Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

sabato 6 febbraio 2010

Persecuzione anticristiana. In Arabia? No: in Inghilterra!

di Gianfranco Amato

Neppure il clima natalizio è riuscito ad arrestare l’ondata discriminatoria che sta colpendo i cristiani nel Regno Unito. Questa volta è toccata a Olive Jones, insegnante di matematica con esperienza ventennale. Da quattro anni la professoressa Jones ha scelto di dedicarsi all’insegnamento a domicilio di ragazzi gravemente ammalati o con particolari disturbi psichici. Per tale incarico ha ricevuto un contratto part-time di 12 ore settimanali dalla Oak Hill Short Stay School e dai Servizi Scolastici del Comune di North Somerset.

Durante una delle sue lezioni domiciliari la professoressa Jones, approfittando del fatto che la sua alunna si sentisse male, ha deciso di scambiare due chiacchiere con la madre della ragazza. In qullo che doveva essere un normale colloquio tra donne, la Jones ha commesso l’imprudenza di toccare un argomento oggi pericoloso in Gran Bretagna: la propria fede religiosa. Così, l’incauta insegnante ha raccontato alla madre dell’alunna un episodio accadutole quando da adolescente aiutava i genitori nella fattoria di famiglia vicino a Carmarthen nel Galles.

Mentre si trovava alla guida di un trattore e stava affrontando una salita particolarmente ripida, all’improvviso il mezzo agricolo cominciò a ribaltarsi e per un puro caso non fu all’origine di un incidente mortale. Da quel momento la Jones interpretò quel “caso” come un miracolo ed si avvicinò alla fede. Malgrado non avesse fatto trapelare alcun disappunto, la madre della ragazza decise di inoltrare un reclamo contro l’insegnante per quella sua personale esternazione. Neppure le autorità interessate dalla protesta della donna avvisarono la professoressa Jones, la quale, del tutto ignara della denuncia a suo carico, decise di proseguire tranquillamente nel proprio lavoro tornando successivamente a visitare l’alunna per le consuete lezioni.

L’insegnante questa volta, però, commette una seconda imprudenza chiedendo alla ragazza se desidera che preghi per le sue particolari condizioni di salute. A quella inaspettata domanda la stessa ragazza volge lo sguardo alla madre che seccamente replica: «Noi veniamo da una famiglia che non crede». Di fronte a tale reazione la Jones desiste immediatamente. Anzi, adducendo a pretesto che la ragazza non si sentisse particolarmente portata per la matematica, chiede alla madre se intenda cancellare le successive lezioni. La madre risponde di no, desiderando che la propria figlia continui a ricevere l’insegnamento domiciliare.

Nonostante le due donne si lascino in buoni rapporti, nel giro di poche ore la professoressa Jones viene convocata dalla preside della scuola che le contesta il fatto di aver manifestato, durante il servizio, la propria fede, qualificando quel fatto come un vero e proprio atto di «bullismo». Un gesto di pura ed inqualificabile prepotenza. Da qui, il licenziamento in tronco. La professoressa Jones, ovviamente, non la prende benissimo. Dichiara di sentirsi «devastata» dal provvedimento che considera «completely disproportionate» e un vero «marchio di infamia» inflitto alla sua persona.

«Se avessi commesso un atto criminale», confessa, «credo che la reazione sarebbe stata la stessa». La professoressa si scaglia contro l’interpretazione del concetto di libertà di opinione applicata nel suo caso. Sul punto la donna ha le idee molto chiare: «Sono davvero stupita che in un Paese con una forte tradizione cristiana come la Gran Bretagna sia diventato sempre più difficile parlare della propria fede». Ciò che la rende più furiosa non è tanto l’errata interpretazione delle nuove ambigue disposizioni normative in materia di uguaglianza, quanto il «politically-correct system» che impedisce, di fatto, «la possibilità di esternare in pubblico qualunque riferimento alla dimensione religiosa della propria coscienza, pur potendo tale circostanza essere potenzialmente utile anche agli altri».

«La sensazione che ho», continua la Jones, «è che se avessi parlato di qualunque altro argomento al mondo, non ci sarebbero stati problemi, ma il semplice fatto di aver toccato il tema del cristianesimo ha rappresentato la violazione di un tabù. Lo stesso cristianesimo viene ormai visto come una “no-go area”, un campo minato nel quale è più prudente non addentrarsi in pubblico».

La mia amica avvocatessa Andrea Williams, direttrice del Christian Legal Centre, che assiste la professoressa, ha espresso il suo commento: «Storie come quella di Olive Jones stanno, purtroppo, diventando sempre più diffuse in questo Paese e rappresentano il risultato di un’applicazione maldestra delle cosiddette politiche sull’uguaglianza, le quali si traducono, di fatto, in una vera e propria discriminazione a carico dei cristiani nel tentativo di eliminare la dimensione religiosa dalla sfera pubblica».

«Olive Jones», continua la direttrice del Christian Legal Centre, «ha avuto compassione per la sua allieva e si è ritrovata senza lavoro per aver espresso la speranza che nasce dalla sua fede. E’ tempo che si recuperi un approccio di “common sense” su queste delicate materie». Nick Yates, portavoce del Comune di North Somerset, si è limitato ad un freddo e laconico comunicato: «Olive Jones ha lavorato come insegnante per i Servizi Scolastici di North Somerset. Una denuncia è stata sporta da un genitore nei suoi confronti. Su tale denuncia è in corso un’attività istruttoria». Nel frattempo la professoressa Jones è stata licenziata senza preavviso. Episodi del genere fanno persino rimpiangere gli eccessi di un certo sindacalismo scolastico di casa nostra.

Da Il Sussidiario.net

44 commenti:

  1. (ri)cominciano le persecuzioni...
    così va il mondo...
    o meglio: così andavano sotto Diocleziano !
    *DONT_KNOW* (nihil sub sole novi)

    RispondiElimina
  2. Fatto degno di riflessione. Un tempo, quando la società era cristiana, i discorsi spericolati e al limite dell'eresia erano interdetti come "pias aures offendentes". Oggi, evidentemente, ci sono quelli "laicas aures offendentes". Mi chiedo i motivi di un simile accanimento. Una madre che sporge denuncia in queste circostanze, con fattispecie tanto blande, lo fa perchè teme che la figlia sia influenzata da una ideologia oscurantista ( e con lei altri studenti ingenui ), svolgendo una funzione di "profilassi sociale", oppure perchè vede il Cristianesimo come "fumo negli occhi", dato che esso condanna certi comportamenti "libertini" a cui  personalmente si è data ( diciamo da "sex and the city")? A me viene in mente una canzoncina popolare: "La santa Caterina ( pirulin, pirulin,zum zum ) era figlia di un re. Il padre era pagano, sua figlia invece no ( pirunlin... ). Un dì mentre pregava  suo padre la scoprì ( pirulin... ). "Che fai, o Caterina in quella posa lì ?"  pirulin... ) "Io prego Iddio, mio padre, che non conosci tu..." ( pirulin... ). E così fino al martirio di Caterina e la sua esaltazione in Cielo. Conclusione: l'espressione "dittatura del relativismo" non è poi tanto esagerata!

    RispondiElimina
  3. di che cosa ci meravigliamo, quando una nazione (che un tempo fu cristiana)
    oggi si va islamizzando?
    potrà ancora tollerare che si pronunci il Nome di Gesù Cristo ?

    Se la legislazione britannica si sta avviando a conciliare il Common Law e la sharia...
    certamente i primi bersagli della nuova uguaglianza saranno i cristiani!
    Per capire, leggere:
    Magdi Cristiano Allam (Libero, 28 aprile 2009)
    La sharia è arrivata anche da noi.
    "Che l'Occidente odi se stesso è dimostrato principalmente dalla sua sottomissione agli islamici....
    anche l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, il primate della Chiesa anglicana, si era espresso a favore dell'adozione della sharia nel codice britannico..."
    ---------------
    ovvero:
    in nome dell'integrazione, nella molto-correct-plaza de toros, vinca il "migliore"!

    RispondiElimina
  4. <span>di che cosa ci meravigliamo, quando una nazione (che un tempo fu cristiana) oggi si va islamizzando? potrà ancora tollerare che si pronunci il Nome di Gesù Cristo ?  
     
    Se la legislazione britannica si sta avviando a conciliare il Common Law e la sharia...  
    certamente i primi bersagli della nuova uguaglianza saranno i cristiani!  
    Per capire, leggere:  
    Magdi Cristiano Allam (Libero, 28 aprile 2009)  
    La sharia è arrivata anche da noi.  
    "Che l'Occidente odi se stesso è dimostrato principalmente dalla sua sottomissione agli islamici....  
    anche l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, il primate della Chiesa anglicana, si era espresso a favore dell'adozione della sharia nel codice britannico..."  
    ---------------  
    ovvero:  
    in nome dell'integrazione, nella molto-correct-plaza de toros, vinca il "migliore"!</span>

    RispondiElimina
  5. Tolleranza: quella teoria filosofica e politica inventata nel 18.mo sec. per la quale tutto e tutti devono essere tollerati fuorchè i cristiani dichiarati, cominciando dal Nome stesso di Gesù Cristo!
    (Voltaire docet)

    uguaglianza:
    quanti corretti livellamenti si commettono in tuo nome!
    il politically-correct system è impegnatissimo a teorizzare e stabilire per legge quella che dovrà essere la
    diversa-uguaglianza:
    "la legge è uguale per tutti, ma ci saranno alcuni meno uguali degli altri
    (i cristiani)" !

    RispondiElimina
  6. Io credo che la soluzione sia denunciare per esempio anche gli atei e i non credenti che cercassero di screditare il cristianesimo: per esempio il prof. Veronesi per incitamento all'odio religioso. Non mi pare possibile che un cristiano non possa parlare di Cristo, mentre un musulmano, ebreo, buddista può dire più o meno quello che gli pare, altrimenti si è razzisti. Non mi pare neppure giusto che un ateo possa permettersi di deridere i credenti. Forse si dovrebbe iniziare a denunciarli, magari si perde la causa, ma io credo che qualcuna la si vince e che la smetteranno dopo essere stati denunciati diverse volte.

    RispondiElimina
  7. Tolleranza: quella teoria inventata nel 18.mo sec. per la quale tutto e tutti devono essere tollerati fuorchè i cristiani dichiarati, cominciando dal Nome stesso di Gesù Cristo!
    (Voltaire docet)
    da cui segue--->
    uguaglianza:
    quanti corretti livellamenti si possono attuare in tuo nome!
    (versione attuale più famosa è la par-condicio del politichese italico);
    il politically-correct system britannico è impegnatissimo a teorizzare e stabilire per legge quella che dovrà essere la
    diversa-uguaglianza:
    "la legge è uguale per tutti, ma ci saranno alcuni meno uguali degli altri
    (i cristiani)" !

    RispondiElimina
  8. <span>la smetteranno...</span>
    ? ?
    :) ... :-D ... :-D
    scusi, caro (ragazzo)...lei quanti anni ha...?

    <span>denunciarli....</span> :-D ...a quale tribunale...di quale giustizia ?

    RispondiElimina
  9. ma guarda che ingiustizia, che brutta "novità"....un cristiano non si può dichiarare tale, eh già....
    -------------------
    quante bende devono ancora cadere dagli occhi di quelli che continuano a scandalizzarsi di ciò che ormai è e sarà sempre più la norma!
    ....e io continuo ad attendere che cadano...finchè avrò vita...
    *DONT_KNOW*    
    (io aspetto...
    e Godot non arriva....e il finale della storia, con le bende che cadono da tutti gli occhi, lo vedrò "dall'altra parte", chissà...)
    *DONT_KNOW*

    RispondiElimina
  10. Mi è tornato in mente leggendo l'intervento di Jacu. Se volete digitare su Google You tube "Gianni Boncompagni Dio Padre", trovate un video tratto da una trasmissione di La 7 del 29/11/07 in cui Dio Padre è messo in burletta come un vecchio rimbambito. Alla fine scorre la didascalia "ne sa una più del Diavolo". tra il colto pubblico, anche  Claudia Gerini, che ebbe una parte importante nel film "La passione di Cristo" di Mel Gibson.

    RispondiElimina
  11. ....basta forse recitare la parte di cristiani per esserlo ?

    RispondiElimina
  12. Siamo alla CRISTOFOBIA più ignorante e spietata....

    Non mi preoccupa solo l'Inghilterra, ma un pò tutto il nostro Occidente "civilizzato" (??) anche l'Italia dove comunque sia non è affatto facile parlare pubblicamente della tua fede CATTOLICA....Certo ancora non vieni denunciato questo è vero, ma le razioni suonano come una denuncia....non di rado capitandomi l'occasione di parlare della mia fede nella Chiesa (mai cominciando io, ma sempre rispondendo alle domande) mi sono sentita rispondere pubblicamnte: "CHE PALLE!!! Tra voi, ebrei e musulmani state soffocando la libertà di NON credere in nessun Dio...fanno bene quelli che si fanno buddisti!! bisognerebbe fare una legge che  LA FACCIA FINITA CON LE MESSE PUBBLICHE DEL VOSTRO PAPA, ho smesso di pagare il canone rai fino a quando la rai non la finirà di impormi le vostre cretinate la domenica" :-[
    è la CRISTOFOBIA....

    Molti pensano alla persecuzione dei cristiani del primo secolo, cruenta, con il sangue, di conseguenza non si capacita oggi di parlare di persecuzione ma DI LEGITTIMA POSIZIONE CONTRARIA, mentre invece si è avviata una vera persecuzione IDEOLOGICA ED INTOLLERANTE che non fa versare il sangue in senso letterale, ma che UCCIDE ugualmente, colpisce e ferisce e che forse è ben peggiore perchè mina LA RAGIONE e non la fede....
    Oserei dire che si è aperta l'Era dell'IGNORANZA....

    RispondiElimina
  13. ...e che ti condanna alla morte civile....
    ma devi dirla tutta:
    accade anche DENTRO la stessa Chiesa; dove ci sono gruppi  (vari) e cattolici che si dichiarano I VERI cattolici (doc), mentre tu sei un UFO se parli della Messa VO e ti dicono:
    "Chi credi di essere ? come ti permetti di disobbedire...? pensi di essere tu a fare la Chiesa ?" e ti mettono il bavaglio...
    questa è la persecuzione più atroce, che oggi si attua mentre si cerca di soffocarne la voce di chi la denuncia! i cattolici perseguitati dentro la Chiesa dai (sedicenti) +cattolici
    (quelli che stanno sul carro del vincitore)
    =-X

    RispondiElimina
  14. scusi, scettico
    ma la professoressa inglese a quale tribunale fu denunciata? I musulmani a quali tribunali si appellano?
    iniziamo a farlo anche noi!
    Secondo lei è meglio rinchiudersi nei blog e piangersi addosso?

    RispondiElimina
  15. <span>...e che ti condanna alla morte civile.... 
    ma devi dirla tutta: 
    accade anche DENTRO la stessa Chiesa; dove ci sono gruppi  (vari) e cattolici che si dichiarano I VERI cattolici (doc), mentre tu sei un UFO se parli della Messa VO e ti dicono: 
    "Chi credi di essere ? come ti permetti di disobbedire...? pensi di essere tu a fare la Chiesa ?" e ti mettono il bavaglio... 
    questa è la persecuzione più atroce, che oggi si attua mentre i persecutori cercano di soffocare la voce di chi la denuncia! i cattolici perseguitati dentro la Chiesa dai (sedicenti) +cattolici 
    (quelli che stanno sul carro del vincitore) 
    =-X </span>

    RispondiElimina
  16. Guardi che bella vignetta ha pubblicato il times, che ai tempi delle vignette danesi su Maometto se ne tenne fuori!
    http://blogs.telegraph.co.uk/news/author/damianthompson/
    Strano vero? Maometto no, il Papa si? Ma forse sarà perché diffamare i cristiani è chic, mentre diffamare i musulmani è razzismo, e non sottovalutiamo il fatto che gli ultimi hanno una propensione alle bombe, quindi...

    ora noi lasciamo che degli ipocriti intolleranti tentino di emarginarci, di ridicolizzarci e far nascere sensi di colpa.

    RispondiElimina
  17. caro jacu,
    ho potuto solo sorridere amar(issim)amente pensando che lei non ha ancora fatto esperienze come quelle -ad es.- di genitori che hanno provato a protestare per insegnamenti riversati sui propri figli dalle cattedre, gravemente anti-cattolici, immorali e realmente perversi (anche secondo la legge morale naturale), con espressioni talvolta apertamente blasfeme (sottilmente presenti anche nei libri di testo) e di scherno al Papa....
    e si sono visti bonariamente buttar fuori dai presidi che dichiarano la loro "impotenza" di fronte al fenomeno....(=contro la forza la ragion non vale...)
    Lei sa se esiste un reato di vilipendio della religione cattolica, in quali termini è espresso dalla legge e in quale misura è sanzionato ? mi aggiorni, perchè sono un po' indietro.....sa com'è, oggi dobbiamo "fare i calli" a tutto!

    RispondiElimina
  18. come vede, lei stesso mi sta dando ragione, se parla di bombe...
    dicevamo:
    le ragioni della forza contro la
    forza della ragione:
    secondo lei, jacu, chi ha partita vinta in questo confronto?

    (la "giungla" vince di fatto contro il cristianesimo...
    e DENTRO la Chiesa, mi dica, le cose vanno meglio?....)

    RispondiElimina
  19. Si, ma noi che facciamo?
    Nei primi secoli i cristiani venivano derisi, perseguitati, incarcerati, costretti ad abiurare la fede e uccisi, MA loro con coraggio testimoniavano la loro fede, sia dentro la Chiesa che fuori.
    A me pare invece che sia dentro che fuori la Chiesa noi accettiamo di diventare vittime senza alzare la nostra voce, ci facciamo perseguitare senza testimoniare la fede a voce alta e con coraggio.

    RispondiElimina
  20. chi può dire di sapere ?
    non conoscendo uno per uno tutti quelli che rientrano nei cosiddetti "noi",
    di nessuno conosce l'intera vita e le testimonianze di fede date e non-date, (o debolmente date...) sarebbe più prudente non generalizzare dicendo "non alzi-amo" la voce: chi ha potuto udire in questi decenni tutte le voci che si sono alzate a testimoniare la propria fede e a denunciare la persecusione (e soprattutto CHI poteva udire le voci dei prigionieri legati e imbavagliati dal Potere che soffocava ogni protesta....e i loro gemiti? Dio solo li ha uditi, credo, e ne conosce il numero esatto...: e anche Gesù Cristo, prigioniero sputato e frustato e schernito, dopo alcune risposte, ha taciuto....davanti al POTERE che lo teneva nelle sue mani: mysterium iniquitatis!)

    RispondiElimina
  21. "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
    Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli "

    RispondiElimina
  22. <span>chi può dire di sapere ?  
    non conoscendo uno per uno tutti quelli che rientrano nei cosiddetti "noi",  
    dei quali nessuno può conoscere l'intera vita e le testimonianze di fede date e non-date, (o debolmente date...) sarebbe più prudente non generalizzare dicendo "non alzi-amo" la voce: chi ha potuto udire in questi decenni tutte le voci che si sono alzate a testimoniare la propria fede e a denunciare la persecusione (e soprattutto CHI poteva udire le voci dei prigionieri legati e imbavagliati dal Potere che soffocava ogni protesta....e i loro gemiti? Dio solo li ha uditi, credo, e ne conosce il numero esatto...: e anche Gesù Cristo, prigioniero sputato e frustato e schernito, dopo alcune risposte, ha taciuto....davanti al POTERE che lo teneva nelle sue mani: mysterium iniquitatis!)</span>

    RispondiElimina
  23. <span><span>chi può dire di sapere ?    
    non conoscendo uno per uno tutti quelli che rientrano nei cosiddetti "noi",    
    dei quali nessuno può conoscere l'intera vita e le testimonianze di fede date e non-date, (o debolmente date...) sarebbe più prudente non generalizzare dicendo "non alzi-amo" la voce: chi ha potuto udire in questi decenni tutte le voci che si sono alzate a testimoniare la propria fede e a denunciare la persecuzione  subita (....e soprattutto CHI poteva udire le voci dei prigionieri legati e imbavagliati dal Potere che soffocava ogni protesta....e i loro gemiti? Dio solo li ha uditi, credo, e ne conosce il numero esatto...: e anche Gesù Cristo, prigioniero sputato e frustato e schernito, dopo alcune risposte, ha taciuto....davanti al POTERE che lo teneva nelle sue mani: mysterium iniquitatis!)</span></span>

    RispondiElimina
  24. Nobis quoque peccatoribus6 febbraio 2010 alle ore 11:30

    Anche questi sono i martiri del nostro tempo.

    RispondiElimina
  25. Caro lapalisse lei non ha capito proprio. Non è l'islam che attacca il cristianesimo, è il protestantesimo massonico. Ma non c'è niente da fare, lo so. Questa semplice verità è troppo politicamente scorretta per essere anche solo analizzata. Se ci si soffermasse un po' sopra, tutto le sarebbe chiaro. Comunque, capire è il primo passo necessario a risolvere il problema. Ed è per questo che coltivo un certo pessimismo. Il pregiudizio, infatti, chiude gli occhi ed è troppo forte, anche tra i frequentatori di questo sito. E per dei tradizionalisti, vi assicuro che è un paradosso.

    RispondiElimina
  26. Naturalmente, invece, reality show, quiz idioti e veline varie vanno invece bene, quindi...benissimo, son proprio contento...

    RispondiElimina
  27. scusate ma perchè non facciamo uno schersìzetto a chi ha licenziato  la prof? lanciamo una campagna anti-licenziamento per discriminazine della religione. non lasciamo sola questa nostra sorella ma sosteniamo una contro mossa su vasta scala! non siamo pochi!

    RispondiElimina
  28. Ha perfettamente ragione; anche con riferimento alla nostra storia nazionale, è noto che De Gasperi si affrettò ad assicurare all'Amministrazione statunitense (che tanto pretendeva) che la Costituzione italiana non avrebbe assolutamente presentato alcuna caratteristica confessionale di carattere cattolico ; e così effetivamente fu ( ex multis, si vedano <span>GRASSO, Critiche di un cattolico <span>del 1947 alla Costituzione</span><span>, in Questione cattolica e questione democristiana, Padova, 1987, </span>p. 169 s. ; BALLADORE PALLIERI, Diritto costituzionale, Milano, 1976,  p. 497 ss., nonché la sempre concordante sinossi condotta da ANTONELLI, Questione cattolica e questione democristiana (spunti di diritto costituzionale), in Diritto e società, 1988, p. 314 s. ed Autori ivi citati alla nota 24 ), e non a caso, anche assai di recente, il giurista - israelita osservante - Weiler (mi si perdoni la mancanza di una citazione più puntuale, ma non mi ritrovo ad avere l'opera sotto mano) ha ben potuto portare la nostra vigente Costituzione quale esempio tipico delle Carte fondamentali di ispirazione di laicista . </span>
    <span>Ben poco di cattolico, al riguardo, presenta infatti la cosiddetta opzione personalista desunta dal pensiero di Emmanuel Mounier (sul concetto, fra gli altri, si veda anche <span>AYUSO TORRES, L’ àgora e la piramide . Una “lettura” problematica della costituzione spagnola, trad. it., Torino, 2004, p. 78 ss. ), che <span>« … suscitando addirittura simpatie e consensi tra molti leader dei partiti della sinistra … » (così, <span>NOVACCO, L’officina della Costituzione italiana, Milano, 2000, p. 110 s. ), si limitò a permettere quel compromesso storico fra democristiani e social-comunisti che diede luogo alla nostra vigente Costituzione ( con tale espressione esplicitamente battezzando il risultato di tale connubio ideale in sede di Assemblea Costituente il Presidente della "Commissione dei 75" on. Meuccio Ruini, così come riportato anche da <span>MAMMARELLA, La Prima Repubblica dalla fondazione al declino, Roma - Bari, 2002, p. 40) .</span>   </span></span></span></span>

    RispondiElimina
  29. <span>Ha perfettamente ragione Sarracino; anche con riferimento alla nostra storia nazionale, è noto che De Gasperi si affrettò ad assicurare all'Amministrazione statunitense (che tanto pretendeva) che la Costituzione italiana non avrebbe assolutamente presentato alcuna caratteristica confessionale di carattere cattolico ; e così effetivamente fu ( ex multis, si vedano <span>GRASSO, Critiche di un cattolico <span>del 1947 alla Costituzione</span><span>, in Questione cattolica e questione democristiana, Padova, 1987, </span>p. 169 s. ; BALLADORE PALLIERI, Diritto costituzionale, Milano, 1976,  p. 497 ss., nonché la sempre concordante sinossi condotta da ANTONELLI, Questione cattolica e questione democristiana (spunti di diritto costituzionale), in Diritto e società, 1988, p. 314 s. ed Autori ivi citati alla nota 24 ), e non a caso, anche assai di recente, il giurista - israelita osservante - Weiler (mi si perdoni la mancanza di una citazione più puntuale, ma non mi ritrovo ad avere l'opera sotto mano) ha ben potuto portare la nostra vigente Costituzione quale esempio tipico delle Carte fondamentali di ispirazione di laicista . </span> 
    <span>Ben poco di cattolico, al riguardo, presenta infatti la cosiddetta opzione personalista desunta dal pensiero di Emmanuel Mounier (sul concetto, fra gli altri, si veda anche <span>AYUSO TORRES, L’ àgora e la piramide . Una “lettura” problematica della costituzione spagnola, trad. it., Torino, 2004, p. 78 ss. ), la quale <span>« … suscitando addirittura simpatie e consensi tra molti leader dei partiti della sinistra … » (così, <span>NOVACCO, L’officina della Costituzione italiana, Milano, 2000, p. 110 s. ), esaurì il proprio effetto con il permettere quel compromesso storico fra democristiani e social-comunisti che diede luogo alla nostra vigente Costituzione ( con tale espressione esplicitamente battezzandosi il risultato di tale connubio ideale consumatosi in sede di Assemblea Costituente, per parte del Presidente della "Commissione dei 75" on. Meuccio Ruini, così come riportato anche da <span>MAMMARELLA, La Prima Repubblica dalla fondazione al declino, Roma - Bari, 2002, p. 40) .</span>  </span></span></span></span></span>

    RispondiElimina
  30. <span><span>Ha perfettamente ragione Sarracino; anche con riferimento alla nostra storia nazionale, è noto che De Gasperi si affrettò ad assicurare all'Amministrazione statunitense (che tanto pretendeva) che la Costituzione italiana non avrebbe assolutamente presentato alcuna caratteristica confessionale di carattere cattolico ; e così effetivamente fu ( ex multis, si vedano <span>GRASSO, Critiche di un cattolico <span>del 1947 alla Costituzione</span><span>, in Questione cattolica e questione democristiana, Padova, 1987, </span>p. 169 s. ; BALLADORE PALLIERI, Diritto costituzionale, Milano, 1976,  p. 497 ss., nonché la sempre concordante sinossi condotta da ANTONELLI, Questione cattolica e questione democristiana (spunti di diritto costituzionale), in Diritto e società, 1988, p. 314 s. ed Autori ivi citati alla nota 24 ), e non a caso, anche assai di recente, il giurista - israelita osservante - Weiler (mi si perdoni la mancanza di una citazione più puntuale, ma non mi ritrovo ad avere l'opera sotto mano) ha ben potuto portare la nostra vigente Costituzione quale esempio tipico delle Carte fondamentali di ispirazione assolutamente laicista . </span>   
    <span>Ben poco di cattolico, al riguardo, presenta infatti la cosiddetta opzione personalista desunta dal pensiero di Emmanuel Mounier (sulla assoluta non "cattolicità" della concezione, fra gli altri, si veda da ultimo anche <span>AYUSO TORRES, L’ àgora e la piramide . Una “lettura” problematica della costituzione spagnola, trad. it., Torino, 2004, p. 78 ss. ), la quale <span>« … suscitando addirittura simpatie e consensi tra molti leader dei partiti della sinistra … » (così, <span>NOVACCO, L’officina della Costituzione italiana, Milano, 2000, p. 110 s. ), esaurì il proprio compito con il permettere quel compromesso storico fra democristiani e social-comunisti che diede luogo alla nostra vigente Costituzione ( con tale espressione di compromesso storico esplicitamente battezzandosi il risultato di tale connubio ideale consumatosi in sede di Assemblea Costituente, per parte dello stesso Presidente della "Commissione dei 75" on. Meuccio Ruini, così come riportato anche da <span>MAMMARELLA, La Prima Repubblica dalla fondazione al declino, Roma - Bari, 2002, p. 40) .</span>  </span></span></span></span></span></span>

    RispondiElimina
  31. @ scettico: " ... Lei sa se esiste un reato di vilipendio della religione cattolica, in quali termini è espresso dalla legge e in quale misura è sanzionato ? ... "
    ______________________________________

    A seguito del cd. Accordo di Villa Madama del 1984, attraverso il quale - <span>« ... tenuto conto del processo di trasformazione politica e sociale verificatosi in Italia negli ultimi decenni e degli sviluppi promossi nella nella Chiesa dal Concilio Vaticano II ... » - </span>si operavano modificazioni al precedente Concordato Lateranense, veniva fatto cadere il contenuto precettivo dell'art. 1 di quest'ultimo (esplicitamente in tal senso il Protocollo addizionale all'accordo del 18 febbraio 1984 tralo Stato italiano e la Santa Sede ove le Alte parti contraenti, al fine <span>« ... di evitare ogni difficoltà di interpretazione, dichiarano di comune intesa:</span>
    <span> 1. in relazione all'art. 1 </span>
    <span>Si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti lateranensi, della religione cattolica come sola religione nello Stato italiano ... » (con tale ultima espressione, intendendosi la concezione del cattolicesimo quale religione di Stato).</span>
    <span>A seguito di tale intesa concordataria, si assistette a tutta una serie di pronunzie della Corte Costituzionale, volte a dichiarare l'incostituzionalità delle disposizioni d'ordine penale che, specificamente, ancora venivano a specificamente tutelare la religione cattolica ... </span>

    RispondiElimina
  32. <span>@ scettico: " ... Lei sa se esiste un reato di vilipendio della religione cattolica, in quali termini è espresso dalla legge e in quale misura è sanzionato ? ... "  
    ______________________________________  
     
    A seguito del cd. Accordo di Villa Madama del 1984, attraverso il quale - <span>« ... tenuto conto del processo di trasformazione politica e sociale verificatosi in Italia negli ultimi decenni e degli sviluppi promossi nella nella Chiesa dal Concilio Vaticano II ... » - </span>si operavano modificazioni al precedente Concordato Lateranense, veniva fatto cadere il contenuto precettivo dell'art. 1 di quest'ultimo (esplicitamente in tal senso il Protocollo addizionale all'accordo del 18 febbraio 1984 tra lo Stato italiano e la Santa Sede ove le Alte parti contraenti, al fine <span>« ... di evitare ogni difficoltà di interpretazione, dichiarano di comune intesa:</span>  
    <span> 1. in relazione all'art. 1 </span> 
    <span>Si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti lateranensi, della religione cattolica come sola religione nello Stato italiano ... » (con tale ultima espressione, intendendosi la concezione del cattolicesimo quale religione di Stato).</span>  
    <span>A seguito di tale intesa concordataria, si assistette a tutta una serie di pronunzie della Corte Costituzionale, volte a dichiarare l'incostituzionalità delle disposizioni d'ordine penale che, specificamente, ancora venivano a specificamente tutelare la religione cattolica ... </span></span>

    RispondiElimina
  33. <p><span><span>@ scettico: " ... Lei sa se esiste un reato di vilipendio della religione cattolica, in quali termini è espresso dalla legge e in quale misura è sanzionato ? ... "    </span>
    <span>______________________________________    </span>
    <span>   </span>
    <span>A seguito del cd. </span>Accordo di Villa Madama<span> del 1984, attraverso il quale - « ... tenuto conto del processo di trasformazione politica e sociale verificatosi in Italia negli ultimi decenni e degli sviluppi promossi nella nella Chiesa dal Concilio Vaticano II ... » - si operavano modificazioni al precedente </span>Concordato Lateranense<span>, veniva fatto cadere il contenuto precettivo dell'art. 1 di quest'ultimo (esplicitamente in tal senso </span>il Protocollo addizionale all'accordo del 18 febbraio 1984 tra lo Stato italiano e la Santa Sede<span> ove le Alte parti contraenti, al fine « ... di evitare ogni difficoltà di interpretazione, dichiarano di comune intesa:    </span>
    <span> </span>1. in relazione all'art. 1<span>    </span>
    <span>Si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti lateranensi, della religione cattolica come sola religione nello Stato italiano ... » (con tale ultima espressione, intendendosi la concezione del cattolicesimo quale </span>religione di Stato<span>).    </span>
    <span>A seguito di tale intesa concordataria, si assistette a tutta una serie di pronunzie della Corte Costituzionale, volte a dichiarare l'incostituzionalità delle disposizioni d'ordine penale che, specificamente, ancora venivano a tutelare la religione cattolica ...</span></span><span><span> </span></span></p>

    RispondiElimina
  34. La Chiesa <span>di oggi</span> non deve lagnarsi di essere messa a tacere  e perseguitata dal mondo. In Italia, come è stato ricordato prima da un altro utente del forum, il Concordato ha subito delle modifiche sostanziali a detrimento dei diritti della Religione Cattolica e della Chiesa. Grazie al nuovo concordato, è stato ed è permesso dalle autorità civili, anche  a Roma, che  si svolgano delle manifestazioni apertamente anticattoliche come il gaypride. Dov'era Giovanni Paolo II quando fu firmato  l'accordo di Villa Madama ? Dov'erano i cardinali  Siri,Oddi, Ratzinger...e ... i vescovi....? Allora non si lamentino, raccolgano i frutti del loro operato e stiano zitti. La chiesa conciliare è complice dell'avanzata dell' indifferentismo e del relativismo. Non si può pretendere che  siano le istituzioni civili laiciste a tutelare i diritti della Chiesa, quando essa stessa li ha rinnegati per iscritto. 

    RispondiElimina
  35. Capisco, ma non si risponde mai al problema da me sollevato: perché nessuno negli anni '60 diceva pubblicamente: "A me dei Beatles non me ne frega (scusate la volgarità) niente, a me della musica beat non me ne frega niente, io sono giovane e di queste cose "giovanili" non me ne frega niente"? Pastorelli e quelli come lui, quando parlavano coi loro coetanei, quando uscivano con la fidanzata, di che cosa parlavano? Della forma delle pianete? Come commentavano le mode del momento? Che film andavano a vedere al cinema? Che pensavano dei "giovani" coi capelli lunghi, la musica rock, le messe beat e altre amenità simili? Queste cose vorrei sapere. Inutile rinchiudersi nelle torri d'avorio delle disquisizioni dotte. La Chiesa è naufragata perché qualcuno ha detto che bisognava "vivere con gli uomini del nostro tempo", confondendo lo Spirito Santo con lo spirito del mondo. L'unico modo ragionevole di rimediare è mostrare a questa gente che gli "uomini del nostro tempo" non sono una massa di imbecilli sbracati e cretinetti tutti dediti unicamente a.... quella cosa, ai concerti rock, alle partite di calcio e basta. Bisogna, in altre parole, tagliare l'erba sotto ai piedi di quella gente, e non sono certo le dispute accademiche a farlo.

    RispondiElimina
  36. oh ma lei è incredibile, insiste sempre con lo stesso post, che ha riscritto 4 volte, e rimesso su come un disco da capo ?
    allora é evidente che ha poco più di vent'anni, e non stava lì a <span>respirare quel clima </span>di allora, trascinato dalla corrente di una rivoluzione culturale che arrivò quasi come un ciclone, travolgendo tutti i valori prima accettati da tutti...e poi,
    chi gliel'ha detto che tutti si conformavano ai gusti della massa ? lei, che non era nato, ha forse potuto fare il censimento -dal vivo e da vicino- di tutte le vite, giorno per giorno, di quelli che non si sono accodati al pensiero dominante, e che solo perchè non mettevano la minigonna, non accettavano il "libero-amore", o preferivano Beethoven ai complessi rock e pop  subivano il linciaggio morale, bollati come "fascisti" e "repressi" ? ne ha colto i respiri quotidiani, le sue lotte interiori, può sapere "di che lacrime grondi e di che sangue" quella loro stagione di vita ?
    c'era lei quando arrivavano orde di vandali-intellettuali con le spranghe ad assalire professori e studenti dentro le università, anche durante gli esami, sol che non si inchinassero al potere del pugno alzato che urlava nelle piazze "lotta continua!" e simili? c'era lei quando tutti questi grandi eroi contestatori, grazie alle tessere dei partiti dominanti "entrarono in banca anche loro" come diceva quella canzone....? e dopo quel gran chiasso e dopo il "vietato vietare" urlato sulle barricate alzate contro TUTTA la morale tradizionale andarono a sedersi sulle cattedre da dove cominciarono a riversare sulle scolaresche (non dico tutti, ma in stragrande maggioranza, se provate a fare sondaggi tra gli insegnanti) il nichilismo morale e l'odio e il disprezzo anticattolico, mascherato da tolleranza ed egualitarismo, di cui si sono nutriti in quella formidabile stagione, ed andarono a occupare tutti i canali dell'editoria e del giornalismo, conquistando così la piazza del potere che conta veramente, quello di manipolare le menti, pilotandole come maitres à penser ?<span>
    </span>
    lei è così ingenuo da pensare che quando arriva una rivoluzione violenta, conti ancora chi alza la voce della ragione  contro chi usa le ragioni della forza ?
    ....allora senta per piacere, faccia  prima un giretto con la macchina del tempo dalle parti degli anni '67-80, se può, e poi ne riparleremo!
    ----------------------------
    ma c'è una prova che lei (con tutta evidenza) non ha ancora fatto: quella di allevare figli ed educarli ad andare contro corrente! la faccia, e poi potrà riparlare di questi argomenti, cioè mostrare la propria indipendenza di pensiero contro la morale corrente che ti viene imposta con le buone o con le cattive, cioè isolandoti dal mondo cosiddetto "normale" o anche ricattandoti (e qui è meglio non toccare certi "tasti") e  poi, forse, potrà capire quello che stiamo dicendo!
    lei parla ma non ascolta nessuno: ha letto i vari post chele hanno dato una risposta adeguata, in particolare quello dell'ospite delle ore 3.44 sul thread
    http://blog.messainlatino.it/2010/02/la-hit-parade-di-grandi-maestri-di.html#jsid-1265408673-291
    (ma lei è capace di ascoltare chi le dà una risposta, o segue solo le sue idee, e le ributta continuamente avanti, senza imparare nulla di nuovo dagli altri ?)
    ...e per finire, visto che lei è incantato dai bei frutti dei movimenti post-conciliari, me ne racconti uno se può, che non sia frutto della sua fertile fantasia, però !

    RispondiElimina
  37. <span>La Chiesa è naufragata perché qualcuno ha detto che bisognava "vivere con gli uomini del nostro tempo",</span>
    scusi, Luca,  lei che pare sapere tutto su quel che è accaduto e su come rimediare, provi a dire esattamente (anzichè usare il pronome indefinito "qualcuno")
    CHI ha detto che bisognava vivere così ecc....: provi a individuare il volto e e il nome/i di colui/coloro che ha sparso nell'etere certi diktat bevuti così facilmente da tutti, prima con l'aria, poi (nella 2. generazione) col latte materno !
    Vuole provare a renderci furbi, visto che lei è arci-sveglio e bravissimo a risolvere la situazione (invece di etichettare migliaia-milioni di fedeli come incapaci o marionette inerti in mano a "unnonsochi", giudicandoli senza saper nulla di loro ? se lei sta vicino alla "stanza dei bottoni", ci vuol dire come possono le sciocche pecorelle in fondo al gregge influenzare le scelte che si fanno "in alto" ?

    RispondiElimina
  38. @ risveglio: " ... c'era lei quando arrivavano orde di vandali-intellettuali con le spranghe ad assalire professori e studenti dentro le università ... "
    _____________________________________
    Quanto ha ragione ! Io sono uno degli ultimi "sprangati" (1978 ; poco dopo, con il rapimento Moro, si iniziarono a perquisire i covi dell' ultrasinistra ed in pochissime settimane la cappa di violenza fisica - quella morale rimase - che attenagliava le università si sciolse per incanto come neve al sole), la mia colpa principale? Presentarmi sempre a lezione in giacca e cravatta, nonché perfettamente sbarbato e con i capelli corti ...
    Successivamente, involontariamente assurto alla notorietà a causa di quell'incidente, divenni oggetto di persecuzione agli esami da parte dei vari "assistenti", apertamente simpatizzanti per i miei sprangatori, tant'è che fui costretto a mutare di sede universitaria a "mezza strada" ; ciò, nonostante la qualità media dei miei risultati: mi laureai con tredici lodi, sette trenta, un ventotto e due ventisette, uno dei quali ultimi, elargitomi, quasi di rabbia, dopo avere tentato invano di bocciarmi (ma conoscevo addirittura il contenuto delle note del  testo e l'operazione non si rese possibile).
    Dopo di che, pressoché tutta la mia esistenza fu una continua lotta contro i mulini a vento, rappresentati dai "sessantottini" che, oramai assurti a posizioni di potere, come bene da Lei stigmatizzato, sempre più diffondevano il loro esiziale "verbo" ai massimi livelli, progressivamente contagiando il modo di pensare anche di chi (forse, in buona fede) credeva di opporsi alle loro ideologie.
    Quanto ai "movimenti cattolici" (me ne viene in mente uno in particolare che, tuttavia, mi asterrò dal menzionare, per non fomentare inutili polemiche) di quell'epoca, era più che evidente la loro pratica collusione ideologica con l'ultrasinistra, ed insieme a quest'ultima, apertamente vagheggiavano di: nuove ecclesialità, nuovi assetti sociali rivoluzionari e nuove umanità (non rammentavano, evidentemente, come, per la teologia classica, il "padre dell'utopia" fosse lo stesso "signore del mondo"); ora, taluni di quei movimenti (penso sempre ad uno in particolare) si sono "teologicamente ripuliti", tuttavia, un certo retaggio di quel loro (nemmeno tanto remoto) passato mi sembra ancora tralignare in filigrana, soprattutto per quel che riguarda una loro "prassi" marxisticamente "movimentista".
    Quanto a me, avendo avuto la buona sorte di essere nato economicamente abbastanza provveduto, mi sono potuto permettere di vivere in una sorte di mia "torre d'avorio" (con tale espressione, assolutamente non intendendo indicare di aver mai aderito alle teorie "evoliane"), senza la necessità di dover scendere a compromessi morali con alcuno, e per questo ho pagato sempre regolarmente lo scotto in termini di prestigio personale e di carriera (adesempio, non ho fatto pubblicare la gran parte delle mie riflessioni e, quando, per imprescindibili ragioni professionali, ne sono stato inderogabilmente costretto, ho sempre cercato di farlo il più discretamente possibile), ma ben comprendo  le evidenti difficoltà che incontrano coloro che si ritrovano a dover rettamente educare i propri figli, anche per il fatto che, in Italia (al contrario della Spagna e di altri Paesi), indipendentemente dalla volontà e dalle possibilità economiche, non esistono strutture culturali che permettano una valida formazione culturale e morale dedi giovani .
    Tutto questo, quasi certamente per la sua giovane età, il nostro caro amico Luca non può comprenderlo, ma, in fondo, la gioventù è un male che il tempo riesce sempre a guarire ... 

    RispondiElimina
  39. Guardate che io non sono né stupido né contro di voi. Ho trentasei anni e sono sempre stato disprezzato e insultato perché "troppo serio", "stai sempre a studiare", da ragazzino dicevo che mi piace il latino, e così via. Vivo a Roma ma non ho amici romani, per le colpe di cui sopra. I preti mi hanno preso in giro, ad esempio i salesiani dell'UPS che prima prendevano in giro anche Ratzinger da cardinale e adesso, immagino, fingeranno di scodinzolargli per cercare di fare carriera grazie a lui e a Bertone. Anch'io una volta (fine anni Ottanta) insieme con un mio compagno di scuola sono stato aggredito (per fortuna solo verbalmente) da alcuni eroi di ultrasinistra perché ero "colpevole" di parlare di filosofia alla fermata del tram vicino ai loro covi del quartiere romano di San Lorenzo (povero santo, ormai condannato ad essere abbinato a quella marmaglia). Però non ho mai trovato qualcuno più grande di me che mi sostenesse e mi incoraggiasse: solo gente che, nel migliore dei casi, non capiva, nel peggiore ripeteva che bisognava adattarsi, divertirsi, non essere troppo seri, andare con le ragazze, "meglio un asino vivo che un dottore morto" eccetera. A questo punto pretendo di capire che cosa diavolo è successo prima della mia nascita; voglio capire chi e che cosa mi hanno defraudato di tutto un patrimonio "culturale" nel significato più ampio del termine. Ecco il senso del mio intervento, reiterato perché vedevo che non ricevevo mai risposte intelligenti ma solo sfuriate di gente che non ha voglia di riflettere su se stessa.
    E ripeto la mia opinione: è inutile fare discorsi da accademia, per quanto esatti siano, se non si interviene nella vita concreta quotidiana. Provate a dire che i Beatles sono una barba, che si può essere giovani anche senza andare al mare, o in palestra, che la vita è degna di essere vissuta anche senza andare in discoteca... Provate, e poi potrete dire di avere cercato di salvare il mondo. Solo dopo, potremo divertirci a discutere della lunghezza della cappa dei cardinali.

    RispondiElimina
  40. Per quanto riguarda i movimenti, di cui io NON faccio parte, dico solo: gli sbandamenti dei futuri ciellini furono raddrizzati da don Giussani, che non ne era responsabile; tra i carismatici (Rinnovamento nello Spirito) ci sono persone che apprezzano moltissimo la Messa tridentina; a una messa di un gruppo carismatico lo scorso ottobre si pregò per papa Pio XII di cui in quel giorno ricorreva la morte.

    RispondiElimina
  41. @ Luca: " ... Provate a dire che i Beatles sono una barba, che si può essere giovani anche senza andare al mare, o in palestra, che la vita è degna di essere vissuta anche senza andare in discoteca... "
    _____________________________________________

    Beh, ho sempre ufficializzato i miei gusti, anche se, forse, il mio modo tendenzialmente ironico di esprimere le mie convinzioni lascia sempre nel mio interlocutore il dubbio che io stia scherzando; ad ogni modo, senza subirne ostracismi sociali, ho costantemente proclamato :
    I) la mia assoluta irritazione nei confronti della musica moderna e del jazz (e loro succedanei e derivati), anche perché ho sempre molto amato quella classica (ritorno giusto in questo momento da una bella esecuzione concertistica che ho potuto godere, insieme alla compagnia di una cara amica e di un "collega di messa tridentina");
    II) di letteralmente detestare il mare che psicologicamente mi deprime ( fra l'altro, ho in odio anche la calura e le luci intense); di fatto, da quando sono uscito dalla tutela dei miei genitori - che mi obbligavano a restarci almeno un mese l'anno - non mi ci sono più recato;
    III) che, pur essendo riuscito a mantenere la stessa taglia dei 18 anni (attraverso un regime di vita consono) non ho mai messo piede in una palestra, giacché l'idea stessa di produrmi, in tuta, calzettoni o calzoncini, in un'attività fisica inutilmente fine a se stessa mi è sempre parso corrispondere ad una concezione della vita assolutamente ridicola e, in fondo, assai poco decorosa, presentandosi così catafratta innanzi ad un'illogica forma di "fachirismo pubblicamente proclamato", nemmeno sorretto da alcuno stato di effettiva necessità (fra l'altro, quand'anche si desiderasse acquisire una forma atletica, per meglio impressionare il sesso opposto, la cosa si rivelerebbe più che altro un'imbarazzante confessione: equivarrebbe alla pubblica ammissione del soggetto di non possedere alcuna altra risorsa nella vita, se non quella di tentare di concorrere con il proverbiale bagnino ... ) ;
    IV) quanto alle discoteche, mentirei se affermassi di non essermici mai recato negli anni (ormai remoti) del mio studentato universitario, tuttavia, mi accorsi ben presto che, al di fuori di quelle caotiche ridde, si potevano incontrare, in ben maggiore quantità, ragazze che, fra l'altro, erano di ben migliore qualità e, quindi, cessai quasi subito di frequentarle (le discoteche, ovviamente) ... Per tanto, la "discotecomania", più che una pratica immorale, mi è sempre sembrata un'attività inutilmente improduttiva e, quindi, stupidamente inefficace (a meno che non ci si vada a cercare delle sostanze psicotrope od a praticare l'alcoolismo ed allora il tutto si traduce in una questione di autolesionismo, indice certo di una rimarchevole scarsità d'intelligenza) .

    Ciò premesso (e senza la pretesa di aver nulla da insegnare a chicchessia), non credo, avendo tutto questo ampliamente manifestato "urbe et orbi", di aver contribuito granché alla redenzione morale del corpo sociale, forse, invece, i miei discorsi da accademia (come Lei dice) possono aver indotto qualche dubbioso alla riflessione (almeno lo spero), quanto meno nella considerazione del fatto che non ancora tutti si fossero arresi alle lusinghe di un certo corso irrazionale del mondo, che porta immediatamente all'annichilimento del senso di Dio e di quei conforti spirituali che solo la vera Religione può generosamente elargirci, grazie all'Olocausto (il solo) di N. S. sulla Croce ed all'intercessione incessante di Maria, Sua Beatissima Madre .

    RispondiElimina
  42. <img></img><img></img> <span><span>Ospite</span><span></span><img></img></span>
    <span>@ Luca: " ... Provate a dire che i Beatles sono una barba, che si può essere giovani anche senza andare al mare, o in palestra, che la vita è degna di essere vissuta anche senza andare in discoteca... "  
    _____________________________________________  
     
    Beh, ho sempre ufficializzato i miei gusti, anche se, forse, il mio modo tendenzialmente ironico di esprimere le mie convinzioni lascia sempre nel mio interlocutore il dubbio che io stia scherzando; ad ogni modo, senza subirne ostracismi sociali, ho costantemente proclamato :  
    I) la mia assoluta irritazione nei confronti della musica moderna e del jazz (e loro succedanei e derivati), anche perché ho sempre molto amato quella classica (ritorno giusto in questo momento da una bella esecuzione concertistica che ho potuto godere, insieme alla compagnia di una cara amica e di un "collega di messa tridentina");  
    II) di letteralmente detestare il mare che psicologicamente mi deprime ( fra l'altro, ho in odio anche la calura e le luci intense); di fatto, da quando sono uscito dalla tutela dei miei genitori - che mi obbligavano a restarci almeno un mese l'anno - non mi ci sono più recato;  
    III) che, pur essendo riuscito a mantenere la stessa taglia dei 18 anni (attraverso un regime di vita consono) non ho mai messo piede in una palestra, giacché l'idea stessa di produrmi, in tuta, calzettoni o calzoncini, in un'attività fisica inutilmente fine a se stessa mi è sempre parso corrispondere ad una concezione della vita assolutamente ridicola e, in fondo, assai poco decorosa, presentandosi così catafratta innanzi ad un'illogica forma di "fachirismo pubblicamente proclamato", nemmeno sorretto da alcuno stato di effettiva necessità (fra l'altro, quand'anche si desiderasse acquisire una forma atletica, per meglio impressionare il sesso opposto, la cosa si rivelerebbe più che altro un'imbarazzante confessione: equivarrebbe alla pubblica ammissione del soggetto di non possedere alcuna altra risorsa nella vita, se non quella di tentare di concorrere con il proverbiale bagnino ... );</span><span></span><span>IV) quanto alle discoteche, mentirei se affermassi di non essermici mai recato negli anni (ormai remoti) del mio studentato universitario, tuttavia, mi accorsi ben presto che, al di fuori di quelle caotiche ridde, si potevano incontrare, in ben maggiore quantità, ragazze che, fra l'altro, erano di ben migliore qualità e, quindi, cessai quasi subito di frequentarle (le discoteche, ovviamente) ... Per tanto, la "discotecomania", più che una pratica immorale, mi è sempre sembrata un'attività inutilmente improduttiva e, quindi, stupidamente inefficace (a meno che non ci si vada a cercare delle sostanze psicotrope od a praticare l'alcoolismo ed allora il tutto si traduce in una questione di autolesionismo, indice certo di una rimarchevole scarsità d'intelligenza) .  
     
    Ciò premesso (e senza la pretesa di aver nulla da insegnare a chicchessia), non credo, avendo tutto questo ampliamente manifestato "urbe et orbi", di aver contribuito granché alla redenzione morale del corpo sociale, forse, invece, i miei ( come Lei dice) discorsi da accademia (che, comunque, non credo possano onestamente riassumersi, come Lei fa, nella lunghezza della "cauda" della "cappa magna")  possono aver indotto qualche dubbioso alla riflessione (almeno lo spero), quanto meno nella considerazione del fatto che non ancora tutti si fossero arresi alle lusinghe di un certo corso irrazionale del mondo, che porta immediatamente all'annichilimento del [...]

    RispondiElimina
  43. <span>@ Luca: " ... Provate a dire che i Beatles sono una barba, che si può essere giovani anche senza andare al mare, o in palestra, che la vita è degna di essere vissuta anche senza andare in discoteca... "    
    _____________________________________________    
       
    Beh, ho sempre ufficializzato i miei gusti, anche se, forse, il mio modo tendenzialmente ironico di esprimere le mie convinzioni lascia sempre nel mio interlocutore il dubbio che io stia scherzando; ad ogni modo, senza subirne ostracismi sociali, ho costantemente proclamato :    
    I) la mia assoluta irritazione nei confronti della musica moderna e del jazz (e loro succedanei e derivati), anche perché ho sempre molto amato quella classica (ritorno giusto in questo momento da una bella esecuzione concertistica che ho potuto godere, insieme alla compagnia di una cara amica e di un "collega di messa tridentina");</span>
    <span>II) di letteralmente detestare il mare che psicologicamente mi deprime ( fra l'altro, ho in odio anche la calura e le luci intense); di fatto, da quando sono uscito dalla tutela dei miei genitori - che mi obbligavano a restarci almeno un mese l'anno - non mi ci sono più recato;</span>
    <span>III) che, pur essendo riuscito a mantenere la stessa taglia dei 18 anni (attraverso un regime di vita consono) non ho mai messo piede in una palestra, giacché l'idea stessa di produrmi, in tuta, calzettoni o calzoncini, in un'attività fisica inutilmente fine a se stessa mi è sempre parso corrispondere ad una concezione della vita assolutamente ridicola e, in fondo, assai poco decorosa, presentandosi così catafratta innanzi ad un'illogica forma di "fachirismo pubblicamente proclamato", nemmeno sorretto da alcuno stato di effettiva necessità (fra l'altro, quand'anche si desiderasse acquisire una forma atletica, per meglio impressionare il sesso opposto, la cosa si rivelerebbe più che altro un'imbarazzante confessione: equivarrebbe alla pubblica ammissione del soggetto di non possedere alcuna altra risorsa nella vita, se non quella di tentare di concorrere con il proverbiale bagnino ... );</span>
    <span></span><span></span><span>IV) quanto alle discoteche, mentirei se affermassi di non essermici mai recato negli anni (ormai remoti) del mio studentato universitario, tuttavia, mi accorsi ben presto che, al di fuori di quelle caotiche ridde, si potevano incontrare, in ben maggiore quantità, ragazze che, fra l'altro, erano di ben migliore qualità e, quindi, cessai quasi subito di frequentarle (le discoteche, ovviamente) ... Per tanto, la "discotecomania", più che una pratica immorale, mi è sempre sembrata un'attività inutilmente improduttiva e, quindi, stupidamente inefficace (a meno che non ci si vada a cercare delle sostanze psicotrope od a praticare l'alcoolismo ed allora il tutto si traduce in una questione di autolesionismo, indice certo di una rimarchevole scarsità d'intelligenza) .    
       
    Ciò premesso (e senza la pretesa di aver nulla da insegnare a chicchessia), non credo, avendo tutto questo ampliamente manifestato "urbe et orbi", di aver contribuito granché alla redenzione morale del corpo sociale, forse, invece, i miei ( come Lei dice) discorsi da accademia (che, comunque, non credo possano onestamente riassumersi, come Lei fa, nella lunghezza della "cauda" della "cappa magna")  possono aver indotto qualche dubbioso alla riflessione (almeno lo spero), quanto meno nella considerazione del fatto che non ancora tutti si fossero arresi alle lusinghe di un certo corso irrazionale del mondo, che porta immediatamente all'annichilimento del senso di Dio e di quei conforti spirituali che solo la vera Religione può [...]

    RispondiElimina
  44. Guardi che quella sulle cappe dei cardinali era una battuta ironica e non si riferiva a qualcuno di qui in particolare.
    Per il resto, mi congratulo con lei. Mi chiedo come abbia fatto a sopravvivere, ma mi pare di capire che non abbia voglia di spiegarmelo. Forse per quelli della sua generazione c'era ancora una certa libertà di manovra. O forse lei è economicamente più fornito e dunque non si azzardano a prenderla in giro pubblicamente. Per quelli della mia età, è scontato che se uno non è muscoloso e abbronzato è semplicemente inesistente; eventualmente potrebbe cavarsela se fosse barbuto, cespuglioso e "di sinistra". Eventuali eccezioni alla "regola", che attendo di conoscere, sono sempre da me benvenute. Se non si dissoda il terreno, rompendo le croste del modo di vita quotidiano idiota, non si può seminare. A meno di non ragionare come una tipa "cattolica" la quale una volta mi disse che dovevo vestirmi "come gli altri" così anche gli altri si sarebbero interessati a quello che interessava me (il prezioso suggerimento glielo aveva fornito il marito di una sua collega). 

    RispondiElimina