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mercoledì 27 gennaio 2021

Bergamo, il «fiero pasto» del monsignore modernista sull’amico appena morto

È avvenuto un fatto triste: a causa di una grave malattia è morto un uomo, un Cristiano per la cui anima pregare. Punto.
Potremmo aggiungere molte informazioni su di lui, noto a Bergamo per il suo impegno a livello diocesano, parrocchiale, vicariale: laureato in Teologia, docente di religione, tra i fondatori del Movimento liturgico a Bergamo, diventando relatore su temi ecclesiali, come liturgia, Parola di Dio nella Chiesa e nella vita cristiana, rinnovamento conciliare, catechesi e impegno laicale (riguardo alla catechesi, ebbe a scrivere che «al libro del catechismo si vuole sostituire il libro della vita, luogo di grazia e non solo destinatario di dottrina»). Un «figlio fedele del Concilio», come è stato definito in un articolo sul quotidiano locale edito dalla Curia orobica.
Ma ecco che la triste notizia piomba su Facebook e l’anima ed il corpo del defunto diventano occasione per il «fiero pasto» modernista di mons. Alberto Carrara, di cui già ci occupammo in occasione del suo inconsulto attacco al prete novello che – orrore! – ebbe l’ardire di farsi fotografare in abito… da prete.
Acciecato dalla smodata furia modernista e ben dimentico che pur del corpo e dell’anima di un amico cristiano stava scrivendo, il Monsignore (allergico al titolo, benché sia Cappellano di Sua Santità dal 2007 e Canonico del Capitolo Cattedrale dal 2011, oltre ad essere stato Delegato vescovile per la Pastorale della Cultura e delle Comunicazioni sociali e Direttore del settimanale on-line della Curia bergamasca) coglie la palla al balzo e – volteggiando feralmente, anzi ugolinescamente sollevando la bocca dall’amico morto – si produce in un furioso attacco sulla sua pagina Facebook a quella «Chiesa» che a lui proprio non piace: dopo aver espresso la sua «impressione che stia morendo una certa Chiesa, quella appassionata del nuovo, del mondo, della cultura, che più è evangelica e più è umana, più è se stessa e più si apre» (ubi est Deus?, ci domandiamo), ecco l’affondo: «Sta venendo avanti una Chiesa di laici agguerriti che usano la loro fede come un argine contro tutte le aperture, la Chiesa di taluni pretini giovani che pensano di essere più Chiesa solo perché si chiudono sulle loro tonache, i loro pizzi, il loro latino. I Claudio [nome dell’amico appena morto] che ci sono muoiono, nuovi Claudio all’orizzonte non si vedono. Forse sono solo pessimista. Forse».
Preferiamo lasciarvi nell’orrore di questo infimo vaneggiamento  indegno non tanto per un uomo di Dio, ma per una qualsiasi assennata persona  senza alcun altro commento, ma solo con la lieta speranza che, contra voluntatem, emerge proprio dalle parole scritte da Monsignore: ciò che lui vede come pessimismo, la fine, anzi la morte, della chiesa modernista in cui egli è cresciuto e ha prosperato, per la Santa Chiesa sarà il radioso futuro, in cui i «pretini giovani» con le «loro tonache, i loro pizzi, il loro latino» torneranno a guidare alla salvezza il popolo di Dio ed a ridare slancio alla Fede fondata sulla Parola, sulla Tradizione e su un Magistero che non si limiti allo «spirito» (quasi idolatrato) del solo ventunesimo Concilio ecumenico.

P.S.: salva reverentia, una immagine che Monsignore potrebbe descrivere come un «cardinalino giovane con la sua tonaca, i suoi pizzi e la sua cappa magna».



L.V.

13 commenti:

  1. Anche nella morte di un amico non riesce a far altro che lanciarsi contro i suoi 'nemici politici'
    Meno male che parla di 'cultura più umana'...

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  2. I Claudio che ci sono e che muoiono, sono frutto dell'apostolato fecondo dei pretini in tonache, pizzi e latino d'una volta.
    I Claudio che ci sono e che muoiono, sono sterili e lasciano orfana di Dio e della Chiesa una posterità atea e dinisteressata, in un deserto di chiacchiere.
    Tornano i pretini in tonaca, pizzi e latino. Speriamo stavolta non generino altri Claudio come negli anni '50.

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  3. Forse questo monsignore che osa ragionare e dare un giudizio come del resto si fa qui abbondantemente è una osservazione molto semplice: aver reintrodotto la vera Messa mettendola in mano principalmente si lefebvriani ha generato una politicizzazione della stessa su fronti di estrema destra ( antisemitismo e monarchie assolutistiche per 1789) che trovo posizioni decisamente ignoranti. Una misoginia a tutto spettro sessista che va oltre la semplice tradizione della Chiesa. Sui pretini con pizzi e merletti è perché questi preti si sentono come degli aristocratici e come Lutero giudicava con in mano la scrittura questi giudicano con in mano il Concilio di Trento portando uno spirito di divisione interno alla Chiesa. Non mi sembrano ambienti pii ma molto stravaganti. Spero la Messa in latino possa essere messa in mano anche a sacerdoti di altra natura, più cristiani, pronti a sporcarsi di più le mani e ad andare in croce per il prossimo ( la chiesa evangelica) e non a fare i ruffiani solo con chi ha i soldi perché questo è un inganno a se stessi, è stare in vacanza non è fare vita spirituale seriamente. Il monsignore vuole denunciare una certa superficialità e atteggiamento indottrinante e settario. Ma è diventata una volgare questione politica praticamente.

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    1. Condivido la preoccupazione per i rischi segnalati. Tuttavia non bisogna cadere in una specie di processo alle intenzioni. L'equazione prete che celebra VO = deviazione verso "destra" ha la stessa consistenza dell'equazione prete che celebra NO = prete no global.

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    2. Boh a me sembrano tutti di destra. Su Roma poi che è popolare e antifascista non è il massimo. Nelle chiese N O c è di tutto dai ogni colore politico

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    3. Il solito parvenu della sintassi che cerca stentatamente di esprimere ciò che mal conosce... e che dà dell'ignorante all'immaginifico avversario..
      ..champagne.

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    4. Non ho mai commentato finora ma adesso basta. Etsiomnes appare palese che il messaggio sopra è scritto di fretta e ci sono errori di digitazione e non è stato ricontrollato quindi non attacchiamoci al mondo di pizzi e merletti e pianete e cavolate superficiali a cui la gente aristocratica da champagne si aggrappa. Che gli ambienti lefevbriani siano antisemiti è vero (chi ha fatto i funerali a Priebke? Chi ha parlato di negazionismo i domenicani per caso o soltanto loro?), che negli ambienti delle Messe in Latino girano persone di estrema destra è vero. Che molti siano per la restaurazione prerivoluzione francese basta farsi un giro pure su Radio Spada che piangono la morte di Luigi XVI. Questa gente vuole riportare il mondo ai livelli di oppressione di prima e anche se non lo dichiarano è la verità, strano che non facciano l'inquisizione. Ma quale nemico immaginario? Soprattutto vedi mai una foto di papa Francesco in queste chiese? Perchè se non si è in unione con il Papa non si è cattolici (ops il Papa per questi è Benedetto XVI). la verità è che qui siamo rimasti fregati perchè chi ha iniziato a partecipare alle Messe in latino sotto Ratzinger non aveva problemi che invece sono usciti con il cambio del Papa che ha scatenato una guerra perchè politicamente non la pensa come loro. Che poi alcuni sacerdoti degli ambienti tradizionalisti non siano di estrema destra è possibile ma il clima è quello in generale e tutta questa politica fa solo male. Al posto di offendere chi ha il coraggio di dire la verità assumetevi la responsabilità delle vostre ideologie.

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    5. non dici nulla di nuovo già da anni Espresso, Report e la banda di giornali di sinistra afferma ciò e continuerà a dar fastidio, vero o falso che sia. Io non sono di sinistra, lo ammetto, sono di destra moderata (no estrema)e in queste parrocchie trovo il mio mondo. E' evidente che se non ti ci trovi sei tu che devi andartene anche perchè poi si va a litigare (come avrai notato i blog vetus ordo sono molto battaglieri e attaccano). Come ha detto un sacerdote una volta se uno la pensa diversamente è meglio non frequentarsi. se uno apprezza il Vaticano II qui non ci può stare serenamente ne seguire le omelie dei preti tradizionalisti. Forse avresti dovuto chiarire questo con qualche sacerdote che ti avrebbe spiegato le differenze. Capisco che la Messa V O sarebbe di tutti ma come sai la politica piace alle persone e ci sarà sempre. Quindi non è il caso scrivere e criticare qui. Qua si criticano i postconciliari perchè siamo preconciliari.Anche nell'ipotesi che avessi ragione non cambierai nessuno, ne spingerai al ragionamento perchè sono prese di posizione. Un cattocomunista qui esplode, uno del Pd pure eheheh. Sei tu che stoni (poi magari non sei neanche di sinistra). Sulle donne non penserai mica che va bene falle leggere sull'altare? Questo Papa è moderno purtroppo.

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    6. "Non ho mai commentato finora ma adesso basta"...e il web trema fin nelle fondamenta!

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  4. Certi preti, o monsignori che siano, hanno ormai preso la strana abitudine propria della sinistra: le idee ed i commenti degli altri sono negativi a prescindere.
    Quosque tandem?

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  5. Mi incuriosisce molto un podcast di Radio Roma Libera che ho appena ascoltato dove si parla di maldicenze nei blog come questo. Viene detto che chi critica ha problemi mentali. Praticamente e pertanto secondo questa logica tutto il mondo preconciliare che attacca di continuo insultando tutto quello che non è tridentino è malato di mente? Chi non stima alcuni comportamenti dei preconciliari, dei loro preti più fanatici e magari fa pure in modo anonimo e non infame correzione fraterna è degno di censura o di cure mentali perché è aggressivo? Che facciamo come i fascisti che loro potevano fare come volevano e gli altri no e lì si faceva passare per pazzi vigliaccamente? Bisognerebbe anche avere un po' di maturità e accettare le critiche e non solo farle perché la Messa in latino non ha colore politico. Cmq dopo questo schifo ho davvero chiuso con questo mondo perché veramente al posto di pensare al proprio miglioramento spirituale si pensa alla propria immagine, al posto di avere l' umiltà di riflettere sui propri errori e migliorare si denigrano gli altri e si rigira la frittata. Ma quale aggressività e patologie mentali qui c'è solo dispiacere per chi non è interessato alla politica e ha un po' di sensibilità e profondità. Speriamo a questo punto che non venga censurato anche quest'ultimo commento. Buon proseguimento e grazie per le belle rubriche. Anche radio Roma Libera non la ascolterò più.

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    1. Io dal lockdown non rispondo e non commento. Qui conta se sei di destra ancor prima di cristiano. Leggo solo. Leggere solo non da problemi. Radio roma libera è piu politica ancora di qui. A causa di questo clima che scoccia in molti so alcuni hanno ripreso ad andare alla messa normale che ha tutti i colori politici come i preti pure perché è l ambiente piu vasto. I preti postconciliari sono sciatti quelli preconciliari vanitosi come la metti la metti male dipende che approccio cerchi se più diretto o piu formale.

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  6. La Repubblica, il giornale quotidiano, ha pubblicato molti articoli sul problema che hanno trasformato il latino a lingua aristocratica e di élite e che la liturgia latina crea problemi al dialogo con gli ebrei. Comunque non tutti gli istituti tradizionalisti sono lefebvriani. I lefebvriani infatti non sono in comunione con la Chiesa attuale e ricordo furono in passato anche scomunicati. Fu papa Benedetto XVI a reintegrarli. Certamente sono ambienti polemici. Chi li frequenta ha il diritto di sapere la loro posizione, poi ognuno sceglie. La politica ha rovinato la Chiesa. Dividi et impera il motto di Satana

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