Stamane il Santo Padre, S. S. Benedetto XVI ha firmato i decreti della Sacra Congrezione della Cause dei Santi, sul riconoscimento dell' "esercizio eroico delle virtù" dei Servi di Dio Papa Pio XII e Papa Giovanni Paolo II.
Se la causa di canonizzazione del predecessore di Benedetto XVI è stata istruita con deroga ai limiti temporali previsti, per espressa volontà del Papa, quasi in accoglimento dell'acclamazione popolare, il processo per la beatificazione di Papa Pacelli (aperto da Paolo VI) è stato più lento, tortuoso, delicato e spesso indebitamente ostacolato da illecite ingerenze da parte di alcune frange ebraiche.
Sin dal suo incipit infatti (18 ottobre 1967, ad otto anni dalla sua morte) numerose voci ebraiche avevano espresso parere contrario (per altro non rischiesto) sulla decisione di canonizzare il Servo di Dio Pio XII. Tali avversioni erano segnatamente ideologiche e strumentali ad un attacco contro la Chiesa e di natura polito-culturale.
Da qualche anno però la Verità sta prevalendo.
Nel maggio 2007 infatti, il decreto sulla "santità spirituale" di Pio XII venne approvato all'unanimità dai Cardinali e dai Vescovi membri della S. Congregazione dei Santi.
Ma motivi di prudenza avevano suggerito al Papa di attendere tempi più opportuni.
Quei giorni son infin giunti: Pio XII e Giovanni Paolo II son quindi più vicini alla Canonizzazione.
Da oggi essi sono Venerabili, in attesa che venga riconosciuto un miracolo attribuile a ciascuno di loro, e che quindi si possa procedere alla Beatificazione.
Perche' avete messo solo la foto di Pio XII?
RispondiEliminaForse perchè il titolo è "Pio XII FINALMENTE Venerabile", non credi? O forse pensi che quell'avverbio possa riferirsi anche al Venerabile Giovanni Paolo II?
RispondiEliminaSono proprio contento per il riconoscimento delle virtu' di Papa Pacelli,finalmente davvero.Per Giovanni Paolo II mi inchino al volere del Papa felicemente regnante ma non so sentire la stessa felicità.Un parroco di campagna finalmente felice.
RispondiEliminaSi ma perche' la vostra attenzione si concentra solo su PIo XII e non su tutte e due?
RispondiEliminaVorreio sapere perche' poi il Parroco di campagna non sente la stessa felicita' per Giovanni Paolo II forse è stato il piu' grande Papa de novecento.Subito dopo,per me,viene il bistrattato Paolo VI.
RispondiEliminaNon è dato a nessuno di sindacare o comprendere appieno i sentimenti altrui. Così come voi provate devozione per Giovanni Paolo II e Paolo VI, così il Parroco di campagna e il sottoscritto ragazzo di 30 siamo maggiormente felici per il riconoscimento di colui che noi considieriamo un grande Papa.
RispondiEliminaSon leciti entrambi i sentimenti.
NOn cercate a tutti i costi la polemica e lo scontro. stop.
Andria, dici bene. è giusto dire "finalmente" per Pio XII poichè la sua causa era iniziata nel 1967 per volere di Paolo VI. e solo dopo 42 anni siamo al primo gradino verso la massima canonzzazione.
RispondiEliminaIl riconoscimento delle virtù di Giovanni Paolo II invece è stato effettuato molto in fretta rispetto all'inizio della causa di canonizzazione avvenuta solo qlke anno fa, e addirittura iniziata ancora prima dei 5 anni previsti dalla morte del pontefice.
QUindi FINALMENTE per Pio XII che ha aspettato 40 anni per essere sullo stesso gradino di Giovanni Paolo II dopo pochi anni... mi pare più che giusto. o no??
per Giovanni Paolo II ...
RispondiEliminapermangono ancora tanti dubbi su indirizzi dottrinali e pastorali un po' troppo "inclusivi"...
Poi a qualcuno tornerà alla memoria il triste presagio di Papa Pio XII quando disse:
"“Sento intorno a me gl’innovatori che vogliono smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, respingere i suoi ornamenti, infliggerle il rimorso per il suo passato storico”.
............
ecco, quel rimorso per il passato della Chiesa il fedele comune probabilmente lo ha osservato concretizzarsi nelle ripetute richieste di perdono di Papa Giovanni Paolo II a nome della Chiesa per tanti suoi "errori": non c'è una contraddizione tra le due figure?
oppure rimane da chiarire a quale "passato storico" si riferisse Pio XII, del quale non era opportuno che la Chiesa futura (dopo di lui)
si vergognasse...
Fedele dubbioso
Ho 40 anni, scuole pubbliche alle spalle, dove ci voleva un po' di coraggio x non finire liberale o comunista.
RispondiEliminaPlaudo alla dichiarazione di venerabile di Pio XII, che sicuramente e' il piu' grande Pontefice del 900, per magistero, chiarezza dottrinale, impegno spirituale e politico a cavallo di due guerre mondiali ect.... e intelligenza......
Giovanni Paolo II non ha certo avuto difronte a se' sfide altrettanto dure (comunismo nazismo ect).
E senza giudicare, ha inserito molti elementi di incertezza.
W PIO XII e il suo parlare chiaro
apprezzo la scelta della redazione di dare il giusto risalto al solo PIO XII. Quanto al Giovanni Paolo II, figura carismatica certamente ma anche se so di essere impopolare, sinceramente nei suoi 25 anni di pontificato è stato alquanto duro nei confronti della tradizione, in moschea ed in sinagoga, il buddha sull'altare si ma Lefebre no. Io avrei preferito Lefebre al suo posto. enzo diocesi lanciano - ortona
RispondiEliminaFinalmente, va benissimo. Finalmente: è un sospiro di sollievo per la vittoria contro i nemici della Chiesa che ostacolavano (ed ostacoleranno) il cammino verso la gloria degli altari di Pio XII; ma esprime anche la gioia del riconoscimento ultimo di quelle virtù che il popolo cristiano aveva riconosciuto in vita ed in morte. E finalmente sta pure a significare un ringraziamento al Papa che ora, per questa sua opera di giustizia, dovrà subire altri violenti attacchi.
RispondiEliminaQuanto a Giov. Paolo II, il Papa ha deciso: io ho sempre sostenuto che bisognava aspettare che il tempo decantasse entusiasmi e ditirambi. Le proclamazioni a furor di popolo non m'han mai soddisfatto. Benedetto XVI ha seguito altre strade, anche corsie preferenziali che lasciano perplessi. Ma la decisione e la responsabilità son sue. E se così ha voluto, così sia.
Certo è un vero scandalo che il Papa non chieda permesso e consiglio a certi autori di certi commenti prima di esercitare le sue prerogative.
RispondiEliminaUn commento poi rivela tuta la scienza e l'unzione che certo manca a Benedetto XVI:
"Giovanni Paolo II non ha certo avuto di fronte a se' sfide altrettanto dure (comunismo nazismo ect)"
Ah no? E io che pensavo che qualcosina di II Guerra mondiale, di comunismo e cortina di ferro e come la si butta giù Karol Wojtyla la sapesse, e gli fosse persino riconosciuto un pochettino..
Per l'ultimo post:
RispondiEliminaa me risulta che Pio XII sali' al soglio prima dell'inizio della secoda guerra mondiale.
Dovette gestire la chiesa schiacciata tra comunismo e nazismo, avviare opere immense di soccorso e carita'. Un magistero esemplare e chiaro nel linguaggio.
Prima ancora era a Roma come stretto consigliere di Pio XI, alle prese con dittature e persecuzioni cattoliche.
Giovanni Paolo II non ha gestito una Chiesa nella morsa della guerra.
Ha avuto altre esperienze ma non cosi' drammetiche e non cosi' pesanti.
Rispetto quello che fa' Benedetto XVI (chi lo critica??????), ma e' innegabile che le responsabilita' di Pacelli furono ineguagliate da altri pai del 900. E poi la sua chiarezza dottrinale e' perfetta.
Ho 40 anni e dico anche io finalmente!!!!!
Che gioia ! Pio XII presto beato !
RispondiEliminaringraziamo il Signore.
Sono contento.Rendiamo grazie a Dio perché il Santo Padre ha finalmente riconosciuto in modo infallibile la santità di Pio XII, Pastor Angelicus.
RispondiEliminaBenedetto XVI è veramente un Papa grandissimo:saggiamente governa la Barca di Pietro .
Antonio, di infallibile, per ora, non c'è proprio niente.
RispondiEliminaHo un solo commento-augurio da fare:
RispondiEliminaPROCEDAMUS! :-)
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RispondiEliminaL'unico modo per far digerire a pochi, ma senza dubbio meglio formati fedeli cattolici la beatificazione di Giovanni Paolo II (resta fuor dubbio infatti che le folle osannanti a GPII molte volte sono composte di persone assolutamente fuori da un'autentica "mens catholica") sarà quello di promuoverla assieme a Pio XII e dire che i due sono in assoluta continuità....
RispondiEliminaP.S.
LE CONGREGAZIONI ROMANE SONO STATE "DESACRALIZZATE" DA ALMENNO 30 ANNI!!!
GPII, così come Paolo VI, è stato artefice di una magistero decisamente schizofrenico.
RispondiEliminaA fianco di encicliche come Evangelum Vitae ed esortazioni apostoliche come Familiaris consortio, abbiamo infatti avuto Assisi e tutta la confusione che si generò.
Sulla santità privata di Karol Wojtila non solo non posso e non devo giudicare, ma mi permetto anche di crederci. Egli fu infatti persona ortodossissima, soprattutto in ambito morale. E il suo magistero scritto lo dimostra.
Ciò che lascia perplessi è la prassi Wojtiliana.
Stesso discorso vale per Paolo VI.
Senza alcun tipo di polemica, tranne il realismo di dire che, se non ci fosse stato l annuncio congiunto ma solo quello di PIO XII, si sarebbe scatenato l' inferno.
Si possono notare grandi affinità con il caso congiunto di Pio IX e Giovanni XXIII.
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RispondiEliminaSono 31 anni che aspetto la beatificazione dell'umilissimo Papa Giovanni Paolo I...
RispondiEliminaContinuerò ad aspettare ancora...
Di fronte a certe cadute di stile,oltraggi ecc,puo gentilmente la redazione intervenire per calmare gli animi?
RispondiEliminaA coloro che ritengono questo blog fatto da pazzi,suggerisco semplicemente di cambiare blog.
Condivido l'entusiasmo per Papa Pacelli, e anche le perplessità su GPII,checché se ne dica.Penso che il Papa ha fatto benissimo a metterli insieme,é un grande Papa,accompagnamolo con la preghiera,la discrezione,il sostegno che merita.Finalmente abbiamo un grande Papa,audace e coraggioso!
Chi la spara grossa è che non argomenta.
RispondiEliminaQuesti sono gli unici pazzi(ossia sragionati) che conosco.
Laus Deo ! Quanto si è pregato affinché, finalmente potessero superarsi gli ostacoli continuamente frapposti dalle blasfeme strategie dettate dalla mondana convenienza!
RispondiEliminaLa splendida immagine del Papa Pio XII potrà da oggi ufficialmente essere additata ad ogni comune fedele, quale fulgido parametro di vita cristiana, ispirata sapienza ed infinito amore per la Santa Chiesa.
Pio XII è un papa ingiustamente e pervicacemente calunniato con falsità prive di qualsiasi fondamento: dunque il riconoscimento della sua santità è da salutare con grande gioia, anche se chiaramente non farà cessare le calunnie, ed è anzi probabile che le aumenterà.
RispondiEliminaLe riforme che ci hanno portato alla catastrofe sono incominciate con lui...quindi ci andrei piano con la beatificazione...
RispondiEliminaDeo Gratias.
RispondiEliminaPer entrambe le decisioni. Non dimentichiamo, comunque, che fu Giovanni Paolo II ad affiancare al suo pontificato questo grande Sacerdote che è Benedetto XVI, oggi felicemente regnante.
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaLe riforme che ci hanno portato alla catastrofe sono incominciate con lui...quindi ci andrei piano con la beatificazione...
20 dicembre 2009 10.20
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Ripeti la stessa stupida solfa da un thread all'altro.
Abbiamo capito. Tolleranti e paazienti sì, ma non cretini.
La figura di Pio XII e' splendida, un dimante scintillante in mezzo alle sfide piu' violente del secolo piu' crudele. ( guerra, dittature, nazismo, fascismo, comunismo, ateismo ect..) La crisi liturgica non pu' essere addebitata a lui, tuttavia e lo dico non per polemica, anche perche' la questione e' complessa, non fu questo Papa a riformare la liturgia pasquale?. Cioe' a iniziare i cambiamenti. Un articolo americano che si compiaceva della svolta biritualista di Benedetto XVI, metteva in evidenza il fatto che fu proprio Pio XII a scegliere Bugnini per certe commissioni liturgiche. Riflettendoci ho pensato anche i migliori sbagliano e non potrebbe essere che cosi' siamo creature...
RispondiEliminaCmq ricordo che pure Lefebvre ebbe il dubbio negli anni di Econe (gli inizi) se rimanere attaccato alla liturgia pre riforma di Pio XII o accettare il messale di Giovanni XXIII. Sarebbe bello sentire le diverse ragioni, magari anche di sacerdoti che si sono posti questi problemi nei loro passaggi ecclesiastici ad esempio don Curzio Nitoglia. Non lo liquiderei cosi' facilmente il discorso.
Ovviamente non posso accettare critiche su Pio XII, definito perfino da Antonio Spinosa l'ultimo Papa.
L'augurio e' di vederlo presto onorato in modo degno, e avere la gioia un giorno (prima di chiudere gli occhi) di avere un papa che voglia prendere il suo nome e raccogliere la sua eredita'... pienamente.
Di Giovanni Paolo II penso che piaccia o non piaccia bisognera' chinare la fronte difronte al miracolo... I fatti parlano.... piu' delle chiacchiere.
Certo da parte di Benedetto XVI mi sarei aspettato il tempo necessario, anche perche' lui vi e' coinvolto pienamente da un punto di vista biografico.
Emerge cmq ancora una volta la difficolta' della chiesa preconciliare a far riconoscere il suo valore, la facilita' per contro dei rappresentanti conciliari a emergere velocemente.
Non mi pare una situazione sana anche da un punto di vista di dinamiche umane.
La crisi non e' finita.
Per far passare Pio XII bisogna unirlo a GPII.
Fattibile ma... qualcosa dice..
Ottimo quest' ultimo intervento.
RispondiEliminaRisulta anche a me che Mons. Lefebvre ci pensò, tuttavia prese l' unica decisione sostanzialmente possibile.
Seguire il magistero ecclesiale, come sempre è stato fatto.
Altrimenti c' è chi potrebbe obiettare ad ogni riforma e chiedere di celebrare la messa con il primo messale esistente.
per l'anonimo delle 14,57: in effetti da san pio v fino a pio xii ci sono stati solo due papi santi e 2 beati(innocenzo vii e pio ix). ma da giovanni xxiii in poi sembra che siano gia' tutti santi alla morte, d'ufficio si direbbe. molto strano visto che il procedere di Dio e' un po' diverso ...mah...forse ho io le allucinazioni:) gianluigi.
RispondiEliminaPer Gianluigi e CC.:
RispondiEliminanon sono un esperto in materia, tuttavia mi piacerebbe che fosse approfondito il rapporto tra Pio XII e la riforma liturgica. Pio XII inizio' la riforma liturgica con cambiamenti radicali, (triduo pasquale)che ancora oggi vengono "criticati" da alcuni ambienti tradizionalisti che seguono la tesi di Mons. de Laurieres, l'istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia. ( e non sono banalmente sedevacantisti).
Loro sostengono che da' li' e' iniziato lo slittamento. L'articolo americano recente che ho letto ed e' riportato su Effe di Effe di Blondet dice che Pio XII non era un liturgista e aprendo la strada a Bugnini, commise l'errore di dare spazio a un soggetto che non voleva una riforma ma una rivoluzione, portata avanti poi sotto ben altri pontificati.
Lefebvre era un uomo concreto, missionario, ma il dubbio a livello intellettuale e teologico di ritornare alla liturgia pre-riforma di Pio XII lo aveva, ne deduco che vi erano motivi validi su cui riflettere. Non era uno sciocco.
Mi rendo conto che la scelta di Lefebvre sia praticamente l'unica che poteva fare, tuttavia mi chiedo cosa ci sia di vero in questa questione. E' vero o no che la riforma di Pio XII, inizio' a creare quel varco poi ulterirmente aperto da altri? A pelle ho l'impressione di si.. Pero' non sono uno storico -liturgista.
Si puo' approfondire questa questione da un punto di vista teorico-liturgico? Invito esteso anche alla redazione.
Mi pare anche a me ridicolo che ogni papa ora sia beato. Tuttavia cosa vi posso dire... un criterio di buon senso mi impone di non arrivare a contestare una decisione pontificia in ambito cosi' delicato. Due: la questione dei miracoli ci riporta alla realta' dei fatti. Sono qualcosa che vanno oltre l'umano e se vi e' relazione chiara tra chi lo invoca e chi lo concede...cosa possiamo farci se non essere onesti testimoni della realta'?
Detto questo non plaudo certo al tempismo di Benedetto XVI che trovo un ulteriore segno di difficolta' nella liberta' di governo. E di debolezza difronte alla impropria pressione mediatica. cattolica????? Pio XII puo' uscire dalla polvere solo accompagnato da chi in vita e' stato osannato dal mondo intero.
E' un passo ma non un successo. Di piu' la sua beatificazione avra' luogo non l'anno prossimo........
Di piu' ancora come potrebbe Benedetto XVI presentarsi alla Sinagoga di Roma nel 2010 se sdoganasse solo Pio XII? Troverebbe le porte chiuse??
E' giusto che il papato sia oggi cosi' profondamente condizionato da forze che nel corso dei secoli lo hanno sempre combatutto e al di la' dei convenevoli non sono ancora oggi neutrali? Voglio essere educato.
I fatti io li vedo cosi'.
Benedetto XVI sta facendo del suo meglio. Il suo limite e' quello di muoversi in un ottica neoconservatrice, che non gli dara' la forza per spezzare certi condizionamenti ma lo spingera' a conciliare l'inconciliabile.
Ma onestamente potrebbe fare di piu'???
Non credo.
Citando le varie tappe per giungere alla canonizzazione dei candidati, il Papa ha detto”: “In un primo momento, il Popolo di Dio è invitato a guardare a quei fratelli che, dopo un primo accurato discernimento, vengono proposti come modelli di vita cristiana; quindi, viene esortato a rivolgere loro un culto di venerazione e di invocazione circoscritto nell'ambito di Chiese locali o di Ordini religiosi; infine è chiamato ad esultare con l’intera comunità dei credenti per la certezza che, grazie alla solenne proclamazione pontificia, un suo figlio o una sua figlia ha raggiunto la gloria di Dio, dove partecipa alla perenne intercessione di Cristo in favore dei fratelli (cfr Ebr 7,25)”.
RispondiEliminaNon capisco tutte le stupide polemiche e le gratuite (non cristiane) considerazioni e/o giudizi negativi su queste due figure importanti della nostra Chiesa…
Il Papa ci propone due fratelli come modelli di vita cristiana e ci esorta a rivolgere loro un culto di venerazione e ad ESULTARE con l’intera comunità dei credenti per la certezza che un suo figlio o una sua figlia ha raggiunto la gloria di Dio…
Certo gli “amici del San Tosubito” non hanno gradito! Ma che ci possiamo fare, a volte bisogna ingurgitare l’amara medicina per poter guarire!
Buon Natale
Giovanni
@anonimo 20 dicembre 19.14
RispondiEliminaInteressante intervento. Concordo sia sui "limiti" del pontificato di Benedetto XVI, che poi banalmente sono i limiti di ogni pontificato moderno, concordo con il fatto che comunque egli sta facento il suo meglio e concordo sul fatto che la quasi beatificazione di PIO XII è solo un passo.
-SU PIO XII E RIFORME LITURGICHE
Se devo essere sincero non conosco a fondo l' argomento, tuttavia per analogia posso dire tranquillamente che quanto tu paventi sia assolutamente plausibile e possibile. Un Papa può sbagliare, può prendere scelte inopportune etc etc
Dirò di più: Un Santo può sbagliare!
San Tommaso d' aquino sull' anima dei bambini si sbagliò!.Col senno di poi toppò quasi clamorosamente!.
E' forse per questo meno Santo?...
Su su...la tesi verruana(perchè dal 2005 non è più di guerard des Lauriers, che oggi la "scomunicherebbe") rende decine e decine di papi nella storia della chiesa dei "non-papi".
Una decisione, anche inopportuna, presa da una legittima autorità, va obbedita.
A meno di casi straordinari in cui la malizia di tale autorità(vescovo-papa) è evidente.
-Quale può essere un caso di malizia evidente?
Se il Papa oggi imponesse ai sacerdoti clandestini cinesi di non compiere più apostolato, per quanto questa decisione sia apparentemente legittima, lascerebbe soli i fedeli cinesi. E questo è evidente.
L' Istituto Mater Boni Consilii, tra le decine di cose che dovrebbe spiegarci, ci deve anche spiegare su che basi disobbedirebbe alla riforma di Giovanni XXIII sul rito romano.
Per CC:
RispondiEliminaHo citato l'istituto di Verrua per dire che il dibattito sulla "bonta'" della riforma di Pio XII esiste, ma diro' di piu'.
Tornielli, in un suo intervento sul suo blog si chiedeva xche' alcuni sacerdoti che operano sulla base del provvedimento di Benedetto XVI in Veneto, ardiscano celebrare a volte con il rito di Pio XII prima della sua riforma.
Come vedete e' un esempio concreto di come la riflessione sulla riforma anche di Pio XII non sia cosi' esaurita' e non solo in ambiti "sedevacantisti"...
Sull'Istituto di Verrua: La tesi come spiega bene Don Nitoglia non e' piu' sostenibile dall'elezione di Benedetto XVI che fu consacrato vescovo con il nuovo rito.
Questo sacerdote coerentemente lascio' l'Istituto, ed ora opera presso la rivista antimodernista SiSi NoNo.
Non sono interessato a partigianerie di alcun genere tuttavia sono convinto che ci possa essere presentata anche una critica garbata e costruttiva all'opera riformatrice liturgica di Pio XII, sia da parte di don Nitoglia che da altri.
Quello che viviamo e' un mistero che ci travalica e credo che nessuno abbia la risposta perfetta od esaustiva.
La prossima visita di Benedetto XVI alla Sinagoga ripresentera' fatalmente l'ambiguita' del magistero conciliare nei rapporti con gli ebrei.
Pur evitando di giudicare persone, e situazioni non posso nemmeno chiudere occhi e orecchi sulla oggettivita' di fatti, che sono sotto gli occhi di tutti.
Il "presunto errore" di Pio XII sui primi incarichi dati a Mons. Bugnini, non mi ha certo fatto venir meno stima nei confronti di questo Papa. Mi ha fatto capire che anche i migliori possono sbagliare e che anche un grandissimo Pontefice come Pio XII e' in fondo un uomo.
Da un punto di vista meramente razionale sarebbe bello capire quali sono i significati di questa riforma, se e' vero che e' da li' che e' poi partita la succevvisa rivoluzione liturgica.
Discuterne o parlarne non sarebbe un reato.
Chiedo troppo??
Il discorso e la discussione sulle riforme di Pio XII ci possono stare. Così come può starci chiedere il permesso per celebrare con il messale precedente.
RispondiEliminaCiò che tuttavia non può starci è il mettere le riforme in discussione teologicamente e liturgicamente.
In ambiente verruano questo viene fatto ed è totalmente una assurdità.
E' un atteggiamento protestante.
Sul fatto che i Papi possano umanamente sbagliare, ho già detto.
Anche i Santi possono sbagliare.
Per quanto riguarda la visita del Papa in sinagoga. Si tratta di un falso problema. Lo stesso Cristo continuò a frequentare il templio, così come gli apostoli.
Il problema è ben più sottile il che rende il tutto ambiguo. Proprio come dice lei.
In verità San Tommaso toppò anche sulla Immacolata Concezione, cui era contrario, ma essendo il relativo dogma a lui successivo di parecchi secoli, non è certo meno santo per questo. Riguardo il Venerabile Giovanni Paolo II, che secondo alcuni commenti sarebbe stato universalmente osannato, evidentemente avete una memoria molto corta. Su History Channel gira un "documentario" che accusa anche lui di non aver difeso i suoi amici ebrei. Non mancano anche maliziose accuse di misoginia e pesanti allusioni allo I.O.R. Mi ricordo anche che la sera del giorno in cui tentarono di assassinarlo in Piazza San Pietro, in televisione c'era un dibattito sul referendum abrogativo della Legge 194, e gli attacchi al Papa erano talmente duri che la Rai fece scorrere dei sottotitoli in cui si specificava che la trasmissione era stata registrata prima dell'attentato. Anche Giovanni Paolo II non deve quindi temere che tutti abbiano parlato bene di lui.
RispondiEliminaLe critiche a Giovanni Paolo II che molti hanno inserito nei commenti a questo post sono, più che disgustose, ridicole. Vergognose quelle dei chierici.
comncoprdo con Andria e trovo che tutte Le critiche sia a Giovanni Paolo II sia a qualòsiasi altro Papa sono sempre più che disgustose. Pesantemente Vergognose quando a farle sono uomini di chiesa...
RispondiEliminaTutti sempre sacenti a parlare di fatti che, forse, quando sono accadute non erano neppure nati. Tutti teologi e liturgisti, haimè, ma su quali basi?
a momenti si pretenderebbe che il Papa chieda consiglio a loro prima di pèrendere una decisione.
P. Stefano Di Villasimius
Ringrazio il Signore, ed anche il Papa Benedetto XVI, per la firma di entrambi i decreti, che spianano la strada alla futura beatificazione di due grandi Papi.
RispondiEliminaMi auguro che la beatificazione possa avvenire contemporaneamente, come già avvenne per altri due grandi Pontefici di epoche diverse, Pio IX e Giovanni XXIII.
Un altro grande Pontefice del passato che mi piacerebbe vedere elevato alla gloria degli altari è Pio VII, che ho avuto modo di commemorare lo scorso luglio, nel bicentenario del suo passaggio in prigionia. La causa di beatificazione è stata introdotta, ed il Papa attuale ha visitato le stanze dove fu prigioniero per lungo tempo: preghiamo per la sua glorificazione.
Penso che le notizie di oggi ( 23.12.2009) ci riportano alla realta' dei fatti. Pio XII non puo' per diversi motivi essere beatificato con Giovanni Paolo II.
RispondiElimina(anche se tutto fosse pronto). Qualcono impone ancora i suoi Stop.
Bisogno riflettere e chiedersi in liberta' di coscienza se il rapporto tra cattolicesimo ed ebraismo sia oggi un rapporto sano che assicuri alla Chiesa di svolgere la sua missione in assoluta indipendenza.
Credo che non lo sia. E che questo si sia vera vergogna. E' pericoloso parlarne, politicamente scorretto, si rischia di compromettere carriere ecclesiastiche?
Non ho trovato "vergognose" le espressioni dei sentimenti personali espresse verso i due pontefici e le relative differenze di umori.
Fanno parte della vita e del percorso di ciascuno.
Non si puo' pretendere una omologazione assoluta di stampo staliniano. Ricordo che ai tempi del grande convegno ecumenico di Assisi, avevo 18 anni , tutti applaudivano a questo "grande" evento, 4 gatti dissentirono. Oddi, forse bacci...Mons. lefebvre...
Oggi il Pontefice regnante non si permetterebbe piu' di organizzare un evento sulla stessa linea dei giorni di Assisi Wojtiliani. erano dunque sciocchi quei 4 gatti?
E con questo non voglio nemmeno chiedermi se G.P.II° fece bene o no. Voglio dire che c'e' una evoluzione normale nel ripensare certe cose. Fa' parte della vita, anche ecclesiale.
Questo per dire che nessuno puo' permettersi di pretendere un pensiero unico omologante sui due Pontefici.
Sono certo, senza togliere nulla al prossimo beato, che fra 50 anni le cose saranno capovolte e che la limpidezza e la chiarezza dottrinale di Pio XII saranno ampiamente rivalutate. E che questo tesoro ritornera' a scorrere nele vene della Chiesa.
Il suo Pontificato, per l'ampiezza delle sfide storiche-politiche e dottrinali e' sicuramente il maggiore del 900.
Con buona pace di tutti.