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domenica 5 luglio 2009

Palloni gonfiati

Fotografia pubblicata sul Mittelschwäbische Nachrichten (Notiziario della Svevia Centrale) ed inerente una cerimonia nella parrocchia dei SS. Pietro e Paolo in Münsterhausen, diocesi di Augusta (Augsburg).

Riporta il giornale che l'accompagnamento musicale (si noti l'orchestrina intorno all'altare) comprendeva "It's my life" di John Bon Jovi e "Angels" di Robbie Williams. Scusate l'irriverenza: sempre meglio di Symbolum '76.

Il sacerdote, perdendo una magnifica occasione per stare zitto, ha così spiegato l'allestimento della Chiesa: "Anche se per molti di voi è qualcosa di nuovo vedere palloncini sospesi in Chiesa, fin tanto che ci interroghiamo sulla nostra fede, dobbiamo essere pronti a impegnarci in cose nuove e a seguire nuove vie".


Fonte: Kreuz Net

30 commenti:

  1. Di che cosa possiamo meravigliarci
    ancora, in questo fiume inarrestabile
    di MERAVIGLIE che la Liturgia
    "rinnovata" ci sta offrendo da 40 anni a questa parte, senza più alcun limite alla fantasia e all'inventiva
    dei sacerdoti, che si sfrena ormai
    in un crescendo rossiniano?

    Parola d'ordine:
    STUPIRE !
    (non CELEBRARE IL SIGNORE che viene
    nel SS.mo Sacramento, Mistero tremendo e fascinoso di Redenzione di fronte al quale la Madonna, gli Angeli e i Santi si prostrano ADORANTI...no!!)

    Stupire sempre più il pubblico,
    vezzeggiarlo, divertirlo,
    intrattenerlo con trovate stuzzicanti, vari coupe de theatre, musiche a lui gradite,
    profane, per portare anche nella chiesa il suo habitat terreno...
    altro che mistero!
    Il pubblico vuole vedere e sentire le gratificazioni che già si procura fuori, nella quotidianità?
    E noi sacerdoti gliele diamo,
    facendo a gara con i registi e gli
    show-men del mondo transeunte,
    altrimenti
    che sacerdoti siamo?
    ...e che significa oggi
    SACERDOTE?
    -------------

    "È del poeta il fin la meraviglia: chi non sa far stupir vada alla striglia"

    Così proclamava G.B. Marino,
    a enunciare la poetica del Barocco:
    questo il fine etico ed estetico
    perseguito dai sacerdoti di oggi,
    a vantaggio dei fedeli (???)
    come perfetta interpretazione
    ed applicazione dello
    "Spirito del Concilio"!

    The show must go on!

    (Usque tandem, Domine?)

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  2. Lasciando da parte G.B. Marino che intendeva cosa più seria, ("la maraviglia" era porsi con occhi nuovi dinnanzi all'universo e "stupirsi" del "nuovo" che si disvelava, il che petendeva nuovo linguaggio), qui non c'è neppure niente da stupirsi, trattandosi ormai di consuetudini noiose: dunque il prete torni alla striglia, ché d'asini e muli intorno ce n'ha tanti e la chiesa l'ha trasformata in stalla.

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  3. Che squallore!

    1- Più vedo cose come queste, più divento un sostenitore della Messa in Latino.
    2- Fossi stato lì e avessi trovato una parrocchia lefebrviana vicina, non ci avrei pensato due volte...

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  4. "La fantasia al potere!"

    lo slogan programmatico del mitico '68, esaurita la sua carica
    dirompente nella società
    (dove ha lasciato danni incalcolabili, soprattutto negli esiti dell'istruzione scolastica...)
    è diventato una realtà ben consolidata, nella Chiesa soprattutto:
    espressione di un potere quarantennale, la cui egemonia è ben lontana dal tramontare, purtroppo...
    e chi li schioda da quelle idee,
    diffuse così capillarmente in
    almeno due generazioni?
    La vera rivoluzione culturale
    si è affermata qui, e sarà lungo e difficile ricostruire
    nelle coscienze
    l'identità cattolica deformata da tale fantasia trionfante.

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  5. fin tanto che ci interroghiamo sulla nostra fede, dobbiamo essere pronti a impegnarci in cose nuove e a seguire nuove vie
    -------------
    ! cose nuove…
    nuove vie…
    E Gesù che ha detto “Io sono la Via, la Verità e la Vita”,
    se lo ricorda questo sacerdote che dice
    “ci interroghiamo”, come dicesse “Chi sa dire più in chi crediamo?
    Non abbiamo più certezze da darvi, quindi…allegria! e palloncini come pensieri vagabondi
    spinti da “ogni vento di dottrina”, or qua, or là,
    chissà…

    Nel discorso inqualificabile di quel sacerdote
    (non inaudito perché non è il primo del genere…)
    si sono avverate, per l’ennesima volta ormai,
    in modo stupefacente quelle parole profetiche del futuro Papa Pio XII,
    allora cardinale, a colloquio col Conte Enrico Pietro Galleazzi:

    “Ebbene, mio caro amico, ho la convizione che la Chiesa di Pietro deve rivendicare il suo passato; altrimenti si scaverà la fossa.
    “Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato rinnegherà il suo Dio, in cui
    la Chiesa dubiterà come Pietro ha dubitato.
    Essa sarà tentata di credere che l’uomo è diventato Dio, che il Suo Figlio non è che un simbolo, una filosofia come tante altre, e nelle chiese i cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta” .

    (v.
    www.unavox.it/ArtDiversi/div064_Fedeli_Fatima.htm

    I sacerdoti "si interrogano" sulla Fede...
    e ci trasmettono il DUBBIO, non più la FEDE con le sue certezze, fondate sulla Roccia!
    E noi fedeli confusi e sgomenti ci ricordiamo quella triste domanda di Gesù:
    "Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?"

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  6. Ermes dice:

    Stupire sempre più il pubblico,
    vezzeggiarlo, divertirlo,
    intrattenerlo con trovate stuzzicanti, vari coupe de theatre, musiche a lui gradite,
    profane, per portare anche nella chiesa il suo habitat terreno...



    E mi domando: non è che questo cercare di stupire, di divertire,di intrattenere è figlio della povertà se non della miseria rituale e della banalizzazione dei testi eucologici che caratterizzano il Novus?
    Quella continua, affannosa e affanata ricerca di "animazione" della liturgia nova non è che sia conseguenza propio di quell'anima, cioè di quel principio vitale, che il Novus Ordo non ha perché "costruito" senza radici vitali cn la storia?

    Il Novus non ha un passato, e propio per questo non ha nemmeno un futuro; il Novus potrà essere tenuto in vita artificialmente anche per decenni e secoli, ma non potrà mai avere ampi respiri ma solo piccoli sospiri affannati propii di chi non ha fiato.

    Quei palloncini, così come tutte le trovate fantasiose, sono necessari per addobbare un albero senza radici che pertanto non ha né fronde né foglie, ma solo rami rinsecchiti e grigi da coprire e colorare.

    Fu questo il tragico errore fatto nel 1970: dar vita ad un rito senza vita.

    INNOMINATO

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  7. Sottoscrivo in toto le acute
    considerazioni di INNOMINATO.

    La Liturgia VO è un dono che procede
    da Dio stesso, attraverso il Magistero apostolico ininterrotto
    e il Depositum fidei trasmesso inalterato lungo 1937(?) anni, organismo vivente della Vita Divina che lo anima dal momento stesso in cui Nostro Signore lo istituì,
    dono perenne di Vita eterna
    e che trascende le idee e facoltà umane, e non tollera artifici
    e manipolazioni:
    realtà divina che per mezzo
    del Sacerdote si attuava
    in mezzo agli uomini che la ricevevano stupiti
    RENDENDO GRAZIE.
    Con la Liturgia NO, invece, sembra che l'uomo voglia compiacersi di una propria creazione, con tutti i suoi miserabili orpelli...
    e si sta afflosciando miseramente,
    con suoni sempre più stridenti
    e gesti strampalati,
    come un fantoccio nelle mani di un inventore da strapazzo che voglia ricreare la VITA nel suo laboratorio caduco, pieno di meccanismi grotteschi!

    (ma è solo la mia povera impressione, non date peso...)

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  8. Devo riconoscere di aver apprezzato (e contribuito ad approntare) alcune "variazioni sul tema" atte a "rendere più simpatica" la liturgia (anche se non le messe, quanto dei momenti di preghiera). Ho iniziato a storcere il naso quando più d'uno, in parrocchia, ha chiesto di rendere "meno noiose" le messe. Forse il problema è questo: aver avuto il problema di starsene a messa annoiati e pensare di risolvere il "problema" "ravvivando l'ambiente". Ed è una frana: se non la puntelli ai primi smottamenti, poi travolge tutto. Da noi la cosa è puntualmente avvenuta, e se si critica l'andazzo si "rompe la comunione", si è "distruttivi". Se invece si "subisce", non si partecipa come vorrebbero i "comunitari" a fare festa. Insomma non bisogna criticare e bisogna assecondare attivamente, "per essere accoglienti". Travolto da mille "disturbi" alla partecipazione al sacificio dlla messa ho declinato l'invito, cercando altrove di essere corpo di Cristo con fratelli a me più "anonimi" e meno "invasivi". Certo è una sofferenza, venata dalla sensazione/certezza di mancare di carità. Intanto però chi dovrebbe confermarmi nella fede, mi sollecita al dubbio, che la comunione tra noi passi da una disattenzione generale alle modalità con cui Dio, fatto uomo, crocifisso e risorto, ci chiede farla con Lui. Per cui, mentre imperano palloncini, canzonette semi-new age, omelie in cui hanno tutti ragione tranne quelli che danno ragione al Papa, spettacoli folk per non annoiare i bambini e un continuo conciliabolo tra i coristi sull'altare, incredibilmente molti continuano a vivere bene la messa: un vero miracolo!

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  9. non mi meraviglia piu' niente , pero' mi chiedo sempre se per certa GENTE DI CHIESA , LE PIAGHE DEL SIGNORE siano SEMPRE esistite e sentite , o SONO solo una moda !?!?

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  10. Perchè non piace "Symbolum".
    Lo trovo un canto meraviglioso.

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  11. Che pagliacci! Vedo che il clero austriaco continua a commettere sacrilegi a tutto spiano, dopo la disgustosa pagliacciata di Linz, ci mancava anche i palloncini colorati all'interno della Messa. D'altronde è vero, non dobbiamo meravigliarci più di niente, con questi sacerdoti che somigliano a dei clown e che oltraggiano Cristo in ogno modo, invece di amarlo adorarlo e riverirlo, come dovrebbe essere loro dovere. Ormai la crisi della Chiesa è davvero inarrestabile e temo, che soltanto un tremendo castigo inviato da Dio, potrà rimettere le cose al loro posto.

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  12. Effettivamente questi palloni gonfiati di aria "visibili" non fanno bella figura.
    Ma la fanno ancor peggio tanti "palloni gonfiati di boria", che si "credono invisibili" agli occhi nostri, ma ben visibili agli occhi del Signore.
    Il Signore giudica i cuori.

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  13. All'anonimo delle 11,34. De gustibus...
    Symbolum è la quientessenza della banalità dei canti di Chiesa anni '70: musica lagnosa da canzonetta melodica italiana di terz'ordine, che finisce intollerabilmente strascicata in canto. Testi da nenia d'amore stucchevole ("Tu sei la mia vita, altro io non ho...", "niente nella vita ci separerà...") e, a tratti, completamente incomprensibili, messi lì giusto per far la rima ("una sola cosa con il Padre e con i tuoi"... che significa? chi sono i tuoi?).

    A Max: veramente la chiesa in questione non è in Austria ma in Germania, diocesi di Augusta. Non che la musica cambi molto...

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  14. Grazie ai Sacerdoti Ermes e Anonimo delle 10,23 per le loro testimonianze (argh: scusate quest'espressione da carismatico).

    Purtroppo risalir la china è dura, perché occorre un'educazione alla bellezza, lenta e difficile. L'uomo qualunque che assiste a tante pagliacciate che vediamo nelle nostre chiese prova magari un vago senso di insoddisfazione, o comunque la netta sensazione che quello che si va a fare in chiesa non è gran che importante e non merita più di tanto il suo impegno. Ma non saprebbe dove stia il problema: gli han detto che è bello e giusto così, che piace ai 'ggiovani (magari anche lui è giovane, e s'adegua).

    Alla fine, pensa pure che vada bene così. Ecco il dramma del postconcilio: avere sradicato nel popolo il senso e il gusto della dignità, delll'importanza e della bellezza della liturgia cattolica.

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  15. Sono l'anonimo delle 10.23.
    Vorrei solo precisare che non sono un sacerdote, ma ERO il classico "impegnato in parrocchia".
    Ero, perchè per non litigare e per non farmi il sangue amaro mi sono defilato. Mi fido del Signore. Stando zitti e pregando lo Spirito agirà nelle menti dei maestri di scena. A me interessa che il Signore vuole fare comunione con me e di lasciarGlielo fare. Dicendo AMEN al Corpo di Cristo dico di credere che lì c'è il Suo Corpo, di farne parte e che i miei fratelli ne fanno parte quanto me. L'uomo è "cosa molto buona": tutti noi "somigliamo al Papà", geneticamente. Purtroppo c'è una malattia perniciosa che ci siamo beccati per orgoglio e che trasmettiamo. Mi limito a considerarmi malato ed a chiedere di essere guarito, fidandomi delle medicine che il papà e la mamma mi anno. Questo è il mio essere "adulto". A chi lo vuol essere innovando le tradizioni o sbadigliando davanti al Papà non posso muovere condanne che non mi competono. Posso solo soffrire un po' e mettere tutto nelle mani di Dio, con la grandissima certezza che Lui, malgrado tutto, vuole fare comunione con me!

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  16. Chiedo una informazione sulle melodie dei salmi responsoriali (liturgia nuova!): sono melodie ufficiali o ne esistono diverse versioni? Quale è il loro valore.

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  17. Symbolum 70 è una cogl..nata.

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  18. E' chiaro che troppi sacerdoti, senza cercarli in Germania, allarmati dalle chiese vuote cercano di inventare nuove strategie di "marketing" religioso.

    Se aprissero i loro occhi onestamente vedrebbero come siano tanti coloro che, alla ricerca del sacro, si affidano a pratiche molto lontane dagli spettacoli televisivi.
    Buddismo, islam e perchè no, quell'ateismo militante così forte in Europa, sono il rifugio di tanti battezzati non più attratti dalla Chiesa. In quei rifugi non c'è ombra di palloncino e canzoncine melodiche ma, anzi, una forte presa di coscienza del proprio "credo".
    E a costoro, potrei portare la mia testimonianza personale. A quasi trent'anni mi si propone ancora di disegnare cartelloni per rendere più "bella" la messa.

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  19. più vedo 'ste cose più detesto il nuovo rito (e non mi venite a parlare di mala interpretazione dei documenti del Vaticano II, scusa bella e buona)....

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  20. Beh, attenzione...la Liturgia del Vaticano II era coram Deo, in latino e in gregoriano...quanto al Novus Ordo ben celebrato, basta vedere le celebrazioni papali...un conto è il Novus Ordo, altra cosa sono le sciatterie e gli abusi liturgici...

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  21. Se avvengono certi abusi liturgici è dovuto proprio al rito di Paolo VI, il quale prevede espressamente che il celebrante possa avere una sua creatività liturgica. E se il celebrante ritiene di mettere i palloncini nella S. Messa, per esprimere la sua creatività, purtroppo non c'è niente da fare, lo dimostra il fatto che qualunque cosa commettano questi preti, nessuno interviene.

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  22. Come mai 'sti deliri non si vedevano nelle Messe VO? Rimango dell'idea che la messa di Paolo VI (come buona parte dei documenti del funesto Vaticano II) lascia una certa libertà, che i progressisti non si lasciano scappare...

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  23. ho militato per alcuni anni nel terz'ordine domenicano.per "carita' di patria" taccio molte cose,ma una scoppio se non la dico(me l'ha fatta tristemente ricordare la foto postata nel blog).un giorno ci raccogliemmo in preghiera nella cella che fu di san domenico presso il convento di santa sabina in roma(sede della curia dell'ordine), dove si tramanda che il santo abbia avuto colloqui a tre con san francesco ed il generale dei carmelitani(il beato paoli,se la memoria non mi tradisce),ambedue in bilocazione(c'e' li',ancora, un bell'affresco con questo soggetto).immaginate voi la densa sacerta' del luogo.venne detta " messa".sull'altare,gia' piccolo di per se'perche' adattato al luogo un po' ristretto,vennero posti peluches(avete capito bene)in numero tale da costringere il celebrante a poggiare il calice col vino prima,col Sangue di Cristo poi, su uno sgabellino li' a lato.c'era di tutto:l'orsacchiotto(che non puo' mancar mai),la scimmietta,il cane,il gatto,la marmotta,ecc.ecc.e molte bamboline,perlopiu' di pezza.mi e' rimasto un mistero di dove uscisse,in un convento,tutta quella roba.al posto della tovaglia d'altare,buttata in un angolo senza essere ripiegata,stava distesa quella specie di bandiera in uso a pacifisti e gay che simboleggia l'arcobaleno,dove sono tante strisce di tutti i colori.......il "tema" era rappresentare la gioia dei bambini di tutto il mondo (non mancava nemmeno la bambolina di colore con l'anello al naso,come quella che sta sul torrone di cioccolata)quando c'e' la pace! se nel cuore di una curia generalizia di un ordine-e che ordine!-, a roma,avvengono di queste cose(e chissa' quant'altre ancora....) quali altre prove chiediamo a Dio per convincerci che siamo nel piu' conclamato abominio dell'apostasia?non vi pare che si tenti Iddio?il bello-o il brutto,dipende dalle idee di ciascuno-e' che gli organizzatori si sentivano i campioni dell'ortodossia cattolica.come dar loro torto? le coeve liturgie "etniche" del marini senior,autenticate dalla presenza del sommo pontefice,mandavano in giubilo, o raccapricciavano, quelle che ormai,con buona pace di tutti,son due ben distintissime chiese.

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  24. concordo con la redazione sul valore musicale di symbolum.ma desidero puntare il dito su un crimine-paragonabile all'olocausto,se non piu' funesto- che la posterita' addebitera'alla chiesa nel futuro(se ci sara'...).mi riferisco al fatto che dal concilio in poi(poco interessa,se non ai lalleri,cosa si fingeva di volere non volendolo,pero' facendo finta di non averlo voluto,ecc...)la chiesa,oltre a buttare alle ortiche un patrimonio musicale che era il fiore all'occhiello della nostra civilta'(vedi appello cd.di agatha christie),la "summa" delle meraviglie dell'ingegno umano in tanti secoli di storia,ha corrotto l'orecchio delle generazioni successive,imbarbarendolo,banalizzandolo,involgarendolo.basterebbe solo questo-e questo solo non e',perche' s'ha da fare i conti anche con Dio,e vi par poco?-per fare pollice verso a tutta quest'avventura conciliare.bene disse ,al momento,qualche rara avis esser tutta la riforma paolina -e non solo in campo liturgico...- opera di altri che Dio,adducendo un mero fatto empirico:le cose che provengono da Dio sono belle-PERSINO PER CHI NON CREDE-anzi di stupefacente bellezza(gratia naturam perficit,cari signori),la nuova liturgia e' brutta ,irremissibilmente brutta,da qualunque lato la si guardi o la si ascolti.e' talmente brutta che le episodiche inserzioni di qualcosa di tradizionale(ad esempio il canone romano)la sfigurano ancor piu',dando vita a qualcosa di GROTTESCO!e' talmente brutta che,recitata in latino(lingua bella quant'altre mai),supera,per la legge del contrasto, la soglia dell'ORRIDO!il giudizio,che parra' ad alcuni iperbolico,non e' solo di chi scrive,e voi lo sapete benissimo.se pero' il vostro gusto non vi guidasse,o se il vostro cuore di buoni fedeli non vi parlasse,quando verranno completamente alla luce i retroscena di certi "pontificati"(qualcosa e dimolto eloquente,grazie anche a socci,sta prendendo forma),mi darete pur ragione!

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  25. ...involgarendolo.basterebbe solo questo...

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  26. a robdealb91.lei parla delle messe NO papali come qualcosa di decoroso.qui bisogna intenderci.se si riferisce agli happenings woytiliani con balletti dei negretti stile aida a caracalla,io direi proprio di no.se si riferisce alle messe di questo pontefice sono in parte d'accordo con lei.ma le spiego in che senso(non per amor di sottigliezza,ma per puro debito di verita').si nota,anche per chi non conoscesse affatto il pensiero del ratzinger in materia,il desiderio,meritorio,di rieducare man mano il "popolo di Dio",cioe' i fedeli,ad un senso del sacro che non puo' partire che dalla vista.di qui la somma cura nella scelta dei paramenti e nella gestione dell'intero apparato.in cio' e' aiutato dalla grande scenografia barocca di san pietro.pero'(un pero' grosso come una casa!)quando si mette a recitare le formulette della nuova messa,rese BANALI per il solo fatto di averle sentite e risentite diecimilavolteadirpoco,tutto crolla.allora si ha la sensazione di stare al san carlo di napoli e vedere sulla scena un soprano vestito da norma che,invece di casta diva,ti canta dove sta zazza'.non ci si puo' fare niente.questo e' il dramma della nuova messa.e' il suo impianto che e' tutto sbagliato.anche nella vecchia c'erano formule che venivano ripetute sempre ma il suo impianto,frutto della sapienza antica,creava il "miracolo" ogni volta.gli ingredienti di questo miracolo erano tanti:l'alone di mistero che avvolgeva tutta l'azione e che crea fascino in tutte le situazioni delle vita.....,la creazione di uno spazio sacro.....,i momenti di silenzio.....,la ieraticita' del tutto....,la lingua sacra....,la coscienza da parte di tutti che il sacerdote faceva strane e misteriose cose per mandato divino,eterno e immutabile e non perche' e' di destra di centro o di sinistra,opusdei o neocat(oggi ci chiediamo:'sto prete che messa fara'?perche' diamo,per forza di cose, un valore umano e non divino ad un rito che non ha nulla di un rito),tutto era eccezionale rispetto al vivere quotidiano,in poche parole tutto era RITO mai celebrazione.si celebrava il 4 novembre,non la messa.ogni messa,per dirla breve,ti dava le vertigini come il miracolo di san gennaro.non parlo sotto l'aspetto dogmatico,ma sotto quello dell'impatto emotivo-spirituale.per questo era la quintessenza del cattolicesimo e per questa ragione e' stata modificata,per avvicinarci ai protestanti,che sono agli antipodi da noi in tutto.anche qui non mi riferisco all'aspetto dogmatico,ma a qualcosa che PREESISTE all'intelletto e che e' un complesso miscuglio di sensibilita' e raziocinio,frutto della storia e del divenire=TRADIZIONE, che ci da un carattere particolare e distinto.per questo e' stata completamente distrutta l'antica messa.i meno malevoli parlano di un generoso avvicinamento ai protestanti.i piu' malevoli parlano dell'avvio ad una nuova religione mondiale.Dio solo sa la verita'.E' un fatto da tenere in considerazione che i contro,sinora,sono stati,comunque,piu' dei pro.mi scusi se l'ho annoiata.

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  27. Per buona parte condivisibile il lungo intervento di anonimo. Voglio considerare solo una scivolata, però, l'infelice paragone della riforma musicale/liturgica con l'olocausto.

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  28. Per favore Anonimo ex dominicano, non fare con la tastiera quello che Bugnini ha fatto con la liturgia: ricordati delle maiuscole e non solo delle minuscole, degli spazi dopo le virgole e, almeno qualche volta, dei capoversi. Grazie

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  29. Caro Anonimonon,chiedo scusa per la mia imperizia all'uso del pc,aggravata da problemi di vista.In un'epoca che vede cardinali erranti le latine concordanze "qui sibi nomen imposuit benedictI" e vescovi,docenti alla lateranense,prossimi alla sacra porpora,dire "Gesu' nato a NAZARETH",ho ragione,pur reo,di far conto sulla Sua indulgenza.Sarei infinitamente grato a chiunque leggesse,se trovasse il modo di postare(cosi' si dice?)il meraviglioso sonetto dell'Alfieri sul culto cattolico,quello che inizia"alto,devoto,mistico,ingegnoso,grato alla vista,all'ascoltar soave,di puri inni celesti armonioso,e'il nostro culto,amabilmente grave...."e qui la memoria si inceppa in modo peggiore del pc.se lo facesse la redazione sarebbe ancora meglio.questo sonetto,riaffioratomi in mente stamane,dice in maniera eccelsa cio' ch'io iersera cercavo di esprimere.E pensare che fu scritto da un massone,tanta era l'evidente,monumentale,veneranda bellezza delle sacre pompe.Grazie.Un caro saluto.Teniamo duro.

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  30. Sono cose da tedeschi, solo loro sono capaci di raggiungere certi livelli di idiozia.Siete mai stati a teatro in Germania? avete presente gli allestimenti delle opere, la regia, ecc? Siamo là: incapacità di capire la situazione, il luogo, il fatto, e prima di tutto un gusto grossolano,teutonico.

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