Se chiedessimo a dei fedeli, che escono dalla chiesa dopo aver partecipato ad una S. Messa, di spiegarci a che cosa hanno partecipato, probabilmente ci sentiremmo dire: "Alla Messa". Cioé? "alla cena col Corpo di Cristo... alla celebrazione della Liturgia della Parola di Dio …. alla predica del Parroco...". Probabilmente pochi ci ricorderebbero di aver partecipato al Sacrificio Eucaristico. Stiamo diventando tutti protestanti? Infatti, i protestanti rifiutano il carattere di Sacrificio, affermando che l'unico sacrificio, irripetibile, é quello della Croce.
Questo non é solo nel senso comune, dovuto anche all'interpretazione negativa della parola "sacrificio" (azione cruenta per placare le divinitá), ma anche in qualche teologo che sottolinea eccessivamente la componente del "Dono di Dio" (discendente) a scapito dell'offerta (ascendente) o altri premono il tasto "Delete" sull'intera teologia tridentina e fanno diventare il sacrificio un memoriale; certamente la Santa Messa è memoriale, ma non solo.
"Nell’ambito della scienza delle religioni, il mio venerato Maestro mons. Giuseppe Graneris ha dimostrato, sulla scia di sant’Agostino e di san Tommaso d’Aquino, che il fine del sacrificio e il significato originario della stessa parola "immolazione" (il senso della parola proviene dall'uso, proprio della religione romana di cospargere la vittima sacrificale con la mola salsa, mistura di farro tostato e sale preparata dalle Vestali in tre particolari giorni dell'anno sacrale: immolare est mola, id est farre molito et sale, hostiam perspersam sacrare, Festo, De verborum significatu, p. 97 Lindsay, sv. Immolare), non è la distruzione, ma la trasformazione della vittima, renderla sacra (sacrum facere) trasferendola nella sfera divina: è un dono fatto a Dio in segno della propria assoluta sottomissione. Non si offrono, infatti, a Dio soltanto animali, ma anche i frutti della terra (cfr. Gn 14,18; Eb 5-7), specialmente le primizie. La mactatio è solo il mezzo per realizzare un’offerta. La morte di Cristo poi è la conseguenza del peccato degli uomini (Rm 5,12; 6,23; Fil 2,8; Gv 1,29), ma anche il mezzo del passaggio di Gesù al Padre (Gv 13,1)." [Cisar Ivo, Palestra del Clero, 73 (1994), 215-217].
...la divina sapienza ha trovato il modo mirabile di rendere manifesto il sacrificio del nostro Redentore con segni esteriori che sono simboli di morte. Giacché, per mezzo della transustanziazione del pane in corpo e del vino in sangue di Cristo, come si ha realmente presente il suo corpo, così si ha il suo sangue; le specie eucaristiche poi, sotto le quali è presente, simboleggiano la cruenta separazione del corpo e del sangue. Cosi il memoriale della sua morte reale sul Calvario si ripete in ogni sacrificio dell'altare, perché per mezzo di simboli distinti si significa e dimostra che Gesù Cristo è in stato di vittima [Pio XII, Mediator Dei, 4].
….L'augusto Sacrificio dell'altare non è, dunque, una pura e semplice commemorazione della passione e morte di Gesù Cristo, ma è un vero e proprio sacrificio, nel quale, immolandosi incruentamente, il Sommo Sacerdote fa ciò che fece una volta sulla Croce offrendo al Padre tutto se stesso, vittima graditissima [ibid., 2]
Dottrina e canoni sul santissimo sacrificio della messa.
Il sacrosanto concilio ecumenico e generale Tridentino, riunito legittimamente nello Spirito santo, sotto la presidenza degli stessi legati della sede apostolica, perché sia mantenuta nella chiesa cattolica e conservata nella sua purezza l’antica, assoluta, e sotto qualsiasi aspetto perfetta dottrina del grande mistero dell’eucarestia contro gli errori e le eresie, illuminato dallo Spirito santo, insegna, dichiara e intende che su essa, come vero e singolare sacrificio, sia predicato ai popoli cristiani quanto segue.
...Questo Dio e Signore nostro, dunque, anche se una sola volta si sarebbe immolato sull’altare della croce, attraverso la morte, a Dio Padre, per compiere una redenzione eterna; perché, tuttavia, il suo sacerdozio non avrebbe dovuto tramontare con la morte, nell’ultima cena, la notte in cui fu tradito, per lasciare alla chiesa, sua amata sposa, un sacrificio visibile (come esige l’umana natura), con cui venisse significato quello cruento che avrebbe offerto una sola volta sulla croce, prolungandone la memoria fino alla fine del mondo, e la cui efficacia salutare fosse applicata alla remissione di quelle colpe che ogni giorno commettiamo; egli, dunque, dicendosi costituito sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedech, offrì a Dio padre il suo corpo e il suo sangue sotto le specie del pane e del vino, e lo diede, perché lo prendessero, agli apostoli (che in quel momento costituiva sacerdoti del nuovo testamento) sotto i simboli delle stesse cose (del pane, cioè, e del vino), e comandò ad essi e ai loro successori nel sacerdozio che l’offrissero, con queste parole: Fate questo in memoria di me, ecc., come sempre le ha intese ed ha insegnato la chiesa cattolica....CANONI SUL SANTISSIMO SACRIFICIO DELLA MESSA
1. Se qualcuno dirà che nella messa non si offre a Dio un vero e proprio sacrificio, o che essere offerto non significa altro se non che Cristo ci viene dato a mangiare, sia anatema.
….
9. Se qualcuno dirà che il rito della chiesa Romana, secondo il quale parte del canone e le parole della consacrazione si profferiscono a bassa voce, è da riprovarsi; o che la messa debba essere celebrata solo nella lingua del popolo; o che nell’offrire il calice non debba esser mischiata l’acqua col vino, perché ciò sarebbe contro l’istituzione di Cristo, sia anatema.
Questa offerta di noi stessi s’inizia nell’offertorio in cui la Chiesa presenta, in segno della propria offerta, i suoi poveri doni di pane e vino. Questi poi vengono trasformati, (transustanziati) nella consacrazione, e così devoluti nella sfera divina, divenendo corpo e sangue di Cristo. Ma nel momento stesso e con l’atto stesso con cui si perfeziona il sacrificio della Chiesa (in tale senso "assoluto"), esso diventa tutt’uno con il sacrificio di Cristo, sacramentalmente presente e operante (sacrificio relativo). Cosí, anche le nostre persone "passano" nella sfera divina, in qualità di figli di Dio Padre, destinati alla risurrezione futura, della quale l’eucaristia è il germe. Effetto del sacrificio, quindi, è la vita divina in noi (grazia), mentre mezzo ne è la morte al peccato.
CANONI SUL SANTISSIMO SACRIFICIO DELLA MESSA
RispondiElimina1. Se qualcuno dirà che nella messa non si offre a Dio un vero e proprio sacrificio, o che essere offerto non significa altro se non che Cristo ci viene dato a mangiare, sia anatema.
Questo viene detto da quaranta anni da Kiko Arguello e la sua combriccola nel Cammino Neocatecumenale: Leggere catechesi sull'Eucarestia, http://www.mariamadremia.net/fase%20di%20conversione/camminocatechesi.html,
e il Vaticano anziche' porre rimedio a questo scempio a avvallato con uno statuto sconcertante, perche' rimanda tutti gli articoli a questo tipo di dottrina, e un mandato missionario per la cosidetta nuova evangelizzazione, ad una setta che altro non fa che continuare ad ingrandire la propria chiesa fondata dal falso profeta Kiko Arguello
Gianluca Cruccas
Ecco quanto Kiko Arguello va attualmente predicando per “salvare” l‟Europa:
RispondiElimina(Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo). (Kiko Arguello, annuncio di Quaresima 2008, Spagna)
Nelle sue catechesi insegna:
“Perché capiate ciò che desidero dirvi, dato che voi avete idee più chiare sul sacramento dell‟Eucarestia, pensate che c‟è stata un‟epoca nella quale l‟Eucarestia è stata vista quasi esclusivamente dal punto di vista del sacrificio, tanto è vero che abbiamo chiamato l‟Eucarestia: il Sacrificio della Messa” (OR, p. 162). “Così troviamo che entrano nella Liturgia tutta una serie di idee delle religioni naturali: offrire cose a Dio per placarlo; sacrifici, agnelli, offerte varie… Adesso questa gente che entra in Chiesa… comincia a vedere nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani” (OR, p. 320)… E ancora :
“Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nella Eucaristia cristiana. Forse che Dio ha bisogno del Sangue di Suo Figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio alla maniera degli dèi pagani… Ma le cose non stanno così. Dio, in Cristo, dice San Paolo, stava riconciliando il mondo in noi. Non perché Cristo placa Dio in qualche modo, 4
ma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; aveva bisogno di dimostraci che anche se ammazzavamo Suo Figlio continuava ad amarci. Dio stava riconciliando il mondo con sé attraverso Gesù Cristo. E‟ il mondo che aveva bisogno di scoprire l‟amore di Dio” (OR, p. 333).
E ancora:
“Non si tratta di spiegare con la ragione i sacramenti … altrimenti Dio ci avrebbe dato la filosofia per spiegarci quello che è Lui” (OR, p. 326). “Il pane è per il banchetto … La presenza reale è sempre un mezzo per condurci al fine, che è la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione del Mistero Pasquale. “Invece da Trento in poi si celebrerà l‟Eucarestia per consacrare e avere presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo. “In molti conventi di monache si dice la messa per riempire il tabernacolo. Abbiamo trasformato l‟Eucarestia che era un canto al Cristo glorioso, nel divino prigioniero del tabernacolo. “La riserva era per gli infermi … ; allora li si faceva partecipare, comunicare con l‟Eucarestia, con la Pasqua, con la Festa, che hanno celebrato in assemblea tutti i fratelli, per mezzo delle specie. E‟ come quando uno non ha potuto partecipare a delle nozze e gli conservano un pezzo di torta perché partecipi al banchetto. Ma più di questo è l‟intera celebrazione eucaristica in funzione della quale sono le specie” (OR, pp. 329-331). “… In un certo momento, per esempio, fu necessario insistere contro i protestanti sulla presenza reale. Ma una volta che questo non è più necessario, non bisogna insistervi più. Perché quel momento storico è passato. Perché se mette qualcosa come contrappeso sulla bilancia, perché non si sbilanci, una volta che il peso opposto è scomparso, non bisogna conservare il contrappeso perché se no si sbilancia dall‟altro lato. Se le cose stanno come devono essere, non bisogna insistervi più” (OR, pp. 333-334).
Piu chiaro di cosi’?...
Gianluca cruccas
Nelle celebrazioni liturgiche i NC seguono i riti fissati dai loro “liturgisti”, senza tener in alcun conto quanto stabilito dal Vat. II e dal Diritto Canonico, dall'unica autorità che solo nella Chiesa può dare disposizioni sul modo di amministrare i sacramenti (SC 22). Aboliscono il Gloria e il Credo (OR, p. 328). Le monizioni che si possono premettere alle letture, anziché essere “brevi, semplici, fedeli al testo, preparate con cura, riviste dal sacer-dote celebrante, che in forza della sua ordina-zione sacerdotale ha il compito magisteriale di annunziare e spiegare la Parola di Dio” (“Praenotanda”), sono spesso improvvisate e prolisse. Dopo la proclamazione delle Letture seguono le “Risonanze” fatte dai presenti (vecchi e bambini compresi) nelle quali ognuno può dire ciò che crede d’aver capito. Escono così, sovente, affermazioni gratuite ed errate, senza che alcuno possa replicare. Il sacerdote conclude le risonanze, ma senza commentare o correggere le altre. Le disposizioni liturgiche riportate dal Messale Romano prevedono atteggiamenti comuni del corpo che tutti i partecipanti al rito sono invitati a prendere, come segno d’unione all'assem-blea; ma i NC non le osservano. Anche quando vi sono banchi che consentono d’inginocchiarsi senza difficoltà, i NC
RispondiEliminanon si inginocchiano alla consacrazione (com’è stabilito dalle rubriche del Messale) né davanti al SS. Sacramento e ricevono la Comunione stando seduti.
Così hanno fatto nella Basilica di S. Giovanni in Laterano in Roma, celebrando la Messa di ringraziamento per l’approvazione degli Statuti ad experimentum ed anche ordinazione del 30.10.03. Cinquemila persone, circa, si sono comunicate stando sedute al loro posto tenendo fra le mani il pane consacrato fino al termine della distri-buzione del medesimo a tutti i partecipanti. A queste norme s’è adeguato anche l'eminentis-simo celebrante ed il suo delegato. L’Istruzione Generale della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei sacramenti, dice: “il Vescovo diocesano, primo dispensatore dei misteri di Dio, è anche „il moderatore, il promotore e il custode di tutta la vita liturgica... per cui tutte le celebrazioni solenni da lui fatte devono essere di esempio a tutta la diocesi” (art., 22). L‟uso del pane distribuito sulla mano inevitabilmente comporta la formazione e la dispersione (pur involontaria) di frammenti eucaristici che possono cadere sugli abiti o per terra. Per ovviare a questa profanazione, prima di raccogliere e gettare i frammenti nella spazzatura, i NC fanno fare ad un „Ostiario la preghiera di sconsacrazione. Questo è avvenuto più volte anche nella Basilica Cattedrale di Roma, S. Giovanni in Laterano, dove sono stati raccolti i frammenti lasciati per terra dopo le celebrazioni dei NC. Nonostante che il fatto sia stato ampiamente dimostrato ai dirigenti del Vicariato di Roma (ben 13 volte), con testimonianze e foto, la cosa continua a ripetersi senza che alcuno vi ponga rimedio; ma il Papa ricorda a tutti che la presenza di Gesù nelle specie consacrate perdura fintanto che sussistono le specie del pane e del vino: come ha insegnato il Concilio di Trento e tuttora insegna il CCC al n. 1377 (EE, 25).
Se questo accade in San Giovanni in Laterano, quale sarà il loro prossimo passo: San Pietro?
Gianluca Cruccas
ho letto cose incredibili da gianluca !!!!!!!
RispondiEliminaquesto KIKKO e gli NC , sembra di stare in un giardino zoologico !!!!
sconsacrare il pane con delle formule apposite !!!! anzi che non è stato dato alle galline .
una volta , tradizione popolare prima di gettare via il pane e quando era solo strettamente necessario , lo si baciava , in ricordo dell' EUCARESTIA .......
GIOV . credo ''RACCOGLIETE TUTTI GLI AVANZI PERCHE NULLA VADA DISPERSO ,,
pregherei un catecumenale se è presente in
questo blog , di darmi spiegazioni sulla REGALITA' DELL' EUCARESTIA ,, ma sento già un digrignar di denti .
La "messa" neocatecumenale è una pagliacciata persino rispetto alla più liberale delle interpretazioni del messale Novus Ordo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSe chiedete ad un adepto NC che esce dalla messa neocatecumenale "cosa hai vissuto?" ti risponderà "un banchetto di festa con i fratelli" o qualcosa del genere.
RispondiEliminaIl loro fondatore Kiko Argüello, nella lettera che scrisse il 17 gennaio 2006 a Benedetto XVI, affermò testualmente che la messa neocatecumenale serve per portare (i fedeli) dalla tristezza all'allegria.
Una messa-cabaret, insomma. Infatti al termine c'è anche il balletto (non sto scherzando).
La redazione ci rimproverà di nuovo di "arrivare" ai neocatecumenali, purtroppo non è possibile non farlo conoscendo le loro catechesi che, grazie ad alcuni fuoriusciti e confermate da chi il cammino lo ha fatto per diversi anni, sono uscite dal segreto ancora ufficiale tollerato dalla Santa sede in modo ingiusticabile, sconcertante e incomprensibile.
RispondiEliminaNon è possibile leggere ciò che insegna la Chiesa, ciò che ordina la Chiesa, ciò che condanna la Chiesa, e non avere il cuore che si stringe ed una domanda assillante che sale e si impone: ma come siamo potuti arrivare a questo punto,come abbiamo potuto arrivare al punto di riconoscere un gruppo come itinerario di formazione cattolico, con quei testi, con quel rito?
Poi possiamo anche dirci che quello è uno dei frutti della rivoluzione postconciliare, potremmo dirci che quando un sondaggio francese ci dice che il 67% dei cattolici non crede più alla Presenza reale di Cristo nell`Ostia consacarata cosiccome 23% dei sacerdoti, la situazione è grave e i danni profondi...MA....il cammino neocat è stato riconosciuto malgrado i suoi errori dottrinali manifesti e conosciuti dalle autorità, malgrado il suo rito sincretistico, questo è incomprensibile!
Dobbiamo oggi accettare che solo i numeri contano?
Che la retta Dottrina e la divina Liturgia sono diventati secondari?
ma ne è stata consentita A SAN GIOVANNI IN LATERANO , CHIESA DEL VESCOVO DI ROMA .
RispondiEliminaforse ne è stato consentito l' uso per far contento chi e da chi ??? chi avrebbe altrimenti fatto i capricci ???
ma LA VERITA' , esiste ancora ??? o è una baggianata ?? si deve accontentare tutti ?? siamo tutti uguali ?? vediamo di andare d' accordo ???
SI LUISA contano SOLO i numeri , non dimenticare che la CHIESA che NON è una societa' democratica . Fu democraticizzata da PAOLOVI buon anima .
RispondiEliminala mia ammirazione per i '' LEFREVIANI ,, cancro della CHIESA , sta proprio nel fatto che sono persone di principio .
non cercano di far valere il proprio credo , che è la VERITA da duemila anni a questa parte fino a prova contraria , solo perchè ciò è valido , perchè è la massa che lo dice che lo sostiene .
NO !! possono essere uno , dieci , cento , mille , cosi e' stato , cosi è , cosi sarà . se ne ultrasbattono !!!!!!!!!
scusate il parlare spicciolo , ma credo di aver dato l' IDEA .
anonimo ,
RispondiEliminagià le messe correnti sono di uno squallore e di una tetraggine , figuriamoci quelle NC !!!!!!!
ma io dico piuttosto , ma GESU' , dopo essere stato ridotto ad una piaga , inchiodato in croce per tre ore . certa gente se lo è dimenticato !!! .
abbiamo bisogno di psicologi perchè qualcuno nel sentirlo raccontare rimanga traumatizzato ??
o forse meglio va passando di moda , e lo comincio a credere !!!!!!!! ......
Le Sacre Specie raccolte colla spazzatura e gettate nell'immondizia,per giunta della prima chiesa del mondo(mater et caput.....).La notizia e' vera ed azzera qualsiasi inutile ciancia accomodatizia sul presente:nella Chiesa avviene oggi qualcosa di peggiore dell'apostasia e dell'abominio della desolazione,con buona pace di papa,infallibilita'e compagnia cantante.I fatti,i soli fatti-e volete piu' di questo?-dicono a me,pur pigramente riluttante ad ammetterlo,che la Chiesa e' in piena sede vacante da anni.Spero che gli ultratradizionalisti si mantengano lontani da ogni contaminazione con questa congrega di Satana.
RispondiEliminaanonimo NON esistono ultratradizionalisti , vacci piano , se li conosci fa dei nomi , io NON NE vedo ne so la loro identità
RispondiEliminaA Vittorio.Lefebvre aveva previsto tutto questo.Ed ebbe quel coraggio che a noi manca,anche se,scrutando nel fondo della nostra coscienza,sappiamo BENISSIMO dove sta Dio e la Verita'.Altro che Magisteri straordinari ed ordinari e concili ed ermeneutiche.La Dottrina Cattolica e' CLARITAS e non garbuglio ermeneutico.
RispondiEliminaPer fortuna ci sono,quale che sia la loro identita'.Sono quelli che hanno rinunciato a intavolare qualsiasi discussione con la Chiesa Apostata.
RispondiEliminaCondivido l'articolo!
RispondiEliminaUnico appunto: potevate citare qualche documento del Vaticano II!
Per il resto: anche i neocatecumenali ritorneranno all'ortoprassi.
I passi per il loro recupero sono già fissati.
Piero
CIAO ANONIMO
RispondiEliminaio non so chi sono ne che cosa vuol dire ermeneutica , magisteri , ordinari straordinari , ecc ne spreco il mio tempo come minimo nel cercarne il loro significato sul dizionario .
l' unico vero baluardo della mia vita è IL SACRATISSIMO CUORE DI GESU' ,
e non voglio saperne ne di aggiornamenti ne dei vari mettiamoci in riga coi tempi che corrono .
ma perche la CHIESA è diventata uno stress .
pubblicità ......... per combattere gli stress della CHIESA , adererite a ...........
ecco siamo a questo punto , ne piu ne meno .
Caro Anonimo 10:22
RispondiEliminaChiunque, come noi, è venuto a contatto con certe realtà e vive lo sconcerto lo sgomento il disorientamento bene espressi da Luisa e in più il dolore di constatare l'apostasia presente nella Chiesa, non solo a causa dei neocatecumenali che ne sono un'espressione tanto inquietante quanto potente, può cadere in una tentazione come la tua.
Ma anche se siamo un 'piccolo resto' dobbiamo stringerci intorno al Vicario di Cristo, il nostro Papa, che sta facendo di tutto per restaurare. Possiamo notare che lo fa non correggendo energicamente, come vorremmo, ma indicando suggerendo, mostrando, ma se cominciassero sacerdoti e vescovi ad ascoltarlo e ad imitarlo, le cose di sicuro comincerebbero a raddrizzarsi!
Solo il Signore sa perché sta permettendo tutto questo. Forse per mettere alla prova la nostra Fede e purificarla da tante sovrastrutture, indifferenze, superficialità?
Continuiamo a custodirla a pregare e a sperare. Dovrà pur passare la generazione de-formata e speriamo che fiumi di Grazia nutrano le buone volontà di questa e della prossima attraverso il vero culto restaurato e vivo
per anonimo ....... non ne conosco i nomi ....
RispondiEliminasaranno quattro gatti
(Intervista tratta da : http://korazymneocat.blogspot.com/2008/06/cammino-neocatecumenale-giallo- in.html) Ecco che Kiko "spiega" il motivo "teologico" della Comunione Neocatecumenale!!!!
RispondiElimina“Noi l'abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo – ha affermato - ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue. Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea , con il pane azzimo a significare la schiavitù e l'uscita dall'Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa”. E qui, aprendo una lunga parentesi, l'iniziatore ha riassunto la sua catechesi sull'ultima cena, sul pane e sul vino: “Quando nella cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando si parla della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c'è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell'uomo all'egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l'umanità). Più tardi – ha continuato Kiko – i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino. Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati”. “Abbiamo scelto di fare la comunione seduti – ha affermato Kiko avvicinandosi al cuore della questione - soprattutto per evitare che si versasse per terra il Sangue di Cristo. La nostra paura era che se si versasse il Vino per terra: se fosse successo per tre volte, saremmo stati denunciati e ce la avrebbero vietata. Invece, con il fedele seduto, questi ha il tempo – ha spiegato Kiko - di accogliere il Calice con tutta calma e senza movimenti bruschi, di portarlo alla bocca, di comunicarsi con tranquillità e in modo solenne”. “Seduti come seduto era anche Gesù”, ha specificato Carmen alla sua destra. Dal canto suo padre Mario Pezzi rilevava che la decisione originaria di comunicarsi seduti era stata presa di comune accordo con la Congregazione per il Culto Divino e con il Cardinal Mayer, prefetto tra il 1984 e il 1988.
Arguello ha insomma messo in evidenza soprattutto il fatto che Sua Santità, avesse dato il suo via libera a quella sorta di compromesso che prevede da un lato la Comunione in piedi, come richiesta dalla Congregazione del Culto Divino, e che dall'altro però esenta il Cammino dalla processione (ma se l’ha chiesta il Papa stesso!), che la lettera di Arinze invece imponeva. “Ora è il Papa a dover combattere con Arinze!” esclamava Kiko in conclusione, senza specificare nulla – ancora una volta – riguardo a presunte differenze fra “pane” e “vino”.
QUESTA E' L'INTERVISTA FATTA DA kIKO SUBITO DOPO L'APPROVAZIONE DEL SUO STATUTO, CHE CONFERMA IL FATTO DI QUELLO CHE AVVIENE DENTRO LE COMUNITA' CN, I VESCOVI OGGI SI CHIEDONO COME MAI LA GENTE NON COGLIE IL SENSO DELLA LITURGIA? MA SE LORO STESSI AVALLANO CODESTE PRATICHE SENZA PORVI RIMEDIO, UNA SOLA CERTEZZA RIMANE, L'INTERVENTO CERTO DEL SIGNORE CHE SALVERA' LA SUA CHIESA, SI LA SUA NON QUELLA INVENTATA DA CODESTI PERSONAGGI, (A TUTTI I LIVELLI).
Gianluca cruccas
Per il resto: anche i neocatecumenali ritorneranno all'ortoprassi.
RispondiEliminaI passi per il loro recupero sono già fissati.
Piero
a questo proposito sarebbe bene leggeste qui
la loro ortoprassi si chiama 'mimetizzazione'
caro gianluca
RispondiEliminaho appena letto due righe del tuo post .
non sono andato avanti , non voglio farmi prendere un colpo apoplettico ......
ma io dico la tracotanza e la sfacciataggine la presunzione di certa gente ..... e si parla di scomuniche , di cattolici anormali , di ordinazioni illegali (parlo dei lefreviani )........
caro MIC
RispondiEliminache fa il camaleonte ????????????
E la questione che aggrava ancora di più la sua situazione è che sta usando in maniera indebita nome del Santo Padre, come se Lui fosse d’accordo con lui difatti nella stessa intervista ha affermato:
RispondiElimina“Sappiamo che il Papa vuole ora che anche le catechesi diventino pubbliche, indipendentemente dagli studi degli altri dicasteri: un desiderio, quello del Santo Padre, – dice Kiko – che ci è stato confermato dal segretario sostituto di Stato, mons. Filoni”. “Non sappiamo con quali tempi, dunque, ma presto la pubblicazione degli Orientamenti alle equipes di catechisti sancirà l’ultima fase del percorso di approvazione dei contenuti teologici del Cammino”. “Ad esaminare le nostre catechesi – continua Kiko – fu una Commissione presieduta da mons. Tarcisio Bertone, all’epoca segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, affiancata da una nostra Commissione. Hanno rivisto tutto, e approvato tutto”.
Queste dichiarazioni infine confermano il fatto ormai pubblico che Kiko Arguello e la sua cerchia più ristretta (compresi Cardinali, Vescovi e Sacerdoti compiacenti), usino il Suo nome in maniera indebita, facendo credere che il Santo Padre sia favorevolissimo alle loro evidentissime eresie.
Gianluca Cruccas
Ricordando tutti i tentativi di correzione che i Papi hanno promosso al fine di riportare questa pericolosa setta cresciuta come una serpe in seno alla Chiesa, corrompendo piccoli e grandi, tentativi tutti vanificati dalla costante disobbedienza, nonchè spesso da aperte sfide di Kiko al Papa, scherni e beffe malcelate che sono anche troppo eloquenti
RispondiElimina(come dire: "I veri potenti alla fine siamo noi!"),
finte obbedienze e trasgressioni e celebrazioni simil-giudaiche con danze davidiche, consacrazioni simboliche con dispersione e profanazione delle Sacre Specie
- perchè Kiko insegna agli adepti
la TRANSIGNIFICAZIONE! -
e banchetti con i fedeli seduti alla "tavola calda"
(preveggente Guareschi!),
e sapendo che tutto questo continua
perchè gli abusi dottrinali, liturgici, catechetici, psicologici col plagio delle menti
e intimidazioni e vincoli ricattatori...
TUTTO si svolge dietro porte chiuse
dentro le quali NESSUNO VIGILA
e nessuno opera fattivamente per stroncare gli abusi...
si può solo ricordare quella tagliente parola di Nostro Signore:
"Chi fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano scoperte. Invece chi fa la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Quando, ci chiediamo, si decideranno i responsabili ecclesiastici in alto loco ad obbligare che siano aperte quelle porte e che tutti escano dalle ombre segrete, perchè le loro parole e opere siano esaminate e vagliate alla Luce del Magistero bimillenario, e CORRETTE in maniera definitiva e soprattutto affinchè
non siano più ingannate e intrappolate e fuorviate le anime dei piccoli fedeli ignari che si affidano a pastori settari ed eretici?
Quando?
Giungono bene a questo proposito
le Letture e il Vangelo di oggi!
I passi per il loro recupero sono già fissati.
RispondiEliminaPiero
i passi per il recupero erano già fissati dal primo statuto, nonchè da quello recente + la lettera di Arinze.
Bastava applicare quelli, rimasti sempre lettera morta perchè altrimenti la loro identità (leggete l'articolo che ho linkato)verrebbe meno.
Ribadisco che ora stanno perfezionando la MIMETIZZAZIONE con ogni mezzo possibile, ma all'interno nulla è cambiato e nulla cambierà. Tra loro vige il segreto verso l'esterno, e dall'esterno chi può controllare?
Celebrano e vivono rigorosamente "a porte chiuse"!
Ti dicono: devi convertirti (al Cammino naturalmente, anche ai sacerdoti e religiosi), se non "fai" il cammino non puoi capire.
C'è chi ha provato a farlo, ritenendo di poter approfondire la propria fede, ma ne è uscito inorridito, conoscendo gli insegnamenti della Chiesa e non essendo soggetto manipolabile
Certo che ha detto bene ieri il prof. Pastorelli:
RispondiElimina"Se (qualcuno dice che) l'unico frutto del Concilio è il Cammino, allora vuol dire che l'albero è tossico!"
Io allora vorrei che persone preparate e competenti volessero finalmente, dopo 40 anni di
disquisizioni e controversie sulle svariate "ermeutiche" conciliari,
dopo infiniti discorsi "tecnici", elencare e spiegare a pro dei fedeli meno dotti, quindi con la massima SEMPLICITA' Qualità che il linguaggio della Chiesa Maestra sembra aver perduto,
QUANTI E QUALI SIANO
pardon...
RispondiEliminaQUANTI E QUALI SIANO
i buoni frutti del
Concilio Vaticano II:
probabilmente sarà un elenco più veloce che non quello degli effetti negativi.
Mi sbaglio?
e si parla di scomuniche , di cattolici anormali , di ordinazioni illegali (parlo dei lefreviani )........
RispondiEliminaquesto è un PARADOSSO abominevole!
scusate gente ....
RispondiEliminasembra mi si sia incantata la puntina ......
e solo per rilevare '' i lefreviani , cancro della CHIESA ,, ....... ma indovina , con certa gente in giro ......... non vi sembra la prova del 9 ....
caro mic
RispondiElimina........ chi è e che fa il camaleonte ???? ......
Insomma il Papa da un ordine, gli iniziatori del cammino gli rispondono...questo sì... questo no, per la Comunione continueremo a fare a modo nostro, il Papa ordina, Arguello disobbedisce e fa circolare nelle sue comunità la sua risposta al Papa che assume valore di norma...non la parola, la prescrizione del Papa ma quella di Kiko Arguello ha valore di norma alla quale obbedire.
RispondiEliminaCosì è sempre stato, così è e così sarà.
È da notare , dal momento che parliamo della Santa Messa, che la disobbedienza la più grave è stata ed è quella dei presbiteri neocatecumenali che hanno obbedito a Kiko Arguello e non al Papa.
E come stupirsene quando si sa che i seminaristi dei Redemptoris Mater fanno il cammino, sono sottoposti al potere dei catechisti neocat ai quali devono obbedienza, catechisti che continueranno a seguirli e formarli anche dopo la loro ordinazione?
Sono fatti così enormi, così gravi, così sconcertanti, che personalmente non trovo più le parole per definire la mia incomprensione, il mio sgomento davanti al misterioso potere di questo gruppo.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/46462
La crisi della Chiesa è veramente drammatica, se pensiamo che hanno approvato una setta, come quella dei neocatecumenali. Una setta che pratica un rito proprio, inventato di sana pianta dal loro fondatore, Arguello, che sembra essere l'incarnazione dell'Anticristo.
RispondiEliminaC'è da rabbrividire, se pensiamo che questi personaggi, stanno propagando ogni genere di eresia all'interno della Chiesa, mettendo a rischio di dannazione eterna, le anime di moltissime persone. Preghiamo il Signore, perchè intervenga a liberare la Chiesa, dalla malvagità di questi uomini indegni.
........ chi è e che fa il camaleonte ???? ......
RispondiEliminacaro Vittorio,
-hanno librerie "cattoliche",
-Editrici "cattoliche",
-sponsor illustrissimi (Filoni, Rylko (ed altri) che certo rassicureranno il Papa sulla prassi recuperata, tanto chi verifica?
-giornalisti a Radio Vaticana e in molte agenzie di stampa
-se provi a denunciare le storture verificate dall'interno ti dicono che non è vero (ma non ti provano come e perché) e cercano di tapparti la bocca con 'siamo approvati' e con i 'frutti' (famiglie numerose, vocazioni, ecc.) ma noi conosciamo il rovescio della medaglia (guardati i link)
-si sono impadroniti della "lega eucaristica" (conosco la persona ultranovantenne che hanno circuito), hanno redatto un sito con tutti documenti più che ortodossi, ma la home che ha come sfondo un Cristo di kiko, ti porta all'Adorazione perpetua di S. Anastasia di Roma, che è un abominio per chi la conosce
-hanno redatto un blog "Camminare nella Chiesa) nel quale si sono serviti delle nostre denunce per correggere artatamente le storture dando un'informazione ingannevole
-....
vedete , vedi mic
RispondiEliminacome la massoneria si sia insinuata nella CHIESA .... IL MALE è FATTO E noi non ne vedremo risolti i problemi .
certe piaghe occorrerà anni decenni perchè si risolvano ....... io tremo per il dopo RATZINGER .....
CHE IL SIGNORE CE LO CONCEDA A LUNGO .....
confidiamo nel Signore che già ha salvato e salva e salverà la Sua Chiesa!
RispondiEliminaED il fatto
RispondiEliminache si sia '' CELEBRATO ,, in SAN GIOVANNI ,
LA TROVO UNA SFIDA , ED UNA SFIDA APERTA ......
DICHIARATA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
e facciamo del nostro meglio a partire da noi stessi e dalla nostra personale continua conversione!
RispondiEliminaE' vero: la sfida è aperta e dichiarata, caro Vittorio, e nella nostra esperienza ha assunto toni molto FORTI e noi, che eravamo partiti per dare un'informazione corretta, ci siamo travati in qualche modo 'militanti' nostro malgrado, solo seguendo l'evolversi degli eventi negli ultimi 3 anni.
RispondiEliminaMa noi non fronteggiamo né ci mettiamo contro nessuno, contestiamo le idee non condanniamo le persone, molte delle quali sono vittime (altre non so, ma non sta a me giudicare)
La vera sfida è quella di sempre contro le forze del male dentro e fuori di noi, ma noi non le fronteggiamo, né le sfidiamo: teniamo lo sguardo e il cuore e la mente e tutto il nostro essre rivolti e radicati nel Signore e TUTTO viene da Lui
ringraziamo il CIELO , se qualcuno vuole ridurre LA
RispondiEliminaCHIESA ad una BETTOLA ,
ADESSO SAPPIAMO E SO DOVE GUARDARE !!!!!!!!!
Un anonimo ha parlato di CHIESA APOSTATA.
RispondiEliminaE' un errore gravissimo, è la negazione dell'indefettibilità della Chiesa che è dogma di fede.
Attenti a trarre queste false conclusioni da "morte della Chiesa".
Altro è dire che nella Chiesa non mancano uomini, ecclesiastici ai massimi livelli che tradiscono la missione ch'è stata loro conferita.
Sono essi, al limite, gli apostati: la Chiesa non si identifica con loro, altrimenti sarebbe ben miserabile cosa.
La Chiesa si fonda su Cristo e, per partecipazione su Pietro. Pietro, abbiamo scritto tante volte, può sbagliare,entro precisi termini ed in particolari ambiti. ma non quando parla ed opera come Pietro Vicario di Cristo.
Evitiamo l'infallibilismo che è sostanzialmente un'eresia, ma evitiamo anche di parlare di apostasia della Chiesa.
Quanto scrive Gianluca Cruccas dovrebbe esser noto al Papa, il quale dovrebbe anche conoscere gli scritti sull'argomento del grande teologo p. Enrico Zoffoli. Ricordo che Ruini inviò al vecchio Zoffoli una lettera scortese, invitandolo a non anticipar condanne dell'Autorità; ma l'intrepido padre passionista rispose duramente riesponendo i motivi teologici e liturgici dell'eresia neocatecumenale e rivendicndo il suo diritto-dovere di informare l'Auorità ed i fedeli, per la salveza delle anime.
Purtroppo, l'Autorità pensa a scriver libri da dottore privato, di cui si può far a meno, mentre dovrebbe governar la Chiesa e, semmai, scriver da Papa, e di questo c'è assoluta necessità.
E' stato eletto per questo, non per mandar suoi scritti in libreria.
Il Papa, dice qualcuno, vuole correggere con esempio e con suggerimenti: abbiam visto in questi anni dove sfocia tale strategia: nei sempre più aggressivi tentativi d'annientamento della nostra santa religione, nell'erosione delle basi della Chiesa, nell'anarchia disciplinare e teologico-liturgica.
Richiamar il Papa all'azione energica è un nostro preciso dovere. Con tutto il rispetto. Paolo rimproverò Pietro, che tale rimase anche dopo il rimprovero.
Se il Papa, ex Prefetto della Fede, non interviene su argomenti e prassi che dovrebbero essergli ben noti, a cosa tende? In quali mani lascia la sua Chiesa? A quali lupi abbandona il suo gregge? Basta un motu proprio o un'enciclica? Questo far un passo avanti ed uno (o due?) indietro è deleterio: prediche, dolci richiami, è passato il temppo. Quando impugnerà lo spirituale scettro? Pur con tutto l'amore e gli auguri filiali, ma per quanto si potrà protrarre ancora la sua lucida vita?
In questi anni di pontificato, cosa è cambiato nella sostanza?
Il discorso ai conclavisti aprì il nostro cuore alla speranza d'un nuovo e proficuo corso: i giorni passano ed il cuor ha già cominciato a chiudere i battenti.
Speriamo di non dover girar la chiave ed aspettare, chi ci sarà, il successore.
In quali mani lascia la sua Chiesa? A quali lupi abbandona il suo gregge?
RispondiEliminaQuanti fedeli, a voce chiara o con un gemito muto interiore, si staranno ponendo questa terribile domanda?
A me sembra che si stia avverando,
e coinvolgendo la Chiesa tutta,
quella realtà di Passione annunciata da Gesù prima della Sua:
"Il Pastore è percosso, il gregge è disperso!"
Quando impugnerà lo spirituale scettro?
RispondiEliminaAh, professore...
Quante volte anch'io, negli anni della "primavera" postconciliare, ma soprattutto negli ultimi due decenni,
mi sono posta la stessa domanda!
Ma ho dovuto aspettare l'era informatica ed "internetica" per scoprire in qeusta sede ed apprendere come l'Autorità suprema, che una volta spettava al Papa, fosse stata abolita dal Concilio stesso, in favore della collegialità:
non più dunque GERARCHIA, ma
democrazia e, nell'esito attuale del collegialismo...
l'ANARCHIA!
Il Papa consoce bene il cnc, già da quando era in Germania, arrivato alla CDF immagino li abbia seguiti, accompagnati, discusso con loro, a modo suo abbia voluto suggerire più che imporre, facendo fiducia che i suoi consigli sarebbero stati ascoltati e seguiti, ha voluto che le catechesi orali ritrascritte di Arguello siano consegnate ala CDF, da lì è cominciato un lungo lavoro di lettura ad opera di una commissione ad hoc che ha rivisto e corretto, ma, e sì c`è un MA, il signor Arguello ha rifiutato il risultato dei lavori perchè diceva non riconoscere più le SUE catechesi, come più tardi ha rifiutato la Liturgia cattolica, disobbedendo alle prescrizioni di Benedetto XVI perchè senza il SUO rito il cammino sarebbe finito.
RispondiEliminaDel resto, quando ha rifiutato, davanti all`allora cardinale Ratzinger, nel suo uffico, il lavoro di correzione della commissione, Arguello ebbe da dire..."il Papa è stato buonissimo", perchè non lo aveva gettato fuori dal suo ufficio!
E oggi? A che punto siamo?
I testi corretti, quelli che il Papa vuole siano pubblicati non lo sono.
Ciò non impedisce a Vescovi e parroci di continuare ad affidare ai catechisti neocat le catechesi in parrocchia, pur sapendo che quelle catechesi sfocieranno nella formazione di comunità che faranno il cammino a lato della parrocchia, che celebreranno le loro eucaristie nelle loro comunità, diverse a secondo del loro livello d` avanzamento nel cammino...nelle loro sale private, con i testi "segreti" di Arguello e con il rito di Arguello...
Mistero e scandalo.
Dante Pastorelli ha detto...
RispondiEliminaQuanto scrive Gianluca Cruccas dovrebbe esser noto al Papa, il quale dovrebbe anche conoscere gli scritti sull'argomento del grande teologo p. Enrico Zoffoli.
Carissimo Dante in realta' codeste informazioni sono gia' state mandate, in forma di lettera, in Vaticano personalmente da me e la mia fidanzata, nel 1 Ottobre 2007 e nel 23 Aprile 2008, le puoi trovare all'inirizzo:
http://www.mariamadremia.net/fase%20di%20conversione/lavoripersonali.html.
Per quanto riguarda padre zoffoli il Vaticano gia' nel 1996 e' venuto a conoscienza delle sue denuncie sul CN.
Cruccazs Gianluca
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaE' sintomo della gravita' dei tempi che il post della Redazione fondato sulla piu' autentica dottrina cattolica si sia trasformato in un OT sui NC.
RispondiEliminaL'esperienza evidenziata del post vale anche per me. Mi e' stato insegnato che la S. Messa era una cena, con riferimento alla tavola (con tanto di sedie) e al pane del fornaio.
Il fatto che abbia comunque scoperto il vero significato della Messa va secondo me ascritto alla divinita' della Chiesa.
Gli ultimi commenti mi hanno richiamato alla memoria le famose parole di Leone XIII.
Confido sempre nella preghiera.
FdS
Luisa ha detto...
RispondiEliminaIl Papa consoce bene il cnc, già da quando era in Germania, arrivato alla CDF immagino li abbia seguiti, accompagnati, discusso con loro, a modo suo abbia voluto suggerire più che imporre...
Cara Luisa cio' che dici lo stesso Arguello lo conferma dalle sue stesse parole detta nel 2006 in Spagna:
http://www.mariamadremia.net/index/bugie.html
In principio, iI cardinal Ratzinger aveva ricevuto tramite Mons. Cordes, alcuni libri di
certi signori che affermano tuttora che siamo eretici, come un certo ZoffoIi,
passionista, che prese iI testo e tirandolo fuori dal contesto diceva: "Nella pagina 37
Kiko dice 0 Carmen dice...", e prendendo quella Frase fuori dal contesto scriveva 5
pagine dicendo assurdità, Ci sono molti libri su quel filone ... Gli zoffoliani - i seguaci di
Zoffoli - quando andavamo a fare catechesi distribuivano opuscoli dove si raccontano Ie
eresie di un tale ... Inoltre Zoffoli scrisse un libro: "Eresie di Kiko Arguello" e un altro:
"Catechesi di Giovanni Paolo II e catechesi di Kiko Arguello", etc., come se questa
conflitto esistesse. Allora la Santa Sede che ci vuole aiutare, ci chiese se potevamo
elaborare una sintesi teologica. 10 dissi: una sintesi, mamma mia, una sintesi teologica
di quello che predica il Cammino! Perche eravamo spaventati : se davamo i testi alla
Dottrina della Fede non sapevamo come potevano rispondere, (come questa passionista
che bastava che 10 leggesse fuori dal contesto affinché trovasse dappertutto eresie, 0
cose COS" assurde), allora lo dicevo: come facciamo? - Allora sceglietevi un gruppo di
teologi che si siedano, e che mettano per iscritto quello che voi predicate.
Allora prendemmo Emiliano, chiamammo Ricardo Blazquez, chiamammo un gruppo...
e poverini !, si sana messi a scrivere un testa cos, grosso, un libretto cosi, e la Santa
Sede ha cominciato a rispondere male a quel Iibro: ed ora che mancava questa, a
mancava quest'altro... ma bene, alla fine, dopo cinque anni giunsero alia conclusione
che questa libretto era passabile e dove si metteva un po' di quello che diciamo della
sessualità, della croce gloriosa, ecc... Era una specie di riassunto fatto da Emiliano can
alcuni altri teologi. 10 dicevo: "E quello che cos'e? A cosa serve questa?". "Ah, la Santa
Sede vuole sapere se questa e quello che predicate e se ci credete".
continua...
RispondiEliminaI0 dissi: "Crediamo
in quello che dice iI Catechi-smo!". Non vi raccontiamo Ie sofferenze che abbiamo
vissuto in tutti questi anni. Vi dico solo, come aneddoto che quando abbiamo
terminato questa libretto, e la Santa Sede stava per riconoscerlo, - non vi ho raccontato
mai questa - risulta che monsignore Bertone, iI segretario, ci disse che questa Libro
sarebbe stato il Direttorio Catechetico dei catechisti. Come? Cioè, dobbiamo togliere la
nostra catechesi e questa mattone, cosi grasso, fatto per un teologo e quello che
devono studiare i catechisti? 51, 51, questa! Cioè, ci hanno detto che volevano sapere
quale e la nostra teologia ma non ci hanno detto che questa sarebbe state il Direttivo.
Insomma, potete immaginare ... ci danno appuntamento per I'incontro dell'approvazione
di questa libretto e, affinché la Santa Sede dicesse che non siamo eretici, che si trattava
di tutto questa, abbiamo I'incontro col cardinale Ratzinger. E, Carmen puo confermare,
in quella situazione Dio mi diede coraggio ... Dico al cardinale Ratzinger: "10 que! libra
non l0 riconosco!". Dice Ratzinger: "Come ha detto? Che non riconosce questa libro? Da
cinque anni lavoriamo ed ora lei dice che non 10 riconosce? Ma lei..., perche allora la
Chiesa si disinteressa di voi.. "10 in questa Libro non riconosco iI CNC! Quella e ‘una tesi
fatta male". Dissi questa davanti a Ratzinger. Ratzinger fu bravissimo, un altro mi
avrebbe cacciato dal suo ufficio.
Noi pensavamo fosse una sintesi teologica fatta da Emiliano che ha fatto quello che ha
potuto, poverino, ma non c'e chi possa leggerglielo. Inoltre, quel libro e’ gia sparito;
e come una tesi dottorale, un mattone (nel senso di gran volume) cose di Teologia,
dicendo un po' quello che dice la Chiesa sull'ecclesiologia, la cristologia. Potete
immaginare se quelle erano Ie nostre catechesi...
Quando ripenso a Papa Giovanni, che col Concilio volle inaugurare la nuova era in cui di fronte all'errore non bisognava correggerlo con fermezza, ma usare
RispondiElimina"la medicina della misericordia",
e vedo tutto quello che si è prodotto con questa "pedagogia",
mi viene in mente quell'antico
detto della sapienza popolare:
"Il medico pietoso fa la piaga cancrenosa" !
Cari Signori,ma ve ne rendete conto?La Chiesa in mano a certi Chico Arguello e Carmen.Ma siamo diventati proprio tutti pazzi?Ma cosa passa nel cervello del Papa?Eppure suona Mozart!l'Una Sancta trasformata in un baraccone di circo.San Michele,se esisti,intervieni!!!
RispondiEliminaIl mio "il papa dovrebbe ben sapere..." significava proprio quello che poi vien scritto.
RispondiEliminaCioè, insomma, è al corrente di tutto e lascia fare. O son altri che lo ingannano? Io non posso sapere. So soltanto che c'è un bubbone nella Chiesa e che nessuno corre ai ripari, salvo qualche parroco che vede invadere la sua parocchia, occupare la sua chiesa e, contro anche confratelli e superiori, chiude le porte in faccia a questo movimento.
Se il Papa ha dato ordini precisi che non vengono rispettatie se il Papa impone revisioni degli statuti e della catechesi che non vengon pubblicati, che s'aspetta?
Lo sa il Papa che i suoi ordini non sono eseguiti?
Quando parlo di crisi dell'Autorità mi riferisco anche a questo.
Il modo più semplice di uscirne è metter fuori della Chiesa il CN; oppure il Papa fa pubblicare dalle sue editrici la catechesi obbligatoria. Poi può benissimo, se vuole, tramite chi di dovere, venire a conoscenza dove si attua e dove no e cominciare a chiudere le varie "filiali".
In conclusione, nella gerarchia ad ogni livello manca la volontà non la conoscenza o il potere di intervento.
Misteri d'iniquità.
1. Se qualcuno dirà che nella Messa non si offre a Dio un vero e proprio sacrificio, o che essere offerto non significa altro se non che Cristo ci viene dato a mangiare, sia anatema.
RispondiEliminaMa...allora, se questa disposizione di quel Concilio era così chiaramente enunciata,
e se Kiko invece dice che non può esserci nella Messa un sacrificio, perchè se no sarebbe "un'usanza pagana",
perchè nessuno in tanti anni ha lanciato il DOVUTO ANATEMA contro la sua madornale eresia?
Nel Concilio Vaticano II c'era forse una disposizione contraria a quella del Tridentino, che aprisse la pista a tali catechesi eretiche
che ci tocca oggi sentire, da movimenti che si dichiarano cattolici?
Siamo giunti in una terra di nessuno dov'è vero e permesso
tutto e il contrario di tutto?
Dove la Verità e l'errore hanno pari diritto di cittadinanza, anzi la menzogna rovescia la Verità dal suo trono e vi si insedia, perchè agisce con violenza e grida più forte di lei?
Nell'anno del Signore 2009,
nella sua Santa Chiesa i lupi predatori di agnelli sono talmente potenti che possiamo solo prendere atto di tale detronizzazione
della Verità rivelata e tramandata nel Magistero Apostolico per 1935 (?) anni, e insediamento di "diverse verità" che ne hanno usurpato il trono, e che non abbiamo il coraggio di chiamare eresie, perchè...
"contro la forza la ragion non vale"?
?
?
Perchè il Concilio ha deciso di abolire dalla Messa la preghiera a S. Michele Arcangelo?
RispondiEliminaE se non l'ha deciso il Concilio, chi è stato, e perchè l'ha deciso?
Forse che da 40 anni i liturgisti vari e sacerdoti e prelati non credono più nè a Satana nè agli Angeli, nè a S. Michele?
O la Chiesa è al sicuro da certi pericoli delle tenebre e non ha bisogno di simili preghiere?
Io non ho studiato né da preti né da suore, ma alle scuole pubbliche, certo seguendo l'ora di religione. Andavo a Messa, e a sei-sette anni più o meno, sapevo già servirla e ne servivo tre o quattro la mattina presto, prima d'andar a ascuola, al convento dei PP Passionisti del mio paese, ch'era a due passi dalla mia casa, ed era zeppo di sacerdoti e semiaristi "maggiori"
RispondiEliminaPoi c'era l'Azione Cattolica, che non aveva fondi, ma santi sacerdoti che ci seguivano e a cui si potevan porre domande.
C'era anche Famiglia Cristiana che tale era davvero, con le risposte del padre e del teologo che in modo semplice proponevan la vera dottrina cattolica, né poteva esser diversamente sotto Pio XII. Erfa ortodossa, su quelle pagine, anche Adriana Zarri.
Ho così imparato, da questa esperienza comune a tanti ragazzi della mia età, cosa fosse la Messa. Poi, più adulto ho potuto approfondire, con altri sacerdoti in Toscana, ad es. alla Fuci, con mons. Gherardini, a Prato, ma le basi le avevo già. Alla prima comunione sapevo benissimo, io come gli altri bambini, oltre al catechismo essenziale, il significato autentico del Santo Sacrificio dell'Altare. E vedevo come la Messa veniva celebrata, imparavo il simbolismo dei gesti, che mi veniva spiegato, il valore del latino e della sedia gestatoria, tanto per far qualche esempio.
Poi venne la deriva, ma io avevo la mia àncora da cui mai mi sono staccato.
E' un piacere leggere una pagina don Ivo Cisar, un ottimo sacerdote, uomo di cultura, autore di vari importanti scritti, che proprio con un ampio saggio su nuovo e vecchio rito pubblicato sul mio bollettino, credo che abbia concluso la sua cospicua opera qui in terra.
Un bravo di cuore a Fontanini e alla redazione.
Se la mano del nocchiero è mite e delicata nel poggiare sul timone,
RispondiEliminaci chiediamo: quante mani arroganti si sovrappongono con garbata prepotenza alla sua e cercano di deviare la rotta da quella che sarebbe nella sua vera intenzione?
Era questo uno dei volti - il più vicino a lui - della "dittatura del relativismo" che all'inizio del suo pontificato egli in maniera velata denunciava?
?
Carissimo Dante,ricorderai senz'altro l'ultimo atto di "Traviata" di Verdi,quando l'Eroina dice "ma io ritorno a vivere,o goi" e non arriva a pronunciar la "a" che e' a terra seccata dalla tisi.E' un'immagine che mi sta davanti in questi giorni.Prima il Summorum e l'incenso.Ora i NC e la riabilitazione di Calvino.Dicci qualcosa.In questo deserto sconsolato ci e' di sollievo una tua parola.Quale altro abominio prevedi?Mi permetto di darti un consiglio:non ti sprecare a sviscerare se la Santita' di Nostro Signore(cosi' si diceva una volta)sa o non sa,e' fatica sprecata!"Oscar lo sa,ma nol dira',tralalala..."per rimanere all'amato Verdi.Eugenio
RispondiEliminaCARO INGENUO
RispondiEliminahai messi il dito sulla piaga .
questa CHIESA cosi autosufficente , da non aver bisogno dalla protezione di SAN MICHELE ARCANGELO !!!!!!!!!!!
SAN FRANCESCO ne era devotissimo , per non dire di PADRE PIO .
LEONE XIII il PONTEFICE del SACRO CUORE , ha visto come visione aleggiare sulla CHIESA il DEMONIO .
E Proprio il fatto che nessuno lo nomina è un suo volere preciso , puo agire senza tante scocciature .............
magari qualcuno si degnasse a darne un accenno , ma non si sente piu parlare delle ANIME DEL PURGATORIO , DELL INFERNO , DEL PARADISO , DEGLI ANGELI CUSTODI ,e inoltre , si va al MESE MARIANO , sulla MADONNA due paroline , alla novena dell 8 dicembre , idem , dove si celebra a giugno il SACRO CUORE , MENO CHE MAI .
E' TUTTA ROBA DEL PASSATO E' STATA gia MESSA IN VETRINA . SI sente solo parlare di CONVERSIONE , DI EVANGALIZZAZIONE , DI CVII SOPRATUTTO , lo mettono come il prezzemolo anche dove non c'entra un bel nulla .
Ringraziamo settanta volte sette il Signore che nel momento di maggior apostasia della sua chiesa ha dato il coraggio a Mons. Lefevbre di disubbidire per obbedienda al depositum fidei,alla tradizione Egli, attirandosi le ire di tutti i progressisti (che sono la spacie peggiore dei protestanti e degli atei) che si sono impadroniti della chiesa, ne ha salvato i riti e la dottrina. E' per questo che è tanto odiato. Ma verrà il giorno che la Chiesa lo riconoscerà come confessore della Fede.
RispondiEliminacaro Anonimo
RispondiEliminaquanti Santi ad insaputa della CHIESA sono gia' entrate
in PARADISO !!!
e quanti Santi e Persone Sante scomode e dimenticate !!!
Si sente solo parlare di conversione, di evangelizzazione...
RispondiElimina---------
Magari io potessi ancora sentire nominare queste cose! Sarebbero ancora due funzioni importanti della Chiesa apostolica, non ti pare?
In realtà ho dovuto sentire un'omelia sul Vangelo di oggi, che spiegava la pietà di Gesù per quelle folle venute ad ascoltare Lui e gli apostoli, con il dovere che noi cristiani abbiamo di aprirci alle problematiche sociali e di accogliere il più possibile i migranti: sono loro quella folla di cui Gesù ha pietà...!
E io mi chiedo: sì, ma...tutto qui il significato? Solo questo?
Allora usciamo dalla Messa più vuoti di prima, pensando:
"Signore, dove andremo? Tu solo hai parole di Vita eterna...e oggi il celebrante non me le ha date!"
GIOVANNA
RispondiEliminaCHI dice Messa lo fa come ritaglio di tempo , ora dai seminari escono manger .... di sacerdoti ne uscivano nel passato .
CI dobbiamo convertire !?!?!?
ma a che cosa !?!?!?!?
"Come sapra' nel 1974 la Congregazione per il Culto Divino, dopo aver parlato con gli iniziatori del Cammino, pubblico' una nota laudatoria firmata da Mons. Annibale Bugnini il quale viene criticato aspramente,se non addirittura vilipeso, dai tradizionalisti e considerato, ingiustamente, un criminale in modo vergognoso […] "
RispondiEliminadal blog di padre Matias Auge'
Il Vat. II non ha niente mutato della dottrina relativa alla S. Messa, ha solo enunciato alcune direttive di aggiornamento nel rito, in sé non pericolose né negative, da cui scaturì il Messale del '65 che, pur tra sforbiciate non necessarie, manteneva intatta la struttura e l'essenza della S. Messa "di sempre", come si usa dir per capirsi, tanto che il qui spesso citato mons. Lefebvre la introdusse nei suoi seminari e nele sue comunità.
RispondiEliminaI guai cominciarono dopo, quando si pose mano ad un'ulteriore revisione per raggiunger la nefasta opera del Consilium. Il povero Bugnini così vilipeso, apprendo dal qui ripeso blog di Augé, dai tradizionalisti, era proprio tanto santo e perseguitato? Non sarebbe stato inviato in fretta e furia fuori d'Italia se non avesse fatto qualcosa di grosso, del genere rapporti bbastanza stretti con la Massoneria.
Quindi il Concilio non ha autorizzato alcun abuso, né ha autorizzato a togliere la preghiera a S. Michele Arcangelo: è venuto questo taglio infame, da coloro che non credevano nell'inferno o se esisteva, era vuoto. A che scopo, allora, rivolger all'Arcangelo una preghiera-esorcismo?
La riforma la fece il Consilium, ma la volle Paolo VI. E' inutile cercar altri capri espiatori. A ciascuno il suo.
Semmai ci si potrebbe chieder perché il Papa si adeguò al lavoro del Consilium. Ed alle soglie di questa domanda è bene fermarsi e lasciar il giudizio a Dio.
Nel Concilio c'eran sì periti e padri di nome che volevan togliere il valore di sacrificio alla Messa, non per nulla v'eran i vari Skillebeex con la loro transignificazione e transfinalizzazione, condannate senza riserva da Paolo VI nell'infallibile Mysterium Fidei.
ogni volta che siparla di sacrificio della messa si parla di necocatecumenali.......infatti sono loro il maggiore esempio di come si possa stroppiare la messa nel modo peggiore!!!! tutte le critiche fatte ai parroci progressisit...sono sempre tutte valide contro il cammino neocatecumenale!
RispondiEliminama perché, esiste forse ancor oggi una liturgia eucaristica???? non mi pare, la cosa tragica e che la chiesa stessa "rinnega" se stessa non controllando l'applicazione delle proprie norme CHE ESISTONO! Proprio oggi ne ho scritto da me, sul mio blog, sul Santissimo che ormai viene dato in mano come niente fosse.... lo squallore è troppo!
RispondiEliminaPER FATTO PERSONALE
RispondiEliminaNel BLOG DI MATIAS AUGE', m'ha riferito un amico sardo,vengo chiamato in causa ed insultato da un esaltato neocat per il mio commento delle 16,19. Il poveretto mi fa pena, rimbambito com'è dalle ciance ereticali dei suoi maestri.
Quel che mi meraviglia è che il p. AUGE' che, peraltro, si presenta quale vittima sacrificale di questo blog, permetta certe aggressioni violente ed insensate.
Ho visto che la REDAZIONE di questo blog è intervenuta per stigmatizzare il fatto, e la ringrazio
Giorni fa, io scrissi di AUGE' che per me era un Carneade. E per me lo era, nel senso che io, nella mia ignoranza non ero al corrente neppure della sua esistenza. La nostra redazione m'informò ch'era un noto liturgista e professore non so più in quale istituto romano.
Fu mio dovere chiedere scusa, perché le mie parole potevano essser intepretate come un'offesa, mentre erano, come per don Abbondio, l'espressione dei miei limiti culturali.
Adesso voglio vedere se AUGE' avrà altrettanta buona educazione dinnanzi ad offese gravi ospitate dal suo blog.
Carissimi, mi permetto di aggiungere solo una piccola considerazione di metodo.
RispondiEliminaAppare evidente che il Kiko avrebbe materia sufficiente per fondare una comunita' protestante, magari pentecostale. Ma evidentemente non e' questo lo scopo, ne' la regia, ne' la strategia, che e' quella di installarsi nelle parrocchie (come frutto avvelenato del Concilio, ma pur sempre un frutto. Il deserto non fa propaganda) e addirittura sollevare dispute di cattolicita' dove sarebbe richiesta solo l'orazione a S. Michele Arcangelo.
Il problema, gia' da altri meglio di me evidenziato, e' che molti ecclesiastici cattolici oggi marciano sotto le bandiere di Satana sanza saperlo (nel migliore dei casi).
Infine, caro Prof.Pastorelli, commuove ma non sorprende che nel suo blog il P. Auge' difenda il povero mons. Bugnini (mi fa venire in mente il mausoleo all'indimenticabile sulla nota piazza moscovita). Anche in questo caso l'orazione a S. Michele Arcangelo e' d'obbligo.
FdS
A Dante Pastorelli. L'intervento "ingiurioso" nei suoi confronti ospitato nel mio blog è stato cancellato. Mi permetta però di ricordarle che Lei (e altri in questo blog) spesso e volentieri si scagliano contro i neocatecumenali distribuendo etichette di eresia con grande facilità. Lasciate questo compito a chi di dovere (alla Congregazione per la fede).
RispondiEliminaMi si accusa di difendere Bugnini. E' stato mio maestro, l'ho assistito nel giorno della sua morte e le accuse di massoneria contro di lui sono state da tempo smontate. Per quanto concerne l'allontanamento da Roma, è frutto anche di lotte interne alla Curia contro l'operato di Bugnini. Noto che mesi dopo l'allontanamento di Bugnini, Paolo VI ha continuato a difendere con vigore la riforma liturgica (soprattutto nel famoso discorso in occasione della creazione di nuovi cardinali...).
Pace e bene!
Matias Augé
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSono andata sul blog di Matias Augé che non conoscevo...ho visto la testimonianza entusiasta di quel neocatecumenale.
RispondiEliminaSenza entrare nellla"sostanza" delle sue parole, ho ritrovato le esatte parole di colui che sotto diversi nic e con sempre le stesse parole inconfondibili e con un`insistenza logorroica e logorante ha invaso vari blog legati alla Tradizione.
Vedo che ha trovato in Matias Augé un rifugio sicuro e accogliente.
Consiglio a Matias Augé, se non l`ha già fatto, di leggere le catechesi di Kiko Arguello e Carmen Hernandez, verrà così su che cosa si basa la magnifica, meravigliosa e sopratutto conforme fomazione cattolica di chi gli ha scritto.
Vedrà così che cosa auspica come formazione futura per i fedeli cattolici .
Purtroppo ed è DRAMMATICO tale formatione-deformazione è hic et nunc, e da più di 40 anni in qua, tollerata, legittimata e incoraggiata dalla nostra gerarchia ecclesiastica.
Scandalo e mistero.
Aggiungo, che il "caso" del cammino neocatecumenale potrebbe servire da esempio per uno studio e un`analisi approfondita sull`ermeneutica del Vaticano II.
RispondiEliminaContinuità...rottura?
Una cosa mi sembra di poter dire, anche se non sono un`esperta, e cioè che il cammino neocatecumenale NON sarebbe stato approvato prima del Vaticano II, non solo non sarebbe stato approvato ma sarebbe stato considerato eretico!
Che cosa è successo?
Che cosa è cambiato?
Inserisco qui questo commento che non mi è riuscito pubblicare sul blog di P. Augé
RispondiEliminaVorrei pregare P. Augé che, essendo uno studioso, certamente non vorrà fermarsi alla prima taverna, di volersi documetare su questo sito, che nulla ha a che vedere con i Tradizionalisti, anche se costruito da persone che amano la Tradizione autentica, senza preclusioni per il NO, affiancate da sacerdoti che lo celebrano (ma senza abusi)
http://www.internetica.it/neocatecumenali
l'intento non è di contrapposrsi ai neocatecumenali, tra i quali ci sono molte persone generose e in buona fede le quali, se non conoscono gli insegnamenti della Chiesa possono essere facilmente ingannati dalle dottrine giudeo-luterano-gnostiche dell'Arguello; il che è comprovato dai testi, anni fa segreti, ma ora ben noti (negli originali consegnati a sacerdoti da catechisti 'pentiti') e pubblicati nella sezione "documentazione" del sito.
Non contrapposizione, dicevo, ma informazione corretta su una realtà che ha una sua identità strutturalmente definita, gerarchie, insegnamenti, metodi, prassi, e infine ritualità, difformi da quelle cattoliche.
Se poi il cattolicesimo nella chiesa di oggi è un'optional, allora è tutto inutile e non resta che pregare Chi, solo, può salvare la Sua Chiesa
Voi di questo blog stigmatizzate l'assenza di riferimenti al sacrificio eucaristico. Lo fate con un linguaggio estrinsecista/aristotelico/scolastico/rubricista desueto e improponibile, che ignora l'evoluzione della stessa teologia. E' chiaro che dimostrate sempre più imbarazzo nei confronti del progresso degli studi teologici e vi limitate a riproporre pedissequamente i decreti conciliari o teorie vecchio stampo di 50 anni fa (tipo quella applicativa o quella della separazione delle specie), che i teologi migliori, anche quando di impronta tradizionalista, relegano tra le definizioni problematiche.
RispondiEliminaMa soprattutto dimenticate la contro-testimonianza che da il concetto di sacrificio.
Infatti tutti i sistemi di dominio hanno sfruttato a piene mani la cultura del sacrificio per sfruttare, opprimere, soffocare nel sangue la rivolta.
Se andiamo alle parole della bibbia, vediamo che l’ultima cena pasquale, origine prima dell'eucarestia, avviene all'interno della tradizione sacrificale criticata dai profeti; ma, c’è anche un elemento nuovo introdotto da Gesù che avrebbe potuto essere rivoluzionario se non fosse stato devitalizzato: l'identificazione fra pane e corpo e fra vino e sangue, la fusione cioè fra il sacro e la vita: «prendete e mangiate questo è il mio corpo». Questo racconto dell'ultima cena si diffonde oralmente fra piccoli gruppi di persone che vivevano al di fuori delle strutture sacrali: i primi cristiani furono cacciati via dal Tempio, non avevano sacerdoti, i loro ministri erano presbiteri, rifiutavano le parole sacrali e celebravano l'eucaristia in casa e non nel tempio.
Per il cristianesimo nascente non il sacrificio salva ma la condivisione.
Il messaggio dell'ultima cena è: la via della salvezza non passa attraverso il sacrificio rituale, che è una truffa mascherata di sacro (il Tempio-spelonca di ladri). La via della salvezza sta nella condivisione degli elementi offerti dalla natura e dal lavoro dell'uomo, essenziali alla vita, simboleggiati dal pane e dal vino.
Il sacrificio è sostituito dalla condivisione esistenziale.
Giusto quindi che la riforma liturgica di Paolo 6° abbia inserito questo riferimento; sono da lodare i Neocatecumenali perché la loro liturgia è nettamente antisacrificale.
1. EUCARESTIA, ALLEANZA, CARITA’ (card. Carlo Caffarra)
RispondiEliminaPenso sia bene partire da una buona definizione descrittiva della celebrazione dell’Eucarestia. "La Messa è la nostra ripresentazione sacramentale al sacrificio del Calvario attraverso la ripresa rituale – e pertanto ripetibile – del segno del pane e del calice che il Signore Gesù nell’ultima sua cena, con l’ordine di iterazione, ci diede espressamente a tal fine" [C. Giraudo, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’Eucarestia, Ed. S. Paolo, Milano 2001, pag. 523] …
La ripresentazione sacramentale è una ripresentazione reale anche se non fisica.
Cioè: noi siamo realmente presenti allo stesso sacrificio del Calvario, a ciò che è accaduto sulla Croce, pur non essendolo nel modo con cui lo furono Maria e Giovanni [cfr. Gv 19,25]. Noi lo diventiamo attraverso, mediante i segni del pane e del vino.
La realtà della nostra ripresentazione non è dovuta esclusivamente, non si limita all’intenzionalità [memoria, intelligenza, volontà] di chi celebra, sacerdoti e fedeli. Essa è dovuta al fatto che, in forza delle parole del Signore dette dal ministro il pane ed il vino diventano realmente, veramente e sostanzialmente il Corpo offerto ed il Sangue effuso di Cristo. Come sappiamo questa mutazione o trasformazione è una vera e propria transustanziazione…
C’è identità fra celebrazione eucaristica e sacrificio del Calvario per cui ciò che è vero del sacrificio del Calvario è vero della celebrazione eucaristica. Ciò che si ripete è precisamente la ripresentazione sacramentale-rituale, la quale, in quanto opera umana, è e può essere più o meno degna [cfr. 1Cor 11,27-29]. La ripresentazione sacramentale raggiunge precisamente la sua perfezione, la sua integrità nella degna comunione al Corpo e al Sangue del Signore…
Nel sacrificio della Croce Cristo ha ricostruito in sé stesso tutta la creazione, l’uomo in primo luogo, in quanto l’ha riportato in quella comunione col Padre a cui era stata destinato: lui, nel quale era in un qualche modo presente ogni uomo [Erat in Christo homo totus – scrive S. Ilario – ideo, in famulatum spiritus corpus assumptum, omne in se sacramentum salutis nostrae explevit: Comm. in Mt II, 5; PL IX, 927]. E’ una ri-capitolazione che ri-percorre in senso inverso la vicenda umano-adamitica, ricostituendo in se stesso la verità nella quale l’uomo era stato plasmato dal Padre…
E’ dentro a questa comprensione dell’economia della salvezza che si può avere una intelligenza profonda della celebrazione dell’Eucarestia in quanto sacramento del sacrificio di Cristo sulla Croce. Attraverso la partecipazione o comunione al sacrificio di Cristo, ciascuno di noi viene ri-messo, ri-generato nella sua originaria verità.
In che cosa consiste, quale è l’originaria verità dell’uomo? quale è cioè l’effetto proprio e specifico della partecipazione o comunione eucaristica? S. Tommaso risponde stupendamente nel modo seguente: "per hoc sacramentum augetur gratia, et perficitur spiritualis vita, ad hoc quod homo in seipso perfectus exsistat per coniunctionem ad Deum" [3, q.79, a.1, ad 1um: tutto l’articolo merita di essere letto]. La verità dell’uomo consiste nell’essere in comunione o alleanza con Dio attraverso la carità.
La vera trasformazione dell’uomo consiste in questa trasformazione della sua volontà, del suo cuore direbbe la S. Scrittura, quale accade attraverso il dono della carità. L’effetto proprio della nostra partecipazione o comunione alla celebrazione eucaristica [la res sacramenti viene chiamata in teologia] "est caritas, non solum quantum ad habitum, sed etiam quantum, ad actum, qui excitatur in hoc sacramento". La nostra carne e il nostro spirito sono divinizzati.
Effettivamente il cammino nc
RispondiElimina-ha i suoi testi catechetici, e penso che sia inutile insistere qui sulla loro difformità e sul fatto che non siano ancora pubblicati,
-ha il suo rito, e sappiamo quanto faccia a pugni con la Liturgia cattolica, ah di certo non ci si annoia durante un "rito" neocat...per riprendere le parole del neocatecumenale che ha scritto da Augé, e che si annoia ad una Messa, tutto è basato sull`emozione, sul coinvolgimento emozionale che sfocia nell`allegra danza ebrea attorno alla loro tavola,
-ha la sua struttura gerarchica,
-ha i suoi metodi di cui non abbiamo parlato, ad esempio gli scrutini ai quali sono sottoposti i neocatecumenali per i passaggi da una tappa all`altra di quel cammino iniziatico, scrutini condotti da catechisti onnipotenti e che sono altrettante confessioni pubbliche che violano il foro interno della persona.
Insomma , prassi catechetiche e liturgiche differenti e non conformi, metodi discutibili , ma....
tout va bien madame la Marquise!
A mic (Maria Guarini?) rispondo: Non mi fermo alla prima taverna... Conosco bene le problematiche dei Neocatecumenali. Nell'Università Lateranense sono stato moderatore di una tesi di dottorato su questo movimento e ho contrastato alcune loro posizioni. Sono stato anche membro della Commissione che nella Congregazione per il culto divino che ha dialogato con i dirigenti dei neocatecumenali e li ha chiamati all'osservanza delle norme liturgiche (dopo la pubblicazione della "Redemptionis sacramentum"). D'altra parte,però, apprezzo la vitalità delle loro celebrazioni (con alcune varianti permesse dalla Santa Sede) e di molte famiglie che percorrono il Cammino con grande frutto di vita cristiana. Il problema è un altro. Lei e altri si prendono la libertà di dare sentenze di ortodossia che solo la Chiesa gerarchica può dare. Pur non essendo d'accordo in tutto e per tutto con i neocatecumenali, non mi sono mai permesso di chiamarli eretici o di augurarne la soppressione.
RispondiEliminaMatias Augé
Per questo personaggio tale, "lollarda", sembra che il suo personale disprezzo per il "Sacrificio Redentivo del Salvatore Gesu'" sia stato inutile, preghiamo per questo campione di scelleratezze, che nel suo farneticare dottrine disprezzanti direttamente il Sangue di Cristo, che si offre insieme al Suo corpo nella presenza reale nell'Eucaristia in tutte le ore del mondo, affinche' si converta seriamente alla vera dottrina della Chiesa Cattolica, non della falsa chiesa fondata dai nemici di Dio di cui Kiko Arguello, lo sappia o non lo sappia, fa parte.
RispondiEliminaGianluca Cruccas
A MATIAS AUGE’
RispondiEliminaPrendo atto della cancellazione di quel commento stupido ed insensato ancor prima ed anche più che ingiurioso, oltre tutto anonimo, ma mi permetto di rilevare che, invece di cancellarlo dopo averlo lasciato in bella vista, da persona seria Lei avrebbe dovuto non accettarlo. Fra l’altro mi dicono che anche altrove nel Suo blog Lei s’è occupato di me – ma non so se sia vero perché non ho mai frequentato e non ho intenzione di frequentar tali pagine web - e non capisco i motivi di tanta attenzione: non ha altri al suo stesso livello con cui discuter più dottamente? Io mi sono occupato brevemente di Lei soltanto a seguito d’interventi sul “nostro” blog. Rilevo anche che Lei ha cancellato il commento, ma non ha presentato le richieste scuse. Ma non m’ importa.
Quanto alle accuse, di cui si lamenta, per aver difeso Bugnini, io non L’ho accusata proprio di niente: se ha la coda di paglia non è affar mio. Io ho soltanto scritto che quanto riportato da messainlatino, tratto dal suo sito, presentava il Bugnini come una povera vittima vilipesa e sostenevo che senza valido motivo non sarebbe stato trasferito all’estero abbastanza alla chetichella e in tutta fretta, ed ho ricordato che sulla sua figura c’era l’ombra di rapporti con la massoneria. Non ho neppure asserito ch’eran voci attendibili o provate. Che poi sia stato Suo maestro, non lo sapevo e non mi meraviglia affatto, anzi: agnosco veteris vestigia flammae.
Inoltre scrivevo, addirittura, che la responsabilità d’un rito in parti essenziali equivoco e privo di senso del sacro, un rito di rottura con la Tradizione Liturgica, e fonte di divisione, ricadeva tutta su Paolo VI che lo aveva voluto. Quindi, con me, appoggiandosi a Paolo VI ed alla sua autorità, sfonda un uscio aperto: quel papa ha inferto un colpo al cuore della Chiesa: la S. Messa. Per il resto, cioè per le responsabilità del Bugnini, lettura utile risultan l’intervista del can. Rose e del card. Antonelli.
Per quel che riguarda il Cammino Neocatecumenale, non ho mai parlato di singole persone, che posson anch’esser in buona fede – son amico di protestanti che per tanti versi son persone eccezionali -: ho parlato invece di eresie del Movimento. Sì, condivido perfettamente l’esame del grande teologo Zoffoli che queste eresie ha svelato e denunciato pubblicamente. Lei ritiene la liturgia del CN un valido frutto del Concilio? Io allora, che questo culto e la dottrina che lo sottende non approvo e giudico perniciosi per la Chiesa, potrei esser portato a ritener che l’albero si riconosce dai frutti. Ma non è questa la liturgia che il Concilio voleva, essendosi essa attuata, come più volte ho sostenuto, nel messale del 1965: quel che segue è invenzione, creazione, distruzione che col concilio non han niente a che fare.
Dunque, ora che Lei si atteggia a difensore dei CN (pur avversato dai progressisti: insomma a Dio spiacenti ed ai nimici sui) pubblichi uno studio per smontar pezzo per pezzo l’esame dello Zoffoli e ne prenderò atto. Inoltre smonti pezzo per pezzo quanto qui scritto da CRUCCAS
Relativamente alla cacciata del CN dalla Chiesa, se avesse letto con maggior attenzione, si sarebbe accorto che l’apodosi era preceduta da alcune protasi:. se… se…
Indubbiamente il Cammino ha solide entrature in Vaticano. Non ne conosco i motivi. C’è chi pensa che il Papa voglia ricondurli all’ortodossìa e servirsene come uno strumento – specialmente sul piano della morale sessuale – per arginare limmorale deriva “progressista”. Non sono in grado di legger nella mente del Papa. Ma se così fosse, il Cammino dovrebbe finir di…camminare e posarsi nella santa ed inalterabile dottrina cattolica.
Il problema caro signor Augé è che la Chiesa gerarchica il suo avviso lo ha dato!
RispondiEliminaHa corretto i testi di Kiko Arguello laddove erano difformi, MA, il risultato di quei lavori non è stato accettato dall stesso Arguello!
I testi corretti che il Papa vuole siano pubblicati non lo sono!
Questa è la verità, questo uno dei problemi, sarebbe ingiusto tacere e cercare di zittire chi informa e si preoccupa che quei testi continuino ad essere la base della formazione dei catechisti e dei seminaristi neocat e delle catechesi che i catechisti fanno nelle sempre più numerose parrocchie che sono loro affidate.
Se lei ha letto quei testi non può non dire che non sono conformi su diversi punti alla dottrina cattolica.
Mi interrogo poi su ciò che lei chiama "vitalità" nelle celebrazioni neocatecumenali!
La "vitalità", le esternazioni, i canti, le danze, sarebbero prioritari rispetto alla teologia liturgica?
Ciò che lei chiama"vitalità" potrebbe ricoprire e mascherare gli errori teologici che la sottointendono?
E ripeto , il cammino neocatecumenale NON sarebbe stato approvato prima del Vaticano II, non solo non sarebbe stato approvato ma sarebbe stato considerato eretico!
Che cosa è successo?
Che cosa è cambiato?
Pur non essendo d'accordo in tutto e per tutto con i neocatecumenali, non mi sono mai permesso di chiamarli eretici o di augurarne la soppressione
RispondiEliminase non è d'accordo in tutto e per tutto e conosce bene e insegnamenti e prassi, evidentemente ritiene - conformemente al card. Kasper - che i NC facciano parte di quelle "confessioni cristiane", ora promosse al rango di "Chiese sorelle", che è invece sempre stato quello delle Chiese Ortodosse, individuando "elementi salvifici" anche dove si alligna l'ERRORE.
Io non ho dato patenti di ereticità; ma, insieme a molti altri, ho individuato e denunciato - anche per averle ascoltate con le mie orecchie - pseudorivelazioni più giudaiche che cristiane e insegnamenti decisamente luterani che ho scoperto mutuati da Rahner, Bonhoeffer, Farnes et alii della stessa corrente, dai quali - conoscendo gli insegnamenti della Chiesa - ho preso le distanze.
Oltre a ciò sono stati stigmatizzati metodi e tecniche di condizionamento mentale tutto fuorché cristiani, compresa la scarnificazione delle coscienze negli scrutini, che negli statuti si sarebbe voluta evitare richiamando il rispetto del "foro interno delle persone". Si dà il caso che per "foro interno" i catechisti e quindi anche tutti gli adepti, compresi i presbiteri, intendono ciò che avviene all'interno del cammino e non la peculiare, delicata, inviolabile, degna di ogni rispetto e cura, coscienza di ogni singola persona.
Questo significa che gli statuti sono tuttora ben lontani dall'essere rispettati
Inoltre, se lei ben conosce il Cnc, dovrebbe anche conoscerne il senso del peccato che inculcano, peccato che non offende Dio e che il Signore ha luteranamente 'coperto' senza implicare alcuna nostra responsabilità; per cui rimaniamo inesorabilmente peccatori; il che è vero, ma non ENESORABILMENTE, perché la nostra Offerta al Padre in Cristo e la Comunione al Suo Corpo e al Suo Sangue operano in noi la TRASFORMAZIONE, che il Santo Padre non fa altro che richiamare, cioè la contin ua 'Configurazione' a Cristo, come dice S. Paolo e che Kiko dice non possa essere nostro modello e noi per 'modello' non nintendiamo certo una pedissequa formale 'imitazione', ma quella connaturalità che Egli scrive nel nostro essere attraverso la Grazia Santificante accolta e alimentata nella Fede nutrita dalla vita Sacramentale e di preghiera e intessuta anche nelle conseguenti scelte concrete di vita.
E il rito su una 'Mensa' che non è un 'Altare' non le dice proprio nulla, con le risonanze -p er non citare altro - che sono più pertinenti ad una liturgia della Parola che ad una vera Liturgia eucaristica? E spesso trasformano la Liturgia in terapia di gruppo ed esprimono cose talmente intime, che è la vera ragione per cui le celebrazioni sono a porte chiuse ed hanno l'unico scopo ci cementare la comunità = comunione orizzontale, che non ha nulla di soprannaturale?
Se la Liturgia è una cosa seria, come è seria, perché rappresenta il VERO CULTO DOVUTO a Dio, che mi rappresentano certe sceneggiate che non ne rispettano la 'forma' - neppure quella così diluita del NO - che non è formalismo, ma ne garantisce la sacralità e ne impedisce la selvaggia banalizzazione a cui invece si è costretti ad assistere in quell'ambito?
Se lei è un sacerdote di Cristo, come può rimanere indifferente a tutto questo?
Ci sarebbe molto altro da dire, ma ora la chiudo qui
Non conoscendo Matias Augé e vedendo che si firma con nome e cognome, non ho pensato fosse un religioso...
RispondiEliminaDunque sopprimo il"signor" e sostituisco con...caro padre Augé.....
nessuno pretende di augurarsi la soprressione del Cammino ma, dato che la sua identità è quella di un vero e proprio messianismo ed è irreformabile, pena la sua snaturazione, almeno non pretenda di dichiarasi cattolico e non venga 'mandato' a creare altre cellule del cammino invece che a diffondere il cattolicesimo, che non rappresenta, se non per camaleontica mimesi quando riesce
RispondiEliminaNon riesco ancora a capire il p. AUGE'.
RispondiEliminaRiferendosi a MIC mette fra parentesi "Maria Guarini?".
Poi pubblica anonimi.
Ancora ripeto: "carneade" e chi è Maria Guarini? E non si offenda MIC, se è questa signora. Io non la conosco, ma condivido tante, forse tutte, le consierazioni che scrive su questo blog.
Ma perché Augé vuol perfidamente rivelarne il nome, sia pur col punto interrogativo? Perché non pensa a rivelar il nome dei suoi anonimi?
Sono anch`io stata stupita da p. Augé ...vorrà dire che la sua simpatia per il cammino neocatecumenale va fino ad imitarli in certe cattive maniere come quelle di "denunciare" chi sta dietro un nick!
RispondiEliminaSe Mic è la persona che insinua p.Augé, a lei vanno tutti i miei complimenti e la mia riconoscenza perchè imparo molto da lei, come da Dante Pastorelli!
evidentemente ritiene - conformemente al card. Kasper - che i NC facciano parte di quelle "confessioni cristiane", ora promosse al rango di "Chiese sorelle", che è invece sempre stato quello delle Chiese Ortodosse, individuando "elementi salvifici" anche dove si alligna l'ERRORE.
RispondiEliminapreciso ancor meglio: questo è il "falso" ecumenismo che pretenderebbe il dialogo tra fedi diverse - impossibile, a detta di Benedetto XVI - che dal concilio in poi, anziché puntare a ocnvertire i protestanti sta tentando in tutti i modi di omologarci a loro, dimenticando che qualunque unità costruita dall'uomo è una unità orizzontale non soprannaturale e non è l'"ut unum sint del Signore Gesù, che scaturisce dalla "comunione" in Lui ed è Lui col Suo Spirito e nel Suo Spirito che la realizza.
E lo spirito di divisione, non lo creiamo noi rifiutando i contesti che diffondono l'errore che tradisce il Signore e deforma il Suo Volto e il nostro in Lui; ma non facciamo altro che constatarlo dolorosamente.
E altrettando dolorosamente sperimentiamo che la "cura della Misericordia" dovrebbe essere indirizzata all'errante e non all'errore, altrimenti se ne consente la proliferazione e vengono trascurate Verità e Giustizia
Quanto alla protestantizzazione della Chiesa, possiamo dimenticare che Bugnini intendeva eliminare - e lo ha fatto con tagli selvaggi - tutte le parti del Sacro Rito che potessero non esser riconosciute da quelli che oggi si chiamano "fratelli separati" mentre una volta, quando si chiamavano le cose col loro nome, erano eretici punto?
Presi singolarmente sono bravissime persone, come i NC, tra cui tanti generosi in buona fede, ma l'ERRORE non cambia nome né viene meno per questo e GUASTI ne provoca, eccome. Del resto ora, dopo 40 anni, sono sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo visto che ormai la crisi - se non vogliamo chiamarla sfacelo - nessuno può più negarla: solo, cambiano diagnosi (cause) e prognosi e rimedi, a seconda dell'ideologia che si segue.
Ma perché invece non si esce dall'ideologia e non ci si incontra in Cristo Signore?
Non è forse perché Lo si incontra davvero solo nella Chiesa, che non è né quella pre-conciliare né quella post-conciliare, ma proprio la Chiesa di Sempre?
E perché chi "conosce la Sua voce" non fa fatica a riconoscerla?
Perché in questo 'luogo' solo apparentemente virtuale si incontrano lo stesso 'sensu fidei et ecclesiae' e le voci estranee si riconoscono a prima vista?
Grazie a Dante Pastorelli per la condivisione e per tutto quello che E' e ci dona!
Sul blog di p. Augé leggo:
RispondiElimina"Per quanto riguarda l'opinione di Troisi sulla forma straordinaria della Messa, il fatto di averla ospitato nel mio blog non significa che io accolga in pieno ogni affermazione di questo contributo, che apprezzo soprattutto come testimonianza di vita cristiana che cresce con la liturgia del dopo Vaticano II.
Finalmente, proprio nell'intervento di Troisi c'è una parte della risposta che io dò ai problemi sollevati da voi. Purtroppo è mancata una adeguata formazione dei cristiani.."
Beh....se "la vita cristiana che cresce con la liturgia del dopo Vaticano II "è quella testimoniata e rappresentata da ciò che scrive Pasquale Troisi, neocatecumenale ai molteplici nick, allora siamo messi male, molto male!
Vita cristiana che cresce con la liturgia del dopo vaticano II?
Quando leggo una frase del genere, scritta da un religioso, e guardo la situazione della Chiesa oggi, quando vedo la divina Liturgia dissacrata, ostaggio delle creazioni del primo animatore liturgico venuto, o adirittura asservita alla visione di un laico che crea un rito sui generis per le sue comunità, quando vedo le dottrine private che seminano confusione e divisione, quando vedo i sacerdoti che non vogliono più essere riconosciuti come tali attraverso il loro abito, nemmeno una piccola croce, sacerdoti nel mondo e del mondo, sacerdoti ribelli che contestano il Magistero petrino, che, in molti, non credono più alla transustanziazione, che hanno trasformato la santa Messa in una cena sempre più simile alla cena protestante, quando vedo le chiese semi deserte i seminari vuoti, il comportamento dei cattolici che non tengono assolutamente conto del Magistero della Chiesa , della dottrina cattolica, mi domando:
dove e in che modo la liturgia postconciliare ha migliorato e fatto crescere la vita cristiana?
Fatti non parole!
E se è il cnc che rappresenta questa crescita, mi vien solo da dire...siamo nelle mani di Dio !
Purtroppo è mancata una adeguata formazione dei cristiani.."
RispondiEliminail problema era e continua ad essere: chi forma i formatori?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminanon mi allargo alla formazione dei sacerdoti, ma a questo proposito ricordo solo che il Papa ha indicato un modello come il curato d'Ars.
RispondiEliminaE' facile immaginare i sorrisetti ironici dei 'cristiani adulti' i quali i quali ci vedranno un modello datato superato preconciliare.
Perché dobbiamo per forza pensare che formazione = istruzione, magari catechesi accattivanti e coinvolgenti che scuotono le coscienze destando l'emozione ma poi piene di contenuti de-vianti dalla retta Fede? Cosa non ininfluente, se noi diventiamo quello in cui crediamo e ciò che preghiamo: "lex orandi lex credendi" et vivendi
Non è 'formativa' forse una S. Messa celebrata con fede a cui si partecipa - al di là dei protagonismi e non confondendo la partecipazione attiva con un 'fare' e con un 'dire' soltanto - e ci si rende presenti sapendo cosa ACCADE a Chi si fa Presente e perché?
dopo una confessione che consente di mettere la nostra vita i nostri atteggiamenti e comportamenti davanti al Signore e ad un Suo ministro per accoglierne il perdono e la Grazia per correggerli?
Pensiamo davvero che questo non 'formi' le persone, le quali per di più ascoltano durante la celebrazione la Scrittura proclamata e il 'pane spezzato' dell'omelia?
E che l'ascolto e l'Adorazione e la preghiera e le successive risposte non facciano il resto?
Intanto basterebbe partire da qui (e non mi par poco) il resto sarebbe tutto ulteriore fruttuoso approfondimento
Raccogliendo la domanda già avanzata da qualcuno, vorrei chiedere a chi è esperto di storia del post-concilio,
RispondiEliminadi esporre finalmente un elenco
motivato e ragionato (e dimostrato)
dei "buoni frutti"
seguiti al Concilio Vaticano II,
da considerare 'irrinunciabili',
ritenendo, da parte mia, che esso sia molto più breve rispetto a quello delle sue conseguenze negative.
Aspetto in tal senso una sintetica illustrazione da P. Augè (se si degnerà di farlo, ad uso dei cattolici "bambini").
Grazie
refuso: sapendo cosa ACCADE E Chi si fa Presente e perché?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi scuso con Mic per aver postato (nel blog di padre Augè) il suo commento senza la dovuta indicazione della firma.
RispondiEliminaHo segnalato là stesso il mio errore, come da commento che qui riporto:
[Scusi Padre, io non sono Mic.
Ho solo riportato il commento, pensando di far bene visto che mi sembrava le fosse sfuggito. Invece ho portato ulteriore caos, di cui mi rammarico. In futuro mi limiterò a segnalare senza copia/incolla.
Se posso dire la mia, il Cammino ha molti aspetti interessanti, primo fra tutti l'essere una modalità forte di iniziazione cristiana. Il problema però è che molte delle specificità più interessanti del Cammino vanno insieme a contenuti teologici e modalità rituali e architettoniche che hanno posto e pongono un DOCUMENTATO sospetto di eresia.
Di fronte a queste accuse finora il Cammino ha risposto apoditticamente che tutto va bene, ponendosi come paravento l'approvazione di un importante organismo della Santa Sede, ma si sa dalla storia che l'autorizzazione, così come è data, così può essere tolta ed i primi a saperlo oggi sono i lefebrviani.
Sarebbe sicuramente meglio che i più consapevoli e fedeli alla Chiesa cattolica fra gli appartenenti al Cammino dessero prova di esplicito e non mimetico distacco da parole e forme aberranti]
f.to el cid
siamo all'ASSURDO!!
RispondiEliminachi è El cid e chi gli ha permesso di postare un commento NON MIO con il mio nick????
se ha usato un mio commento inserito altrove avrebbe dovuto dire dove lo ha preso e comunque gli contesto ugualmente la scorrettezza
RispondiEliminain ogni caso quel commento NON E' mio, soprattutto in riferimento a quanto afferma sui lefebvriani a PREGO p. Augè di CANCELLARLO!
RispondiEliminaSul metodo continuo a osservare che Benedetto XVI ha trovato i NC nella Chiesa al momento in cui e' diventato Papa. Qualcuno li aveva fatti entrare nelle parrocchie subito dopo che la Messa Tridentina era stata messa alla porta. E come cattolico ignorante solo durante questo pontificato ho percepito che veniva svolta una piu' approfondita analisi.
RispondiEliminaDa quanto leggo sul CNC non penso sussista dubbio alcuno sull'eresia di fondo. Ammetto comunque che l'eresia di cui parlo e' tale di fronte Deposito della Fede cattolica tradizionale (Vaticano II compreso). Certo poi bisogna conformarsi ai responsi delle superiori istanze vaticane. L'inganno puo' consistere nel confezionare un ben articolato documento, magari pure in latino, che sembra mettere le cose a posto. Salvo poi smentire tutto nell'attuazione pratica. La liberta' di fare come sempre ma con l'imprimatur.
Quanto a Padre Auge' ne ho evidenziato gia' le responsabilita'. Mi ha colpito che nella gentile riposta che mi ha cortesemente dato l'altro giorno ha indicato a fondamento della sua posizione sulla liturgia i sui "studi" (ovvio con tanto maestro - tradidi quod accepi) e non la sua Fede e il depositum fidei, come se insegnasse astronomia o scienza delle costruzioni.
Quanto scrive lollarda mi ricorda, in peggio, quanto mi scriveva un'amica protestante svedese sulla necessita' di vedere in senso evolutivo i dogmi.
Mi ha ricordato queste proposizioni magistralmente condannate dal noto decreto "Lamentabili sane exitu" della Suprema Sacra Inquisizione Romana e Universale (2 luglio 1907):
"54. I dogmi, i sacramenti, la gerarchia, sia nel loro concetto come nella loro realta', non sono che interpretazioni ed evoluzioni dell'intelligenza cristiana, le quali svilupparono e perfezionarono il piccolo germe latente nel Vangelo con esterne aggiunte.
63. La Chiesa si dimostra incapace a tutelare efficacemente l'etica evangelica, peche' ostinatamente si attacca a dottrine immutabili, inconciliabili con i progressi odierni.
49. Coloro che erano soliti presiedere alla cena cristiana acquisirono il carattere sacerdotale per il fatto che essa progressivamente andava assumendo indole di azione liturgica."
FdS
Il gravissimo episodio a cui qui assistiamo, a danno di Mic, di FALSO e appropriazione
RispondiEliminaindebita di nickname e abusiva divulgazione di contenuti fittizi di un blogger
(a scopo di creare confusione e FALSIFICAZIONE del pensiero altrui) ci fa capire chiaramente
la matrice perversa a cui risalgono certi seguaci dei “movimenti” di pensiero progressista:
figli e artefici di MENZOGNE
usano la menzogna sistematica
a danno del prossimo e per seminare caos e zizzania tra i credenti che si affidano al blog in buonafede, quale mezzo di scambio di idee, nel rispetto delle
regole più elementari della
CONVIVENZA CIVILE.
VERGOGNA!
dice Mic
RispondiEliminaPiù semplicità, ragazzi...
Parole sante!
Infatti ,
queste due generazioni di straripanti teologi e preti modernisti non
riescono mai a spiegare come
abbia potuto la Messa gregoriana a
nutrire e far crescere nella Grazia migliaia di Santi - noti e ignoti -
SIA dotti SIA analfabeti,
di ogni ceto sociale,
fino ad elevarli agli altari:
cristiani semplici e totalmente
affidati alla "scuola" di Gesù Cristo e Maria Ss.ma,
e che MAI avrebbero immaginato di dover diventare "adulti" ed
ascoltare il "vento" del CVII a venire, per conformarsi a Nostro Signore.
A loro bastava la Grazia dei
Sacramenti, la preghiera e quella Messa "di sempre", con i Sacerdoti
che li portavano alla vita compenetrata col Signore,
irradiante nelle loro parole e opere, non alle "problematiche sociali,
(come ho sentito riguardo al senso della pagina di Vangelo di ieri, circa la folla che voleva ascoltare Gesù...)
Come mai, dunque, tanti Santi sono
fioriti nella Chiesa con quella
Messa VO?
Cara Giovanna,
RispondiEliminavedo che hai ripreso da un mio commento che avevo cancellato perché mi sembrava di aver parlato fin troppo.
Lo riposto e anch'io mi chiedo, insieme a "minitor" cui prodest e a chi appartiene la falsità?
Ricordate le "parti" essenziali della formazione dei cristiani?
RispondiEliminaCredo,
Sacramenti,
Comandamenti,
Preghiera.
Basta aggiungere più dimestichezza con la Scrittura (interpretata nella Chiesa) e Lectio Divina e ciò a cui essa apre.
Culmine e fonte - termini più appropriati non esistono - come già detto l'Eucaristia
Più semplicità, ragazzi, qualcuno in un altro thread ha proposto una saccente traduzione aggiornata di akeraios, ma non sapeva neanche la semplicità dove stesse di casa e ben gli è stato risposto... non c'è bisogno di cammini iniziatici né di arcani che rifondano la Chiesa, perché le sue fondamenta ci sono e soprattutto c'è CHI le ha poste: c'è solo da ri-scoprire la vera successione apostolica!
e dopo questo non abuserò più della vostra pazienza
Mic, c'è un equivoco.
RispondiEliminaHo postato per errore (e per fretta) senza indicare la fonte il Suo commento di oggi 20 luglio 2009 ore 9.51.
Di questo mi sono scusato e continuerò a scusarmi all'infinito della involontaria SCORRETTEZZA, sperando nella sua indulgenza.
Spero anche nell'indulgenza di Monitor.
Se avrete entrambi la bontà di leggere il mio commento in toto, vedrete che come idee non siamo tanto distanti.
Non ho fatto altro.
Va bene,
RispondiEliminaEl cid,
cerchiamo di
credere alla buonafede di una persona, nel momento in cui si scusa per un errore
involontario.
Tutti speriamo di non dover mai nè subire tali atti scorretti, nè soprattutto commetterli.
Pari e patta: D.P. che insulta Dante chez Augè è forse don P. S., noto esperto di liturgia?
RispondiEliminaLOLLARDA
RispondiEliminanon è arroganza la mia , ma ogni volta che entri in chat lo fai con parole tipo
supercalifragilistichespiralidoso !!!!!!!!
ma che c' è dietro paroloni anzi parolacce se non il
senso del vuoto e dell' insicurezza !!!!!
in ogni caso le parolone e le persone colte nulla possono su di me , sopratutto se alla cultura manca la sensibilita' .
la ritengo al contrario dannosa , prima per se stessi e poi per gli altri .
ma perchè non usi un linguaggio tipo " parla come mangi ,, ???????
Mi scuserai, Mic,
RispondiEliminase ho ripreso solo quella frase, che mi premeva sottolineare:
"Più semplicità", perchè è di questo che i fedeli hanno urgente bisogno nella Chiesa di oggi, ritornare a quel monito di Gesù:
"Il vostro parlare sia sì sì,
no no: il resto viene dal demonio".
I Santi, man mano che crescevano alla Scuola del Signore, diventavano sempre più conformi a Lui, alla Sua divina semplicità
ed umiltà, liberandosi di complessi, pensieri contorti, superbia e falsità striscianti che insidiavano la loro anima e le loro relazioni col prossimo.
La loro crescita era direttamente
causata ed alimentata dalla vita di Grazia, per mezzo dei Sacramenti e della Messa di sempre.
Sono ignorante dell'esatta evoluzione della S. Messa dal Concilio ad oggi, ma di una cosa sono certa:
quella VO era (è) teocentrica,
quella NO è antropocentrica, ed è stata, secondo me, un disastro;
lo percepisco chiaramente dentro di me e nei miei familiari e conoscenti.
Mi pare che la "vita di Grazia"
sia appiattita, se non atrofizzata.
Forse mi sbaglio, forse sarà un castigo di aridità che il Signore permette a tutti noi, sia gli "artefici" della liturgia, sia i
"fruitori", e ci servirà come penitenza per aver messo l'uomo al centro della Messa e dei nostri
desideri...non so.
Dobbiamo ora, gemendo nella nebbia fitta che ci offusca la vista interiore, lasciare che le cose procedano, nel loro mistero spesso
indecifrabile e iniquo, (come tanti cui prodest?) nelle mani del Signore.
Mic, c'è un equivoco.
RispondiEliminaHo postato per errore (e per fretta) senza indicare la fonte il Suo commento di oggi 20 luglio 2009 ore 9.51.
ora è più chiaro, el Cid.
sembrava che il mio commento da lei postato fosse quello, suo, che ha indicato qui, del quale quoto
Sarebbe sicuramente meglio che i più consapevoli e fedeli alla Chiesa cattolica fra gli appartenenti al Cammino dessero prova di esplicito e non mimetico distacco da parole e forme aberranti
se anche ci sono, non possono farlo perché nessuno ha voce in capitolo all'interno del Cammino, se non i catechisti, che sono l'emanazione dei due iniziatori e le regole sono feree.
L'unica alternativa che ha chi si 'discosta' da prassi o altro del Cammino è quella di uscire e sarà dura per lui perché lo tacceranno da indemoniato, dopo aver martellato ripetutamente che "chi lascia il cammino lascia Cristo" e perderà ogni contatto all'interno, con difficoltà di 'ricostruirsi' in un nuovo contesto, perché restano attaccamenti, condizionamenti, un'imprinting, insomma, diffcile da de-costruire
e comunque dipende dal grado di avanzamento nell'iter e dalla formazione e capacità critiche personali
Preghiamo e operiamo perchè questo avvenga.
RispondiEliminaPotrebbero mantenere sostanzialmente le stesse modalità di cammino, con altre catechesi, altre liturgie e altre architetture ... più fedeli ai dettami della dottrina cattolica.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaEl cid, non sarebbe più il cammino che Kiko Arguello ha creato, voluto e vuole.
RispondiEliminaAd ogni volta che gli è stato imposto,non suggerito ma ordinato di modificare un elemento, che sia il "rito" da lui creato o i testi catechetici , trascrizione delle SUE catechesi orali, Kiko Arguello ha rifiutato, perchè ogni modifica snaturerebbe il SUO cammino!
Kiko Arguello ha disobbedito e disobbedisce al Papa, nemmeno una facciata di ipocrita obbedienza può nascondre questa amara verità.
Purtroppo questa è la realtà, Kiko Arguello obbedisce sempre e solo a Kiko Arguello, quando in una diocesi ci sono problemi....si spostano le comunità in un`altro luogo più accogliente ma Arguello non si sottomette,
Il suo disegno sulla Chiesa è e resterà prioritario.
Oggi per la tastiera di AUGE’, qualche giorno fa per la tastiera di qualcun altro, accanto al nick MIC spunta, sia pur con il punto interrogativo, il nome della per me Carneade (lo ripeto) MARIA GUARINI. Nella mia ignoranza non sapevo chi fosse questa signora. Confesso un peccato che spero mi sarà perdonato: sono andato a far un rapidissimo giretto in internet ed ho appreso che Maria Guarini è una donna di cultura che scrive libri a carattere teologico. Me l’ero immaginato, altrimenti non si spiegherebbe tanta insistenza fastidiosa ed ammiccante. Poiché molti eran i rimandi, ed avendo diverse commissioni da sbrigare, non son andato oltre.
RispondiEliminaQuel che ho letto mi basta. Se MIC è Maria Guarini, son felice di condividere, io semplice fedele, con una studiosa suo pari l’esperienza in questo blog, in uno scambio d’opinioni per me assai fruttuoso.
Ma, d’un tratto, mi son trovato davanti ad un sito o blog in cui più volte tornava il nome MIC -GUARINI, “Verità sul Cammino Neocatecumenale” a me del tutto ignoto, alcune pagine del 9 febbraio scorso, e, sorpresa, ho scorso alcune lettere di ex CNC: spero che la Redazione, ove in passato non l’abbia già fatto, riporti qualcuna di queste lettere nell’home page. Addirittura ho letto di suicidi verificatisi in quell’ambiente.
Ora, non voglio pronunciarmi circa questi dolorosi fatti che possono aver ben altra origine salvo prove solide, ma giudico quelle lettere sincere, ricche di sofferenza ed aneliti alla vera fede, rivelatrici anche d’un mondo abbastanza misterioso su cui meditare. Non credo che AUGE’ non le conosca, perché in quel blog ho letto, guarda caso, anche delle lettere di PASQUALE TROISI, difensore del Cammino che AUGE’, appunto, ha definito un sincero fedele. Male, dunque, non farebbe, per motivi di equilibrio, a pubblicarne qualcuna, sempre che non abbia, anche lui, già a ciò provveduto in passato.
Quel che m’ha colpito sino alla nausea, però, più d’ogni altra cosa, è che questo TROISI, scrivendo a tale A.RITA ex compagna di Cammino, svela l’identità di altri ex, che si firmano con nick. Non fo nick né nomi.
Io, l’ho scritto in passato, vorrei che prima o poi, più prima che poi, una legge obbligasse a scriver nel Web soltanto declinando le proprie generalità: però se, stante la normativa attuale, c’è chi preferisce nascondersi dietro un nick, chi autorizza TROISI a far nomi, reali o presunti? E’ costui la persona seria e credibile, il cattolico zelante che ci propone AUGE’? Mi vien fatto di chiedermi: si tratta di messaggi in codice, d’avvertimenti, di denuncia bell’e buona a “fratelli” perché sappiano chi siano i “traditori” e come vadan trattati, svelandone identità e magari debolezze, visto che alcuni han …camminato anche per 15 anni, il tutto sotto il manto d’uno stile di religiosissima mellifluità? E AUGE’, che pone la stessa domanda su MIC, sta per addentrarsi anche lui in questo terreno melmoso? Che senso ha quella domanda? A qual fine tende? Fine limpido o obliquo? Semplice curiosità? Non so e non son io a dover dare delle spiegazioni. Sono TROISI e AUGE’.
Comunque bastano un paio di queste lettere del TROISI PASQUALE, che cammina da 25 anni, a squalificare tutto un movimento, perché ne svela un’anima vendicativa e non di certo ispirata alla carità cattolica.
A me non piace tutta questa cagnara personalistica, che serve solo a spengere la debole fiammella dell'incontro tra le sensibilità diverse nel Popolo di Dio.
RispondiEliminaPrego la Redazione, se è tecnicamente possibile, di emendare i fatti personali e lasciare la disputa delle idee teologiche.
E soprattutto di depurare le dispute da ogni riferimento positivo o negativo sui neocatecumenali.
Ci vuole una grossa disciplina interiore
1. per me, che mi reputo un progressista, per non usare le loro analisi piuttosto abborracciate come arma impropria contro di voi (e mi spiace che il carissimo prof. Matias ci sia cascato)
2. per voi, tradizionalisti, per non usare le stesse analisi contro la novità del Concilio Vaticano II.
Recuperiamo questa disciplina, farà bene a tutti.
A me non piace tutta questa cagnara personalistica, che serve solo a spengere la debole fiammella dell'incontro tra le sensibilità diverse nel Popolo di Dio.
RispondiEliminala "cagnara personalistica" non è stata voluta ma indotta e "la debole fiammella dell'incontro tra le sensibilità diverse del popolo di Dio" non può equivalere all'accoglienza dell'errore
cancellare il percorso di questo thread significherebbe eliminare riflessioni interessanti per tutti, ma soprattutto tracce scomode per chi non ama venire alla luce e farebbe il gioco del nemico
Il prof Matias non sembra tipo da 'cascare' in nessun tranello, oltretutto avuto riguardo alla sua esperienza, autorevolezza e dichiarata conoscenza dei neocatecumenali
Qui nessuno spara a zero contro 'le novità' del Concilio Vaticano II ma solo contro certe sue arbitrarie applicazioni e certi frutti quanto meno discutibili
Ovviamente, alla Redazione il compito di decidere
E soprattutto di depurare le dispute da ogni riferimento positivo o negativo sui neocatecumenali.
RispondiEliminaRecuperiamo questa disciplina, farà bene a tutti.
non è bene e non avrebbe senso parlare dei neocatecumenali a sproposito, ma qui si parlava della S. Messa e del suo senso e significato profondi
in quale 'indisciplina' si sarebbe incorsi?
A dire la verità sono andato anch'io alla ricerca del nostro P.T.; scartato il pastore protestante omonimo, ecco il sito "Camminare nella Chiesa", dove ho trovato questa riflessione sull'Eucaristia:
RispondiElimina"mercoledì 10 dicembre 2008
SPUNTI E RIFLESSIONI SULL'EUCARESTIA
Nei primi secoli la forma e la grandezza delle Ostie non erano prescritte, ma erano lasciate alla discrezione del clero o del popolo che le offriva. Sull’esempio del Salvatore si consacrava un pane intero e molto presto si preferì la forma rotonda, che del resto era riguardata come il simbolo della perfezione.Il Corpo di Cristo veniva deposto sul palmo della mano(successivamente sulla lingua).Verosimilmente anche Cristo si comportò così nell'ultima cena.Nel secolo XI° le Ostie erano ancora di dimensioni abbastanza grandi così che si potessero dividere per la Comunione dei fedeli. In seguito si confezionarono Ostie sottili, piccole e distinte per ogni comunicante.Come riferisce Plinio all’imperatore Traiano (siamo all’inizio del II° secolo), l'ora della celebrazione dell'Eucarestia domenicale dei primi cristiani era quella appena precedente il sorgere della sole (ante lucem). Così riferisce anche Tertulliano(II°secolo)il quale parla di "coetus antelucani"(riunioni prima del sorgere della luce) .Va ricordato che nell'Impero Romano la domenica era un giorno lavorativo.L’Eucaristia perpetua sui nostri altari la Pasqua del Signore. Nell’Eucaristia noi ci incontriamo con Cristo risorto che ci rende contemporanei al sacrificio che ha compiuto sulla croce e che ha anticipato nell’ultima cena.San Paolo dice chiaramente: “Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchÈ egli venga” (1 Cor 11,26). Per questo la Messa è essenzialmente la perpetuazione del sacrificio della croce. Ma questa perpetuazione viene fatta incontrandoci col Cristo risorto, che ci fa vivere da protagonisti, da contemporanei, la sua immolazione sulla croce...".
Ora, non mi sembra ci siano così tante differenze con quanto ha detto il vostro Fontanini; è tutto molto tradizionale.
Mimetismo? O magari è la stessa Santa Fede detta in parole diverse?
La disciplna interiore si manifesta in quella esteriore. Dunque prendo atto e con piacere che don Mercenaro indossi sempre la talare per Messa, sacramenti, sacramentali, eventuale insegnamento ecc., come previsto dalla CEI.
RispondiEliminaOra, non mi sembra ci siano così tante differenze con quanto ha detto il vostro Fontanini; è tutto molto tradizionale.
RispondiEliminaMimetismo? O magari è la stessa Santa Fede detta in parole diverse?
il mimetismo consiste proprio nel dire in modo tradizionale, ufficialmente sul web, quello che nelle catechesi autentiche 'dal vivo' ASSOLUTAMENTE tradizionale non è è non è questione di linguaggio, ma di conectti ed è stato sufficientemente provato perfino attverso gli scarni documenti citati nei primi post
Oltretutto il contenuto di Camminare nella Chiesa contrasta con le didchiarazioni ufficiali sul significato dell'eucaristia rilasciate proprio dall'Arguello in una pubblica intervista
Non so se lei don mercenario è quello che dice di essere e cioè un progressista o se lei è un neocatecumenale travestito da progressista...
RispondiEliminaComunque sappia che quel blog è nato come uno spot pubblicitario, i suoi iniziatori si sono serviti di tutto il materiale che hanno trovato contro di loro o semplicmente critico e con grande abiltà, bisogna riconoscerlo, e in un sforzo encomiabile di mimetizzazione ....hanno preso tutti gli argomenti e girato la frittata per dare un`immagine del cammino "tout ce qu`il y a de plus correct et conforme"
Purtroppo fra ciò che è scritto e ciò che è insegnato all`interno del cammino e la realtà vissuta nel cammino c`è un fossato.
Quella è una delle forme che prende la famosa facciata ipocrita bella e luccicante, ad usum cammini, un profilo liscio e conforme, che inganna solo chi non conosce il cammino neocatecumenale.
Giunge qui a proposito il commento appena postato sul thread successivo, da una fedele amareggiata, riguardo allo
RispondiEliminastucchevole ritornello
catto-relativista in varie salse
che ci tocca risentire per il 5. decennio da quei "formidabili" anni
di primavera, che potrebbe suonare così:
"Tutto va bene,
qualunque cosa sia,
menzogna e verità han pari dignità":
Lasciar fare e lasciare passare per eccesso di male intesa carità o democrazia, ci ha portato al silenzio totale su questioni di vitale importanza. Il gregge si è disperso perchè i pastori non l'HANNO AMATO sufficientemente e quindi non hanno preso quei provvedimenti che DOVEVANO proteggere le loro pecore dai lupi famelici. Tutti questi grandi soloni da cui siamo circondati hanno avuto buon gioco e hanno messo nel sacco anche i pastori.
Una domandina semplice per
RispondiEliminad. Mercenaro (anzi due):
1) Lei crede a Satana?
2) Che cos'è la santità,
e chi è il santo?
Non ci son differenze? Tutto il passo riportato ha come
RispondiEliminasottofondo l'insano archeologismo condannato da Pio XII. E siccome io son progressista, ringrazio la Chiesa che continua a consacrar particole e quei sacerdoti e vescovi che non danno la comunione sulla mano, visto ch'è un ritorno al deprecato antico...
Mercenaro, non "mercenario"! Spero sia solo un errore di stampa, cara Luisa. Non appartengo a nessun cammino, solo al "popolo in cammino che cerca in Gesù la vita", come dice un bel canto eucaristico postconciliare. L'argomento del "fossato" appartiene a quello che è, per me, in questo blog, "indisciplina": comunque c'è l'autorità che deve scegliere e vigilare, come il CJC dice; non sono titolato nè a giudicare nè a indagare; i cuori e le intenzioni sono oggetto di Altrui vaglio e anch'io sono oggetto e non soggetto.
RispondiEliminaQuanto alle vesti, mi vesto come giustamente prescritto.
Ingenuo, se lei è battezzato nella Chiesa come me, sa le risposte; perchè mi fa questi scrutini?
RispondiEliminaPastorelli, quelli sono dati storici. La messa di sempre, fatta salva la fede di sempre, non è sempre stata così come è rapprsentata nel messale del 1962. Non c'è niente di male, anzi non ci sarebbe, se non ci fosse troppo sospetto.
Io non dico che i NC sono puri,santi e immacolati; dico solo BASTA, lasciate che siano Papi e Vescovi a vagliare; parliamo d'altro nel blog.
Io non dico che tutta la teologia prima del concilio è abominevole, ma non lo è neppure quella post-conciliare. Voi preferite la vecchia e io le nuove?
Va bene, facciamo una cosa: parliamo con lingua comune, va bene il catechismo della Chiesa cattolica (autori Ratzinger, Schoenborn, Maggiolini ...)?
p.s. Quanto scritto prima ["L’Eucaristia perpetua sui nostri altari la Pasqua del Signore. Nell’Eucaristia noi ci incontriamo con Cristo risorto che ci rende contemporanei al sacrificio che ha compiuto sulla croce e che ha anticipato nell’ultima cena.San Paolo dice chiaramente: “Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchÈ egli venga” (1 Cor 11,26). Per questo la Messa è essenzialmente la perpetuazione del sacrificio della croce. Ma questa perpetuazione viene fatta incontrandoci col Cristo risorto, che ci fa vivere da protagonisti, da contemporanei, la sua immolazione sulla croce..."]
non è NC o altro, è dottrina della fede, molto tradizionalista, se vogliamo.
È un errore di stampa, don Mercenaro, ...come ne faccio purtroppo tanti altri, la tastiera ed io non siamo molto amiche....e poi siccome il mio computer è programmato per il francese...tutti i miei testi italiani mi escono sottolineati in rosso...insomma è un pò complicato.
RispondiEliminaDetto questo ,quando lei dice che
" comunque c'è l'autorità che deve scegliere e vigilare, come il CJC dice;"
Io direi : "l`autorità avrebbe dovuto e dovrebbe vigilare", apparentemente, e non so per quali misteriosi motivi, ciò non è stato fatto e continua a non esserlo, anzi si è tollerato, legittimato, incoraggiato, un sistema che i pochi documenti che sono stati postati in questo thread , hanno mostrato essere poco conforme alla dottrina cattolica.E non mi dilungo.
Quando poi lei dice :
"non sono titolato nè a giudicare nè a indagare"
Penso che ogni cattolico è titolato a riflettere e giudicare se ciò che gli è dato di osservare, vedere leggere, ascoltare, gli pare conforme o difforme e inquietante.
Non solo è titolato a dare il suo avviso ma anche a informare, interrogare, testimoniare.
Purtroppo sino ad ora le domande non ricevono risposta.
Si direbbe che i dirigenti del cammino riescano a far scendere il velo del silenzio e del segreto, anche su chi dovrebbe risponderci, sui nostri pastori.
Ancora una cosa...don mercenaro...che lei lo voglia a capire o meno, che lei lo voglia credere o no, quello che sta scritto su quel blog neocat, NON è ciò che viene insegnato loro e NON è sopratutto quello che fanno o credono!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPer i Redattori.
RispondiEliminaSinceramente, è davvero possibile che l'unico argomento del blog ora siano i neocatecumenali? non ci sono blog dedicati, cui fare tutti i link, per chi fosse interessato. Io capisco che ci sia chi, tra i difensori o i nemici del Concilio, possa pensare alla disputa pro o contro il Cammino come a una sorta di Orazi & Curiazi. Ma è una logica inaccettabile, da respingere.
non sono titolato nè a giudicare nè a indagare; i cuori e le intenzioni sono oggetto di Altrui vaglio e anch'io sono oggetto e non soggetto.
RispondiEliminaognuno di noi non è oggetto, ma soggetto sottoposto ad Altrui vaglio.
Quanto al giudicare e l'indagare, Colui che ci ha dato l'Intelligenza e la Ragione per usarla, elaborare ed esprimerci nonché la Volontà per indirizzarla al Bene, ci chiede di fare uso delle nostre facoltà e noi le usiamo.
I cuori delle persone li conosce solo Lui e lì non entriamo, ma quando vediamo ascoltiamo e sperimentiamo ciò che Bene non è, abbiamo non solo il diritto, ma soprattutto il dovere di renderne partecipi gli altri, al posto - forse, chissà? - delle "sentinelle cieche e dei cani muti" (Is. 56)
Io capisco che ci sia chi, tra i difensori o i nemici del Concilio, possa pensare alla disputa pro o contro il Cammino come a una sorta di Orazi & Curiazi. Ma è una logica inaccettabile, da respingere.
RispondiEliminai neocatecumenali fanno o non fanno parte della Chiesa?
Questa non è una disputa pro o contro il Cammino, o il Concilio; non ci sono "fazioni" contrapposte.
Qui ci sono credenti cattolici che stanno difendendo la loro cattolicità e le Verità di Fede della Chiesa di Sempre in un thread (non su tutto il blog) dedicato alla S. Messa, in cui il problema del Cammino si è evidenziato in rapporto ad un Rito che sottende una ecclesiologia e una teologia "altra" e lo si è dimostrato!!!
perché, invece di tentare di ridurci al silenzio, non dimostrate che abbiamo detto falsità?
RispondiEliminaperché le catechesi NC non sono pubbliche?
RispondiEliminaPerché del Cammino NON SI PUO' e NON SI DEVE discutere?
Chi lo ha stabilito?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGianluca, per favore riscrivi l'ultimo commento evitando toni sgradevoli ed oggettivamente insultanti, poi cancella tu stesso il commento delle 22.18: avendo un account google, dovrebbe esserti possibile.
RispondiEliminaA don Mercenaro.
RispondiEliminaL'argomento neocatecumenale è in effetti uno dei più dibattuti (come quello pro/contro Lefebvre). In passato abbiamo invitato al rispetto dell'argomento del post.
Ma qui, in effetti, stiamo parlando del significato della Messa e, a quanto pare (seguendo questa istruttiva discussione su un movimento di cui si ignora moltissimo), la sovversione di questo significato è al centro del Cammino, e quindi l'argomento è on topic. Per quanto, in realtà, la perdita del significato della S. Messa sia un problema non solo dei NC, ma di tantissimi settori della Chiesa, a cominciare dalla catechista media della parrocchia all'angolo.
C'è speranza che un movimento nato con tante pecche (ma anche con punti a proprio favore, come il gran numero di vocazioni) possa col tempo emendarsi? Probabilmente questa è la speranza del Papa. Speriamo non resti tale.
il Santo Concilio di Trento: “ Se qualcuno dirà che, fatta la consacrazione, nel mirabile sacramento dell‟eucarestia non vi è il corpo e il sangue del signore nostro Gesù Cristo, ma solo nell‟uso, mentre si riceve, e non prima o dopo; e che nelle ostie o parti consacrate, che dopo la comunione vengono conservate e rimangono, non rimane il vero corpo del Signore, sia anatema.” ( Canone 4° sul Santissimo Sacramento.)
RispondiEliminaIn questo canone Kiko Argüello viene inchiodato al muro, perche’ lo afferma in maniera chiara nelle sue catechesi….
Stralcio tratto dalla seconda lettera mandata al Santo Padre da me e la mia fidanzata, che riguarda i cosiddetti seminari NC…
…Purtroppo i Vescovi, custodi del deposito della fede, oltre che ricevere le ingenti somme di denaro che regolarmente i “generosissimi” Neocatecumenali depongono nelle loro mani, nella maggior parte dei casi altro non fanno: occorrerebbe invece vegliare attentamente sull‟operato dei Rettori i quali, essendo tutti indistintamente di formazione e di mentalità neocatecumenale, hanno compiuto il percorso iniziatico di codesto cammino, dando un’ubbidienza cieca ai loro catechisti (perché nel Cammino Neocatecumenale il catechista esercita autorità assoluta anche sul Sacerdote), che a loro volta in nome di Kiko amministrano e guidano codesti Seminari. In realtà per riportare nell‟ortodossia la formazione dei seminaristi che avviene in questi seminari Neocatecumenali, bisognerebbe prima di tutto non permettere più che questi catechisti solchino la porta dei seminari ed eliminare totalmente le catechesi di Kiko Arguello contenute nelle 3000 pagine di eresie protestanti-ebraiche (di cui sono a conoscenza anche le Congregazioni competenti per il “caso Neocatecumenali” da oltre dieci anni e che non sono ancora state rese pubbliche perché non approvate). Infine basterebbe vedere come sono strutturalmente progettati e realizzati (da Kiko Arguello) questi seminari, per rendersi conto che di Cattolico hanno ben poco. Anche queste strutture sono state costruite e vengono mantenute in piedi con denaro estorto a persone ignare del loro vero uso, e con denaro di dubbia provenienza (organizzazione “mondiale senza nome”)…
114. La responsabilità verso la fede e la vita di fede del Popolo di Dio grava in una forma peculiare e propria sui Pastori, come ci ricorda il Concilio Vaticano II: « Tra le funzioni principali dei Vescovi eccelle la predicazione del Vangelo. I Vescovi, infatti, sono gli araldi della fede, che portano a Cristo nuovi discepoli, sono i Dottori autentici, cioè rivestiti dell'autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato la fede da credere e da applicare nella pratica della vita, che illustrano questa fede alla luce dello Spirito Santo, traendo fuori dal tesoro della Rivelazione cose nuove e vecchie (cf Mt 13,52), la fanno fruttificare e vegliano per tener lontano dal loro gregge gli errori che lo minacciano (cf 2 Tm 4,1-4) (Veritas Slendor) di Giovanni Paolo II
Conosco abbastanza bene lo sviluppo della Messa pre-conciliare
RispondiEliminae sappiamo tutti bene che il canone romano affonda le radici addiritura nell'età apostolica e, come dice il Louis Bouyer, che non è un tradizionalista, è senz'altro la più antica prece eucaristica. Col passar del tempo nel Medio Evo la S. Messa ha preso la forma pressoché attuale, tanto che Pio V eliminò tutti i riti che non fossero in vigore d almeno 200 anni, per evitare eventuali in trusioni di natura protestantica. In sostanza Pio V estese a tutta la Chiesa - eccetto i riti orientali venerandi anch'essi - la Messa della Curia papale ch'era la più fedele alle origini e che organicamente s'era sviluppata nei secoli.
Non capisco perché nella Chiesa si debba concedere riti particolari a qualsiasi movimento. C'è una forma cosiddetta (erroneamente) ordinaria: bene, i neocat celebrino quella, in caso contrario
celebrino la Messa cosiddetta di Pio V, definita erroneamente straordinaria.
Sono gli unici riti, fatti salvi i diritti di alcuni riti particolari, della Chiesa cattolica. E le loro messe siano aperte a tutti i fedeli, ome lo sono quelle delle parrocchie, delle cappelle, dei vari ordinio religiosi, dei cosiddetti tradizionalisti ecc.
Quanto ai sospetti, mi sembra che per gli abusi nella celebrazione della S. Messa ci son prove provate: a Firenze, ad es. don Stinghi legge preghiere del Corano.
E così la strana celebrazione eucarisitica dei neocat è stata denunciata più volte, insieme alla dottrina che la esprime.
Certo devono decider Papi e vescovi. E se purtroppo i vescovi lascian al loro posto preti sacrileghi? Se lascian preti, e mi riferisco ad es. a quello che dovrebbe esser il mio parroco, i quali sostengono che Cristo capì qual era la sua missione solo quando scuro in volto si volse velocemente verso Gerusalemme, o che non c'è niente da capire nella parola di Dio, perché basta lasciarla cader nel cuore, che il Vangelo va letto tra rigo e rigo, e che dobbiamo seguir Cristo con la fantasia?
Ho o no, io come fedele, dinnanzi a questa ed altre folli eresie (arianesimo nella negazione della natura divina di Cristo, falsa concezione di fede, superamento realtivistico del protestantesimo che almeno dice che bisogna legger la scrittura, ma non quel che non c'è scritto ecc.) il dovere di sollecitare i vescovi alla vigilanza o no? Se dormono io li sveglio. Se ignorano io li informo. Se non intervengono li riprendo, se necessario anche pubblicamente.
E' mio dovere e mio diritto.
E se ci sono bubboni cancerogeni nella Chiesa, di natura dottrinale o morale ho il diritto ed il dovere, come tutti i fedeli, di reclamare ad alta voce che pulizia sia fatta. Io non voglio far lo struzzo: se vedo parlo, se capisco dov'è il male lo denuncio, se non vedo o non capisco taccio.
CARA REDAZIONE, il numeoro non fa Verità. Non temete, piccolo gregge.
RispondiEliminaLa sperana del Papa resterà tale se continuerà a blandire invece di imporre decisamente la sua volontà, quella della Chiesa a chi vuol farsi unica chiesa. Aut aut: questi son gli statuti, questa è la catechesi, questa è la messa: o dentro o fuori.
Gv 10
RispondiElimina1 «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.
2 Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore.
3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori.
4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perche conoscono la sua voce.
5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perche non conoscono la voce degli estranei».
6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
7 Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.
8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore.
12 IL MERCENARIO INVECE, CHE NON È PASTORE E AL QUALE LE PECORE NON APPARTENGONO, VEDE VENIRE IL LUPO, ABBANDONA LE PECORE E FUGGE E IL LUPO LE RAPISCE E LE DISPERDE;
13 EGLI È UN MERCENARIO E NON GLI IMPORTA DELLE PECORE.
14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me,
15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.
16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
17 Per questo il Padre mi ama: perche io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.
18 Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiche ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
DON MERCENARO, non so quale teologia pre-conciliare sia abomineovole. Nel pre-Vat. II i testi uscivan tutti con l'imprimatur, per cui riflettevano il pensiero della Chiesa o comunque esponmevan dottrin e che dalla Chiesa erano approvate o non contrastate, perché in armonia con la Scrittura e la Tradizione. A volte anche a grandissimi teologi o esegeti come ad es. il Gaetano o il Ricciotti, la Chiesa faceva le pulci, espungendo qualcosa dai loro testi o invitandoli a rivedere qualche affermazione, com'ebbe a far col Ricciotti che modificò, sia pure di poco qualche parte della sua Vita di Gesù, peraltro insuperata.
RispondiEliminaDopo Pio XII, che condannò la nouvelle théologie, quale teologo è stato redarguito, a parte Kung?
Eppure ne han scritte di cotte e di crude.
Prima ci potevano esser diversi metodi, diverse scuole, com'è naturale: S. Bonaventura non segue la stessa via di S. Tommaso; il Piolanti non segue il De Taille; il Billot non argomenta come il Casel ecc. Ma tutti partivano dalla Verità e ad essa tornavano.
Oggi si può dir questo? E' oggi la teologia l'ancella della verità?
Mancuso, che ancora si presenta come teologo cattolico, serve la verità o calpesta e sradica tutte le verità della nostra santa religione?
Perché gli si lascia impunemente seminar il veleno della gnosi più perfida, limitandosi ad un paio d'articoli sulla Civiltà Cattolica?
Ecco allora la funzione dei laici: denunciare il male ed esser un pungolo nel fianco dell'Autorità che non provvede, vescovi, cvardinali e papi. S. Caterina si comportava diversamente?
MATIAS AUGE’ ha detto...
RispondiEliminaSono stato anche membro della Commissione che nella Congregazione per il culto divino che ha dialogato con i dirigenti dei neocatecumenali e li ha chiamati all'osservanza delle norme liturgiche
Questa e' una notizia molto interessante … pare che il reverendo Padre abbia fatto parte della commissione che ha dialogato con l'evidente setta dei CN per l'osservanza delle norme liturgiche (e questo dopo la pubblicazione della "Redemptionis sacramentum", nella quale c’è la descrizione dettagliata di tutti gli abusi liturgici e sacramentali tranquillamente perpetrati nelle liturgie neocatecumenali, da oltre quarant’anni).
La domanda sorge spontanea: quella commissione e nella fattispecie il nostro reverendo hanno mai letto la dottrina eretica di Kiko Arguello in particolare sull’Eucarestia, che riduce il Sacrificio Divino Eucaristico ad una ridicola caricatura del Seder pasquale ebraico, declassando le santissime Specie eucaristiche a meri simboli del pane dell’afflizione (il Corpo) e del vino dell’esultanza dell’entrata nella Terra promessa (il Sangue)? Per non parlare dell’aberrante dottrina sul Sacramento della Penitenza, assolutamente di matrice protestante, che conduce nel tempo alla perdita del senso della gravità del peccato e perciò porta al più turpe traviamento …
Se tali catechesi non sono state lette, concedendo quella liturgia senza vera cognizione di causa, ciò è grave.
Se invece furono lette ed incredibilmente considerate ortodosse, non prendendo posizione contro l'aberrante celebrazione assolutamente non cattolica del CN, tutto ciò è offensivo verso la Santità di Dio e la Verità rivelata.
Sarebbe anche da chiedere al Padre se ha mai assistito o presieduto ad un celebrazione dei CN, per rendersi conto in prima persona delle storture liturgiche e teologiche ivi contenute, oppure stando in quella commissione ha solo ascoltato ciò che gli è stato raccontato dai servi di Kiko ...
La stessa "Redemptionis sacramentum", emanata dal Santo Padre PRIMA DELLA RIUNIONE DI TALE COMMISSIONE LITURGICA, ( assieme a molti altri documenti della vera dottrina Cattolica) inchioda al muro la setta dei CN.
Infine: ha mai letto il reverendo Padre le tantissime testimonianze mandate nelle sedi competenti riguardo ai crimini commessi contro l'Eucaristia dai CN.
Caro don MATIAS AUGE’ , quali compromessi furono accettati in quella commissione pur di mandare avanti un movimento completamente eretico?
Gianluca Cruccas
Questo sarà utile a tutti:
RispondiEliminahttp://multimedia.opusdei.org/pdf/it/tema_20.pdf
Una ipotesi di lavoro per gli esperti di diritto canonico.
RispondiEliminaSi potrebbe trattare nel caso dei neoc. di una fattispecie esattamente speculare alla "scomunica latae sententiae".
L'approvazione e la comunione ecclesiale sarebbero in sè condizionate dall'adesione alle correzioni dettate dall'autorità ecclesiale.
In presenza di azioni o omissioni tali da configurare una volontà di non adeguamento da parte del Cammino (compreso il caso del mimetismo puramente di facciata), l'autorizzazione sarebbe invalida o in foro interno revocata e si dovrebbe intendere vigente solo per quelle comunità neoc. che obbediscono alla Santa Sede, usano le catechesi emendate dalle eresie e si attengono alle norme liturgiche ecclesiali.
Una dichiarazione ufficiale della Santa Sede in questo senso sarebbe un esercizio di autorità a tutela del bene comune ecclesiale e sanzionerebbe ogni pervicace e prepotente volontà di non obbedienza.
Mi interessa il parere degli esperti.
un esercizio di autorità ...
RispondiElimina........
E CHI, DI FATTO , oggi ha l'autorità suprema per far questo?
Uno, pochi, o tanti...e chi sono?
"Leggi sonvi, ma chi pon mano ad elle?" (D. Alighieri)
C'era una volta l'Autorità;
RispondiEliminapoi venne la "collegialità"...
e si è giunti in 40 anni al
"Chi comanda chi?
E Chi obbedisce a chi?"
In foro interno giudica solo Dio.
RispondiEliminaOk, togliamo il foro interno, il resto dell'ipotesi regge o no?
RispondiEliminaSì, penso proprio che regga. Chiunque di noi, in modo consapevole rifiuta una verità di fede è fuori dalla comunione.
RispondiEliminaPerò è sempre bene che la Chiesa, in casi di movimenti ecclesiali o che si proclamin tali, agisca direttamente e pubblicamente. Come ho già scritto: questa è la dottrina cattolica, questa è la catechesi emendata, questa è la liturgia da celebrare a porte aperte a tutti i fedeli e nelle normali ore di apertura della chiesa, nessuna celebrazione segreta ecc. ecc. In caso di disobbedienza, scomunica.
Sono solo una briciolina...
RispondiEliminaSono solo una briciolina.
Mi sono trovata improvvisamente in mezzo alla polvere, su un freddo pavimento di marmo. Mi hanno calpestata più volte, senza vedermi.
Ho visto le suole lorde di molte scarpe, tacchi di ogni tipo, e ho sentito il peso di tante persone ignare che mi schiacciavano. Ho visto ragni e insetti, perfino formiche che cercavano di portarmi via. Ho visto e sentito le voci del sagrestano e delle pie donne che curavano l'altare e pulivano la Chiesa, ma non mi potevano vedere nè sentire.
Poi una scopa mi ha colpita e gettata in un raccoglitore. Da lì sono finita in un bidone della spazzatura, poi in un camion maleodorante e infine in una discarica, in mezzo ad escrementi e ad ogni tipo di rifiuti.
Sono solo una piccola briciola di pane, caduta dalle tue mani, caro ed amato sacerdote che dovresti custodirmi e invece mi hai fatto cadere, così, sovrappensiero, mentre un fedele da parte sua, invece, piamente riceveva il resto dell'Ostia di cui facevo parte.
Io sono il Tuo Signore, sono la Divina Maestà e schiere di angeli e di santi mi rendono gloria. E tutto questo perché, carissimo ed amatissimo presbitero? Per evitare quello che chiami devozionalismo formalista, non hai voluto usare un semplice piattino, un semplice piattino che mi avrebbe evitato questo viaggio sacrilego.
Eccellente il commento di Mic:
RispondiEliminastringenti le obiezioni, che sollevano pesantissimi dilemmi non risolti da decenni