San Benedetto del Tronto (AP) Marco Albertini, da quel che abbiamo appreso, è un fervente cattolico sostenitore di iniziative di preghiera eucaristiche e mariane.
Pellegrino a Medjugorje, con il gruppo mariano "Gioia nel cuore" promuove l'Adorazione Eucaristica nell'ambito parrocchiale e cittadino.
Albertini è anche il "segretario pastorale" dell'Abbazia di San Benedetto Martire che sovrasta la Città.
Pellegrino a Medjugorje, con il gruppo mariano "Gioia nel cuore" promuove l'Adorazione Eucaristica nell'ambito parrocchiale e cittadino.
Albertini è anche il "segretario pastorale" dell'Abbazia di San Benedetto Martire che sovrasta la Città.
Perchè il nome di quel fedele è comparso sulla stampa in questi giorni?
Perchè quel cattolico ha dimostrato un ispirato e santo coraggio rassegnando le dimissioni dall'incarico di "segretario pastorale dell'Abbazia di San Benedetto Martire" dopo la clamorosa "presa di posizione" delle monache clarisse di Santa Speranza divenute "celebri" per un'intervista al Corriere della Sera e l'esposizione di uno striscione sul muro esterno del loro monastero. (Leggi sotto)
Una vicenda che sta dividendo l'opinione pubblica dei sambenedettesi e particolarmente dei fedeli cattolici: abbiamo potuto appurare personalmente la consistenza dei dubbi e delle critiche di tanti praticanti che sono scandalizzati e confusi dalla forte "discesa in politica" in occasione delle prossime elezioni europee dei Consacrati che, per lo meno, dovrebbero rimanere in posizioni neutrali.
Perchè quel cattolico ha dimostrato un ispirato e santo coraggio rassegnando le dimissioni dall'incarico di "segretario pastorale dell'Abbazia di San Benedetto Martire" dopo la clamorosa "presa di posizione" delle monache clarisse di Santa Speranza divenute "celebri" per un'intervista al Corriere della Sera e l'esposizione di uno striscione sul muro esterno del loro monastero. (Leggi sotto)
Una vicenda che sta dividendo l'opinione pubblica dei sambenedettesi e particolarmente dei fedeli cattolici: abbiamo potuto appurare personalmente la consistenza dei dubbi e delle critiche di tanti praticanti che sono scandalizzati e confusi dalla forte "discesa in politica" in occasione delle prossime elezioni europee dei Consacrati che, per lo meno, dovrebbero rimanere in posizioni neutrali.
Vogliamo infine fare un collegamento sulla situazione attuale dei devoti pellegrinaggi "Summorum Pontificum" ( QUI ) del 25 aprile e del 15 agosto nati e sviluppati da anni nella Parrocchia di Grottammare Alta (diocesi di San Benedetto del Tronto) e attualmente in cerca di ospitalità liturgica perchè "non c'era posto per loro". (Lc 2,7)
Chi cerca di dividere la nostra Santa Madre Chiesa e perchè?
AC
San Benedetto del Tronto, striscione delle clarisse “contro clima di odio”.
Si dimette il segretario pastorale:
“Pseudo-Chiesa”
Si dimette il segretario pastorale:
“Pseudo-Chiesa”
La badessa ha spiegato al Corriere della Sera: "Da credenti abbiamo voluto comunicare il nostro disagio verso il clima di odio e di violenza che sta salendo attorno a noi.
E da credenti diciamo che l’unica risposta a tutto questo sono il Vangelo e il suo messaggio di pace"
Gli striscioni arrivano anche fuori dal monastero “Santa Speranza” delle clarisse di San Benedetto del Tronto, dove è stata appesa una scritta che recita “Lo avete fatto a me”.
Una sintesi della frase tratta dal Vangelo secondo Matteo “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Uno striscione di cui la badessa ha parlato al Corriere della Sera: “Da credenti abbiamo voluto comunicare il nostro disagio verso il clima di odio e di violenza che sta salendo attorno a noi. E da credenti diciamo che l’unica risposta a tutto questo sono il Vangelo e il suo messaggio di pace”.
L’iniziativa ha però causato le dimissioni di Marco Albertini, segretario pastorale della vicina abbazia di San Benedetto Martire, che, scrive La Nuova Riviera, non si identifica più in quella che definisce una “pseudo-chiesa“. (termine che non condividiamo appieno perchè la Chiesa Cattolica, di ieri, di oggi e di domani, è la nostra vera ed unica Chiesa che non può essere lasciata in mano a pochi sciacalli rivoluzionari consacrati o no. E' nostro dovere denunciare ai nostri legittimi Pastori gli abusi e scorrettezze anche dei Consacrati. N.d.R.)
La notizia si è diffusa lunedì 20 maggio, quando cinque suore hanno appeso fuori dalla loro casa spirituale nel monastero “Santa Speranza” lo striscione.
Il gesto è quindi avvenuto nel bel mezzo della protesta degli striscioni contro Matteo Salvini, ma la badessa del convento ha specificato: “Quella è la parola del Vangelo, che è semplicemente la guida della nostra vita”, negando quindi ogni coincidenza. Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista Civiltà Cattolica che si era schierato contro l’esibizione del rosario durante il comizio in piazza duomo di Matteo Salvini, ha condiviso la foto su Facebook. L’intervista del Corriere della Sera ha però causato le dimissioni di Albertini.
Il gesto è quindi avvenuto nel bel mezzo della protesta degli striscioni contro Matteo Salvini, ma la badessa del convento ha specificato: “Quella è la parola del Vangelo, che è semplicemente la guida della nostra vita”, negando quindi ogni coincidenza. Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista Civiltà Cattolica che si era schierato contro l’esibizione del rosario durante il comizio in piazza duomo di Matteo Salvini, ha condiviso la foto su Facebook. L’intervista del Corriere della Sera ha però causato le dimissioni di Albertini.
“Dopo aver letto le motivazioni date dalle nostre suore di clausura allo striscione esposto relativamente al clima d’odio che si sta innalzando ritengo di dovermi dimettere dall’incarico in quanto non mi identifico più in questa pseudo-chiesa”, ha spiegato al giornale locale La Nuova Riviera.
Il segretario ha continuato: “La Chiesa nei suoi duemila anni di storia non si è mai permessa di giudicare un esponente politico ma ha giudicato i peccati e le ideologie nefaste (vedi nazismo, comunismo, ateismo, modernismo ecc.)”.
Il segretario ha inoltre evidenziato che il gesto è stato portato a termine “a una settimana dal voto” e ciò significherebbe “intromettersi in faccende che non sono di propria competenza e quindi scandalizzare il popolo di Dio”.
“Ne dovranno quindi rispondere davanti a Cristo, giusto giudice”, conclude Albertini.
Il segretario ha continuato: “La Chiesa nei suoi duemila anni di storia non si è mai permessa di giudicare un esponente politico ma ha giudicato i peccati e le ideologie nefaste (vedi nazismo, comunismo, ateismo, modernismo ecc.)”.
Il segretario ha inoltre evidenziato che il gesto è stato portato a termine “a una settimana dal voto” e ciò significherebbe “intromettersi in faccende che non sono di propria competenza e quindi scandalizzare il popolo di Dio”.
“Ne dovranno quindi rispondere davanti a Cristo, giusto giudice”, conclude Albertini.
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Striscione al convento,
Albertini lascia l’incarico di segretario pastorale:
“Non mi ritrovo più in questa pseudo chiesa”
Albertini lascia l’incarico di segretario pastorale:
“Non mi ritrovo più in questa pseudo chiesa”
Arrivano le prime reazioni, all’interno degli organismi parrocchiali, alla vicenda dello striscione esposto all’esterno del convento della suore Clarisse a San Benedetto. Marco Albertini ha infatti lasciato l’incarico di segretario pastorale della’Abbazia di San Benedetto Martire.
“Dopo aver letto le motivazioni date dalle nostre suore di clausura allo striscione esposto – spiega Albertini – relativamente al clima d’odio che si sta innalzando ritengo di dovermi dimettere dall’incarico n quanto non mi identifico più in questa pseudo-chiesa”.
“La Chiesa – continua Albertini – nei suoi duemila anni di storia non si è mai permessa di giudicare un esponente politico ma ha giudicato i peccati e le ideologie nefaste (vedi nazismo, comunismo, ateismo, modernismo ecc.). Farlo in piena campagna elettorale poi, a una settimana dal voto, significa intromettersi in faccende che non sono di propria competenza e quindi scandalizzare il popolo di Dio. Ne dovranno quindi rispondere davanti a Cristo, giusto giudice”.
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Striscione in convento, Vesperini:
“Da Marco Albertini un gesto di coraggiosa protesta”
GROTTAMMARE – “Un atto di coraggiosa protesta”. E’ così che il consigliere comunale grottammarese Lorenzo Vesperini definisce la decisione di Marco Albertini di lasciare l’incarico di segretario pastorale dell’Abbazia di San Benedetto Martire per la vicenda dello striscione esposto dalle suore Clarisse. “A lui va la mia piena solidarietà – afferma Vesperini – per le dimissioni da segretario pastorale che rappresentano un’azione di coraggiosa protesta contro questi continui attacchi politici che arrivano da parte della Chiesa. che continua a dare giudizi sull’operato di un ministro e ad innalzare il livello dell’odio con striscioni da parte come quello esposto dalla suore di San Benedetto. Dovrebbero predicare la pace, creano solo pregiudizi”.
Link delle fonti:
-Il Fatto Quotidiano QUI
-La Nuova Riviera QUI
-La Nuova Riviera (commento di Vesperini) QUI
AGGIORNAMENTI
IL RISULTATO UFFICIALE DELLE ELEZIONI EUROPEE DEL 26 MAGGIO
NEL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Ti prego Signore fai venire subito la domenica del voto europeo: il clima è irrespirabile anche dentro la Chiesa!
RispondiEliminaSacerdoti, frati e monache hanno perso la testa e l'orientamento della loro vocazione e si sono messi a fare politica!
Ti prego Signore facci volgere di nuovo lo sguardo di preghiera e di adorazione verso la Croce!
E' ben identificabile chi è il velenoso istigatore di vescovi, sacerdoti e ordini religiosi, adeguati contro la verità, a proclamare accuse arbitrarie contro coloro che difendono l'identità della Chiesa cattolica. Tanto più gravi, nella fattispecie, perché provenienti da un ordine di clausura che tradisce e traveste la pace francescana con proclami aggressivi contro persone per fini squallidamente elettorali e favorire partiti chiaramente anticristiani e anticlericali. Una Chiesa invasa da sovversivi che si irritano e sputano bile contro chi li smaschera.
RispondiEliminaOra che il quadro politico italiano è decisamente chiaro e limpido, perchè così ha voluto la Divina Provvidenza, consiglio i fedeli dei pellegrinaggi, che sono stati indegnamente sfrattati dai curiali dittatori della diocesi di San Benedetto, di tornare alla carica non solo nella città delle palme ma anche nella Città Eterna.
RispondiEliminaBatosta elettorale per i Bergy Boys!!! Evviva!!!!
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