Famiglia Cristiana sta pubblicizzando la sua nuova collana di volumi allegati alla rivista e dedicata ai Grandi Maestri della Spiritualità! Niente meno.
Con un titolo del genere è lecito aspettarsi che tra questi grandi maestri ci siano i maggiori mistici di due millenni di vita cristiana: ci saranno Giovanni Climaco, S. Bernardo di Chiaravalle, S. Teresa d'Avila, S. Ildegarda, S. Bonaventura, S. Brigida, L'imitazione di Cristo e, magari, per non parlare solo del passato, padre Pio o San Massimiliano Kolbe!
Ecché!! La Chiesa è nata nel 1962-65, l'avevate dimenticato? I suoi Grandi Maestri di Spiritualità, quindi, non possono che aver scritto dopo. Ed eccoli, dunque, tutti quanti gli autori che Famiglia (ex) Cristiana si appresta a pubblicare:
1. Enzo Bianchi (l'arcinoto, onnipresente priore di Bose, comunità monastica interconfessionale e sincretica),
2. David Maria Turoldo (il sacerdote poeta cattoprogressista, fondatore di una comunità di ecumenismo radicale, che comprendeva anche islamici; favorevole al divorzio; alle sue esequie il card. Martini proclamò: "la Chiesa riconosce la profezia troppo tardi").
3. Leonardo Zega (recentemente deceduto e nel 1998 sollevato dalla direzione di Famiglia Cristiana per i suoi Colloqui con il Padre dal contenuto talmente progressista ed eterodosso da esser definiti "di estrema spregiudicatezza", dal card. Ruini; quegli stessi Colloqui che ora la rivista pubblica come caposaldo di spiritualità)
4. Carlo Carretto (il mistico che fece propaganda a favore del divorzio)
5. Carlo M. Martini (l'antepapa, come si definisce lui stesso)
6. Tonino Bello (il quale fu, forse, un santo, forse, ma certamente è diventato un'icona dei cattoprogressisti)
7. Gianfranco Ravasi (beh: lui almeno scrive bene)
8. Angelo Comastri (che ci fa in mezzo a quel gruppo?)
Ecché!! La Chiesa è nata nel 1962-65, l'avevate dimenticato? I suoi Grandi Maestri di Spiritualità, quindi, non possono che aver scritto dopo. Ed eccoli, dunque, tutti quanti gli autori che Famiglia (ex) Cristiana si appresta a pubblicare:
1. Enzo Bianchi (l'arcinoto, onnipresente priore di Bose, comunità monastica interconfessionale e sincretica),
2. David Maria Turoldo (il sacerdote poeta cattoprogressista, fondatore di una comunità di ecumenismo radicale, che comprendeva anche islamici; favorevole al divorzio; alle sue esequie il card. Martini proclamò: "la Chiesa riconosce la profezia troppo tardi").
3. Leonardo Zega (recentemente deceduto e nel 1998 sollevato dalla direzione di Famiglia Cristiana per i suoi Colloqui con il Padre dal contenuto talmente progressista ed eterodosso da esser definiti "di estrema spregiudicatezza", dal card. Ruini; quegli stessi Colloqui che ora la rivista pubblica come caposaldo di spiritualità)
4. Carlo Carretto (il mistico che fece propaganda a favore del divorzio)
5. Carlo M. Martini (l'antepapa, come si definisce lui stesso)
6. Tonino Bello (il quale fu, forse, un santo, forse, ma certamente è diventato un'icona dei cattoprogressisti)
7. Gianfranco Ravasi (beh: lui almeno scrive bene)
8. Angelo Comastri (che ci fa in mezzo a quel gruppo?)
Che farsa...
RispondiEliminadobbiamo dunque pensare che questi saranno i nuovi Santi ( anche in contraddizione con la santità di quelli anteriori al Concilio, di cui leggevamo la vita, che era per noi edificante -in pensieri parole e opere- nella sequela di Cristo) ? veramente c'è continuità tra quei santi famosi poco sopra nominati, che fanno corona di gloria alla Chiesa trionfante e questi maestri di spiritualità odierni.....sono sulla "stessa lunghezza d'onda" ?
RispondiEliminaqualcuno, per cortesia, illustri però la "diversità" di Mons. Comastri, se egli è l'elemento che si distingue...
RispondiEliminaMa come ?!! Mancano Kennedy e Martin Luther King! Dal 1965, sono stati per anni appesi negli uffici dei parroci scolpiti nella corteccia d'abete. E poi, neppure una donna..... Suvvia! Neanche la sacerdotessa Patti Smith.....
RispondiEliminaFamiglia Cristiana è il più venduto settimanale cattolico. inimitabile ed insostituibile.
RispondiEliminaOgni tentativo in tal senso è (giustamente) miseramente fallito.
inimitabile ?
RispondiEliminain relazione a quale esempio edificante da imitare....(se è lecito sapere) ??
forse, piuttosto, se si elimina FC dalle parrocchie, si salverà qualche barlume di vera Fede rimasto in qualche anima ! (oltre che nelle case private, prima di tutto: è ben lontano il tempo che FC era fedele al nome che portava, visto che con gli anni si è aggiogata allegramente al carro del pensiero catto-comunista e a tutte le sue battaglie a dimensione unica orizzontale!)
RispondiEliminaInimitabile, insostituibile certo... nel seguire in piazza, qualche mese fa, le bandiere di Che Guevara. Cattolico un pò meno. Mi pare che qualcuno "in alto" abbia detto che parla per sè e non per la Chiesa. Venduto però???? Non esageriamo!
RispondiEliminaOT
RispondiEliminavi comunico con tristezza una notizia luttuosa:
"Il 31 gennaio 2010 è morto all’ospedale cattolico di Mishawaka (Indiana) il filosofo e romanziere cattolico Ralph McInerny (1929-2010). Nel 2009 la pubblicazione a mia cura dell’edizione italiana del suo pamphlet più conosciuto e influente, Vaticano II – Che cosa è andato storto?
------------
Prego per la sua anima di sincero credente, esprimendo al Signore la mia gratitudine per averci donato questo intellettuale che con la sua limpida intelligenza, non soggiogata dal pensiero dominante, ha contribuito al risveglio della ragione di tanti fedeli cattolici sull'urgenza di una revisione critica dell'evento-Concilio.
.............
http://www.lavocedidoncamillo.com/2010/02/in-memoriam-ralph-mcinerny-1929-2010.html
OT apprendo e
RispondiElimina<span>vi comunico con tristezza una notizia luttuosa:
Il 31 gennaio 2010 è morto all’ospedale cattolico di Mishawaka (Indiana) il filosofo e romanziere cattolico Ralph McInerny (1929-2010). Nel 2009 è stato pubblicata l'edizione italiana del suo pamphlet più conosciuto e influente, Vaticano II – Che cosa è andato storto? , a cura di Massimo Introvigne.
------------
Prego per la sua anima di sincero credente, esprimendo al Signore la mia gratitudine per averci donato questo intellettuale che con la sua limpida intelligenza, non soggiogata dal pensiero dominante, ha contribuito al risveglio della ragione di tanti fedeli cattolici sull'urgenza di una revisione critica dell'evento-Concilio.
............. </span>
Commemorazione dello scrittore fatta da <span> Massimo Introvigne si può leggere su
</span>
<span>http://www.lavocedidoncamillo.com/2010/02/in-memoriam-ralph-mcinerny-1929-2010.html</span>
Una mia amica per Natale mi aveva regalato un libro di David Maria Turoldo. Non ho resistito oltre la prima pagina. L'oscurita` angosciosa che trasmette quel libro non ha niente a che vedere con la notte oscura di un s. Giovanni della Croce. Sono piuttosto quelle tenebre che non hanno accolto la Luce. Alla larga!
RispondiEliminaSi tratta degli Eidola Fori della "Famiglia Protestante": ma non stiamo a perderci tempo , che a lavare l'asino si perde la spazzola ed il sapone!
RispondiEliminaCome mai il direttore di Famiglia Cristiana che se non erro dovrebbe essere un sacerdote cattolico, veste sempre in giacca e cravatta ?
RispondiEliminaO forse mi sbaglio è un pastore protestante ?! boh !
guardiamoci dai falsi maestri e dalla loro ipocrisia
RispondiEliminae perseveriamo nella retta fede
RispondiEliminaMa tra i "Grandi Maestri" perché non mettono pure Gustavo Raffi del Grande oriente d'italia? :-D Scherzo....
RispondiEliminama non vi mai bene niente che non sia quello che pensate voi.... non è possibile....allargate un pò l'orizzonte mi siete rinchiusi nel vostro mondo e non vedete altro... troppo povero...inutile parlare
RispondiEliminaio sono cresciuto negli anni ottanta a pane, nutella e...i periodici paolini (Famiglia Cristiana, Jesus, Vita Pastorale); una volta lessi propio su Famiglia Cristiana una risposta data dal direttore ad una lettrice che milasciò molto perplesso; praticamente mi sembrava eterodossa, ma non avevo la preparazione per valutare ciò e ne parlai quindi al mio confessore, decano del capitolo della mia cattedrale e penitenziere diocesano (nonché confessore del vescovo); pensavo che un prete leggesse il settimanale cattolico e quindi gli chiesi cosa pensava di quel fatto specifico; e mi rispose: "io e mia sorella non compriamo più Famiglia Cristiana da qualche decennio".
RispondiEliminaNon aggiunse altro, e io non gli chiesi altro; ma quello fu l'ultimo numero di Famiglia Cristiana che lessi e da allora non l'ho comprata più neppure io.
p.s.
RispondiEliminaInutile dire che da allora non ho comprato più neppure Jesus e Vita Pastorale.
Ravasi scrive bene. E i suoi meriti, davvero, finiscono qui.
RispondiEliminap.s p.s
RispondiEliminaInutile dire che iniziai subito una cura disintossicante: buttai nel fuoco tutti i libri che negli anni precedenti regalò Famiglia Cristiana e mi disintossicai a tal punto che da cattolico progressista-senza-saperlo son diventato cattolico tradizionalista-fino-al-midollo.
<span>Indimenticabile il primo nudo apparso sul n° 45 del 6.11.2005 . Don Shortino ha mostrato un ottimo gusto ed impareggiabile senso estetico: vergognatevi bigotti!</span>
RispondiEliminaFanghiglia cristiana
RispondiEliminaBeh! Bianchi è come le morroidi....sempre fuori! E fanno male come sa chi ne soffre!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Requiescat in pace.
RispondiElimina<span><span>Vaticano II – Che cosa è andato storto? è un ottimo libro: l'ho letto questa estate, dopo Mosebach e prima di Gherardini.
</span></span>
essendomi (de)formato leggendo i periodici paolastri, avevo una opinione pessima del cardinale Siri; non ché quei periodici lo avessero apertamente giudicato male, no, però una frase negativa apparentemente innocua in un articolo, una frasetta negativa apparentemente innoqua in un altro articolo avevano contribuito a vedere in Siri una sorta di diavoletto. Quando in seguito lessi per caso un testo di Siri mi si aprì il cielo! E capii che l'immagine che i periodici paolastri mi avevano dato di Siri era faziosa. E mi innamorai pure di quel cardinale e vescovo di razza che è stato Siri.
RispondiEliminaE naturalmente mi fecero ancora più schifo i periodici paolastri.
Stessa cosa per Lefebvre; ne avevo un giudizio pessimo. Leggendo solo quei giornali non poteva essere diversamente! Nel 1988, leggendo gli articoli dei giornali paolastri mi misi a piangere per "lo scisma"; consideravo
lefebvre una sorta di diavolo incarnato.
In seguito, quando anche sul vescovo francese mi documentai direttamente alla fonte, cambiò radicalmente il mio pensiero su di lui, fino ad esserne entusiasta, anche delle pur dolorose consacrazioni episcopali del 1988.
W Siri, W Lefebvre e abbasso i progressisti neomodernisti
Ma non vi sembra di esagerare? Tranne rari casi su questo blog è tutta un'invettiva, quando non sono pianti o pettegolezzi di Curia e di curie ... Penso che i tradizionalisti abbiano anche qualche pensiero più vasto e cattolico. Se poi si è convinti di aver ragione non dovrebbe esser necessario insultare gli altri, uno sport cui invece molti dei frequentatori si dedicano con vera passione. Non si può fare a meno di avere qualche dubbio che tutto questo derivi veramente dall'amore per Cristo e per la Chiesa. E comunque un po' di modestia prima di considerarsi dei Savonarola o delle sante Cterine da Siena redivive.
RispondiEliminaIl libro di McInerny è da tempo nell'elenco dei consigli editoriali (colonna di destra, in fondo) e l'avevamo presentato in questo post: http://blog.messainlatino.it/2009/07/vaticano-ii-che-cosa-e-andato-storto-di.html
RispondiEliminaHo avuto modo anni fa (circa 20) di incontrare i top managers delle Edizioni Paoline perchè accompagnavo un industriale che trattava con loro per un nuovo mensile da pubblicare (editano anche per conto terzi). Il loro "capo" era un distinto signore abbronzatissimo, bracciale e catena d'oro massiccia da qualche etto al collo, camicia aperta (eravamo d'estate) da play-boy: a fine riunione seppi che questo individuo era il loro direttore generale nonchè sacerdote ! Non ricordo il nome, tanto mi ha disgustato l'ambiete che prima credevo sinceramente cattolico (non leggevo molto di frequente le loro pubblicazioni, da allora per niente).
RispondiEliminaNiente paura perplesso, è la razione di pasto per i felini.
RispondiEliminaTuroldo è patetico soprattutto come poeta. Devastatore di giovani talenti letterari. Ad Atene, nell'altra vita, gli avremmo fatto bere la cicuta.
RispondiEliminaStiamo attenti a quello che si scrive: SIRI è un illustre ed illustrato Principe della Chiesa, LEFEVBRE un Vescovo incorso nella scomunica latae sententiae per ribellione al Romano Pontefice (ordinazione espiscopale senza mandato Pontificio). Ricordiamo sempre il fondamentale pricipio della morale cattolica per cui la (eventuale) bontà dei fini non giustifica mai i mezzi adottati per perseguirli. Affermare il contrario significherebbe dire che Lutero era un santo (anche lui dichiarava di voler difendere la "vera" [!] fede apostolica dai suoi pervertitori [isecondo lui il Papa ed i Vescovi fedeli alla sede Romana] ...)!
RispondiEliminaAppunto.
RispondiEliminaCosa vi aspettavate da un giornalaccio che tutto e' fuorche' Cattolico?!?
RispondiEliminaQuesti sono i Maestri della Fede partoriti dal PostConcilio... Dio ce ne scampi!
Siri non fu certamente favorevole al "gesto" di Lefevre (le ordinazioni dei 4 vesc.). Come si fa a dire W Siri e W Lefevre contemporaneamente? O l'uno o l'altro! O si vorrà forse prendere Siri per un cripto-lefevriano ? Lefevre certamete non era un... "siriano"! E allora W Siri, punto e basta. ça suffit!
RispondiEliminaSe solo Siri fosse divenuto Papa nel 1958 il Concilio non ci sarebbe mai stato e Famiglia Cristiana sarebbe ancora un settimanale cattolico. Sognare, in fondo, non costa nulla...
RispondiElimina7. Gianfranco Ravasi (beh: lui almeno scrive bene)
RispondiEliminaL'approccio di Ravasi alla Sacra Scrittura, sarà l'argomento di un post (ORRIBILE NEOLOGISMO pseudo-ANGLICISta) che prossimamente intendo inviare alle ML con le quali ho contatti.
Rafminimi13@libero.it
E' una vergogna! Almeno togliessero il "grandi"!
RispondiElimina"umiltà, umiltà che strana virtù.....dici di averla e già non l'hai più"
mai sprecati il soldi così!
RispondiEliminaguarda che essere grulli non è proprio un merito...sveglia
RispondiEliminafai bene , risparmia i soldi cosi vivi sereno senza avere dubbi (e neanche certezze)
RispondiEliminache schifo di articolo...mi ero quasi affezionato ai temi di qeusto blog perchè imparavo qualcosa (anzi molto) e ora questo....BUUUUUM mi sembra come la bestemmia del FOCACCIONE (che Dio ci e vi perdoni)
RispondiEliminaIo, nel 2006 ho scritto una novella proprio sull'argomento "Siri pontefice",
RispondiEliminaSe interessa fatemelo sapere.
<span>D'accrodo con le critiche ai vari Bianchi, Turoldo e compagnia bella (si fa per dire) ma consentitemi alcune osservazioni. </span>
RispondiElimina<span>Scusate, ma, a parte le generiche accuse ai "movimenti" (è ovvio che in essi ci possano essere persone ambiziose e superficiali o dotate di mentalità settaria, ma ciò non toglie che la loro esistenza è un frutto benefico dello Spirito per il rinnovamento della Chiesa), mi pare che in ambito "tradizionalista" si tenda a eludere sempre un grosso problema, ossia: quando la Catastrofe avveniva, dove erano i "fedeli"? Dove erano i tradizionalisti? Guardate che non sto parlando di Ottaviani o di Cristina Campo: sto parlando della gente come coloro che scrivono qui. Più volte anni fa incalzai ad es. Pastorelli su questo punto, e la sua risposta fu: "Dovevo pensare a lavorare". Francamente, roba da far cascare le braccia... Inutile pretendere interventi di fantomatiche autorità, se poi a livello di popolo ognuno pensava ai fatti suoi.
Inoltre, permettetemi di aggiungere che, a mio modo di vedere, il grosso dei cambiamenti degli anni '60 dipese non tanto dalle elucubrazioni pseudoteologiche (che pure vi furono, ovviamente) ma semplicemente dall'inseguire le mode del momento. Il gregoriano era obsoleto perché bisognava correre dietro ai Beatles e a Rita Pavone. Potrà sembrare banale, ma credo sia la verità: non a caso i "giovani" degli anni Sessanta, quando io ero bambino negli anni Ottanta, non facevano altro che ripetermi che ero "troppo serio" e che bisognava divertirsi e seguire la moda. Questa è la filosofia dominante, senza bisogno di scomodare i modernisti o altri pseudoteologi, e questa "filosofia" dobbiamo combattere e distruggere. Chiaramente il compito non è facile... Provate a dire al cappellano dell'Università La Sapienza che Jovanotti è un ciarlatano impostore e un pessimo esempio: probabilmente risponderà che invece è un esempio positivo per i giovani, tanto è vero che lo ha invitato a parlare recentemente.
Una parola anche su Maritain: è vero che negli anni Trenta ha detto un po' di fesserie a proposito della Russia, però nei decenni successivi so per certo che venne preso a maestro da intellettuali anticomunisti dei Paesi slavi dominati dai regimi comunisti, ad esempio da uno dei principali scrittori sloveni, il cattolico Alojz Rebula. Dunque gli schieramenti non sono così netti e semplici come vorremmo.</span>
Ravasi e Comastri non la prenderanno troppo bene di trovarsi in questa squadra ;)
RispondiEliminaIo non c'ero, ma mi sembra che all'epoca i fedeli laici obbedissero e basta. Nell'Oriente cristiano non e` mai stato cosi`. Un prete cattolico ucraino mi ha rivelato che dopo il concilio l'arcivescovo a Chicago voleva cambiare il calendario. Alcuni preti con smanie riformatrici finirono all'ospedale e non se ne fece piu` nulla. Questo mi sembra del tutto impensabile nell'Italia degli anni 60. Chi c'era penso potra` confermare. Certo che qualche pedata ben assestata....
RispondiEliminaTosto ;) .
RispondiEliminaAhi! Siamo veramente tradizionalisti, cara Redazione. Noi parliamo di Santi della Chiesa cattolica, mistici e intercessori per i miracoli. FC ci propone invece "Grandi Maestri di Spiritualita'", con enfasi sui Grandi Maestri e sulla spiritualita' (sostituta attuale della Fede Cattolica, unica via di salvezza).
RispondiEliminaVedo sulla stampa di oggi che i progressisti insistono molto su uno strano concetto di Carita' (Dio ama tutti, ovviamente anche gli omosessuali). Nessuno pero' sembra tenuto a far nulla per amare Dio seguendo i suoi insegnamenti. Anche la definizione di peccato di cui pentirsi viene posta in ombra.
FdS
Oioia ma lasciace criticà! Mica è peccato (se non si esagera)...
RispondiEliminaPoche parole: a tutto protestantesimo! magari, fra qualche mese, ci daranno un alleggato con opere e biografia del Venerabile Lutero...
RispondiElimina<span>A person who violates a law out of necessity<span>*</span> is not subject to a penalty (1983 Code of Canon Law, canon 1323, §4), even if there is no state of necessity<sup>1</sup>:</span>
RispondiElimina<p><span>if one inculpably thought there was, he would not incur the penalty (canon 1323, 70),</span>
</p><p><span>and if one culpably thought there was, he would still incur no automatic penalties<sup>2</sup> (canon 1324, §3; §1, 80).</span>
http://www.sspx.org/SSPX_FAQs/q11_abexcommunicated.htm</p>
Vai pure sul sito di Famiglia Cristiana.
RispondiEliminaProbabilmente, i fedeli potevano fare poco o nulla. E' stato il peccato sociale che ha strabordato.
RispondiEliminaE' davvero singolare sentire invocare i sacri canoni per giustificarne la violazione:
RispondiEliminaLe ricordo che la scomunica di Mons. Lefevbre è stata dichiarata dalla Santa Sede, per questo evitiamo di ripetere cose che non hanno cittadinanza fra coloro che sono dotati dell'uso di ragione.
Ad ogni buon conto Le faccio notare che affermare che Mons. Lefevbre abbia agito in stato di necessità significa dire che in quel momento nella Chiesa Cattolica non vi fosse alcun vescovo validamente ordinato e che, pertanto, egli ha dovuto porcedere per impedire l'interruzione della Successione Apostolica nella Chiesa. Ma in tal caso non si porrebbe nemmeno il problema del mandato pontificio, dato che il Papa è il Vescovo di roma e che, per avere lo stato di necesità, neanche il Papa avrebbe dovuto esserci!
Gentile Luca i fedeli (anche quelli avvertiti) obbedivano, così come erano sempre stati abituati a fare, ed obbedivano anche tanti pii sacerdoti (sia pure con le lacrime agli occhi), in virtù delloro voto di obbedienza ...
RispondiEliminaQuanto a Maritain a prescindere dal fatto che seguitò a straparlare almeno sino alla prima metà degli anni '60, i suoi spropositi di maggior momento non riguardano tanto l'apolegetica della Russia staliniana, quanto, piuttosto, svariati aspetti della morale sociale e dell'ortodossia riproponendo, sotto la cortina fumogena di formulazioni apparentemente tomistiche, quei medesimi errori del Sillon già condannati da San Pio X ( ad esempio, cfr. <span>MEINVIELLE, Il cedimento dei cattolici al liberalismo, ed. it. a cura di Innocenti, Roma, 1991, pp. 146 ss. e 277), altresì giustificando l'evidente eterodossia di certe sue tesi circa l'indirizzo che avrebbe dovuto intraprendere la "nuova cristianità" da lui preconizzata </span>(MARITAIN, Comunismo e democrazia, trad. it.,Milano, 1981, p. 30 s.) con artifici retorici del tipo: <span>« … la questione non verte sul cristianesimo come credo religioso e come via alla vita eterna, ma sul cristianesimo come lievito della vita sociale e politica dei popoli … Non è nelle altezze della teologia, ma nelle profondità della coscienza profana e dell’esistenza profana che agisce il cristianesimo così inteso … » . </span>
<span>D'altronde, non mi stupisce che, a quanto Lei mi riferisce, nei Paesi d'oltre cortina, il pensiero del filosofo francese potesse costituire oggetto di riflessione anche da parte di intellettuali cattolici, giacché, a quanto mi risulta da colloqui avuti con studiosi provenienti da quelle regioni, nel periodo comunista, le sue opere, al contrario di quelle di autori considerati ideologicamente ostili, erano - se, forse, non ufficialmemte, quanto meno di fatto - abbastanza comunemente reperibili, insieme a quelle del suo allievo Mounier. </span>
<span>Gentile Luca i fedeli (anche quelli avvertiti) obbedivano, così come erano sempre stati abituati a fare, ed obbedivano anche tanti pii sacerdoti (sia pure con le lacrime agli occhi), in virtù delloro voto di obbedienza ...
RispondiEliminaQuanto a Maritain (a prescindere dal fatto che seguitò a straparlare almeno sino alla prima metà degli anni '60), i suoi spropositi di maggior momento non riguardano tanto l'apolegetica della Russia staliniana, quanto, piuttosto, svariati aspetti della morale sociale e dell'ortodossia riproponendo, sotto la cortina fumogena di formulazioni apparentemente tomistiche, quei medesimi errori del Sillon già condannati da San Pio X ( ad esempio, cfr. <span>MEINVIELLE, Il cedimento dei cattolici al liberalismo, ed. it. a cura di Innocenti, Roma, 1991, pp. 146 ss. e 277), altresì giustificando l'evidente eterodossia di certe sue tesi circa l'indirizzo che avrebbe dovuto intraprendere la "nuova cristianità" da lui preconizzata </span>(MARITAIN, Comunismo e democrazia, trad. it.,Milano, 1981, p. 30 s.) con artifici retorici del tipo: <span>« … la questione non verte sul cristianesimo come credo religioso e come via alla vita eterna, ma sul cristianesimo come lievito della vita sociale e politica dei popoli … Non è nelle altezze della teologia, ma nelle profondità della coscienza profana e dell’esistenza profana che agisce il cristianesimo così inteso … » . </span>
<span>D'altronde, non mi stupisce che, a quanto Lei mi riferisce, nei Paesi d'oltre cortina, il pensiero del filosofo francese potesse costituire oggetto di riflessione anche da parte di intellettuali cattolici, giacché, a quanto mi risulta da colloqui avuti con studiosi provenienti da quelle regioni, nel periodo comunista, le sue opere, al contrario di quelle di autori considerati ideologicamente ostili, erano - se, forse, non ufficialmemte, quanto meno di fatto - abbastanza comunemente reperibili in quei luoghi, insieme a quelle del suo allievo Mounier . Il che ... </span></span>
<span><span>Gentile Luca i fedeli (anche quelli avvertiti) obbedivano, così come erano sempre stati abituati a fare, ed obbedivano anche tanti pii sacerdoti (sia pure con le lacrime agli occhi), in virtù delloro voto di obbedienza ...
RispondiEliminaQuanto a Maritain (a prescindere dal fatto che seguitò a straparlare almeno sino alla prima metà degli anni '60), i suoi spropositi di maggior momento non riguardano tanto l'apolegetica della Russia staliniana, quanto, piuttosto, svariati aspetti della morale sociale e dell'ortodossia riproponendo, sotto la cortina fumogena di formulazioni apparentemente tomistiche, quei medesimi errori del Sillon già condannati da San Pio X ( ad esempio, cfr. <span>MEINVIELLE, Il cedimento dei cattolici al liberalismo, ed. it. a cura di Innocenti, Roma, 1991, pp. 146 ss. e 277), altresì giustificando l'evidente eterodossia di certe sue tesi circa l'indirizzo che avrebbe dovuto intraprendere la "nuova cristianità" da lui preconizzata </span>(MARITAIN, Comunismo e democrazia, trad. it.,Milano, 1981, p. 30 s.) con artifici retorici del tipo: <span>« … la questione non verte sul cristianesimo come credo religioso e come via alla vita eterna, ma sul cristianesimo come lievito della vita sociale e politica dei popoli … Non è nelle altezze della teologia, ma nelle profondità della coscienza profana e dell’esistenza profana che agisce il cristianesimo così inteso … » (il che, oltre che a tentare di giustificare proposizioni assolutamente esorbitanti dalle indicazioni del Magisteroin in tema di morale, equivale evidentemente anche alla piùgenerale legittimazione di un'otroprassi quotidiana che, sotto il fragile pretesto della diversità dei piani, ha la facol</span></span></span><span><span><span>tà di concretamente manifestarsi, nei vari aspetti della vita profana, con segno assolutamente divergente rispetto alla Dottrina sociale della Chiesa). </span>
<span>D'altronde, non mi stupisce che, a quanto Lei mi riferisce, nei Paesi d'oltre cortina, il pensiero del filosofo francese potesse costituire oggetto di riflessione anche da parte di intellettuali cattolici, giacché, a quanto mi risulta da colloqui avuti con studiosi provenienti da quelle regioni, nel periodo comunista, le sue opere, al contrario di quelle di autori considerati ideologicamente ostili, erano - se, forse, non ufficialmemte, quanto meno di fatto - abbastanza comunemente reperibili in quei luoghi, insieme a quelle del suo allievo Mounier . Il che ... </span></span></span>
<span><span><span>Gentile Luca i fedeli (anche quelli avvertiti) obbedivano, così come erano sempre stati abituati a fare, ed obbedivano anche tanti pii sacerdoti (sia pure con le lacrime agli occhi), in virtù del loro voto di obbedienza ... Giacché era stato loro insegnato che Santa Madre Chiesa non poteva mai sbagliare (e, per il vero, nei secoli precedenti, di fatto, non aveva quasi mai sbagliato),nutrivano il dubbio di essere piuttosto loro ad essere indotti nell'errore da un miope fideismo.
RispondiEliminaQuanto a Maritain (a prescindere dal fatto che seguitò a straparlare almeno sino alla prima metà degli anni '60), i suoi spropositi di maggior momento non riguardano tanto l'apolegetica della Russia staliniana, quanto, piuttosto, svariati aspetti della morale sociale e dell'ortodossia, riproponendo, sotto la cortina fumogena di formulazioni apparentemente tomistiche, quei medesimi errori del Sillon già condannati da San Pio X ( sul punto, ad esempio, cfr. <span>MEINVIELLE, Il cedimento dei cattolici al liberalismo, ed. it. a cura di Innocenti, Roma, 1991, pp. 146 ss. e 277), altresì giustificando l'evidente eterodossia di certe sue tesi circa l'indirizzo che avrebbe dovuto intraprendere la "nuova cristianità" da lui preconizzata </span>(MARITAIN, Comunismo e democrazia, trad. it.,Milano, 1981, p. 30 s.) con artifici retorici del tipo: <span>« … la questione non verte sul cristianesimo come credo religioso e come via alla vita eterna, ma sul cristianesimo come lievito della vita sociale e politica dei popoli … Non è nelle altezze della teologia, ma nelle profondità della coscienza profana e dell’esistenza profana che agisce il cristianesimo così inteso … » (il che, oltre che a tentare di strumentalmente giustificare la contingenza di proposizioni assolutamente esorbitanti dalle indicazioni del Magistero in tema di morale, è evidentemente equivalso anche alla più generale legittimazione di un'otroprassi quotidiana che, sotto il fragile pretesto della diversità dei due piani terreno e teologico, ha dedotto la facol</span></span></span><span><span><span>tà di potersi concretamente manifestare, nei vari aspetti della vita profana, con segno assolutamente divergente rispetto alla Dottrina sociale della Chiesa e sinanco ai dogmi ed a quanto ovunque generalmente creduto ) . </span>
<span>D'altronde, non mi stupisce che, a quanto Lei mi riferisce, nei Paesi d'oltre cortina, il pensiero del filosofo francese potesse costituire oggetto di riflessione anche da parte di intellettuali cattolici, giacché, a quanto mi risulta da colloqui avuti con studiosi provenienti da quelle regioni, nel periodo comunista, le sue opere, al contrario di quelle di autori considerati ideologicamente ostili, erano - se, forse, non ufficialmemte, quanto meno di fatto - abbastanza comunemente reperibili in quei luoghi, insieme a quelle del suo allievo Mounier . Il che, considerando quanto quei regimi non intendessero certamente favorire ciò che potesse giovare alla salute della Chiesa ... </span></span></span></span>
<span><span><span><span>Gentile Luca i fedeli (anche quelli avvertiti) obbedivano, così come erano sempre stati abituati a fare, ed obbedivano anche tanti pii sacerdoti (sia pure con le lacrime agli occhi), in virtù del loro voto di obbedienza ... Giacché era stato loro insegnato che Santa Madre Chiesa non poteva mai sbagliare (e, per il vero, nei secoli precedenti, di fatto, non aveva quasi mai sbagliato),nutrivano il dubbio di essere piuttosto loro ad essere indotti nell'errore da un miope fideismo.
RispondiEliminaQuanto a Maritain (a prescindere dal fatto che seguitò a straparlare almeno sino alla prima metà degli anni '60), i suoi spropositi di maggior momento non riguardano tanto l'apolegetica della Russia staliniana, quanto, piuttosto, svariati aspetti della morale sociale e dell'ortodossia, riproponendo, sotto la cortina fumogena di formulazioni apparentemente tomistiche, quei medesimi errori del Sillon già condannati da San Pio X ( sul punto, ad esempio, cfr. <span>MEINVIELLE, Il cedimento dei cattolici al liberalismo, ed. it. a cura di Innocenti, Roma, 1991, pp. 146 ss. e 277), altresì giustificando l'evidente eterodossia di certe sue tesi circa l'indirizzo che avrebbe dovuto intraprendere la "nuova cristianità" da lui preconizzata </span>con artifici retorici del tipo (MARITAIN, Comunismo e democrazia, trad. it.,Milano, 1981, p. 30 s.) : <span>« … la questione non verte sul cristianesimo come credo religioso e come via alla vita eterna, ma sul cristianesimo come lievito della vita sociale e politica dei popoli … Non è nelle altezze della teologia, ma nelle profondità della coscienza profana e dell’esistenza profana che agisce il cristianesimo così inteso … » (il che, oltre che a tentare di strumentalmente giustificare la contingenza di proposizioni assolutamente esorbitanti dalle indicazioni del Magistero in tema di morale, è evidentemente equivalso anche alla più generale legittimazione di un'otroprassi quotidiana che, sotto il fragile pretesto della diversità dei due piani terreno e teologico, ha dedotto la facol</span></span></span><span><span><span>tà di potersi concretamente manifestare, nei vari aspetti della vita profana, con segno assolutamente divergente rispetto alla Dottrina sociale della Chiesa e sinanco ai dogmi ed a quanto ovunque e sempre generalmente creduto ) . </span>
<span>D'altronde, non mi stupisce che, a quanto Lei mi riferisce, nei Paesi d'oltre cortina, il pensiero del filosofo francese potesse costituire oggetto di riflessione anche da parte di intellettuali cattolici, giacché, a quanto mi risulta da colloqui avuti con studiosi provenienti da quelle regioni, nel periodo comunista, le sue opere, al contrario di quelle di autori considerati ideologicamente ostili, erano - se, forse, non ufficialmemte, quanto meno di fatto - abbastanza comunemente reperibili in quei luoghi, insieme a quelle del suo allievo Mounier . Il che, considerando quanto quei regimi non intendessero certamente favorire ciò che potesse giovare alla salute della Chiesa ... </span></span></span></span></span>
Concordo!
RispondiElimina<img></img>
RispondiEliminaIl 19 marzo 1983, su richiesta del Santo Padre, Suor Lucia si incontrò col Nunzio Papale, Arcivescovo Portalupi, con il Dott. Lacerda e con Padre Messias Coelho. Durante questo incontro, Suor Lucia confermò che la consacrazione del 1982 fatta da Papa Giovanni Paolo II non aveva soddisfatto le richieste della Madonna. Suor Lucia disse:
famiglia cristiana ha pubblicato da 6 anni a questa parte anche le Confessioni di S.Agostino, l'Imitazione di Cristo, la Regola di S.Benedetto, la letera a Diogneto, la Didachè, i Pensieri di Pascal, le vite dei Martiri...hai brucitato anche tutto questo? Di cosa ti nutri adesso? di Nova et Vetera, di Tradizione Cattolica?...mah!
RispondiEliminail discorso sugli omosessuali lo scrivi per dire che l'arterilosclerosi non è più una malattia e quindi giustificare i discorsi di monsignor Scatizzi (di Pistoia)?
RispondiEliminaQuando avevo poco più di dieci anni le risposte ai lettori di "Famiglia cristiana" si basavano su un "casistica morale" molto precisa e rigorosa. Ricordo che a un giovane, innamorato di una ragazza che incontrava in autobus, fu consigliato di dichiarasi oppure di cambiare orario della corsa; ricordo pure un prontuario di comportamenti da evitare per non urtare gli altri: ad esempio non parlare di paesaggi in presenza di un cieco. Minuzia asfissiante? No, una guida preziosa all'"incarnazione" della religione nel quotidiano. Oggi sulle stesse pagine si parla tanto tanto dei "valori". Non ci vedo un gran progresso. Quanto alla linea politica, mi sembra che certi interventi si basino sulla "morale del risentimento": dare addosso a qualcuno di molto cattivo e molto scorretto per darsi un tono e procurarsi l'adrenalina che un tempo veniva dallo slancio mistico.
RispondiEliminaallora ricordiamo anche che se la scomunica è stata tolta del Papa "senza condizioni", logica vuole che, non essendo cambiato nulla nell'atteggiamento della FSSPX, anche in precedenza non sussitessero condizioni così cogenti...
RispondiEliminaNon esiste alcuna connessione logita tra lo stato di necessità invocato da Lefevbre e l'affermazione di Anonimo sull'ordinazine valida dei vescovi, che non è mai stata tirata in ballo: le argomentazioni di Lefevbre riguardavano serie proposizioni conciliari, oggi riconosciute ambigue -se non distorte rispetto alla Tradizione- da molti teologi e uomini di curia non ideologizzati dal modernismo imperante
Non guardiamo le cose con superficialità. Siri era fedele alla Tradizione e concordava con i giudizi di Lefebvre.... il diverso comportamento può attribuirsi alla diversa situazione e tipo di responsabilità: Lefebvre aveva una Fraternità 'sana' e fiorente e molti sacerdoti da salvaguardare, non dimentichiamolo ed è così che tenne vivo il rito che il Papa oggi riconosce "mai abrogato", ma che Paolo VI di fatto abrogò...
RispondiEliminaattenzione all'enfasi sui movimenti: la cosiddetta "primavera del concilio" che ha portato molti frutti avvelenati!
RispondiEliminaIo c`ero e sì, all`epoca si ubbidiva....essendo io per natura disobbediente, me ne sona ndata.
RispondiElimina<span><span>
RispondiElimina<span>Io c`ero e sì, all`epoca si ubbidiva....se non ce la facevi ad obbedire, perchè troppo grande era la sofferenza, te ne andavi....o andavi da mons. Lefèbvre</span></span></span>
Io c`ero e sì all`epoca si obbediva! Se non ce la facevi ad obbedire, se la sofferenza davanti a così tanta violenza era troppo grande, te ne andavi tout court ...o andavi da Mons. Lefèbvre.
RispondiElimina<span>
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che ci vuoi fare, Mic...la gente, e soprattutto la massima parte dei cattolici, ha smesso di ragionare (dal 1965, a quanto pare: ordini "superiori"!)
RispondiElimina:(
<span> dare addosso a qualcuno</span>
RispondiEliminaperchè non dare il nome esatto alle cose visibili e tangibili ?
<span> e dire che quel dare addosso a qualcuno = odio di classe di vecchia marca </span>
<span></span>(poco catto)comunista ?
<span><span> dare addosso a qualcuno</span>
RispondiEliminaperchè non dare il nome esatto alle cose visibili e tangibili ?
<span> è per caso vietato dire che quel dare addosso a qualcuno = odio di classe di vecchia marca </span>
<span></span>(poco catto)comunista ?</span>
La Comunione puo' essere amministrata solo a Cattolici in stato di grazia e il peccato impuro contro natura e' tra quelli "che gridano vendetta al cospetto di Dio".
RispondiEliminaPer ricordare queste cose al giorno d'oggi ci vuole grande coraggio, e un gran disprezzo della propria salute.
FdS
Lo stato di necessità è stato tirato in ballo dal precedente post, quasi a volere giustificare l'atto che ha fatto incorrere Mons. Lefevbre nella scomunica latae sententiae: a questa affermazione si riferiva il commento e non ad altro. E' chiaro che la scomunica di Mons. Lefevbre è cosa distinta dalla posizione canonica di ciascuno dei quattro vescovi ordinati, ai quali successivamente è stata revocata la sanzione.
RispondiEliminase pero' vai verso l'altare a ricever la S.Comunione confessato ma con l'astio o l'odio verso il tuo prossimo NON sei in uno stato di Grazia, se inquini e sai di farlo NON sei in uno stato di Grazia. Secondo il tuo ragionamento esistono anche peccati PURI oltre a quelli IMPURI? O perchè i peccati (se sono peccati) che gridano sono solo quelli sessuali? Dopo tanto tempo di gestione della Diocesi di Pistoia da burocrate (e basta) del Vaticano improvvisamente Scatizzi (che a solo è anche una piacevolissima persona) si sente in dovere di sparare alla stampa queste ciliegine per far vedere che fa qualcosa di nuovo?
RispondiEliminaMa quanto a odio nemmeno voi scherzate tanto; non sarà di classe, ma questo tipo di rabbia teologica non ha niente da invidiare a quella sociologica di alcuni marxisti conosciuti negli anni '70.
RispondiEliminaUna domanda per ospite e per molti altri odiatori dei nefasti principi moderni penetrati nella Chiesa: nella dottrina di Tommaso l'apostasia, oltre che un peccato, è anche un reato perseguibile penalmente con gravi sanzioni. Teoria ampiamente e a lungo appliacta nella prassi ecclesiastica e civile. Questo fa parte delle immutabili verità di fede e di morale oppure no?
se maggio 55 avesse letto bene il mio intervento avrebbe capito che non mi riferivo agli ultimi sei anni!
RispondiEliminaRecentemente FC ha regalato, assieme a libri indecenti anche libri decenti?
Buon per te. La mia biblioteca non è però fatta da libri regalati da FC.
Su Siri ho solo detto che l'idea che Famiglia Cristiana mi aveva dato di lui era pessima; come pessima era l'idea datami su Lefebre.
Li ho accomunati nel grido di evviva, non in altro. Per il resto so bene che Siri e Lefebvre erano molto amici, mooolto in sintonia su moolte cose anche se non sulle consacrazioni episcopali del 1988.
Detto questo ribadisco: w Siri e w Lefebvre.
E se a qualcuno non piace sentire certe cose, perché viene a leggere messainlatino?
Che vada a leggere vivailconcilio.it così dà pure una mano ad aumentare il numero dei visitatori di quel blog che a quanto pare è diminuito un "pochino" dopo soli 15 giorni di vita.
dove sta scritto ?
RispondiEliminabravo Antonello!
RispondiEliminaNon si è mai capito che cosa vengano a fare qui certi astiosi anti-tradizionali: saranno mica masochisti o autolesionisti ? veramente strana la sosta persistente e morbosa....
:)
un look da play-boy?....un sacerdote ?
RispondiElimina=-O
...è detto tutto: e poi vengano ancora a dirmi "l'abito non fa il monaco"....
questo sì che è un segno dei tempi (molto ben raccolto nel vento post-conciliare) !
leggo: post "ahimè" (ieri 21.15)
RispondiElimina<span>un look da play-boy?....un sacerdote ? top-manager delle Paoline 20 anni fa...
=-O
...è detto tutto: e poi vengano ancora a dirmi che "l'abito non fa il monaco"....
questo sì che è un segno dei tempi (molto ben raccolto nel soffio irresistibile del vento post-conciliare) !</span>
ad ogni utile fine, ricordo qui di seguito i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio:
RispondiElimina"1. Omicio volontario.
2.Peccato impuro contro natura.
3. Oppressione dei poveri
4. Frode nel salario agli operai."
(Fonte l'aureo libretto "Chi prega si salva", allegato al numero di febbraio 2005 della rivista 30 giorni, con prefazione dell'allora Card. Ratzinger).
....per scrupolo estremo devo chiedere:
RispondiEliminatra i nuovi peccati, da riclassificare insieme con quelli di sempre, esiste anche quello di "criticare il Concilio" ?
(devo precisare che non è uno scherzo....visto che ora c'è il peccato di inquinamento, sul quale gradirei qualche delucidazione, anche se già cerco di non sprecare risorse, fare la raccolta differenziata, risparmiare acqua, luce, gas, rispettare l'ambiente ecc., come minima educazione civica, che una volta -olim- si insegnava nelle scuole, insieme con economia domestica...)
quando andavo a catechismo (anni '70) li recitavamo ogni giorno. Sono stata così fortunat da avere un prete anti-concilio che ci faceva imparare il catechismo di san Pio X
RispondiEliminaIn effetti è vero il sito viva il concilio dopo un numero stratosferico di visite, grazie anche ad una pubblicità massiccia, i primi giorni ora è pressoché abbandonato; ed è nato solo 12 giorni fa!
RispondiEliminaGli internauti progressisti sono già annoiati da quel sito che nelle intenzioni avrebbe dovuto instillare l'entusiasmo per il Vaticano II anche nelle formiche?
quando aprii per la prima volta il sito vivailconcilio.it rimasi colpito dal disegno che vi campeggia: è un disegno dell'aula conciliare; ma è talmente stilizzato che per capire di cosa si tratta bisogna concentrarsi bene e soprattutto bisogna aver ben presente la fotografia a cui si ispira.
RispondiEliminaMi son detto: un disegno così approssimativo, oserei dire nebuloso, va propio bene per un sito che parla di un concilio che ha creato più confusione di tutti i precedenti concilli messi insieme. Si, il disegno è propio azzeccato.
I testi buoni si posson comprar in libreria.
RispondiEliminaGrandi canonisti, come il card. Castillo Lara, presidente del Consiglio per l'intepretazione dei testi legislativi della S. Sede, affermava che la consacrazione di vescovi senza mandato pontificio non è di per sé un delitto né causa di scisma e che tale cattiva intenzione non era presente nel comportamento di Lefebvre.
RispondiEliminaNon so chi sia questo Luca e quando mi abbia incalzato. E la risposta non è mia.ì, almeno in quei termini, perché contraria alla verità. Dai primi anni 70 (ma direi che battagliavo già a partire dal 1963) ho sempre lavorato con vari amici e gruppi ai fini del mantenimento della Tradizione, ovviamente nei limiti delle mie possibilità. Con Una Voce, ad es., ed anche con una certa vicinanza alla FSPX, come possono testimoniare i sacerdoti più anziani della stessa. Il punto di incontro coi sacerdoti della Fraternità era il villino della prof. Chiara Asselle, ora sede fiorentina della stessa.
RispondiEliminaE' ovvio che dovendo andar fuori Firenze per lavorare, il mio impegno doveva conciliarsi con le esigenze familiari, moglie e tre figli: insegnavo a Pistoia e, di sera, ai corsi comunali per lavoratori ed uscivo a mezzanotte, dopo la partenza mattutina alle 6.
Fui tra coloro che più si batterono per ripristinare la Messa di S.Pio V, della vita della quale mi occupo continuativamente a partire dal 1985, come prima provveditore, poi governatore della Confraternita di S. Francesco Poverino.
Io non sventolo meriti, ma mi piacerebbe visionare quelli altrui. Ed ho sempre diffidato degli anonimi accusatori.
i datrattori delle nostre idee favorevoli alla tradizione, come maggio 55 ecc. argomentano con lo stesso stile del PD, parole, scherno, giudizi, mai autocritica, mai proposte, mai ricerca di ciò che unisce piuttosto di quel che divide......comunque non mi da fastidio la loro presenza, il fatto che leggano e discutano in questa piazza virtuale è di per sè un fatto positivo per loro e per noi...
RispondiEliminaMolti anni fa Famiglia Cristiana ha anche pubblicato un storia della Chiesa in 3 volumi semplice, fatta bene e onesta. E' vero che i libri si comprano in libreria ma è anche vero che in qusto modo la maggior parte dei semplici cristiani MAI avrebbe avito fra le mani l'Imitzione di Cristo o i pensieri di Pascal. Non ti sembra una concezione un po' troppo aulica e individualista del modo di diffondere la cultura? O forse si visto che dici che a chi non piace sentire certe cose vada su altri siti...cosa deve servire un blog? A riunire un gruppo di persone per dirsi guarda quanto siamo bravi e incompresi e perseguitati?
RispondiEliminasecondo te chi ha affondato le navi cariche di veleni nel mare con conseguenza che ancora non riusciamo nemmeno a immaginare cosa ha commesso? un pecccato veniale da ave,patre e gloria?
RispondiEliminanon so da cosa deduci che io sono contrario alla Tradizione! leggi meglio i miei interventi. Che vuiol dire la siglia PD? (spero per la tua intelligenza che non voglia dire partito democratico...)
RispondiEliminaMi risulta che già in un non lontano passato mons. Scatizzi aveva espresso il suo pensiero in merito ed era stato aggredito verbalmentre perché, si argomentava, aveva offeso la dignità degli omosessuali. E già in quell'occasione ebbi a difenderlo pubblicamentre, nonostante che per altri motivi io abbia polemizzato con lui.
RispondiEliminaSe quel che ho letto corrisponde a quanto effettivamene detto dal vescovo, non mi sembra ch'egli si sia macchiato di colpa alcuna: ha ribadito la secolare posizione della Chiesa, twestimoniata anche dal CCC.
Ha parlato di "ostentazione" di una omosessualità praticata che è peccato in sé ed è duplice peccato perché comporta il pubblico scandalo. Ma molto saggiamente mons. Scatizzi ha anche affermato che non è nella tendenza la colpa, ma nella pratica sessuale contro natura. Inoltre, ancor più saggiamente ha espresso la sua posizione: ove un peccatore del genere - ma potrebbe esser anche un notorio peccatore in altro campo - gli si presenti per la comunione, egli non può negarla perché non sa se si sia precedentemente confessato e sia pentito della vita condotta.
Un sacerdote, in caso di persona da lui conosciuta e nella sicura consapevolezza di un suo persistere in una vita peccaminosa, ha il dovere di non ammetterla alla comunione.
Comunque in tali casi buon senso e carità suggeriscono che il sacerdote convochi il fedele peccatore (o presunto tale) ed abbia con lui un colloquio chiarificatore sì da evitare reciproco imbarazzo, atteggiamento discriminatorio o che tale possa apparire, ma anche il sacrilegio e lo scandalo.
Famiglia Cristiana chiuda i battenti
RispondiEliminaquando inquini e sottponi ad un rischio per ora non misurabile la salute e la vita di un'intera comunità...be! direi che proprio veniale non è soprattutto se confrontato col fatto che per secoli molti si sono sgolati a dire ai giovani che la masturbazione era un peccato grave: il prossimo non si uccide solo a coltellate o con la pistola, lo si uccide anche lentamente nel tempo coi veleni messi sottoterra e se ne uccidono anche tanti insieme.
RispondiEliminaL'ironia del confronto con la raccolta differenziata mi sembra un po' stupidotta (anzi molto stupida) abbi pazienza...se non capisci questo non so cosa dirti:non devi ristudiare educazione civica devi solo leggere un po' di Vangeli (che sono quei librini scritto secoli fa da certi Matteo, Mraco, Luca e Giovanni...sono pubblicati da vari editori se le Paoline ti fanno rabbia)
O, almeno, cambi la propria denominazione con quella di: "Rivista familiare per il relativismo e la politically correctness".
RispondiEliminax maggio 55: il messaggio delle 15.11,49 è un pò ermetico in alcune frasi e pertanto non ne ho appreso in pieno il significato
RispondiEliminaallora in tali casi considerati vale sempre il V comandamento, che si dimostra da sempre con sufficiente evidenza in tutte le sue fattispecie e sottospecie, anche di ambiti tecnologici avanzati, di svariati livelli di gravità......(compreso quello di giudizio temerario maldicenza e calunnia)
RispondiEliminaposso immaginare quanto siano innoqui certi libri regalati dai paolastri (ho detto: certi libri, quindi non tutti) e scritti da teologi, esegeti, poeti o monaci neomodernisti.
RispondiEliminaL'Imitazione di Cristo che possiedo aveva la prefazione di un notissimo monaco-ecumenico: formalmente parlava bene di questo aureo libretto; leggendo e rileggendo bene quelle poche righe di prefazione mi sono accorto però del messaggio subliminale che veniva inoculato e che potrei riassumere così: tale libretto andava bene per il passato, oggi può servire solo per capire la spiritualità di una volta, vista con sufficienza se non con derisione; spiritualità di fatto aggiornata e superata dal Vaticano II!
Ho preso le forbici ed ho tagliato le pagine della prefazione.
.....invece non è mai stato considerato peccato il discernimento del bene dal male, esercizio necessario della retta ragione per illuminare la coscienza (propria e altrui) al fine di segliere il bene e fuggire il male, per seguire la strada stretta indicata da Nostro Signore, che porta in alto, e stare lontano da quella larga che porta alla perdizione, come Lui ha detto (nella quale molti sono coloro che si incamminano, perchè è tanto facile e comodo avviarsi colà: basta seguire lo spirito del mondo e i vari mondani filoni di pensiero "correct" e di<span> Vangelo "riveduto e corretto"</span>...con moolti iota opportunamente ri-adattati!).
RispondiEliminaAlmeno così stavano le cose fino ai formidabili primaverili anni 1962-1965-1968 !
MAGGIO, tu giochi con le parole. Quando si parla di atti impuri s'intende indicar un genere di peccati, quelli carnali. Certo la malizia di altri peccati comporta l'impurità di cuore, ma basta intendersi.
RispondiEliminaI peccati che gridan vendetta al cospetto di Dio non sono soltanto i peccati contro natura. Basta andarli a rilegger sul catechismo.
Chi s'accosta alla comunione con animo pieno di odio o macchiato di qualsiasi altra colpa (ad es. correr come un pazzo in macchina è peccato perché si viola il comandamento non uccidere) commette sacrilegio.
Perché è un eretico. La risposta è una e non vergogniamoci di darla.
RispondiEliminaSotto scrivo Dante e aggiungo di mio che i Pensieri di Pascal (che pure posseggo, come anche qualche opera protestante) vengono da un autore filo-giansenista, quindi non propriamente ortodosso.
RispondiEliminaHai detto bene, "Venerabile Lutero".
RispondiEliminaSapevate che uno dei simboli di Lutero, la "rosa luterana" è la copia del simbolo dei Rosacroce? E che al momento dell'"elevazione" di un massone al grado di Cavaliere Kadosh viene invocato Lutero come vendicatore dello scioglimento dei templari e della morte di Jacques de Molay?
Senza dimenticare che esistono i peccati mortali e quelli veniali.
RispondiEliminaQuello rientra nel (tentato) omicidio volontario. Il problema non sussiste, maggio.
RispondiEliminaLe riviste paoline in genere son da condannare. Ma molti libri sono buoni, anche perché spesso si tratta di classici. Basta saper discernere.
RispondiEliminaNon so se la linea perfettamente conforme al politicamente e conciliarmente corretto perseguita da Famiglia Cristiana rappresenti la maggioranza numerica dei cattolici italiani. Di certo rappresenta la maggioranza più influente e potente. Così potente da riuscire nei fatti quasi ad emarginare qualsiasi altra posizione. In pratica Famiglia Cristiana e chi rappresenta dicono, nemmeno tanto velatamente, che chi non è sulle loro posizioni è ormai irrimediabilmente fuori dalla Chiesa Cattolica e lì deve essere tenuto.
RispondiEliminaDiciamolo pure: conta più un articolo di Famiglia Cristiana & c. che un discorso del Papa.
tentato omicidio (volontario)? Ma ti rendi conto di cosa hai scritto e di cosa si sta parlando e di qule è il motore che spinge la gente a fare comunque quelle attività di avvelamento? MAh...
RispondiEliminaCapisco, ma non si risponde mai al problema da me sollevato: perché nessuno negli anni '60 diceva pubblicamente: "A me dei Beatles non me ne frega (scusate la volgarità) niente, a me della musica beat non me ne frega niente, io sono giovane e di queste cose "giovanili" non me ne frega niente"? Pastorelli e quelli come lui, quando parlavano coi loro coetanei, quando uscivano con la fidanzata, di che cosa parlavano? Della forma delle pianete? Come commentavano le mode del momento? Che film andavano a vedere al cinema? Che pensavano dei "giovani" coi capelli lunghi, la musica rock, le messe beat e altre amenità simili? Queste cose vorrei sapere. Inutile rinchiudersi nelle torri d'avorio delle disquisizioni dotte. La Chiesa è naufragata perché qualcuno ha detto che bisognava "vivere con gli uomini del nostro tempo", confondendo lo Spirito Santo con lo spirito del mondo. L'unico modo ragionevole di rimediare è mostrare a questa gente che gli "uomini del nostro tempo" non sono una massa di imbecilli sbracati e cretinetti tutti dediti unicamente a.... quella cosa, ai concerti rock, alle partite di calcio e basta. Bisogna, in altre parole, tagliare l'erba sotto ai piedi di quella gente, e non sono certo le dispute accademiche a farlo.
RispondiEliminaSalverei Comastri e Don Tonino Bello :)
RispondiEliminaNel mio piccolo, a quell'epoca, mi presi a pugni in sacrestia con il chitarrista della "messa beat" (fra l'altro, io ero vestito da chierichetto, con cotta e veste) e, benché io avessi solo dodici anni e lui quattordici, credo di essere anche riuscito a fargli piuttosto male (per la cronaca, quella è stata una delle sole due volte della mia vita nelle quali risolsi a pugni una questione) . Poi, non ostante le rimostranze del povero Parroco (che non era una cattiva persona e che, fra l'altro, successivamente venne anche implicitamente "a Canossa", ospite in casa mia a pranzo. per tentare di ricondurmi all'ovile parrocchiale), volsi le spalle e non misi mai più piede in quella chiesa.
RispondiEliminaAncor oggi, pur a distanza di tanti anni, ancora mi sorprendo a domandarmelo: servì a qualcosa quel mio gesto, forse, un poco ingenuamente insano?
<span>Nel mio piccolo, a quell'epoca, mi presi a pugni in sacrestia con il chitarrista della "messa beat" (fra l'altro, io ero vestito da chierichetto, con cotta e veste) e, benché io avessi solo dodici anni e lui quattordici, credo di essere anche riuscito a fargli piuttosto male (per la cronaca, quella è stata una delle sole due volte della mia vita nelle quali risolsi a pugni una questione) . Poi, non ostante le rimostranze del povero Parroco (che non era una cattiva persona e che, fra l'altro, successivamente venne anche implicitamente "a Canossa", ospite in casa mia a pranzo. per tentare di ricondurmi all'ovile parrocchiale), volsi le spalle e non misi mai più piede in quella chiesa.
RispondiEliminaAncor oggi, pur a distanza di tanti anni, ancora mi sorprendo a domandarmelo: servì a qualcosa quel mio gesto, forse, un poco ingenuamente insano?</span>
<span></span>
<span>P.S. Sin dalla mia prima infanzia, detestavo cordialmente la musica moderna e quella jazz, tant'é che, per il Natale dei miei nove anni, fra i regali (richiesti ed ottenuti), comparivano il disco (già stereofonico) della Messa da Requiem di Mozart e quello (ancora monoaurale) che recava alcune delle più note composizioni di Giovanni Gabrieli, per cori multipli ed organo, registrate nella Basilica di San Marco in Venezia. </span>
<span><span>Nel mio piccolo, a quell'epoca, mi presi a pugni in sacrestia con il chitarrista della "messa beat" (fra l'altro, io ero vestito da chierichetto, con cotta e veste) e, benché io avessi solo dodici anni e lui quattordici, credo di essere anche riuscito a fargli piuttosto male (per la cronaca, quella è stata una delle sole due volte della mia vita nelle quali risolsi a pugni una questione) . Poi, non ostante le rimostranze del povero Parroco (che non era una cattiva persona e che, fra l'altro, successivamente venne anche implicitamente "a Canossa", ospite in casa mia a pranzo. per tentare di ricondurmi all'ovile parrocchiale, invano cercando di convincermi delle necessità pastorali di quel tipo di accompagnamento musicale), volsi le spalle e non misi mai più piede in quella chiesa.
RispondiEliminaAncor oggi, pur a distanza di tanti anni, ancora mi sorprendo a domandarmelo: servì a qualcosa quel mio gesto, forse, un poco ingenuamente insano?</span>
<span></span>
<span>P.S. Sin dalla mia prima infanzia, detestavo cordialmente la musica moderna e quella jazz, tant'é che, per il Natale dei miei nove anni, fra i regali (richiesti ed ottenuti), comparivano il disco (già stereofonico) della Messa da Requiem di Mozart e quello (ancora monoaurale) che recava alcune delle più note composizioni di Giovanni Gabrieli, per cori multipli ed organo, registrate nella Basilica di San Marco in Venezia. </span></span>
Me ne rendo conto benissimo. LEI invece sa di cosa parla?
RispondiEliminaCaro Antonello,
RispondiEliminagrazie per avere attirato l'attenzione sulla prefazione del noto monaco-ecumenico all'Imitazione di Cristo (Ed. Paoline).
Ad uso dei lettori del blog mi permetto di riportare qui di seguito alcune interrogative retoriche con cui si apre la sua prefazione:
"E' ancora possibile presentare all'uomo di oggi, al credente militante ed impegnato nella chiesa postconciliare un libretto di un autore del Medio Evo? E' ancora possibile che pagine essenzialmente ascetiche possano interessare il cristiano di oggi, cosi' attento alle "realta' terrestri", cosi' immerso nella costruzione del mondo?....La stessa Chiesa, dai suoi vertici fino alla base, impegnata a coniugare la promozione umana con tutti i suoi ministeri e la sua stessa presenza nel mondo, cosa puo' farsene di questo libretto?".
Dimenticavo di dire che il nostro scriveva nel 1979.
FdS
P.S.
Da notare che, stando a quanto riferito dalla stessa Chiesa, l'aureo libretto si trovava tra le mani di SS. Giovanni Paolo I al momento della sua improvvisa scomparsa (l'anno precendente la prefazione del nostro). La risposta alla domanda era quindi gia' nota.
sei stato clemente allora...una volta i libri li bruciavano in piazza per intero...
RispondiEliminaMaggio usi gli specchietti per le allodole e poi gli rifili le panzanate..
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Maggio l'omosessualità è un atto contro verità e quindi è atto non impuro ( veniale) ma contro lo Spirito.
RispondiEliminaQuindi Mons. Scatizzi non ha fatto altro che fare il suo dovere...perchè ti vuoi sostituire a Dio?
Matteo Dellanoce
<span>Maggio i libri servono per vendere la rivista...è quella che poi si legge! E quello che si legge li dentro è decisamente, per limitarmi ad un eufemismo, poco ortodosso!</span>
RispondiElimina<span>Matteo Dellanoce</span>
Maggio...come ben sai l'inquinamento nasce non solo per intervento dell'uomo ma è anche prodotto dalla natura!
RispondiEliminaCome la metti? Te la prendi con il creato? e con il creatore?
Poi vista la cecità con cui spesso ragioni.....come la metti con il de sestu in adolescenza?
:-D :-D :-P :-P ;) ;) ;)
Matteo
PD pedè in francese pederasta in italiano?
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Beh! Se è per quello uno che cancella od elimina le immagini ed i simboli è identico a chi ieri bruciava i libri.
RispondiEliminaUn Bianchi che è favorevole al togliere i crocefissi è identico a chi bruciava i libri! Ed il pensiero di bianchi è alquanto relativisticamente anonimo!
Alla faccia del padre spirituale...un padrino direi della nuova piovra conciliarista!
Matteo Dellanoce
cosa succedeva nella mia parrocchia negli anni sessanta e settanta non lo so perché non c'ero, ma verso gli anni novanta, ed ero poco più che decenne, ci fu una messa con chitarre e taburelli che mi fecerero salire la pressione alle stelle: mi sentivo la testa bollire! Non resistetti molto e al momento del vangelo, quando chitarre, tamburelli e battimani ripresero, assieme al turibolo fumigante me ne andai in sacrestia sbattendo la porta talmente forte che tutti si spaventarono pensando ad una bomba. al momento dell'offertorio il parroco mandò un altro chierichetto a dirmi dio portare il turibolo e dissi a quel chierichetto di comunicare al parroco che se voleva il turibolo sarebbe dovuto venire lui a prepararselo e a prenderselo perché io non glielo avrei preparato mai più. Il parroco non venne e proseguì la messa senza incenso.Dopo la messa non mi disse nulla. mi rimase il magone per un mese. Chiesi al parroco se potevo preparare l'altare all'antica ma solo per poter fare una fotigrafia e me lo concesse; (l'altare antico della mia parrocchia è stato demolito negli anni sessanta e vi è un altare moderno). Presi quindi sei candelabri antichi ci misi delle candele e li sistemai sull'altare, e feci una fotografia. Il parroco guardava. Lo vidi poi parlare con una persona e quest'ultima mi riferì della meravigliava del parroco sul come mai un bambino di 10 anni, sapeva preparare l'altare all'antica senza averlo mai visto; non riusciva a capacitarsi! L'altare comunque al parroco piacque molto. Anche se, purtroppo, non lo fece preparare così per una messa. solo verso i 18 anni, con un altro parroco, riuscii alcune volte a preparare un altare all'antica; e i due o tre preti che lo videro restarono meravigliati e contenti.
RispondiEliminafilogiansenista...ma perchè, secondo te, i buoni libri li hanno scritti e li scrivono solo i cattolici? (prova a leggere i libri di don Nitoglia e poi dimmi se non ti viene da vomitare...)
RispondiEliminaVia, Bartimeo, tutti gli atti impuri (materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso) se posti in essere son peccati mortali, altro che veniali! Rapporti pre-matrimoniali, masturbazione, adulterio, anche se non contro-natura son sempre peccati mortali!
RispondiEliminaCaro pastorelli,
RispondiEliminanon metterei sullo stesso piano i peccati della carne con quelli dell'anima.
La cecità adolescenziale ( di Maggio a quanto pare) non è paragonabile ad un divorzio o ad un adulterio!
Nel primo caso l'anima può avere ancora il primato sulla carne, ma in un momento di impreparazione può essere sconfitta, nei secondo invece c'è la piena avvertenza!Logico che se il "diversamente visibile" non confessa il peccato allora è colpevole di qualcosa di più! Di per sè, se vogliamo pignoleggiare, cecismo ed adulterio sono contro natura, perchè non seguono la dimensione relazionale, mentre la omosessualità è non solo a-relazionale ma anche irrazionale!
San Paolo mi sembra chiaro...
Senza volermi sotituire al Canone, si intende, ma soltanto cercando di riflettere
Matteo Dellanoce
Matteo. Copia il tuo commento, ripostalo senza il riferimento offensivo e Maggio e cancella l'originale.
RispondiEliminaL'altro tuo commento di analogo tenore era stato già cancellato. Quindi regolati
Un "cattolico eterodosso" semplicemente non è cattolico.
RispondiEliminaOBBEDISCO...SULL'ALTRO MI ERO AUTOCENSURATO!
RispondiElimina<span>Caro pastorelli,
non metterei sullo stesso piano i peccati della carne con quelli dell'anima.
La cecità adolescenziale non è paragonabile ad un divorzio o ad un adulterio!
Nel primo caso l'anima può avere ancora il primato sulla carne, ma in un momento di impreparazione può essere sconfitta, nei secondo invece c'è la piena avvertenza!Logico che se il "diversamente visibile" non confessa il peccato allora è colpevole di qualcosa di più! Di per sè, se vogliamo pignoleggiare, cecismo ed adulterio sono contro natura, perchè non seguono la dimensione relazionale, mentre la omosessualità è non solo a-relazionale ma anche irrazionale!
San Paolo mi sembra chiaro...
Senza volermi sotituire al Canone, si intende, ma soltanto cercando di riflettere
Matteo Dellanoce</span>
:-D :-D :-D :-D :-D
RispondiEliminaMi sento come Heidi con la Signorina Rotelmaier!
Cattivoni!
e siccome sto facendo una battuta ridiamoci su!
Matteo
PS il riferimento a Maggio era legato alle affermazioni di Maggio...mi è costato cancellarlo!
tu leggi e ti nutri degli scritto di don Nitoglia?
RispondiEliminafamiglia cristiana ha già pubblicato nel passato la biografia di Lutero (agosto 2003)...
RispondiEliminadonde deriva codetsa affermazione cosi' profonda?...atto contro lo Spirito o contro Dio?
RispondiEliminamandamelo al lio indirzzo di posta se vuoi:non l'ho letto...io sono sempre ben disposto a impare, non pensare male di me come se fossi uno sempre pronto a criticare
RispondiEliminasicuramente i libri servono per vendere la rivista (ma non solo). Un'azienda ha delle regole economiche di mercato a cui essere sottoposta: forse in Vaticano è sempre stato tutto più facile con i vari Marcinkus che sicuramente sono stati più abili a gestire l'economia saltando a piè pari le regole normali del mercato e infilandosi nel marasma delle gestioni finziarie...(e poi la msturbazione è un peccato mortale...buuuuu)
RispondiEliminameno male perchè nel caso di partito democratico (o simili raggruppamenti) non avrei saputo cosa rispondere se non umilmente dire hai ragione
RispondiEliminaguarda che il Crocefisso è una cosa seria, un simbolo importante da NON buttare nel mondo come moda o come idea culturale, è un impegno del cuore che non va pubblicizzato come un spada da battaglia...ricorda le prime comunità che usavano come simbolo un timido pesce...Se non ti piace lo stile o le idee di Bianchi è normale ma farne un mostro di diavoleria mi pare un po' da bigotti. Questa è stata la mia opinione critica fino qui...poi magari citami qualche autore che abbia detto qualcosa che colpisce le persone in questi ultimi anni: di fronte ad una crisi di valori c'è anche una crisi di linguaggio che non riesce più a comunicare la Verità di Cristo: la Verità è eterna ma il linguaggio (umano) NO.
RispondiEliminaio ho fatto tutte le scuole di tutti e non mi ricordo di aver MAI fatto caso al fatto che c'era il Crocefisso...
RispondiEliminascusami il pragmatismo ma con tutti i problemi che nella diocesi di Pistoia ci sono ti sembra normale una sortita sulla comunione ai gay (che vivono una vita da gay). E' la voglia di sparare alle rondini...soprattutto quando il vescovo di Pistoia mai e poi mai ha preso una iniziativa che potesse suscitare critiche in vaticano, ha spostato parroci in funzione di strane alchimie (vedi parrocchia di Marliana) e ha sempre fatto in modo di dimostrare a tutti che non era colpa sua ma delle circostanze. Personalmente non ne ho più voglia di situazioni cosi'...obbedisco per dovere finchè posso e basta.
RispondiEliminaMaggio! Il Crocefisso non è un oggetto ma una persona. Quindi il Crocefisso ha una duplice anima. una umana ed una divina. La prima ricorda che se lo stato si prende ciò che è di Dio l'uomo finisce in corce. La seconda ricorda che la religione non è di stato e quindi che i vari Bianchi e c. non possono autorizzare qualcuno a fare fuori qualcun altro!
RispondiEliminaQuindi, noon è questione di moda ne tanto meno qualcosa di prodianamente serio semplicemente è qualcosa di vitale lasciarlo lì! Ma come al solito accecato non dico da cosa per non incorrere in censura rifiuti di ragionare!
Matteo Dellanoce
PS Logico che non ci facevi caso era nella natura della nostra realà che ci fosse....poi se ci avresti fatto caso non avresti commesso gli errori di cui oggi ti penti pubblicamente!
Io no...mi accontento di BXVI!
RispondiEliminaMatteo
E tutt'ora la mette in pratica...la filosofia di Lutero!
RispondiEliminaMatteo
Maggio cosa c'è di più PROBLEMA della salvezza delle anime? Riempire le casse della diocesi forse?
RispondiEliminaI gay vivono una vita da gay...bene, liberi di farlo! Sono loro che si chiamano fuori, non gli altri che li cacciano! Più uno sa più uno obbedisce. Loro più sanno più si fanno i cavoli loro ed allora che si arrangino!
L'eucarestia non è un diritto è un dovere...
Matteo
Maggio era relativo alla causa della tua cecità...come dicevano i nonni...si diventa diversamente vedenti.....
RispondiEliminaMatteo
Non lo è Maggio...ma l'effetto della suddetta cosa è peccato mortale. Cioè essere diversamente vedenti! Da bravo, Marcinkus ha commesso un peccato della carne nella innominabile rivista il peccato è a livello di bestemmia dello Spirito Santo!
RispondiEliminaDa bravo!
Matteo
eruzione del Vesuvio ( grattarsi prego!) immissione nell'aria di quintalate di zolfo! il Vesuvio ha commesso peccato mortale!
RispondiEliminaBene, Maggio, hai dimostrato che il creato è decaduto a causa del peccato originale!
Matteo
Se non erro ho posto le tre condizioni perché si abbia peccato. Se l'adolescente è consapevole e aderisce ad un atto di impurità grave è in peccato mortale.
RispondiEliminaIn certi tesi di teologia morale di tipo casuistico anche la masturbazione è considerato peccato contro natura. Ma tale definizione comunemente viene applicata ai peccati sodomitici.
finalmente 2 parole sagge
RispondiEliminal'ha pubblicata in un ciclo in cui c'era acneh Luher King, Ghandi...donnicciole di strada vero? (oppure monsignori da curia vaticana se proprio uno vuole essere dispregiativo)
RispondiEliminaobbedisce a cosa? dai Matteo che sei grande anche te come me (aimhè). Che l'Eucarestia sia un dovere cominciamo pure a discuterne perchè è una mnichiata (absit iniura verbo)...
RispondiEliminaio sono un po' miope ma porto le lenti a contatto e per ora ci vedo (quasi sempre)
RispondiEliminao quale è l'innominabile rivista? La Voce della Valdinievole?
RispondiEliminala Verità è eterna ma il linguaggio (umano) NO
RispondiEliminaa Bartimeo! ci fai o ci sei?
RispondiEliminahttp://www.doncurzionitoglia.com/IpotesiVelletri.htm
RispondiEliminaI Quattro Evangelisti erano TRE: Luca e Pasquale
RispondiEliminaEssendo del 1939, ho vissuto la stagione conciliare. E se in un primo momento pensai che un concilio poteva completare il Vaticano I e rafforzare in modo sistematico i principi fondamentali della nostra santa religione, anche alla luce dell'insegnamento di Pio XII, ben presto m'accorsi che mi stavano cambiando la Chiesa sotto gli occhi. E cominciai a seguire, da studente prima, da laureato poi, gli eventi conciliari con maggior attenzione e sentivo negli interventi dei card. Ottaviani, Siri, Ruffini, Larraona ecc , e dei vescovi Carli, Romoli ecc. la "mia Chiesa", mentre avvertivo estranea alla mia formazione la chiesa di quelli che poi cominciarono ad esser chiamati novatori. Ad aprirmi gli occhi contribuì anche un collega ancor universitario,quand'io ero già laureato ed abilitato e impegnato col concorso, che però aveva qualche anno più di me e più profonda conoscenza dei fatti che accadevano nell'assise giorno per giorno.
RispondiEliminaFrequentavo la messa, e accompagnavo il canto all'organo.
Di Lefebvre non sapevo praticamente nulla, se non quanto via via riportato dalla stampa, ed iniziai a seguirne le vicende dopo aver ascoltato nel 1975 una sua conferenza a Firenze.
Le conclusioni del concilio mi lasciarono molto perplesso e d'allora mi impegnai ad approfondire gli argomenti. La Messa del 1965 non mi preoccupò molto, lo fece invece quella del '67. La successiva riforma mi mise in stato di gravissimo disagio.
Quindi, già quasi alla fine dell'università e poi da insegnante ho affrontato questo problema che poi trasmettevo anche ai miei allievi, portando il pro ed il contro ma senza mai nascondere la mia netta posizione, e d'esso discutevo coi colleghi, compresi i sacerdoti che insegnavan religione.
Dunque, non solo coi coetanei si parlava delle vicende conciliari ma anche con la ragazza che poi diventò, nel 64, e con rito tridentino, mia moglie.
Non ricordo d'aver discusso delle pianete: ma sino al '70 almeno i paramenti sacri non erano stati sostituiti da camicioni e stoloni. Ma già si notava il rilassamento del "segno" del sacerdozio: i preti cominciavano a lasciar nell'armadio la tonaca. E questo era un indizio preoccupante.
Ma questo, ovviamente, non significava che si parlasse solo di concilio, di Messa e preti.
Dopo la conferenza di Lefebvre cominciai a partecipare con maggiore impegno alla vita di gruppi di tendenza tradizionale ma moderata, non amando gli estremismi. Ho avuto buone guide spirituali che ringrazio.
Come ho scritto, i gruppi in cui mi riconoscevo erano Una Voce e associazioni locali. La Messa tridentina l'ho seguita, quando veniva celebrata, da vecchi sacerdoti o dai lefebvriani. Poi venne l'indulto e si ricominciò a celebrar la Messa a S. Francesco Poverino: e l'impegno a mantener viva questa fiaccola ha preso i miei ultimi 25 anni.
Non sono di sicuro donnicciole...ma sono uomini al cospetto di Cristo! E se non ci leggi teologia della liberazione, un fare una società senza Dio nel prorporre continuaente questi uomini allora sei cieco!
RispondiEliminaCristo è il Pane quotidiano se ti chiami Famiglia Cristiana!
Matteo
Caro Maggio,
RispondiEliminail progresso non è affondare nelle comodità tecnologiche. Il progresso è avere un'anima sempre più simile a quella divina.
Dio è sapienza perchè è annipotenza quindi più uno sa più uno obbedisce, compie cioè atti che siano dettati dalla ragione e dalla relazione. Questa unione con la sapienza limitatamente al dettato divino ci ricorda che il dono che Dio ci fa, l'eucarestia ( massimo momento mistico e di distacco dal mondo), è un qualcosa che si deve essere pronti a riceverli. Pronti nell'anima. Quindi se la carne è prevalente nel nostro agire sull'anima, l'uomo non è più capace di relazione in quanto fa dell'Io il suo Dio, e l'eucarestia è irricevibile. Anche se la si desidera come un diritto, non lo potrà mai essere perchè è un dovere! Capisco, caro maggio, che dalla minarchia ecclesiale dei Padri, una minarchia che fonda ad esempio la regola di San Benedetto, ci sia qualcuno che preferisca la minchiarchia alla Martini. Ma cosa vuoi! Nel primo caso ut dignis efficiamur promissionibus Christi, nel secondo diaboli!
Matteo
La presunta Famiglia ( DICO) cristiana ( Luterana)
RispondiEliminaMatteo
O Maggio ma lo sai che il mondo, la natura stessa produce inquinamento? A Maggio ma la smetti di farti burattinare da quattro delinquentelli alla Al Gore?
RispondiEliminaMatteo
Maggio....il linguaggio si rifà alla verità! E' diverso dire Padre e Madre e progenitore A e B! Il linguaggio o si rifà alla Verità o è negazione della verità!
RispondiEliminaNon so se hai afferrato...
Matteo
Nitoglia a volte sembra martini...volevo fare il Papa ueee ueee ueee...
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
esiste qualche uomo non siano tali al cospetto di Cristo? Suvvia...cosa si dovrebbero pubblicare solo vite di santi? (pero' bisognerebbe fare una scelta attenta perchè alcuni santi non è che siano stati proprio degli esempi di vita cristiana...)
RispondiEliminaProvocazione, anzi SUPER PROVOCAZIONE
RispondiEliminaGESU' CRISTO STA AGLI EBREI COME IL VII STA AI TRADIZIONALISTI.... si risolva l'equazione partendo dalla formula il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi!
Piano con i sassi.....
Matteo Dellanoce
PS Questa equazione è utile per comprendere appieno i pontificati di Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
allora fammi un elenco di riviste che possono essere distribuite al popolo semplice e che non siano luterane e soprattutto che siano tali da FARSI LEGGERE dalla gente...
RispondiEliminaqui mi fermo e mi ammutolisco...pensavo che tu fossi una persona intelligente ma da quanto scrivi sull'inquinamento....allora anche il fumo dei roghi della santa inquisizione hanno inquinato molto e non solo l'aria. Ciao
RispondiEliminaMaggio....Non ci arrivi proprio! Quello che vogliono fare passare è la capacità dell'uomo solo uomo di costruire la società!
RispondiEliminaGuarda comunque ai risultati. Pensa all'India cosa è adesso o pensa a quale sia la situazione dei negri in America e dimmi cosa è cambiato! Pensa invece a come è cambiato l'occidente con Cristo FIGLIO DI DIO!
Matteo Dellanoce
certo che il linguaggio si rifà alla Verità nel senso che cerca e si sforza di descriverla e puo' essere uno degli strumenti con cui la Verità si manifesta ma non è la Verità. Il pontefice si rifà a Cristo e lo rappresenta ma non è Cristo in nessu modo...
RispondiEliminaSTUDI CATTOLICI (mensile)
RispondiEliminaIL TIMONE (mensile)
RADICI CRISTIANE (mensile)
CRSITIANITA' ( trimestrale)
TEMPI ( settimanale)
ti basta?
Matteo
Ps un paio di siti internet? www.storialibera.it www.lariscossacristiana.it www.disf.org
Maggio...ma lo sai che il fuoco inquina? ma lo sai che le piante di notte emettono CO2! Urca facciamo come fece Mao con i Tordi, eliminiamo tutte le piante. Leggiti Driessen, ecoimperialismo potere verde e morte nere e poi parliamo seriamente di inquinamento!
RispondiEliminasveglia!
Matteo
PS Il fumo che sorgeva dai roghi erano le anime dei bruciati che andavano in paradiso. Lo sai perchè si bruvìciavano? Per evitare loro l'inferno. Mentre i tuoi guru con le parole hanno creato un inferno in terra.
Il linguaggio che si rifà alla verità ce lo ha dato Dio e noi lo troviamo nella realtà razionale e nella rivelazione.
RispondiEliminaVedi maggio,il linguaggio traduce la Verità, se non lo fa è una antilingua! Il Pontefice traduce Cristo se non lo fa è antiCristo! Questo senso della traduzione a te manca! La traduzione è continuità ed il linguaggio è lo strumento che incolla Ieri ed Oggi, Cristo ed il Papa ed è Cristo stesso che insegna il linguaggio della rivelazione come Dio ha insegnato il linguaggio della creazione! Il paragone che fai è fuori luogo. Non si paragonano i fini con i mezzi!
Io credo che tu sia intelligente, ma poi è l'uso che fai dell'intelligenza che è errato!
Matteo
PS Con amicizia si intende....
non so se vivi fuori dalla realtà o non guardi mai la televisione o non leggi i giornali: tutte le tonnellate di rifiuti interrati nelle campagne del sud (e chissa da quante altre parti), le navi affondate cariche non certo di barili di acqua benedetta...altro che peccato contro lo Spirito che nessuno capisca cosa vogliano dire...in quanto alle cazzate che molto stanno scrivendo per negare che ci siano problemi ambietali per lo meno qualche dubbio lo dovrebbero avere anzi è metodologicamente obbligatorio avere dubbi su cosse di questo tipo...il non avere dubbi di possedere le verità porto al processo di Galileo (che non era uno scienziato che voleva fare il teologo era uno scienziato che provava a dire che la Bibbia era la parola di Dio che aveva ispirato degli uomini e che avevano scritto...).
RispondiEliminaIl fumo era il grido di innocenti verso Dio mentre i presunti salvatori (da cosa?) stavano a osservare e a scrivere alcune delle pagine più vergognose della storia umana. Da quando in qua ci sono persone in questo mondo che riescono a amministrare il paradiso e l'inferno e decidere il destino di un uomo? Nel nuovo testamento non si parla mai di sacerdoti (uno solo è stato ed è il Sacerdote) . Continua a pensare solo alle cose spirituali...tanto questa vità è un esilio, una valle di lacrime...continua a pensare cosi' ma non usare violenza per insegnarlo anche agli altri innocenti
mi basta mi basta..per accender la stufa: ho comprato i primi numeri di Radici Cristiane e poi ho smesso (per non perdere quel poco di fede che avevo)
RispondiEliminaappunto Maggio...ne avevi così poca che non hai saputo riconoscerla! e poi, qualche post di sopra, ti proclami defensor fidei e della tradizione....dai! Non fare il giochino laicista del "tanto non si ricordano di quello che ho detto prima!".
RispondiEliminaSu, cresci...basta cecità!
Intellettuale si intende!
Matteo
?
RispondiEliminavediamo:
RispondiEliminatutta la Storia della Chiesa, dall'anno 33 fino al 1962 era servita soltanto a profetizzare ed annunciare la VENUTA del Concilio 21.mo, la
"Nuova era della Vera Chiesa, Nuova ed eterna", che superava completamente quella DI PRIMA, che ai piedi della Nuova, riverente e commossa, come dinanzi alla Terra Promessa, al Mondo Migliore... depositava i suoi 1962 anni di storia da portare al museo ! ! !.....
...ho indovinato ?
sono bravo ?
sono promosso ??
La novella su Siri pontefice, la potete leggere qui:
RispondiEliminahttp://www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/PioXIII.htm
Un po' narcisisticamente, vi potrei consigliare di leggere anche qua:
RispondiEliminahttp://www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/ucronie_reazionarie.htm#Peccato Originale
Rafminimi13@libero.it
io posso provare a fare il defensor fidei ma non sempre il defensor della tradizione: la tradizione si muove nella storia in funzione della fede (come un fiume impetuoso che si arricchisce continuamente di acqua dai vari affluenti...come diceva qualcuno). Non sempre pero' è al servizio della fede e allora divento critico. Forse non ho insistito a continuare a leggere quelle rivista pero' mi sembrava troppo apologetica , come un catalogo di bei quadri del passatp senza dire niente del futuro. In quanto alla mia poca fede...beh! mi impegnero' di più
RispondiElimina