Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

martedì 4 maggio 2010

Presto il card. Pell alla Congregazione dei Vescovi?

Questa è LA notizia che in trepida attesa aspettiamo da cinque anni: la sostituzione del cardinale Re da quella che ci appare, senza confronti, la Congregazione in assoluto più importante della Curia romana: la Congregazione per i Vescovi. Da essa dipende la nomina dei reggitori delle diocesi di larga parte del mondo e non passa settimana senza che ci si accorga di quanto sia urgente rinnovare le 'risorse umane' della Chiesa nei quadri episcopali dove, come i nostri lettori ben sanno, i motivi per mettersi le mani nei capelli non mancano.

Il ceto episcopale è poi quello che resiste con maggiore veemenza alla riforma liturgica di Benedetto XVI, mentre i sacerdoti in genere sono in posizione più variegata e, spesso, simpatetica. Questo si spiega per due motivi. Il primo è generazionale: i vescovi, essendo nominati in età generalmente avanzata, sono al momento quasi tutti nella fascia 60-75 anni; il che significa che hanno vissuto da giovani gli 'anni formidabili' del Concilio e ne sono rimasti ustionati per sempre, come i sessantottini. L'altro è un motivo 'politico': la predominanza negli ultimi decenni di tendenze moderniste ha fatto sì che, salve eccezioni, i candidati ortodossi all'episcopato fossero scartati o emarginati, e cooptati invece i soloni dell'ermeneutica della rottura.

Il cardinale Re, la cui partenza dall'incarico non sarà mai troppo tempestiva, è colui che, come nota perfino Golias (per lodarlo), si è messo di traverso in questi ultimi anni per impedire alcune nomine restaurazioniste pur auspicate da Papa Ratzinger. Non che il card. Re sia, aggiungiamo noi, un progressista senza freni: ma rimane ancorato a quel blando conservatismo, specie in campo morale, inconsistente e anzi compromesso sul piano dottrinale e ancor più su quello liturgico, che ha dominato la temperie ecclesiale degli ultimi decadenti anni del pontificato woityliano.

Orbene, secondo la ricorrente indiscrezione, il prossimo Prefetto della decisiva Congregazione sarà il cardinale Pell di Sidney. Una notizia meravigliosa, sapendo quanto il porporato australiano sia vicino alla posizione dottrinale e liturgica del Santo Padre. La notizia del giorno è che questa voce trova ora la conferma della Ciguena della Torre, il blog dell'avvocato spagnolo che, ricordiamo, per primo anticipò la notizia, del tutto inattesa, della prossima revoca delle scomuniche ai vescovi lefebvriani.

28 commenti:

  1. L'importante è che Nosiglia non diventi Arcivescovo di Torino. Nonché cardinale

    RispondiElimina
  2. parroco di campagna4 maggio 2010 alle ore 10:45

    ...ma rimane ancorato a quel blando conservatorismo...che meraviglioso commento e siete stati fin troppo buoni...io giovane sacerdote fui rimproverato da questo GENIO per aver baciato l'anello in ginocchio perchè non si faceva piu' neanche a Roma...ma cambiato il Papa l'ho visto baciare l'anello e genuflesso...è Re un ipocrita camaleonte ma adesso se ne va ringraziando Dio e il Papa avrà un fedele Collaboratore.

    RispondiElimina
  3. Alla REDAZIONE: cosa significa "blando conservatorismo in campo morale"? Significa forse che la "Veritatis splendor" e l'"Evangelium vitae" sono pervase da codesto blando conservatorismo? O che l'osservanza dei 10 comandamenti sia conservatorismo? E poi perchè scrivere degli ultimi decadenti anni di Giovanni Paolo II? Ogni pontificato, quando è alla fine, è decadente da un punto di vista fisico. Per Giovanni Paolo II lo fu di più perchè affetto dal Parkinson ma le sue facoltà intellettuali rimasero intatte

    RispondiElimina
  4. ma noooooooooo... no no no!!! ma vi sbagliate.. Pell non può diventare il nuovo prefetto, mica è piemontese!!! ;) ....SOLO S.D.B.....

    RispondiElimina
  5. Domenica scorsa sono rimasto allibito quando il telecronista Giuseppe de Carli ha fatto l'elenco dei cardinali piemontesi che avrebbero concelebrato con il Papa: circa setto/ otto cardinali! E' incredibile! Rendetevi conto che il mio "povero" Veneto, un tempo considerato la sacrestia d'Italia, che ha dato ben due Papi alla Chiesa nel solo ventesimo secolo (Sarto e Luciani), che è la più popolosa regione del Nord Italia dopo la Lombardia (quasi cinque milioni di abitanti), che ha la più prestigiosa università italiana (Padova), fondata nel 1222 e dove ha insegnato Galileo, ecc...ecc..., non conta attualmente neanche un cardinale, se si esclude Severino Poletto, nato nel Trevigiano ma trasferitosi in altra regione neanche ventenne!
    Mi auguro veramente che finisca la nefasta influenza di Bertone sulle nomine episcopali, soprattutto perchè non sono quasi mai andate d'accordo con la Tradizione. Se penso che per Torino si fanno i nomi di Versaldi e Nosiglia, che sono tutt'altro che conservatori (Nosiglia, addirittura, a Vicenza è considerato nemico della Tradizione e non ha mai appoggiato la celebrazione della Messa antica), mi cadono veramente le braccia.
    Bertone sarà anche un amico di Benedetto XVI ma non mi pare affatto nè un prelato vicino alla Tradizione, nè un uomo particolarmente ortodosso o conservatore.

    RispondiElimina
  6. Alpium Pastor Quidam4 maggio 2010 alle ore 16:22

    Caro parroco di campagna, pensa che nella mia diocesi nella quale è cambiato da poco il Vescovo, il Vicario Generale ultrasettantacinquene , ma che non dà le dimissioni, e che fu un propugnatore del 68, non ha la veste talare nera,  (anzi  in seminario dove fu vicerettore la disprezzava),ma in occasione dell'ingresso del nuovo Vescovo si è affrettato ad indossarne una rossa. Così i sessantottini. sempre pronti a legarsi al carro del vincitore del momento.

    RispondiElimina
  7. Il post propostoci è OTTIMO! Anzi la redazione è stata fin troppo buona con quel camaleonte massone!!! E vi assicuro che quest'ultima espressione non è un'esagerazione.

    Che piaccia o meno gli ultimi anni di pontificato di Giovanni Paolo II sono stati a dir poco decadenti. Almeno per dieci anni la Chiesa è stata guidata da altri (neppure con il 93enne Leone XIII successe qualcosa di simile). Ci basti pensare a tutto il caso del Fondatore dei Legionari di Cristo. Ratzinger voleva procedere ma gli fu impedito. Se qualcuno ha un po' di buona volontà vada a ritrovare il decreto di sospensione di quel tale e vedrà che chiaramente viene detto questo.
    Giovanni Paolo II sarà pure stato un sant'uomo ma i suoi più stretti collaboratori - e tra questi quella vipera infrattata di Re - .... Dio ce ne liberi!!!

    Speriamo che Re vada prestissimo in pensione. Quando ciò avverrà scriverò al Papa per ringraziarlo.

    RispondiElimina
  8. basta che nn si sbagli nomina  per questo capo dicastero. Ulteriori incertezze  faranno danni immensi, in prima battuta ala Papa stesso

    RispondiElimina
  9. Io andrei cauto a esultare per la nomina di Pell. I blog anglosassoni da cui la notizia è stata presa lo dipingono come vicino alle posizioni del Papa, un miglioramento rispetto a Re, ma non certo un tradizionalista pronto a nominare vescovi restauratori in un tripudio contro-riformista.
    Ci siamo già dimenticati dell'entusiasmo che il mondo tradizionalista (e un po' provincialotto) italiano tributò al card. Levada fresco di nomina? Attendiamo i fatti per vedere con chi abbiamo effettivamente a che fare.

    RispondiElimina
  10. Ma quali amici della Tradizione ci sono in giro per l'episcopato italiano?
    Dopo lo "spettacolo" di domenica sto iniziando ad augurarmi che non venga sprecato un vescovo di talento per una diocesi ormai incurabile come quella Torinese; non ce lo meritiamo davvero e non se lo merita il poveretto che si dovesse trovare questa patata bollente tra le mani.

    RispondiElimina
  11. Redazione di Messainlatino.it4 maggio 2010 alle ore 23:29

    Caro Alessandro,
    parlando di 'temperie ecclesiale' si intende la weltanschauung predominante nella Chiesa in quel periodo, non necessariamente quella personale del Papa; anche se, naturalmente, l'una e l'altra si influenzano sempre necessariamente. Certo è che Papa Giovanni Paolo II in campo liturgico fece ben poco; anzi...
    Circa la decadenza (ossia l'ultimo lustro, se non decennio, del Papa): nessuno intende affermare che GPII non fosse più compos sui. Ma non è nemmeno credibile la leggenda, che all'epoca si spacciava, di un Papa pienamente in grado di governare. Come poteve seguire i complessi fascicoli e approfondire troppo intricate relazioni e problemi con l'ìnvalidante malattia che lo indeboliva?
    A un certo punto, lo stesso Ratzinger fece una dichiarazione in cui contemplava una possibile dimissione di GPII. Dovette rimangiarsela. Ma se la fece, è da credere che avesse buone ragioni. E le aveva eccome: il potere effettivo non era più esercitata dal Papa, ma dal suo Segretario, da Sodano, da Re e altri. Le conseguenze, ad es. per la crisi pedofila, le subiamo oggi.

    RispondiElimina
  12. e speriamo che anche a Cagliari non mandino più vescovi in vacanza, a divertirsi

    RispondiElimina
  13. <span><span>ah......</span></span>
    <span><span></span></span><span>Il card. Pell...anche lui molto favorevole anche  al CNC e ai suoi seminari, a quanto pare... </span>
    <span><span> 
    "A new diocesan and missionary seminary is being established in Sydney by the Neocatechumenal Way in response to an invitation by Archbishop George Pell. 
    In his March letter to clergy, Archbishop Pell said that he welcomed the beginning of the Redemptoris Mater seminary in the Archdiocese because he had seen the fruits of similar seminaries in Perth and around the world." 
     
    http://www.ad2000.com.au/articles/2002/jun2002p6_1025.html 
     
    :( </span></span>

    RispondiElimina
  14. ha ragione Fawkes: io direi di andarci piano con gli entusiasmi!

    Basta rileggere questa notizia, del giugno 2008, riportata con entusiasmo da un presbitero NC, operante in Giappone, sul suo sito:
    <span><span>"Il Card. George Pell, Arcivescovo di Sydney, ha posto la prima pietra del nuovo Seminario “Redemptoris Mater” che sarà costruito dal Cammino Neocatecumenale sulle colline di Chester Hill, nell’Arcidiocesi di Sydney.
    La solenne cerimonia si è svolta domenica scorsa , 29 giugno, con la partecipazione di numerosi sacerdoti e laici, in prevalenza del Cammino Neocatecumenale. “Il Cammino è una grande famiglia religiosa all’interno della Chiesa, guidata dalla Provvidenza, che dà grande risalto alla comunità e al sacerdozio”, ha detto il Cardinale."</span></span>
    http://www.segnideitempi.com/modules.php?name=News&file=article&sid=9389
    ------------------
    e se quegli apprezzamenti del Card. Pell riguardo al movimento seretico-settario NC
    sono davvero convinti e sinceri, e non solo di cricostanza, come possiamo sperare che egli segua e sostenga la buona causa del ritorno della Tradizione e favorisca nomine di Vescovi ad essa devoti ?
    Mi sembra una <span>pia illusione</span> (a meno che di recente egli stia facendo una netta scelta  di campo.....)
    :(

    RispondiElimina
  15. <span>ha ragione Fawkes: io direi di andarci piano con gli entusiasmi!  
     
    Basta rileggere questa notizia, del giugno 2008, riportata con entusiasmo da un presbitero NC, operante in Giappone, sul suo sito:  
    <span><span>"Il Card. George Pell, Arcivescovo di Sydney, ha posto la prima pietra del nuovo Seminario “Redemptoris Mater” che sarà costruito dal Cammino Neocatecumenale sulle colline di Chester Hill, nell’Arcidiocesi di Sydney.  
    La solenne cerimonia si è svolta domenica scorsa , 29 giugno, con la partecipazione di numerosi sacerdoti e laici, in prevalenza del Cammino Neocatecumenale. “Il Cammino è una grande famiglia religiosa all’interno della Chiesa, guidata dalla Provvidenza, che dà grande risalto alla comunità e al sacerdozio”, ha detto il Cardinale."</span></span>  
    http://www.segnideitempi.com/modules.php?name=News&file=article&sid=9389  
    ------------------  
    e se quegli apprezzamenti del Card. Pell riguardo al movimento eretico-settario NC  
    sono davvero convinti e sinceri, e non solo di cricostanza, come possiamo sperare che egli segua e sostenga la buona causa del ritorno della Tradizione e favorisca nomine di Vescovi ad essa devoti ?  
    Mi sembra una <span>pia illusione</span> (a meno che di recente egli stia facendo una netta scelta  di campo.....)  
    :( </span>

    RispondiElimina
  16. A quanto si legge in giro, avrebbe anche messo in dubbio la storicità delle Scritture. Però ha pontificato con tutti i crismi, compresi canone, bugie etc 8-)

    RispondiElimina
  17. <span><span>
    Non annovererei di certo il card. Pell fra gli amici fidati della Tradizione, della Divina Liturgia, dopo averlo visto a Sydney, nella riunione di neocatecumenali che fa sempre seguito alla venuta del Papa in un luogo.      
    L`ho visto seguire le incitazioni di Kiko Arguello, come tutti i vescovi e cardinali presenti, in un`atmosfera di suggestione collettiva, che non poteva non sfuggire ad un osservatore, ho visto quei cardinali, con la mano  "amichevole e paterna" di Arguello posta sulle loro spalle, esporsi all` applauso dei giovani domandato dall`iniziatore del cammino neocat, un applauso per....      
    Sì, quando si è visto un cardinale  di Santa Romana Chiesa, partecipare ad una manifestazione del genere, condotta da chi ha stravolto  la Liturgia cattolica e la Dottrina cattolica, non si può che restare perplessa. </span>   
    <span>Come non si può non essere perplessi vedendo un  cardinale porre la prima pietra di un seminario Redemptoris Mater con parole di lode e ringraziamenti, quando SA PERFETTAMENTE che in quel seminario i seminaristi seguiranno gli insegnamenti di Kiko Arguello, celebreranno l`Eucaristia con il rituale inventato dall`iniziatore del cammino neocat e saranno sottomessi ai catechisti neocat che assicureranno  la loro "formazione" continua anche quando diventarenno presbiteri.      
    Insomma i NUMERI sembrano oggi contare molto di più della Retta Dottrina e della Sacra Liturgia.      
    Insomma, wait and see, se son rose fioriranno, io preferisco restare in una prudente posizione di osservazione.</span></span>

    RispondiElimina
  18. O allora, il relativismo essendo entrato nella Chiesa cattolica, anche per quel che riguarda la Liturgia, devo dirmi che abbiamo un solo Rito Romano con due forme, la forma straordinaria e la forma ordinaria, la forma ordinaria suddividendosi a sua volta in diverse forme, una delle quali sarebbe quella creata da un laico per le sue comunità, anche se, e pur munendosi di potenti lenti, non lo troveremo descritto in nessun testo del Magistero.

    RispondiElimina
  19. Ricordate che il N. 3 del Vaticano è Mons. FILONI, il Sostituto nella Segreteria di Stato del Vaticano e PROTETTORE UFFICIALE DEI NEOCATECUMENALI. Nemico eclissato della SANA TRADIZIONE. Cari fratelli i nostri sforzi sono ostacolati da chi? La nomina di PELL cosa dimostra? Con i fortemente simpatizzanti neocatecumenali ai vertici si tratterà solo di un restauro della facciata e non una inversione di rotta che tutti auspichiamo! Provate ad analizzare l'inettitudine di quest'uomo tenebroso quanti guai sta creando al nostro Santo Padre. L'unica soluzione è che il Papa lo promuova in qualche Congregazione Romana ... Preghiamo anche per questo.

    RispondiElimina
  20. ahimè, don Casimiro, l'amara realtà è per l'appunto quella da lei lucidamente descritta ! tanto vale prenderne atto...
    (voleva dire "nemico occulto", vero ?....); solo facciate illusorie per gli amanti della Tradizione: solo "contentini"....
    :(

    RispondiElimina
  21. <span> forma ordinaria suddividendosi a sua volta in diverse forme, </span>

    tutto continua in una realtà multiforme, in nome del mitico PLURALISMO: per ora la continuità è solo questa!

    RispondiElimina
  22. <span>Protettore molto attivo, che ha aiutato i responsabili neocatecumenali nella Redazione dello statuto del cnc, perfettamente consapevole che il direttorio catechetico al quale lo statuto rinvia in continuazione non era ancora approvato da tutte le congregazioni competenti al momento della consegna e dunque dell`approvazione  da parte del PCL, consapevole che il Papa vuole che quello corretto sia pubblicato, è lui stesso ad aver trasmesso la volontà del Papa a Kiko Arguello, ed oggi consapevole di legittimare l`anomalia di un gruppo che continua a catechizzare, ad evangelizzare, con dei testi ancora segreti,non pubblicati due anni dopo l`approvazione. Il motivo di questa non pubblicazione è TOP SECRET,  ne ho domandato, sul suo blog, il motivo ad Andrea Tornielli, solitamente ben informato a fonti vaticane, ma la mia domanda è caduta nel vuoto...l`argomento cammino neocatecumenale è non grato, come se ci fosse un accordo di silenzio in certe sfere, o delle pressioni esercitate in questo senso. 
    Evidentemente quando un gruppo grazie ai suoi numeri, e ai suoi potenti appoggi, riesce ad imporre alla Chiesa le sue prassi distorte, quando si sa che dalla Segreteria di Stato partono direttive per ostacolare l`applicazione del SP,  quando i giochi di influenza e di potere, con i relativi vantaggi, sono ben installati et "rodés", riesce difficile sperare, essere fiduciosi, che il nuovo prefetto Mons. Pell riuscirà ad imporre una traccia differente, rinnovata, nel buon senso del termine, non domando che ad essere sorpresa , ad essere "déçue en bien" come si dice da noi...wait and see.</span>

    RispondiElimina
  23. Cacciavillan è veneto

    RispondiElimina
  24. auguriamo che pell, cambi rotta, vogliamo vescovi umani, vogliamo vescovi pastori di anime. vogliamo vescovi che non nascono perchè sanno organizzare convegni, congressi, e poi sono carenti nell'umanità, schizzofrenici, vendicativi, che come dice quelcuno di loro "si sforza di amare la diocesi" affermazione sentita con le mie orecchie. auguriamo che si cambi registro, altrimenti vedremo il fallimento dei presbiteri diocesani, che sono in totale rottura con il vescovo.

    RispondiElimina
  25. Nosiglia a Torino!!! Che notizia stupenda! Un vescovo che saprà rimettere le cose a posto a Torino...

    RispondiElimina
  26. Dire, ancora,  che il CNC è un gruppo eretico settario dopo l'approvazione definitiva di Pietro è essere fuori dall'ortodossia ....Se vi sentite tanto cattolici io lo credo poco.....prima di tutto obbedienza a Pietro .Potrete non condividere , non capire ......ma Pietro è Pietro.....dai commenti che fate e dagli appellattivi usati contro vescovi e cardinali di santa Romana Chiesa mi sembrate veramnete voi eretici ...mi duole che tra voi ci siano presbiteri.Ultima cosa l'ignoranza non è stata mai una buona consigliera.pace a tutti voi. E ricordatevi : " tu es petrus"

    RispondiElimina