità sacrificio-deicidio ha cavalcato i secoli e ha sparso più sangue di ogni altro evento umano:razionalmente sarebbe l'ora di farla finita e spero tanto che ne scompaia ogni cenno in tutti i documenti della Chiesa.
Sai anche che molti teologi descrivono l'evento parto verginale come un bellissimo linguaggio mitologico per descrivere un meraviglioso mistero...?
Per me, in quanto cattolico, e figlio della Chiesa, sulla base di Verità definite e di Magistero infallibile, oltre che sulla traccia di tanti eminenti studiosi, è assodato che i Vangeli sian testi storici. Nessuno dei requisiti di storicità manca loro. Son opera di chi fu testimone della vita e delle opere di Gesù (Giovanni e Matteo) e di chi fu compagno e discepolo di Pietro (Marco, che quasi certamene era uno dei 72) e di San Paolo (Luca): i vangeli di questi ultimi son approvati dai loro maestri.
RispondiEliminaLe nuove scoperte dei rotoli del mar Morto confermano ed addirittura anticipano la composizione dei Vangeli, che non son affatto il frutto di semplice tradizione orale. Son queste le tesi di chi vuol negare la stessa storicità di Cristo, o comunque di chi, come te, ne vuol far un semplice racconto popolare edificante. Le differenze tra i Vangeli son nei particolari che la sensibilità dei singoli evangelisti vuol mettere in risalto ai fini della predicazione.
Non ho parlato di deicidio come d'una verità, e riferivo perché si può parlar di deicidio da parte dei cattolici e perché si può rifiutarlo da parte degli Ebrei. Inoltre riferivo d'un saggio di Gherardini sull'argomento, mentre di Spadafora ricordavo un testo su Ponzio Pilato. A me non dispiace affatto che si confrontino le posizioni sulla Vexata quaestio del deicidio (questo il titolo del saggio di mons. Gherardini)
Quanto al parto verginale come magnifico linguaggio mitologico che devo dirti? Di teologi eretici ormai ce ne son troppi ed anche pecoroni à la page: siamo ai livelli di Mancuso che nega il peccato originale come un mostro teologico creato da S. Agositino. Siamo alla negazione dell'onnipotenza di Dio che non può far nascere un bambini (e che Bambino!) da una Vergine che resta vergine, e, quindi, dell' Incarnazione. Quando si parte da un'errata premessa - volutamente errata pertentar di distruggere la nostra Santa Religione - si arriva a false conclusioni.
Ti ringrazio pe l'offerta di bibliografia, ma per ora poss'ancora far da me.
chiedo ancora scusa ma mi sembrava che gli autori dei Vangeli non fossero personaggi che conobbero Gesu' direttamente (e forse direttamente neanche Pietro): questo mi pareva che fosse quello su cui la maggior parte degli storici e degli esegeti oggi concorda. Non credo che ci sia a giro tante persone interessate a distruggere la religione cristiana..anzi il contrario: la Bibbia comunque è pinea di simboli che descrivono eventi meravigliosi e misteriosi e i simboli sono usati per parlare alla sensibilità e cultura di un certo popolo in un certo periodo storico ma possono essere inadatti per popoli diversi e momenti sotirici diversi.
RispondiEliminaIn quanto al peccato originale, essendo un concetto teologico esenza riferimenti diretti nei testi biblici, in quanto concetto teologico è sottoponibile a discussione poichè l'influsso dell'inconscio agostiniano vi è fortissimo e il suo sviluppo teologico quasi inspiegabile...