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In questi giorni è arrivato anche in Italia il questionario ai vescovi sull’applicazione del Mutu Proprio Summorum Pontificum.
A breve il testo, che confermiamo essere identico alla versione inglese inviata in aprile ai vescovi americani.
Staremo a vedere l’onestà dei nostri ordinari.
Roberto
CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
Circa l’applicazione del Motu Proprio
Summorum Pontificum
(Aprile 2020)
1. Quale è la situazione nella sua diocesi rispetto alla forma straordinaria del Rito Romano?
2. Se c’è la forma straordinaria, essa risponde ad un vero bisogno pastorale o è promossa da un unico sacerdote?
3. A suo parere, ci sono aspetti positivi e negativi nell’uso della forma straordinaria?
5. A Lei consta l’adozione della forma ordinaria di elementi della forma straordinaria?
6. Nella celebrazione della Messa si usa il Missale promulgato da Papa Giovanni XXIII nel 1962?
7. Oltre alla celebrazione della Messa nella forma straordinaria, ci sono altre celebrazioni (es. battesimo, cresima, matrimonio, penitenza, unzione degli infermi, ordinazione, ufficio divino, triduo pasquale, esequie) secondo i libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II ?
8. Il Motu Proprio Summorum Pontificum ha avuto influsso sulla vita dei seminari (del seminario della Sua diocesi) e delle case di formazione?
9. A tredici anni dal Motu Proprio SummorumPontificum, quale è il suo consiglio circa la forma straordinaria del Rito Romano?
Mi auguro ci sia un po' di trasparenza, c'è il rischio che nelle risposte vengano scritte falsità
RispondiEliminaRisposta al quesito numero 8 "Il Motu Proprio Summorum Pontificum ha avuto influsso sulla vita dei seminari (del seminario della Sua diocesi) e delle case di formazione?"
RispondiEliminaRisposta: "nei seminari e nelle case di formazione il Motu Proprio Summorum Pontificum ha suscitato salutari dosi di ironia e di presa in giro, ridendo castigat mores, che soprattutto in tempo di pandemia ha giovato alla salute psicofisica degli aspiranti sacerdoti fugando in essi ogni tentazione neo-pelagiana".
Pelagio riderebbe di voi, che deformate il suo pensiero
RispondiEliminaEnnesima truffa di Bergoglio ben noto come disinvolto manipolatore di Sinodi, Commissioni ecclesiali etc.per imporre le sue ideologie anche cacciando via insigni uomini di Chiesa per sostituirli con mezzi cervelli adeguati. Cosa volete che rispondano i tanti vescovi che proibiscono e ostacolano il MP con i mezzi più subdoli e canonicamente illeciti ? Ripeteranno che il MP è seguito da una sparuta minoranza di nostalgici, nemici della pastorale, che dividono la Chiesa. E i rettori dei seminari che proibiscono e puniscono gli aspiranti al sacerdozio ministeriale che vogliono imparare a celebrare come da millenni e non come ha inventato la riforma liturgica? Vi sono dei sacerdoti, anche incardinati i parrocchie che vorrebbero celebrare VO almeno una volta la domenica ma ne vengono dissuasi per paura di diffide. Il referendum non potrà avere validità canonica fino a quando i sacerdoti non avranno la possibilità di celebrare SP e i fedeli di parteciparvi.
RispondiEliminaSperiamo che il motu proprio Summorum Pontificum venga rivisto radicalmente e si ritorno ad un'unica forma del rito romano, celebrata in lingua latina o italiana, secondo il Messale di Paolo VI promulgato nel 1969
RispondiEliminaSperiamo proprio di no! Nè SP né Messale di Paolo VI. Messa tridentina e basta.
EliminaMa non dovremmo rivedere radicalmente la Messa di Paolo VI, del tutto inventata dopo tanti secoli e dottrinalmente deviata e imposta alla Chiesa? Subdolamente non abolì cononicamente il Messale 1962 perché sarebbe stato un insulto alla Chiesa troppo manifesto e controproducente. Sappiamo che significa sacerdozio ministeriale e presidenza ( sic !) di una assemblea che si autogestisce? Nel Cenacolo Cristo era un presidente o il solo officiante ?
EliminaAmmazziamo completamente la liturgia romana per protestantizzare pure il latino!
Eliminanon usi giri di parole, lei vuole un'abolizione del Summorum
Eliminama sinceramente da così fastidio la presenza di un'altra forma rituale a cui partecipa una minoranza?
PS il Messale di Paolo VI in latino è celebrato ancor meno della Forma Straordinaria
La voce che si sente tra i fautori del VO è che" è meglio la Messa VO detta in lingua moderna che quella NO in latino" a giusto giudizio che la differenza che più preoccupa riguarda la dottrina. Lo ha detto e voluto Paolo VI che il NO doveva essere molto simile alla cosidetta Messa protestante che dopo 1500 anni rifiuta il Divin Sacrificio e il sacerdozio ministeriale. Il NO è solo un'ombra vuota di ciò che ha voluto Cristo.
EliminaSperiamo proprio di no! Il messale del 1962 risale, nei suoi elementi fondamentali, all'epoca apostolica, il messale del 1969 è una brutta invenzione fatta a tavolino cinquanta anni fa da un gruppetto di "esperti". Uno arriva da Dio l'altro dagli uomini.
Eliminaabbiamo già detto che il sedicente questionario è quanto di più antiscientifico e tendenzioso possa immaginarsi.
RispondiEliminaNon si chiedono dati e rilevazioni, ma soltanto pareri personali… e i destinatari sanno molto bene che cosa succede a chi in tempo di "misericordia" esprime pareri personali non graditi al Grande Timoniere.
e allora mostriamo noi i dati (per esempio numero delle Messe, dei partecipanti, delle attività collaterali, qualche dato sull'influsso sulla Forma Ordinaria)
Eliminaavevo già letto il testo del questionario non mi preoccupa lo giudico una semplice formalità, domande e risposte, utile per fare un bilancio a 13 anni dal SummorumPontificum, alla domanda 6 rispondo che uso il Messale di Giovanni XXIII sesta e ultima edizione del Messale tridentino datata 1962 anche se presenta alcune piccole differenze rispetto all'edizione datata 1920
RispondiEliminaSemplice formalità un questionario studiato appositamente per tentare di dimostrare che il SP non è osservato se non da una minoranza quando sanno bene che la scarsa partecipazione dipende dalle proibizioni, rari permessi concessi purché si celebri lontano, diffida ai sacerdoti, specie giovani e a seminaristi? Il bilancio ( fasullo !) è solo questo.
RispondiEliminaIl questionario non sarà inviato di certo ai vari Ordini religiosi che hanno scelto la tradizione e che per questo sono stati eliminati fisicamente senza giustificazioni se non l'odio e la gelosia dei vescovi che tentano di rivalutare la propria autorità visto che non contano più nulla e hanno perso autorevolezza dottrinale e che devono ingoiare i pesci in faccia del loro Capo, quando riescono a parlare giustamente .
RispondiEliminaDeve finire la nottata...lo dico in italiano così non ci sono equivoci.Tutte le notti finiscono,anche se fuori diluvia o nevica la notte ad una certa ora finisce.E' così da sempre e sarà così fino alla fine dei tempi.Tutto passa ma la parola di Dio non passa e non muta.
RispondiEliminaConcordo con Anonimo delle 13:07. C'è troppa drammatizzazione. Il sempre è il sempre, il caduco è il caduco. I pontificati passano.
EliminaSi tratta di un pontificato distorto sotto il profilo dottrinale e morale come non era mai accaduto nella storia, espressione di una Chiesa apostata profondamente malata in toto che ha espresso quel Soggetto esaltato come profeta di una ingannevole e atea fratellanza universale di stampo massonico-marksista. Il fatto drammatico che tanti cardinali si siano accodati, incoscentemente, alla cricca gesuitico-mrtiniana, auspice la devastante teologia ( sic !) della liberazione ( da Dio!) ne è evidente prova.
Eliminauna messa che fonda insieme un po' i due riti, in lingua volgare, per accontentare tutti i fedeli e in taluni casi magari anche dare la possibilità di includere preghiere di altri culti come quello neocatecumenale da celebrare il sabato, per musulstiani, che santificano il venerdì assolve al precetto. potrebbe essere una soluzione condivisa da riferire ai parroci che così potrebbero aspirare ad avere un numero più numeroso di fedeli, potrebbero anche ricevere una lettera di encomio dal Papa, e chissa aspirare a diventare vescovi.
RispondiEliminapiù messa per tutti
RispondiEliminauna messa che fonda tre riti anche il greco ortodosso è ancora meglio
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