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sabato 17 dicembre 2016

Quando Ratzinger predisse il futuro della Chiesa in una trasmissione del 1969 alla radio


Molto bello.
L

Non fingeva di predire il futuro. Era fin troppo saggio per farlo. Di fatto, temperò le sue considerazioni iniziali dicendo: 
“Dobbiamo quindi essere cauti nei nostri pronostici. Quello che ha detto Sant’Agostino è ancora vero: l’uomo è un abisso; nessuno può prevedere quello che uscirà da queste profondità. E chiunque creda che la Chiesa sia non solo determinata dall’abisso che è l’uomo, ma raggiunga l’abisso più grande, infinito, che è Dio, sarà il primo a esitare con le sue predizioni, perché questo ingenuo desiderio di sapere con certezza potrebbe essere solo l’annuncio della sua inettitudine storica”.
Ma quest’era, traboccante di pericolo esistenziale, cinismo politico e caparbietà morale, anelava a una risposta. La Chiesa cattolica, faro morale nelle acque turbolente del suo tempo, aveva sperimentato di recente alcuni cambiamenti sia tra i propri aderenti e che tra i dissenzienti, che si chiedevano cosa sarebbe diventata la Chiesa in futuro.
E così, in una trasmissione della radio tedesca del 1969, padre Joseph Ratzinger offrì la sua risposta accuratamente pensata. Ecco le sue considerazioni conclusive:


"Il futuro della Chiesa può risiedere e risiederà in coloro le cui radici sono profonde e che vivono nella pienezza pura della loro fede. Non risiederà in coloro che non fanno altro che adattarsi al momento presente o in quelli che si limitano a criticare gli altri e assumono di essere metri di giudizio infallibili, né in coloro che prendono la strada più semplice, che eludono la passione della fede, dichiarandola falsa e obsoleta, tirannica e legalistica, tutto ciò che esige qualcosa dagli uomini, li ferisce e li obbliga a sacrificarsi. Per dirla in modo più positivo: il futuro della Chiesa, ancora una volta come sempre, verrà rimodellato dai santi, ovvero dagli uomini le cui menti sono più profonde degli slogan del giorno, che vedono più di quello che vedono gli altri, perché la loro vita abbraccia una realtà più ampia. La generosità, che rende gli uomini liberi, si raggiunge solo attraverso la pazienza di piccoli atti quotidiani di negazione di sé. Con questa passione quotidiana, che rivela all’uomo in quanti modi è schiavizzato dal suo ego, da questa passione quotidiana e solo da questa, gli occhi umani vengono aperti lentamente. L’uomo vede solo nella misura di quello che ha vissuto e sofferto. Se oggi non siamo più molto capaci di diventare consapevoli di Dio, è perché troviamo molto semplice evadere, sfuggire alle profondità del nostro essere attraverso il senso narcotico di questo o quel piacere. In questo modo, le nostre profondità interiori ci rimangono precluse. Se è vero che un uomo può vedere solo col cuore, allora quanto siamo ciechi!

16 commenti:

  1. Leggere Ratzinger conforta ma rimangono due aspetti enigmatici:
    Il suo ruolo al Concilio
    Le sue dimissioni

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    1. Sulle dimissioni è stato stretto e costretto, con la regia di una potente comunità.

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    2. Queste parole di Ratzinger sono in sintonia con papa Francesco, di certo non con questo blog.

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    3. Lei è evidentemente una persona intelligente.

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    4. Non occorre molta intelligenza per capirlo, ne basta un po'.

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    5. Personalmente ritengo che Ratzinger non sia affatto stato costretto.
      O pensiamo che Ratzinger sia un vile che trema davanti al martirio per la Fede?

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  2. "La generosità, che rende gli uomini liberi, si raggiunge solo attraverso la pazienza di piccoli atti quotidiani di negazione di sé. Con questa passione quotidiana, che rivela all’uomo in quanti modi è schiavizzato dal suo ego, da questa passione quotidiana e solo da questa, gli occhi umani vengono aperti lentamente. L’uomo vede solo nella misura di quello che ha vissuto e sofferto."

    ... meditare, meditare!

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  3. Colui che era contro la riforma liturgica negli anni '60 e in seguito scrisse libri sull'ecumenismo e la libertà religiosa ed inventò l'ossimoro "ermeneutica della continuità" per giustificare 50 anni di fallimento conciliare.

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    1. E' senza dubbio difficile accettare che vi sia una continuità dottrinale dopo i disastri seguiti al CVII e a Paolo VI. Papa Benedetto l'ha enunciata verosimilmente proprio per criticare coloro che interpretano subdolamente ogni atto della Chiesa come una totale rivoluzione e rifiuto della tradizione ed è senz'altro questo il dramma della Chiesa attuale.

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  4. Allora Ratzinger sembra più filosofo che teologo ma il suo sguardo vede lontano. Tutti i suoi scritti e discorsi successivi fino al termine del suo pontificato, hanno previsto una Chiesa sempre più dominata dal relativismo e dalla confusa deviazione dottrinale. Negli anni settanta un sacerdote, valente teologo, mi disse quasi con le lacrime agli occhi: " credimi, la Chiesa ha imboccato una crisi spaventosa! ". Lo vediamo da tempo con sgomento.

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  5. Pietro rinnegò Cristo, ma essendo un uomo dal cuore sincero e grande, comprese il suo peccato, si pentì e divenne un Papa Santo. In Ratzinger c'è molta onestà intellettuale, umiltà e potrebbe diventare, un grande Santo. I superbi, travestiti da uomini misericordiosi, perché al passo con i tempi, quelli che dubitano continuamente delle Verità di Fede, che innalzano al pari di grandi Santi, i peggiori eretici, manomettendo quotidianamente e distorcendole ai propri giudizi, le opere e parole di Gesù e Maria, sono in serio pericolo di dannarsi.

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  6. Il Ratzinger di allora sembra più un filosofo che teologo, ma già vedeva lontano come tanti sacerdoti che, perseguitati e dileggiati si 'adeguarono', mai convinti. Negli scritti e nelle omelie approfondì la critica della antropologia senza teologia che aveva come base ideologica la negazione del Cristo della storia ed il relativismo illuministico, proclamata da Martini e tanti altri esegeti. L'alto magistero di papa Benedetto si trovò così in chiaro dissidio con tutti costoro che, non nella Chiesa, ma dai media laicisti, lo criticavano aspramente ed avrebbero imposto, proditoriamente, l'attuale 'pontefice'.

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    1. Guardi lei il nome di Martini lo deve pronunciare solo pulendosi la bocca. Martini relativista illuminista è una baggianata....li ha mai letti i suoi libri? Inizi a leggerli magari lo aiutano a credere di più e a essere un cristiano migliore. La ragione non è contro la fede, mi sembra lo dicesse un certo San Tommaso vs bandiera....Davide83

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    2. Spiegati meglio: cosa intendi con "cristiano migliore"? Attendo fiducioso...

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  7. http://www.radiospada.org/2016/12/la-terza-via-di-ratzinger/

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La Redazione